La suoneria del telefono cellulare lo sorprese mentre nuotava nell'acqua alta delle sue fantasticherie. "Pronto?" Disse a bassa voce e con tono estremamente formale.
"Ciao, sono Andrea, ti disturbo?"
"No, se a te non disturba che anch'io sono Andrea."
"E' che...Avevo così tanta voglia di sentirti che ho chiamato prima ancora di pensare che avrei potuto sembrarti...che so, invadente, forse." Disse la donna arrossendo.
"Beh, un po' invadente lo sei, ma ormai è fatta. Non puoi tornare indietro. Dalla tua c'è che non ci sono testimoni, quindi è la mia parola contro la tua."
"Non dici sul serio, vero?" Il tono le era diventato apprensivo.
"Non dico sul serio. Non dico mai nulla sul serio."
"Ecco, ora stai esagerando!"
"Hai indovinato! Esagerare è un'altra cosa che faccio sempre."
"Senti, Andrea: quanto tempo è che non esci con una donna? Sperando che la domanda non risulti troppo indiscreta." Non c'era verso: la sua bocca giocava sempre d'anticipo sul suo pensiero.
Bella e sveglia, pensò, ma disse:" Abbiamo stabilito che sei indiscreta e invadente, quali altre qualità desideri mostrarmi? Per quanto riguarda la domanda invece, credo sia una domanda retorica, visto che sai già la risposta: stamattina con te."
"Non far finta di non capire, intendevo da quanto non hai una relazione seria. O, comunque, da quanto non hai una relazione, lasciamo perdere l'aggettivo seria; che è meglio."
"Direi che è da un bel po' di tempo. Con o senza aggettivo." Non ci aveva mai pensato in questi ultimi tre anni. Erano tre anni. Tanto?. Non avrebbe saputo rispondere. Forse si, era tanto. Tanto per un uomo normale. Ma lui non era un uomo normale, era un guerriero. Non poteva permettersi il punto di vista di un uomo normale.
"Perché? Voglio dire: sei un bell'uomo, colto, intelligente, spiritoso...Insomma: perché?"
"Ho capito, temi che ci sia sotto la fregatura."
"Chiedevo e basta. Nessun pensiero predigerito."
"Diciamo per tutta una serie di motivi che eviterò di elencarti. Troppi. Tra questi c'è l'amore per la solitudine, che considero una conquista, non una tremenda sciagura. C'è la difficoltà a relazionarmi con le persone. Con le persone in genere e, in special modo, con l'altro genere. E c'è, per ultimo, ma, forse, con primaria importanza, il lavoro. Un lavoro che mi impedisce di fermarmi a lungo nello stesso posto. Direi un lavoro che non prevede radici." Non era del tutto vero. Anzi, non era vero affatto. Relazionarsi con gli altri, con tutti gli altri, era, per lui, estremamente facile. Gli era utile e lo aveva imparato alla perfezione. Sapeva immediatamente cosa dire e quello che gli altri volevano sentirsi dire. Ma quella donna era estremamente pericolosa. Lui era il cacciatore, il lupo solitario, non poteva cadere in trappola. Non quando si sentiva così vicino alla meta.
Era stato con delle donne in questi ultimi anni, ma dire che non c'era stato, non era una bugia. Aveva preso da loro, senza chiedere, soltanto ciò che volevano dare. Aveva ricambiato con quel che poteva. Non molto, in verità. Ma allora era sembrato abbastanza. Stavolta non era possibile. Lei era diversa. Lo sapeva, lo aveva visto. Le lampade rosse che segnalavano il pericolo erano accese e lampeggiavano impazzite, non poteva ignorarle.
<<C'è di male che, una volta che ti conoscono, tu sei una cosa data per scontata e, da quel momento in avanti, non sarai più capace di rompere i legami dei loro pensieri. Io personalmente amo la libertà ultima di essere sconosciuto. Nessuno mi conosce con certezza costante, nel modo in cui, per esempio, la gente conosce te.>> Il libro stava scalpitando.
"Ascolta, Andrea, ma ascoltami bene, per favore, le tue parole sembrano un fuoco di sbarramento..."
"Lo sembrano perché lo sono."
"Ecco, appunto, apprezzo la tua franchezza. E voglio dirti ciò che mi sento con altrettanta franchezza. Non sono a caccia di un marito. E nemmeno di un compagno fedele, altrimenti avrei preso un cane. Di certo più fedele e sincero della maggior parte degli uomini. Senza considerare che mangia una sola volta al giorno e non cerca sempre, almeno non con la stessa ostinazione, di infilarsi a tutti i costi nel mio letto."
"Direi che, messa così, il miglior amico dell'uomo si è rivelato come il suo peggior nemico."
"Che vuoi farci? Si sa, la realtà batte la fantasia tre a zero."
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