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#pascolo
ortopriamo · 7 months
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Cavalli al pascolo.
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Gli Amici.
Clusone, Bergamo, Italia » 15 Ottobre 2022 » WARMDUSCHER - I GOT FRIENDS
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leparoledelmondo · 4 months
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Latte-fieno
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Il latte-fieno è prodotto da mucche che vengono nutrite prevalentemente con mangimi freschi (erba fresca, al pascolo) o secchi (fieno) e solo in minima parte con legumi e cereali, senza l’utilizzo di mangimi fermentati (mais) e senza i mangimi preparati con ingredienti Ogm (Organismi geneticamente modificati). Vale la pena precisare che, invece,  le mucche alimentate con foraggio fermentato rendono di più perché questo mangime costa meno e consente una produzione di latte più abbondante. Ma i bovini nutriti con erba o fieno stanno ovviamente meglio (le mucche sono degli erbivori!) e questo riduce l’uso di farmaci da parte del veterinario.
E’ curioso notare come si sia scomodata l’Ue per certificare la qualità di un alimento come il latte-fieno (Specialità Tradizionale Garantita) ottenuto semplicemente nutrendo le mucche con il loro cibo fisiologico.
Photo by Radubradu on pexels
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le-solite-capre · 1 year
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manifestocarnivoro · 2 days
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L’IRISH GRASS BEEF OTTIENE LO STATUS IGP DALL’UE
Apprezzata in tutto il mondo, la tradizionale carne di manzo irlandese allevata al pascolo ha ora ottenuto dall’Unione Europea lo status di Indicazione Geografica Protetta. Questo riconoscimento premia l’esperienza delle aziende agricole irlandesi a conduzione familiare e il contributo dei rigogliosi pascoli irlandesi alla produzione di una carne di manzo eccezionale, dal gusto e dalla consistenza unici. Tutte le carni bovine irlandesi alimentate ad erba IGP devono provenire da una delle seguenti categorie:
Manzi e giovenche di età non superiore a 36 mesi. Conformazione migliore di O-. Punteggio del grasso compreso tra 2+ e 4+.
Vacche da carne fino a 120 mesi. Conformazione migliore di O+. Punteggio di grasso compreso tra 2+ e 5. Le due categorie devono essere separate, disossate, confezionate ed etichettate. Le carcasse con pH elevato (> 5,8) devono essere identificate ed escluse. Le macellazioni devono essere valutate per verificare che abbiano un colore della carne rosso ciliegia pronunciato e un elevato grado di cremosità/ingrassamento del grasso.
Sono ammissibili le carni bovine fresche e congelate con o senza osso. Sono compresi i filetti, i quarti, i tagli con osso, i tagli primari disossati, la carne macinata di questi tagli e le confezioni per la vendita al dettaglio.
L’etichetta IGP Irish Grass fed Beef può essere apposta sul manzo macinato e sui prodotti a base di manzo macinato contenenti il 100% di Irish Grass fed Beef e un minimo del 90% di manzo visibilmente magro.
I prodotti che possono essere etichettati “come derivati” dall’IGP Irish Grass fed Beef sono: carni composite contenenti il 100% di Irish Grass fed Beef e un minimo del 90% di carne magra visiva; frat-taglie di prima scelta (guancia, coda, coscia e lingua) provenienti da categorie qualificate di bovini Irish Grass fed Beef.
Link: www.irishbeef.it
Fonte: “L’Irish Grass fed Beef ottiene lo status IGP dall’UE”, Eurocarni 3/24
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copihueart · 2 months
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Pensieri di Primavera
Il sentiero conservava una castità antica, lasciava spazio ai davanzali dove sbocciano i gerani, si perdeva lento creando una sottile linea tra i filari di cipressi che segnavano il passaggio. Era questo il suono dei vicoli, dove le case si affacciavano con una affezione particolare, invadendo i marciapiedi con le loro ombre e i mattoni scoperti acquistavano nuova dignità baciati dal sole del meriggio. Una gazza padrona si dissetava alla sorgente, interrompendo con le sue ali il flusso della luce e scendevano lente contro i vetri le luccicanti stille lasciate dagli insetti in successione. Poi si apriva improvvisa la pianura, con la sua fragranza di vaniglia e il sentore asciutto delle nebbie e l’aria pulita chiamava a se la primavera penetrando nell’ingenuità degli ammiccamenti delle fronde e dei rami intrecciati nei loro abbracci. In lontananza le colline disegnavano i loro monili nella rifrazione del giorno e le canne palustri nel diradarsi lasciavano intravvedere un turacciolo a galleggiare nella corrente del fiume. Il fiume nel suo arto tortuoso sembrava voler leggerci dentro il cuore e scorreva impetuoso tra le rocce fino a voler dormire su di un materasso di foglie nella calma pensierosa del formarsi di acquitrini e pozze quasi alla fine della sua corsa.
Così il bosco rivelava i suoi rumori, permeando delle sue osservazioni il senso dell’udito, era tutto un brulicare di rovi, di fioriture che si accavallano durante il giorno, di allusioni nel passaggio strisciante di piccoli animali e di silenzi inconsueti a presagire l’arrivo di un viandante.
Avrei cercato in quelle partiture la quiete notturna, la statica abitudine dei monti che si stagliavano rigidi in lontananza sfregiati dal biancore della luna e il borbottio incessante delle acque abbandonate all’indistricabile gracidare delle creature dell’oscurità. Quale fanatico lavoro la natura doveva compiere per mantenere in armonia tutto ciò, mentre l’eco delle voci e il frastuono penetravano profondi solleticando l’impalcatura delle terre arate e dell’erba rigogliosa spremuta contro il cielo. Se poi a lungo e inutilmente quel sapiente bisturi delle stelle ti versava addosso lo splendore del suo manto sfiorandoti con la sua incalzante marea, ti sarebbe sembrato di non avere più tempo per goderti quello spettacolo.
Lentamente, lasciata indietro ogni radura i steli inservienti, devastati dalla stanchezza delle fungaie e dei fiori selvatici ti invitavano a seguirli, scambiandosi monotone formule di sopravvivenza, a seguire il commento musicale delle innumerevoli specie di uccelli che sembravano voler imitare la colonna sonora di un film.
Era la vastità degli spazi, dove sempre più sparute vegliavano le case isolate e le cataste di legna ammucchiate per l’inverno , che ti davano il senso di quella lieve luminosità che avvolgeva il tutto, nel riverbero lasciato dagli stampi dei tronchi a marcire, come se il respiro bruciasse tra le fiamme dei falò accesi dai contadini per dar fuoco alle sterpaglie.
A voler proseguire oltre i campi di lavanda, un tappeto di lucciole marcava il territorio con mille lumini incandescenti disegnando un carosello di luminarie a splendere nel tepore della sera e la prodezza impudente dei girasoli percuoteva il vento pieno di richiami, che nel suo desiderio impetuoso si faceva largo nei territori oltre le lande perenni e punti isolati del finir della boscaglia.
Come nel fondale di una piazza cambiava il paesaggio, sparpagliando quella brace di nuvole minacciose che s’inseguivano scontrandosi, dietro la lunga impronta degli zoccoli dei cavalli e degli animali al pascolo e nel riverbero del tramonto finalmente si intravvedeva il mare, che affondava le sue mani tra le dune creandosi un varco, con i suoi grandi baffi di schiuma e le sue onde nello scompiglio concitato lasciato a vegliare sulla riva.
Potevi finalmente con la scia dei tuoi occhi ammirare quella nuova e indescrivibile confusione di richiami festosi che la natura ti aveva donato e lo sfarfallio leggero della neve che presto sarebbe giunta a coprire le barche ammucchiate nel porto, a rischiarare debolmente i sacchi di paglia della tua anima che adesso saltellava dalla gioia perchè in quell’enorme labirinto di trincee costruito dagli uomini c’era ancora spazio per quell’ambiente naturale da preservare, dove poter vivere in simbiosi.
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dimensionesogno · 6 months
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L'ERBA DEL VICINO
Adorabile è il gioco degli specchi in cui l’adorata si pone da sola e al centro di se stessa. Il Cantico lo dice a chiare note: come mite gazzella porta le labbra procaci e i seni intonsi nel verde pascolo dove nulla è mancante se tu sei con me. Anche se non ci sei, nulla è mancante perché io ti penso. Il narcisismo è una caratteristica maschile. Nessuna donna va alla conquista di se…
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noimmigrazione88 · 8 months
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blogidraulicaantica · 10 months
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Gli abbeveratoi di montagna
Gli abbeveratoi di montagna hanno da sempre assolto la funzione di abbeverare gli animali al pascolo durante la permanenza nelle alture. Sono strutture tipiche il cui pelo libero è discendente nel senso di massima pendenza della montagna. Abbeveratoio zona Colfiorito di Norcia foto di Virginia Recanati “ogni diritto riservato”
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Incampanamento delle nostre giovenche, una delle tradizioni più belle che danno vita al “concerto delle vacche”. Ancora oggi il collare è realizzato manualmente dal legno di Bagolaro o Arancio, il cuoio che sostiene il campanaccio è lavorato grossolanamente e nelle due estremità è fermato da due “chiavi” realizzate anch’esse in legno o più raramente in corno bovino, il campanaccio è tenuto saldamente ai due strati di cuoio tramite l’intreccio di un sottile cordino ricavato dalla pelle bovina… La tradizione delle campane ha una doppia funzione, aiuta gli animali a restare approssimativamente in gruppo e nel caso in cui qualche individuo si dovesse allontanare dalla mandria, sentendo le altre campane troverà agevolmente la via del ritorno. Per l’allevatore il suono delle campane aiuta, soprattutto nei momenti di scarsa visibilità a comprendere se la mandria è in movimento e se all’incirca tutti gli individui si trovano in un determinato pascolo o al contrario se la mandria è frammentata o è in fuga da qualche pericolo. Da millenni il suono delle campane ha accompagnato i nostri fiorenti pascoli ma questa tradizione di grande rilevanza culturale oggi rischia di scomparire per sempre, noi nel nostro piccolo stiamo cercando di preservare questo antico patrimonio che abbiamo avuto in eredità. . . . #masseriaujumintaru #campane #pascolo #vacca #tradizione #tradizioni #resilienza #caltanissetta #sicilia #italia #agricoltura #montagna #allevamento #biologico #campanacci #siciliabedda #sicily #aziendaagricola (at Masseria u Jumintaru) https://www.instagram.com/p/CnbySU8IO8I/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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ortopriamo · 2 years
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Capre al pascolo.
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Testimoni.
Clusone, Bergamo, Italia » 12 Ottobre 2022 » GO MARCH - ORTISEI
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Il #gregge al #pascolo, dal prato davanti casa. #pecore https://www.instagram.com/p/Cls7eCXLLFq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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luca19632 · 2 years
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Monte Bondone #trentino #montebondone #pascolo #paesaggio #paesaggioitaliano #landscape #landscapephotography #landschaftsfotografie #landscape_captures #landscape_lovers #landshaft #paysage #paisaje #oaisajes #pasture #pastar #paturage #pâturage #montebondone #weide #lucacortese (presso Monte Bondone) https://www.instagram.com/p/Ch-r0ugokVt/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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cicciototano · 2 years
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Il prato sembra un cielo verde. Le mucche tante nuvole bianche. (Fabrizio Caramagna)☘️🌸🌼❤️☮️ #pieropelosphoto #canon #pascolo #mucca #montagna #alpeggio #estate #pasture #cow #mountain #alpeggio #summer #peace&love https://www.instagram.com/p/CgwRmWks8xj/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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sauolasa · 1 year
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La tradizione del "winterage": pascolo d'inverno e metropoli botanica si trovano in Irlanda
Ogni anno, tra fine ottobre e inizio novembre, il bestiame viene condotto nell'aspro paesaggio collinare del Burren, accompagnato da 500 spettatori entusiasti. Altrove in Irlanda, le vacche vengono portate a valle alla fine della stagione estiva: qui è esattamente il contrario...
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