Tumgik
#completarsi
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Cerchiamo l'equilibrio,
ma all'improvviso succede qualcosa
e ci innamoriamo di chi ce lo sposta.
L'amore è un precipizio in cui accadere.
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nonsapevodiamarti · 19 days
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"L'amore non è temere che possa venire strappato via.
Amore è trovare la sola persona che rende completo il tuo cuore, che ti rende migliore di quanto sognavi di poter diventare."
Anthony Bridgerton (Il visconte che mi amava)
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non c’è si senza no
non c’è arcobaleno senza tempesta
perciò gli opposti si attraggono, si completano
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mostro-rotto · 1 year
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Una luna non completamente piena, è come mi sento io nonostante stia con Ren. Per quanto ci si ami profondamente è impossibile completarsi a vicenda
Nana
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catsloverword · 4 months
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Appartenere. Ecco se dovessi descriverlo è così che vorrei che fosse: un appartenersi. Ché più di un completarsi, è un fondersi...
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susieporta · 5 months
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SEGUIRSI SPIETATAMENTE
Finalmente dopo anni trascorsi rincorrendo il passo che in qualche modo mi era stato cucito addosso e che avevo assimilato come mio, sto muovendomi al MIO passo, al mio bioritmo e alla mia velocità.
Posso dedicare tempo a tutte quelle cose che dovevo tralasciare perché prima veniva sempre il lavoro.
Gli orari
Gli impegni
Spazi e tempi cadenzati al millesimo.
Oggi le mie giornate sono fatte di musica, incontri, tantissimo studio, incontri senza minuti contati, pratiche yoga, pratiche meditative, ozio, natura, e soprattutto ascolto di me stessa.
Non mi arrabbio più
Non sono mai tesa o sfibrata
Ho pazienza cogli altri
Non reagisco impulsivamente
Questo stadio della mia vita lo immaginavo esattamente così, e per realizzarlo ci ho messo quasi 5 anni.
Ancora non lo possiedo totalmente: vorrei viaggiare, andare ai seminari di grandi insegnanti, spostarmi nei luoghi che amo, ma ancora non mi fido del tutto del mio corpo.
Ci sto lavorando molto, con le pratiche, con sessioni di respiro, lunghi digiuni, pochissimo cibo perché praticamente non ho quasi mai fame, massaggi, naturopatia, e pecco come sempre nel movimento perché la pigrizia fisica è il mio punto debole.
Lasciando andare ciò che non serviva più alla mia evoluzione, ma soprattutto lasciandomi in pace, ho potuto respirare dentro un’ampiezza che immaginavo proprio così e che è veramente bella.
Questo è solo l’inizio di un grande progetto di cui molti di voi fanno parte.
Un progetto che custodisco da moltissimi anni e che richiederà ulteriore lavoro interiore, tempo, spazio per completarsi.
Lasciare ciò che si conosce e soprattutto lasciare qualcosa che funziona è solo per coraggiosi, e sono orgogliosa nell’affermare che quel coraggio li, l’ho avuto.
Me l’ha donato il dolore fisico, me l’ha donato la scure di saturno, il confine, la regola, il Vedere spietatamente e pretendere radicalmente quell’autenticità da me.
Sapevo già da tempo cosa avrei dovuto fare ma il dolore fisico mi ha costretto a farlo velocemente.
Come sempre, solo alla fine, capiamo il valore di quel che ci viene imposto dall’esistenza
Qualche volte, non lo capiamo nemmeno in quel caso, perché siamo distratti e disconnessi.
Piano piano sto entrando in un altro mondo, in un’altra dimensione e in un nuovo vedere.
C’incontriamo li, in quella stanza fatta di assenze: assenza di tempo, assenza di separazione, di giudizi, assenza di regole pre imposte.
Alcuni, li sto già vedendo...
ogni giorno che passa, un velo cade dagli occhi, un’illusione se ne va e porta pienezza e totalità d’intenti e di sentire.
Claudia Crispolti
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Così simili da completarsi, Così diversi da non capirsi
-Fabrizio Caramagna
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0ssim0r0 · 6 months
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Le anime destinate a completarsi nascono con un disegno sapientemente tracciato. Vivono amori, passioni, burrasche e bonacce. Il tempo segna loro il viso e lo sguardo. Ma non ne intacca l’animo che resta puro e onesto. Costruiscono i propri percorsi seguendo strade imprevedibili, lontane e spesso differenti. E infine non possono che ricongiungersi in un abbraccio che le unirà oltre l’infinito. Come fa il torrente con il mare.
SV
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Da Fb
Ossimoro
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privateclubcultura · 9 months
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Siamo versi di una poesia che agognano versi di un altra poesia per completarsi!
RelaxBeach© (Tutti i Diritti Riservati.) 08/08/2023
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canesenzafissadimora · 11 months
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Dovrà capitare prima o poi che due anime selvatiche, che non vogliono sentirsi strette da nessuno né chiuse agli angoli del mondo
e che si amano abbastanza da non scappare né inseguire, si fermino a comprendere che completarsi è questo.
Massimo Bisotti
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E tu cosa ci fai qui?
-Ti aspettavo.
Ma come diavolo facevi a sapere che sarei arrivata ora?
-Non lo sapevo.
-Mi sono seduto e mi son detto: "Ok, conto fino a dieci, se non arriva me ne vado"
e sei arrivata.
E a che numero sei arrivato?
-Duemilasettecentonove, ma potevo continuare.
[Robin William, da "Aldilà dei sogni"]
🌹
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colorfulprincewombat · 4 months
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Le donne belle sono quelle che splendono sempre, come stelle nel cielo più nero ,quelle che indossano un sorriso dopo aver pianto per ore, pur di non farsi vedere tristi. Le donne belle sono quelle con gli occhi persi oltre l'orizzonte, aspettano il principe che le porti a ballare, che allo scoccare della mezzanotte scappano via ,perdano la scarpa e che lui la ritrovi, per vivere insieme felici per sempre. Le donne belle sono quelle che si amano, che non cercano, che sognano, che vivono senza aspettative, senza guardare il passato o il futuro, ma vivono solo il presente e il momento. Le donne belle sono quelle che non hanno bisogno di un uomo per essere felici, perché sanno che possono vivere da sole, che l'amore in due non deve essere una gabbia, ma libero, che l'amore è un completarsi, un sognarsi, un abbracciarsi nei momenti di buio, ma mai e poi mai un bisogno assoluto di un altro per vivere, siamo nati soli e soli possiamo sognare. Le donne belle sono quelle sicure di sé, impossibile da raggiungere, perché non si curano di chi le ammira, sanno di esserlo, si fermeranno solo chi riuscirà a colpire la loro mente, i loro occhi, il loro cuore e la loro anima, restando libere di volare.
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blacklotus-bloog · 2 months
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Complicità è quell'intimità di respiri, la fusione di due menti, il completarsi di due corpi...
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BLACK LOTUS
Buongiorno e buona domenica ☕️
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gothsoulvi · 2 months
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Poteva completarsi bene questa giornata? No.
Ovvio che no.
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occhietti · 2 years
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Ho preso un biglietto per rimanere, perchè ad andare via son tutti bravi.
È proprio quando si è nel bisogno che si capisce chi conosce l'amore incondizionato, senza altro fine che l'amore stesso.
La sfida più grande è restare. Nella paura, nel dolore. Nella malattia. Nella morte.
È fermarsi. Con la voglia di cambiare i connotati alla vita e al mondo pur sapendo che non cambierà niente di una virgola.
È rimanere. Con i piedi ben piantati a terra, con la mente lucida, con i pensieri che si accavallano. Con il tuo coraggio che fa da bussola. Con la tua presenza che mi fa navigare in un mare d'amore. Con la tua voce che mi fa da faro in mezzo alla tempesta.
Rimanere. Con questo biglietto preso insieme. Stretto forte in mano. Perchè solo ascoltando, raccontando la verità del cuore, alzando la voce delle emozioni, sappiamo cosa vuol dire piangere, ridere, vivere.
E completarsi. Combaciarsi. Tenersi E poi restare. Restare e basta. Solo restando.
- Emma Lamberti
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gregor-samsung · 1 year
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“ La Belaglia è una bambina bellissima di diciassette anni, la pelle bianca, lo sguardo che esce dai begli occhi dolcissimo e innocente. È snella, delicata e già con le tiepidezze della donna benché un qualche cosa avverta di una incapacità a completarsi, una maledizione che è dietro alla sua bellezza e sarà quella che vincerà (o forse perché so la sua tara e che la madre morí qui al manicomio e il fratello è nei “corrigendi” a Firenze). Quando questa ragazza è arrivata ha commosso tutte le infermiere per la sua dolce bellezza; essa non ha mai conosciuto la madre però sa che è morta qui e i primi giorni domandava alle infermiere se l'avevano conosciuta, come era fatta, come aveva gli occhi, cosa disse prima di morire ecc. Nella cartella che l'accompagna (essa proviene dall'ospedale psichiatrico di S. Salvi) c'è scritto che prima di essere ricoverata a S. Salvi era dalle suore dove si comportava benissimo, si dimostrava buona, intelligente e solerte negli studi; un giorno apparve confusa, come parlasse in sogno e sempre piú si alterò finché fu ricoverata; e da S. Salvi fu trasferita a Lucca, nel nostro manicomio, perché è domiciliata in provincia di Lucca, in un paese qui vicino, dove suo padre lavora la terra. I primi giorni che fu con noi non si distinse dunque che per la commozione che suscitava la sua dolce bellezza e i suoi davvero innocenti diciassette anni. Le domande che essa faceva su sua madre accrebbero la pietà e già si pensava di mandarla presto a casa, presso suo padre, che era venuto a trovarla e si era dimostrato affettuoso e delicato con la figlia, come uno che benché la pazzia gli abbia recato tanti malanni non rinuncia affatto né si duole di neppure uno dei suoi sentimenti.
Ma ieri la Belaglia ha cominciato a dire appassionatamente, ed ha continuato tutta la notte, con la sua tremante vocina che “è marcia, è in agonia” e mostra le due mani dicendole di un cadavere, che la sua orina è verde, e di nuovo aggiunge, con gli occhi piú belli per l'implorazione: «Sono in agonia». Anche stamani ripeteva queste idee deliranti stringendosi all'infermiera come avesse paura di qualche cosa di orrendo che ineluttabilmente si avvicinava. (Ho notato che le infermiere, molte delle quali non hanno figli, la curano con ogni garbo e, per esempio, la pettinano ogni mattina con tale cura che le trecce cadono morbide e perfette ai lati del collo, incorniciandola. E la fanciulla si presta a queste attenzioni come la pazzia non le impedisse di giudicare che alla bellezza si rende sempre omaggio.) Ho dovuto trasferire la Belaglia dal piccolo, quasi sempre composto, reparto osservazione, alla “vigilanza”. Timorosa, diffidente, verginea Maddalena che bagna di lacrime le trecce, mi ha ubbidito. Una ammalata, già molto anziana, del reparto osservazione l'ha seguita fino alla porta come le portassero via un tesoro. Immensa potenza della verginea bellezza! questa anziana malata stava sempre zitta, chiusa nella tetraggine e oggi, poiché le strappavano la fanciulla, lei sempre pallida, si è irrorata nel volto, e mi ha detto concitatamente: «Siamo sempre state insieme, non me la tolga!». “
Mario Tobino, Le libere donne di Magliano, introduzione di Geno Pampaloni, A. Mondadori (collana Oscar n° 90), 1969²; pp. 58-61.
[1ª Edizione originale: Vallecchi, Firenze, 1953]
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