Tumgik
#LUTTO
grafiusa · 2 months
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C'è una forza positiva dentro ogni disperazione. Esplode nel momento in cui credi di non aver più niente da perdere. Ci si lascia attraversare da tutto senza opporre resistenza. L'unica soluzione sembra la resa, apparente perdita e invece futura salvezza.
Ciatuzzu
Catena Fiorello Galeano
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libero-de-mente · 5 months
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Per sempre Alvin
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Riposati Alvin, riposati in eterno.
Questa è la vita, la mia vita, quando penso che mi abbia colpito bene ecco che senza pietà mi sferra un secondo colpo. Anche questo mortale.
Te ne sei andato come sei arrivato, all'improvviso.
Vorrei scrivere tanto su di te, ma non ne ho la forza.
In casa, tra tutti, avevi scelto me come punto di riferimento. Per ogni cosa, dalle primarie necessità indicandomi dove volevi andare o cosa volevi alle coccole. Quelle che mi concedevi cercandomi decisamente e salendomi sul petto.
Non sentirò più il tuo calore, le tue fusa che erano per me un potente antidepressivo.
Ciao Alvin, raggiungi Minù che è appena salita prima di te su quel ponte.
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unwetter51 · 1 year
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"I ricordi tengono unito ciò che il destino ha diviso."
Anonimo
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yourtrashcollector · 2 months
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Io penso che non le è successo nulla. Penso che purtroppo, semplicemente, non era fatta per vivere, come tanti altri. Dico soltanto che alcune persone non sono brave a vivere come le altre, e può darsi che fosse solo questo, che lei non appartenesse a questo mondo, che non le andasse di vivere, mormoro, in preda al panico.
Niviaq Korneliussen, La valle dei fiori
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fioreatestaingiu · 5 months
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Quando instauri un legame sincero (da parte tua almeno) con qualcuno, magari per tanto tempo e magari crescendo insieme e questo qualcuno poi se ne va subisci un lutto; è questa la verità. Tutto a un tratto ti ritrovi a chiederti cos’hai sbagliato e cosa avresti potuto migliorare, diventi malinconica e anche solo parlare di quella persona ti fa perdere qualche battito; ogni tanto pensi “questo glielo devo raccontare” e poi ti ricordi che, invece, non racconterai proprio nulla, finendo a piangere da sola, la sera. È un lutto a tutti gli effetti, non te ne fai mai davvero una ragione, è un dolore che si affievolisce ma non passa mai del tutto. Peccato che tutto ciò valga solo per te.
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Coloro che amiamo e che abbiamo perduto non sono più dove erano ma sono ovunque noi siamo.
Sant'Agostino
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kseenefrega · 3 months
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RIP Zio.🕯️💔
Hai lottato come un leone fino all'ultimo dei tuoi giorni...
Ti porterò sempre dentro di me!
PS. Saluta tutti da parte mia ovunque tu sia.
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x-nefelibata · 10 months
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Agonía.
Estoy cansado de extrañarte
Ya he gastado todas mis fuerzas y
No consigo olvidarte
Mis intentos son frustrantes y
Estoy perdiendo la cabeza.
Así como la noción del tiempo
Solo veo pasar las horas
Convertirse en días sintiendo
Una profunda agonía, en el corazón, que me devora y me destruye cada día un poco mas
Cuál podría ser el secreto
para dejar de sentir este dolor
Que siento desde el día que se apagaron tus latidos...
Como me quito todo este amor que tenia para darte , como me desenamoro , si ya no estas aqui, como dejo de amarte
Si ya no puedo verte
Quisiera poder cambiar mi triste realidad
Realmente no soy tan fuerte
Es una agonía perderte
No soporto más mi soledad.
David Urdapilleta Guzmán
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princessofmistake · 5 months
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E il dolore assomiglia sempre alla paura. Forse, più esattamente, alla tensione. O all’attesa: andare su e giù in attesa che succeda qualcosa. Dà alla vita una sensazione di perenne provvisorietà. A che scopo cominciare qualcosa? Non ne vale la pena. Mi è impossibile star fermo. Sbadiglio, cincischio, fumo troppo. Prima avevo sempre troppo poco tempo. Adesso non c’è altro che tempo. Tempo quasi allo stato puro, vuota sequenzialità. Una carne sola. O, se si preferisce, una nave. Il motore di dritta è andato. Io, il motore di sinistra, devo tirare avanti in qualche modo fino al porto. O meglio, fino alla fine del viaggio. Come posso essere sicuro che esista un porto? È molto più probabile una costa sottovento, una notte nera, una burrasca assordante, frangenti di prua – e se da terra brillano luci, saranno certo lanterne agitate da chi mi vuole fare naufragare sugli scogli.
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libero-de-mente · 5 months
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Minù per sempre
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Mancano due giorni al tuo compleanno cara Minù, due giorni e arriverai alla tua doppia cifra. Dieci anni.
Mancavano poche ore Minù, pochissime. Ma tu come molte attrici del passato, che così hanno conservato la loro bellezza per sempre in uno scatto fotografico, te ne sei andata prima. Il tuo cuore malandato nella notte ha ceduto.
Non me l'aspettavo che nel giro di dodici ore, dall'essere la Minù di sempre, ti sia trasformata in una palla di neanche due chili inerme.
Ti ricordi qualche settimana fa? Ti dissi di non aver paura, che ne avrei avuta io per entrambi. Ho le spalle larghe.
Ecco, ora non ho più paura ma un vuoto spaventoso, resta di te l'ultimo contatto. Quando prendendoti in braccio come un neonato, dopo averti baciato sulla nuca, hai infilato la tua testolina sotto il mio mento. Cercando protezione e calore.
Quel contatto che cercavi sempre appena ci si sdraiava sul divano o sul letto, occupavi poco spazio su di noi. Eppure il calore del tuo amore scaldava.
Incredibile come un esserino come te riempisse così tanto.
Sei nata nella notte di Santa Lucia, sei stata un dono per molte cose. Ci lasci Tea la tua bimba che ora girovagherà da sola senza più una mamma-amica compagna di giochi.
Ho sentito dire che alcune eminenze dicono che i cani non hanno un'anima. Vero o falso non l'ho so, ma sono certo che tu la mia anima l'hai rasserenata e aggiustata la dove gli umani con l'anima certa, non ci sono riusciti. Anzi.
Ora che dire, sei sul ponte o lo avrai attraversato non lo so. Una cosa è certa, con la tua innata curiosità lo starai facendo con le orecchie dritte e in piena attenzione.
Mi diranno di non piangere che un cane non è un essere umano, che lei non aveva coscienza della morte e che tutto come ogni fatto della vita passerà.
Evidentemente non hanno mai visto te starmi vicino quando avevo l'ansia, guardarmi con i tuoi occhioni compassionevoli mentre piangevo oppure i discorsi che ti facevo sul divano. Si molto probabilmente quelli ti annoiavano, visto che ti addormentavi su di me.
Se tu non avevi un'anima allora sei stata in gamba, anzi in zampa, a far crescere la mia. Io credo che un'anima molto più grande del tuo piccolo corpo ce l'avevi. Eccome.
Tranquilla, piango ora che è mattino presto, al buio, così non mi vedrà nessuno. Neanche la tua piccola Tea che ti sta aspettando alla porta d'ingresso.
Addio mia piccola Minù. Un bacio sulla testina piccina.
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sgrelart · 2 years
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La coperta
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yourtrashcollector · 1 year
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Sto diventando il dolore che mi abita
Matteo B Bianchi, La vita di chi resta
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gregor-samsung · 9 months
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“ Hai ammazzato molta gente? Gesú. Western aspettò. Oiler scosse la testa. Quando vai in guerra non è che ce l’hai con qualcuno in particolare. Cerchi solo di rimanere in vita quanto basta per imparare a rimanerlo. È quando cominci a vedere un paio di compagni devastati, allora sí che ti sale la carogna verso quei figli di puttana. Se ho accettato di farmi un altro turno è stato per avere una possibilità di vendetta. Tutto qui. Niente di complicato. Be’. Forse proprio tutto non è. Cos’altro c’è? Uno ci prende gusto. Di questo la gente non ne vuole sapere. Troppo pesante. Credevo che il nostro reparto fosse essenzialmente un branco di finocchi e poi è arrivato un nuovo comandante. Wingate. Tenente colonnello. Che ha iniziato a spaccar culi e dettar legge. Dal giorno uno. Che la guerra era una merda lo sapevamo tutti. Verso la fine del ’68 l’intera faccenda stava andando in vacca. La droga che prima si limitava alle retrovie adesso era praticamente ovunque. Si sparava ai civili. Arrivava uno nuovo a capo del plotone e la prima cosa che dovevi decidere era se ti sarebbe toccato fargli saltare in aria il culo per salvarti il tuo. Il vero problema era che non potevi arrivare agli ufficiali superiori. Pezzi di merda che si appuntavano medaglie a vicenda per combattimenti che manco sapevano trovare su una mappa. Sono tornato al quartier generale e in pochi giorni mi hanno assegnato a un altro reparto. Bella puttanata. Non gli passava manco per la testa che uno volesse stare coi suoi compagni. E non farsi spostare di continuo. Stupidi come la merda, ti dico. A quel punto ero sergente scelto per cui non potevano mettermi a lavar pavimenti. Ma il colonnello aveva l’abitudine di appiopparmi delle commissioni. Poi un giorno l’ho sentito parlare al telefono con qualcuno che piú tardi ho scoperto essere un mezzo colonnello su alle operazioni e dirgli che non gliene fotteva un cazzo. Ha detto stia bene a sentire, colonnello. Io sono qui per ammazzare. E se non posso ammazzare farò mangiare merda a tutti. E se lei non è qui per ammazzare meglio che me lo dica. Perché in tal caso per lei io non ci lavoro. E ha messo giú. E io ho capito che era il mio uomo. Era un fottuto guerrafondaio. Quanto a me, ero lí per infliggere morti atroci e per nessun’altra ragione. “
Cormac McCarthy, Il passeggero, traduzione di Maurizia Balmelli, Einaudi (Collana Supercoralli), 2023; pp. 38-39.
[Edizione originale: The Passenger, Alfred A. Knopf Inc., 2022]
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