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#Frontiera di Immagini
fashionbooksmilano · 1 year
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Francesco Clemente : Frontiera di immagini
a cura di Achille Bonito Oliva
Palazzo Sant’Elia Palermo 24 novembre 2013-2 marzo 2014
Prearo Editore, Milano 2013,  140 pagine, 62 foto a colori, 21,5 x 24, ISBN  9788873481034
euro 25,00
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Dal 24 novembre 2013 si è aperta al pubblico la personale di Francesco Clemente " Frontiera di Immagini", opera di uno degli artisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale,  una sessantina di opere tra cui il trittico Crown, e i quadri della serie Tandoori Satori, rappresentative di temi, scelte iconografiche, problematiche linguistiche con cui l’artista si è confrontato.  Il percorso espositivo segue la riflessione dell’artista e il suo procedere per cicli successivi di lavoro, nei quali i lunghi soggiorni in India e i viaggi in Europa, nei Caraibi, Egitto, Sud America, Giamaica danno vita a un vocabolario costantemente in divenire. Un grande laboratorio di ideogrammi ed emblemi apotropaici, in cui gli opposti convivono, di simbologie e associazioni spesso messe in scena dall'artista attraverso il proprio autoritratto, che dalla fine degli anni 70 costituisce la cifra della sua poetica.
25/04/23
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viendiletto · 4 months
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Bibliografia
A. Colella, L’esodo dalle terre adriatiche – Rilevazioni statistiche, Opera per l’Assistenza ai Profughi Giuliani e Dalmati, 1958
A. Santin, Al tramonto. Ricordi autobiografici di un vescovo, 1978
L. Vivoda, L’esodo da Pola - agonia e morte di una città italiana, Nuova LitoEffe, 1989
S. Cella, La liberazione negata. L’azione del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, Tipografia Del Bianco, 1990
R. Pupo, Venezia Giulia 1945. Immagini e problemi, Editrice Goriziana, 1992
S. Cella, Dal plebiscito negato all’esodo, ANVGD Gorizia, 1993
G. Perselli, I Censimenti della popolazione dell’Istria, con Fiume e Trieste, e di alcune città della Dalmazia tra il 1850 e il 1936, 1993
E. Bettiza, Esilio, Mondadori, 1996
R. Pupo, Violenza politica tra guerra e dopoguerra: foibe, deportazioni ed esodo delle popolazioni istriane e dalmate (1943-1956), in «Annali/Museo storico italiano della guerra», 1997
N. Milani, A. M. Mori, Bora. Istria, il vento dell’esilio, Marsilio, 1998
G. Nemec, Un paese perfetto. Storia e memoria di una comunità in esilio: Grisignana d’Istria (1930-1960), LEG Edizioni, 1998
F. Rocchi, L’esodo dei 350mila Giuliani Fiumani e Dalmati, Difesa Adriatica, 1998
F. Salimbeni, Le foibe, un problema storico, Unione degli Istriani, 1998
L. Vivoda, Campo profughi giuliani Caserma Ugo Botti, Istria Europa, 1998
N. Luxardo, Dietro gli scogli di Zara, Editrice Goriziana, 1999
A. Petacco, L’esodo, Mondadori, 1999
R. Spazzali, Epurazione di frontiera: le ambigue sanzioni contro il fascismo nella Venezia Giulia 1945-1948, LEG Edizioni, 2000
G. Rumici, Fratelli d’Istria: 1945-2000, italiani divisi, Ugo Mursia, 2001
M. Brugna, Memoria negata. Crescere in un centro raccolta profughi per esuli giuliani, Condaghes, 2002
G. Oliva, Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, 2002
G. Rumici, Infoibati (1943-1945): i nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti, Ugo Mursia, 2002
R. Pupo, R. Spazzali, Foibe, Mondadori, 2003
R. Marsetič, I bombardamenti alleati su Pola 1944-1945, 2004
E. Ratzenberger, Via Volta 2. Un’infanzia a Fiume, Edizioni Biografiche, 2005
G. Crainz, Il dolore e l’esilio. L’Istria e le memorie divise d’Europa, Donzelli, 2005
E. Miletto, Con il mare negli occhi. Storia, luoghi e memorie dell’esodo istriano a Torino, Franco Angeli, 2005
G. Paiano, La memoria degli Italiani di Buie d’Istria, 2005
M. Cattaruzza, L’Italia e il confine orientale, Il Mulino, 2007
L. Giuricin, La memoria di Goli Otok - Isola Calva, 2007
E. Miletto, Istria allo specchio. Storia e voci di una terra di confine, Franco Angeli, 2007
E. Rover, Cronache istriane di un esule, L. G. Ambrosini & C. Tipografia Editrice, 2008
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Primo volume: dall’inizio del Novecento al Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2008
P. Sardos Albertini, Il rumore del silenzio: la storia dimenticata dell’Adriatico orientale, 2008
S. Tazzer, Tito e i rimasti. La difesa dell’identità italiana in Istria, Fiume e Dalmazia, Libreria Editrice Goriziana, 2008
R. Turcinovich Giuricin, La giustizia secondo Maria. Pola 1947: la donna che sparò al generale brigadiere Robert W. De Winton, Del Bianco Editore, 2008
L. Vivoda, Quel lungo viaggio verso l’esilio, Istria Europa, 2008
G. Rumici, M. Cuzzi, R. Spazzali, Istria, Quarnero, Dalmazia: storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo, LEG Edizioni, 2009
E. Miletto, Arrivare da lontano. L’esodo istriano, fiumano e dalmata nel biellese, nel Vercellese e in Valsesia, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”, 2010
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Secondo volume: il Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2010
G. Oliva, Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia, Mondadori, 2011
G. Nemec, Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell’area istro-quarnerina, 2012
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Terzo volume: L’immediato dopoguerra, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2012
L. Vivoda, In Istria prima dell’Esodo. Autobiografia di un esule da Pola, Istria Europa, 2012
V. Facchinetti, Protagonisti senza protagonismo. La storia nella memoria di giuliani, istriani, fiumani e dalmati nel mondo, La Mongolfiera, 2014
V. Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l’incidente di Spalato e le scelte politico-militari, 2014
R. Turcinovich Giuricin, … e dopo semo andadi via, Edizioni Laguna – ANVGD Gorizia, 2014
F. Molinari, Istria contesa. La guerra, le foibe, l’esodo, Ugo Mursia, 2015
G. Nemec, Dopo venuti a Trieste. Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970, Alpha & Beta, 2015
A. Cuk, Cuori senza frontiere: il cinema del confine orientale, 2016
E. Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960, 2017
O. Moscarda Oblak, Il “Potere Popolare” in Istria. 1945-1953, 2017
A. Cuk, La città dolente, Alcione Editore, 2020
R. Turcinovich Giuricin, R. Poletti, Tutto ciò che vidi. Parla Maria Pasquinelli. 1943-1945 fosse comuni, foibe, mare, Oltre Edizioni, 2020
R. Pupo, Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza, Laterza, 2021
G. La Perna, Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe, Ugo Mursia, 2022
R. Pupo, Il lungo esodo: Istria : le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Rizzoli, 2022
R. Spazzali, Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47), Ares, 2022
R. Turcinovich Giuricin, Esuli due volte: dalle proprie case, dalla propria patria, Oltre Edizioni, 2022
E. Dionis Bernobi, Una vita appesa a un filo, 2023
R. Spazzali, Il disonore delle armi: Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana, Ares, 2023
E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro di Raccolta Profughi giuliano-dalmati di Laterina (1946-1963), Aska Edizioni, 2023
Documenti e articoli
Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947) – Zrtve talijanske nacionalnosti u rijeci i okolici (1939-1947)
Mappa ed elenco delle foibe
Grido dell’Istria, n° 20, 21 e 41
Arnaldo Harzarich, l’angelo delle foibe
Documentari, incontri e lezioni
Adriatico amarissimo. La stagione delle fiamme e la stagione delle stragi
Conferenze del giovedì dell’ANVGD di Milano
Da quella volta non l’ho rivista più. Incontro con Raoul Pupo
Esodo. L’Italia dimenticata
Esodo. La memoria tradita
Istria: il ricordo che brucia (1, 2)
Le Foibe
Le foibe, l’esodo e la catastrofe dell’italianità adriatica
Il tempo del ricordo. Le foibe e l’esodo istriano-giuliano-dalmata
Vergarolla
Filmati storici
Martiri italiani. Le foibe del Carso (1946)
L’esodo da Pola. La salma di Nazario Sauro a Venezia (1947)
L’esodo degli italiani da Pola (1947)
Pola addio (1947)
Pola, una città che muore (1947)
Le condizioni dei profughi giuliani accolti a Roma (1948)
Fertilia (1949)
Piccoli profughi giuliani (1951)
A Sappada con i piccoli profughi giuliani (1952)
Siti utili
Archivio de L’Arena di Pola
Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio
Associazione delle Comunità Istriane
Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio
Associazione Giuliani nel Mondo
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Bologna
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Udine
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Venezia
Associazione Triestini e Goriziani in Roma
Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata
Centro di ricerche storiche Rovigno
Circolo di Cultura Istroveneta “Istria”
Comitato 10 Febbraio
Comunità di Lussinpiccolo
Coordinamento Adriatico
Deputazione di Storia Patria
Elio Varutti
FederEsuli
Fondazione Giorgio Perlasca – Le Foibe e l’Esodo
Fondazione Rustia-Traine
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
L’Arena di Pola – Libero Comune di Pola in Esilio
Lega Nazionale
Mailing List Histria
Società Dalmata di Storia Patria
Società di Studi Fiumani
Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio
Unione Italiana
Università Popolare di Trieste
Romanzi d’autori istro-quarnerini e dalmati
P. A. Quarantotti Gambini, La rosa rossa (1937)
E. Bettiza, Il fantasma di Trieste (1958)
F. Tomizza, Materada (1960)
F. Tomizza, La ragazza di Petrovia (1963)
F. Tomizza, Il bosco di acacie (1963)
P. A. Quarantotti Gambini, I giochi di Norma (1964)
P. A. Quarantotti Gambini, Le redini bianche (1967)
F. Tomizza, L’albero dei sogni (1969)
F. Tomizza, La torre capovolta (1971)
F. Tomizza, La quinta stagione (1975)
F. Tomizza, La miglior vita (1977)
F. Tomizza, Il male viene dal Nord (1984)
L. Zanini, Martin Muma (1990)
N. Milani, Una valigia di cartone (1991)
E. Bettiza, Esilio (1996)
M. Madieri, Verde acqua. La Radura (1998)
G. Fiorentin, Chi ha paura dell’uomo nero? (2000)
F. Tomizza, La visitatrice (2000)
F. Tomizza, Il sogno dalmata (2001)
E. Bettiza, Il libro perduto (2005)
F. Molinari, L’isola del Muto. Storia del pescatore dalmata che parlava ai gabbiani (2006)
A. M. Mori, Nata in Istria (2006)
N. Milani, Racconti di guerra (2008)
L. Toth, La casa di calle San Zorzi (2008)
L. Zanini, Martin Muma (2008)
R. Turcinovich Giuricin, S. De Franceschi, Una raffica all’improvviso, navigando lungo le coste dell’Istria e Quarnero (2011)
L. Toth, Spiridione Lascarich – Alfiere della Serenissima (2011)
A. M. Mori, L’anima altrove (2012)
E. Bettiza, La distrazione (2013)
N. Milani, La bacchetta del direttore (2013)
N. Milani, Lo spiraglio (2017)
L. Toth, Il disertore dalmata (2018)
N. Milani, Di sole, di vento e di mare (2019)
N. Milani, Cronaca delle Baracche (2021)
E. Mestrovich, A Fiume, un’estate (2022)
R. Turcinovich Giuricin, Di questo mar che è il mondo… (2023)
Pellicole cinematografiche e spettacoli teatrali
La città dolente (1949)
Cuori senza frontiere (1950)
Magazzino 18 (2013)
Red Land Rosso Istria (2018)
La rosa dell’Istria (2024)
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gcorvetti · 9 months
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La rivincita dell'arte.
Qualche anno fa erano esplosi come dei fuochi d'artificio gli NFT (non-fungible token) o come li definiva qualcuno opere d'arte virtuali che a dir di molti erano una nuova frontiera dell'arte, qualcuno diceva che i tempi sono cambiati e che ci si deve adeguare. Ma a creare queste "opere" non erano spesso artisti ma semplici persone che con un algoritmo e un dispendio di energia notevole (un pò come le cripto valute per intenderci) davano vita a una serie di immagini seriali per poi vendere il certificato, un pò come la banana di Cattelan non compri la banana ma il certificato di validità dell'opera. Oggi leggo che nessuno più li caga, è stata la classica bolla per fare dei soldini facili subito, che poi a quanto ricordo si pagava in cripto valute e quindi non proprio moneta sonante. Alcune di essi altro non erano che la riproduzione in serie di un'immagine con variazioni, cercatevi in rete le foto della scimmia in milioni di modi. Come sappiamo l'umanità ha sempre creato copie della realtà dal punto di vista personale dell'artista spesso molto realistiche ma anche distorte, mi viene in mente per esempio Francis Bacon e i suoi quadri distorti, ma in tutto questo il prodotto finale era un oggetto, il quadro o la statua o quello che veniva fuori, fisico, palpabile. Anche adesso che si grida al miracolo con le intelligenze artificiali che creano immagini e filmati anche di notevole pregio artistico non si parla di oggetti fisici ma di virtuale, la musica è altro e non rientra in questo discorso. Quello che penso è che puoi creare o farti costruire dall'AI qualsiasi immagine o video vivrà in forma virtuale fino a quando ci sarà la corrente elettrica, un pò come miliardi di foto che si trovano online, in realtà risiedono nei server, se la server farm prende fuoco e non c'è tempo per un ultimo backup i file vengono persi, se dovesse capitare un cataclisma o una guerra atomica e non c'è più energia per alimentare tutti i nostri device e i server e la rete tutto quello che avete online andrà perso fino a ripristino della corrente. Questa visione è si apocalittica ma non è del tutto da escludere, sappiamo che i boss dei social e molte compagnie online stanno cercando una strada alternativa per fare soldi, Musk ha aperto una finestra sulla questione 'social a pagamento' anche se sarebbe un pò tirarsi la zappa sui piedi, forse perché il paradigma della pubblicità sta iniziando a scricchiolare. Nessuno, me soprattutto, ha la visione del futuro chiara o sa come andranno le cose fra un paio di anni, vista la velocità con cui nascono e muoiono le cose virtuali, ricordate il tamagotchi ?, cosa succede se un giorno i social, compreso questo, iniziano a chiedere una cifra anche minima mensile semplicemente per accedere al proprio account? Sappiamo che i profili, i blog, vblog ecc ecc sono nostri, ma è un comodato d'uso perché la piattaforma non è nostra è loro, i server li pagano loro e si va sempre più a restringere l'imbuto delle cose che possiamo postare proprio perché non è casa nostra, su FB per esempio non puoi più scrivere determinate parole che viene bloccato il post o ti viene data una punizione a modo loro, anche qua mi è capitato l'altro giorno di voler postare un video e mi è stato negato, c'ho pensato su e secondo me è per una questione di spazio sul server una foto o un testo non occupano lo stesso spazio di un video, lo spazio nei server e il mantenimento costa, ma la trovo una porcata dire a me come a chi vuole postare un qualsiasi video di se o delle sue passioni che è pornografia a priori, infatti questa è l'unica cosa che rimprovero a Tumblr. Per concludere sono convinto che un mondo diverso sia possibile, un mondo dove le persone si incontrano fisicamente per parlare, per ridere, per confrontarsi, il problema lo vedo nel fatto che si scambia la realtà col virtuale, forse per via della protezione che la rete ti garantisce nel parlare con chiunque ma a distanza. L'arte vincerà come sempre.
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erik595 · 2 years
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Oggi siamo testimoni di migrazioni di massa che portano milioni di individui a spostarsi in terra straniera, poveri, senza conoscere la lingua del paese in cui forse approderanno, respinti o drammaticamente, talvolta tragicamente, emarginati e dunque di fatto esiliati. Ma l'esilio è anche "la figura di uno stato esistenziale o mentale" o addirittura metafisico come ha scritto un esule, il poeta Josif Brodskij. È un'esperienza estrema che tocca anche ognuno di noi che in qualche istante della nostra vita abbiamo provato l'esperienza di essere proiettati in una terra straniera, in una terra di esilio in cui pareva di aver perduto la possibilità di comunicare ad altri la nostra condizione, la nostra solitudine. È cercando di definire questa dimensione, che questo libro, che ha la struttura di un'indagine e di una narrazione, cerca di attraversare alcuni territori, soprattutto letterari e artistici, che sono profondamente segnati dall'esilio. Con Baudelaire, Kafka, Montale, Melville compiamo così un viaggio lungo i confini e dentro terre di esilio fino a riportarci in quella frontiera in cui incontriamo di nuovo l'esilio dei dannati della terra, con una nuova consapevolezza che emerge anche dalle immagini e dalle testimonianze dell'esilio che abbiamo via via incontrato. . . . . . #francorella #libro #libri #libros #buch #livre #book #books #bookstagramitalia #bookstagram #libreria #consiglidilettura #librodelgiorno #librodaleggere #libroconsigliato #reportage #inchiesta #immigrazione #immigrati #esilio #esiliati #frontiere #confini (presso Benevento, Italy) https://www.instagram.com/p/Cgw5u-2skoD/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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realnews20 · 20 days
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Google espande l'intelligenza generativa nella ricerca. Alla Conferenza degli sviluppatori il Ceo Sundar Pichai ha annunciato l'apertura "agli Stati Uniti e presto ad altri paesi" della funzione AI Overview, i Riepiloghi, grazie alla quale gli utenti visioneranno risposte su domande complesse generate dall'IA. "Sono entusiasta di annunciare che questa settimana inizieremo a lanciare questa esperienza completamente rinnovata", ha dichiarato Pichai. "Google è in piena era di Gemini - ha aggiunto, facendo riferimento al chatbot lanciato un anno fa - un modello di frontiera pensato per essere multimodale dall'inizio. Ad oggi tutti i prodotti Google che superano i 2 miliardi di utenti usano le capacità di Gemini". Il ceo ha poi reso noto che durante la Google I/O il termine intelligenza artificiale è stato menzionato oltre 120 volte. Nella nuova interfaccia il chatbot riassume la risposta alla domanda scritta nel classico box superiore, prima dei classici siti web. Se si digita "come rimuovere una macchia di caffè dal tappeto?", Gemini restituirà dei passaggi consigliati con ulteriori link di riferimento. Alla conferenza degli sviluppatori Google ha rispoSto ad OpenAI presentando un assistente digitale "multimodale" in grado di elaborare anche video e voce, non solo il testo. Si chiama Project Astra ed è la risposta a Gpt-4o lanciato proprio 24 ore fa dalla concorrente. Elabora testo, voce e immagini in tempo reale mentre interagiamo, capendo anche il contesto. "Vogliamo rendere l’IA utile per tutti. Per raggiungere tale obiettivo abbiamo lavorato con DeepMind nella realizzazione di Project Astra e degli AI Agents”, ha detto Pichai. Una demo in diretta ha mostrato la possibilità di usare la fotocamera del telefono per riconoscere quello che c’è nell'ambiente circostante. L'IA “vede” il contesto e risponde, con un output vocale, alle domande poste dall’utente, come se fosse in una conversazione tra due persone. Gli AI Agents sono moduli, una sorta di piccole intelligenze artificiali, che imparano il comportamento delle persone per anticipare le loro richieste e coordinare le attività, anche su piattaforme differenti. Sono pensati per lavorare su computer e dispositivi mobili. Questi agenti sono costruiti sul modello di Gemini e su altri specifici per elaborare le informazioni più velocemente, codificando continuamente dati come foto e video, da integrare con la voce. Per un’esperienza ancora più personale, gli abbonati a Gemini Advanced potranno creare i Gem, le versioni personalizzate di Gemini. Basterà descrivere quello che si vuole e come l'IA deve rispondere. Gemini esaminerà queste istruzioni e, con un solo clic, le userà per creare un Gem che soddisfi esigenze specifiche. In un esempio fornito da Pichai, gli AI Agents potranno eseguire operazioni automatizzate al posto degli utenti, per acquistare un paio di scarpe online, conoscendo già i gusti della persona e il numero che calza. Con un accesso sicuro alle informazioni di pagamento, l’AI Agents effettuerà il pagamento e programmerà la consegna del corriere a casa.  Non c'è solo Sora di OpenAI. La sfida ai programmi che trasformano indicazioni testuali in video entra nel vivo con Google Veo. L’azienda ha presentato una nuova intelligenza artificiale durante la conferenza I/O 2024. Veo genera filmati di alta qualità che possono superare il minuto, con molti stili visivi e cinematografici diversi. Con una comprensione avanzata del linguaggio naturale e della semantica visiva, Veo può generare video che rappresentino con precisione la visione creativa dell’utente - cogliendo il tono delle richieste. Il modello comprende anche termini specifici, come “timelapse” o “riprese aeree di paesaggi”, per creare scene verosimili, come fare un videomaker in carne e ossa.  Demis Hassabis, amministratore delegato di Google DeepMind, ha spiegato che Veo è capace di mantenere una certa coerenza nei video finali, un particolare che spesso manca ai progetti di IA, con persone, animali e oggetti che si muovono in modo realistico attraverso le inquadrature.
Al momento, l'accesso a Veo è riservato, con Google che ha collaborato con alcuni creativi per mostrare le potenzialità dell'IA. In campo multimediale, viene annunciato anche Imagen 3, che genera foto da testo. Secondo Google, Imagen 3 comprende meglio il linguaggio naturale e le intenzioni degli utenti, sia che si tratti di brevi descrizioni che di testi più lunghi. Ottimizzata anche la realizzazione di testi nelle grafiche, una delle principali pecche delle attuali soluzioni di intelligenza artificiale generativa aperte al pubblico. Tutte le migliorie di Gemini dipendono dal nuovo modello Gemini 1.5 Pro, che dispone di una finestra contestuale che parte da 1 milione di token - secondo Google la più grande per qualsiasi chatbot consumer a livello mondiale. Gemini Advanced, la declinazione più alta dell'IA, può cogliere il significato di documenti di dimensioni considerevoli, ad esempio PDF di 1500 pagine, oppure riassumere 100 email in pochi secondi. Presto sarà in grado di gestire contenuti video della durata di 1 ora. Aggiornato anche l'hardware che potenzia il calcolo dei modelli di intelligenza artificiale di Google. Trillium è il nome della sesta generazione di processore per Google Cloud, progettato per la gestione delle reti neurali che danno vita alle prestazioni di IA. Pichai, alla Google I/O 2024, ha svelato l’arrivo di “Cerchia e cerca” su tutti i dispositivi Android. Si tratta della funzione, lanciata a gennaio sui Galaxy S24 e poi sugli smartphone Pixel, con cui è possibile cerchiare qualsiasi elemento sullo schermo del telefonino e ottenere risposte contestuali, grazie all’IA generativa di Gemini. Per l’occasione, “cerchia e cerca” viene ampliato per rispondere a varie istruzioni, tra cui la risoluzione di compiti matematici, con la spiegazione passo passo del procedimento per arrivare alla fine di un’equazione o di un grafico. Ma non è tutto: nella seconda metà dell’anno, sui dispositivi Pixel, Google porterà le opzioni di Gemini Nano, il modello più piccolo di intelligenza artificiale di Google, pensato proprio per i dispositivi mobili. Questo avrà funzionalità multimodali complete: oltre alla semplice elaborazione degli input di testo, lo smartphone potrà anche comprendere più informazioni di contesto, come luoghi, suoni e linguaggio parlato. In particolare, le persone potranno caricare nella barra di ricerca di Google anche dei video registrati con il cellulare, da usare per individuare risposte ad un problema. L’IA riconoscerà il focus per restituire altri video correlati e link utili. L'aggiornamento riguarderà anche la sicurezza digitale degli utenti. Secondo Google, durante un periodo di 12 mesi sono stati persi oltre mille miliardi di dollari a causa di frodi telefoniche. L'azienda sta testando una nuova funzionalità che usa Gemini Nano per fornire avvisi in tempo reale durante una telefonata, se rileva schemi di conversazione comunemente associati a frodi. Ad esempio, si riceverà un avviso se un individuo che afferma di essere un rappresentante della banca chiederà di trasferire urgentemente fondi, effettuare un pagamento con una carta o comunicare informazioni personali come PIN o password. Questa protezione avviene interamente sul dispositivo, senza la diffusione di informazioni online e mantenendo tutto in privato.  Riproduzione riservata © Copyright ANSA [ad_2] Sorgente
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La nuova frontiera del cyber crime: bambini ricattati con le immagini delle loro foto ritoccate
Pedofili esortati ad utilizzare l’intelligenza artificiale per creare immagini di bambini nudi per estorcere loro materiale più estremo. A denunciarlo è un ente di beneficenza specializzato in abusi sui minori.  La Internet Watch Foundation (IWF) ha trovato un manuale sul dark web che incoraggiava i criminali a utilizzare strumenti di “nudificazione” per rimuovere gli indumenti dalle foto di…
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newtechworld · 3 months
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Recensione Samsung Galaxy A15: Eleganza e Prestazioni a un Prezzo Accessibile
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Recensione Samsung Galaxy A15: Eleganza e Prestazioni a un Prezzo Accessibile
Nel panorama degli smartphone di fascia media, il Samsung Galaxy A15 si distingue per il suo equilibrio tra prestazioni solide, design accattivante e un prezzo estremamente competitivo.
Con la sua finitura in Blu notte, questo dispositivo non solo cattura l'attenzione ma promette anche un'esperienza utente fluida e versatile.
Design e Display
Il Galaxy A15 sfoggia un design elegante con la sua finitura Blu notte, offrendo uno sguardo raffinato che si adatta a qualsiasi stile.
Il dispositivo presenta un display con risoluzione di 1080 x 2340 pixel, che garantisce immagini nitide e colori vividi, ottimizzando l'esperienza visiva sia per il consumo di contenuti multimediali sia per la navigazione quotidiana.
Connettività e Rete
Supportando una vasta gamma di reti, dal 2G al 4G, e dotato di connettività Bluetooth, Wi-Fi, USB e NFC, il Galaxy A15 si adatta senza problemi a diverse esigenze di comunicazione e trasferimento dati.
La flessibilità offerta dalla possibilità di utilizzare una Single SIM (Nano-SIM) o una Hybrid Dual SIM (Nano-SIM, dual stand-by) lo rende adatto sia per utenti privati sia per professionisti.
Capacità di Memoria
Con una memoria interna da 128 GB, il Galaxy A15 offre ampio spazio per applicazioni, foto, video e documenti, soddisfacendo le esigenze degli utenti più esigenti in termini di archiviazione.
Questo spazio generoso permette di tenere tutto il necessario a portata di mano, senza preoccuparsi di esaurire lo spazio disponibile.
Conclusione
Il Samsung Galaxy A15 rappresenta una scelta eccellente per chi cerca un dispositivo affidabile, dal design accattivante e con prestazioni solide, a un prezzo accessibile.
La combinazione di specifiche tecniche di qualità, ampie opzioni di connettività e una capiente memoria interna fanno del Galaxy A15 uno smartphone competitivo nella sua fascia di prezzo.
Per chi è alla ricerca di un equilibrio tra stile, funzionalità e accessibilità, il Galaxy A15 Blu notte è senza dubbio una delle opzioni più interessanti sul mercato.
Se interessato all'acquisto, considera l'opzione di acquistarlo online per convenienza e potenziali risparmi.
Se sei interessato all'acquisto, puoi ottenere il cellulare tramite il nostro link di affiliazione amazon.
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carmenvicinanza · 5 months
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Malak Mattar
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“Quando comincio una tela, provo a dipingere uomini, ma poi mi scappa la mano e si trasformano in donne”
Malak Mattar, artista palestinese, nata e cresciuta nella Striscia di Gaza che ha vissuto in prima persona quattro guerre.
La pittura è il suo mezzo per raccontare la resistenza e la lotta delle donne.
Ha scritto e illustrato libri per l’infanzia che narrano la sua storia e quella della sua gente.
Nata nel 1999, ha iniziato a dipingere a 14 anni, durante un attacco militare, per esorcizzare la paura e il dolore e da allora non si è mai fermata, ha già realizzato oltre cinquecento tele.
I suoi ritratti sono quasi esclusivamente femminili, donne con gli occhi sgranati che esprimono sofferenza individuale e tragedia collettiva.
Le sue protagoniste simbolo di forza, desiderio di libertà e resistenza in uno dei luoghi più difficili del mondo, costruiscono ponti di ottimismo e speranza.
Le sue opere sono uno strumento di lotta e denuncia, ma anche di esaltazione di bellezza, forza e passione. Rappresentano la vitalità di una nuova generazione che sperimenta un proprio percorso di ricerca e linguaggio, in un panorama artistico che non è certo in primo piano a livello internazionale.
Ha studiato alla Istanbul Aydin University e ha già esposto in diversi paesi del mondo, tra cui Inghilterra, Usa, Portogallo, Italia, Germania.
I motivi dei suoi dipinti spaziano da sentimenti profondi a visioni oniriche e concetti astratti.
Attraverso le sue immagini, il pubblico viene trasportato in un’oasi serena di calma, qualcosa che contraddice direttamente il tormentato contesto di assedio da cui scaturiscono.
Dipingere è il suo modo per evadere mentalmente dalla condizione in cui è costretta a vivere insieme al suo popolo. Non raffigura persone morte o palazzi distrutti ma immagini pacifiche, avvolgenti, donne che diventano case, nonne che diventano tende dove potersi nascondere.
Ha iniziato a pubblicare le sue opere sui social network diventando un’artista riconosciuta a livello internazionale senza essere mai uscita dal suo territorio.
Quando ha cominciato a essere invitata a esporre in tutto il mondo, non poteva accompagnare i suoi quadri: “Andavo all’ufficio postale per inviare le mie tele, e mi sentivo talmente strana pensando che loro erano più libere di me. Loro potevano viaggiare”.
Ha lottato con determinazione per andare a studiare in Turchia con una borsa di studio, ha subito umiliazioni alla frontiera egiziana, ma ha perseverato nel suo desiderio di libertà.
Nel 2021 ha pubblicato il suo primo libro, Grandma’s Bird, una storia autobiografica per bambini che descrive come una giovane ragazza di Gaza impara a controllare le sue paure attraverso la creatività, trovando la libertà anche sotto l’occupazione e, in definitiva, una via d’uscita dal mondo.
La sua voglia di comunicare attraverso la sua arte l’ha portata a ricevere consensi internazionali e a incontrare pilastri dell’emancipazione femminile come Angela Davis che ha partecipato a una sua mostra negli Stati Uniti.
Questa giovane donna ormai proiettata nel mondo, non dimentica da dove viene e cosa la sua gente sta vivendo in una condizione perenne di assedio e distruzione.
Le sue origini sono ben radicate nella sua ricerca artistica e nei messaggi che trasmette anche attraverso i suoi social.
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tejanahistorias · 6 months
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youtube
Celebrando Gloria Anzaldúa y el día de Tonantzín
ALTAR: Cruzando Fronteras, Building Bridges, A documentary film directed by Daniele Basilio and Paola Zaccaria (2009).
Research, script and production: Paola Zaccaria. Music: Lourdes Perez. Editing: Mario Bucci. Dvd cover: Celeste de Luna.
SYNOPSiS
ENGLISH
A visual portrait of Gloria E. Anzaldúa (1942-2004), the Chicana mestiza poet ant thinker who sang life in Mexican-American borderlands and created powerful images on cultural mestizaje and on
nepantla state. The loving ofrenda to her legacy takes shape in the texture of women’s border art(ivism) and in the cultural and political centers committed to creating bridges across differences.
ITALIANO
Un ritratto per immagini di Gloria E. Anzaldúa (1942-2004), la poeta e pensatrice femminista chicana che ha cantato la vita lungo le frontiere messico-americane e ha creato immagini di grande impatto sul mestizaje culturale e sullo stato nepantla, il territorio dell’incertezza. L’omaggio riconoscente al suo lascito prende forma nella trama visiva dell’arte di frontiera delle artiste e nei centri culturali e politici impegnati a creare ponti attraverso differenze. (https://uniba-it.academia.edu/PaolaZaccaria/Other)
#tejanahistorias
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lamilanomagazine · 6 months
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Risiera di San Sabba inaugurazione della mostra " 7 dicembre 1943: destinazione lager"
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Risiera di San Sabba inaugurazione della mostra " 7 dicembre 1943: destinazione lager"   Giovedì 7 dicembre alle ore 11 nella Sala delle Commemorazioni della Risiera di San Sabba si inaugura la mostra dedicata al primo convoglio di deportati razziali partito dalla stazione centrale di Trieste, a 80 anni dal drammatico evento avvenuto nel 1943. La ricostruzione puntuale e rigorosa, resa accessibile al grande pubblico in una attenta operazione di public history, è il frutto delle ricerche condotte da un gruppo di studiose e studiosi specializzati nella storia della Shoah e della deportazione politica dall’OZAK (Zona Operazioni Litorale Adriatico). La mostra è realizzata dal Comune di Trieste, Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale in collaborazione con il Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner”. Hanno collaborato inoltre: l'Associazione Nazionale Ex Deportati-Sezione di Trieste, l'Archivio di Stato di Trieste, la Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea di Milano, la Fondazione Museo della Shoah di Roma, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Trieste. La mostra è curata da Sara Berger, Tullia Catalan, Franco Cecotti, Annalisa Di Fant, Stefano Fattorini, Dunja Nanut, Matteo Perissinotto (coordinamento scientifico), Marcello Pezzetti, con il coordinamento generale di Anna Krekic, conservatore del Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale. Ospite d’onore all’inaugurazione sarà Tatiana Bucci, testimone della Shoah. Il progetto espositivo ha l'obiettivo di ricordare gli 80 anni dalla partenza dei primi convogli dalla città giuliana verso i campi di concentramento nazisti, attraverso una ricostruzione rigorosa e al contempo altamente divulgativa di quanto accadde all'epoca. L’evento inaugurale si tiene proprio in occasione di un significativo quanto doloroso anniversario, la partenza il 7 dicembre 1943 del primo dei molti trasporti di deportati razziali diretti ad Auschwitz da Trieste. La mostra, partendo dalla ricostruzione di questo convoglio, dei luoghi della deportazione e delle vicende di vittime e carnefici, prende in esame anche la deportazione politica avvenuta nei mesi precedenti. L’esposizione costituirà per docenti e scolaresche, come pure per il pubblico generico, un importante punto di riferimento per la conoscenza di tale momento storico, fornendo strumenti didattici innovativi e aggiornati. La traduzione in sloveno e inglese la rende esportabile anche all’estero, oltre che fuibile ai turisti e ai numerosi visitatori stranieri della Risiera. Immagini e mappe aiutano il pubblico a visualizzare la storia di chi venne deportato, collocandola nel più ampio e complesso sistema delle deportazioni dall’OZAK. La mostra è frutto di una intensa attività di ricerca sulla bibliografia e sugli studi già pubblicati e in corso, ma anche e soprattutto di un nuovo lavoro su fonti e archivi che sono a disposizione degli studiosi solo da pochi anni, come le testimonianze orali, gli archivi di famiglia, i registri del Carcere del Coroneo, i censimenti razzisti del 1938 e 1942, l’archivio di Bad Arolsen, l'archivio della Repubblica di Slovenia e vari archivi americani, inglesi, norvegesi. La mostra sarà visitabile a ingresso libero fino al 9 giugno 2024 durante l’orario di apertura della Risiera di San Sabba. “TRIESTE PORTA DELL’EST” MAXMABER ORKESTAR IN CONCERTO Trieste porta dell’Est è il concerto di Maxmaber Orkestar che giovedì 7 dicembre alle ore 21.00 all’Auditorium Marco Sofianopulo del Museo Revoltella di via Diaz, 27 chiude il programma culturale 1943-2023. Trame intrecciate di memoria. Tra gioia e malinconia, un coinvolgente viaggio nella musica delle minoranze, attraverso spazi di contaminazione tra culture diverse, lungo un confine che non sia frontiera. Ingresso gratuito. Posti limitati. È consigliata la prenotazione all’indirizzo [email protected] per altre informazioni al seguente link - Maxmaber Orkestar - Lucy Passante Spaccapietra | voce, violino - Alberto Guzzi | voce, sax - Max Jurcev | voce, fisarmonica - Fabio Bandera | voce, contrabbasso - Romano Bandera | voce, chitarra - Alessandro Perosa | percussioni La Maxmaber Orkestar si forma nel 2003 a Trieste, dove la Mitteleuropa incontra il Mediterraneo, porta naturale fra Oriente e Occidente, luogo di scambio e contaminazione fra genti e culture diverse. Voci, fisarmonica, sax, violino, chitarra, percussioni e contrabbasso ci conducono in un viaggio attraverso la tradizione popolare dell’Europa orientale e del Mediterraneo. Ospite di numerosi festival, in Italia e in Europa, la Maxmaber Orkestar guarda all’arte di strada come modello di ricerca musicale, nel segno dello scambio e della conoscenza. Nel repertorio in programma la sera del 7 dicembre figurano canzoni yiddish e brani klezmer (Di saposhkelekh, Ot azoy, Ershter vals, Russian sher) ma anche musiche bosniache, macedoni e rom (Ajde Jano, Ćudna jada, Čoček), canzoni celebri quali Dance Me to the End of Love di Leonard Cohen e Bay mir bistu sheyn di Jacob Jacobs e Sholom Secunda e suggestive composizioni della stessa Maxmaber Orkestar (per esempio Ponterosso e I mati de Trieste). Sono musiche malinconiche e allegre al contempo, testimonianze di popoli e culture europei senza confini o bandiere, che attraversano la Storia con grande vitalità, ma a volte anche con estrema sofferenza. Numerosi i festival, nazionali e internazionali, nei quali la Maxmaber Orkestar è intervenuta: Straßen Kunst Festival Wiener Neustadt (AT), Straßen Festival Werne (DE), Pflasterspektakel Linz (AT), Pflasterzauber Festival Hildescheim (DE), Neuchâtel Buskers Festival (CH), STRAMU Würzburg International Festival (DE), Strasbourg Méditerranée (F), Aufgetischt! di Chur (CH), Waves Festival (DK), Stadtspektakel di Landshut (DE), Le Bal Rital di Parigi (F), Festival Klezmer di Ancona, Folkest, Carnevale di Venezia, Lethargy di Zurigo (CH), Aufgetischt! di St. Gallen (CH), Festival Internazionale di Goražde (BIH), Kid’s Festival di Sarajevo (BIH), Campus di Montecatini, Luka Praha (CZ), Eurofolk di Malaga (E), Jazz Etno Funky Festival di Koper (SLO), TriesteLovesJazz, Cortona On The Move, Radicazioni e DEAFEst in Calabria. Fra le numerose collaborazioni teatrali figurano Fuori dal bordo, spettacolo tragicomico sul tema dell’infanzia e dell’asilo, il progetto Il ratto d’Europa di Claudio Longhi e Il tempo della festa, con Roberta Biagiarelli (autrice e interprete del celebre A come Srebrenica). È del 2009 la collaborazione con il collettivo Wu Ming per la presentazione del libro Altai. Nel 2005 la Maxmaber Orkestar registra il suo primo CD, Ancheniente!, cui fa seguito nel 2007 Ajde Jano!. Nel 2011 viene pubblicato Malinkovec in Corte Fedrigovez e nel 2014 Spavomir. 1943-2023. TRAME INTRECCIATE DI MEMORIA - Attività promosse dal Comune di Trieste - e realizzate dal Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale - con il sostegno del MIC - Ministero della Cultura con la collaborazione di - Associazione Nazionale Ex Deportati - ANED, Sezione di Trieste - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia - ANPI, Comitato provinciale di Trieste - Commissione per il Civico Museo della Risiera di San Sabba - Comunità Ebraica di Trieste e Museo della Comunità Ebraica di Trieste “Carlo e Vera Wagner” - Conservatorio di Musica “Giuseppe Tartini”, Trieste - Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea - CDEC Onlus, Milano - Fondazione Museo della Shoah, Roma - Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata - IRCI, Trieste - Istituto Regionale per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea nel Friuli Venezia Giulia - Liceo Scientifico “Galileo Galilei”, Trieste - Università degli Studi di Trieste, Dipartimento di Studi Umanistici - DiSU Sindaco di Trieste Roberto Dipiazza - Assessore alle Politiche della Cultura e del Turismo Giorgio Rossi - Direttore Generale Fabio Lorenzut - Dirigente del Servizio Promozione Turistica, Musei, Eventi Culturali e Sportivi Francesca Locci - Responsabile dei Musei Storici e Artistici Stefano Bianchi - Coordinamento generale Anna Krekic, conservatore del Museo della Risiera di San Sabba - Monumento Nazionale - Coordinamento amministrativo Andreja Bruss - Segreteria Museo della Risiera di San Sabba Antonia Cilli - Immagine coordinata e allestimento mostre Studio Mark - Organizzazione spettacoli Studio Sandrinelli... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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g-tech-group · 1 year
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personal-reporter · 1 year
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Lina Pallotta al centro Pecci di Prato
Aperta fino ad ottobre presso il centro Pecci di Prato, la grande mostra Volevo vedermi negli occhi è la prima personale in un’istituzione pubblica italiana della fotografa Lina Pallotta, che ha lavorato a progetti fotografici con un’accentuata attenzione etica, riconoscendo al medium della foto un grande compito sociale. Il Centro Pecci presenta una selezione delle fotografie del progetto Porpora, scattate a Porpora Marcasciano, che conobbe la Pallotta nella Napoli degli anni Settanta e le due donne ebbero fin da subìto un profondo legame. Nel 1990 Pallotta iniziò a fotografare Porpora in  scene quotidiane che attraversano il personale, i contesti politici e di movimento, le geografie dei loro incontri tra l’East Village, Roma, Bologna e la campagna napoletana, con uno sguardo vicino e un tocco immediato. Volevo vedermi negli occhi raccoglie un ritratto prolungato di un’amica, una compagna e una persona, dove immagini sfocate, scene contrastate in bianco/nero, momenti rapidi ed effimeri restituiscono il racconto e gli intrecci di tempi, luoghi e corpi. A cura di Michele Bertolino e Elena Magini, la mostra è accompagnata dalla pubblicazione Porpora, edita da Nero, che raccoglie parte delle foto di Lina, un archivio visivo con un possibile percorso nella storia a partire dagli anni Settanta e alcuni saggi sul lavoro fotografico di Lina Pallotta. Lina Pallotta, fotografa e docente italiana che vive tra Roma e New York, è nata a San Salvatore Telesino nel 1955, e alla fine degli anni Ottanta si è trasferita nella Grande Mela, dove si è diplomata in Fotogiornalismo e Documentario fotografico all’International Center of Photography. Il suo obiettivo è legato ai movimenti underground, dalle sottoculture, dalle storie meno gridate, dagli aneliti di rivalsa, con una serie di progetti a lungo termine e un approccio personale sulla quotidianità in situazioni di marginalità, tematiche femminili, genere e identità. Ha pubblicato per varie riviste nazionali e internazionali, lavorato per Impact Visuals Agency di New York e per l’Agenzia Grazia Neri di Milano, con lavori come Basta  – to Work and Die on the Mexican Border  del 1999, sulla vita delle lavoratrici messicane nelle fabbriche di frontiera e Porpora e Valerie, un reportage di vent’anni d’amore e amicizia tra due importanti figure dell’attivismo italiano. Oggi Lina insegna presso la Scuola Romana di Fotografia, tiene workshop e conferenze in tutta Italia e a New York, anche presso l’International Center of Photography e l’Empire State College, ha fatto parte della giuria di numerosi premi fotografici ed è stata direttrice artistica di Gazebook: Sicily Photobook Festival 2017. Read the full article
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gcorvetti · 1 year
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Creato da un umano.
Leggo un articolo postato nella solita pagina FB del dibattito sull'AI e compagnia bella, articolo in fondo al post, per chi non volesse leggerlo anche se breve dice che ad Amsterdam un tizio ha aperto la prima galleria con opere create dall'AI, mentre a San Francisco la curatrice di una mostra post apocalittica dice che immagina un mondo dove l'AI diventa auto sufficiente e scalza il genere umano, praticamente la trama di Terminator, l'avrà mai visto?
Quello che traspare da queste due iniziative è che l'artista, colui che crea di fatto l'opera d'arte, sta diventando inutile, almeno per quelli che ci guadagnano, i galleristi, che si vedono anche creatori a questo punto senza nessuna esperienza ne studio di settore. Nell'articolo c'è anche una riga dedicata ai critici che come sempre mettono il naso, ma sto giro è lecito, e chiedono "se questa sia davvero arte o solo una moda e una tendenza che violano il diritto d'autore". La risposta è ancora dentro il dibattito tra le persone, gli artisti, i galleristi, i programmatori e in fine i politici che anche loro vogliono la loro fetta da questa che sembra essere una nuova frontiera di guadagno; no, non sono venale, anzi, ma sembra che la direzione per molti, tanti, sia proprio quella, in fondo dell'arte in se (pittura, scultura, musica, ecc ecc) a chi frega? Forse agli artisti romantici che adorano ancora il pennello, i colori ecc ecc, anche. So solo che quando e se metterò qualcosa online aggiungerò la dicitura "CREATO DA UN UMANO".
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...una raccolta di articoli di viaggio ma non solo. Lo sguardo dell'Autore si spinge sempre oltre, alle radici storiche, sociali della realtà immediatamente percepibile. Oltre i singoli capitoli come istantanee di viaggio, bella e densa di significato la prefazione con i concetti di viaggio, sintonia e riconoscimento, spazio, tempo, frontiera, spaesamento, persuasione, il viaggio-scrittura che si fa “archeologia del paesaggio", l’irresponsabilità del viaggiatore-spettatore e tanto altro...Le pagine scorrono veloci e si susseguono immagini di luoghi che l'antropologia urbana ha modificato pesantemente, persone incontrate, storie vissute, frasi e citazioni che lasciano il segno...#ravenna #booklovers #instabook #igersravenna #instaravenna #ig_books #consiglidilettura #librerieaperte #narrativa #claudiomagris (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/Co3409ioysb/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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realnews20 · 28 days
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Google espande l'intelligenza generativa nella ricerca. Alla Conferenza degli sviluppatori il Ceo Sundar Pichai ha annunciato l'apertura "agli Stati Uniti e presto ad altri paesi" della funzione AI Overview, i Riepiloghi, grazie alla quale gli utenti visioneranno risposte su domande complesse generate dall'IA. "Sono entusiasta di annunciare che questa settimana inizieremo a lanciare questa esperienza completamente rinnovata", ha dichiarato Pichai. "Google è in piena era di Gemini - ha aggiunto, facendo riferimento al chatbot lanciato un anno fa - un modello di frontiera pensato per essere multimodale dall'inizio. Ad oggi tutti i prodotti Google che superano i 2 miliardi di utenti usano le capacità di Gemini". Il ceo ha poi reso noto che durante la Google I/O il termine intelligenza artificiale è stato menzionato oltre 120 volte. Nella nuova interfaccia il chatbot riassume la risposta alla domanda scritta nel classico box superiore, prima dei classici siti web. Se si digita "come rimuovere una macchia di caffè dal tappeto?", Gemini restituirà dei passaggi consigliati con ulteriori link di riferimento. Alla conferenza degli sviluppatori Google ha rispoSto ad OpenAI presentando un assistente digitale "multimodale" in grado di elaborare anche video e voce, non solo il testo. Si chiama Project Astra ed è la risposta a Gpt-4o lanciato proprio 24 ore fa dalla concorrente. Elabora testo, voce e immagini in tempo reale mentre interagiamo, capendo anche il contesto. "Vogliamo rendere l’IA utile per tutti. Per raggiungere tale obiettivo abbiamo lavorato con DeepMind nella realizzazione di Project Astra e degli AI Agents”, ha detto Pichai. Una demo in diretta ha mostrato la possibilità di usare la fotocamera del telefono per riconoscere quello che c’è nell'ambiente circostante. L'IA “vede” il contesto e risponde, con un output vocale, alle domande poste dall’utente, come se fosse in una conversazione tra due persone. Gli AI Agents sono moduli, una sorta di piccole intelligenze artificiali, che imparano il comportamento delle persone per anticipare le loro richieste e coordinare le attività, anche su piattaforme differenti. Sono pensati per lavorare su computer e dispositivi mobili. Questi agenti sono costruiti sul modello di Gemini e su altri specifici per elaborare le informazioni più velocemente, codificando continuamente dati come foto e video, da integrare con la voce. Per un’esperienza ancora più personale, gli abbonati a Gemini Advanced potranno creare i Gem, le versioni personalizzate di Gemini. Basterà descrivere quello che si vuole e come l'IA deve rispondere. Gemini esaminerà queste istruzioni e, con un solo clic, le userà per creare un Gem che soddisfi esigenze specifiche. In un esempio fornito da Pichai, gli AI Agents potranno eseguire operazioni automatizzate al posto degli utenti, per acquistare un paio di scarpe online, conoscendo già i gusti della persona e il numero che calza. Con un accesso sicuro alle informazioni di pagamento, l’AI Agents effettuerà il pagamento e programmerà la consegna del corriere a casa.  Non c'è solo Sora di OpenAI. La sfida ai programmi che trasformano indicazioni testuali in video entra nel vivo con Google Veo. L’azienda ha presentato una nuova intelligenza artificiale durante la conferenza I/O 2024. Veo genera filmati di alta qualità che possono superare il minuto, con molti stili visivi e cinematografici diversi. Con una comprensione avanzata del linguaggio naturale e della semantica visiva, Veo può generare video che rappresentino con precisione la visione creativa dell’utente - cogliendo il tono delle richieste. Il modello comprende anche termini specifici, come “timelapse” o “riprese aeree di paesaggi”, per creare scene verosimili, come fare un videomaker in carne e ossa.  Demis Hassabis, amministratore delegato di Google DeepMind, ha spiegato che Veo è capace di mantenere una certa coerenza nei video finali, un particolare che spesso manca ai progetti di IA, con persone, animali e oggetti che si muovono in modo realistico attraverso le inquadrature.
Al momento, l'accesso a Veo è riservato, con Google che ha collaborato con alcuni creativi per mostrare le potenzialità dell'IA. In campo multimediale, viene annunciato anche Imagen 3, che genera foto da testo. Secondo Google, Imagen 3 comprende meglio il linguaggio naturale e le intenzioni degli utenti, sia che si tratti di brevi descrizioni che di testi più lunghi. Ottimizzata anche la realizzazione di testi nelle grafiche, una delle principali pecche delle attuali soluzioni di intelligenza artificiale generativa aperte al pubblico. Tutte le migliorie di Gemini dipendono dal nuovo modello Gemini 1.5 Pro, che dispone di una finestra contestuale che parte da 1 milione di token - secondo Google la più grande per qualsiasi chatbot consumer a livello mondiale. Gemini Advanced, la declinazione più alta dell'IA, può cogliere il significato di documenti di dimensioni considerevoli, ad esempio PDF di 1500 pagine, oppure riassumere 100 email in pochi secondi. Presto sarà in grado di gestire contenuti video della durata di 1 ora. Aggiornato anche l'hardware che potenzia il calcolo dei modelli di intelligenza artificiale di Google. Trillium è il nome della sesta generazione di processore per Google Cloud, progettato per la gestione delle reti neurali che danno vita alle prestazioni di IA. Pichai, alla Google I/O 2024, ha svelato l’arrivo di “Cerchia e cerca” su tutti i dispositivi Android. Si tratta della funzione, lanciata a gennaio sui Galaxy S24 e poi sugli smartphone Pixel, con cui è possibile cerchiare qualsiasi elemento sullo schermo del telefonino e ottenere risposte contestuali, grazie all’IA generativa di Gemini. Per l’occasione, “cerchia e cerca” viene ampliato per rispondere a varie istruzioni, tra cui la risoluzione di compiti matematici, con la spiegazione passo passo del procedimento per arrivare alla fine di un’equazione o di un grafico. Ma non è tutto: nella seconda metà dell’anno, sui dispositivi Pixel, Google porterà le opzioni di Gemini Nano, il modello più piccolo di intelligenza artificiale di Google, pensato proprio per i dispositivi mobili. Questo avrà funzionalità multimodali complete: oltre alla semplice elaborazione degli input di testo, lo smartphone potrà anche comprendere più informazioni di contesto, come luoghi, suoni e linguaggio parlato. In particolare, le persone potranno caricare nella barra di ricerca di Google anche dei video registrati con il cellulare, da usare per individuare risposte ad un problema. L’IA riconoscerà il focus per restituire altri video correlati e link utili. L'aggiornamento riguarderà anche la sicurezza digitale degli utenti. Secondo Google, durante un periodo di 12 mesi sono stati persi oltre mille miliardi di dollari a causa di frodi telefoniche. L'azienda sta testando una nuova funzionalità che usa Gemini Nano per fornire avvisi in tempo reale durante una telefonata, se rileva schemi di conversazione comunemente associati a frodi. Ad esempio, si riceverà un avviso se un individuo che afferma di essere un rappresentante della banca chiederà di trasferire urgentemente fondi, effettuare un pagamento con una carta o comunicare informazioni personali come PIN o password. Questa protezione avviene interamente sul dispositivo, senza la diffusione di informazioni online e mantenendo tutto in privato.  Riproduzione riservata © Copyright ANSA [ad_2] Sorgente
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