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#Archivio Speciali
marcogiovenale · 2 years
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rai radio techetè: due puntate su franco vaccari
Rai Radio Techetè (su Rai Sound) oggi 17 e domani 18 ottobre, speciale audio ‘Racconti di Fotografia: Franco Vaccari’, a cura di Francesca Vitale. Per l’ascolto in diretta h.6:00, 14:00, 22:00.Puntate poi riascoltabili nell’Archivio Speciali di Radio Techetè, sul sito del canale.L’occasione per questo speciale sono i 50 anni dalla partecipazione di Vaccari alla Biennale di Venezia del 1972, dove…
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circusfans-italia · 2 months
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GRAVITY CIRCUS DA GENOVA PER LA PACE: foto
GRAVITY CIRCUS DA GENOVA PER LA PACE: foto Quella di ieri a Genova è stata una giornata che in molti ricorderanno. Una giornata in allegria e spensieratezza che, noi abituati allo stile di vita italiano forse diamo un po' troppo per scontato o tendiamo a sottovalutare. Al Gravity Circus che, in questi giorni da i propri spettacoli all'interno dell'RDS Stadium di Genova, ieri oltre mille persone hanno apprezzato festanti Equilibrium, lo spettacolo 2023/24. Tra il pubblico erano presenti gruppi di persone speciali ai quali è stato dedicato lo spettacolo con tanto di foto sopra alla grande pista acquatica protagonista della produzione diretta da Larry Rossante. 
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Un festante gruppo di bambini di varie etnie, principalmente ucraini e palestinesi, ma anche bielorussi e russi, hanno passato una bella e spensierata giornata al circo. Eccovi qualche immagine inviataci dal tour manager Lenny Alvarez.
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Diversi sono gli articoli che la stampa ha dedicato a questo bella manifestazione di pace. Eccovi uno dei pezzi tratti da Il Secolo XIX, il quotidiano di Genova:
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GRAVITY CIRCUS DA GENOVA PER LA PACE: foto
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lamilanomagazine · 3 months
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Milano: dall'1 al 5 marzo l'ottava edizione di "Milano MuseoCity 2024"
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Milano: dall'1 al 5 marzo l'ottava edizione di "Milano MuseoCity 2024". Venerdì 1° marzo prende il via l'ottava edizione di "Milano MuseoCity", l'appuntamento milanese promosso dal Comune di Milano in collaborazione con l'Associazione MuseoCity ETS che apre le porte di musei pubblici e privati, archivi d'artista, case museo, fondazioni d'arte e musei d'impresa, non sempre accessibili al pubblico. "Mondi a Milano", il tema scelto per il 2024, unisce i 109 partecipanti in un omaggio a una delle caratteristiche più distintive della città: la sua capacità di accogliere stimoli culturali diversi e di interconnetterli per dare vita a una cultura propria. "Questa ottava edizione vede 'Milano MuseoCity' estendere la propria programmazione di ulteriori due giornate rispetto agli scorsi anni – ha dichiarato l'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Un arricchimento del programma che consentirà di ampliare le occasioni di visita, offrire un ventaglio ancora più ampio di possibilità - dall'arte al design, dalla moda alla scienza, dall'archeologia alla letteratura, alla musica - per conquistare la curiosità e l'interesse di un pubblico non abituato a entrare in spazi espositivi e museali". Tra le novità di questa edizione due progetti speciali: "Musei in Galleria" e "Musei in Vetrina". "Musei in Galleria" ha l'obiettivo di creare uno scambio culturale rafforzando il concetto di museo diffuso, uno dei valori fondanti di MuseoCity: nove gallerie d'arte associate ad ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea) ospitano un'opera d'arte o un progetto di altrettanti musei e archivi della rete di MuseoCity. Partecipano: 10 A.M. ART con Leonardo3 Museum, Cardi Gallery con MAS – Museo d'Arte e Scienza, Dep Art Gallery con l'Archivio Emilio Scanavino, M77 Gallery con la Fondazione Emilio Isgrò, NP ArtLab – Martelli Fine Art con Benevelli Archive, Nuova Galleria Morone con la Fondazione Piero Manzoni, Osart Gallery con l'Archivio Agnetti, Salamon Fine Art con la Fondazione Federica Galli, Tommaso Calabro con l'Archivio Fausta Squatriti. "Musei in Vetrina" illustra la creatività milanese e la stretta relazione tra arte e industria. Le vetrine di undici brand del Made in Italy (Alessi, Artemide, Atlas Concorde, Cassina, De Padova, Kartell, Lavazza, Marazzi, Missoni, Molteni&C, Poltrona Frau) presentano allestimenti ad hoc che, attraverso materiali d'archivio e pezzi iconici, raccontano le rispettive culture d'impresa: un modo per rendere "Milano MuseoCity" ancora più partecipata e capillare. A fare eco al progetto "Musei in Vetrina" sottolineandone il concetto che gli ha dato origine, la mostra "Exposure. Arte, culture, moda dentro e fuori la vetrina", al MUDEC, invita il pubblico a entrare – in modo letterale e metaforico – nella grande vetrina del museo per comprendere i molteplici significati che un oggetto può assumere in una teca espositiva. L'esposizione presenta opere di Theo Eshetu, Monia Ben Hamouda, Mark Dion, Sam Durant, Damien Hirst in dialogo con le collezioni del museo. La sezione "Museo Segreto", che da sempre caratterizza la manifestazione di MuseoCity, svela quest'anno 63 opere inedite o proposte in modo innovativo, e riserva un'attenzione particolare all'infanzia: in collaborazione con Alchemilla, MuseoCity promuove in diverse sedi (Archivio Atelier Pharaildis Van den Broeck, Archivio Rachele Bianchi, Casa Museo Spazio Tadini, Centro Artistico Alik Cavaliere) dei laboratori per bambine e bambini attraverso i quali raccontare il loro modo di vedere e interpretare l'arte, a partire dalle opere selezionate per Museo Segreto. Tanti i nuovi partecipanti, tra cui Archivio Storico Fondazione Fiera Milano, Archivio Storico e Museo Diffuso Sisal, Archivio Storico Touring Club Italiano, Banco BPM, Collezione Giuseppe Iannaccone, Gio Ponti Archives, Kasa dei Libri, Palazzina Appiani - FAI e molti altri. In occasione della manifestazione, Palazzo Reale presenta la mostra del fotografo Alex Trusty "Contemporary Museum Watching" che raccoglie circa 60 scatti inediti. Nelle opere, realizzate fra il 2015 ed il 2023, in oltre 80 musei, Alex Trusty coglie tutto ciò che succede intorno all'opera d'arte e in particolare dal punto di vista dello spettatore. Tra le numerose iniziative si segnalano i seguenti. La performance di danza contemporanea di Stefania Tansini "L'ombelico dei limbi", al PAC, ispirata al drammaturgo e attore francese Antonin Artaud. "Il giro del mondo in 5 Giornate", promossa dall'Associazione culturale Profumo di Milano, espone pezzi unici di arte e artigianato raccolti nei più nascosti angoli del mondo, cimeli etnografici di prestigiosa fattura selezionati per restituire al pubblico l'immaginario e la fascinazione del romanzo di Jules Verne "Il giro del mondo in 80 giorni". Gli interessanti reperti sono prestati in esclusiva da alcune Botteghe artigiane della rete di Galleria&Friends che li custodiscono nei propri archivi storici. Il concerto promosso dal Leonardo3 Museum al Conservatorio Giuseppe Verdi, dove si possono ascoltare musiche suonate sulla riproduzione di strumenti musicali ispirati a quelli ideati dal genio di Vinci. La sessione di yoga al Museo del Novecento, immersi nella luce del neon di Lucio Fontana. Nel Vivaio Bicocca, le ricercatrici del Dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze - Biome Research Team, accompagnano i visitatori e le visitatrici alla scoperta della fitta rete di interazioni tra micro e macro organismi. A conclusione della manifestazione, la proiezione al Teatro Filodrammatici del film "Mondi a Milano" dedicato al network di MuseoCity, diretto da Giovanni Pitscheider, e realizzato grazie al supporto di MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group. "Milano MuseoCity" quest'anno si avvale del supporto di Deutsche Bank, DWS e di MUMAC - Museo della macchina per caffè di Cimbali Group, oltre che della collaborazione di Abbonamento Musei Lombardia/Valle d'Aosta, ANGAMC (Associazione Nazionale Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea), MUDE | Circuito Lombardo Musei Design, Museimpresa e Rete Fotografia. Gli eventi di "Milano MuseoCity 2024" saranno documentati dall'associazione Donne Fotografe. È possibile scaricare il programma completo di Milano MuseoCity 2024, consultare le schede di approfondimento della sezione "Museo Segreto" e dei due progetti speciali dal sito di MuseoCity www.museocity.it. Presso le istituzioni partecipanti, le gallerie e i flagship store sono inoltre disponibili delle mappe gratuite. INFO [email protected] | www.museocity.it... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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scenariopubblico · 7 months
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è HUMUS ma non si mangia!
Perché è il blog di Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza, di nuovo fortemente voluto per creare uno spazio dedicato alla narrazione collettiva di ciò che succede all’interno del nostro Centro di Rilevante Interesse Nazionale per la Danza.
L’humus è quell’insieme di sostanze organiche presenti nel suolo che hanno un’importanza primaria per la nutrizione di alberi e piante. Mentre l’hummus, com’è noto, è una pietanza medio orientale.
Solo una lettera, in più o in meno, definisce due cose totalmente diverse che in comune hanno solo la caratteristica di essere cibo.
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Il nome del nostro blog è stato scelto proprio con l’idea di voler creare - attraverso le parole – un’ alimentazione attraverso
le parole
che custodiscono
la memoria,
a partire dagli eventi che vengono vissuti.
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Spettacoli, incontri, percorsi di formazione, progetti speciali, laboratori di movimento, FIC Fest sono l'Humus che trova qui uno spazio d’approfondimento apposito per essere testimoniato, conservato con cura, abilitato a dare nutrimento.
Vogliamo creare un piccolo archivio dell’immateriale attraverso tre sezioni:
Dialoghi, dove troverai le interviste-incontro con i protagonisti e le protagoniste della nuova stagione 2023/2024 Sp*rt! e le coreografe e i coreografi che durante l’anno creeranno nuovi lavori durante le residenze artistiche;
Visioni, in cui gli spettacoli e le performance saranno raccontati attraverso gli occhi dei giovani danzatori del secondo anno del percorso di formazione Modem Atelier;
Attraversamenti dove racconteremo le processualità di residenze, progetti speciali, attività, laboratori e percorsi di formazione.
Ogni martedì verrà pubblicato un nuovo contenuto inserito nella sezione più pertinente.
A martedì, con la prima intervista e visione della stagione Sp*rt!
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livornopress · 11 months
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Chiuso per scarsa igiene un ristorante di uno stabilimento balneare
Chiuso per scarsa igiene un ristorante di uno stabilimento balneare Operazione dei NAS nell’ambito della campagna di controllo degli stabilimenti balneari denominata “Estate tranquilla” #estete #mare #ristorante #nas #sicurezza
Immagine di archivio Marina di Cecina (Cecina, Livorno) 29 giugno 2023 – Chiuso per scarsa igiene un ristorante di uno stabilimento balneare   Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Livorno, in linea con le direttive strategiche della Prefettura, è da sempre attento alla tutela della salute pubblica; obiettivo che persegue anche con il coinvolgimento dei reparti speciali dell’Arma. Nell’ambito…
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Techetechetè riparte da Baudo, da luglio sei speciali
(ANSA) – ROMA, 04 GIU – Assemblaggio delizioso dei momenti da incorniciare della tv che fu, cavalcata tra personaggi del piccolo schermo e figure nobili della storia nazionale, rivista sfaccettata, commovente ed esilarante di immagini tratte dalla miniera delle Teche Rai, un archivio da oltre un milione di materiali dal 1954 ad oggi. Torna l’estate e torna, puntuale, l’appuntamento cult con…
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cancionesfedez · 1 year
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Polaroid
Ehi, seh
Ricordo le liti, gli infami, gli amici più cari La mia prima volta, i miei primi brani Il primo freestyle che poi te lo prepari Dai centri sociali ai primi locali Vestirsi da stronzo e sentirsi speciali Cantare da sbronzi essenza di ali Gli scazzi, gli sbatti, le notti da fatti da non ricordarsi più come ti chiami Legati dalle stesse passioni e drammi vari E uniti, finché polizia noi ci separi Dalle rime semplici agli incastri metrici A le notti in bianco per fare una sedici, Alla prima volta che credi a un ti amo E alla volta dopo in cui smetti di crederci Ma anche se in questo Dio noi non ci crediamo Tu, dacci oggi il nostro sbattimento quotidiano Non c'è percorso giusto non c'è rapporto sano Ma i ricordi e le esperienze ci rendono ciò che siamo
Ricordi impressi in un'istante come una polaroid A volte sembra tutto distante ma è stato scritto per noi Come una polaroid, come una polaroid Ricordi impressi in un'istante, come una polaroid
Se mi specchio vado in fissa ma non sono un narcisista La memoria fotografica non ha l'autoscatto E se Dio si è fatto Instagram è già un bimbominchia Perché qualsiasi foto faccia è sempre fatta dall'alto E sono sempre distratto, sopraffatto da pare Per fortuna c'è l'ausilio del mio archivio mentale Ma se i ricordi sono album trovi sempre in un fascicolo Una foto senza nome e una cartella senza titolo E per certe brutte storie vorrei avere un'amnesia Cresciuto come tanti ai bordi di periferia Ma mai toccato un ferro e mai stato in fonderia Al massimo ho toccato ferro solo per scaramanzia (via, via)
Ricordi impressi in un'istante come una polaroid A volte sembra tutto distante ma è stato scritto per noi Come una polaroid, come una polaroid Ricordi impressi in un'istante, come una polaroid
Se quello che ho passato è tutto quello che ho Ora vedo un lato buono nelle giornate no (Quello che ho) una polaroid (Quello che ho) dentro la testa ho una polaroid (Quello che ho) una polaroid (Quello che ho) dentro la testa ho una polaroid (Quello che ho) una polaroid (Quello che ho) dentro la testa ho una polaroid (Tutto quello che ho)
Ricordi impressi in un'istante come una polaroid A volte sembra tutto distante ma è stato scritto per noi Come una polaroid, come una polaroid (tutto quello che ho) Ricordi impressi in un'istante, come una polaroid
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kawaiigardenbanana · 2 years
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turbe
noi nati con internet, che abbiamo tanto bramato voler essere ad ogni posto nel mondo digitale che conosciamo meglio le strade del web che quelle della nostra città siamo destinati ad una grande infelicità e insoddisfazione. inizio col dire che il mio rapporto con internet è avvenuto troppo tardi, in maniera centellinata e super bramata, dovuta al fatto che la mia prima vera connessione ad internet l'ho ottenuta ai 13 anni, al terzo anno di medie. E la velocità a cui viaggiava il segnale non era nemmeno in grado di caricare un video youtube.
questa riflessione inevece nasce dopo una lettura di un articolo maturo di una internet girl (colei che ha navigato tanto internet da averci costruito una personalità e sicuramente una presenza mentale molto forte) di un collettivo di meme, che racconta come la sua vita sia stata estremamente caratterizzata dall'utilizzo di internet nella scoperta di se stessa e di molte forme d'arte e di visualizzazione.
per quanto io possa rivedermi non pienamente nelle sue esperienze, mi ci rivedo nell'idea che dalla seconda/terza media su internet navigo, cerco e sono alla ricerca di ogni tipologia di intrattenimento e di contenuto che l'internet può darmi: per molti quel periodo è finito alle superiori, per me è continuato. Internet era il mio posto quando sono rimasto estremamente solo durante la mia adolescenza. Cercavo un rifugio e internet era la mia casetta. Da twitter e leggermente tumblr (non ho vissuto tumblr in pieno come un autore ma solo come un archivio di immagini da salvare). Mi ricordo che in quei tempo non avevo un dispositivo android e dovevo accontentarmi di un'app per windows parallela di tumblr e sicuramente di surrogati come we heart it per scaricare sfondi e immagini di harry potter o lorde da inserire come pfp su twitter. Twitter è stato molto preponderante, ho vissuto storie che la gente vive irl, nel mondo reale mi sono spesso sentito fuori dal giro. il mondo era un continuo riprogrammarsi nella mia testa ed era il mio modo per crescere e dare significato alle cose e agli eventi che mi circondavano che non avevano un posto nella mia vita. Adesso tutto ciò e anche parlarne è solo la mia voglia di crogiolarmi in quella sensazione di nostalgia che ama pervadermi e che mi tiene legato ad un passato così mistificato ma molto pugnalante. E se adesso lo romanticizzo è solo perchè lo vedo con un velo opacizzante, come dicevano a scuola. Se leggere il passato è la risposta al presente allora il mio presente è troppo vuoto contneutisticamente per poter essere riempito di nostalgia, oppure la mia esprienza da adolescente è stata non solo fitta ma si portava dietro emozioni e sensazioni che provavo per la prima volta e ora giustamente sono stati sdoganati. ll passato, per cercare una conclusione coerente a questo capitolo che ourtroppo sembra infinito, non deve rimanere nel passato, ma deve essere rielaborato per poter essere accettato e finalmente non essere tenaglia del presente. Essendo un accumulatore seriale, spesso nel mio cubo trovo cose comprate che però ho conservato solo perchè credevo che avrei utilizzato in momenti speciali. Morale: ho dimenticato di possederle. Se invece il passato è così miticizzato non si potrà mai superare, le calze sporche rimarranno sporche nel cassetto dei ricordi. E se questo passato fosse l'ancora di salvezza, il palo a cui attaccarsi per "sopravvivere", mi dispiace, ma mi sembra degno cadere totalmente nel vuoto perchè non ha senso vivere così. Creare dei ricordi alla luce dell'apoertura alla completa novità, mi dispiace, ma è totalmente impossibile per me in questo momento, perchè mi faccio scudo dei ricordi per non soffrire. per diffidare del futuro. Ma certe volte dovremmo anche guardare avanti per spogliarci e riempire im momenti a cui pensiamo al passato, di momenti a cui pensiamo non al futuro, ma al presente. ma che cos'è il presente se non quello che ho passato? Non è del tutto chiaro e se converso con me stesso non riesco a venirne a capo, dopotutto ho fatto grandi passi riuscendo ad abbandonare una pesantezza che mi contraddistingueva e che dico la verità, mi manca. Una pesantezza assurda, sugli altri e su me stesso. La frivolezza è la chiave mi sono detto. Ma poi mi manca qualcosa che non ho e di cui sento il bisogno solo per avere il controllo delle cose, non per reale necessità.
Credevo che a 20 anni si potesse già essere adulti e si potesse aver imparato tutto della vita. Ma quando hai vissuto tanto, cos'altro il passato può rappresentare per te se non salvezza? Il traguardo è questo. Il passato come alleato.
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Sta arrivando una nuova regola per gli americani che viaggiano in Europa #Sta #arrivando #una #nuova #regola #gli #americani #che #viaggiano #Europa
Sta arrivando una nuova regola per gli americani che viaggiano in Europa #Sta #arrivando #una #nuova #regola #gli #americani #che #viaggiano #Europa
Sta arrivando una nuova regola per gli americani che viaggiano in Europa Gli americani devono prepararsi al cambiamento in arrivo per quanto riguarda i viaggi in Europa (Foto di … [+] Archivio Hulton/Getty Images) Getty Images Sembra che l’era del viaggio senza problemi sia giunta al termine. Prima eravamo speciali, ma non più. Oltre a voli in ritardo, bagagli smarriti, lunghe file e costi…
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corallorosso · 3 years
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Le aguzzine di Pinochet Sono un gruppo di giovani ragazze, meno di una decina. Hanno fra i 20 e i 30 anni, vestiti e tagli di capelli ricercati. Sono tutte sorridenti nelle immagini di archivio in bianco e nero. In alcune fotografie sono a una festa, tengono in mano bicchieri di vino e ridono, in altre salutano con la mano mentre siedono fra gli spalti allo stadio. Sembrerebbero ragazze qualunque in un album di ricordi degli anni ’70, ma guardando meglio le immagini si nota che sono sempre circondate da militari in alta uniforme. Quelle giovani donne sorridenti durante gli anni della sanguinaria dittatura cilena di Pinochet sono state agenti segreti con il compito di sequestrare, torturare e uccidere gli oppositori e oggi quelle foto sono materiale probatorio nelle aule giudiziarie. ADRIANA RIVAS, detta «Chani», faceva parte di quel nucleo di agenti. Oggi ha 67 anni e vive dal 1978 in Australia, a Sidney. Il 29 ottobre scorso il tribunale del New South Wales ha dato il via libera per l’estradizione della donna. Arrestata a Sidney lo scorso febbraio, ha due settimane di tempo dalla sentenza per ricorrere in appello contro la decisione del giudice. Rivas, che in Australia ha lavorato come babysitter e collaboratrice domestica, negli anni della dittatura di Pinochet era stata assunta al Ministero della Difesa cileno come segretaria per poi essere arruolata, nel 1974, alla Dina (Dirección Nacional de Inteligencia) la sanguinaria polizia segreta di Pinochet. Aveva poco più di 20 anni quando è stata nominata segretaria personale del secondo uomo più potente della dittatura cilena: Manuel Contreras, capo della Dina condannato a 289 anni di carcere. Ma le mansioni di Rivas non si limitavano al solo lavoro d’ufficio: faceva parte della temutissima «Brigada Lautaro», un nucleo incaricato di sterminare gli oppositori politici, comandato dal capo dell’esercito Juan Morales Salgado e creato dallo stesso Contreras. Il nucleo, formato da più di 70 agenti speciali, si occupava del sequestro, della tortura e della sparizione dei detenuti e operava nella caserma clandestina Simón Bolívar. IL CENTRO DI STERMINIO Simón Bolívar è stato definito «il segreto più custodito della dittatura di Pinochet» dato che non si è saputo della sua esistenza per oltre 30 anni. Come è stato possibile? Non c’è stato nessun sopravvissuto: chiunque sia entrato in quel centro è stato torturato, ucciso e fatto sparire. A svelare il segreto è stato nel 2007 Jorgelino Vergara. Interrogato dagli inquirenti sul caso «Calle Conferencia», un’operazione con cui nel 1976 la Dina ha sequestrato e ucciso i membri del Partito comunista cileno (Pcc), Vergara – detto «El Mochito» – ha spiegato cosa accadeva in quell’anonimo distretto negli anni della dittatura. VERGARA AVEVA SOLO 15 ANNI e lavorava come cameriere a casa di Manuel Contreras, quando è stato portato per la prima volta dentro al centro di sterminio Simón Bolívar, il suo compito era di fare il caffè ai torturatori, controllare i detenuti e ripulire le stanze dopo le torture. Vergara è uno dei testimoni che ha identificato Adriana Rivas come una delle agenti della Brigada Lautaro che operava al Bolívar. Sostiene di averla vista torturare molti detenuti, fra cui Victor Díaz. Vergara durante gli interrogatori degli inquirenti ha parlato più volte delle donne della «Brigada Lautaro» descrivendole come «le più spietate torturatrici del Bolívar» fra cui spicca il caso – molto noto in Cile – di Gladys Calderón, compagna di lavoro di Rivas, che aveva il compito di fare l’iniezione letale ai detenuti dopo le torture. Calderón che prima di entrare nella Dina aveva studiato da infermiera, era conosciuta all’interno del campo come «l’Angelo del cianuro». ARRIVATA AL GRADO di sottoufficiale dell’Esercito, ancora oggi Rivas riceve la pensione militare. L’ex agente della Dina ha sempre negato ogni accusa, ha ammesso di aver fatto parte della polizia segreta, ma ha dichiarato di non aver mai torturato o preso parte a un interrogatorio. Rintracciata nel 2013 dalla radio australiana Sbs ha detto: «I migliori anni della mia vita sono stati quelli trascorsi alla Dina. Sono cresciuta in una famiglia numerosa: siamo 6 fratelli. Mio padre apparteneva alla classe media ed era l’unico nella mia famiglia a lavorare; mia madre faceva la casalinga. Eravamo tutti studenti e le mie sorelle si sono sposate giovani. Io ho potuto studiare a un corso per diventare segretaria bilingue, ho imparato molto bene l’inglese. Quando ho iniziato a lavorare alla Dina ho scoperto un nuovo mondo. Quattro volte all’anno pagavano per il mio guardaroba: mi vestivano dalla testa ai piedi con abiti delle migliori boutique del Paese. Potevo frequentare i gala e le feste più esclusive. Una ragazza come me, di classe media con un’educazione media, quando mai avrebbe avuto la possibilità di cenare all’ambasciata in Cile? Di andare in giro in limousine o di soggiornare nei migliori hotel del Paese? Ho potuto conoscere i presidenti di altri Stati, ho visto perfino l’incoronazione di un re». DURANTE IL CORSO dell’intervista, che ha fatto molto scalpore sia in Cile che in Australia, Rivas ha anche spiegato che: «La tortura è sempre esistita in Cile. È l’unico modo per spezzare le persone perché psicologicamente non c’è un metodo, non esiste l’iniezione che fanno nei film per far dire ai prigionieri la verità. Tutti sanno che è necessario farlo per rompere il silenzio delle persone, soprattutto dei comunisti che hanno una formazione militare migliore di quella dei soldati e che non parlano mai. Chiariamo una cosa: la tortura era necessaria. Lo hanno fatto i nazisti, lo fanno oggi negli Stati Uniti. Non si dice, si nasconde, ma si fa in tutto il mondo! È l’unico modo: nessuno si siede e confessa di aver ucciso qualcuno». (...) L’ex agente della Dina oggi è accusata della sparizione aggravata di 7 cittadini cileni negli anni della dittatura di Videla: Reinaldo Pereira, Héctor Veliz, Fernando Ortiz, Horacio Cepeda, Lincoyán Berríos, Fernando Navarro e Victor Díaz. (...) Elena Basso per "Il Manifesto"
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ilgattonero · 3 years
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Fra le migliorie che suggerirei a Tumblr ci sono:
1. Archivio dei post accessibile anche dall'app
2. Che i post privati compaiano nell'archivio (ovvero se io sono il proprietario del blog voglio vedere i post privati nel mio archivio)
3. Rendere i post privati visibili nelle ricerche effettuate dal proprietario del blog
4. Migliorare la funzione ricerca sul proprio blog
5. Possibilità di avere una sezione sul proprio blog (come esiste, se attivata, la possibilità di mostrare i post a cui abbiamo messo mi piace e i blog che seguiamo) una sezione simile in cui inserire dei post speciali. Questi post speciali sono liste. Ad esempio, liste di libri da leggere, liste di libri letti, liste di film guardati ecc. In questa sezione ci sono solo questi post. Quando il proprietario modifica il post aggiungendo ad esempio una voce alla lista il post sale nella sezione. Non so se mi sono spiegata.
6. Poi sarebbe bello poter fare sondaggi.
7. Poter scrivere commenti ai post anche utilizzando il proprio blog secondario
8. Migliorare la versione scaricabile del proprio blog. Vorrei un lungo documento unico con tutti i post, se possibile. Non un documento per ogni post. (Come invece è adesso)
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dueagosto · 4 years
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" Il vino Albana bevuto la sera prima contribuì a farci assopire. Quando il treno si fermò, alle ore 10.15, ci affacciamo al finestrino per informarci della località raggiunta. Ci trovavamo alla stazione centrale di Bologna.Per una volta rinunciammo a scendere sul marciapiede - cosa che di solito facevamo sempre - per acquistare qualche bibita per i nostri familiari. Il venditore di bevande lo vedemmo poco dopo, morto, sotto la nostra carrozza, la Nr. 612.
Poco prima della prevista ripresa del viaggio, all’incirca davanti al nostro scompartimento, ad una distanza di circa 5 metri, apparve una vampata subito seguita da uno scoppio assordante e nello spazio di un secondo l’intera carrozza fu avvolta da una nuvola di polvere. Non c’era più alcuna visuale. Contemporaneamente sopra e accanto al nostro vagone si udì come un bombardamento sotto forma di colpi che facevano pensare che il mondo stesse per essere scardinato. Nessuno sapeva cos’era successo. Fitta polvere lasciava trasparire una scena spettrale. Credevamo tutti che saremmo dovuti soffocare. C’era puzza di polvere. Qualcuno gridò: “Fuoco”. Con le ultime forze mi fu possibile aprire la malridotta porta dello scompartimento e spingere gli occupanti fuori dal vagone colpito. Tutti gli occupanti erano totalmente sotto shock e riuscivano appena a pronunciare parola. Tranquilli e senza panico si diressero verso l’uscita e a tastoni, in mezzo alla nebbia polverosa, si diressero verso il marciapiede, passando sopra a una collinetta di detriti che si era riversata sul binario. La nuvola di polvere stava lentamente svanendo. La disgrazia successa stava diventando visibile. Più o meno davanti ai nostri due vagoni era crollata una parte della stazione di una larghezza di circa 40-50 metri e una parte della parete esterna era caduta sul treno. Anche se sanguinanti e con leggere ferite dovute a tagli, eravamo contenti che i nostri compagni apparivano attraverso la nebbia uno dopo l’altro come figure spettrali. Quando davanti ai nostri occhi vedemmo giacere persone lacerate imploranti aiuto, ci rendemmo effettivamente conto di quale fortuna ci era stata riservata. Per loro e per noi i secondi trascorsero come un’eternità. Ci sarebbe bastato poter fornire a quella povera gente anche un solo sorso d’acqua. Non avevano nemmeno la forza per urlare, lamentarsi. Non c’era posto per le lacrime. Il sangue copriva i volti. Regnava un silenzio di morte. [...] Pensai a scattare delle fotografie. Mi sarei vergognato nel fare ciò. Anche così non dimenticherò mai quel pover’uomo con un buco della grandezza di un pugno nel viso, con una gamba schiacciata che giaceva in una pozza di sangue, che mi fissava chiedendomi aiuto e al quale non potei far altro che porre un asciugamano sotto la testa. Non gli si poteva dare età. I suoi occhi avevano uno sguardo come da un altro mondo. Vicino a lui c’era un bambino, del quale era difficile stabilire se era una ragazza o un maschietto. Era totalmente coperto di sangue. L’azione di soccorso iniziata dalla città di Bologna ci impressionò quasi quanto la disgrazia.
Già alle 10.40 le prime ambulanze arrivarono arrivarono e, attraverso le strade già chiuse al traffico dalla polizia, trasportarono i feriti nei diversi ospedali senza sosta. Dopo che mi fui assicurato che la nostra compagnia era tutta radunata, iniziai il mio soccorso sulla parte interna del marciapiede. Offriva un quadro raccapricciante che assomigliava a un campo di battaglia. In quel momento arrivavano anche centinaia di soldati che effettuarono ricerche tra le macerie con l’aiuto di pale meccaniche e camion, nel tentativo di portare alla luce superstiti. Dovunque erano in azione speciali apparecchiature attrezzate per la ricerca di bombe.
Durante il viaggio verso l’Ospedale Maggiore, accanto a me giacevano due persone completamente schiacciate. Il primario era al corrente che nei successivi minuti sarebbe giunto un gran numero di feriti gravi. Io potei spiegargli la dinamica della disgrazia. In breve tempo l’ospedale fu trasformato in un grande lazzaretto. Il primario impartiva istruzioni ai 30 medici circa arrivati senza essere stati tutti contattati e allo stesso tempo venivano procurati letti e montagne di lenzuola. Allo stesso modo, in brevissimo tempo, furono compilate liste dei diversi feriti degenti nei vari ospedali e le stesse furono portate a conoscenza degli ospedali stessi. Io diedi un’occhiata ai cittadini svizzeri e stabilii che tutti erano curati ottimamente. L’organizzazione in questo senso funzionava perfettamente, tanto che il mio adoperarmi ulteriore apparve a me stesso di disturbo e per questo lo abbandonai. [...] Cercai in tutto l’ospedale Stephan Vogel, il figlio del mio amico Edgar, che mancava all’appello. [...] Non lo trovai e decisi quindi di ritornare sul luogo dell’incidente. Non avevo denaro. Un uomo all’uscita mi diede spontaneamente 1000 lire. [...] Con il bus mi recai alla stazione, attraversando la città. Il panorama che mi appariva lateralmente mostrava che mi trovavo in una magnifica città. Ebbi perfino il tempo di ammirare il meraviglioso complesso del parco con le fontane. [...] Noi iniziammo la ricerca di Stephan [...] un signore molto gentile iniziò a telefonare per noi nei vari ospedali. Le linee erano occupate. L’uomo mi scrisse i diversi numeri telefonici su un guanto di un soldato. Fummo poi accompagnati all’Ufficio postale della stazione. Il gentile signore che stava alla scrivania deve essere stato il responsabile. Egli telefonò senza sosta e con nostro sollievo scoprì che Stephan si trovava nell’ospedale S.Orsola. [...]
Volli quindi sapere se l’Amministrazione cittadina aveva organizzato un servizio di assistenza e come funzionasse. Alla stazione ci diedero l’indirizzo. Ci recammo in Piazza Maggiore all’Amministrazione della città di Bologna, Dipartimento Sicurezza Sociale. Un grande stato maggiore era mobilitato. Senza complicazioni ci furono date 30.000 lire a persona e ognuno ebbe un “buono per un pasto gratuito da consumarsi presso la Self-service”. Ci fu anche data dell’acqua che, in un simile momento, aveva il valore dell’oro. Nel locale “Self-service” ci fu spiegato che potevamo avere quello che desideravamo. Non credo di aver mai mangiato degli spaghetti migliori in vita mia. Al nostro ritorno presso l’Amministrazione cittadina ci informammo di nuovo circa cittadini svizzeri bisognosi d’aiuto. Ci fu assicurato che per tutti ci si occupava con cura, della qual cosa nel frattempo ci eravamo potuti convincere abbondantemente. Un vigile ci condusse di nuovo alla stazione con l’automobile. La zona della stazione assomigliava a un teatro anfibio. Una moltitudine di persone si era radunata e osservava muta il luogo della disgrazia, chiedendosi il motivo, il senso.
Soltanto ora vedemmo che, dalla parte opposta della stazione, in un raggio di circa 300 metri, tutti i vetri dei negozi erano andati in frantumi ed avemmo nuovamente un’immagine della potenza che doveva aver avuto la bomba. [...]
Esemplare è da considerare anche il servizio di donazione del sangue della popolazione italiana. Migliaia risposero alla chiamata della radio ed il sangue fu donato perfino sulle spiagge adriatiche e inviato a Bologna con l’aereo.
Un caro saluto alla telefonista dell’Amministrazione cittadina di Bologna che, sopraffatta da mediatori, non riusciva più a parlare e piangeva molto, molto amaramente. Dopo questa esposizione dei fatti, non ci riesce certo difficile esternare i nostri ringraziamenti a tutti quelli che al momento del bisogno e durante le ore più difficili della nostra vita ci aiutarono in qualsiasi modo e ci sono stati vicini. Questo ringraziamento non va alle singole persone, bensì a tutta la popolazione di Bologna, poiché abbiamo sentito veramente che ognuno era pronto a porgere la sua mano per prestare aiuto.
Auguriamo alla città di #Bologna un futuro più felice. Una città, entro le cui mura vivono così tante brave persone, non si merita attacchi di questo genere." Hans Jurt, amministratore comunale
Dall' Archivio Storico Comunale - Bologna pubblichiamo questo straordinario racconto di chi visse in prima persona l'orrore, il dolore, lo strazio, la reazione di quel terribile giorno.  
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circusfans-italia · 4 months
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LIANA ORFEI PORTA A MONTE CARLO IL MESSAGGIO DELL'ONOREVOLE MOLLICONE A SOSTEGNO DEL CIRCO TRADIZIONALE
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LIANA ORFEI PORTA A MONTE CARLO IL MESSAGGIO DELL'ONOREVOLE MOLLICONE A SOSTEGNO DEL CIRCO TRADIZIONALE In seno alla 46° edizione del Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo, domenica si è tenuto il pranzo della Federation Mondial du Cirque al quale è stata invitata tutta la Giuria.
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Nell’occasione Liana Orfei ha consegnato alla Principessa Stephanie un messaggio inviato dall’Onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione presso la Camera dei Deputati da cui si evince l'impegno del Governo a sostegno del Circo Tradizionale.
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Liana ha accompagnato la consegna con la lettura del seguente messaggio: “Lo Stato Italiano attraverso il presidente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati ha voluto esprimere apprezzamento e incoraggiare il Festival di Monte-Carlo di S.A.S. la Principessa Stephanie quale unica rassegna mondiale riconosciuta a livello socio-culturale. Mio onoro di consegnare tale attestazione che esprime l'impegno a tutela di tutto il circo tradizionale in Italia, grazie” Segue il testo della lettera inviata dall’Onorevole Mollicone:
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Ringrazio Sua Altezza la Principessa Stéphanie per l'invito a questa importante rassegna internazionale e per continuare a valorizzare questa tradizione giunta ormai alla 46ma edizione. Impegni istituzionali qui in Italia non mi permettono di essere presente all'iniziativa, ma aspetto con trepidazione di poterla seguire da casa.
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L'Onorevole Federico Mollicone, Presidente della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati Il Festival International du Cirque de Monte-Carlo è tra le manifestazioni circensi più apprezzate a livello internazionale fin dalla sua nascita, ma la passione di Sua Altezza ha portato la rassegna ad un livello qualitativo superiore. Particolarmente lodevole è il suo proposito di difendere e valorizzare il Circo Tradizionale, battaglia che stiamo portando avanti in Parlamento in questa legislatura. In Italia da sempre siamo a fianco di tutti coloro che svolgono attività circense e ci siamo battuti durante il periodo pandemico per equiparare questa arte alle altre categorie del settore dello spettacolo dal vivo. Il circo italiano ha una storia millenaria e fin dalla nascita di questo Festival è protagonista a livello globale dell'arte circense. Nel 1975 la famiglia Orfei prestò le strutture al Re Ranieri, fondatore del Festival, mentre dal 1976 al 1986 fu il turno della famiglia Togni. Per questi motivi, siamo orgogliosi che Liana Orfei e Flavio Togni, che hanno fatto la storia non solo del circo italiano ma di tutte le arti e ultimi discendenti delle loro famiglie, siano membri speciali della Giuria del 46mo Festival International du Cirque de Monte-Carlo. Come diceva un grande appassionato dell'attività circense e tra i più celebri registi della storia del cinema, che spesso rappresentava questo spettacolo nei propri capolavori, Federico Fellini: "il circo è esattamente un miscuglio di tecnica di precisione e di improvvisazione". Ogni anno il Festival International du Cirque de Monte-Carlo ci ricorda la grandezza di questa arte. Federico Mollicone Presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati Nel corso dell’evento La Federation Mondial du Cirque ha insignito Liana Orfei, Flavio Togni e il dott. Alain Frere del titolo di Ambasciatori del Circo nel Mondo in virtù della loro attività artistica internazionale.
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falcemartello · 5 years
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GIUSEPPE CONTE: forse ci siamo sbagliati e di parecchio...
Grazie agli archivi internet, grazie anche (proprio loro) a Radio Radicale, che conserva un grande archivio di file di votazioni e commissioni parlamentari, salta fuori che Giuseppe Conte faceva parte (come PARTE ATTIVA) del Pd da tempi immemori. Quindi non solo un professore qualsiasi che votava a sinistra: no. Stava proprio tra gli scranni del Parlamento italiano e manco lo sapevamo. Facendo infatti riferimento ad una votazione risalente alla SEDUTA N°79 DEL 18 SETTEMBRE 2013, in cui si eleggevano componenti laici di Magistrature speciali, GIUSEPPE CONTE IN QUELLA VOTAZIONE, FU ELETTO (CON 383 VOTI FAVOREVOLI) RESPONSABILE PER LA MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA. Si tenga conto che quell'anno (2013) la maggioranza di governo era di Centro-Sinistra e in Aula c'erano all'incirca 430 deputati a larghissima maggioranza Pd. Giuseppe Conte, quindi, non è uscito casualmente dal cilindro di Bonafede a maggio 2018. È invece SEMPRE STATO SOSTENUTO E PROPOSTO DAL PARTITO DEMOCRATICO! Non bastasse: dietro a Conte c'è la continuità di Andreotti, di Napolitano e del defunto Card. Silvestrini, mentore riconosciuto da Conte stesso (che qualche giorno fa prese parte ai funerali del cardinale). Ecco (forse) perché il Movimento 5Stelle, nel maggio scorso, bocciò la proposta della Lega di nominare Premier un altra persona. Le garanzie erano già state date? Conte, da ragazzo, studiò nel Collegio Universitario Nazareth. Il collegio è una fondazione del card. Silvestrini (il cui rettore era l'attuale Parolin!). L'intento del collegio è di “allevare” futuri avvocati che nel mondo avrebbero fatto gli interessi del Vaticano. Silvestrini era grande amico di Andreotti, grandissimo amico di Prodi. Da sempre considerato il “padre spirituale” della Sinistra. Infine: Silvestrini fece di tutto per scomunicare mos. Lefevbre, forzando Giovanni Paolo II. Esperti vaticanisti (anche dall'estero) dicono che Conte in Italia è il professore PIÙ INTRODOTTO E PIÙ APPOGGIATO DAL VATICANO. Ovvero: l'avvocato dei gesuiti.
(Carlo Secondo Donati)
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Quando i marziani invasero la Terra… e altre (audio) storie
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Una delle frasi che meglio definiscono l’incredibile forza delle parole è stata scritta da Emily Dickinson:
“Non conosco nulla al mondo che abbia tanto potere quanto la parola. A volte ne scrivo una, e la guardo, fino a quando non comincia a splendere e non c’è zaffiro che ne possa eguagliarne la luce.”
Di questo era ben consapevole uno dei più efficaci narratori dell’epoca moderna: Orson Welles. Per tre anni, dal 1938 al 1940, riadattando e modernizzando il genere del radio-dramma, “obbligò” milioni di americani a rimanere incollati agli apparecchi radio per ascoltare la settimanale puntata di un classico della letteratura trasmesso nel programma ”The Mercury Theatre on the Air”.
L’impensabile avvenne nella serata del 30 ottobre del ’38, quando andò in onda la “Guerra dei Mondi” di H. G. Wells. Grazie alla bravura degli attori e alla forma dello sceneggiato radiofonico, che simulava una serie di edizioni speciali del radiogiornale, migliaia di ascoltatori credettero veramente che i marziani fossero sbarcati nel New Jersey, scatenando il panico. I centralini delle forze di polizia furono presi d’assalto e le strade principali occupate da lunghe file di persone che volevano abbandonare le principali città per rifugiarsi in luoghi isolati. Ancora oggi riascoltando la trasmissione si possono provare i brividi di quella incredibile nottata.
Ah… il potere della parola!
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Per gli amanti delle letture ad alta voce e degli audio-libri, nelle scorse settimane avevamo pubblicato un post sul servizio che offriamo a tutti gli iscritti al Sistema Bibliotecario; attraverso la piattaforma MLOL è infatti possibile ascoltare famosi attori che leggono sia classici che best sellers contemporanei, ma questa non è l’unica possibilità per soddisfare la nostra sete di parole.
In rete troviamo innumerevoli risorse, la più famosa è forse la trasmissione di Radio 3 Ad alta voce che possiamo non solo ascoltare in diretta, ma via streaming utilizzarne il copioso archivio.
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Altro luogo interessante da esplorare è la audioteca digitale del Progetto Manuzio di Liber Liber, forse più conosciuto per la sua raccolta di ebook , ma che offre anche  possibilità di ascoltare un centinaio dei grandi classici della letteratura internazionale.
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Se invece siete alla ricerca di audiobook in un'altra lingua non avete che l’imbarazzo della scelta, ma vi consigliamo di iniziare da LibriVox, avrete a disposizione circa 30.000 titoli, la maggior parte in inglese, ma sono rappresentate oltre alle lingue più diffuse come cinese, spagnolo, francese, tedesco, arabo anche farsi, finlandese, greco antico o lettone.
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Che dire oltre? Buona (audio)lettura.
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ARMYPEDIA
Lasciate che i vostri ricordi scrivano la storia dei BTS. ARMYPEDIA, l’archivio digitale di tutte le cose dei BTS – Creato dagli ARMY
Riguardo la campagna
ARMYPEDIA, l’archivio digitale di tutte le cose dei BTS, creato dagli ARMY!
Dal loro debutto, il 13 giugno 2013, fino ad oggi, i BTS hanno trascorso insieme agli ARMY all’incirca 2.100 giorni. ARMYPEDIA è una cronaca speciale di ogni indimenticabile giorno che fa parte del viaggio degli ARMY insieme ai BTS. Scopriamo come possiamo riempire questo archivio con i nostri ricordi più cari.
1. ARMYPEDIA è un archivio di dati, creato con la collaborazione degli ARMY di tutto il mondo.
2. ARMYPEDIA consiste in un totale di 2.080 giorni, che vanno dalla data che segna il debutto dei BTS, il 13 giugno del 2013, fino alla vigilia della rivelazione dell’ARMYPEDIA, il 21 febbraio 2019.
3. Per completare l’ARMYPEDIA, gli ARMY devono lavorare insieme per scoprire i 2.080 pezzi del puzzle che sono nascosti in tutto il mondo. I pezzi del puzzle sono sparsi per le città del mondo e in ogni parte di internet.
4. Ogni pezzo del puzzle rappresenta una data, ognuno dei 2.080 pezzi è contrassegnato da una data e un numero. Inoltre, un codice QR è incluso con ogni pezzo del puzzle e può essere scannerizzato per rispondere alla domanda quiz sui BTS.
5. Tutte le carte ricordo su ARMYPEDIA sono bloccate fino a quando gli ARMY non individueranno i pezzi del puzzle, e in seguito useranno il codice QR presente su ogni pezzo per rispondere con successo al quiz.
6. Diamo un'occhiata ad un esempio. Il 13 giugno 2013 è la data di debutto dei BTS, il che la rende il "puzzle numero 1" su un totale di 2,080 pezzi di puzzle. Se un ARMY riesce a trovare il primo pezzo del puzzle situato da qualche parte online o offline e riesce a rispondere correttamente alla domanda su quel pezzo, il primo puzzle verrà scoperto e la data corrispondente, in questo caso il 13 giugno 2013, verrà sbloccata.
7. Con l'inizio della campagna il 25 Febbraio, gli ARMY avranno a disposizione quattro settimane per trovare tutti i 2,080 pezzi del puzzle che andranno ad aprire ogni carta ricordo.
8. Una volta che una carta ricordo viene sbloccata, qualsiasi ARMY potrà caricare liberamente qualcosa relativo ai BTS, connesso a quella data, oppure potrà caricare un proprio ricordo speciale sui BTS accaduto in quella data.
9. Potrete leggere e mettere un "cuore viola" ai post di altri ARMY, il post che riceverà più cuori viola diventerà il "Top Memory" per quella determinata data.
10. Un volta che:
Tutti i 2.080 pezzi del puzzle verranno trovati e
Tutte le 2.080 carte ricordo saranno riempite con i ricordi speciali e i post riguardanti i BTS, ARMYPEDIA verrà completata e premi speciali verranno resi disponibili, a seconda del vostro livello di partecipazione durante questa avventura emozionante.
11. Tutte le date e i tempi connessi all'attività e al contenuto del sito web ARMYPEDIA, si baseranno sull’orario standard coreano (KST).
Sistema del Punteggio
1. Ad ogni attività eseguita da ciascun ARMY sull’ARMYPEDIA saranno attribuiti dei punti secondo i criteri qui di sotto spiegati. Sarà possibile controllare il proprio punteggio sull’opzione MENU. Quello individuale sarà calcolato una volta a settimana, a mezzanotte della domenica (secondo il fuso orario coreano) ed aggiornato il lunedì.
2. Sistema di attribuzione del punteggio [numero di punti attribuito ad ogni attività]
Dopo il completamento dell’ARMYPEDIA, per un post scelto come Top Memory del giorno: 200 punti
Primo Army a scannerizzare il codice QR e a risolvere il puzzle: 100 punti
Scansione del codice QR e risoluzione del puzzle: 50 punti
Postare un ricordo: 50 punti
Ricevere un cuore viola per un post: 1 punto
3. Dopo il conteggio dei punti in seguito al completamento dell’ARMYPEDIA, che avverrà il 24 marzo 2019, verrà stilata una classifica per cui ogni ARMY che ha partecipato, dal 1° al 2.080° posto, riceverà come premio dei punti per il Big Hit Shop.
Dal 1° al 10° posto (10 vincitori): 100.000 punti per il Big Hit Shop
Dall’11° al 100° posto (90 vincitori): 10.000 punti per il Big Hit Shop
Dal 101° al 1000° posto (900 vincitori): 5.000 punti per il Big Hit Shop
Dal 1001° al 2080° posto (1080 vincitori): 1.000 punti per il Big Hit Shop
4.  Al completamento dell’ARMYPEDIA, ogni ARMY riceverà un simbolo come certificato di partecipazione all’avventura dell’ARMYPEDIA.
Linee guida per il caricamento *Linee guida per il caricamento di un post
1. Ogni post caricato su una particolare data sull’ARMYPEDIA deve essere relativo alle attività ufficiali dei BTS e ai ricordi personali che ogni membro degli ARMY ha di quell’attività.
2. Possono essere inclusi nel post sia il testo di un messaggio sia delle immagini e i video possono essere caricati tramite link URL. Consigliamo di caricare solo immagini scattate personalmente da voi o di usare solamente le immagini ufficiali dei BTS fornite dalla Big Hit Entertainment. Consigliamo inoltre di linkare video che riportino solamente a video ufficiali forniti dalla Big Hit Entertainment.
3. Per favore assicuratevi di non utilizzare foto o immagini video scattate da qualcun altro o da altre fonti mediatiche.
4. Per le carte ricordo che sono state sbloccate attraverso la scoperta dei pezzi del puzzle e la risoluzione corretta della domanda quiz:
Ogni persona può caricare un solo post per ogni data.
Una volta che avrete caricato un post, non potrete sottoporre un nuovo post per quella data.
Ovviamente, ogni persona può postare su date diverse ma solo una volta per ogni carta ricordo.
Una volta che il post è stato caricato, potete cancellare il post che desiderate ma questo non può essere editato.
Se cancellate il vostro post per una data particolare, non potrete più caricare un post per quella data.
5. Per fare in modo che tutti possano apprezzare i post pubblicati ognuno di essi deve contenere un minimo di 10 caratteri.
6. Ogni post può contenere un massimo di 140 caratteri.
7. I post possono essere visti da qualsiasi ARMY che visita ARMYPEDIA e ogni ARMY membro può "mettere mi piace" al post dando ad esso un cuore viola.
8. Quando ARMYPEDIA è completata e la campagna giunge al termine, il post con più cuori viola per ogni data sarà nominato ‘Top Memory’ di quella data e ci sarà un premio speciale per l’ARMY che l’ha condivisa con il mondo.
9. Tutto il contenuto caricato su ARMYPEDIA è soggetto a monitoraggio costante da parte degli amministratori del sito. Se il contenuto caricato incorre in un qualsiasi tipo di violazione tra quelle elencate qui sotto potrà essere eliminato alla sola discrezione dello staff del sito senza avvisare preventivamente colui che lo ha caricato.
Postare in un determinato giorno non ha assolutamente a che fare con le attività dei BTS che hanno avuto luogo quel giorno.
Se il post sembra essere inventato e non basato sulla vera esperienza personale di chi lo sta postando.
Se il messaggio contiene volgarità, parole offensive, espressioni o parole inadeguate, contenuti inappropriati oppure è privo di significato.
Se c’è un potenziale problema a causa di possibili violazioni dei diritti della persona o di copyright.
Se il post è fatto con l’intento di violare lo spirito e l’intenzione della campagna ARMYPEDIA, che è stata creata con lo scopo di guardare indietro verso ogni momento speciale dei BTS e di condividere i ricordi preziosi degli ARMY.
10. Tutte le date e gli orari legati ai movimenti del sito ARMYPEDIA saranno basati sull’orario standard coreano (KST).
11. Ogni attività sul sito della campagna ARMYPEDIA richiede di effettuare il login con l’ID dello shop della Big Hit.
12. Ogni contenuto caricato dagli ARMY che partecipano al sito e alla campagna ARMYPEDIA potrebbe essere utilizzato dalla Big Hit Entertainment per creare qualcosa inerente ai BTS.
13. ARMYPEDIA è un enorme archivio digitale creato da voi, gli ARMY di tutto il mondo, che lavorate insieme per registrare la storia dei BTS. Per favore mostrate riguardo e rispetto nei confronti degli altri e mantenete alti il più possibile gli standard di comportamento per cui gli ARMY sono famosi!
*Linee guida relative al diritto d'autore dei post e dei caricamenti su ARMYPEDIA
1. Le responsabilità di qualsiasi contenuto caricato su ARMYPEDIA sono principalmente dell'utente che ha caricato il contenuto.
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3. Si prega di far riferimento alle linee guida sottostanti per comprendere i casi in cui il diritto d'autore e della persona possono essere violati:
       1) I diritti d'autore fondamentali degli articoli e dell'URL di collegamento alle pagine degli articoli appartengono all'individuo e alla società che ha prodotto quegli articoli e contenuti.        2) Vi suggeriamo di evitare l'utilizzo di immagini dei membri dei BTS o dei video delle performance fatti da privati.        3) Vi preghiamo di ricordare che l'uso di immagini di artisti o celebrità diverse dai BTS o immagini di persone del pubblico, possono violare i diritti della persona dei suddetti individui.        4) Vi preghiamo di ricordare che per quanto riguarda le apparizioni televisive, i diritti fondamentali relativi a questi contenuti appartengono all'emittente o all'autore del contenuto.
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Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©Rae, Xina, jimindipityR, Cam, CiHope, lynch, Oreo, pecio)
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