Fast Love (Dylan Fabrizio & Hans Kaempfer) Max Lucha Libre

@meadow-dusk I promised you I would post something in Italian sooner or later so here is an improvised jam session with my dad 😂❤️

Ringrazio, per così dire, la sadica @vpervaffanculo

Rules: Pick a song for every letter of your url and tag that many people

T - There Is a Light That Never Goes Out - The Smiths

H - Hurricane - Bob Dylan

E - Enjoy the Silence - Depeche Mode

U - Una Storia Sbagliata - Fabrizio De André

N - Now You're Taken - Mogwai

B - Blister in the Sun - Violent Femmes

E - Ekki Múkk - Sigur Rós

A - Anonimo - Lucio Battisti

R - Rock the Casbah - The Clash

A - Alison - Slowdive

B - Bluebird of Happiness - Mojave 3

L - Lullaby - Low

E - Enver - Offlaga Disco Pax

L - L'equilibrio - Scisma

I - Incenerate - Sonic Youth

G - Grace - Jeff Buckley

H - High and Dry - Radiohead

T - Transmission - Joy Division

N - No Time No Space - Franco Battiato

E - Ecstasy - Soviet Soviet

S - Stranamore - Roberto Vecchioni

S - Stella di Mare - Lucio Dalla

O - One of These Days - Pink Floyd

F - Fade Into You - Mazzy Star

B - Breed - Nirvana

E - E Penso a Te - Lucio Battisti

I - I'm the Ocean - Neil Young

N - Nuvole Senza Messico - Giorgio Canali

G - Goodbye Stranger - Supertramp

Non taggo nessuno perché di alcuni avrei paura a vedere gli abbinamenti

Dylan Fabrizio checking the toolbox of Hans Kaempfer, to make sure everything is there..

Hans Kaempfer looking good in red. 🇨🇱

Credit to @kris48 for the pic and the name of Hans’ tag team partner: Dylan Fabrizio!

La musica cantautorale: un genere che racconta l'Italia

La musica cantautorale è un genere musicale nato in Italia negli anni '50 e '60, che si caratterizza per la presenza di un'unica figura, il cantautore, che scrive sia i testi che la musica delle proprie canzoni. Questo genere ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della musica italiana, contribuendo a diffondere la cultura e i valori del nostro paese nel mondo. Cos'è? I primi cantautori italiani furono artisti come Luigi Tenco, Gino Paoli, Fabrizio De André e Francesco Guccini, che iniziarono a scrivere canzoni che raccontavano la realtà italiana con un linguaggio poetico e spesso impegnato. Le loro canzoni affrontavano temi sociali, politici e personali, e contribuivano a dare voce a un'Italia che stava cambiando. Negli anni '70, la musica cantautorale si diffuse ulteriormente, grazie a artisti come Lucio Dalla, Lucio Battisti, Antonello Venditti e Rino Gaetano. Questi artisti continuarono a raccontare l'Italia con le loro canzoni, ma esplorarono anche nuovi generi musicali, come il rock, il pop e il jazz. Negli anni '80 e '90, la musica cantautorale iniziò a perdere un po' di popolarità, a favore di generi musicali più commerciali. Tuttavia, alcuni artisti continuarono a portare avanti la tradizione cantautorale, come Francesco De Gregori, Pino Daniele, Vasco Rossi e Zucchero. Negli ultimi anni, la musica cantautorale ha avuto una nuova rinascita, grazie a artisti come Jovanotti, Ligabue, Marco Mengoni e Francesca Michielin. Questi artisti hanno contribuito a rinnovare il genere, introducendo nuovi temi e nuovi sonorità. La musica cantautorale è un genere che ha contribuito a definire la cultura italiana. Le canzoni dei cantautori italiani sono entrate nelle nostre vite e ci hanno raccontato la nostra storia. Sono canzoni che ci fanno riflettere, che ci emozionano e che ci fanno sentire orgogliosi di essere italiani. I temi della musica cantautorale I temi della musica cantautorale sono molteplici e spaziano dalla vita quotidiana all'amore, dalla politica alla società. I cantautori italiani hanno sempre avuto un forte senso civico e hanno utilizzato la loro musica per raccontare la realtà del nostro paese, sia le sue luci che le sue ombre. Tra i temi più ricorrenti nella musica cantautorale troviamo: - L'amore: l'amore è uno dei temi più importanti della musica cantautorale. Le canzoni d'amore dei cantautori italiani sono spesso intense e poetiche, e raccontano le diverse sfaccettature di questo sentimento. - La vita quotidiana: la musica cantautorale racconta anche la vita quotidiana delle persone comuni, con le sue gioie e le sue difficoltà. Le canzoni sulla vita quotidiana sono spesso realistiche e ci fanno riflettere sulla nostra esistenza. - La politica: la politica è un tema che ha sempre avuto un'importante presenza in questo genere. I cantautori italiani hanno utilizzato la loro musica per esprimere le proprie opinioni sulla politica e sulla società. - La società: questo genere racconta anche la società italiana, con i suoi problemi e le sue contraddizioni. Le canzoni sulla società sono spesso impegnate e ci invitano a riflettere sui cambiamenti del nostro paese. Nel mondo La musica cantautorale italiana ha avuto un'influenza significativa sulla musica di altri paesi. Artisti di tutto il mondo si sono ispirati ai cantautori italiani, e hanno portato avanti la tradizione cantautorale nei loro paesi. Tra gli artisti internazionali che hanno tratto ispirazione dalla musica cantautorale italiana troviamo: - Bob Dylan: il cantautore statunitense è stato uno dei primi a portare la musica cantautorale in America. Dylan ha riconosciuto l'influenza dei cantautori italiani sulla sua musica, e ha spesso citato i loro nomi nelle sue interviste. - Leonard Cohen: il cantautore canadese è un altro artista che ha tratto ispirazione dalla musica cantautorale. Cohen ha spesso scritto canzoni che raccontano la realtà sociale e politica, e il suo stile è stato influenzato da artisti come Fabrizio De André e Francesco Guccini. - Joan Baez: la cantante statunitense è stata una delle prime interpreti internazionali delle canzoni dei cantautori italiani. Baez ha contribuito a diffondere questo genere in tutto il mondo, e ha inciso diversi album di canzoni di artisti italiani, tra cui Fabrizio De André e Luigi Tenco. La musica cantautorale italiana è un genere che ha avuto un impatto significativo nel mondo. Le canzoni dei cantautori italiani sono entrate nelle vite di persone di tutto il mondo, e hanno contribuito a diffondere la cultura e i valori del nostro paese. Foto di Steve Buissinne da Pixabay Read the full article

patti smith, matthias grunewald, sylvia plath, john singer, toni morrison, frida kahlo, gina pane,, oscar wilde, el greco, george struikelblok, tracey emin, mark rothko, julia margaret cameron, jung boc su, ron athey, andrea mantegna, seamus heaney, nico, gustav mahler, paula rego, diane arbus, arvo part, bob flanagan, leonard cohen, ahn chang hong, francisco goya, nina simone, ulay, susan sontag, marina abramovic, edith piaf, edvard munch, louise bourgeois, beth gibbons, ian curtis, raimund hoghe, antony hegarty, maria callas, samuel barber, gunter bruce, francis bacon, arthur rimbaud, kae tempest, mike parr, david nebreda, pier paolo pasolini, sam fender, nick cave, ana mendieta, christian boltanski, leon golub, fabio mauri, david olusoga, kiki smith, maya angelou, hieronymus bosch, bobby baker, janis joplin, nan goldin, andrei tarkovsky, bob dylan, abel ascona, nancy spero, billie holiday, robert capa, sarah lucas, friedrich nietzsche, sonia boyce, steve mcqueen, fabrizio de andre', alda merini, letizia battaglia, nick drake, charles bukowski, iannis xenakis, rogier vander weyden, janine antonii, arvo parks, tracy chapman, jean genet, valie export, linda mary montano, william blake, john cooper clarke, hannah wilke, lou reed, tracey moffat, doris salcedo, rebecca horn, giacomo leopardi, santiago sierra, teresa margolles, regina jose' galindo, suzanne lacy

scoring six of crows but it’s only songs from the 20th century

sometimes the best way to avoid hopelessly dating something is to really extra date it. if EYE was in charge here are some i’d choose for Key Character moments (leaning VERY 60′s folk) 

Kaz - “Sinnerman” by Nina Simone - end of book 1, as everything falls apart. oh sinnerman where you gonna run to? 

(honorable mentions: il testamento di tito, by fabrizio de Andrè)

Inej - When the Ship Comes In, Bob Dylan - (her entire final sequence with the Wraith) 

honorable mention: it’s my way by buffy sainte-marie, esp for Inej deciding her path in SOC. i’ve got my own seeds, my own weeds, my own harvest that i’ve sown) 

Jesper - Dollar Bill Blues, Townes Van Zandt - introduction sequence baby! 

(honorable mentions: well i do think the gambler by kenny rodgers has a place here. and the boxer. oh i am just a poor boy with my story seldom told i have squandered my resistance for a pocketful of mumbles such are promises) 

Matthias- Universal Soldier, Buffy Sainte-Marie - oh, i do think we all know when. he’s the one who gives his body as a weapon of the war and without him all this killing can’t go on. 

honourable mention: i ain’t marching anymore by phil ochs. call it peace or call it treason call it love or call it treason, but I ain’t marching anymore. when i’m gone by phil ochs as well. 

nina - sweet sir galahad, joan baez. oh this is. i will cry over this one. just a little 

honorable mention: joan covering an older jewish song that works just so well for her story, esther and abi ofarim covering a different translation here. whoever treasures freedom like the swallow has learned to fly

wylan- a hard rain’s gonna fall (this is a modern cover of dylan. but we’ve already had enough dylan.) by the time he’s reached the end of CK i suspect wylan feels he’s seen as much as the narrator has 

honorable mentions: i fully believe colm walks on set with “ordinary man” by christy moore playing. 

Fast Love (Hans Kaempfer & Dylan Fabrizio)  IG: @hanskaempfer - 𝑼 𝑴𝒂𝒌𝒆 𝑴𝒚 𝑳𝒊𝒇𝒆 𝑪𝒐𝒎𝒑𝒍𝒆𝒕𝒆 ❤️‍🔥

Playlist for a road trip

Wow, that's an easy question, but at the same time, it's hard to elaborate a complete list. As a guy of a certain age, I have to say that a large part of my musical preferences remained in the 70s and 80s.

Of course,My list would begin with this song:

-Horse with no name (it's THE song to begin a road trip).

Couldn't miss:

Elvis Costello, John Denver, Supertramp, Bob Dylan, Alan Parson Project, Billy Joel, David Bowie, Eric Clapton, Paul Simon, Rolling Stones, AC DC, Soft Cell, Arctic Monkeys, Belle and Sebastian, Franz Ferdinand, lots of jazz (Armstrong, Fitzgerald, Nancy Wilson, Chet Baker), some classical music (Beethoven, Bernstein, Prokofiev), Spanish pop like Los Punsetes, Martin Sevilla (of course), Los Nikis, Lory Meyers, Juan Perro, Some French music like George Brassens, Serge Gainsbourg, Juliette Greco, Aznavour, Italian singers like Fabrizio de André, Mina, Franco Batitatto, Brazilian music (Jobim, Caetano Veloso, Chico Buarque, Astrud Gilberto), some OST...

I think we have arrived, though a lot of music fell by the wayside.

Thanks for the ask!

people like to make out faber to be the “italian bob dylan”, meanwhile ive noticed a lot more parallels between him and phil ochs instead

CIRCO BUSNELLI A PALAZZOLO FOTO SPETTACOLO 2024

CIRCO BUSNELLI A PALAZZOLO FOTO SPETTACOLO 2024 Il complesso diretto da David Busnelli ha trascorso la Pasqua a Palazzolo sull'Olio, prima tappa del tour nel bresciano.

Negli scorsi giorni abbiamo raggiunto il circo proprio a Palazzolo e ne abbiamo approfittato per fotografare lo spettacolo attualmente presentato.

Questa la scaletta con gli artisti in programma: PARATA INIZIALE - GIOCOLIERI - ADRIEN & LORAN EOTVOS - IL PRINCIPE DEL TRAPEZIO WASHINGTON - DAVID BUSNELLI - RIPRESA COMICA - DYLAN - ANTIPODISTA - NICOLE VULCANELLI - HULA HOP - ADRIEN EOTVOS - RIPRESA COMICA IL TORERO - CLOWN DYLAN - CERCHIO AEREO - LORIEN - VERTICALISTA - ELIZABETH BUSNELLI - PIATTI COMICI - CUOCHI PAZZI - CLOWN DYLAN E FRAGOLA​ ** INTERVALLO ** ​GRANDI ILLUSIONI - BUSNELLI ILLUSIONIST - RIPRESA COMICA - CLOWN DYLAN E FRAGOLA - BALLERINA CLASSICA AL TRAPEZIO - ELIZABETH BUSNELLI - GIOCOLIERE PALLINE RIMBALZANTI - DYLAN - PARATA FINALE - TUTTI GLI ARTISTI IN PISTA Per vedere altri album dedicati agli spettacoli precedenti del circo Busnelli CLICCATE QUA Prossima tappa del tour in provincia di Brescia sarà Gavardo dove il circo Busnelli darà i propri spettacoli in Piazzale Fabrizio Quattrocchi, adiacente Centro Commerciale Bennet, dal 05/04/2024 al 08/04/2024.

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CIRCO BUSNELLI A PALAZZOLO FOTO SPETTACOLO 2024

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Un brano che ho ascoltato mille volte d'improvviso mi colpisce la testa come un fulmine. Fabrizio de André ha avuto più fasi nella mia vita. Ho conosciuto l'artista in un età immatura in cui non capivo i testi ma apprezzavo le melodie barocche. Ero adolescente ed i brani dell'artista erano qualcosa da cantare ma niente di più. Conoscevo le canzoni più famose, scollegate però dal tempo e dall'album. Quando poi è arrivata una certa profondità di sguardo ho voluto approfondire l'artista partendo cronologicamente dalla sua storia - che in parte già conoscevo per una biografia di Paolo Villaggio che mi ero letto. Il primo album che mi colpì fu Storie di un impiegato, lo ascoltai in un età più matura e in un periodo di rivoluzione in cui mi avevano eletto rappresentante d'istituto e credevo in concetti quasi anarchici, andavo alle manifestazioni e usciva sempre dalle casse Canzone del maggio (ad oggi quelle manifestazioni mi sembrano abbastanza ridicole e fasulle perché la gente che c'era è andata contro tutti gli ideali per cui manifestava). Il secondo album che comprai in vinile poco tempo dopo fu Indiano, poi Le nuvole, Tutti morimmo a stento, la buona novella ed infine quello che poi divenne l'album per eccellenza: Rimini. Rimini è da sempre LP che mi porta a mettere De André sopra alla piramide delle preferenze. È una concatenazione di brani di spessore a cui tanti artisti non arriveranno mai. Una cover di Bob Dylan (avventura a Durango) che è quasi migliore dell'originale e sonorità diverse che si alternano complesse ma limpide, chiare.

E l'altro giorno riascoltando l'album, arrivato al brano Parlando del naufragio della London Valour sono rimasto paralizzato, completamente rapito da quelle parole e quella sonorità che in passato non era mai riuscita a colpirmi con così tanta profondità.

Era la migliore delle spugne Fabrizio De André.

Bravissimo nello scegliere i modelli musicali da seguire in Italia, in Francia e aldilà dell’Atlantico (Brassens, Brel, Tenco, Dylan, Cohen, Murolo; ma anche stralci di musica classica e popolare dell’Europa e del mondo).

Un sottile versificatore capace di assorbire, digerire e trasformare in stupendi testi le sue buone e variegate letture (Villon, Baudelaire, Prévert, i vangeli apocrifi, Le Masters, Bakunin e Malatesta, De Andrade e Mutis). Abile nello scegliersi collaboratori che arricchivano il suo variegato mondo artistico e musicale (Reverberi, Villaggio, Piovani, i New Trolls, Bubola, la PFM, Pagani e Fossati, per esempio; ma pure Mina, Teresa De Sio, Dori Ghezzi, i Tazenda, Francesco Baccini, Ricky Gianco e Max Manfredi). Qualche volta, magari, anche un po’ ladro (come nel caso della musica di Via del Campo, presa in prestito da una canzone di Enzo Jannacci, basata su una musica del 1500, portata in luce da una ricerca di Dario Fo).

Tutto macinato nel suo mondo marchiato De Andrè e diffuso attraverso la sua voce chiara, precisa, autorevole e perentoria.

Perché, in fondo, non importa da dove si prende, importa dove si porta. [...]