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#vibrazioni e luce
klimt7 · 3 months
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Il mattino
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Il mattino non è un concetto
o un intervallo di tempo
Il mattino è una vibrazione
Una frequenza della luce
.
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Caccia via la tristezza adesso, perché la meraviglia ti prende per mano ti indica il sentiero che porta tra i boschi, dove gli alberi non li puoi contare e neanche le sfumature di verde le vibrazioni di luce, qualcuno alza i rami verso il cielo come braccia in attesa del volo. E tu lasci il peso della vita inchiostro il tuo pianto adesso è rugiada che saluta il mattino.
Gianluigi Gherzi, da “Alfabeti della gioia” (AnimaMundi Edizioni).
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evadingreallife · 1 year
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Recap prima seconda terza quarta (quinta) serata:
• morandi sta andando forte apre tutte le porte fa jogging in sala mentre amadeus millanta una maratona musicale velocissima (qualcuno ci ha creduto? Io no)
• ariete e sangiovanni quello vero abbastanza underwhelming sorry
• will canta con un tale
• elodie frega una borsetta dalla platea SAPEVO CHE AVEVO FATTO BENE A SCEGLIERTI AL FANTASANREMO SII. Se ne va pure rifacendo le scale tutto per il fanta dajee
• la borsetta l'ha più ridata? Chi lo sa.
• Peppino? Peppino.
• breaking news ama fa coming out come uno swiffer sul palco dell'ariston
• comica effettivamente comica, miracolo
• il direttore d'orchestra di olly con un piccolo benji nel taschino aaaaaaaaaaaa🥹🥹
• lazza e morandi are besties, we get it
• ultimo in versione babysitter di eros che si scorda il testo rip
• tananai in his lesbian softboi era, biagio approved, 15k, oneshot, slow burn, music au
• chiara francini signorina cencini amo lei la sua borsetta il suo modo di fare le sue ALI le sue virtù tutto
• shari canta in corsivo bocciatissima
• arisa sul palco tipo addetto dello zoo che cerca con le unghie e con i denti di arginare grignani e farlo andare a tempo inutilmente.
• minutino serio
• CON LE MANI CON LE MANI CON LE MANI CIAO CIAO throwback thursday friday
• SONO O NON SONO IL CAPITAN UNCINOO
• sketch dei poltronesofà e intanto tutti a cercare freneticamente su google se pure loro siano FRATELLI o se si possa prendere la route full homo visto che erano soli in un camerino chiuso su un sofà insieme
• j-ax l'altro 31 e fedez palesemente scappati dalla stessa gabbia dello zoo non so
• ovviamente giorgia e elisa cantano luce e la platea ascende improvvisamente al cielo come esseri superiori
• i coladimasplash infilano uno splashetto pure oggi nelle cover 🌊
• ah si il mio fandom-in-law si li conosco (pubblicità di mare fuori)
• i vestiti della signorina cencini sono i veri mvp della serata
• signorina cencini e gianni, 20k, fastburn, threesome, eventual marriage
• cugini di campagna falsettano in falsetto as is their due
• mengoni non era necessario infierire sugli altri dall'alto della tua classifica con il coro gospel e let it be a sta maniera suu
• the aria da diciottesimo in this crociera si sta davvero facendo sentire stasera (it's milano bangkok for me)
• gianmaria era pupo la prima sera e resta pupo pure oggi niente da fare
• niente mr rain insipido era e insipido rimane
• madame che canta de andré con l'autotune? In my sanremo? More likely than you think. No ma scherzi a parte a me è piaciuta stasera.
• rosa chemical & l'altra tizia living their best life with the matching extra lashes, the most on fleek eyeliner ever, one (1) tiny boot lick and sus objects in hand by rosa i see u 👀
• oh no oh god la rai ha fatto una pubblicità su benigni che parla di biblically accurate sex asdfghjkl
• i modà e le vibrazioni mi vibrano to sleep ma whisky è molto furbo risale la montagna la pioggia lo bagna ecc ecc morale ancora non andrò a dormire
• anna oxa resuscita l'unica canzone che potrebbe vagamente salvarla aka un'emozione da poco, ma il canto greco finale davvero non era necessario, giuro anna, come se avessi accettato guarda
• ore l'una meno dieci: sethu fa il gioco delle sedie con gente. I dont even know anymore a questo punto
• ah levante happened a una certa hmmm
• apro gli occhi e amadeus ha un grembiule. Sbatto le palpebre e qualcuno sta cantando di nuovo. Mhhh penso che io stia inziando ad accusare il sonno qui
• oddio sta cantando qualcuno ma non so chi è mamma non so chi è sono face blind i know l'ho capito non ne riconosco uno chi sei datemi un indizioo
• AH ERA LDA grazie ama non ci sarei mai arrivata da sola
• mara sattei la scambio troppo con sheri regà non è colpa mia non riconosco nessuno😭😭.
• intanto tutti smollano i fiori al primo che passa asap tipo patata bollente, pure dopo che abbiamo rotto a tutta la rai per farli dare a tutti, io boh
• Fiorello mood della vita stile hobo con la copertina di pile la cuffietta della spazzatura e il piumone indossabile tattico
• colla zio rivalutati. Perhaps, saliti.
• hhhhh monologo di mamma non pancina idk sonno sonno sonno
• uuuh classifica NO MA DAI GIORGIA SOLO QUARTA CON LUCE È UN FURTO REGA ok il mengonisweep ma giorgia almeno seconda doveva essere suuuu
• classifica parte 2 la vendetta: quella vera mengoni ultimo lazza mr rain giorgia
E niente buonanotte a tutti pure A CHI NON DOVREBBE STARE DOVE STA IN CLASSIFICA MA VBB notte
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Bonus: quota di mamme invocate in questa puntata: idk, uncountable
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crazy-so-na-sega · 4 months
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Ad essere esaltato oggi è tutto ciò che promuove il dubbio, il buio, i sentimenti più abietti e meschini dell’uomo, il dolore, la paura. Non c’è spazio per la luce, per le grandi vibrazioni dell’epica, per ciò che rende saldo il cuore nei sentieri della vita e innalza l’anima.
-Il Rabdomante
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scogito · 11 months
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"Tutto in natura rimanda a ciò che viene definito la “fisica quantistica dei campi”: qui non si tratta della fisica che ci insegnano alla facoltà di ingegneria. Quando si parla di omeopatia, si parla di una fisica particolare, che mette in campo la seguente idea: in natura, il concetto di materia non esiste, tutto è vibrazione. Ossia, la materia è caratterizzata più dal suo spettro di frequenza (l’onda elettromagnetica, la vibrazione) che non dalla sua composizione chimica (la materia).
Abbiamo prove di quello che sosteniamo: secondo una rivista scientifica molto nota, Nature, alcuni ricercatori hanno annunciato di aver trovato acqua a miliardi di anni luce dalla Terra. Ora, a questa distanza, non abbiamo ancora la competenza tecnica e tecnologica per inviare strumenti per rilevare la presenza di acqua. Quindi come la rileviamo? Grazie al suo spettro di frequenza. Tutta la materia ha uno spettro di frequenza, spesso di natura elettromagnetica.
Prendiamo adesso l’esempio concreto, e molto più alla nostra portata, della diluizione[1]. Quando si effettua una diluizione, si estrae una parte della materia e la si diluisce con acqua. Ma cosa succede allo spettro di frequenza di questa materia? L’idea che ho sviluppato è che questo spettro di frequenza non scompaia. Viene memorizzato dall’acqua in contatto con una materia solida, liquida o gassosa. Ed è quindi questo spettro di frequenza a essere trasmesso e modificato a ciascuna diluizione.
La teoria che ho esposto fa storcere il naso a molte persone, mi riferisco soprattutto a quelli che dicono che l’omeopatia non è scientifica. Li esorto caldamente a prendersi il tempo di leggere la letteratura scientifica sull’argomento. Perché non è la scienza che manca, ma la voglia di leggerla!
Se in natura tutto è vibrazione, allora possiamo accedere alla natura grazie alle vibrazioni, e non più tramite la forma materiale. In questo caso, l’azione può avvenire a distanza. Parliamo dell’ambito della relazione tra acqua e coscienza. Mi spiego: la quantità di acqua in un corpo vivente è pari al 97% per un uomo e il 96% per una donna. Se l’omeopatia interagisce con l’acqua attraverso la vibrazione, allora l’omeopatia si rivolge a questo 97% di volume, composto da molecole d’acqua, ma anche da spettri di frequenza, vibrazioni, onde elettromagnetiche…
Con l’omeopatia, andremo a cercare due cose: ciò che ha senso per un paziente, e lo cerchiamo attraverso i suoi sintomi, e ciò che ha senso in una sostanza minerale, vegetale o animale, che ha la capacità di scatenare gli stessi sintomi, e quindi lo stesso insieme di informazioni. È incrociando queste informazioni che riusciamo a produrre una reazione che ha senso per il malato. Se crediamo alla teoria della sincronicità[2] di Carl Gustav Jung, psichiatra svizzero e fondatore della psicologia analitica, il trattamento omeopatico scatenerà degli effetti. Questo significa che il corpo reagisce non a una sollecitazione materiale, ma a una sollecitazione di informazioni prodotte dal trattamento omeopatico, attraverso una similitudine (risonanza) tra spettri di frequenza.
(Carlo Tonarelli)
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Un mix di poesia ed esistenza a cui non aggiungo altro.
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ma-pi-ma · 5 months
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Mi son visto una notte in una sala chiusa e l'abbraccio dei corpi che danzavano, sollevati e schiantati dalla musica, sotto la luce livida che filtrava nei muri, di lontano, mi soffocava il cuore come in fondo a un abisso, sotto il buio, tra bagliore e bagliore, giungono spaventose scosse di una tempesta, che impazzisce là in alto, sopra il mare.
Mi giungevano a tratti, pallide e stanche, le ombre dei danzatori, vibrazioni di un mare moribondo.
E vedevo i colori, delle donne abbraccianti illividirsi anch'essi, e tutto rilassarsi di spossatezza oscena, e i corpi ripiegarsi, strisciando sulla musica.
Solo ancora splendeva su quella febbre stanca il corpo di colei che fiorisce in un volto tanto giovane e chiaro da fare male all'anima.
Ma era solo il ricordo. Io la guardavo immobile e la vedevo, dolorosamente, nella luce del sogno.
Ma passava strisciando, senza scatti più, languida, con un respiro lento e mi pareva un gemito d'amore, ma l'uomo a cui s'abbandonava nuda forse non la sentiva. E un'ubbriachezza pallida le pesava sul volto, sul volto tanto giovane e stupendo da fare male all'anima.
Tutti tutti tacevano di ebbrezza, travolti dentro il gorgo di quella luce livida, posseduti di musica, nelle carezze ritmiche di carne, e stanchi tanto stanchi.
Io solo non potevo abbandonarmi: cogli arsi occhi sbarrati, mi fissavo smarrito su quel corpo strisciante.
[23-26 giugno 1928]
Cesare Pavese, Tango,da Poesie giovanili
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lunamagicablu · 1 year
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Mi chiamo Anima e vivo con la mia numerosa famiglia in un luogo magico al di là del velo, in una bellissima casa costruita con la sola forza del pensiero. Qui la luce del giorno è diamantina e quella della notte brillante e delicata; ogni essere vive in perfetta simbiosi con ogni parte del creato e regnano pace, gioia e armonia. Siamo in tanti qui e ognuno di noi ha un preciso compito da assolvere, voi lo chiamate ‘lavoro’. Io, ad esempio, sono considerata una sorta di operatrice turistica, poiché aiuto le altre anime a scegliere la meta del loro Viaggio in base alle esperienze che preferiscono affrontare e al livello di evoluzione che desiderano raggiungere.Anche io ho viaggiato nel tempo diverse volte, l’ultima è accaduta qualche decina di anni fa. Dapprima ho scelto le esperienze che desideravo vivere dandomi degli obiettivi ben precisi per raggiungere un ulteriore livello nella mia evoluzione, poi i luoghi da esplorare e i compagni di avventura. Infine, con coraggio e un pizzico di spregiudicatezza ho fatto la valigia, ho salutato la mia famiglia e sono partita per il mio Lungo Viaggio, quello della vita sulla Terra. Un viaggio che dura tutt’ora e di cui faccio tesoro ogni giorno.Sin dai primi tempi ho percepito una piangente malinconia che compariva a tratti, quasi a ricordarmi di essere su questa Terra, ma non di questa Terra. Nei primi anni mi sono sentita un po’ smarrita e ho dovuto compiere tanti sforzi per abituarmi a stare in questo corpo: ho imparato a camminare, a correre, a parlare una lingua strana fatta di regole davvero bizzarre, a stare in equilibrio su uno strano aggeggio a due ruote e poi su un altro a quattro: il primo lo chiamano bicicletta, il secondo pattini. Per uno strano scherzo, non appena imparai a leggere e scrivere correttamente, scoprii che su questa Terra esistevano molte altre lingue, tutte diverse e che ne avrei dovute imparare almeno altre due nel corso del mio Viaggio.Gli anni sono trascorsi veloci e in questo salto nel tempo ho fatto esperienza conoscendo ogni sorta di persone: buone e cattive, oneste e disoneste, false, gelose e invidiose oppure sincere, con sentimenti nobili e con purezza di cuore; mi sono allenata nel riconoscerle e anche ad accettarle per quelle che sono, con rispetto. Ho incrociato anime che già conoscevo, anche loro qui per compiere il proprio Viaggio: con alcune ho percorso un po’ di strada e poi ognuno ha proseguito nel proprio sentiero, con altre invece cammino tutt’ora. Ho conosciuto anime molto antiche e ho imparato a percepire le loro vibrazioni ascoltandone il suono, a volte cupo e triste e altre volte giocoso, armonico e delicato. Ho sentito la carezza di alcune di loro sul mio cuore e la tagliente villaneria di altre imparando a distaccarmene senza giudizio, comprendendo che quello è il loro Viaggio.Ho incontrato anime dormienti imprigionate nelle illusioni della realtà materiale e negli inganni della mente. Molte di loro si identificano con i beni materiali che possiedono e con il lavoro che svolgono, schiavi dell’illusione del tempo e miopi al fluire della vita. In questo momento del mio Viaggio, sto invece camminando lungo un colorato sentiero di consapevolezza e armonia, in compagnia di anime risvegliate, luminose e brillanti; con alcune di loro non vi è nemmeno bisogno di utilizzare la parola, basta il pensiero per comunicare.Per gran parte del tempo non comprendiamo la magia insita nel nostro Viaggio ignorando le nostre potenzialità e molte parti di noi. Così facendo diveniamo vittime delle circostanze, insoddisfatti del nostro vivere e impossibilitati di godere pienamente della nostra interezza. Disattenti e frastornati dall’apparente scorrere frenetico del tempo, ci dimentichiamo di osservare la bellezza che ci circonda e continuiamo a vivere distratti dal nostro reagire continuamente alle preoccupazioni, ai problemi e alle situazioni. Il tempo sembra non bastare mai e il nostro contatto con l’esistenza diventa costantemente filtrato da giudizi e confronti. Così facendo, ci lasciamo imprigionare dagli avvenimenti del passato portandoci dietro fardelli pesanti che non ci permettono di percorrere quelle strade inesplorate e quei magici itinerari che avevamo programmato prima di partire.Se vivessimo il nostro Viaggio nel solo ed eterno momento presente, ci renderemmo conto che in ogni incontro, situazione o esperienza che viviamo è sempre celato un importante insegnamento e una preziosa occasione per compiere un balzo in avanti nella scala dell’evoluzione.  Nel Viaggio di ciascuna Anima tutto è perfetto così com’è e ogni uomo si trova, in ogni istante della sua vita, nel luogo e nella situazione giusta per agire, modificare la sua esistenza e per scegliere di risvegliarsi. Quando il Viaggio giungerà al termine, nulla finirà o si interromperà, al contrario l’anima farà ritorno nella propria casa, con un bagaglio ricco di esperienze vissute e di insegnamenti appresi che saprà trasformare in un prezioso alleato per continuare il proprio processo di evoluzione, in una dimensione senza tempo.    
Sara Costi       
art by PicSoAI                  
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My name is Anima and I live with my large family in a magical place beyond the veil, in a beautiful house built with the power of thought alone. Here the light of the day is diamond-like and that of the night brilliant and delicate; every being lives in perfect symbiosis with every part of creation and peace, joy and harmony reign. There are many of us here and each of us has a specific task to perform, you call it 'work'. For example, I am considered a sort of tour operator, as I help other souls choose the destination of their journey based on the experiences they prefer to face and the level of evolution they wish to achieve.I have also traveled through time several times, the last one was a few decades ago. At first I chose the experiences I wanted to have, giving myself precise objectives to reach a further level in my evolution, then the places to explore and the adventure companions. Finally, with courage and a pinch of ruthlessness, I packed my suitcase, said goodbye to my family and set off on my Long Journey, that of life on Earth. A journey that still lasts and that I treasure every day.From the earliest times I have perceived a weeping melancholy that appeared at times, as if to remind me of being on this Earth, but not of this Earth. In the first years I felt a bit lost and I had to make a lot of efforts to get used to being in this body: I learned to walk, to run, to speak a strange language made up of truly bizarre rules, to balance on a strange contraption with two wheels and then on another with four: the first they call a bicycle, the second skates. For a strange joke, as soon as I learned to read and write correctly, I discovered that there were many other languages on this Earth, all different and that I should have learned at least two more during my Journey.The years have passed quickly and in this leap in time I have gained experience by knowing all sorts of people: good and bad, honest and dishonest, false, jealous and envious or sincere, with noble feelings and purity of heart; I trained myself to recognize them and also to accept them for who they are, with respect. I met souls that I already knew, they too here to complete their journey: with some I traveled a little way and then everyone continued on their own path, with others I still walk. I have known very ancient souls and I have learned to perceive their vibrations by listening to their sound, sometimes dark and sad and other times playful, harmonious and delicate. I have felt the caress of some of them on my heart and the sharp rudeness of others, learning to detach myself without judgement, understanding that this is their journey.I have met sleeping souls caught in the illusions of material reality and the deceptions of the mind. Many of them identify with the material goods they own and with the work they do, slaves to the illusion of time and short-sighted to the flow of life. At this moment of my Journey, I am instead walking along a colorful path of awareness and harmony, in the company of awakened, bright and brilliant souls; with some of them you don't even need to use the word, the thought is enough to communicate.Most of the time we don't understand the magic inherent in our Journey by ignoring our potential and many parts of us. In doing so we become victims of circumstances, dissatisfied with our lives and unable to fully enjoy our wholeness. Inattentive and dazed by the apparent frenetic flow of time, we forget to observe the beauty that surrounds us and continue to live distracted by our continuous reaction to worries, problems and situations. Time never seems to be enough and our contact with existence becomes constantly filtered by judgments and comparisons. In doing so, we allow ourselves to be imprisoned by the events of the past, carrying heavy burdens that do not allow us to travel those unexplored roads and those magical itineraries that we had planned before leaving.If we lived our Journey in the single and eternal present moment, we would realize that in every meeting, situation or experience we live there is always hidden an important teaching and a precious opportunity to take a leap forward in the evolutionary ladder. In the Journey of each Soul everything is perfect as it is and every man finds himself, in every moment of his life, in the right place and situation to act, to change his existence and to choose to wake up. When the Journey comes to an end, nothing will end or be interrupted, on the contrary the soul will return to its home, with a baggage full of lived experiences and lessons learned that it will be able to transform into a precious ally for continue its evolution process, in a timeless dimension.
Sara Costi        
art by PicSoAI
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gregor-samsung · 1 year
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“ Un albero di ciliegio aveva messo le radici nelle fenditure tra i sassi componenti il muretto che sosteneva la terrazza; sporgendosi dalla ringhiera, si vedeva sotto il suo tronco uscire dal muretto a due metri da terra, e poi arcuarsi in modo che, spingendosi in alto, si rovesciava in dentro. Quasi tutta la chioma era perciò sopra il giardino, anzi sembrava stendersi verso l’interno il più possibile, e mi faceva tetto sopra la testa. Notai che la ringhiera era un po’ fuori sesto, come tirata in giù, proprio nel tratto dove il tronco, salendo dall’esterno, le passava rasente. Guardai e vidi che il muro si era gonfiato intorno al punto da cui il tronco ne usciva. Qualche sasso si era staccato e giaceva per terra nel prato sottostante. Fatta questa breve ispezione mi ritirai d’un passo e rivolsi lo sguardo in su. I rami, esili e serrati, formavano una cupola, e i fiori bianchi erano così fitti da non lasciar vedere nemmeno un pezzetto di cielo. Non avevo mai visto niente di così numeroso, e nel primo momento quella ripetizione infinita di petali dello stesso colore bianco mi diede il capogiro. Dove si apriva un varco, l’occhio era subito fermato da un intreccio di petali sul piano successivo; un piano era sfondo dell’altro; da sotto, si poteva credere che quell’immensa fuga di alette bianche non terminasse mai. Il sole non filtrava e, per quanto vedevo, la fioritura stava in ombra, senza vibrazioni di raggi e tutta luminosa allo stesso grado. Stampava un’ombra netta sul prato: fuori del suo contorno, il prato risplendeva d’una luce calda: ma io mi trovavo chiuso sotto una campana di luce chiara, fredda e come irradiata da una sorgente artificiale. Eppure portava qualcosa di vigoroso e di eccitante più dello stesso giorno. Mi pareva di essere caduto in un mondo diverso da quello della casa, e forse lo ero davvero; ho sempre pensato possibile, l’intrusione di un altro mondo in quello nostro abituale, e che possiamo scivolarvi da un momento all’altro. Mi giunse, in un secondo scatto, anche il movimento e il rumore. L’albero era pieno d’api, che in quell’ombra non luccicavano, ma volavano nitide tra i rami e penetravano nelle grotte dei rami, facendo un brusio d’alveare. Quella era la cosa vivente che amavo di più in casa mia, che avevo spesso ricordato, e da cui mi piaceva essere ricevuto dopo una lunga assenza. Emanava una grande, quasi smisurata energia, trasmetteva una vibrazione invisibile come le onde eteree che giungono fino alle stelle; era l’energia degli dei, dei grandi animali e dei morti. “
Guido Piovene, Le stelle fredde, Arnoldo Mondadori Editore, (Collana Scrittori Italiani e Stranieri), 1970¹; pp. 32-34.
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alchiarodi-luna · 1 year
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Non ho mai amato il lusso o la perfezione. Preferisco le follie improvvisate all’ultimo minuto e le notti scomode in macchina, ai grandi hotel di classe. Ho sempre sognato di vivere in una roulotte in riva al mare. Penso ci sia molta più felicità nelle piccole cose e nella semplicità, che nelle grandi apparenze senz’anima ne personalità. Amo vagare senza una meta precisa scoprendo posti magnifici che non si trovano tramite una ricerca su internet o sui social, ma solo guidando, camminando, perdendosi nella bellezza delle cose che si incontrano. Adoro immortalare ogni momento e particolare che mi trasmette emozioni e tornare a riguardare vecchie foto per riprovare ancora le stesse vibrazioni di quegli attimi. Ho sempre avuto paura di dimenticare ciò che i miei occhi hanno visto e amato, vorrei poter avere nella testa ricordi chiari e nitidi per l’intera mia vita per poi poter saperli descrivere in ogni loro sfaccettatura come in un libro. Quelle pagine colme di sfumature che adoro leggere sotto il calore del sole in una giornata d’estate, o la sera a letto con la luce soffusa di una candela al profumo di vaniglia, per concludere al meglio la giornata appena passata. Leggere, come scrivere, dipingere, fotografare ed ascoltare musica, mi fa bene al cuore, lo rende più leggero nonostante lo senta tanto colmo fino quasi ad esplodere. Amo l’arte in ogni suo genere. Ha il potere di farmi vivere in un mondo parallelo rispetto a quello in cui mi trovo, dove qualsiasi cosa è su misura per me, dove l’immaginazione e la fantasia non hanno limite. E quindi ritorno a viaggiare con la mente, a sognare quella roulotte sulla spiaggia, le pizze e i falò in compagnia a stonare canzoni strimpellate con una vecchia chitarra. Svegliarsi la mattina e sentirmi viva, respirare a pieni polmoni quella sensazione di libertà, guardare il mare, ascoltare il suono delle sue onde e non veder l’ora di perdermi in quell’immenso blu con la mia tavola da surf. Mi butto e non penso più a niente, come per magia. Sono un tutt’uno con l’acqua, mi sento trasportata e cullata dal nulla che mi circonda. Testa vuota e cuore leggero. Vorrei poter rimanere così per sempre.
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greenbor · 6 months
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G L I A LB E R I
L’unione con la luce
Ogni albero è in grado di produrre da solo il proprio nutrimento. Le radici assorbono l’acqua e i sali minerali. L’energia luminosa viene catturata dalle foglie, grazie a uno speciale pigmento chiamato clorofilla. L’anidride carbonica, presente nell’aria, e l’acqua vengono convertite in zuccheri e ossigeno. Il primo si deposita nelle pareti della pianta, il secondo viene espulso nell’atmosfera. Grazie a questa reazione viene prodotta la sostanza organica indispensabile per la vita di molti esseri viventi e le diverse forme di vita possono respirare ossigeno.
Il respiro degli alberi
Il respiro è vita, e ogni albero respira. Lo fa di continuo, sia di giorno che di notte. Grazie a questo processo le molecole di zucchero prodotte con la fotosintesi vengono trasformate in energia che consentirà la crescita e la riproduzione dell’intera pianta. Seppure nella respirazione viene consumato ossigeno e liberata anidride carbonica, la quantità di ossigeno prodotto dalla fotosintesi resta maggiore di quello consumato dalla respirazione.
La voce degli alberi
Gli alberi sono ricchi di misteri, uno di questi riguarda il modo di comunicare tra loro. Gli studi dimostrano che si “parlano” quando c’è un pericolo in arrivo, interagiscono con i vicini, sono sensibili al rumore e alla musica. Sembra che il loro modo di scambiarsi informazioni non avvenga solo tramite messaggi odorosi, sostanze chimiche volatili, variazioni di luminosità, ma anche grazie a onde sonore o minuscole vibrazioni.
Una crescita “senza fine”
Gli alberi sviluppano la chioma per tutta la loro vita, continuando a produrre nuove gemme e nuovi rami per centinaia - migliaia di anni. Il tronco cresce ogni anno in larghezza di qualche mm. Lo sviluppo avviene sempre verso l’esterno, sovrapponendo fra la corteccia e il legno già esistente un nuovo strato legnoso. Il tronco possiede diverse stratificazioni, che consentono, nella parte interna, il passaggio dell’acqua e dei sali minerali alle foglie e, nella parte esterna, il passaggio dei prodotti elaborati dalla fotosintesi. La parte centrale del tronco è costituita da una zona, spesso più scura, chiamata duramen, che ha funzione di sostegno, dove la pianta ha smesso di crescere e dove non avvengono più scambi linfatici. Annualmente si formano cerchi concentrici che permettono di risalire all’età della pianta e conoscere l’andamento meteorologico. Durante la primavera si formano cellule con lume maggiore, in quanto è richiesto un maggior apporto di acqua necessaria ad attivare i meccanismi vitali, durante l’estate e l’autunno si formano cellule con lume più stretto.
Il ciclo della vita
Un albero, anche se caduto a terra per la forza dei venti, continua a fare parte del ciclo della vita. Dentro di esso trovano spazio nuove vite, il legno “morto” diventa fonte di cibo e riparo. In esso si nasconde un microcosmo fatto di insetti, funghi e batteri. Come le foglie cadute nei mesi d’autunno, poco alla volta, anche il legno tornerà alla terra, donandole il “nutrimento” necessario. È il ciclo della vita che continua.
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neroegiallo · 6 months
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Pink & Punk
“E’ un buio pomeriggio d’autunno e sta diluviando Sono al parco con FrenchPostcards e sono poco vestita Dio è nella pioggia e mi lava la coscienza”
Si dice in giro che Dio ci abbia generato nudi Abbiamo disobbedito Ci siamo sentiti in colpa E’ nata la vergogna Anche per la nostra nudità Nudità del corpo Nudità nel pensiero, crudo e senza veli Ci vergognamo per le fantasie un po’ zozze Zozze per chi? Confessa le tue vergogne Dio è nella pioggia e ti lava la coscienza
Questo è il racconto di quando la fotografia e la relazione con il fotografo mettono a nudo le reciproche false credenze che hanno condotto lontano dall’identità
Identità ritrovata nella ricerca e nell’espressione dell’Erotismo Sentimentale
Questo è l’ideale che ha condotto Paolo Bertazza e Ary, in arte FrenchPostcards ad aprire C.A.R.E.S
Il Collettivo Autogestito Rivoluzionario per l’Erotismo Sentimentale 
Per trovare luce tra le ombre buie dell’incomprensione, per lavare via il sudicio accecante di antiche credenze, per apprendere il linguaggio pulito della libera espressione, per tutto questo, abbiamo necessità di porre sentimento, nella scoperta dell’erotismo.
Questo progetto politico a-partitico risuona con le tue vibrazioni? Fammelo sapere nei commenti o rispondimi nei messaggi e..
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klimt7 · 2 years
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Sapessi il bene che mi fai, per il solo fatto di esistere. Per il fatto che so che esisti sotto il mio stesso cielo stellato - pensò un sabato sera di fine settembre.
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Tu non lo saprai, oppure sì, lo avvertirai in modo sotterraneo , (come capita , così spesso a me, per ciò che ti riguarda), ma la tua attenzione, la tua luce, ogni volta che si manifesta, mi fa esultare il cuore.
Come il traboccare di una coppa di vino.
Come se, per davvero tutte le stelle, allo stesso istante, pulsassero di una luce più intensa, ogni volta che mi arriva la prova di questa inspiegabile sintonia.
Fin dall'inizio, succede in questo modo. Il cuore silenzioso esulta.
Non chiede fenomeni appariscenti. Non esige nulla. Non pretende nulla, se non la tua presenza. Ma nei piccoli messaggi che condividiamo, nelle prove di questo comune sentire, si esprime una gioia inspiegabile, che sconfina nella gratitudine.
C'è qualcuno nell'universo che viene da lontano, luoghi remoti, sconosciuti, territori di neve e di purezza che non si può spiegare, ma solo raccontare, disegnare, dipingere, eppure dentro i giorni, perfino oggi, scopriamo di parlare la stessa lingua. Di percepire le stesse vibrazioni.
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Rideranno le stelle diceva il piccolo principe...
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"Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse.
Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide.
Per altri non sono che delle piccole luci.
Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi.
Per il mio uomo d'affari erano dell'oro.
Ma tutte queste stelle stanno zitte.
Tu, tu avrai delle stelle come nessuno ha..."
"Che cosa vuoi dire?"
"Quando tu guarderai il cielo, la notte,
visto che io abitero' in una di esse
visto che io ridero' in una di esse
allora sara' per te
come se tutte le stelle ridessero.
Tu avrai, tu solo,
delle stelle che sanno ridere!"
E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto.
Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me.
E aprirai a volte la finestra, cosi', per il piacere...
E i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo."
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popolodipekino · 10 months
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scala di grigi
Come potevamo intenderci? Nessuna cosa del mondo come si presentava al nostro sguardo bastava a esprimere quel che sentivamo l'uno per l'altra, ma mentre io smaniavo di strappare dalle cose vibrazioni sconosciute, lei voleva ridurre ogni cosa all'al di là incolore della loro ultima sostanza. Un meteorite attraversò il cielo, con una traiettoria che passò davanti al Sole; il suo involucro fluido e infuocato per un attimo fece da filtro ai raggi solari, e d'improvviso il mondo fu immerso in una luce mai vista. Abissi paonazzi s'aprivano al piede di rupi arancioni, e le mie mani violette indicavano il bolide verde fiammeggiante mentre un pensiero per cui non esistevano ancora parole cercava di prorompere dalla mia gola: - Questo per te! Da me questo per te ora sì sì che è bello! da I. Calvino, Senza colori, in Le cosmicomiche
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ambrenoir · 10 months
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ENERGIA E SESSO
Per chi prende il sesso con molta leggerezza, lascio qui queste informazioni.
I chakra si rigenerano ogni 7 anni, quindi se stai con una persona anche solo una volta, la sua energia rimarrà con te per 7 anni. Sempre se non sai come purificarti.
Quando fai sesso con qualcuno, inizia tutto un processo energetico.
Principalmente i chakra radice (Muladhara) di entrambi, si uniscono e da questa intimità le aure si fondono per creare una grande energia aurica intorno ai due.
Attraverso la separazione, lascia un'impronta energetica e karmica.
Più relazioni hai con una persona, più profonda è la connessione.
Ecco perché a volte ricordi così tanto del tuo/a ex o con chi sei diventato intimo/a; in questo modo cambi le tue vibrazioni e crei legami energetici che li uniscono dove poi continuano a trasmettere energia a livello sottile.
In ogni relazione, si acquista una parte dell'energia dell'altra persona. Se hai rapporti con persone prevalentemente dense, incoscienti, prive di luce e amore, instabili, allora acquisisci la stessa cosa...
Si cambia in un paradigma dove niente ti rende felice pur avendo tante ragioni per esserlo.
Se l'altra persona ha fatto qualcosa che ha segnato il suo karma, tu lo acquisisci e può attirare esperienze dolorose.
Al contrario, se hai una relazione con qualcuno consapevole, pieno di luce, pieno di amore e che mantiene pulita la propria energia, si genera un meraviglioso scambio di energia positiva per entrambe le persone. Entrambi crescono in amore e consapevolezza.
L'energia dell'amore e della sessualità è così grande e magica che vibra così in alto da raggiungere uno stato di coscienza espanso. Quell'energia rimane ad entrambi come nuovi codici di luce.
Se vai a letto con una persona che attualmente ha già un partner, di conseguenza acquisisci l'energia di quella persona e del partner (e dei soci del partner).
Non ci sono colpevoli, solo incoscienti conseguenze. Sei il capo di te stesso, puoi cambiare quando decidi.
Perché attiriamo nella nostra vita persone le cui relazioni con noi sono vuote, dolorose e dense?
- Primo, dalla vibrazione: attiriamo ciò che vibriamo.
- Secondo, per l'apprendimento: l'altra persona è un riflesso di te, ti mostrerà le tue ombre in modo che tu possa riconoscerle e lavorarci.
- Terzo, per conflitti interni: non hai imparato ad amare, non hai imparato a Valorizzare...
Di conseguenza, ci relazioniamo con persone dello stesso livello vibratorio. Ci si può anche legare ("innamorarsi") ad una persona così, con l'incapacità di amarsi e valorizzarsi fino a quando non si finisce per usarsi. Perché percepisce vibrazionalmente il tuo bisogno di Amore, ma riflette solo il tuo rapporto con te stesso.
Ama te stesso e amerai gli altri e gli altri ameranno te.
Questo non è un invito a non fare sesso, anzi, bisogna fare l'AMORE tutte le volte che si vuole! Ma prima ancora vibrate, per attrarre una persona con cui stare stabili e aiutarvi a crescere e non a demolire il lavoro evolutivo.
Le persone che hanno buone VIBRAZIONI sanno scegliere AMORE e LUCE.
Non andare mai a letto con qualcuno con cui non vuoi stare, non farlo per vendetta o perché devi, abbasserà ulteriormente la tua energia.
- MonolituM
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chez-mimich · 1 year
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MILANO DA ROMANTICA A SCAPIGLIATA (II parte)
(Segue) Ma il percorso della “geostoria” comprende naturalmente anche episodi importanti per la storia di Milano, ma anche d’Italia, come quelli descritti dai quadri di Carlo Canella, in particolare quelli con episodi delle Cinque giornate di Milano o il magnifico “Carlo Alberto al balcone di Palazzo Greppi” del 1849. Vale la pena soffermarsi anche sui volti patetici o trasognati di Domenico induno, con quella che il mio professore di figura disegnata al liceo artistico amava definire “la pittura dei bulbi oculari rovesciati”. È certo che pur con qualche sospiro di troppo o con una eccessiva inclinazione al “pittoresco”, i fratelli Induno (l’altro è Gerolamo) sono sempre godibili, pur nella loro minuta retorica,qualche volta un po’ troppo stucchevole. Con i dipinti di Filippo Carcano (non a caso allievo di Hayez), si incomincia ad intravedere una deviazione dai canoni pittorici tradizionali che rileva uno spiccato interesse per luce, per il colore e la loro modulazione sulla figura umana. Con lui una serie di artisti come Eleuterio Pagliano e Giuseppe Bertini (gli ultimi due messi opportunamente a confronto con due opere parallele), Federico Faruffini (di raffinata bellezza la sua “Toletta antica” del 1865), che danno la stura alle vibrazioni e ai moti dell’animo della pittura scapigliata. Sempre del Faruffini la “Saffo”, coloristicamente e luministicamente molto rilevante, sembra in realtà alludere già al Simbolismo. Dove invece è palpitante e necessaria, oltre che tangibile, l’innovazione formale è nel quasi modiglianesco “Ritratto di giovane donna” di Daniele Ranzoni del 1863-1864. Di lì a poco, sarà Tranquillo Cremona (magnifica la “Visita al collegio” del 1877-78) a sfaldare la pennellata, a trasformarla in macchia e ad impastarla di luce, come nelle mani della pianista in “Melodia”. Siamo nel 1877 e tre anni prima a 800 chilometri da Milano qualcuno aveva parlato di “Impression”. Milano rincorre Parigi (succede spesso), ma in questo caso l’Italia rincorrerà Milano…
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decadence-brain · 2 years
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Penso......
Succedono cose,
situazioni, vibrazioni,
che cambiano…
a volte riescono a cambiare
il colore dei sogni…
realtà che vanno a sovrapporsi
alla fantasia, al mio modo, che,
seppur sbagliato
rimane comunque il mio modo di vivere
il mio modo di affrontare il passare del tempo
il mio modo d’ amare.
E così mi ritrovo
ad esitare con le mani al buio
dita che cercano un viso
per sfiorarne piano i contorni
così che con il ritorno della luce,
con il ritorno al non averti vicino
la mia memoria senta il suo viso
sulle dita oltre a vederlo nei miei occhi.
Mani che cercano un corpo caldo
per accarezzarlo e sentirne
ogni minima vibrazione
così che di giorno
io possa sentire dentro le mie mani
e dentro di me ancora il suo corpo vibrare.
Il buio…
questo oscuro manto che ci avvolge,
questa misteriosa forza di sentire
senza aver bisogno di vedere.
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