esce il nuovo numero di 'container' - osservatorio intermodale di [dia•foria
esce il nuovo numero di ‘container’ – osservatorio intermodale di [dia•foria
La rivista CONTAINER – osservatorio intermodale esce con il secondo numero (B). Dopo due anni di lavori, covid compreso, finalmente vede la luce una pubblicazione ancora più ricca e articolata della precedente. Sono state inaugurate al suo interno nuove rubriche per permettere di ordinare al meglio la multifocalità di queste 84 vulcaniche pagine. Si va dalla critica letteraria, alle arti visive,…
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Pietà, Signore (Alessandro Stradella) - Academy of St Martin in the Fields 1997
Canção de 1660: link.
Dmitri Hvorostovsky - barítono
Sir Neville Marriner - regente
Pietà Signore ou Aria di Chiesa é uma ária de igreja do barroco médio, cuja configuração musical é mais frequentemente atribuída a Alessandro Stradella. O autor do texto é desconhecido, embora, como acontece com a maioria dos textos religiosos do período, os temas de arrependimento e perdão sejam predominantes.
Letra em italiano:
Pietà, Signore, di me dolente,
Signor, pietà!
Se a te giunge il mio pregar
Non mi punisca il tuo rigor:
meno severi, clementi ognora,
Volgi i tuoi sguardi sopra di me!
Non fia mai che nell’inferno
sia dannato nel fuoco eterno
dal tuo rigor: gran Dio!
Tradução para português:
Piedade, Senhor, de mim que estou sofrendo,
Senhor, tem piedade!
Se minha oração chegar a ti
que teu rigor não me castigue:
menos severo, mais clemente a cada vez,
volte seus olhos para mim!
Não permitas que eu esteja no inferno
para ser condenado ao fogo eterno
por teu rigor, grande Deus!
Mario Lanza
Franco Corelli 1963
Mario del Monaco 1966
Luciano Pavarotti (Montreal, 1978)
Alfredo Kraus
José Carreras (Granada, 1990)
Angela Gheorghiu (Londres, 2001)
Carlo Bergonzi 2016
Tigran Ohanyan
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La truffa dell'acqua in bottiglia
La truffa dell'acqua in
bottiglia
un affare miliardario
Viviamo ormai nell'era dell'acqua
Imbottigliata.
Le chiare, fresche, dolci acque
hanno un tappo , un'etichetta e un codice a barre.
Ne consumiamo ogni anno circa 200 litri a testa,
Ogni anno in Italia si imbottigliano più di 14 miliardi di litri (245 nel mondo) da 300 sorgenti attive gestite da 170 aziende di imbottigliamento che producono 608 differenti etichette.
La vendita avviene prevalentemente nei supermercati
(55%), seguiti dai discount (18,5 %) e poi da ipermercati e piccoli negozi a
libero servizio.
Le aree geografiche dove si consuma più acqua sono il
Nord Ovest (28,9 %), seguito dal Sud con la Sicilia (27,8 %), dal Centro più
Sardegna (25 ) e Nord-Est (18,3 %).
L’affare da 2,3 miliardi di euro all'anno è nelle mani di pochi.
I primi otto grandi gruppi del settore detengono una
quota di mercato pari al 72 per cento:
- Il gruppo Nestlè (che ha in Italia la San Pellegrino, la Panna, la Recoaro e la Levissima),
- San Benedetto (San Benedetto, Guizza, Nepi, Cutolo),
- Fonti di Vinadio (Sant'Anna), Norda-Gaudianello, Cogedi (Uliveto e Rocchetta),
- Ferrarelle (Ferrarelle, Natìa, Santagata, Boario, Fonte Essenziale),
- Spumador (Valverde, S. Antonio, San Carlo, Mood) e Lete.
In Italia ,il prezzo delle acque minerali è
inferiore rispetto a quelle di altri paesi:
la gran parte delle bottiglie da 1,5 litri in pet costano tra i 20 e i 40 centesimi.
Quale è la vera storia dell'acqua in
bottiglia ?
https://youtu.be/xYegMLQw0eo
Ne abbiamo davvero bisogno?
Un po' più care le acque straniere (Perrier ed Evian le più diffuse), quelle gourmet (la San Pellegrino, la Panna, la Nepi, la Filette)
Quelle come la Uliveto, la Sangemini, la Fiuggi, che da sempre sono ritenute a torto o a ragione «curative».
Per queste bottiglie si va dai 50 centesimi a bottiglia e spesso si sfiora l'euro. Prezzi che leggiamo con noncuranza, ma che sono enormi rispetto al prezzo di un litro di acqua potabile da rubinetto, che è un millesimo di euro.
A rendere appetibile il business
sono quindi i volumi.
E soprattutto gli esigui canoni di concessione delle falde, che sono beni demaniali regolati da norme regionali molto varie che configurano una sorta di far west:
molte regioni fanno pagare una concessione legata alla superficie occupata dallo stabilimento e non alla quantità di acqua prodotta,
altri utilizzano sistemi misti:
il risultato è che le aziende spesso multinazionali pagano alle regioni cifre che in molti casi non riescono a ripagare nemmeno le spese necessarie per i controlli sanitari o per lo smaltimento della plastica
Ciò rende l'industria dell'acqua in bottiglia una delle più remunerative in assoluto.
Per non parlare delle acque micro filtrate in bottiglia, pagate allo stesso prezzo della minerale pur essendo acqua di rubinetto arricchita con anidride carbonica e sali minerali.
Il paradosso è che noi italiani siamo tra i più grandi bevitori di acqua minerale in bottiglia, pur avendo una rete idrica tra le migliori al mondo.
L’acqua che esce dai nostri rubinetti è sana e spesso anche buona di gusto:
Subisce controlli molto più frequenti e severi rispetto all'acqua in bottiglia e deve rispettate limiti di legge di contaminanti più rigorosa,
addirittura ci sono sistemi di disinfezione UV sperimentati in alcuni acquedotti che non lasciano alcuna traccia né chimica né organolettica.
E poi con il costo di una bottiglia da 1,5 litri acquistata al supermercato, vale a dire 40 centesimi,
A casa con 40 centesimi compriamo un metro cubo di acqua, vale a dire mille litri.
Si è fatto qualcosa ?
Dal 1980 a oggi il mercato delle acque minerali è quintuplicato, mentre le tariffe pagate dalla società imbottigliatrici alle regioni sono rimaste quasi invariate, in molti casi con canoni ancora stabiliti con “regio decreto” o vecchi di oltre Trent'Anni.
Per risolvere questa situazione, nel 2006, la Conferenza Stato-Regioni ha elaborato un documento di indirizzo in cui si proponeva l’applicazione di canoni uniformi sul territorio nazionale che prevedessero l’obbligo di pagare sia in funzione degli ettari dati in concessione, sia per i volumi imbottigliati.
Nel 2017 Legambiente è andata a verificare il livello di attuazione di quanto stabilito nel 2006.
I risultati non sono positivi:
- Solo una regione promossa (Lazio),
- dieci promosse con riserva (Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta, Veneto e Provincia autonoma di Trento),
- quattro rimandate (Basilicata, Campania, Piemonte, Abruzzo)
- sei bocciate (Provincia autonoma di Bolzano, Emilia Romagna, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna).
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Carlos Tavares, l'Europa non ha bisogno di Euro 7
Carlos Tavares, l’Europa non ha bisogno di Euro 7
Una normativa Euro 7 con limiti severi sarebbe un favore ai marchi cinesi
Il numero uno di Stellantis, Carlos Tavares, è tornato a puntare il dito sulla normativa Euro 7, ribadendo, ancora una volta, la sua inutilità durante l’evento Automobilwoche di Berlino. Un concetto che Tavares aveva già espresso non troppo tempo fa durante il Salone dell’Auto di Parigi. Il pensiero del CEO del Gruppo…
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Ravenna, Zattoni nuova presidente Lions Club
Ravenna, Zattoni nuova presidente Lions Club.
È Daniela Zattoni la nuova presidente del Lions Club Ravenna Romagna Padusa. La cerimonia di insediamento si è tenuta nella splendida cornice dei giardini di Palazzo Manzoni, mirabile convento fortificato del 1400 costruito dai monaci classensi poi diventato proprietà dei conti Manzoni di Faenza.
Una cinquantina, tra soci del club ed invitati, hanno preso parte all’evento. Presenti, tra gli altri, il presidente della Fondazione Lions Clubs per la Solidarietà del distretto Lions 108A Francesca Romana Vagnoni del Club San Benedetto del Tronto Host, il tesoriere del distretto Lions 108A Carlo Simoncelli, il presidente della prima e seconda Circoscrizione Romagna del distretto Lions 108A Cinzia Ghirardelli, il secondo vice governatore incoming del distretto Lions 108A Mario Boccacini del Lions Club Ravenna Host, il Grande Ufficiale Prof. Avv. Alberto Gamberini, il presidente del Ravenna Football Club Ravenna FC 1913 Alessandro Brunelli, il direttore generale Claudia Zignani e il presidente dell'Istituzione Biblioteca Classense Patrizia Ravagli.
Daniela Zattoni è un legale del foro di Ravenna con una trentennale esperienza al vertice di uffici legali di imprese di costruzioni italiane. Attualmente svolge la libera professione. Il passaggio di testimone con il presidente uscente Lorenzo Frisenda è avvenuto giovedì 30 giugno.
«È un grande onore assumere la carica di Presidente di questo bellissimo club ��� ha dichiarato Daniela Zattoni – un onore ed un onere: bisogna esserne all'altezza. Si è chiuso un anno lionistico densissimo di attività e di risultati. Si veniva da 2 anni di "fermo" causa pandemia. Il virus, un essere microscopico, ha messo in ginocchio il mondo, ha fermato i potenti della terra. L'Uomo si è trovato impotente, ma ci ha insegnato l'importanza del Tempo, l'importanza della amicizia, del bello di stare insieme. Ci ha insegnato che il "piegare la testa" con umiltà agli eventi della Vita è una forza: come il giunco si piega flessuoso alla tempesta, non come l'orgogliosa quercia. Quando la tempesta passa il giunco si rialza, la quercia si spezza».
«Ci ha insegnato a guardare l'altro, quelli che restano indietro, i più fragili, ad adeguare il nostro passo con il loro: solo così si fa "muro", un muro che è un argine ad ogni solitudine, ad ogni bisogno. Questa è la forza dei Lions: la squadra. Non ho mai creduto al “one man show”. Ho sempre creduto nel paziente lavoro in team. Il nuovo anno lionistico si apre su scenari internazionali che dispiegano nuove inquietudini e occorrerà ancor più di prima mettere al centro della nostra attenzione le persone e le esigenze del territorio. Occorrerà, quindi ottimizzare gli sforzi e le risorse per destinarli ad obiettivi puntuali», ha concluso la neo presidente.
L'elezione di Daniela Zattoni a presidente di Club vuole anche essere un omaggio e un ricordo simbolico della convention di Taipei del 5 luglio 1987 in cui venne votata con grande maggioranza la fine della discriminazione delle donne nella partecipazione attiva ai Lions club.
Il nuovo organigramma del Lions Club Ravenna Romagna Padusa per l'annata lionistica 2022/2023 è così composto: Daniela Zattoni (Presidente), Riccardo Severi (1° Vicepresidente), Simone Godoli (2° Vicepresidente), Lorenzo Frisenda (Past President) Andrea Bandini (Segretario), Sergio Minghetti (Cerimoniere), Carlo Simoncelli (Tesoriere), Susanna Falzoni (GMT) Marco Ronchi (GST), Cinzia Ghirardelli, Corrado Pirazzini, Stefano Sansavini e Carlo Serafini (Consiglieri)....
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Coronavirus, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò: “È la conseguenza di sodomia e matrimoni gay” Di Antonio Scali Il Coronavirus sarebbe una punizione di Dio contro i peccati dei singoli e della società, come aborto, eutanasia e “l’orrore del cosiddetto matrimonio omosessuale, la celebrazione della sodomia e delle peggiori perversioni”. Ad affermarlo è l’arcivescovo Carlo Maria Viganò nel corso di un’intervista al giornale cattolico The Remnant, ripresa in Italia dal sito Corrispondenza Romana. Secondo Viganò, ad aver suscitato “lo sdegno di Dio” sarebbero stati alcuni gravi peccati “commessi dalle società, dalle Nazioni. L’aborto, che anche durante la pandemia continua a uccidere bambini innocenti; il divorzio, l’eutanasia, l’orrore del cosiddetto matrimonio omosessuale, la celebrazione della sodomia e delle peggiori perversioni, la pornografia, la corruzione dei piccoli, la speculazione delle élites finanziare, la profanazione della domenica…”. “Il Signore è Padre amorevolissimo perché ci insegna come dobbiamo comportarci per meritare l’eternità beata del Cielo, e quando col peccato disobbediamo ai Suoi precetti, non ci lascia morire, ma ci viene a cercare, ci manda tanti segnali – talvolta anche severi, com’è giusto – perché ci ravvediamo, ci pentiamo, facciamo penitenza e riacquistiamo l’amicizia con Lui. Sarete miei amici, se farete quel che Io vi comando. Mi pare che le parole del Signore non diano adito ad equivoci”, aggiunge Viganò nell’intervista. Alla domanda invece su eventuali colpe della Chiesa, il prelato risponde: “La Chiesa è in sé sempre, indefettibilmente santa, poiché essa è il Corpo Mistico di Nostro Signore, e sarebbe non solo temerario, ma blasfemo anche solo pensare che la divina istituzione che la Provvidenza ha posto in terra come dispensatrice della Grazia ed unica arca di salvezza possa anche minimamente essere imperfetta”.
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Navidad en el Caribe (español) | Cortometraje animado | dirección Walt...
Navidad Caribeña.
Es la historia del Gobernador de una isla en el caribe, que cuando se entera de que sus sobrinos lo vienen a visitar quiere celebrar la Navidad exactamente como en su tierra. El quiere pavo, un árbol de Navidad, y todo lo que hay en su país natal. Pone al carpintero Chanó y su amigo Cané, el inventor, a construir lo necesario para una buena Navidad.
FICHA TÉCNICA
Año de producción: 2001
Stop Motion
Formato Original: Video
Duración: 24 minutos
Idioma: Versiones en Inglés y Español
CRÉDITOS
Dirección: Walter Tournier
Asistente de Dirección: Javier Peraza
Productor: Carl Mc Mullin
Productores ejecutivos: S4C, Chris Grace, Hum Walters
Directora de Arte: Laura Severi
Jefe de animación: Pablo Turcatti
Guión: Walter Tournier, Carl Mc Mullin, Martín Lamb, Penélope Middelboe Sonido: Leonardo Croatto, Carlos Da Silveira
@mademoiselle-princesse @princesssarisa @teashadephoenix @notangryenough @anghraine @deise-tb @gravedangerahead @graf-edel-weiss
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HP - The Edge: Anthem | Elastic - 2021 from Gabriel | ItsKnowOne | Perez on Vimeo.
Agency: JOAN Creative
CCO: Jaime Robinson
ECD: Lauren Costa
CD: Mica Gallino
Copywriter: Mark Svartz
Managing Director: Sarah Collinson
Group Account Director: Shani Athureliya
Senior Producer: Nicole Severi
Producer: KC Van Elslander
Producer: Theresa Reyes
Associate Producer: Victoria Najmy
Director Of Creative Services: Becca Patrick
____________________________________________________________________________
LIVE ACTION
Production Company: Spoon Films
Director of Photography: Tony Brummer
Live Action Producer: David Wolfson
____________________________________________________________________________
Post Production
Design Studio: Elastic
Creative Director: Duncan Elms
VFX Lead: Lee Buckley
Designers: Ethem Cem, Mert Kizilay, Ilya Tselyutin, Gabriel Perez, Carlo Sa, Gryun Kim,
Chris Bjerre
Animators: Alex Silver, Lee Buckley, Yongsub Song, Gabriel Perez Takayuki Sato, Christian Brown, Evan
Larimore, Blaise Hossain, Alex Braddock, Evan Ausmus
Rigger: Josh Dyer
Editor: Rachel Fowler
Assistant Editor: Emily Morgan
Producers: Katie Buckley & Ashley B. Carey
Production Coordinator: Mitchell Fraser
Head of Production: Kate Berry
Executive Producer: Luke Colson
Managing Director: Jennifer Sofio Hall
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ACESSE EM 10/09
Na próxima sexta, 10/09, o GPPimg (Grupo de Pesquisa Pensamento por Imagem) da APPH se reúne para discutir o texto "O trançado, a música e as serpentes da transformação no Alto Xingu" de Aristóteles Barcelos Neto. A pesquisa integra o livro “Quimeras em diálogo: grafismo e figuração nas artes indígenas”, organizado por Carlo Severi e Els Lagrou, que estamos estudando no grupo nos últimos meses.
As serpentes são tema mitológico para diferentes povos amazônicos e a sua presença é constantemente produzida através de figurações variadas, como em desenhos e cestarias. No entanto, Aristóteles Barcelos Neto (p. 181) alerta: "[...] mito não é legenda de desenho nem este ilustração de mito".
O encontro é gratuito e aberto a todos os interessados, não sendo necessário qualquer tipo de inscrição, vínculo institucional ou formação acadêmica, como todas as atividades de pesquisa da APPH.
As reuniões do grupo são viabilizadas pela nossa rede de apoiadores. Torne-se também um Amigo da APPH: apoia.se/apph.
Para conhecer mais sobre o GPPimg, acesse apph.com.br/gppimg.
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HP “The Edge - Anthem” from Elastic on Vimeo.
Agency: JOAN Creative
CCO: Jaime Robinson
ECD: Lauren Costa
CD: Mica Gallino
Copywriter: Mark Svartz
Managing Director: Sarah Collinson
Group Account Director: Shani Athureliya
Senior Producer: Nicole Severi
Producer: KC Van Elslander
Producer: Theresa Reyes
Associate Producer: Victoria Najmy
Director Of Creative Services: Becca Patrick
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LIVE ACTION
Production Company: Spoon Films
Director of Photography: Tony Brummer
Live Action Producer: David Wolfson
____________________________________________________________________________
Post Production
Design Studio: Elastic
Creative Director: Duncan Elms
VFX Lead: Lee Buckley
Designers: Ethem Cem, Mert Kizilay, Ilya Tselyutin, Gabriel Perez, Carlo Sa, Gryun Kim,
Chris Bjerre
Animators: Alex Silver, Lee Buckley, Yongsub Song, Takayuki Sato, Christian Brown, Evan
Larimore, Blaise Hossain, Alex Braddock, Evan Ausmus
Rigger: Josh Dyer
Editor: Rachel Fowler
Assistant Editor: Emily Morgan
Producers: Katie Buckley & Ashley B. Carey
Production Coordinator: Mitchell Fraser
Head of Production: Kate Berry
Executive Producer: Luke Colson
Managing Director: Jennifer Sofio Hall
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"Giacomo Leopardi è un bambino di straordinaria intelligenza che cresce nella casa-biblioteca di Recanati assieme ai fratelli Carlo e Paolina, nello Stato Pontificio. Ha un rapporto difficile con la madre Adelaide e il padre Monaldo, nobili autoritari dai modi rigidi e severi. Insofferente alle ristrettezze di un ambiente così chiuso, il ragazzo vuole allontanarsi dalle mura familiari, desideroso di condividere il mondo intellettuale e reale dei suoi amici letterati"
(Grazie! I decided to transform the presente storico to the past tense because that sounds better in Swedish, also some sentences are a little ?? but like yeah)
Giacomo Leopardi var ett extraordinärt (mycket/väldigt) intelligent barn som växte upp tillsammans med sina syskon Carlo och Paolina i husbiblioteket i Recanati i kyrkostaten. Han hade ett komplicerat förhållande med sina föräldrar Adelaide och Monaldo som var stränga och allvarliga nobla auktoritärer. Trött på att leva i en sådan inskränkt och stängd miljö ville pojken ta sig bort från familjens bostad. Han ville delta i sina litteraturvänners (författarvänners) intellektuella och äkta värld.
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Coronavirus, l’arcivescovo Carlo Maria Viganò: “È la conseguenza di sodomia e matrimoni gay” Di Antonio Scali Il Coronavirus sarebbe una punizione di Dio contro i peccati dei singoli e della società, come aborto, eutanasia e “l’orrore del cosiddetto matrimonio omosessuale, la celebrazione della sodomia e delle peggiori perversioni”. Ad affermarlo è l’arcivescovo Carlo Maria Viganò nel corso di un’intervista al giornale cattolico The Remnant, ripresa in Italia dal sito Corrispondenza Romana. Secondo Viganò, ad aver suscitato “lo sdegno di Dio” sarebbero stati alcuni gravi peccati “commessi dalle società, dalle Nazioni. L’aborto, che anche durante la pandemia continua a uccidere bambini innocenti; il divorzio, l’eutanasia, l’orrore del cosiddetto matrimonio omosessuale, la celebrazione della sodomia e delle peggiori perversioni, la pornografia, la corruzione dei piccoli, la speculazione delle élites finanziare, la profanazione della domenica…”. “Il Signore è Padre amorevolissimo perché ci insegna come dobbiamo comportarci per meritare l’eternità beata del Cielo, e quando col peccato disobbediamo ai Suoi precetti, non ci lascia morire, ma ci viene a cercare, ci manda tanti segnali – talvolta anche severi, com’è giusto – perché ci ravvediamo, ci pentiamo, facciamo penitenza e riacquistiamo l’amicizia con Lui. Sarete miei amici, se farete quel che Io vi comando. Mi pare che le parole del Signore non diano adito ad equivoci”, aggiunge Viganò nell’intervista. Alla domanda invece su eventuali colpe della Chiesa, il prelato risponde: “La Chiesa è in sé sempre, indefettibilmente santa, poiché essa è il Corpo Mistico di Nostro Signore, e sarebbe non solo temerario, ma blasfemo anche solo pensare che la divina istituzione che la Provvidenza ha posto in terra come dispensatrice della Grazia ed unica arca di salvezza possa anche minimamente essere imperfetta”.
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Chi mi conosce sa che uso le carte di credito e/o di debito anche per le spese di poco conto. Sono quindi favorevole all’uso della #MonetaDigitale per favorire la tracciabilità ma anche per semplificarci la vita. Devo, però, raccontare un aneddoto che è emblematico della situazione nel Paese. L’altra sera a Roma, verso le ore 20, alla stazione centrale, ero in fila ( più o meno al centesimo posto) per prendere un taxi. All’inizio della fila c’era una signora americana ed il Prof. Carlo Cottarelli ( Mr. Forbici). Li notai perché entrambi si facevano superare dagli altri utenti in fila. Capii dopo un po’ che lo facevano perché tutti i taxi che arrivavano non accettavano carte di credito. Arrivai anche io quasi al traguardo quando la signora americana, contenta dell’arrivo del taxi “digitale” esclamò : Finally, welcome to the future, welcome Italy! Ieri, le forze di Governo ( tranne #ItsliaViva) hanno deciso di abbassare la soglia d’uso del contante a 1.000 Euro. Premesso che il superamento dell’uso del contante lo trovo un atto di civiltà e di modernità ( in epoca di BitCoin) due domande sorgono spontanee: Perché dobbiamo essere i più severi in Europa, e perché dobbiamo esserlo proprio nel Paese culturalmente meno pronto? Davvero riteniamo che questa possa essere considerata una misura efficace di lotta all’evasione in Italia, nel Paese, cioè, con minore predisposizione all’uso della moneta digitale e dove spesso capita sentirsi dire: mi dispiace, per disturbi alla linea non si accettano carte di credito! A mio avviso, così predisposta, una misura del genere serve solo a complicare la vita a più del 50% degli italiani. E visto che ci s siamo, vi racconto anche un’altra storiella. Quando la soglia all’uso del contante era mille euro, mi capitò di essere oggetto di una verifica da parte degli uffici finanziari ( era il periodo delle primarie, per intenderci). Ricordo che mi chiesero come mai avessi fatto un prelievo di 1500 euro dal mio conto personale. Risposi: perché dovevo fare dei regali di Natale ai miei familiari ed i miei nipoti non accettano carte di credito. Dunque, il problema dell’Italia non sono le norme, ma come vengono interpretate. Avanti a tutt https://www.instagram.com/p/B3tj-3RBo5P/?igshid=tdcqz15945qu
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