Bir amaç edinmek ve o doğrultuda yaşamak ya da söz vermek ve tutmak için elinden geleni yapmak güzel olabilir.
Ama küçük bir espri için çok emek sarf etmek, tamam bu da yapılabilir ama ne bileyim biraz da yanlış gibi ne de olsa bir espri..
Hadi ama güzel anılar oluyor ama sonunda küçük bir espri, asla gerçekleşemeyecek..
Espriye yardım için atılan bir nottur
Kural ihlali olduğu düşünüldüğü için yaşamına taslaklarda devam edecektir.(Artık burada çünkü hala zaman zaman taslağa atmakla göndermeyi karıştırıyorum)
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Recipe for Gaye's Microwave Fudge
You can easily and quickly satisfy your sugar craving with this buttery, milky, and cocoa-based chocolate microwave fudge recipe. 1/2 cup butter, 2 teaspoons vanilla extract, 4 cups confectioners' sugar, 1/2 cup unsweetened cocoa powder, 1/4 cup milk
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Gaye's Microwave Fudge
You can easily and quickly satisfy your sugar craving with this buttery, milky, and cocoa-based chocolate microwave fudge recipe.
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Gaye's Microwave Fudge Recipe
This chocolaty microwave fudge recipe made with confectioners' sugar, cocoa, milk, and butter is a quick and easy solution to your sugar craving!
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La France humiliée | Une Chronique de Adama Gaye
Quand le professeur Marcel Merle fut, à la Sorbonne, le grand gourou de l’enseignement de la coopération française en Afrique, pas une fois ne l’y ai-je entendu parler des dessous de celle-ci. Ni de ce pacte postcolonial par lequel son pays continuerait d’avoir la mainmise sur ses anciennes colonies africaines, une fois leur décolonisation actée sur le principe. Ni des dettes coloniales qui les…
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Ebru Keskin'in Güçlü Yorumu İle "Gaye"
Ebru Keskin'in Güçlü Yorumu İle "Gaye"
Sözü Doğanay Karadeniz'e, müziği Doğanay Karadeniz ve Ebru Keskin'e ait olan ve aranjesi Moniac'a ait olan "Gaye", Ebru Keskin'in yorumu, Mahzen Media etiketi ve 4K klibi ile sizlerle. Keyifli izlemeler ve dinlemeler dileriz
Kariyeri boyunca farklı sound ve akımlara kapısını her zaman açık tutan Ebru Keskin’in yeni teklisi "Gaye"nin güçlü sözleri günümüzde bir çok hit şarkıya imza atan Doğanay Karadeniz imzası taşıyor. Şarkıda ’Gayen ne olursa olsun dünya dönmeye devam ediyor’ mesajı ile herkesin kalbine dokunmayı başarıyor.
Mehsem’den Yeni Pop Şarkı “Asalet”
Çekimleri Karaköy sokaklarında gerçekleşen şarkının aranjesi başarılı aranjör Moniac tarafından yapıldı. Video klibinin görüntü yönetmenliğini ise Amirali Ghorbanzadeh üstlendi. Prodüktörlüğünü Tolga Aykut’un üstlendiği “Gaye” Mahzen etiketi ile tüm dijital platformlardaki yerini alıyor.
Ebru Keskin'in Güçlü Yorumu İle "Gaye"
"Gaye" şarkı sözleri
Yanaklarımdan bi an
Süzülür aşktan yana viran
Suskunum ama kopar içimde figan
Alev aldı sığındığım o liman
Sarılısın içimde yaralar açık kalırsa sonumuz hep eyvah
İçim içimi kemirir huzura kavuşmamız için epey var
Seninle mutlu bi sonumuz olamadı sonum olur hep heyhat
O tünelin sonunda ışık yok ama bulana kadar et seyran
Dönsün dünya alem
Zaten dolu hep geceler matem
Varsın dünya alem
Zaten dolu hep geceler matem
Sevgisizlik değil ama gayem
Sadece olma yine son çarem
Dönsün dünyam
Söz : Doğanay Karadeniz
Müzik : Doğanay Karadeniz, Ebru Keskin
Aranje : Moniac
Mix & Mastering : Moniac
Yönetmen : Amirali Ghorbanzadeh
Görüntü Yönetmeni : Emin Şener
Sanat Yönetmeni : Atefeh Pakdel
Yönetmen Yardımcısı : Ahmet Besim Kizmaz
Makyaj : Roya Sarvari
Grip Ekip : Özkan Önder
Prodüktör : Tolga AYKUT
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Se dovessi guardarmi indietro, quando appena iniziata l’università, fagocitavo musica anni ’70 a palla, fra hard rock e progressive, e poi alla fine nel post-punk, non avrei mai detto che un disco come questo potesse scalare tutta la mia personale classifica, oltrepassare i Pink Floyd, fare un bel marameo a Jimi Hendrix e mettersi così, ipoteticamente accanto all’immortale David Bowie.
What’s Going On? è forse il primo manifesto di musica nera tout-court, fatto di amore, droghe, sesso, rivolte, violenza, ingiustizia sociale, religione, soldi… Il tutto sapientemente composto da Marvin Gaye.
Facciamo un passo indietro, siamo alla fine degli anni ’60, dove la Motown era una vera fabbrica di musica; Berry Gordy, il boss, era abbastanza stronzo e diciamo che i soldi erano l’unica cosa che gli faceva girare la testa e il cuore; non è che si comportasse benissimo coi suoi sottoposti; egli aveva nel suo roster diverse band sotto contratto, che dovevano macinare musica in continuazione con un unico scopo: vendere a pacchi.
Erano quegli anni dove i neri erano segregati però facevano la musica che i bianchi amavano, salivano sui palchi dei loro cocktail party, delle loro feste più esclusive, erano cantori e musicisti dei loro vezzi.
Marvin Gaye è un uomo altissimo, con due spalle così, bellissimo, dai lineamenti dolci e dalla voce di un angelo; inizia come tutti a cantare nel coro della chiesa, quel luogo nel quale poteva brevemente evadere dai soprusi e dalla violenza di suo padre: un predicatore pentecostale che picchiava la moglie e trattava i figli come se fossero degli sporchi sudditi. Più volte Marvin ha detto che se non fosse stato per sua madre, probabilmente si sarebbe suicidato.
Egli si sposa addirittura con la sorella del boss della Motown ma questo non sarà un passe-partout per la sua carriera. Perché alla Motown inizia come turnista per poi passare alla voce; piano piano contribuirà a cambiare l’estetica musicale della label. Fra le varie egli comporrà “Ain’t No Mountain High Enough”, brano che dalle Supremes in poi delineerà tutta la black music fino alla disco e house. Ormai ha anche cambiato il cognome da Gay a Gaye, per distaccarsi completamente da quello di suo padre, alla faccia di chi ci ha speculato su presunti orientamenti sessuali mai accettati; e poi perché il suo idolo Sam Cooke aggiunse una “e” al suo cognome.
Marvin è quasi un dio, canta l’inno nazionale per la squadra di baseball e ha amici pure nella squadra di football (alcuni faranno i cori proprio nell’album What’s Going On?) eppure il suo animo è buio e decide che deve prendere una svolta; non vuole più essere il bello in vetrina e capisce che ha un ruolo nella società. Allora sforna il singolo “What’s Going On?” che parla degli atti brutali della polizia sui neri, di violenze spropositate, come quelle che subiva in casa e lui si chiede che diavolo sta succedendo in tutto il mondo ?
Gordy odia quel brano definendolo “una delle peggiori cose che abbia mai sentito” in vita sua; le influenze jazz alla Dizzy Gillespie gli suonano vecchie e secondo lui nessun compratore che Motown vorrebbe ritrovarsi del jazz nell’album.
Il risultato di vendite invece vuole che il rivenditore esecutivo della Motown fa uscire 100.000 copie per il release-date e altre 100.000 erano già pronte per rimpiazzare subito le vendite. “What’s Going On?” come singolo schizzò al primo posto delle vendite soul.
A quel punto il resto del disco si doveva fare: il risultato stilistico è un album che abbandona totalmente la classica metrica strofa1-strofa2-rit-strofa3-rit-bridge per creare un unico lungo loop, con le sezioni dei fiati che riprendono alcune melodie portanti del primo brano spostandole a metà e in conclusione.
I Funk Brothers sono la componente umana dietro ai fraseggi di Gaye; emblematico il groove di James Jamerson che aveva registrato le parti di basso del primo singolo da ubriaco e sdraiato sul pavimento. Tutti i brani per quanto dolci e caratterizzati dai tipici multi-layer di Marvin sono coadiuvati da una ritmica funk-soul. La conclusiva tribale “Inner City Blues” si piazza nona nella top-100 e al suon di tabla e percussioni riprende le arie ad inizio disco. Mai in un album soul si erano sentiti l’odio per la società e l’amore verso Dio, il perdono verso il padre violento, il tentare di sfuggire dalla realtà aiutandosi con le droghe (”Flying High” - in a friendly Sky), tirando fuori per la prima volta tematiche ecologiste e ambientali (il petrolio riversato negli oceani, le scorie radioattive nascoste sotto terra, la sovrappopolazione…), la l’erotismo fisico e la mistica spirituale.
What’s Going On? è un disco incredibile che ti prende per mano e ti conduce in capo al mondo, nei baratri più profondi e nelle gioie più alte; ti porta a ballare, a piangere, a riflettere; ti accompagna lungo tutto lo spettro dei sentimenti della vita e, la cosa fondamentale, è che quella mano, non te la lascerà mai.
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Claudia Schiffer, Christy Turlington & Nona Gaye @ The Versace Afterparty, Paris 1994
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