Papa Sisto IV e la Guerra del Sale: il voltafaccia contro Venezia.
Sono lieto di condividere con voi un estratto affascinante dal capitolo "La Condotta Veneziana e la guerra del sale" del libro "Roberto Sanseverino. Condottiero del Rinascimento italiano tra arte militare e politica" di Eugenio Larosa.
#libristorici #condottieri #SistoIV #storiamedievaleitaliana #medioevo #GuerradelSale #venezia #ferrara #storiamilitare #sforza #aragona
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Letture in corso. In un periodo inflazionato dalle troppe notizie sui #papi serve un lettura che ci prepari al nuovo #conclave. Il sottotitolo recita: "O vero conclave generale delle p*** della corte per l'elettione del nuovo pontefice". Il testo venne pubblicato nel #1681. Vista la demenzialità del politicamente corretto ho dovuto censurare la categoria che voleva eleggere un #pontefice normale. Un #libro interessante e divertente che illustra le predilezioni carnali del #clero . Un documento interessante per conoscere termini e #parole ormai in disuso, un vero e proprio repertorio del #doppiosenso . #libri #libridaleggere https://www.instagram.com/p/CnQEOwHLiUc/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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2005: cardinale Ratzinger e la denuncia della "sporcizia nella Chiesa" e come combatterla
Il sito Cooperatores Veritatis invita a rimeditare sulle parole espresse dall’allora cardinale Ratzinger alla Via Crucis del 2005e alla Messa Pro eligendo Sommo Pontefice 18.4.2005 che lo vedrà eletto Sommo Pontefice con il nome di Benedetto XVI.
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Il papa in visita a Verona. Nessuna parola per i 120 bambini sordomuti abusati al Provolo
E ci fu persino una commissione di inchiesta voluta dal Vaticano, finita puntualmente in una bolla di sapone.
Tuttavia queste immancabili dimenticanze da parte del Pontefice della “Tolleranza zero”, portano sempre più a pensare nei fatti, che forse abbiamo interpretato male la Tolleranza Zero.
Di fatto non vi è prova contraria che questa non sia contro le vittime che denunciano.
Piuttosto grave…
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🏛️A triumph for neoclassical architecture - 📌 The new wing of Vatican Museums. Built specifically when all the works plundered by Napoleon Bonaparte were returned to Pope Pius VII. The architect of this new area was Raffaele Stern and it took two years to be finished. The gallery accommodates in niches some of the best academic Roman sculptures and above them busts and bas-reliefs. 🎵 Last cadenza of “Cantata in onore del Sommo Pontefice Pio Nono” by Rossini (1847) - #palace #sculpture #architecture #castle #empire #palacio #museums #admagazine #neoclassic #arquitectura (en Vatican Museums - Musei Vaticani) https://www.instagram.com/p/Co-dDEmIWxK/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Come la scala tutta sotto noi fu corsa
e fummo in su ‘l grado superno,
in me ficcò Virgilio li occhi suoi,
e disse: «Il temporal foco e l’etterno veduto hai, figlio; e se’ venuto in parte
dov’io per me più oltre non discerno.
Tratto t’ho qui con ingegno e con arte;
lo tuo piacere omai prendi per duce;
fuor se’ de l’erte vie, fuor se’ de l’arte.
(...)
Non aspettar mio dir più né mio cenno;
LIBERO, dritto e sano è tuo arbitrio,
e fallo fora non fare a suo senno:
per ch’io te sovra te corono e mitrio»”.
(Purg., XXVII, 124-142)
Dante e Virgilio arrivano in cima al Purgatorio; la sua guida lì lo saluta e con lui LA RAGIONE ("non aspettar mio dir più né mio cenno"). Questa difatti ha compiuto la sua missione, ingegno e arte l'han tratto sin lì, essenziali per districarsi nell'inferno e nei limiti del tempo e del peccato.
Ora che ne é fuori dall'erte vie e dall'arte, per salire serve solo LA LIBERTA': "Lo tuo piacere omai prendi per duce", individuale, sanamente personale, anche edonista. Virgilio incorona Dante re e pontefice di se stesso; ora che la libertà é ritrovata, qualsiasi sua scelta libera sarà giusta per definizione.
La ragione la scienza (ingegno) e la tecnologia (l'arte) sono la guida per la conquista della libertà; ma senza libertà quelle ti possono solo mollare in cima a uno scalone nel mezzo del nulla cosmico. A piangere e gridare, com'è profondo il mare. Dedicato a quelli che la Fede nella Scenza.
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" Carlo si arruolò in convento con il sogno pio di divenire papa, papa Carlo, senza primo o secondo, papa Carlo e basta, pontefice della religione, pioniere di un papato incorruttibile e vicino al senso cristiano della vita. Dopo pochi mesi Carlo già primeggiava in ogni disciplina, era terzo in latino, quarto in geografia, ottavo in preghiera a corpo libero, diciassettesimo al salto della cavallina, trentaduesimo al giro delle Fiandre, secondo in goliardia, sesto in condotta, novantaquattresimo in letteratura e settimo nelle opere buone.
Tutti parlavano di Carlo, si chiedevano di come potesse eccellere in tutte le discipline, qualcuno sospettava doping e vennero prelevate le urine notturne di Carlo per sottoporle ai test pertinenti.
Le prodigiose urine erano ghiacciate, una granatina di cristalli a trenta gradi sotto lo zero, un escremento cetaceo con una temperatura corporea vicina a quelle norvegesi.
Dopo un solo anno Carlo era pretore, eccelleva in diritto e in dovere, scriveva testi di esegetica e continuava a primeggiare in tutte le discipline: quarto in pesca trotacea, diciottesimo al salto triplo, ventunesimo in fioretto cattolico, settantatreesimo in toponomastica e terzo in preghiera con rito rigido.
Dopo un anno e due mesi Carlo era arcivescovo di tutte le scozie, eccelleva e basta, senza bisogno di elencarne le vittorie che non sono poche: quinto al Tour, sesto a Stoccolma, ottavo a San Sebastian, centotrentaduesimo sul Tourmalet ecc. ecc.
Dopo tre anni Carlo era papa, la fumata era bianca ma Carlo era più bianco della fumata, fumava tutto il vaticano e la cortina nascondeva il pontefice che appariva squarciandola come visione francese. Fumava bene Carlo, spezzava le sigarette, le porgeva ai suoi discepoli e le arricchiva. Il sesto giorno di pontificato Carlo, non vedendo più nulla, proibì il fumo e Roma tornò a respirare. "
Antonio Rezza, Non cogito ergo digito (romanzo a più pretese), La nave di Teseo (collana i Delfini, n° 62), 2019; prima edizione: Bompiani, 1998. [ Libro elettronico ]
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C'è qualcosa di tragicomico nell'assistere alla Rai che celebra i suoi dirigenti in Vaticano, che in una sorta di pellegrinaggio sono andati a sentire il papa che predica il dovere di «garantire un pluralismo rispettoso delle diverse opinioni». È la stessa Rai in cui i Tg si aprono con l'immancabile "notizia" di quel che ha detto o fatto il pontefice, la stessa Rai che spende ogni anno milioni dei contribuenti per la struttura Rai Vaticano dedicata alla propaganda cattolica, la stessa Rai delle fiction sui santi e in cui il pensiero critico sembra svanire quando c'è di mezzo la religione.
https://www.rainews.it/.../ludienza-del-papa-con-il...
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22 DICEMBRE 2014 moriva JOE COCKER, quel soul che arrivava dalle miniere
Oscurò i Beatles con "With a little help from my friend".
Un tono inconfondibile, un crepuscolo da Sinatra del rock
Joe Cocker, il "leone di Sheffield", la più grande voce blues della storia del rock britannico, è morto all'età di 70 anni.
Per oltre cinquanta (aveva esordito nel 1963 con la band degli Avengers, quando aveva solo 15 anni), aveva segnato la storia del rock con il suo tono roco e caldo, insegnando a un paio di generazioni di cantanti come si potesse cantare il blues ed il soul pur non essendo afroamericani, anzi arrivando dal cuore minerario dell'Inghilterra.
Impossibile non amarlo, come fecero tutti quando salì nel 1969 sul palco di Woodstock e cantò, strappando le note con la carta vetrata della sua gola, una versione incredibilmente intensa di "With a little help from my friend", facendo diventare la sua versione l'originale e cancellando addirittura quella già famosa dei Beatles cantata da Ringo in "Stg. Pepper".
Cocker aveva uno stile inconfondibile, chiaramente ispirato alla lezione dei grandi bluesman afroamericani, ma riportato nel pieno dell'evoluzione del rock, venato di gospel e di psichedelia, sostenuto con l'elettricità e caricato con la passione.
E con queste caratteristiche era riuscito negli anni a diventare la voce più riconoscibile del rock, soprattutto all'alba degli anni Settanta quando con Leon Russell e i mad Dogs & Englishman aveva conquistato l'America con uno straordinario tour e, sull'onda di quel successo, aveva spinto legioni di giovani cantanti a mettersi sulle sue orme. Imitatori del suo stile ce ne sono stati tanti, ma nessuno è riuscito a eguagliare il maestro, che sapeva essere interprete sopraffino, in grado di prendere una canzone scritta da altri e trasformarla in qualcosa di suo.
Era successo così con molte canzoni dei Beatles, dei quali era diventato eccellente interprete, ma anche con molti altri classici del rock, del soul e del ryhthm'n'blues che nei primi anni Settanta aveva inciso in album molto belli, ricchi di brani come la leggendaria "You are so beautiful".
Poi gli eccessi, l'alcol e la droga, molte crisi e difficoltà prima della rinascita, negli anni Ottanta, prima con la clamorosa vittoria dell'Oscar per "Up where we belong", cantanta con Jennifer Warnes e compresa nella colonna sonora di "Ufficiale e Gentiluomo", poi con album del calibro di "Sheffield Steel", e poi ancora con la planetaria affermazione di "you can't leave your hat on", che diventa il brano trainante del film "9 Settimane e 1/2".
Da quel momento in poi, complice la ritrovata serenità personale e familiare, con l'amore della sua vita, la moglie Pam, Cocker ritorna al successo, si trasforma in una sorta di "pontefice" del soul bianco, diventa il "Sinatra" del rock, in grado di invecchiare con infinita classe e saggezza, producendo dischi di ottimo livello, dei concerti sempre emozionanti e attraversare il passaggio del millennio come una star.
Ci manca Joe Cocker, il suo stile appassionato e travolgente, la sua inarrestabile simpatia, la disponibilità di un'artista di altri tempi, per il quale il rock non era mai morto, il soul era il sale della vita e la musica la cosa più importante del mondo.
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Spavento per Papa Francesco: il pontefice ricoverato per un'infezione respiratoria
Il pontefice è sotto controllo al Gemelli di Roma dal pomeriggio di mercoledì 29 marzo dopo aver accusato difficoltà respiratorie nei giorni scorsi. Esclusa l'ipotesi Covid-19
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