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#Ponzio Pilato
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Il fascismo non è tornato.
La chiesa cattolica non dice cose diverse dai fascisti. Il fascismo non è tornato, ma ha continuato imperterrito nell'indottrinamento cattolico.
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La chiesa cattolica è razzista, omofoba e misogina: fa continua apologia contro la libertà di autodeterminazione delle donne, contro i diritti gay e contro le altrui religioni; è un'istituzione identica nei disvalori al fascismo: infatti lo appoggiò, senza alcuna riserva.
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Si impara alle scuole elementari ad argomentare: quando si è in disaccordo con qualcuno, si argomenta pacificamente, al posto di offendere ( tipo rispondere: "ma non dire cazzate"); quando offendiamo, vuol dire che non abbiamo nulla di intelligente da dire: che ciò che pensiamo è bugia sguarnita di prove.
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elipsi · 10 months
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my mom is refusing to answer all my questions about the theological implications of the changes in the crucifixion scenes, even if she has a degree in that shit and doesn't have anything to do today. rude.
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anglerflsh · 4 months
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YOU'RE READING THE MASTER AND MARGARITA AHHHH THIS IS ONE OF MY FAVOURITE BOOKS AND AUTHORS I LOVE BULGAKOV SO MUCH. Also The Demons/Possessed by Dostoevsky is something you would enjoy. Anything by Dostoevsky really, but you've already been told this so...
Yeaaah!! I'm really liking it so far - I'm just at chapter eight because I can't read much inbetween exams, but it's thrilling. Big fan of Ponzio Pilato. It's also the first I read of Bulgakov! His way of speaking narrative grips your mind really well methinks
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sottileincanto · 28 days
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In Abruzzo, quando qualcuno mangia in modo estremamente abbondante, di lui si dice "S'ha magnate Ponzio ngh' tutt Pilato", ho scoperto che invece nel basso Lazio diventa " S'è magnato Cristo co' tutta la croce". Detto poi con la cadenza rustica di queste zone. Mi fate morire 🤣
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gatutor · 2 months
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Jean Marais-Jeanne Crain "Poncio Pilatos" (Ponzio Pilato) 1962, de Gian Paolo Callegari, Irving Rapper.
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arcobalengo · 2 months
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Per Assange c'è ancora una speranza. Fare giornalismo non è un reato, va ricordato agli Usa - Il Fatto Quotidiano
L'estradizione si avvicina...
Il giudice è un novello Ponzio Pilato che chiede garanzie sull'immunità delle vittime a Jack lo squartatore
💩💩
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norwegianwood0 · 6 months
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“Quid est veritas?” è un mio side project dallo stampo classico, con sonorità boombap e dal concept particolare volto ad un pubblico di amanti dell’arte e degli enigmi.
Per chi volesse scoprire senza aiuti tutti i segreti del progetto invito ad aspettare a leggere quanto segue prima di averlo ascoltato, per gli altri invece è importante conoscere l’origine del nome “Quid est Veritas?”.
Il termine è derivante da una frase pronunciata nel Vangelo secondo Giovanni da Ponzio Pilato verso Gesù e viene tradotta con “che cos’è la verità?”.
Oltre a riflettere il tema veritativo affrontato nei brani la frase si presta anche da chiave di lettura di tutto il progetto nel suo essere uno degli anagrammi più importanti della storia, ponendosi così sia come interrogativo che come soluzione: “est vir qui adest” (la verità è ciò che ti sta di fronte).
I più attenti avranno colto che ogni rima presente nei brani (quasi con fare antologico) indirizza l’ascoltatore tramite riferimenti continui al mondo dell’arte verso la soluzione dell’enigma situata nel titolo di ogni traccia (così come nel titolo dell’ep), ovvero l’anagramma del nome dell’artista che ha ispirato quello specifico brano e a cui l’immaginario cantato è riferito.
L’invito a risolvere ogni anagramma è più che mai aperto, ma per coloro che si fossero arresi ecco le soluzioni:
‼️SPOILER ALERT‼️
-I voli decadranno / Leonardo Da Vinci
-Mento / Monet
-Balancé / Cabanel
-Gettarmi / Magritte
-Qui Basta / Basquiat
Le produzioni, i mix e i master del progetto sono interamente curati da @donvamusic e @fiorxtura , mentre la cover ispirata alla “Riproduzione Vietata” di Magritte è stata realizzata da @sirdoodyart .
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nineteeneighty4 · 1 year
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Ho provato a spiegare a un'amica il motivo per cui secondo me è importante leggere "Il Maestro e Margherita" di Bulgakov, e ho solo contribuito ad accrescere il suo scetticismo iniziale perché all'improvviso mi ha apostrofato "Ne ho sentito parlare, anche se non mi convince. Chi se ne importa, poi, di Ponzio Pilato..", come se il punto della questione fosse questo.
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yagobadstar · 2 years
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“Come va?”
1. Icaro: “Uno schianto”
2. Proserpina: “Mi sento giù”
3. Prometeo: “Mi rode”
4. Teseo: “Finché mi danno corda”
5. Edipo: “La mamma è contenta”
6. Damocle: “Potrebbe andar peggio”
7. Priapo: “Cazzi miei”
8. Ulisse: “Siamo a cavallo”
9. Omero: “Me la vedo nera”
10. Eraclito: “Va, va”
11. Parmenide: “Non va”
12. Talete: “Ho l’acqua alla gola”
13. Epimenide: “Mentirei se glielo dicessi”
14. Gorgia: “Mah!”
15. Demostene: “Difficile a dirsi”
16. Pitagora: “Tutto quadra”
17. Ippocrate: “Finché c’è la salute”
18. Socrate: “Non so”
19. Diogene: “Da cani”
20. Platone: “Idealmente”
21. Aristotele: “Mi sento in forma”
22. Plotino: “Da Dio”
23. Catilina: “Finché dura”
24. Epicuro: “Di traverso”
25. Muzio Scevola: “Se solo mi dessero una mano”
26. Attilio Regolo: “Sono in una botte di ferro”
27. Fabio Massimo: “Un momento”
28. Giulio Cesare: “Sa, si vive per i figli, e poi marzo è il mio mese preferito”
29. Lucifero: “Come Dio comanda”
30. Giobbe: “Non mi lamento, basta aver pazienza”
31. Geremia: “Sapesse, ora le dico”
32. Noè: “Guardi che mare”
33. Onan: “Mi accontento”
34. Mosè: “Facendo le corna”
35. Cheope: “A me basta un posticino al sole”
36. Sheherazade: “In breve, ora le dico”
37. Boezio: “Mi consolo”
38. Carlo Magno: “Francamente bene”
39. Dante: “Sono al settimo cielo”
40. Giovanna d’Arco: “Si suda”
41. San Tommaso: “Tutto sommato bene”
42. Erasmo: “Bene da matti”
43. Colombo: “Si tira avanti”
44. Lucrezia Borgia: “Prima beve qualcosa?”
45. Giordano Bruno: “Infinitamente bene”
46. Lorenzo de’ Medici: “Magnificamente”
47. Cartesio: “Bene, penso”
48. Berkeley: “Bene, mi sembra”
49. Hume: “Credo bene”
50. Pascal: “Sa, ho tanti pensieri…”
51. Enrico VIII: “Io bene, è mia moglie che”
52. Galileo: “Gira bene”
53. Torricelli: “Tra alti e bassi”
54. Pontormo: “In una bella maniera”
55. Desdemona: “Dormo tra due guanciali”
56. Newton: “Regolarmente”
57. Leibniz: “Non potrebbe andar meglio”
58. Spinoza: “In sostanza, bene”
59. Hobbes: “Tempo da lupi”
60. Vico: “Va e viene”
61. Papin: “Ho la pressione alta”
62. Montgolfier: “Ho la pressione bassa”
63. Franklin: “Mi sento elettrizzato”
64. Robespierre: “Cè da perderci la testa”
65. Marat: “Un bagno”
66. Casanova: “Vengo”
67. Goethe: “C’è poca luce”
68. Beethoven: “Non mi sento bene”
69. Shubert: “Non mi interrompa, per Dio”
70. Novalis: “Un sogno”
71. Leopardi: “Sfotte?”
72. Foscolo: “Dopo morto, meglio”
73. Manzoni: “Grazie a Dio, bene”
74. Sacher-Masoch: “Grazie a Dio, male”
75. Sade: “A me bene”
76. D’Alambert e Diderot: “Non si può dire in due parole”
77. Kant: “Situazione critica”
78. Hegel: “In sintesi, bene”
79. Schopenhauer: “La volontà non manca”
80. Cambronne: “Boccaccia mia”
81. Marx: “Andrà meglio”
82. Carlo Alberto: “A carte 48”
83. Paganini: “L’ho già detto”
84. Darwin: “Ci si adatta”
85. Livingstone: “Mi sento un po’ perso”
86. Nievo: “Le dirò, da piccolo”
87. Nietzsche: “Al di là del bene, grazie”
88. Mallarme’: “Sono andato in bianco”
89. Proust: “Diamo tempo al tempo”
90. Henry James: “Secondo i punti di vista”
91. Kafka: “Mi sento un verme”
92. Musil: “Così così”
93. Joyce: “Fine yes yes yes”
94. Nobel: “Sono in pieno boom”
95. Larousse: “In poche parole, male”
96. Curie: “Sono raggiante”
97. Dracula: “Sono in vena”
98. Croce: “Non possiamo non dirci in buone condizioni di spirito”
99. Picasso: “Va a periodi”
100. Lenin: “Cosa vuole che faccia?”
101. Hitler: “Forse ho trovato la soluzione”
102. Heisemberg: “Dipende”
103. Pirandello: “Secondo chi?”
104. Sotheby: “D’incanto”
105. Bloch: “Spero bene”
106. Freud: “Dica lei”
107. D’Annunzio: “Va che è un piacere”
108. Popper: “Provi che vado male”
109. Ungaretti: “Bene (a capo) grazie”
110. Fermi: “O la va o la spacca”
111. Camus: “Di peste”
112. Matusalemme: “Tiro a campare”
113. Lazzaro: “Mi sento rivivere”
114. Giuda: “Al bacio”
115. Ponzio Pilato: “Fate voi”
116. San Pietro: “Mi sento un cerchio alla testa”
117. Nerone: “Guardi che luce”
118. Maometto: “Male, vado in montagna”
119. Savonarola: “E’ il fumo che mi fa male”
120. Orlando “Scusi, vado di furia”
121. Cyrano: “A naso, bene”
122. Volta: “Più o meno”
123. Pietro Micca: “Non ha letto che è vietato fumare”
124. Jacquard: “Faccio la spola”
125. Malthus: “Cè una ressa”
126. Bellini: “Secondo la norma”
127. Lumiere: “Attento al treno!”
128. Gandhi: “L’appetito non manca”
129. Agatha Christie: “Indovini”
130. Einstein: “Rispetto a chi?”
131. Stakanov: “Non vedo l’ora che arrivi ferragosto”
132. Rubbia: “Come fisico, bene”
133. Sig.ra Riello: “Sono stufa!”
134. La Palisse: “Va esattamente nella maniera in cui va”
135. Shakespeare: “Ho un problema: va bene o non va bene?”
136. Alice: “Una meraviglia”
137. Dr. Zap: “Bene, la sai l’ultima?”
138. Verga: “Di malavoglia”
139: Heidegger: “Quante chiacchiere!”
140. Grimm: “Una favola!”
Umberto Eco
da “Il secondo diario minimo”
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sisif-o · 1 year
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è da mesi che aspettavo per poter leggere Il maestro e Margherita, immaginandolo come un romanzo incredibile e bellissimo
e avevo ragione
il capitolo su Ponzio Pilato è di una bellezza descrittiva che pare un film, oltre al fatto che sia geniale per quel che mi riguarda
l'ho letto d'un fiato, ci ho pensato tutta la notte e lo rileggerei altre 10 volte, perché credo sia uno dei capitoli più belli che abbia mai letto in vita mia
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turuin · 1 year
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Ai confini della realtà, tra l'Umbria e le Marche Si erge il massiccio del Monte Vettore, il più alto dei monti Sibillini Appena sotto la cima di quasi 2500 metri c'è una pozza d'acqua che gli ottimisti chiamano "lago" E che si trova a cinque ore di cammino dal più vicino luogo abitato La leggenda narra che il lago di Pilato porti questo nome perché di Ponzio Pilato ne sarebbe il sepolcro Ma non abbiamo prove storiche a riguardo
Nel deserto di quei monti impervi si è sviluppata una forma di vita del tutto originale Che da molto tempo viene controllata con rigore scientifico Applicando un metodo di repressione altrimenti chiamato "tutela"
Nelle freddissime acque del Lago di Pilato vive dunque un'antica razza di gambero Il cui unico habitat conosciuto è quello specchio gelido e inospitale Scoperto durante il secolo scorso, il chirocefalo è da allora oggetto di attenta sorveglianza A garanzia, non sempre disinteressata, della sua sopravvivenza a rischio di estinzione
Il desiderio del caparbio crostaceo di uscire dal suo lago per combattere il pensiero dominante E' infatti una delle forme più originali di resistenza conosciute Un simbolo della lotta per l'autodeterminazione contro un sistema Che chiama ambientalismo quella che in realtà è un'imbarazzante difesa degli status quo
Ogni giorno la "reazione" monta la guardia nel parco dei monti Sibillini Scruta il lago e quando il gambero sedizioso tenta di uscire dalla sua vasca per conquistare il mondo Un urlo echeggia dalle rive per tutta la vallata Un urlo contro quelle giuste ambizioni di emancipazione Montagnarda
Il grido: "FERMO!"
Imposto dal forestale marchigiano all'invertebrato in fuga da quell'eterna palude Reclama la vendetta di ogni sincero democratico per l'ultima speranza di riscatto ormai rimasta
E troppo lungamente Costretta in prigionia
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fridagentileschi · 1 year
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I pacifisti sono i peggiori nemici della pace. Una riflessione filosofica
Quest’affermazione così estrema, che potrebbe risultare provocatoria, appartiene, invece, a secoli di riflessione filosofica rafforzata dall’esperienza storica.
È un concetto che incrocia grandi pensatori, alcuni si potrebbe dire “insospettabili” nel senso che per indole e vicenda personali erano lontani da ogni apologia della guerra. Quindi lasciando da parte un grande scrittore come Giovanni Papini che scrisse “Amiamo la guerra!” vale la pena fare una sintetica ricognizione.
La parola pace, dal latino pax, pacis ha una radice che deriva dal verbo “pangere” che significa “fissare, pattuire”. Dunque, il grande diritto romano, che tutti i giuristi continuano a ritenere la base della civiltà occidentale, ebbe chiara una nozione: non c’è pace se non nella giustizia.
La pace, in altre parole, non significa solo uno stato di non belligeranza ma significa soprattutto giustizia. Del resto appartiene alla latinità il celebre motto “si vis pace para bellum”, se vuoi la pace prepara la guerra.
La netta distinzione tra pace e pacifismo, non solo semantica, ma soprattutto concettuale, appartiene a secoli di filosofia e di pensiero. I primi furono Omero e Tucidite, Ulisse è l’eroe della libertà e della giustizia, non ama la guerra, sogna la pace, ma imbraccia le armi perché deve difendere il suo onore. Lo storico della filosofia Emilio Bodrero in proposito scrisse un famoso saggio.
Tra le virtù che Macchiavelli chiede al Principe c’è quella di defensor pacis, di fare il difensore della pace ricorrendo alle armi quando è necessario.
La guerra, per il fiorentino che fu il primo politologo, della storia è uno strumento dialettico della politica.
L’estremo realismo di Macchiavelli può far inorridire ma chiarisce bene che alla pace si lavora, spesso, “mostrandosi forti e decisi”.
Thomas Hobbes nella sua opera fondamentale, il Leviatano, chiarisce che pace e sicurezza camminano insieme e che spesso nella storia si può “decidere di fare la guerra per difendere la pace”.
Quello che appare subito chiaro nella storia del pensiero è la lotta tra libertà e pace, perché spesso per difendere il diritto ad essere liberi e sicuri occorre prendere le armi.
Non ha dubbi da che parte stare il sommo poeta, Dante Alighieri.
Gli ignavi, coloro che non hanno voluto prendere posizione, sono nell’inferno “senza infamia e senza lode”. E c’è appunto Ponzio Pilato.
Non solo, nel Paradiso fra i santi ci sono alcuni che hanno combattuto una guerra per una giusta causa.
Del resto Dante è il poeta della cristianità e per secoli la teologia e la Chiesa hanno riconosciuto non il pacifismo come valore assoluto, bensì la pace giusta, per cui spesso è lecito, anche nella morale religiosa, doversi difendere. Il proposito si esprimono San Tommaso d’Aquino e Sant’Agostino.
In anni molto recenti, tre studiosi come Norberto Bobbio, Nicola Matteucci e Gianfranco Pasquino, distinguono nel Dizionario della politica, alla voce “pace”, fra una “pace negativa e una positiva”, nel senso che spiegano come “fare la pace non significhi solo cessare dalle ostilità e non fare più la guerra, ma anche instaurare uno stato giuridicamente regolato che tende ad avere una certa stabilità”.
Il pacifismo non piace a tutta la generazione d’intellettuali che anima il Risorgimento, a cominciare da Ugo Foscolo e Vittorio Alfieri. Di pacifismo non vuol sentir parlare Giuseppe Mazzini per il quale “il primo dovere è la Patria”. Ma il più chiaro sarà Alessandro Manzoni, per il quale contro le prepotenze di Don Rodrigo e quelle dei dominatori spagnoli è lecito prendere la spada. Il Don Chisciotte di Miguel de Cervantes difende con le armi la sua dignità. Nietzsche che contempla la “guerra come rimedio”, ricordando il diritto alla difesa quando “la fauce protesa dell’Asia vuole inghiottire la piccola Europa”.
Alla vigilia della Prima guerra mondiale su tutti i grandi giornali italiani invalse l’uso di un aggettivo di cui oggi si è persa la memoria: “pacifondai”. Era il termine con cui gli interventisti indicavano polemicamente coloro i quali in nome di un’astratta pace non volevano la partecipazione dell’Italia alla Grande guerra.
Il filosofo Benedetto Croce che per latri motivi non auspicava l’intervento, volle precisare di non aver nulla a che vedere con i pacifisti – pacifondai.
E, infatti, allo scoppio della guerra si schierò dalla parte della nazione.
Il pacifismo peloso era stato bersaglio preferito si tutta una generazione d’intellettuali e di avanguardie, a cominciare da D’Annunzio, passando per Papini, Prezzolini, Marinetti, Soffici, Corradini, Missiroli, Boccioni, Serra, Slataper, e tutti gli altri futuristi e vociani.
Molti fecero seguire alle parole i fatti, Prezzolini che si era fatto riformare, grazie a una “raccomandazione” all’età della leva, partì volontario negli arditi. Molti di questi scrittori moriranno sulle trincee del Podgora.
Anche autori insospettabili presero posizione: Riccardo Bacchelli, l’autore del mulino del Po, scrisse che la “pace è civile e corrompe”, mentre talora la “guerra è barbara ma promuove la civiltà”. Oppure Luigi Einaudi che fu aperto interventista alla vigilia della Prima guerra mondiale, nel 1950 poi l’economista liberale scrisse un aperto intervento a favore del mantenimento delle spese militari.
Palazzeschi, invece, è chiarissimo quando scrive:” gridare: evviva questa guerra, vuol dire anzitutto: abbasso la guerra”.
Marx e soprattutto Lenin si scagliano contro la guerra borghese ma in nome della violenza rivoluzionaria proletaria. Che Guevara, invece, la cui immagine vediamo spesso campeggiare nelle manifestazioni pacifiste, fu il teorico della guerra che esporta la rivoluzione!
Tutti gli studiosi di diritto internazionale sono concordi nel ritenere che lo Statuto di San Francisco delle Nazioni Unite del 1945 e altri fondamentali trattati come la Convenzione di Ginevra del 1949 e i Protocolli aggiuntivi del 1977, riconoscano un jus belli ac pacis, un diritto alla guerra per la pace. In altre parole il diritto al mantenimento della sicurezza internazionale attraverso operazioni militari.
FOTO. dipinto di GIORGIO DE CHIRICO- il pensatore, 1973
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bicheco · 2 years
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Serbia
Il teatro canzone. Ottimo. Inquietante. Poi magari la canzone parla d'amore (e non di Ponzio Pilato che fa uccidere il Cristo) e si perde tutta la poesia. Questi però hanno personalità. Chapeau.
Voto: 8
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gatutor · 2 months
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Carte película "Poncio Pilatos" (Ponzio Pilato) 1962, de Gian Paolo Callegari.
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davidecitton · 1 month
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GESÙ NON È MAI ESISTITO.
Il fatto che vi siano dubbi in merito, è la prova certa!
Voglio dire, chi dubita che Aristotele, o Alessandro Magno siano esistiti?
Nessuno, eppure essi sono vissuti molto prima del fantomatico Gesù.
Chi dubita che sia esistito Ponzio Pilato?
Nessuno, eppure è vissuto contemporaneamente al fantomatico Gesù.
Chi dubita che i sofisti siano esistiti?
Nessuno, eppure anche i sofisti, come il fantomatico Gesù, sono stati perseguitati perché facevano paura ai poteri forti, sono stati eliminati e cancellati dalla storia e di loro ci sono giunti soltanto i racconti basati su trasmissioni orali, e non esistono prove dirette della loro esistenza.
Se Gesù fosse veramente esistito nessuno avrebbe bisogno di andare in giro a convincere il prossimo affermando, falsamente, che è esistitito.
Sorridi alla vita.
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mnaasilveira · 2 months
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La Passione di Cristo
______________________________________________________________ ______________________________________________________________ “La Passione di Cristo” è un film tragico americano del 2004 diretto da Mel Gibson. Inizia con le preghiere di Cristo nel giardino del Getsemani e il suo tradimento da parte di Giuda Iscariota. Segue il processo e la tortura che Cristo sopportò sotto Ponzio Pilato e il…
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