21 gennaio 1936 a Passo Uarieu muore Padre Reginaldo Giuliani pluridecorato cappellano
Il 21 gennaio del 1936 moriva nel corso della battaglia di Passo Uarieu, durante la campagna che portò alla conquista dell’Abissinia e alla conseguente proclamazione dell’Impero, il centurione padre Reginaldo Giuliani, cappellano del Primo Gruppo Battaglioni Camicie Nere d’Eritrea.
La battaglia di Passo Uarieu che vide la vittoria delle armate italiane, venne combattuta dal 21 al 24 gennaio in…
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Padre Giuliani, cappellano delle CCNN cade a Passo Uarieu il 21 gennaio 1936
Padre Giuliani, cappellano delle CCNN cade a Passo Uarieu il 21 gennaio 1936
Padre Reginaldo Giuliani, domenicano, Cappellano militare (Torino, 28 agosto 1887 – Passo Uarieu, 21 gennaio 1936), Medaglia d’ Oro nella Guerra d’ Etiopia.
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Durante la Prima guerra mondiale fu volontario con gli Arditi della III Armata, di cui fu cappellano militare; meritando due medaglie di bronzo, una…
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Locations where “Call Me By Your Name” was filmed
Here is the list of all the beautiful spots throughout Northern Italy where some of the most iconic scenes from Call Me By Your Name were filmed. Use this as inspiration for where you wish to film your next movie at! its a nice mix of pure nature as well as some more well know memorials and statues.
1. Cascate Del Serio 24020 Valbondione BG, Italy
(source :https://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g187830-d7116573-r291648890-Le_Cascate_Del_Serio-Bergamo_Province_of_Bergamo_Lombardy.html)
2. Piazza Padre Reginaldo Giuliani 24129 Bergamo BG, Italy
(source:https://www.tripadvisor.com/LocationPhotoDirectLink-g187830-d8125606-i276772053-Tempietto_di_Santa_Croce-Bergamo_Province_of_Bergamo_Lombardy.html )
3. WWI War Memorial, Piazza Vittorio Emanuele III
(source:https://somewhereinnorthernitaly.com/2018/06/01/pandino-the-confession-at-the-piave-memoriale/)
4. Laghetto dei Riflessi 26010 Ricengo, Province of Cremona, Italy
(source:https://ebike.bikesquare.eu/ita/cremona/laghetto-dei-riflessi)
5. Prizzighettone Railway Station 26026 Pizzighettone Province of Cremona, Italy
(source:https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Pizzighettone_train_station)
6. Cascina San Giorgio 26834 Corte Palasio, Province of Lodi, Italy
(source:https://www.gites.fr/gites_cascina-sagiorgio_valenza_h1479651_en.htm)
. Piazza XXV Aprile Milano MI, Italy
(source:https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Piazza_XXV_Aprile_-_panoramio.jpg)
8. Bar Belveder, Piazza Gambazzocchi 7 26010 Moscazzano CR, Italy
(source: potern.com/en/spot/movie/call-me-by-your-name/104291/the-village-of-moscazzano-in-lombardy-italy-where-the-project-takes-place-call-me-by-your-name)
Dont forget to like, also commit which is your favorite spot to film at?
Keep Supporting your independent films by checking out the local indie cinemas in your city :)
Sources: The Worldwide Guide to Movie Locations. 2020. Filming Locations For Call Me By Your Name (2017), In Italy.. [online] Available at: <https://www.movie-locations.com/movies/c/Call-Me-By-Your-Name.php> [Accessed 1 October 2020].
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7 ottobre 2020
Al Dirigente Scolastico
Al corpo docente
Agli e alle studenti
del Liceo Classico-Scientifico Statale “Socrate”
Via Padre Reginaldo Giuliani, 15 – 00154 Roma (RM)
Siamo ex studenti del Liceo Socrate di Roma, e per questa ragione abbiamo sentito la necessità di riunirci a seguito degli eventi che recentemente hanno portato il liceo al centro di una bufera mediatica. Il nostro intento è quello di esprimere solidarietà agli e alle studenti del Socrate nella lotta contro il sessismo presente nella nostra società e, di conseguenza, anche nel contesto scolastico.
In primo luogo ci teniamo a condannare tanto l’accanimento dei media verso la docente protagonista della notizia quanto il sensazionalismo con cui l’evento è stato trattato. Tuttavia, riteniamo importante affrontare in maniera più articolata il complesso tema che l’evento scatenante ha messo in luce: la violenza di genere veicolata da una mentalità, più o meno consapevolmente, sessista.
Ricordiamo il Socrate come una scuola unica nel suo genere in virtù della sinergia tra corpo docente e studenti, e del caratteristico spirito critico di quest* ultim*. Ciononostante, ribadire che il Socrate abbia una vocazione progressista è insufficiente ad affrontare il problema evidenziato dagli e dalle studenti. Questa narrazione rischia di ignorare o delegittimare le esperienze negative che possono verificarsi in qualunque contesto. Nessun ambiente, infatti, è di per sé immune da pregiudizi e violenze.
La maggior parte di noi ha sviluppato la propria consapevolezza femminista e di genere oltre le mura del Socrate. Al liceo, non avevamo un’idea chiara di cosa fosse il femminismo, né tantomeno della sua importanza nella società contemporanea.
Anche per questo, alcune testimonianze di ex studenti che abbiamo raccolto in questi giorni sono state condivise solo oggi, portando alla luce episodi di bullismo, discriminazione di ragazze per comportamenti giudicati promiscui (slut-shaming), umiliazione del corpo e dell'aspetto fisico (body-shaming) e commenti offensivi sull'abbigliamento da parte di docenti e studenti. Al tempo, non abbiamo saputo riconoscere il contesto strutturale in cui si collocavano i singoli eventi. Questo ci differenzia dagli e dalle studenti attuali, che hanno invece saputo individuare un comportamento involontariamente sessista e reagire con consapevolezza.
Sosteniamo che la loro iniziativa vada incoraggiata anziché sminuita, prendendo atto del fatto che non si tratta di una dinamica nuova. La scuola ha un ruolo fondamentale nel determinare un esito positivo o negativo nel processo di scoperta ed espressione di sé tra i ragazzi e le ragazze, affinché possano scoprirsi ed amarsi per quello che sono.
Scriviamo questa lettera nella speranza di contribuire ad un importante dibattito che, a causa della crisi mediatica, è stato estinto prematuramente. Vorremmo cogliere questa occasione per proporre alcune riflessioni che riteniamo di valore:
- Se una persona prova disagio o impulsi sessuali davanti a parti del corpo scoperte, non può scaricare la colpa su chi le provoca tali reazioni, ma deve saperle controllare nel rispetto altrui e mettere in discussione la legittimità dei propri impulsi.
- L’ambiente scolastico deve far sì che gli e le studenti si sentano in grado di fare presente atteggiamenti discriminatori e offensivi con la consapevolezza che verranno presi seriamente in considerazione e tutelati come parte lesa, anche qualora si tratti di “micro-aggressioni”.
- Nessun comportamento all’interno dell’ambiente scolastico dovrebbe portare chi ne fa parte a sentire criticato il proprio corpo o il modo in cui esprime la propria identità.
- La critica di certe scelte di abbigliamento è spesso giustificata in riferimento al “decoro” o alla “sobrietà”. Tali termini sono tuttavia astratti, relativi e facilmente declinabili in forma coercitiva e discriminatoria. Crediamo che il presunto “decoro” non sia il vero problema, e riteniamo che venga usato come diversivo per evitare di mettere in discussione abitudini o modi di pensare più profondamente radicati. In assenza di un regolamento ufficiale a riguardo, ciò che è “decoroso” o meno non può essere deciso arbitrariamente.
- Intenzioni ed effetto prodotto non sempre coincidono: se un’affermazione viene fatta bonariamente o con fini protettivi ciò non le impedisce di trasmettere un messaggio discriminatorio o offensivo. Se questo viene fatto notare, è fondamentale ascoltare e dialogare con chi ritiene problematica l’affermazione in questione.
- Il benessere delle e degli studenti ed il rispetto verso la loro autodeterminazione ed identità dovrebbero risultare di primaria importanza a scuola.
Speriamo in una autoanalisi da parte del corpo docente ed un reale ascolto delle argomentazioni avanzate dagli e dalle studenti. Rimaniamo a loro disposizione qualora avessero bisogno di sostegno, senza voler interferire in una realtà di cui non facciamo più parte. Confidiamo che i nostri punti di vista siano ricevuti positivamente, sapendo che, come ex studenti, ci auguriamo il meglio per il futuro del Socrate.
Le ex allieve e gli ex allievi
Firme in ordine alfabetico (nome, cognome, anno di nascita):
Aggiungi la tua firma: https://forms.gle/EiNRtKVdgHnECKSf7
Arianna Aguirre, 1998
Beatrice Albè, 1995
Claudia Alfonsi, 1987
Alberto Anticoli, 1997
Andrea Arcese, 1995
Giovanni Ardizzone, 1997
Cecilia Ascenzi, 1993
Alessio Balletti, 1992
Alice Bardelli, 1997
Marta Baroni, 1989
Giulia Benedetti, 1996
Eva Bertelli, 1994
Linda Bettelli, 1997
Alessandra Bolletti, 1996
Andrea Bongiorno, 1993
Michela Boromei, 1996
Valerio Brandimarte, 1989
Luca Brigida, 1994
Corinna Calabrese, 1989
Federica Caliendo, 1990
Serena Cannavò, 1993
Dafne Capotondi, 1996
Giulia Castelli, 1993
Cecilia Catania, 1993
Chiara Cazzato, 1995
Daniela Cenni, 1994
Althea Ciminiello, 1985
Lorenzo Cioci, 1996
Sara Coccoli, 1999
Veronica Coia, 1995
Eleonora Colarieti, 1996
Lidia Conti, 1998
Marianna Coppo, 1990
Niccolò Costantini, 1995
Chiara Conte, 1991
Andrea D'Albero, 1997
Lavinia D'Angeli, 1990
Diletta Della Rasa, 1974
Chiara Dorbolò, 1988
Caterina D’Ubaldi, 1998
Elena De Pasqualis, 1994
Claudia Di Carlo, 1987
Matteo Di Carlo, 1993
Livia Di Gioia, 1988
Rebecca Donati, 1995
Giulia Drummond J., 1993
Serena Fagiani, 1992
Gianna Fanelli, 1997
Valeria Fanti, 1990
Gisella Fasone, 1991
Claudia Filippi, 1974
Alexandros Fokianos, 1996
Giulia Fontana, 1994
Elisa Formigani, 1998
Sara Fossatelli, 1995
Jacopo Franceschetti, 1994
Anna Fumagalli, 1998
Bianca Fumagalli, 1996
Elena Gargaglia, 1993
Camilla Giuliano, 1997
Francesca Gravagno, 1994
Gaia Graziotti, 1994
Carola Grechi, 1992
Flavia Grimaldi, 1991
Anna Haas, 1995
Francesca Haas, 1993
Claudia Lalli, 1999
Giulia Libianchi, 1992
Lorenzo Libianchi, 1995
Silvia Losardo, 1997
Livia Lozzi, 1989
Valeria Maestri, 1996
Alessandra Marsico, 1994
Renata Martinelli, 1997
Emanuela Masella, 1995
Marta Mastrobuono, 1990
Giulia Mattei, 1994
Martina Mazza, 1999
Marta Mastrobuono, 1990
Arianna Mele, 1991
Michela Meniconi, 1998
Mariam Migahed, 1994
Nilima Mittal, 1997
Federica Moccia, 1994
Martina Monaldi, 1989
Diana Musacchio, 1997
Ilaria Musci, 1996
Francesca Nardi, 1997
Elisa Nardini, 1988
Alice Nosiglia, 1996
Giulia Padolecchia, 1998
Thomas Palozzi, 1996
Giulia Panfili, 1989
Maria Cristina Parenti, 1996
Alessia Pasotto, 1998
Marianna Pasquali, 1994
Chiara Pastore, 1993
Bianca Paolucci, 1995
Giulia Perpignani, 1995
Valentina Perpignani, 1995
Elisa Pescitelli, 1993
Elisabetta Petrucci, 1997
Flavia Petrucci, 1994
Elena Pia, 1990
Andrea Pianalto, 1996
Valerio Picchi, 1987
Adriana Pistolese, 1996
Flavio Pistolese, 1993
Irene Proietto, 1996
Cecilia Rendina, 1995
Iacopo Ricci, 1990
Susanna Romanella, 1995
Gaia Romano, 1998
Gilda Romano, 1993
Greta Romano, 1996
Filippo Sabani, 1993
Benedetta Sabene, 1995
Silvia Saccone, 1995
Francesco Saracini, 1996
Vanessa Sauls, 1994
Maria Savi, 1994
Leonardo Scarton, 1997
Tiziano Scrocca, 1985
Camilla Schettino M., 1992
Giulia Sepe, 1991
Federico Serpe, 1995
Barbara Sideri, 1990
Flavia Sidoni, 1988
Iacopo Smeriglio, 1999
Valentina Spagnoli, 1987
Alice Straffi, 1995
Isabella Tabacchi, 1998
Giulia Tancredi, 1996
Lorenzo Trasarti, 1992
Elio Trevisan, 1995
Veronica Turchetti, 1986
Marta Vannelli, 1997
Francesca Vignali, 1993
Eugenia Vitello, 1995
Marco Vitiello, 1990
Giulia Zadra, 1996
Marco Zanne, 1988
Maria Cristina Zanne, 1995
Francesca Zanni, 1994
Linda Zennaro, 1995
Alessandra Zoia, 1990
Per chi non fosse al corrente dello svolgersi degli eventi citati in questa lettera:
Niente minigonna a scuola, preside del liceo Socrate: “Ancora non ho ricevuto lettera studentesse” (18 settembre 2020): https://bit.ly/30ImnQW
Roma, gli studenti del Socrate alla vicepreside che vieta la minigonna: "La scuola deve eliminare la cultura sessista" (18 settembre 2020): https://bit.ly/3iCReV6
Comunicato del Dirigente Scolastico del Socrate (data ignota) : https://bit.ly/3jSHaJ7
Integrazione al comunicato del Dirigente Scolastico (19 settembre) : https://bit.ly/3jFdleB
«Niente minigonne a scuola? Io, vicepreside femminista, sono stata fraintesa» (20 settembre 2020) : https://bit.ly/2GOvtnL
Minigonne al liceo Socrate, parlano i docenti: “Solo strumentalizzazioni” (21 settembre 2020): https://bit.ly/3llsO47
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Gli interventi su strade e illuminazione a Latina
Via dei Mille a Latina
Sono state riattivate a Latina le operazioni di manutenzione delle strade cittadine. I cantieri sono stati riattivati in concomitanza con la riapertura degli impianti di produzione dei conglomerati bituminosi. Le ditte incaricate hanno eseguito l'asfaltatura di via Duca del Mare e di via Padre Reginaldo Giuliani, mentre altri interventi di manutenzione sono stati effettuati in via Persicara e in corrispondenza dell’incrocio tra via Vespucci e viale Kennedy. Lavori relativi alla segnaletica orizzontale sono stati eseguiti inoltre in via dei Mille e via Emanuele Filiberto. Proseguono i lavori relativi al terzo stralcio della convenzione Consip “Servizio Luce 3” con la sostituzione dei corpi illuminanti con tecnologia led. In questa settimana il cronoprograma prevede le seguenti vie: Via Signorini e Signorini Parcheggio, Via G. Raggio, Largo G. De Nittis, Via S. Casorati, Via Fiuggi, Via Rieti, Via Milano, Via G. De Chirico e parcheggio, Via Bradano, Via P. Serra, Via Dottori, Via A. Savino, Via Renato Brozzi, Via Giuseppe Boldini, Via dell’Agora Rotonda, Via L. Bonanni, Via Giorgio Cocchi, Via Umbria, Via Lombardia, Via Sezze, Via Cisterna, Via Aprilia Parco San Marco, Strada S. Fecitola, Strade Congiunte Sinistre, Via del Fosso, incroci di Strada Trasversale, Strada dell’Inferno, Strada della Paglietta, Strada del Falchetto, Strada della Striscia, Strada Tor Tre Ponti, Strada del Truglio, Strada Piscinara Sinistra, Via Uccellara, Strade Congiunte Destre, Strada Casal delle Palme, Strada Podgora, Via Erodoto. In Via dell’Agora si procederà alla sostituzione dei sostegni. In considerazione della situazione emergenziale, vista l’impossibilità di apporre divieti di sosta o di richiedere lo spostamento dei veicoli parcheggiati, il cronoprogramma relativo alla pubblica illuminazione potrebbe variare in relazione alla presenza di veicoli che rendano impossibile l’esecuzione delle lavorazioni.
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Dedicherò questo tris in bianco e nero ai cappellani militari. Quando si pensa ad un parroco sicuramente non ci viene in mente un personaggio così. Padre Antonio Intreccialagli cappellano militare della RSI. Nasce a Montecompatri nel 1908 da famiglia borghese, ordinato sacerdote nel 1931, missionario nel Libano, Turchia, Siria, Francia, Iran ed Irak, Cappellano Militare nella Regia Aeronautica presso l'idroscalo di Stagnone partecipa a numerose operazioni di soccorso in mare. Studia a fondo la dottrina sociale del fascismo congeniale al Suo desiderio di essere sempre spassionatamente in prima fila nel portare conforto morale e materiale a chi più ne aveva bisogno. Il 21 settembre 1943 finalmente riesce ad arruolarsi nei Battaglioni "M", lascia il saio da frate per l'uniforme militare, sempre fedele ai precetti morali della fede ed a quelli della coerenza. La Legione Tagliamento lo vedrà attivo su tutti i fronti; in tutte le operazioni belliche porterà ad amici e nemici il conforto della fede e l'intercessione della carità cristiana e della pietà. Il dopoguerra lo rivede intento all'opera missionaria, compatito e criticato da alcuni confratelli più attenti alla propria pelle che agli slanci dell'anima, ma è sempre più amato da chi ne apprezza le qualità e non dimentica il passato. Questo "Aeroprete" è il prototipo dei Cappellani Militari che con tanto coraggio ed onore hanno militato in pace ed in guerra nelle nostre Forze Armate e, fra costoro, mi sia consentito di ricordare la Medaglia d'Oro Padre Reginaldo Giuliani Caduto in Africa Orientale mentre sul Campo si prodigava verso i suoi Camerati. #storie #storieefoto #storia #cappellano #history #itaian #rsi #fascism https://www.instagram.com/p/Bzv0VaXnHv_/?igshid=de7ts762il0b
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Door to the light in Bergamo, next to the Piazza Padre Reginaldo Giuliani #piazzapadrereginaldogiuliani #monument #church #framedpicture #framed #light #door #bérgamo #italia #italy #gate #europe #nikon #nikonistas #nikon_photography_ #ig_udog #streets_oftheworld #streetdreamsmag #prettylittleitaly #italia_inunoscatto #instagood #justgoshoot #instaphoto #streetshot #traveltheworld #travelscenes #letsgoeverywhere #visualsoflife https://www.instagram.com/p/Bo_XCvtAq4H/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=3t3w5unc3m8a
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In questa estate strampalata, di novità e di vecchi ricordi, di scoperte e sorprese, di partenze rimandate, arrivi “godoniani” e deviazioni di percorso; in questa estate di digressioni e panorami inesplorati, di arcobaleni e siccità, mi sono arresa a presenze nuove e inaspettate, che stanno curando il mio spirito. Ho deciso di chiamarla Compagnia del Levriero perché è un’amicizia nata grazie a loro, i nostri levrieri rescue, capaci di creare la magia anche tra le persone.
Cosa c’è di meglio in una fresca serata a ridosso del Ferragosto, di organizzare un’hamburgata? La Compagnia del Levriero comprende onnivori, alcuni dei quali stanno iniziando ad esplorare il cibo alternativo alla carne, una vegetariana e una vegana: così abbiamo deciso di provare il Flower Burger, «la prima veganburgheria gourmet d’Italia» (come si legge nella presentazione sul sito). Il concept del locale è basato sulla qualità degli ingredienti, tutti homemade a partire dal pane (nero al carbone vegetale, alla curcuma o ai 7 cereali). Se pensate che l’hamburger vegano sia tristarello, vi ricrederete andando al Flower Burger, dove il burger e le salse sono gustose e danno moltissima soddisfazione, comprese le patate al forno profumate alla paprika dolce. Quello che è nato come l’ennesimo locale trendy di Milano si è rivelato un’idea vincente, che ha replicato nelle città di Roma, Monza e Torino.
Noi siamo andati al ristorante di Monza, essendo la Compagnia del Levriero ubicata per la maggioranza in Brianza: otto umani e cinque levrieri (tre greyhound, un borzoi e un whippet) come si saranno trovati al Flower Burger?
La Compagnia del Levriero (quasi) al completo
Ecco le mie pagelle.
Ve lo anticipo: è stato un successo su tutta la linea!
POSIZIONE – voto 7/10
Il Flower Burger Monza si trova in via Padre Reginaldo Giuliani 10, una traversa di Piazza Trento e Trieste: non temete per il parcheggio, c’è quello sotterraneo proprio in piazza. Se avete un’auto gpl o volete fare una passeggiata, potete cercarlo nelle vie adiacenti. La più ambita è via Camperio, proprio di fronte al locale, ma richiede un grande fattore C. Tentare la sorte non nuoce, magari avete la fortuna che ho avuto io!
Prima e dopo la cena potete completare la serata con l’aperitivo o il digestivo al Bar del Centro, che in estate ha i tavoli all’aperto per godersi la brezza serale.
PET FRIENDLY – voto 9/10
Il titolare del Flower Burger è un vero padrone di casa, che tratta i propri clienti come suoi commensali: l’accoglienza è stata quella riservata agli ospiti d’onore e i nostri levrieri sono stati le star della serata. Non ha esitato un attimo a fare spazio intorno al tavolo a noi riservato, e durante la cena ha portato dei biscottini vegani che i nostri pelosi hanno molto apprezzato (anche i palati più esigenti).
Il locale non è particolarmente ampio, perciò se volete organizzare una cena con cani grandi, come ad esempio i levrieri, vi consiglio di telefonare: lo staff del Flower è disponibile e riuscirà ad accontentare le vostre esigenze.
LOCATION – voto 8/10
La filosofia del locale è quella del fast food: il menù dei panini è sulla parete dietro la cassa e non c’è servizio al tavolo. L’ambiente, però, è molto accogliente, grazie alle pareti colorate con tonalità calde, che creano un’atmosfera informale, ma elegante, quasi da bistrot. Inoltre il titolare fa accomodare i clienti, spiega gli ingredienti dei panini e passa con discrezione ad accertarsi che tutto sia di gradimento. I piatti sono serviti dentro cassette di legno, che contribuiscono a creare l’atmosfera familiare e a fare sentire a proprio agio i clienti.
MENÙ – voto 9/10
Pensate che un hamburger non si possa dire tale senza la carne in mezzo? Andate al Flower Burger e vi ricrederete! Gustosi, colorati e ricchi, i burger a base di ceci, tofu e seitan sazieranno il palato e soddisferanno anche gli occhi: i panini, infatti, sono un vero must, con i colori vivaci del pane nero, ai 7 cereali e alla curcuma. Nella foto vedete il mio Flower Burger: non fa venire l’acquolina in bocca?
Il Flower Burger a base di seitan e pane nero al carbone vegetale, accompagnato da patate al forno profumate alla paprika dolce
CONTO FINALE – voto 10/10
Fiore all’occhiello del Flower, il conto: se avete nostalgia dei bei tempi in cui era possibile mangiare pizza-e-birra con 15 euro, amerete il Flower. I panini hanno un costo che va dai 6 ai 9 euro, la birra è in bottiglia (Menabrea chiara, ambrata, doppio malto) e costa 3,50.
Voto complessivo: 8,6
Se conoscete già il Flower Burger, o se avete una cena in previsione, lasciate nei commenti la vostra impressione!
It’s all so Grey!
Vi&Va
mde
dav
#DogAdvisor – Flower Burger a Monza: hamburger turns vegan In questa estate strampalata, di novità e di vecchi ricordi, di scoperte e sorprese, di partenze rimandate, arrivi "godoniani" e deviazioni di percorso; in questa estate di digressioni e panorami inesplorati, di arcobaleni e siccità, mi sono arresa a presenze nuove e inaspettate, che stanno curando il mio spirito.
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Padre Reginaldo Giuliani cappellano delle Camicie Nere
Padre Reginaldo Giuliani cappellano delle Camicie Nere
Il 21 gennaio del 1936 moriva durante la battaglia di Passo Uarieu, durante la campagna che portò alla conquista dell’Abissinia e alla proclamazione dell’Impero, il centurione padre Reginaldo Giuliani, cappellano del Primo Gruppo Battaglioni Camicie Nere d’Eritrea.
La battaglia di Passo Uarieu che vide la vittoria delle armate italiane, venne combattuta dal 21 al 24 gennaio in duri combattimenti…
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