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lucreziabeha · 1 year
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Ringraziate tutte le pecore nere per il contrasto che lascia risplendere il vostro candido manto.
Lucrezia Beha
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tuportamiviareturn · 7 months
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E' meglio essere buoni che cattivi, ma la bontà si raggiunge ad un prezzo altissimo.
Stephen Edwin King (Portland, 21 settembre 1947)
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ragazzoarcano · 2 years
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“Sogliono essere odiatissimi i buoni e i generosi perché ordinariamente sono sinceri, e chiamano le cose coi loro nomi. Colpa non perdonata dal genere umano, il quale non odia mai tanto chi fa male, né il male stesso, quanto chi lo nomina.”
— Giacomo Leopardi
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libro-dimenticato · 2 years
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I cattivi si evolvono e i buoni faticano ad andare avanti.
Ormai non si capisce più chi o cosa è vero in questo mondo avvolto dal catrame.
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loveint-diario · 2 years
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 “Vorrei pregarvi di avere pazienza verso quanto nel vostro cuore vi si prospetta irrisolto e di avere care le domande stesse… Vivete adesso le vostre domande. Così, forse, riuscirete, a poco poco, senza accorgevene, a giungere un giorno ad avere la possibilità di vivere le risposte.”
Rainer M. Rilke, Lettera a un giovane poeta
La pazienza è davvero la virtù dei forti? Allora perché sono soprattutto i deboli a doverla esercitare? La pazienza quando non indica una vera e propria rassegnazione, coincide con la decisione di attendere, dopo aver attentamente valutato l’impossibilità di agire in quel determinato momento. La pazienza è un’attesa del futuro, l’attesa di chi non può agire nel presente. Pazienti sono tutti coloro che devono sopportare una qualsiasi situazione che non hanno il potere di modificare. La pazienza è dei malati di cancro, dei malati cronici, di quelli in cerca di una diagnosi, dei loro caregiver, la pazienza è dei carcerati, dei prigionieri, di chi combatte una guerra personale o patriottica, la pazienza è dei migranti quando attendono un soccorso galleggiando su un gommone troppo carico nel bel mezzo del Mediterraneo e ci sono solo le stelle a guardare. Le domande sono quelle di chi non sa, di chi non può, di chi cerca la verità, di chi chiede giustizia.
La verità è vero, è un lavoro faticoso, richiede che si facciano ricerche accurate, indagini mirate, bisogna analizzare i dati e le prove raccolte, richiede riflessione giudizio anche, per scartare il superfluo e tenere il necessario, richiede di saper individuare l’importante, di riuscire a mettere insieme i pezzi per dare forma al mosaico nascosto, è insomma una faccenda complessa che vuole tempo, ma come nella scultura di Gian Lorenzo Bernini, quando il tempo solleva il suo velo e la scopre, la verità appare nuda e semplice.
Siamo continuamente sommersi da fakenews, in un regime di parziale libertà di parola e di stampa, nel quale le notizie vengono spesso confezionate in modo che la forza dell’immagine dia loro credito e risonanza, in una realtà appositamente manipolata. Siamo sommersi da una retorica che ha completamente reciso il legame tra chi parla e ciò che dice, creando, come diceva Michel Foucault ne Il coraggio della verità, un vincolo costrittivo e di potere tra ciò che viene detto e coloro ai quali si rivolge, tanto che questi non sembrano essere disturbati dalla sfuocatura del velo come accade quando, in alcune circostanze, le Carte dei Diritti, le Costituzioni, i Decreti e le Leggi, contano meno delle decisioni di chi ha il dovere, e la responsabilità, di garantire e difendere queste Leggi e questi Diritti.
Ecco perché quando cerchi la verità per chiedere giustizia “se guardi da vicino però_ ti accorgi che qualcosa stona_ che ci sono tipo dei glitch_ come se ci fossero altre immagini_ frammenti_ nascoste sotto”.
È Zerocalcare che scrive e disegna in Strati, La storia che nessuno vuole raccontare, uscita su L’Essenziale questo febbraio, la storia di Ugo Russo, un quindicenne ucciso a Napoli a colpi di pistola da un carabiniere, dopo che aveva tentato di rapinarlo con una pistola giocattolo. Sembra una storia semplice con fatti chiari e precise responsabilità, ma come mostra l’autore in questa storia ci sono dei glitch, dei frammenti stonati che richiedono di riflettere meglio sui dati raccolti. Perché un carabiniere che presta servizio a Bologna e si trovava in vacanza con la sua fidanzata, era armato? Perché il corpo di Ugo viene trovato a qualche metro di distanza dall’auto, dentro la quale si trovava il carabiniere come se, dopo il colpo alla testa che lo ha ucciso e quindi da morto, avesse tentato di fuggire?
Zerocalcare racconta una di quelle storie dove la verità si confonde nei dettagli di spazio e di tempo, le versioni sono più d’una e la giustizia ha i suoi percorsi lunghissimi. Una di quelle storie che non interessa a nessuno, di quelle che facilmente cadono nella disattenzione o nella banalità del pregiudizio del sapere già, per cui parole come camorra o mafia, sono esplicative di tutto, i fatti sono inquadrati dentro un modello che tutti pensano di conoscere e che permette loro di distinguere ciò che è bene da ciò che non lo è, di separare i buoni dai cattivi, ma soprattutto di mantenere intatta la retorica dei buoni, senza il bisogno di mettere in discussione chi siano questi i buoni e chi questi cattivi. Perché, conclude l’artista, “una storia senza buoni e cattivi non sappiamo nemmeno raccontarla”. Una storia, poi, dove i buoni li facciamo diventare i cattivi così possiamo metterli in prigione e i cattivi li facciamo diventare buoni, così hanno il potere di esercitare la giustizia, è impensabile. Del tutto distopica. Per raccontarla abbiamo bisogno della fantascienza, di sguardi visionari, di chi nell’illusione ottica vede sia il vaso sia il profilo degli amanti.
Durante questi anni, per far fronte a quello che mi stava accadendo ho dovuto anche io attraversare il cammino impervio della ricerca, l’incertezza della malattia, la stasi della prigionia, la confusione di immagini velate e di testi criptati. Quando mi sono rivolta alla giustizia, prima in Italia dove non hanno voluto accettare la denuncia, e dopo in Spagna dove ho visstuto per un paio d’anni e dove l’agente di polizia del tutto candidamente mi disse: “Signora, con tutte le denunce per stalking che abbiamo di donne che subiscono minacce di morte, benché la violazione della privacy sia un reato, ma chi vuole che indaghi su una denuncia per qualcuno che non le ruba denaro, non minaccia di farle del male e non posta le sue foto. È solo qualcuno che la guarda. Lo ignori e vada avanti con la sua vita, prima o poi si stancherà e la lascerà in pace.”
Era il 2017. La storia non era proprio una di quelle che non interessa a nessuno, era ancora meno, sembrava che non ci fossero nemmeno i presupposti per definirla una storia. Ero giusto una donna che voleva difendersi da un uomo che abusava del suo potere. Nessuno mi stava rubando dei soldi, non c’erano immagini piccanti e nemmeno insulti o minacce. Tutto normale insomma, come normale mi sembrò per non perdere la speranza, cominciare a frequentare la pazienza.
Roma 21/06/2022 h 08:27pm
Capitolo 4 La nuda verità
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daimonclub · 5 months
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Aforismi sul Natale di C.W. Brown
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Aforismi e pensieri sul Natale di Carl William Brown Aforismi sul Natale di C.W. Brown, massime, pensieri, idee, battute, riflessioni e provocazioni sul Natale di Carl William Brown a cura di Aforismicelebri.com Anno del Signore 2023, questo è il primo Natale senza mia mamma che è venuta a mancare lo scorso ottobre, e posso assicurarvi che sono affranto, desolato, angosciato, triste, malinconico, ansioso, arrabbiato, timoroso e senza molta voglia né di festeggiare, né di vivere. Carl William Brown Una mela per la vita, un'arancia per la ricerca, una stella di natale per la solidarietà, un uovo di pasqua per sconfiggere la leucemia, un concerto contro il cancro, una sottoscrizione per la sclerosi e una sfilata per sconfiggere l'Aids, ma per carità non dimenticatevi, almeno un penny per Guy Fawkes. (rivoluzionario inglese, un cattolico pacifista che stava per far saltare in aria il parlamento). Carl William Brown Le nazioni ricche ed in pace vendono armi alle nazioni povere ed in guerra; poi a Natale raccolgono dei giocattoli da mandare ai bambini delle famiglie rovinate dai vari conflitti del pianeta. Carl William Brown Stupid rich nations sell arms to helpless poor nations; then at Christmas they collect toys to send to the children of families ruined by the various conflicts of the planet. Carl William Brown Un aneddotto religioso. Premessa. Cristo abbi pietà di loro, perché non sanno quello che fanno! Una mattina uggiosa di un giorno ordinario dell'anno scolastico 2015-2016, non molto tempo prima del Santo Natale, una spolpata insegnante di filosofia chiese al nostro picaro, che all'epoca insegnava inglese in una scuola superiore della sfigata città di Brescia, di che religione fosse! Apriti o cielo, il nostro eroe non era abituato a simili domande del caxxo, quindi riflettè per alcuni nanosecondi e poi sputò la sua risposta: "Beh, sai, per uno che ha letto tutto Freud, Fromm, Nietzsche, Marx, Russell, Einstein, Shakespeare e si potrebbe continuare, non è un quesito di facile risoluzione, comunque potrei affermare con una certa sicurezza, di ritenermi molto vicino al Buddhismo, non foss'altro perché durante le mie decadi produttive sono sempre andato a Buddhane!" Inutile dire, che il nostro simpatico malandrino si era fatto un'altra nemica e d'ora in poi si sarebbe risparmiato l'ennesima fatica di un inutile saluto. Carl William Brown A Natale dobbiamo essere tutti più buoni, non più deficienti! Carl William Brown At Christmas we should be good, not stupider! Carl William Brown Da sempre la festa è sacra e liberatoria; grazie alla religione talvolta l'uomo può riposare, infatti se non si credesse in qualcuno forse dovremmo lavorare tutti i giorni. Io osservo con gioia tutte le feste, in questo senso sono profondamente religioso. Carl William Brown Nietzsche diceva che senza crudeltà non c’è festa, e voi lo sapete bene che i potenti amano le feste! Carl William Brown In occasione del programma Telefood pensato dalla Fao per raccogliere fondi contro la fame nel mondo, alcuni ricchi testimonials, gente abituata a ville, pranzi reali, aerei personali, yacht e feste principesche ha invitato il gentile e misero pubblico di telespettatori a donare fondi per la nobile causa, adducendo che loro a causa di questa tragica realtà non dormono più neanche di notte. Sia lodata la stupidità. In genere queste raccolte fondi vanno molto di moda anche verso Natale, dove tutti sono più buoni ed i terremotati del bel paese sono al freddo e al gelo. Amen Carl William Brown
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Pensierini di C.W. Brown sul Natale Certamente non sono un esperto di questioni internazionali, tuttavia sono un profondo pacifista convinto, dunque per il prossimo Santissimo Natale, vi somministro questa soave riflessione. L'Europa e la NATO dovrebbero darsi una mossa, addestrare qualche milione di mercenari, di tutti i colori, e inviarli bene armati a ristabilire la democrazia in russia. Si entra dal confine con l'Ukraina e poi si spara a vista, tutti quelli che si incontrano devono morire e poi si procede fino a mosca. A Mosca, a Mosca, come dicevano le tre sorelle di Checov. Ormai è così, se vuoi la pace, devi prepararti a fare la guerra, altro che sanzioni dei miei coglio.. Carl William Brown Certo che l'Italia è proprio un paese di fessi: i politici continuano a fottere i cittadini e questi che fanno, vanno a fare i volontari alle feste dei vari partiti, e poi si appassionano anche e parlano di varie questioni come se il futuro della nazione dipendesse anche dalle loro idee. Roba da matti. E la tv, che fa, li riprende, li intervista, gente che guadagna fior di quattrini per dir stronzate e per divulgare quelle che sparano i militanti ancora più coglioni di loro. Carl William Brown Un'idea originale per Natale, un bel giubbetto esplosivo. Io li venderei liberamente nei negozi di regali e di articoli sportivi, e negli stores dei cinesi; quelli più potenti invece solo nelle armerie, e lì per acquistarli dovresti avere il porto d'armi! Carl William Brown Pensiero natalizio farcito con un aforisma biblico. Polvere eravate, e polvere ritornerete. Memento, homo, quia pulvis es, et in pulverem reverteris. Per adesso accontentatevi della merda, e del panettone! Carl William Brown L'aspetto concettuale più importante di qualsiasi religione sono le feste. Carl William Brown Oggi ritornando a casa ho visto il piazzale di una vecchia cascina ristrutturata adibita a moschea pieno zeppo. E' ora di finirla di fare feste e di pregare, in Italia serve gente che lavora, viceversa come fanno i nostri amministratori a non fare un cazzo e fare la bella vita. Carl William Brown Brescia, latte infetto per produrre formaggi: trenta indagati. Poi parlano di prodotti biologici e a chilometro zero! E si organizzano anche parecchie feste, sagre ed eventi musicali soprattutto in occassione del Natale! Carl William Brown Alcune realtà pseudo indipendenti della scena culturale alternativa italiana non amano la pubblicità, forse perché la ritengono sporca. Invece i denari che raccolgono alle loro feste dove scorrono alcool e droga a fiumi, e i finanziamenti che ricevono dai vari amministratori di turno, risultano essere a loro avviso chiaramente più puliti. Carl William Brown Per quelli che non amano particolarmente il Natale o che in questa occasione di festa fanno delle riflessioni piuttosto ciniche, ricordatevi questo bel pensiero di Charles Bukowski che recita appunto: "Il Natale serve a ricordare a quelli che sono soli che sono soli, a quelli che non hanno soldi che non hanno soldi, e a quelli che hanno una famiglia del cazzo che hanno una famiglia del cazzo!". Quindi poi finite le celebrazioni regolatevi bene di conseguenza,  in merito e a proposito! Carl William Brown Si avvicina il Natale e per chi ha uno stipendio, magari pure cospicuo, anche la famosa tredicesima, che lo raddoppia. Per chi invece non ha un cazzo, vale lo stesso principio, anzi visto che il clima è quello di una fetente solidarietà, il tutto viene anche triplicato, (3 x 0 = 0). Nel frattempo nascono nuovi partiti che inneggiano all'uguaglianza e alla libertà, ed io da povero intellettuale, parco, mite, modesto e pacifista, non posso fare altro che sperare che si riaprano i forni crematori! Altro che giornate della memoria, voglio vederli dal vivo, con il fumo che esce dal camino, altro che ricordarli! Carl William Brown Caro diario. A Berlino, il 19 dicembre del 2016, vicino alla chiesa Gedächtniskirche, nei pressi dello Zoo, un Tir nero con a bordo un autista polacco, morto ammazzato, un carico di acciaio e un non meglio identificato presunto terrorista, ora alla macchia, poco dopo le 20, si schianta sulla folla del mercatino di bancarelle di Natale allestito per l'occasione, causando poco più di una decina di morti e una cinquantina di feriti, a dimostrazione del fatto che nell'Europa civile, razionale e cristiana, è pienamente garantito il pluralismo democratico ed ognuno può santificare le festività nel modo che crede più opportuno per la propria fede religiosa e perché no, anche politica, economica e sociale! P.S. Morale della favola? Guardarsi sempre attorno in modo estremamente guardingo, il pericolo infatti può sbucare dal nulla da un momento all'altro, così, all'improvviso e in questi casi bisogna essere preparati ad evitarlo! Be always good and if you can't be good, be extremely careful, my dear friends; that is to say, risk management mood and permanent learning always on! Nella sua poesia "A Natale", Ungaretti se ne stava in disparte al caldo, stanco e dimenticato, a guardare le capriole di fumo che salivano dal focolare. Pensate un po' che liriche avrebbe potuto creare se fosse vissuto ai nostri giorni, e avesse intelligentemente sfruttato Facebook per poter guardare tutte le innumerevoli puttanate di questo mondo! Carl William Brown Indice argomenti trattati Se amate il Natale, le feste e la letteratura potete anche leggere i seguenti articoli: Aforismi e citazioni sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Ridere del Santo Natale Barzellette sul Natale La fiaba del pupazzo di neve Aforismi di C.W. Brown sul Natale Pensieri e riflessioni sul Natale Un buon libro per Natale Numeri sul Natale Odio il natale (Umorismo) A Christmas Carol by Charles Dickens Other books by Charles Dickens Fairy tales and other stories by Hans Christian Andersen Best Christmas songs videos and karaoke Christmas markets in England Christmas markets in America Christmas markets in Italy and Germany Christmas quotes 60 great Christmas quotes Christmas tree origin and quotes Christmas jokes Christmas cracker jokes Funny Christmas Stories Amusing Christmas stories Christmas food Christmas thoughts Christmas story Christmas in Italy Christmas holidays Christmas songs Christmas poems An Essay on Christmas by Chesterton Read the full article
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pietroalviti · 11 months
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Ceccano, un miliardo nascosto nel muro, ma sono buoni del 1937
Non erano sotto i mattoni, ma in una intercapedine del muro: lo si apprende da notizie di stampa. Durante i lavori di ristrutturazione di un fabbricato, gli operai si sono trovati di fronte ad un involucro pieno di vecchi fogli. Si trattava di buoni fruttiferi postali del 1937, con tanto di “r’tratt'” di Vittorio Emanuele III, Re d’Italia e Imperatore d’Etiopia. Il proprietario, chisdsà per quale…
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supermariofox · 1 year
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L’anno nuovo parte con nuovi obiettivi e sogni, ora mettiamo in pratica le nostre esperienze per diventare persone migliori ogni singolo giorno. . . #buoni #propositi #obiettivi #sogni #migliorarsi #ognisingologiorno #paura #cambiamento #style #divita #fare #ladifferenza #istruttore #supermariofox #ballare #fabene #elimina #stress 💃🏻🕺🏾💚🍀💃🏻🕺🏾🍀💚🦊 (presso Alpignano, Torino) https://www.instagram.com/p/CnJ5eyQoiXS/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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laragazzafortesworld2 · 2 months
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okbenessere · 2 years
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I fichi di casa che goduria.... #fichi #fico #fichihome #fichihome #vitamine #naturlfruit #buoni #sempretop https://www.instagram.com/p/CfXG3fAt3zB/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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dt-post · 2 years
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musicalislife · 30 days
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Bojan singing and moan Zitti E Buoni
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Video op @gookiebtss on Twitter
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ilfascinodelvago · 5 months
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Non ci sono estranei ma solo amici che non hai ancora incontrato.
miglior spot natalizio secondo The Guardian.
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izpira-se-zlato · 27 days
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Bojan and Jan (and the audience) perform Zitti E Buoni at soundcheck
Joker Out at Hall, Padova 28.03.24
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