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#genialità
magismagisque · 3 months
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daimonclub · 1 year
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Aforismi sulla genialità
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Leonardo Da Vinci Aforismi sulla genialità, citazioni, frasi, massime, idee sul genio, la genialità e la creatività, pensieri brevi che possono stimolare le nostre abilità e conoscenze. Se desideriamo conoscere la forza del genio umano dobbiamo leggere Shakespeare. Se vogliamo constatare quanto sia insignificante l'istruzione umana possiamo studiare i suoi commentatori. William Hazlitt Genio è un'infinita capacità di sopportare il dolore. Jane Ellice Hopkins Nullum magnum ingegnum sine mixtura dementiae fuit. Seneca We are all born mad. Some have the fortune to remain so. Carl William Brown Via Ionesco L'amore passionale per una donna o per un uomo è una cosa strana, misteriosa, subdola, stupida, incompleta. Gli unici amori che meritano sono forse quelli del genio. Carl William Brown Ogni genio è un gran fanciullo, già per il suo guardare al mondo come a un che di estraneo. Chi nella vita non resta per qualche verso un fanciullo e diventa invece un uomo serio, sobrio, posato e ragionevole, sarà certo un bravo e utilecittadino di questo mondo, ma un genio non sarà mai. Arthur Schopenhauer A differenza del talento del genio, la stupidità non può essere nascosta: appartiene alla sua natura l’urgenza di manifestarsi. Mario Andrea Rigoni Genio: inutile ammirarlo, è una nevrosi. G. Flaubert La grandezza del genio sta nella sua capacità di fare connessioni tra idee apparentemente disparate. Nikola Tesla La qualità principale del genio non è la perfezione ma l’originalità, l’apertura di nuovi confini. Arthur Koestler Ricercate nell’albumina di Cartesio i segni del genio. A. Huxley Come ha potuto un genio come Freud scrivere tutti quei libri dimenticandosi allo stesso tempo di elaborare una benché minima teoria della stupidità; ma forse intendeva andarci vicino quando scrisse Il problema economico del masochismo. Carl William Brown Compensate con onori e favori quelli che con la loro lampada notturna rischiarano il mondo. H. von Kleist
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Dante Alighieri Si considerava un genio e forse lo era, o lo è; il primo libro che scrisse lo fece leggere ad un insigne professore che dopo averlo in larga parte copiato lo pubblicò con grande successo di pubblico e di critica. Carl William Brown Un monologo in cui parla tutta una nazione o una razza o parla una voce della natura, ecco il genio. G. Bovio Il genio richiede la solitudine, questo è il segreto dell'inventiva. Nikola Tesla Il genio è la capacità di vedere dieci cose là dove l’uomo comune ne vede solo una, e dove l’uomo di talento ne vede due o tre. Ezra Pound Le nazioni hanno grandi uomini a loro dispetto, come le famiglie. Fanno ogni sforzo per non averne. C. Baudelaire È che so fare tutto quello che tu fai Ma anche altre cose che tu non immagini. M. Schettini Come si sa, funzione propria del genio è fornire idee ai cretini vent’anni dopo. L. Aragon La memoria, la velocità di calcolo, la precisione, tutte cose che non riescono a competere con la creatività della genialità. Carl William Brown Il potere non è che lo stupido tentativo dell’umanità di sopravvivere alla sua banalità, è lo sterile e ingenuo tentativo di imbalsamare la trasformazione della materia, di contenere l’assurda e inconcepibile energia della problematica genialità. Carl William Brown Un uomo di genio è femminile. H. Utamaro Quando nel mondo appare un nuovo genio potete riconoscerlo da questo segno inequivoco: tutti i mediocri si coalizzano contro di lui. J. Swift Mentre per l’uomo comune il proprio patrimonio conoscitivo è la lanterna che illumina la strada, per l’uomo geniale è il sole che rivela il mondo. A. Schopenhauer Il genio è la capacità di mettere in pratica ciò che si ha nella mente. Non c’è altra definizione del genio. F.S. Fitzgerald Il genio di Shakespeare sta nell'aver fatto osservare con grande maestria la grande buffonata dell'esperienza umana e nell'aver analizzato blandamente le cause che sconvolgono l'ordine naturale e la serenità del mondo, la sua stupidità consiste invece nel non averci prospettato quale sia questa grande armonia. Carl William Brown Il primo grande ribelle della storia è un angelo, satana, al quale non andava troppo a genio lo strapotere di dio; benché sconfitto egli rimane pur sempre immortale, così come la ribellione ed il male. Carl William Brown Il genio è nonconformismo. V. Nabokov Il Genio è un gran dolore. A. de Lamartine Le grandi idee sono rarissime: vengono come doni degli dei alle menti preparate e non sono il risultato di pure e semplici sgobbate. P. Samuelson Coloro che hanno disturbato il sonno del mondo. Ch. F. Hebbel Diventa necessario, quasi fatale, che alla forma in tante direzioni più evoluta del genio, corrisponda un arresto, un regresso, non solo in altre direzioni, ma anche spesso nell’organo che è la sede della maggiore evoluzione. C. Lombroso Nullum magnum ingegnum sine mixtura dementiae fuit. Seneca Secondo me il genio consiste nell’abilità di dire una cosa profonda in modo semplice. Ch. Bukowski
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Albert Einstein È in grado di accendere un fuoco con uno strofinaccio bagnato. H. Walpole Il mondo chiama folli quelli che non lo sono della follia comune. R. Rolland Il genio si muove nella follia, nel senso che si tiene a galla là dove il demente annega. Paul Valéry Adam Smith non era certo un genio della filosofia, però aveva ben chiari alcuni principi; per esempio, nella sua opera principale esprime con convinzione l'idea che nel processo produttivo ai lavoratori deve essere concesso il minimo necessario per sopravvivere, e poi basta affidarsi al "laisser faire" di imprenditori e governanti e tutto andrà per il meglio. Non c'è che dire, un vero economista della filantropia. Carl William Brown Talvolta è preferibile isolarsi piuttosto che contaminare il proprio genio con la perniciosa arroganza della stupidità e della sciocca e colta vanità. Carl William Brown Il peggio che può capitare a un genio è di essere compreso. E. Flaiano Attenzione a quando il gran Dio scatena un pensatore su questa terra. R.W. Emerson Alcuni credono che il genio sia ereditario. Gli altri non hanno bambini. Marcel Achard Come si sa, funzione propria del genio è fornire idee ai cretini vent'anni dopo. Louis Aragon Troppo spesso il vizio e il genio producono effetti simili, che ingannano l'uomo comune. Il genio non è forse un eccesso costante che divora tempo, denaro, corpo, e conduce all'ospedale ancor più rapidamente delle cattive passioni? Honoré de Balzac Sembra che gli uomini abbiano addirittura più rispetto per i vizi che per il genio, giacché rifiutano di dargli credito. Honoré de Balzac Il genio è fatto dal 1% di talento e dal 99% di lavoro instancabile. Albert Einstein Talvolta i curatori di alcuni testi ne scremano le parti migliori e cremando così la genialità non fanno altro che favorire la loro banalità. Carl William Brown Si possono plagiare delle frasi, dei testi, delle idee, dei progetti, ma la genialità non si può né rubare né comperare. Carl William Brown Genio è colui che fa grandiosamente e con naturalezza ciò che altri soltanto con grosso impegno e studio riescono a fare modestamente. Vannuccio Barbaro Un autore popolare è uno che scrive ciò che pensa la gente. Il genio la invita a pensare qualcosa di diverso. Ambrose Bierce Il genio è la capacità di vedere dieci cose dove l'uomo comune ne vede una o dove l'uomo di talento ne vede due o tre. Ezra Pound Un dotto è colui che ha molto imparato, un genio, colui dal quale l'umanità impara ciò che il genio stesso non ha imparato da nessuno. Arthur Schopenhauer Chi ha un minimo di genio e di mentalità artistica non può certamente occuparsi di leggi e leggine, inoltre è difficile che venda la propria anima e la propria psiche al Dio denaro o a qualsiasi altra forma di coercizione, ecco perché nello squallido mondo della burocrazia del potere finiscono tutti i personaggi più frustrati e mediocri, ed è da lì, da questo avamposto privilegiato della stupidità che perpetuano la loro vendetta nei confronti dell'umanità. Carl William Brown Il nostro organismo è una macchina perfetta che percorre per un certo periodo l'autostrada dell'assurdo, dunque niente di più nobile ed eroico che a qualcuno non vada molto a genio di percorrere questo stupido viaggio e cerchi quindi di guastare il veicolo. Carl William Brown Per la vita comune, pratica, in quanto adeguata alle energie spirituali normali, il genio è una dote scomoda e, come ogni anormalità, un ostacolo. Arthur Schopenhauer Il genio è, tra le altre teste, ciò che è il carbonchio fra le pietre preziose: esso irradia luce propria, mentre gli altri riflettono solo la luce che ricevono. Arthur Schopenhauer
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Galileo Galilei Forse solo il genio può comprendere interamente un altro genio. Robert Schumann Il genio è fatto per un due per cento di ispirazione e per la rimanente parte di traspirazione. Thomas Edison I geni e gli inventori, all’inizio della loro carriera (e molto spesso anche alla fine), sono stati sempre considerati dalla società nient’altro che degli imbecilli. Fëdor Dostoevskij Quand’ero giovane, avevo ali forti e instancabili; / ma non conoscevo le montagne. / Quando fui vecchio, conobbi le montagne / ma le ali stanche non tennero più dietro alla visione. / Il genio è saggezza e gioventù. E.L. Masters In this stupid and waste land it would certainly be better for all those hollow men to become a bit more humanly and geniously Fool! Carl William Brown Gli stupidi sono per i cultori del genio quello che le tenere cavie di laboratorio sono per i ricercatori della scienza. Carl William Brown È forse meno difficile essere un genio che trovare chi sia capace di accorgersene. Ardengo Soffici Al genio non serve riflettere – gli basta mostrarsi. Giovanni Soriano Per la genialità la censura non esiste, come non esistono del resto né il potere né l’autorità; lo stesso discorso purtroppo non vale però per la stupidità. Carl William Brown Come ha potuto un genio come Freud scrivere tutti quei libri dimenticandosi allo stesso tempo di elaborare una benché minima teoria della stupidità; ma forse intendeva andarci vicino quando scrisse Il problema economico del masochismo. Carl William Brown Tutti lo credevano un genio, ma lui sapeva di non esserlo: era un fesso incompreso. Giovanni Soriano I geni sono quelle persone che ci stai a fianco senza nessuno sforzo. Ecco chi sono i geni. Paolo Sorrentino Quando un vero genio appare in questo mondo, lo si può riconoscere dal fatto che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui. Jonathan Swift Gli uomini di genio sono meteore destinate a bruciare per illuminare il loro secolo. Napoleone Bonaparte Quasi tutti sono nati geni e sepolti idioti. Charles Bukowski Se il vero genio è sconosciuto e gli stupidi sono invece così popolari, allora bisogna di certo riequilibrare un po’ le sorti. Carl William Brown Per me non esiste la censura, ciò che oggi è vietato domani sarà libero e il genio non da molta importanza al tempo, anche se in genere preferisce anticiparlo. Carl William Brown Il genio è un uomo capace di dire cose profonde in modo semplice. Charles Bukowski Il genio stesso non è che una forte capacità di osservazione, unita a fermezza di carattere. Qualsiasi uomo tenga aperti gli occhi e sappia restar fedele alle decisioni prese, senza neanche rendersene conto diventa un genio. Edward Bulwer-Lytton Il genio è una salute, uno stile superiore, un buon umore, ma al culmine di una lacerazione. Albert Camus In effetti non esiste alcun posto nella società ordinaria per un individuo straordinario. G.B. Shaw Un altro indizio ci è dato dalla notizia che il nostro genio delle fesserie è uno dei più illustri figli di quella madre che è sempre incinta. Carl William Brown Comunque devo e dovrò sempre ringraziare la sfiga, mia musa ispiratrice, per il suo inesauribile contributo artistico alle mie creazioni. Il male infatti è per me un bene, la fonte della mia genialità, della mia filosofia della protesta, è dunque un bene che ci sia il male. In questo non sono molto distante dal pensiero di S. Agostino! Carl William Brown Qualcuno potrebbe credere che uno Stravinsky, un Einstein o un Picasso si sia conquistato, in forza del suo genio, il diritto all'eccentricità, all'idiosincrasia, alla caparbietà. Io sostengo al contrario che è stata la decisione di diventare padroni del proprio destino che ha dato loro il coraggio di tentare vie nuove. Ari Kiev Il genio conosce l’angoscia in un tempo diverso del comune degli uomini. Questi scoprono il danno quando sopravviene; fino ad allora sono nella sicurezza che ancora una volta il pericolo si allontanerà. Il genio è fortissimo nell’ora del danno; in compenso è nell’angoscia prima e dopo, in quel momento febbrile in cui bisogna fare i conti con il grande sconosciuto, il destino. S. Kierkegaard
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William Shakespeare Il genio non commette errori. Spalanca le grandi porte dell’esperienza. Grandi porte apre il genio per cui entra poi il tentennante bibliofilo calvo, assiduo, dalle orecchie lunghe e dal piede tenero dolcemente scricchiolante. J. Joyce Che cos'è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d'esecuzione. Amici miei Una delle più spiccate caratteristiche del genio è il potere di alimentarsi da solo. Ari Kiev Credere nel proprio pensiero, credere che ciò che è vero per voi, personalmente per voi, sia anche vero per tutti gli uomini, ecco, è questo il genio. Date voce alla convinzione latente in voi, ed essa prenderà significato universale. Ralph Waldo Emerson È forse meno difficile essere un genio che trovare chi sia capace di accorgersene. Ardengo Soffici Chiamasi genio il disgraziato che non riesce a diventar filisteo. Italo Tavolato La medicorità è così diffusa che non ci si deve rammaricare di incontrarla ovunque; al limite ci si può stupire quando si trova un po’ di genialità. Carl William Brown La genialità non è che la faccia opposta della stupidità, volto dell’universale nullità. Carl William Brown Non voglio essere un genio: ho già problemi a sufficienza cercando di essere solo un uomo. Albert Camus I deboli di mente e l'uomo di genio non dovrebbero essere uguali davanti alla legge. Alexis Carrel I geni, nelle inaudite profondità dell'assurdo e della storia pura, situati per così dire al di sopra dei dogmi propongono le loro idee a Dio. La loro preghiera offre audacemente la discussione. La loro adorazione interroga. Questa è la religione diretta, piena d'ansietà e di responsabilità per chi ne tenta l'erta. Victor Hugo I geni sono quelle persone che ci stai a fianco senza nessuno sforzo. Ecco chi sono i geni. Paolo Sorrentino Il genio è la capacità di vedere dieci cose là dove l'uomo comune ne vede solo una, e dove l'uomo di talento ne vede due o tre. Ezra Pound Il genio è uno che sa fare una cosa anche senza sapere come si fa. Pino Caruso Non è grazie al genio ma grazie alla sofferenza, e solo grazie ad essa, che smettiamo di essere una marionetta. Emil Cioran Il genio è la punta estrema del senso pratico. Jean Cocteau La legge del più forte è senz'altro uno dei capisaldi della natura, ma poiché il genio dell'uomo talvolta ama andare contro natura, penso che sarebbe meglio rivederla. Carl William Brown Il genio e la pazzia hanno creato Hitler ma il conformismo e la stupidità hanno poi causato il nazismo e le sue conseguenze. Carl William Brown Un genio ammogliato è sterile: bisogna optare tra il lasciare alla posterità delle opere o il lasciarle dei figli. Charles Dufresny Niente è più crudele di un genio che inciampa in qualcosa di idiota. Friedrich Dürrenmatt Il genio è uno per cento ispirazione e novantanove per cento sudore. Thomas Edison Il buon senso è raro quanto il genio - è la base del genio. Ralph Waldo Emerson Secondo Honoré de Balzac il genio è lunga fatica e perseveranza. Carl William Brown Poiché la strada maestra è la mediocrità, gli artisti di grande talento non possono certo sperare di essere stimati ed apprezzati. Questo d’altronde è il prezzo pagato per il loro genio. Carl William Brown Il peggio che può capitare ad un genio è di essere compreso. Ennio Flaiano Genio. Inutile ammirarlo, è una "nevrosi". Gustave Flaubert Forse la mia genialità sarà anche un elogio della ripetitività, ma di certo non è mai un’adulazione della stupidità. Carl William Brown Certi pedagogisti aiutati da famosi e illustri burocrati sono giunti all’illuminata conclusione che la cultura e l’educazione devono essere massimamente originali, solo che forse hanno dimenticato che talvolta la vera genialità per essere veramente creativa deve essere fortemente distruttiva. Carl William Brown Dio si è riservato la distribuzione di due o tre piccole cose sulle quali non può nulla l'oro dei potenti della terra: il genio, la bellezza e la felicità. Théophile Gautier Se gli ostacoli e le difficoltà scoraggiano un uomo mediocre, al contrario al genio sono necessari, e quasi lo alimentano. Théodore Géricault Il primo dovere di un genio è dimostrarlo. Roberto Gervaso
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Nikola Tesla Il genio è applicazione. Read the full article
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greta1996 · 2 years
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A tutti i folli. I solitari. I ribelli. Quelli che non si adattano. Quelli che non ci stanno. Quelli che sembrano sempre fuori luogo. Quelli che vedono le cose in modo differente. Quelli che non si adattano alle regole. E non hanno rispetto per lo status quo. Potete essere d'accordo con loro o non essere d'accordo. Li potete glorificare o diffamare. L'unica cosa che non potete fare è ignorarli. Perché cambiano le cose. Spingono la razza umana in avanti. E mentre qualcuno li considera dei folli, noi li consideriamo dei geni. Perché le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo sono coloro che lo cambiano davvero.
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erik595 · 2 years
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Gli uomini di genio sono incapaci di studiare in gioventù perché sentono inconsciamente che bisogna imparare tutto in modo diverso da come lo impara la massa. Lev Tolstoj . . . . . #levtolstoj #frase #frasi #frases #frasitumblr #frasedelgiorno #citazioni #aforismi #quote #quotes #quoteoftheday #quotesoftheday #genialità #studio #apprendimento #imparare #apprendere #consapevolezza #anticonformista #anarchia #anarchico #anarchismo #liberopensiero #scuola (at Shëmbi I Kavaja) https://www.instagram.com/p/Cef4P_ggCDX/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Cos'è il talento - Un'indagine preliminare
Esiste il talento? E se sì in cosa consiste? E se no perché è così rilevante nel dibattito culturale?
Siamo capaci fin da piccoli di riconoscere il talento. Può essere la nostra compagna di banco, capace di disegnare figure per noi impossibili, o la maestra che spiega le cose come fossero semplici, quando a noi paiono così complicate. Impariamo a notarlo nella Televisione, dove i Talent Show mettono in mostra come il talento sia qualcosa da premiare nella nostra società, da conservare e…
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🔴🇮🇹 ESISTE IL TUO GENIO DELLA LAMPADA?!
abbiamo visto il cartone del genio della lampada di Aladino e nessuno ha mai capito che il genio è il nostro subconscio!
Si cerca sempre fuori chi può realizzare i nostri desideri e bisogni perché ci hanno indottrinati e manipolati per chiedere al pastore le cose e mai destro di noi!
Immagino che è difficile credere a ciò ma se ti osservi e se osservi la minoranza che si è realizzata in tutti i sensi beh la molla è scattata da dentro e non da fuori!
Non è stato fermato dai soldi, dalle malattie, dall’ambiente, dagli altri, dalla gente, dalla cultura, dalla scuola, dalla politica, dalla religione, vero?!
Osserva: le persone vanno sempre in giro a trovare il pesce, il pane, la soluzione, il risultato, vero?!
Nessuno cerca dentro di lui vero?!
girare cappelle e sentire solo bla bla bla!
Cosa fare per…
Se e solo se sei ancora alla ricerca della tua soluzione, allora prova a cercare dentro di te, nel tuo subcosciente, nel tuo pilota automatico perché qui c’è la Vera e sola ricetta a tutti i tuoi problemi!
Solo a te la scelta!
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ilnefasto · 6 months
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L'Ombra di Caravaggio: Un Dipinto Cinematografico di Luci e Ombre
Il genio e la tormentata vita di Caravaggio, l’artista barocco dal cuore conteso tra ombre e luci, sacro e profano, sono stati trasportati sul grande schermo da Michele Placido in “L’Ombra di Caravaggio”. Questo film affronta il perpetuo conflitto interiore del pittore, cercando di dipingere un ritratto autentico e complesso del suo essere. La Soggettività dell’Artista Come i capolavori di…
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Amo l'idea di essere imperfetto ma unico.
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acidvalleymagazine · 1 year
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Extrañas
Ode agli albori della medicina, genialità oscura come motore della scoperta e ritmo serrato di confronto con le paure dell’essere umano nei confronti del diverso, dell’orrido e del non convenzionale nell’ultimo libro di Guillermo Arriaga, uscito nel febbraio 2023 NO SPOILER! Già letto e credo che lo stiano traducendo in italiano in questo momento e comunque non racconterei mai la trama di un…
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L'articolo presenta la mostra antologica dedicata all'artista Dara Birnbaum alla Fondazione Prada, esaminando le opere multimediali e i videoclip che caratterizzano la sua produzione artistica.
L'autore offre un'analisi approfondita della tecnica utilizzata dalla Birnbaum, evidenziando come essa abbia rivoluzionato il modo di concepire l'arte.
 L'articolo è rivolto a chiunque sia interessato all'arte contemporanea e desideri conoscere meglio il lavoro di un'artista di grande rilevanza nel panorama artistico internazionale.
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Per nessuna pretesa intellettuale, ma unicamente per bisogni affettivi, sto leggendo il Saggio psico-antropologico su Giacomo Leopardi e la sua famiglia, edito nel 1894; non vi è rigo che non mi riempia di allegria ed eccitazione.
Sia i Leopardi che gli Antici, di cui è documentata la genealogia a partire all'incirca dall'anno 1000, annoverano, fra i loro componenti, individui decisamente fuori dagli schemi e, molti, schiettamente fuori di senno. Infatti, in questo Saggio, sono lumeggiate vite di persone eccentriche, con la precisazione di particolari talmente impensabili, drammatici o esilaranti, che si potrebbe sospettare siano frutto d'invenzione. Invece no, tutto risponde al vero, è testimoniato: Leopardi ebbe tra i suoi avi un gran numero di "pazzi". Di loro mi colpiscono soprattutto i mistici: autofustigatori, visionari, tormentati da scrupoli; ma insieme a loro vi è una vasta schiera di uomini e donne, felici o malinconici, in cui la gamma della devianza psichica ha espresso vivacemente la sua varietà, accompagnandosi a vari gradi di potenza o debolezza intellettiva; prevalendo, comunque, la prima.
Sebbene la follia di solito desti un'impressione di pena e miseria, in quanto non voluto e inconsapevole carattere evidenziante degli individui rispetto alla massa, che li giudica, dopo questa lettura mi resta l'impressione di una sfilata, tutto sommato grandiosa, di ingegni che hanno ripiegato sulla follia per tollerare l'assillante problema del senso della vita che, proprio a causa della loro peculiare natura costitutiva, li pungeva con particolare e straordinaria acutezza.
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daimonclub · 11 months
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Cervello, creatività e stranezze
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Cervello, creatività e stranezze Cervello, creatività e stranezze, disturbi e sregolatezza, un articolo che indaga la genialità e le sue deviazioni analizzando alcuni casi famosi della storia. Il genio è per l'1% ispirazione e per il 99% traspirazione. Thomas Alva Edison Il genio si muove nella follia, nel senso che si tiene a galla là dove il demente annega. Paul Valéry Come ha potuto un genio come Freud scrivere tutti quei libri dimenticandosi allo stesso tempo di elaborare una benché minima teoria della stupidità; ma forse intendeva andarci vicino quando scrisse Il problema economico del masochismo. Carl William Brown There is no great genius without a tincture of madness. Seneca Come si sa, funzione propria del genio è fornire idee ai cretini vent’anni dopo. Louis Aragon Il potere non è che lo stupido tentativo dell’umanità di sopravvivere alla sua banalità, è lo sterile e ingenuo tentativo di imbalsamare la trasformazione della materia, di contenere l’assurda e inconcepibile energia della problematica genialità. Carl William Brown Se desideriamo conoscere la forza del genio umano dobbiamo leggere Shakespeare. Se vogliamo constatare quanto sia insignificante l'istruzione umana possiamo studiare i suoi commentatori. William Hazlitt Quando un vero genio appare in questo mondo, lo si può riconoscere dal fatto che gli idioti sono tutti coalizzati contro di lui. Jonathan Swift Gli uomini di genio sono meteore destinate a bruciare per illuminare il loro secolo. Napoleone Bonaparte Genio, in verità, è poco più che la facoltà di percepire in un modo inconsueto. William James La storia è piena di menti eccelse che hanno dovuto fare i conti con piccole stranezze o grandi ossessioni. Si pensi alle crisi depressive di Beethoven, alle nevrosi di Kafka, alle manie di persecuzione di Schopenhauer, alle bizzarrie di Einstein che - e forse questo era il suo segreto - anche da adulto continuava a porsi domande che avrebbe fatto un bambino. "L'esaltazione creatrice si ritrova spesso affiancata alla melanconia, alla depressione, agli stati maniacali. Biografie e autobiografie lo confermano ampiamente", ha scritto lo psichiatra e antropologo francese Philippe Brenot in Geni da legare (Piemme).
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Albert Einstein Ma che cos'è il genio? E perché talvolta si manifesta insieme alla follia? Le risposte, ammesso che esistano, vanno cercate in quell'ammasso di cento miliardi di cellule nervose chiamato cervello. Una struttura complessa, forse la più complessa dell'universo, e il cui funzionamento è ben lontano dall'essere compreso. Gli scienziati non sanno ancora dire con esattezza come nasce l'intelligenza, né che differenze ci sono tra il cervello di un genio e quello di un comune mortale. Le ipotesi tuttavia non mancano. Secondo alcuni neurologi, i grandi geni, da Newton a Einstein a Nash, userebbero molto l'emisfero sinistro del cervello, quello che sovraintende al linguaggio, che si accosta alla realtà in modo più globale e fornisce risposte intuitive e immediate. Altre teorie cercano di spiegare la coesistenza di genialità e malattia: alcuni deficit mentali sarebbero compensati dallo sviluppo di altre doti intellettuali, un po' come accade per i non vedenti che spesso possono contare sulla particolare acutezza degli altri sensi. Va in questa direzione il risultato di una ricerca di scienziati americani e australiani. L'équipe, guidata da Bruce Miller, dell'Università di San Francisco, e Allan Snyder, dell'Università di Sydney, avrebbe scoperto che "spegnendo" una certa area del cervello anche le persone normali possono acquisire doti geniali in campo artistico o matematico. L'idea è nata studiando le vicende di alcuni malati di mente con capacità eccezionali. I ricercatori hanno scoperto che in molti geni-folli risulta danneggiato il lobo temporale sinistro. Proprio questo handicap sarebbe alla base di particolari abilità: "È come se il malfunzionamento di una parte liberasse le capacità di altre aree del cervello". Il passo successivo è stato quello di provare a spegnere, con una tecnica usata per curare la depressione (la stimolazione magnetica transcraniale) il lobo temporale sinistro in persone normali: su 17 volontari 5 hanno acquisito capacità matematiche e artistiche prima assenti. Esiste, dunque, un legame tra alcune zone del cervello e il binomio genio-follia? Non tutti la pensano così. "Localizzare la follia, la genialità o la semplice intelligenza in aree precise del cervello ci fa solo fare passi indietro", dice Valentino Braitenberg, professore di scienza e teoria del cervello al Max Planck Institute di Tubinga, in Germania. "Già cento anni fa alla domanda: dove risiede l'intelligenza?, gli studiosi rispondevano: nei lobi frontali. Invece negli ultimi decenni abbiamo imparato che per svelare i misteri della mente dobbiamo soffermarci non tanto sulle strutture macroscopiche quanto sulla colossale rete di neuroni del cervello". Insomma, l'intelligenza, più che essere concentrata in un punto, sarebbe frutto dell'attivazione contemporanea di miliardi di cellule (e dei loro collegamenti) in tutto il cervello. E il genio? "È colui che, per qualche motivo ancora misterioso, riesce a usare in modo più efficiente i suoi neuroni", dice Braitenberg. "E se qualcuno chiedesse che differenza c'è tra la struttura cerebrale di un genio e quella di uno stupido direi: nessuna. Come dimostrano gli studi fatti: sulla materia grigia di Albert Einstein, che hanno evidenziato pochissime variazioni rispetto alla media". C'è poi la questione dell'ambiente. Geni (o intelligenti): si nasce o si diventa? "Dipende dalle mode", risponde Valentino Braitenberg. "Negli Anni 50, in America, per reazione al razzismo nazista, si escludeva che l'intelligenza potesse essere ereditaria. Poi, mentre noi cercavamo di adeguarci, sempre negli Usa ha preso piede una nuova forma di "innatismo" che ha avuto nel linguista Noam Chomsky il suo profeta". Probabilmente la verità sta nel mezzo, come sostiene Robert Clarke, giornalista e autore di Supercervelli, un libro presto edito da Bollati Boringhieri. "L'intelligenza", scrive Clarke, "non è solo una funzione del cervello pensante. Nel suo sviluppo intervengono tutti gli elementi della cultura del gruppo e della famiglia di appartenenza. Mozart sarebbe stato Mozart se fosse nato in una famiglia del tutto ignorante in fatto di musica.
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Maria Rainer Rilke Ma dove si nasconde l'intelligenza? Una risposta, ancora da verificare, l'hanno data nel luglio del 2000 due gruppi di ricercatori delle Università di Cambridge, Inghilterra, e dell'Università di Dusseldorf, Germania. In uno studio pubblicato dalla rivista Science le due équipe annunciavano di aver finalmente localizzato l'area del cervello umano responsabile delle attività intelligenti: la corteccia frontale laterale. Per ottenere questo risultato gli scienziati hanno monitorato l'attività cerebrale di un gran numero di volontari con una macchina capace di misurare il flusso sanguigno all'interno delle singole zone del cervello. Sottoponendo alle "cavie" rompicapi basati su successioni di lettere e simboli (proprio come i test utilizzati per determinare il quoziente di intelligenza) i ricercatori hanno notato un aumento nell'afflusso di sangue solo nella corteccia frontale laterale. Non sono mancate le obiezioni, a cominciare proprio da Science, che nello stesso numero ha pubblicato un articolo per contestare l'approccio dagli autori della scoperta: troppo semplicistico definire l'intelligenza umana come la capacità di risolvere un quiz. Per non parlare di chi ritiene che il cervello non possa essere diviso in compartimenti stagni e che l'intelligenza sia il risultato di un'attività che lo coinvolge nel suo complesso. Una controversia che dura da più di cent'anni. All'inizio del 900 furono avanzate le prime ipotesi sulle funzioni da attribuire alle diverse aree dei cervello. Ma fu subito dopo la Prima guerra mondiale che gli scienziati poterono contare su casi clinici particolarmente interessanti: erano i feriti di ritorno dal fronte che avevano perso facoltà mentali diverse a seconda del punto della testa in cui erano stati colpiti. Ancora oggi chi studia i traumi cerebrali sa bene che una lesione del lobo frontale può innescare difficoltà di linguaggio mentre una lesione al lobo occipitale (quello posteriore) può provocare un degrado della vista. Rimane il dubbio però che l'intelligenza sia qualcosa in più che una semplice funzione biologica. Forse, come hanno dimostrato i ricercatori di Cambridge e Berlino, davvero la corteccia frontale laterale e particolarmente attiva quando siamo alle prese con un problema. Ma non e detto che sia la sola a funzionare in quel momento. Creatività e sregolatezza. Alcuni esempi. Albert Einstein il fisico tedesco padre della relatività, è il genio moderno per antonomasia. Eppure da piccolo fu considerato un bambino ritardato. Arthur Rimbaud Poeta maledetto, soffriva spesso di allucinazioni. Tra avventure libertine e grande creatività, la sua geniale produzione si concentrò in soli quattro anni. Ludvig Boltzmann Fisico austriaco, ha rivoluzionato la termodinamica. Soffrì a lungo di depressione e si suicidò in vacanza con moglie e figlia a Trieste. Arthur Schopenhauer Il filosofo del Mondo come volontà e rappresentazione soffrì di manie di persecuzione alternate a periodi di autoesaltazione. Ettore Majorana Solitario e depresso, il giovane fisico siciliano era il più brillante tra gli allievi di Enrico Fermi. Scomparve senza lasciare traccia a 31 anni. August Strindberg Uno dei più grandi drammaturghi dell'800, in fuga da se stesso, ossessionato dalla gelosia e dalle manie di persecuzione. Franz Kafka L'autore delle Metamorfosi soffrì di anoressia e di nevrosi ossessive: si privava di certi alimenti e si sottoponeva a bagni di acqua gelata. Rainer Maria Rilke Tra i più grandi poeti europei del Novecento. Sull'orlo della schizofrenia fu accompagnato per tutta la vita da un senso di profonda angoscia.
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Robert Schumann Robert Schumann A 9 anni scrisse la prima opera. Da adulto affermò di comporre sotto dettatura degli angeli. Morì pazzo ossessionato da una sola nota: il "la". Vincent Van Gogh L'impressionista olandese passava specie in estate fasi maniaco depressive alternate a periodi di esaltazioni. In un momento di crisi si taglio persino un orecchio. P.S. Da notare che in Germania lo Stato offre una soluzione sperimentale con il Centro di Psicologia Scolastica per la promozione del talento. Finalmente dunque anche una struttura pubblica si affianca alla famosa scuola privata scozzese Cademuir International School che da tempo segue i bambini particolarmente dotati. Il Cervello Umano Il cervello umano è composto da due emisferi, quello destro e quello sinistro, ciascuno dei quali presenta una parte centrale bianca e una esterna fatta di materia grigia e ricca di pieghe, che viene chiamata corteccia. La corteccia è a sua volta suddivisa in lobi: il lobo frontale (sede dell'attività psichica), quello occipitale (che è responsabile della vista), il temporale (che elabora il linguaggio) e il parietale (sede della sensibilità tattile). Recentemente, su Science, ricercatori dell'Università Ruhr a Bochum in Germania, ha pubblicato un rapporto che irrobustisce le (scarse) conoscenze sul rapporto tra attività cerebrale e assetto del cervello e cioè sull'affascinante quesito se la sua attività sia in grado di modificarne struttura e funzioni. Finora gli studi erano stati realizzati essenzialmente su animali: topi, scimmie, invertebrati. I ricercatori tedeschi hanno invece studiato umani ai quali, per alcune ore, è stato stimolato il polpastrello dell'indice destro. L'uso del dito ha prodotto una maggiore sensibilità, misurata come abilità di discriminazione tattile, e, al tempo stesso, un allargamento della sua rappresentazione nella corteccia sensoriale. In proposito, occorre sapere che il nostro cervello contiene, in aree diverse, mappe che rappresentano il corpo nella sua interezza. Molto studiata da decenni, la mappa, collocata nella corteccia sensoriale, che rappresenta i confini del nostro corpo delineati dalla sensibilità cutanea. E si sa che in questa mappa la bocca, l'indice della mano dominante, i piedi, gli organi genitali occupano porzioni corticali più ampie del tronco o di altre parti del corpo ben più estese. La rappresentazione quindi non tiene conto della topografia della superficie corporea, ma delle sue funzioni; si sviluppa nel primo periodo della vita, quando il cervello struttura i suoi circuiti in funzione dei compiti dell'organismo, presenti e futuri, tra cui, innanzitutto, evitare i pericoli, mangiare, riprodursi. Ma nel cervello adulto, è ancora possibile questa duttilità, questa malleabilità delle strutture nervose in rapporto alle funzioni? Lo studio citato risponde affermativamente al quesito in modo alquanto impressionante, data la semplicità dell'esperimento e l'uso di soggetti normali in buona salute. In precedenza, infatti, gli studi si erano concentrati su situazioni patologiche, come nel caso dell'amputazione di un dito o in quello di persone cieche dalla nascita che hanno imparato a leggere tramite le dita, con il Braille. Nella corteccia somatosensoriale della persona con il dito tagliato, si era riscontrata un'invasione di campo da parte dei neuroni rappresentativi delle dita vicine, nel caso invece delle persone cieche, addestrate nella lettura Braille, si è avuto un effetto opposto, un notevole allargamento della rappresentazione corticale delle dita (taluni leggono con tre dita contemporaneamente) o del dito usato per decifrare i caratteri. Si realizza dunque una riorganizzazione della corteccia, nel primo caso per carenza di input sensoriale, nel secondo per un aumento dell'input. Questa plasticità dei circuiti cerebrali inizia ad essere dimostrabile anche in altre aree legate all'apprendimento, non solo di tipo sensitivo, ma anche cognitivo. L'ippocampo destro dei tassisti londinesi più anziani è più ampio di quello dei colleghi più giovani, a dimostrazione che la maggiore abilità nel localizzare le strade della metropoli si riflette nella struttura dei circuiti cerebrali deputati alle abilità spaziali. Per dirla con Joseph LeDoux, famoso neurobiologo statunitense, di cui è in libreria "II Sé sinaptico", nel cervello umano "ci sono sempre nuove connessioni in attesa di essere realizzate" Per comprendere le basi biochimiche dell'aumento della rappresentazione corticale del dito stimolato, Hubert R. Dinse e colleghi, su Science, raccontano di aver somministrato ai volontari un farmaco che blocca un particolare recettore per il glutammato (il più diffuso neurotrasmettitore eccitatorio dei cervello), chiamato NMDA (n-metil-d-aspartato). Una singola dose del farmaco ha bloccato le maggiori capacità di discriminazione tattile acquisite con l'esercizio. Al contrario, la somministrazione di amfetamine ha prodotto un potenziamento dell'abilità. L'importanza del recettore NMDA per la formazione della memoria è stata dimostrata per la prima volta quasi venti anni fa: bloccando questo recettore non si interrompe il normale scambio tra neuroni all'interno della connessione (detta sinapsi), ma si impedisce che si realizzi un meccanismo chiamato potenziamento a lungo termine (LTP in sigla) che si pensa sia alla base della formazione dei ricordi. Invece, l'attivazione del recettore NMDA causa una serie di cambiamenti neineuroni connessi (detti pre e post-sinaptici, a seconda che inviino o ricevano l'input) con aumento della sintesi delle proteine, allargamento dei dendriti (la struttura neuronale ricevente), potenziamento del rilascio di glutammato da parte degli assoni (la struttura neuronale trasmittente). Le anfetamine hanno la capacità di potenziare la memoria poiché stimolano l'incremento di alcuni neuro-trasmettitori come la serotonina e la dopamina che sono in grado di attivare il recettore NMDA. La ricerca farmacologia è concentrata sui numerosi passaggi molecolari (su cui non è il caso di approfondire) che portano al potenziamento della memoria, tra cui' l'individuazione del gene che comanda la sintesi del recettore NMDA. L'obiettivo è la terapia genica dei sempre più diffusi disturbi della memoria e della cognizione. In attesa della pillola della memoria, (sarebbe utile ricordarsi di aprire la nostra farmacia interna, che è in grado di produrre serotonina e dopamina alla bisogna. Serve però la ricetta: buon umore, buona alimentazione e attività fisica e mentale ad ogni età. Sul genio e la genialità potete anche leggere: Aforismi sul genio e la genialità Evaristo Galois, il Rimbaud della matematica. Cervello, creatività e stranezze Arte, genio e creatività Introduzione alla Daimonologia Matematica, educazione e creatività Pensieri e riflessioni Articoli e Saggi Aforismi per autore Aforismi per argomento Read the full article
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ross-nekochan · 5 months
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東京美術館に「ローマ」という展示会が開催されています。美術大好きのイタリア人としてはその機会は欠かせなかったので、先週末に行きました。
Qualche mese fa, quando ancora non ero stata resa schiava, mi ero resa conto che stavo perdendo il mio tempo libero nel weekend a fare poco e niente. E mi sono domandata: ma cosa facevo in Italia? Ah sì, andavo ai musei. Ma ci andavo sapendo cosa c'era dentro, perché conosco almeno una infarinatura della storia e della storia dell'arte europea, che mi appartiene.
Conosco e ho studiato anche quella giapponese che, per carità di Dio, ha i suoi pregi e il suo fascino ma... non credo sia all'altezza della nostra (sorry not sorry).
Quel giorno però mi misi a cercare qualcosa che avrebbe potuto interessarmi e incappai nella mostra perfetta per me: una mostra su ROMA, nel Tokyo Metropolitan Art Museum (più facile in giapponese ma vabbè, lo faccio per voi lettori). La mostra era una collaborazione con i Musei Capitolini di Roma, dove non sono mai stata.
La settimana scorsa non ho perso tempo, ho comprato il biglietto e ci sono andata.
Che meraviglia: ho di nuovo sentito quell'emozione spirituale e quella pace dei sensi che solo l'arte può dare. Mi era mancata, tantissimo. E nel provarla ho sentito anche l'angoscia di non poterla provare più facilmente come ho fatto fino a quando ero in Italia, dove TUTTO È ARTE.
In Giappone nei musei è proibito fare foto nel 90% dei casi quindi mi è venuta l'idea di fotografare le cartoline delle opere che c'erano dentro. Tra le più importanti: una replica della famosa lupa che allatta Romolo e Remo e la Venere Capitolina.
Avrei voluto fare un check up ravvicinato fotografico alla Venere come feci con quella di Jago a Bologna per ricordare la grazia, la perfezione di quell'opera così antica ma perfettamente sobria in tutti gli aspetti possibili. Ci ho girato in tondo due volte, a passo lento, per osservare tutto: il volto, le mani aggraziate, le cosce, le natiche, il sedere, la schiena...
Ma la sorpresa più bella è stata trovare senza nemmeno saperlo un quadro del Tintoretto e poi anche il mio amato Guido Reni (!!!) con la sua "Lucrezia". Firma immancabile del pittore, lo sguardo verso l'alto che in questo quadro ti scioglie peggio che nel San Sebastiano.
I giapponesi non facevo che guardare le cose e ripetere le solite esclamazioni del cazzo: sugoi, subarashii... "tanto non capirete mai a pieno la grandezza di quello che state vedendo, capre che non siete altro", dicevo nella mia testa. Ed infatti è stato pure scritto a chiare lettere che nell'era Meiji siamo stati proprio noi a far capire qualcosa di arte vera a sti poveri coglioni. In particolare furono Antonio Fontanesi, Vincenzo Ragusa e Giovanni Vincenzo Cappelletti a insegnare la nostra arte in questa povera terra di stupidi (nomi mai sentiti ma su cui dovrò assolutamente farmi una cultura).
La dimostrazione della loro stupidità è stata il bookshop che con la mostra non c'entrava quasi un cazzo. Infatti un'intera parete era piena di prodotti italiani artigianali e di alta qualità (dalla pasta di Gragnano ai grissini e ai cuneesi) proprio come se fossimo a una sagra Coldiretti. Il resto del bookshop era roba da merchandise come se la mostra fosse stato un concerto: magliette e felpe di tutti i tipi, gomme da cancellare con la forma dei busti, latte di cioccolatini con la Venere stampata, peluche della lupa (che è diventata tipo un mostriciattolo peloso) e per finire un tovagliolo con sempre la lupa mostricciolo e la scritta "dammi il latte" (perché ha appunto allattato Romolo e Remo).
Cosa non farebbero sti stronzi per vendere...
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deathshallbenomore · 2 months
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ogni volta che mi trovo dinanzi all’opera dell’immortale de vergottini passo almeno cinque minuti a piangere il fatto che, anche per ragioni anagrafiche, egli non abbia mai approfittato della divertentissima e unica possibilità di farsi soprannominare The Vergottini, a sottolineare la sua preminenza sui colleghi. Thee Vergottini, even.
no perché io l’avrei fatto senza pensarci due volte.
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fiorellosupremacy · 4 months
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Con tre birre in corpo anche le scene con Nina diventano sopportabili provare per credere
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phoebeprufrock · 2 years
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I identify as European instead of Italian 99% of the time except Wednesday nights when I watch una pezza di lundini
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