Tumgik
#padre Reginaldo Giuliani
italianiinguerra · 5 months
Text
21 gennaio 1936 a Passo Uarieu muore Padre Reginaldo Giuliani pluridecorato cappellano
Il 21 gennaio del 1936 moriva nel corso della battaglia di Passo Uarieu, durante la campagna che portò alla conquista dell’Abissinia e alla conseguente proclamazione dell’Impero, il centurione padre Reginaldo Giuliani, cappellano del Primo Gruppo Battaglioni Camicie Nere d’Eritrea. La battaglia di Passo Uarieu che vide la vittoria delle armate italiane, venne combattuta dal 21 al 24 gennaio in…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
Padre Giuliani, cappellano delle CCNN cade a Passo Uarieu il 21 gennaio 1936
Padre Giuliani, cappellano delle CCNN cade a Passo Uarieu il 21 gennaio 1936
Padre Reginaldo Giuliani, domenicano, Cappellano militare (Torino, 28 agosto 1887 – Passo Uarieu, 21 gennaio 1936), Medaglia d’ Oro nella Guerra d’ Etiopia. ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM “ITALIA COLONIALE” PER RICEVERE TUTTI GLI AGGIORNAMENTI Durante la Prima guerra mondiale fu volontario con gli Arditi della III Armata, di cui fu cappellano militare; meritando due medaglie di bronzo, una…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
btsindie · 4 years
Text
Locations where “Call Me By Your Name” was filmed
Here is the list of all the beautiful spots throughout Northern Italy where some of the most iconic scenes from Call Me By Your Name were filmed. Use this as inspiration for where you wish to film your next movie at! its a nice mix of pure nature as well as some more well know memorials and statues. 
1.  Cascate Del Serio   24020 Valbondione BG, Italy 
Tumblr media
(source :https://www.tripadvisor.it/ShowUserReviews-g187830-d7116573-r291648890-Le_Cascate_Del_Serio-Bergamo_Province_of_Bergamo_Lombardy.html) 
2.  Piazza Padre Reginaldo Giuliani     24129 Bergamo BG, Italy
Tumblr media
(source:https://www.tripadvisor.com/LocationPhotoDirectLink-g187830-d8125606-i276772053-Tempietto_di_Santa_Croce-Bergamo_Province_of_Bergamo_Lombardy.html )
3.  WWI War Memorial, Piazza Vittorio Emanuele III
Tumblr media
(source:https://somewhereinnorthernitaly.com/2018/06/01/pandino-the-confession-at-the-piave-memoriale/) 
4.  Laghetto dei Riflessi    26010 Ricengo, Province of Cremona, Italy
Tumblr media
(source:https://ebike.bikesquare.eu/ita/cremona/laghetto-dei-riflessi) 
5.  Prizzighettone Railway Station   26026 Pizzighettone Province of Cremona, Italy
Tumblr media
(source:https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Pizzighettone_train_station) 
6.  Cascina San Giorgio     26834 Corte Palasio, Province of Lodi, Italy  
Tumblr media
(source:https://www.gites.fr/gites_cascina-sagiorgio_valenza_h1479651_en.htm)
.  Piazza XXV Aprile     Milano MI, Italy 
Tumblr media
(source:https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Piazza_XXV_Aprile_-_panoramio.jpg) 
8.  Bar Belveder, Piazza Gambazzocchi 7   26010 Moscazzano CR, Italy 
Tumblr media
(source: potern.com/en/spot/movie/call-me-by-your-name/104291/the-village-of-moscazzano-in-lombardy-italy-where-the-project-takes-place-call-me-by-your-name) 
Dont forget to like, also commit which is your favorite spot to film at? 
Keep Supporting your independent films by checking out the local indie cinemas in your city :) 
Sources:  The Worldwide Guide to Movie Locations. 2020. Filming Locations For Call Me By Your Name (2017), In Italy.. [online] Available at: <https://www.movie-locations.com/movies/c/Call-Me-By-Your-Name.php> [Accessed 1 October 2020]. 
Tumblr media
4 notes · View notes
lagonnadisocrate · 4 years
Text
7 ottobre 2020
Al Dirigente Scolastico Al corpo docente Agli e alle studenti del Liceo Classico-Scientifico Statale “Socrate” Via Padre Reginaldo Giuliani, 15 – 00154 Roma (RM)
Siamo ex studenti del Liceo Socrate di Roma, e per questa ragione abbiamo sentito la necessità di riunirci a seguito degli eventi che recentemente hanno portato il liceo al centro di una bufera mediatica. Il nostro intento è quello di esprimere solidarietà agli e alle studenti del Socrate nella lotta contro il sessismo presente nella nostra società e, di conseguenza, anche nel contesto scolastico.
In primo luogo ci teniamo a condannare tanto l’accanimento dei media verso la docente protagonista della notizia quanto il sensazionalismo con cui l’evento è stato trattato. Tuttavia, riteniamo importante affrontare in maniera più articolata il complesso tema che l’evento scatenante ha messo in luce: la violenza di genere veicolata da una mentalità, più o meno consapevolmente, sessista.
Ricordiamo il Socrate come una scuola unica nel suo genere in virtù della sinergia tra corpo docente e studenti, e del caratteristico spirito critico di quest* ultim*. Ciononostante, ribadire che il Socrate abbia una vocazione progressista è insufficiente ad affrontare il problema evidenziato dagli e dalle studenti. Questa narrazione rischia di ignorare o delegittimare le esperienze negative che possono verificarsi in qualunque contesto. Nessun ambiente, infatti, è di per sé immune da pregiudizi e violenze.
La maggior parte di noi ha sviluppato la propria consapevolezza femminista e di genere oltre le mura del Socrate. Al liceo, non avevamo un’idea chiara di cosa fosse il femminismo, né tantomeno della sua importanza nella società contemporanea.
Anche per questo, alcune testimonianze di ex studenti che abbiamo raccolto in questi giorni sono state condivise solo oggi, portando alla luce episodi di bullismo, discriminazione di ragazze per comportamenti giudicati promiscui (slut-shaming), umiliazione del corpo e dell'aspetto fisico (body-shaming) e commenti offensivi sull'abbigliamento da parte di docenti e studenti. Al tempo, non abbiamo saputo riconoscere il contesto strutturale in cui si collocavano i singoli eventi. Questo ci differenzia dagli e dalle studenti attuali, che hanno invece saputo individuare un comportamento involontariamente sessista e reagire con consapevolezza.
Sosteniamo che la loro iniziativa vada incoraggiata anziché sminuita, prendendo atto del fatto che non si tratta di una dinamica nuova. La scuola ha un ruolo fondamentale nel determinare un esito positivo o negativo nel processo di scoperta ed espressione di sé tra i ragazzi e le ragazze, affinché possano scoprirsi ed amarsi per quello che sono.
Scriviamo questa lettera nella speranza di contribuire ad un importante dibattito che, a causa della crisi mediatica, è stato estinto prematuramente. Vorremmo cogliere questa occasione per proporre alcune riflessioni che riteniamo di valore:
- Se una persona prova disagio o impulsi sessuali davanti a parti del corpo scoperte, non può scaricare la colpa su chi le provoca tali reazioni, ma deve saperle controllare nel rispetto altrui e mettere in discussione la legittimità dei propri impulsi.
- L’ambiente scolastico deve far sì che gli e le studenti si sentano in grado di fare presente atteggiamenti discriminatori e offensivi con la consapevolezza che verranno presi seriamente in considerazione e tutelati come parte lesa, anche qualora si tratti di “micro-aggressioni”.
- Nessun comportamento all’interno dell’ambiente scolastico dovrebbe portare chi ne fa parte a sentire criticato il proprio corpo o il modo in cui esprime la propria identità.
- La critica di certe scelte di abbigliamento è spesso giustificata in riferimento al “decoro” o alla “sobrietà”. Tali termini sono tuttavia astratti, relativi e facilmente declinabili in forma coercitiva e discriminatoria. Crediamo che il presunto “decoro” non sia il vero problema, e riteniamo che venga usato come diversivo per evitare di mettere in discussione abitudini o modi di pensare più profondamente radicati. In assenza di un regolamento ufficiale a riguardo, ciò che è “decoroso” o meno non può essere deciso arbitrariamente.
- Intenzioni ed effetto prodotto non sempre coincidono: se un’affermazione viene fatta bonariamente o con fini protettivi ciò non le impedisce di trasmettere un messaggio discriminatorio o offensivo. Se questo viene fatto notare, è fondamentale ascoltare e dialogare con chi ritiene problematica l’affermazione in questione.
- Il benessere delle e degli studenti ed il rispetto verso la loro autodeterminazione ed identità dovrebbero risultare di primaria importanza a scuola.
Speriamo in una autoanalisi da parte del corpo docente ed un reale ascolto delle argomentazioni avanzate dagli e dalle studenti. Rimaniamo a loro disposizione qualora avessero bisogno di sostegno, senza voler interferire in una realtà di cui non facciamo più parte. Confidiamo che i nostri punti di vista siano ricevuti positivamente, sapendo che, come ex studenti, ci auguriamo il meglio per il futuro del Socrate.
Le ex allieve e gli ex allievi
Firme in ordine alfabetico (nome, cognome, anno di nascita):
Aggiungi la tua firma: https://forms.gle/EiNRtKVdgHnECKSf7
Arianna Aguirre, 1998 Beatrice Albè, 1995 Claudia Alfonsi, 1987 Alberto Anticoli, 1997 Andrea Arcese, 1995 Giovanni Ardizzone, 1997 Cecilia Ascenzi, 1993 Alessio Balletti, 1992 Alice Bardelli, 1997 Marta Baroni, 1989 Giulia Benedetti, 1996 Eva Bertelli, 1994 Linda Bettelli, 1997 Alessandra Bolletti, 1996 Andrea Bongiorno, 1993 Michela Boromei, 1996 Valerio Brandimarte, 1989 Luca Brigida, 1994 Corinna Calabrese, 1989 Federica Caliendo, 1990 Serena Cannavò, 1993 Dafne Capotondi, 1996 Giulia Castelli, 1993 Cecilia Catania, 1993 Chiara Cazzato, 1995 Daniela Cenni, 1994 Althea Ciminiello, 1985 Lorenzo Cioci, 1996 Sara Coccoli, 1999 Veronica Coia, 1995 Eleonora Colarieti, 1996 Lidia Conti, 1998 Marianna Coppo, 1990 Niccolò Costantini, 1995 Chiara Conte, 1991 Andrea D'Albero, 1997 Lavinia D'Angeli, 1990 Diletta Della Rasa, 1974 Chiara Dorbolò, 1988 Caterina D’Ubaldi, 1998 Elena De Pasqualis, 1994 Claudia Di Carlo, 1987 Matteo Di Carlo, 1993 Livia Di Gioia, 1988 Rebecca Donati, 1995 Giulia Drummond J., 1993 Serena Fagiani, 1992 Gianna Fanelli, 1997 Valeria Fanti, 1990 Gisella Fasone, 1991 Claudia Filippi, 1974 Alexandros Fokianos, 1996 Giulia Fontana, 1994 Elisa Formigani, 1998 Sara Fossatelli, 1995 Jacopo Franceschetti, 1994 Anna Fumagalli, 1998 Bianca Fumagalli, 1996 Elena Gargaglia, 1993 Camilla Giuliano, 1997 Francesca Gravagno, 1994 Gaia Graziotti, 1994 Carola Grechi, 1992 Flavia Grimaldi, 1991 Anna Haas, 1995 Francesca Haas, 1993 Claudia Lalli, 1999 Giulia Libianchi, 1992 Lorenzo Libianchi, 1995 Silvia Losardo, 1997 Livia Lozzi, 1989 Valeria Maestri, 1996 Alessandra Marsico, 1994 Renata Martinelli, 1997 Emanuela Masella, 1995 Marta Mastrobuono, 1990 Giulia Mattei, 1994 Martina Mazza, 1999 Marta Mastrobuono, 1990 Arianna Mele, 1991 Michela Meniconi, 1998 Mariam Migahed, 1994 Nilima Mittal, 1997 Federica Moccia, 1994 Martina Monaldi, 1989 Diana Musacchio, 1997 Ilaria Musci, 1996 Francesca Nardi, 1997 Elisa Nardini, 1988 Alice Nosiglia, 1996 Giulia Padolecchia, 1998 Thomas Palozzi, 1996 Giulia Panfili, 1989 Maria Cristina Parenti, 1996 Alessia Pasotto, 1998 Marianna Pasquali, 1994 Chiara Pastore, 1993 Bianca Paolucci, 1995 Giulia Perpignani, 1995 Valentina Perpignani, 1995 Elisa Pescitelli, 1993 Elisabetta Petrucci, 1997 Flavia Petrucci, 1994 Elena Pia, 1990 Andrea Pianalto, 1996 Valerio Picchi, 1987 Adriana Pistolese, 1996 Flavio Pistolese, 1993 Irene Proietto, 1996 Cecilia Rendina, 1995 Iacopo Ricci, 1990 Susanna Romanella, 1995 Gaia Romano, 1998 Gilda Romano, 1993 Greta Romano, 1996 Filippo Sabani, 1993 Benedetta Sabene, 1995 Silvia Saccone, 1995 Francesco Saracini, 1996 Vanessa Sauls, 1994 Maria Savi, 1994 Leonardo Scarton, 1997 Tiziano Scrocca, 1985 Camilla Schettino M., 1992 Giulia Sepe, 1991 Federico Serpe, 1995 Barbara Sideri, 1990 Flavia Sidoni, 1988 Iacopo Smeriglio, 1999 Valentina Spagnoli, 1987 Alice Straffi, 1995 Isabella Tabacchi, 1998 Giulia Tancredi, 1996 Lorenzo Trasarti, 1992 Elio Trevisan, 1995 Veronica Turchetti, 1986 Marta Vannelli, 1997 Francesca Vignali, 1993 Eugenia Vitello, 1995 Marco Vitiello, 1990 Giulia Zadra, 1996 Marco Zanne, 1988 Maria Cristina Zanne, 1995 Francesca Zanni, 1994 Linda Zennaro, 1995 Alessandra Zoia, 1990
Per chi non fosse al corrente dello svolgersi degli eventi citati in questa lettera: Niente minigonna a scuola, preside del liceo Socrate: “Ancora non ho ricevuto lettera studentesse” (18 settembre 2020): https://bit.ly/30ImnQW Roma, gli studenti del Socrate alla vicepreside che vieta la minigonna: "La scuola deve eliminare la cultura sessista" (18 settembre 2020): https://bit.ly/3iCReV6 Comunicato del Dirigente Scolastico del Socrate (data ignota) : https://bit.ly/3jSHaJ7 Integrazione al comunicato del Dirigente Scolastico (19 settembre) : https://bit.ly/3jFdleB «Niente minigonne a scuola? Io, vicepreside femminista, sono stata fraintesa» (20 settembre 2020) : https://bit.ly/2GOvtnL Minigonne al liceo Socrate, parlano i docenti: “Solo strumentalizzazioni” (21 settembre 2020): https://bit.ly/3llsO47
3 notes · View notes
filmap · 5 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Histoires extraordinaires / Spirits of the Dead William Wilson Louis Malle. 1968
Cathedral Piazza Padre Reginaldo Giuliani, 24129 Bergamo BG, Italy See in map
See in imdb
Bonus: also in this location
20 notes · View notes
latinabiz · 4 years
Text
Gli interventi su strade e illuminazione a Latina
Tumblr media
Via dei Mille a Latina Sono state riattivate a Latina le operazioni di manutenzione delle strade cittadine. I cantieri sono stati riattivati in concomitanza con la riapertura degli impianti di produzione dei conglomerati bituminosi. Le ditte incaricate hanno eseguito l'asfaltatura di via Duca del Mare e di via Padre Reginaldo Giuliani, mentre altri interventi di manutenzione sono stati effettuati in via Persicara e in corrispondenza dell’incrocio tra via Vespucci e viale Kennedy. Lavori relativi alla segnaletica orizzontale sono stati eseguiti inoltre in via dei Mille e via Emanuele Filiberto. Proseguono i lavori relativi al terzo stralcio della convenzione Consip “Servizio Luce 3” con la sostituzione dei corpi illuminanti con tecnologia led. In questa settimana il cronoprograma prevede le seguenti vie: Via Signorini e Signorini Parcheggio, Via G. Raggio, Largo G. De Nittis, Via S. Casorati, Via Fiuggi, Via Rieti, Via Milano, Via G. De Chirico e parcheggio, Via Bradano, Via P. Serra, Via Dottori, Via A. Savino, Via Renato Brozzi, Via Giuseppe Boldini, Via dell’Agora Rotonda, Via L. Bonanni, Via Giorgio Cocchi, Via Umbria, Via Lombardia, Via Sezze, Via Cisterna, Via Aprilia Parco San Marco, Strada S. Fecitola, Strade Congiunte Sinistre, Via del Fosso, incroci di Strada Trasversale, Strada dell’Inferno, Strada della Paglietta, Strada del Falchetto, Strada della Striscia, Strada Tor Tre Ponti, Strada del Truglio, Strada Piscinara Sinistra, Via Uccellara, Strade Congiunte Destre, Strada Casal delle Palme, Strada Podgora, Via Erodoto. In Via dell’Agora si procederà alla sostituzione dei sostegni. In considerazione della situazione emergenziale, vista l’impossibilità di apporre divieti di sosta o di richiedere lo spostamento dei veicoli parcheggiati, il cronoprogramma relativo alla pubblica illuminazione potrebbe variare in relazione alla presenza di veicoli che rendano impossibile l’esecuzione delle lavorazioni. Read the full article
0 notes
claudio82clod · 4 years
Photo
Tumblr media
Dedicherò questo tris in bianco e nero ai cappellani militari. Quando si pensa ad un parroco sicuramente non ci viene in mente un personaggio così. Padre Antonio Intreccialagli cappellano militare della RSI. Nasce a Montecompatri nel 1908 da famiglia borghese, ordinato sacerdote nel 1931, missionario nel Libano, Turchia, Siria, Francia, Iran ed Irak, Cappellano Militare nella Regia Aeronautica presso l'idroscalo di Stagnone partecipa a numerose operazioni di soccorso in mare. Studia a fondo la dottrina sociale del fascismo congeniale al Suo desiderio di essere sempre spassionatamente in prima fila nel portare conforto morale e materiale a chi più ne aveva bisogno. Il 21 settembre 1943 finalmente riesce ad arruolarsi nei Battaglioni "M", lascia il saio da frate per l'uniforme militare, sempre fedele ai precetti morali della fede ed a quelli della coerenza. La Legione Tagliamento lo vedrà attivo su tutti i fronti; in tutte le operazioni belliche porterà ad amici e nemici il conforto della fede e l'intercessione della carità cristiana e della pietà. Il dopoguerra lo rivede intento all'opera missionaria, compatito e criticato da alcuni confratelli più attenti alla propria pelle che agli slanci dell'anima, ma è sempre più amato da chi ne apprezza le qualità e non dimentica il passato. Questo "Aeroprete" è il prototipo dei Cappellani Militari che con tanto coraggio ed onore hanno militato in pace ed in guerra nelle nostre Forze Armate e, fra costoro, mi sia consentito di ricordare la Medaglia d'Oro Padre Reginaldo Giuliani Caduto in Africa Orientale mentre sul Campo si prodigava verso i suoi Camerati. #storie #storieefoto #storia #cappellano #history #itaian #rsi #fascism https://www.instagram.com/p/Bzv0VaXnHv_/?igshid=de7ts762il0b
0 notes
glizondo-blog · 6 years
Photo
Tumblr media
Door to the light in Bergamo, next to the Piazza Padre Reginaldo Giuliani #piazzapadrereginaldogiuliani #monument #church #framedpicture #framed #light #door #bérgamo #italia #italy #gate #europe #nikon #nikonistas #nikon_photography_ #ig_udog #streets_oftheworld #streetdreamsmag #prettylittleitaly #italia_inunoscatto #instagood #justgoshoot #instaphoto #streetshot #traveltheworld #travelscenes #letsgoeverywhere #visualsoflife https://www.instagram.com/p/Bo_XCvtAq4H/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=3t3w5unc3m8a
0 notes
valevirna · 7 years
Text
In questa estate strampalata, di novità e di vecchi ricordi, di scoperte e sorprese, di partenze rimandate, arrivi “godoniani” e deviazioni di percorso; in questa estate di digressioni e panorami inesplorati, di arcobaleni e siccità, mi sono arresa a presenze nuove e inaspettate, che stanno curando il mio spirito. Ho deciso di chiamarla Compagnia del Levriero perché è un’amicizia nata grazie a loro, i nostri levrieri rescue, capaci di creare la magia anche tra le persone.
Cosa c’è di meglio in una fresca serata a ridosso del Ferragosto, di organizzare un’hamburgata? La Compagnia del Levriero comprende onnivori, alcuni dei quali stanno iniziando ad esplorare il cibo alternativo alla carne, una vegetariana e una vegana: così abbiamo deciso di provare il Flower Burger, «la prima veganburgheria gourmet d’Italia» (come si legge nella presentazione sul sito). Il concept del locale è basato sulla qualità degli ingredienti, tutti homemade a partire dal pane (nero al carbone vegetale, alla curcuma o ai 7 cereali). Se pensate che l’hamburger vegano sia tristarello, vi ricrederete andando al Flower Burger, dove il burger e le salse sono gustose e danno moltissima soddisfazione, comprese le patate al forno profumate alla paprika dolce. Quello che è nato come l’ennesimo locale trendy di Milano si è rivelato un’idea vincente, che ha replicato nelle città di Roma, Monza e Torino. Noi siamo andati al ristorante di Monza, essendo la Compagnia del Levriero ubicata per la maggioranza in Brianza: otto umani e cinque levrieri (tre greyhound, un borzoi e un whippet) come si saranno trovati al Flower Burger?
La Compagnia del Levriero (quasi) al completo
Ecco le mie pagelle. Ve lo anticipo: è stato un successo su tutta la linea!
POSIZIONE – voto 7/10 Il Flower Burger Monza si trova in via Padre Reginaldo Giuliani 10, una traversa di Piazza Trento e Trieste: non temete per il parcheggio, c’è quello sotterraneo proprio in piazza. Se avete un’auto gpl o volete fare una passeggiata, potete cercarlo nelle vie adiacenti. La più ambita è via Camperio, proprio di fronte al locale, ma richiede un grande fattore C. Tentare la sorte non nuoce, magari avete la fortuna che ho avuto io! Prima e dopo la cena potete completare la serata con l’aperitivo o il digestivo al Bar del Centro, che in estate ha i tavoli all’aperto per godersi la brezza serale.
PET FRIENDLY – voto 9/10 Il titolare del Flower Burger è un vero padrone di casa, che tratta i propri clienti come suoi commensali: l’accoglienza è stata quella riservata agli ospiti d’onore e i nostri levrieri sono stati le star della serata. Non ha esitato un attimo a fare spazio intorno al tavolo a noi riservato, e durante la cena ha portato dei biscottini vegani che i nostri pelosi hanno molto apprezzato (anche i palati più esigenti). Il locale non è particolarmente ampio, perciò se volete organizzare una cena con cani grandi, come ad esempio i levrieri, vi consiglio di telefonare: lo staff del Flower è disponibile e riuscirà ad accontentare le vostre esigenze.
LOCATION – voto 8/10 La filosofia del locale è quella del fast food: il menù dei panini è sulla parete dietro la cassa e non c’è servizio al tavolo. L’ambiente, però, è molto accogliente, grazie alle pareti colorate con tonalità calde, che creano un’atmosfera informale, ma elegante, quasi da bistrot. Inoltre il titolare fa accomodare i clienti, spiega gli ingredienti dei panini e passa con discrezione ad accertarsi che tutto sia di gradimento. I piatti sono serviti dentro cassette di legno, che contribuiscono a creare l’atmosfera familiare e a fare sentire a proprio agio i clienti.
MENÙ – voto 9/10 Pensate che un hamburger non si possa dire tale senza la carne in mezzo? Andate al Flower Burger e vi ricrederete! Gustosi, colorati e ricchi, i burger a base di ceci, tofu e seitan sazieranno il palato e soddisferanno anche gli occhi: i panini, infatti, sono un vero must, con i colori vivaci del pane nero, ai 7 cereali e alla curcuma. Nella foto vedete il mio Flower Burger: non fa venire l’acquolina in bocca?
Il Flower Burger a base di seitan e pane nero al carbone vegetale, accompagnato da patate al forno profumate alla paprika dolce
  CONTO FINALE – voto 10/10 Fiore all’occhiello del Flower, il conto: se avete nostalgia dei bei tempi in cui era possibile mangiare pizza-e-birra con 15 euro, amerete il Flower. I panini hanno un costo che va dai 6 ai 9 euro, la birra è in bottiglia (Menabrea chiara, ambrata, doppio malto) e costa 3,50.
Voto complessivo: 8,6
Se conoscete già il Flower Burger, o se avete una cena in previsione, lasciate nei commenti la vostra impressione!
It’s all so Grey!
Vi&Va
mde
dav
#DogAdvisor – Flower Burger a Monza: hamburger turns vegan In questa estate strampalata, di novità e di vecchi ricordi, di scoperte e sorprese, di partenze rimandate, arrivi "godoniani" e deviazioni di percorso; in questa estate di digressioni e panorami inesplorati, di arcobaleni e siccità, mi sono arresa a presenze nuove e inaspettate, che stanno curando il mio spirito.
0 notes
italianiinguerra · 5 years
Text
Padre Reginaldo Giuliani cappellano delle Camicie Nere
Padre Reginaldo Giuliani cappellano delle Camicie Nere
Il 21 gennaio del 1936 moriva durante la battaglia di Passo Uarieu, durante la campagna che portò alla conquista dell’Abissinia e alla proclamazione dell’Impero, il centurione padre Reginaldo Giuliani, cappellano del Primo Gruppo Battaglioni Camicie Nere d’Eritrea.
La battaglia di Passo Uarieu che vide la vittoria delle armate italiane, venne combattuta dal 21 al 24 gennaio in duri combattimenti…
View On WordPress
0 notes