Tumgik
#non vado bene per nessuno
jabeur · 7 days
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youtube recced me the jannik ao championship point and i watched it and i've been crying for 5 minutes
#vaffanculo vedete io quando non vedo né sento per anche solo un giorno o due nessuno parlare di jan#niente titoli clickbait niente santificazioni niente opinioni stupide niente cose drammatiche non vere idiote ecc#poi mi guardo semplicemente jan che gioca a tennis. niente più niente meno. solo il suo tennis e il suo sorriso e i suoi abbracci al team#e mi ricordo cazzo quanto gli voglio bene#e in questi momenti divento super emotivo perché cavolo in un certo senso l'ho visto crescere questo qui...#e boh ci sto provando a tune out tutto il “rumore” intorno a jan perché mi rovina tutto sempre di più purtroppo#però minchia devo praticamente stare senza social e internet per evitarlo ormai#però eh quando lo faccio e poi appunto mi trovo passatemi il modo cringe di dirlo “solo con jannik” e il suo tennis. beh niente vale tutto#non so se niente di ciò abbia senso lol è che mi manca ma tipo#non necessariamente solo perché è infortunato e solo che per un po' non lo vedrò (a roma :( )#ma anche perché è un po' che non riesco a leggere e sentire parlare di lui senza dover tipo. nuotare tra chilometri di melma controcorrente#non so se è la mia subconscia irritazione che ammetto di avere a volte quando qualcuno che conosco/tifo da tanto diventa famoso#un po' sì forse però ne ho parlato vagamente con altre persone che lo seguono da un po' e dicono la stessa cosa quindi um magari non sono i#è diventato davvero insopportabile il modo in cui si parla di jan e a me dispiace perché credo sinceramente che si meriti il successo#e più che il successo l'amore e l'ammirazione delle persone e il riconoscimento del suo talento#però cristo non così. è diventato la nuova sensation e intendo in senso più derogatory possibile#appena c'è una notizia su di lui se non vado direttamente alla fonte (lui stesso al massimo il suo team) non so letteralmente mai la verità#è tutta merda clickbait e drammatica e palesemente esagerata e sono pieno! che palle!#non la voglio l'attenzione sul tennis se dev'essere così. lo dico onestamente#vabbè rant finito. andate in pace. ti voglio immensamente bene gianni del mio cuore#e cercherò di ignorare tutto il nonsense che c'è in giro sul tuo conto così non me ne scordo più <3
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ilmi0-labirint0 · 4 months
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POST IN PROGRESS .. .
AbouT @rajavomwaldesrand che ha altri tre blog: 1. @ayimalyam , ma anche 2. @lastnightthemooncame e 3. @rajavomwaldrand non ho parole............. .. .
. Lei mi è OSTILE.
Parla, straparla e sparla di .ME, in pubblico e in privato. ..è una sorta di oSSeSSione.. .
Sono stanca... molto stanca ... Should I Stay or Should I Go . ? .Davvero ti viene voglia di andare ViA!
ll lavorìo incessante e certosino di-----------------------------------> @rajavomwaldesrand è andato a buon fine (?) Beh..............Persone che mi defollowano....... Altre che mi bloccano...... altre ancora che scompaiono dal mio blog per APPARIRE miracolosamente sul suo.. .
Chi mi segue, mi mette like o mi reblogga, bene, con certezza AVETE VINTO O VINCERETE @rajavomvandesrland aka @ayimalyam, aka @lastnightthemooncame, aka @rajavomwaldrand con la sua VAGONATA di like ... COMPLIMENTONI!
Ora, passando a cose più serie, quando ho avuto qualcosa da dire io l'ho scritta forte e chiaro qui, sul mio blog, pubblicamente... e @rajavomwaldesrand lo ha anche graziosamente ripubblicato sulla sua pagina con dei .copia e incolla di poliziesca natura........ con commenti ALTISONANTI e noiosi ... con citazioni da scuola media.
Ma prima di ANDARE o NON andare ViA vorrei raccontarvi una-------------------------------------> storia So molto bene che qua, perAriA, nessuno legge nulla, per una strana forma di aLLerGia alla PAROLA e perché tutti se ne fottono di tutti, TUTTI. Ma io scrivo lo SteSSo e chi leggeLegge:
PREMESSA
@ilmi0-labirint0 arriva dopo tanti altri miei blog esistiti su tumblr a singhiozzo, dal.... dal.... 2017 credo, forse anche un pò prima, e il 2023. .. . Ci sono persone qui, che mi conoscono da una vita! .
Chiedo scusa per la rottura di palle a cui vi sottopongo MA date le cose BRUTTARELLE che vengono scritte su di me (diffuse soprattutto via chat), condite da minacce e bugie, voglio raccontarvi una-------------------------->Storia
C'era una volta, una persona che amava tanto scarabocchiare su di me, elaborando accuse di una violenza inaudita. Tal persona cominciò a seguirmi da subito, appena ricomparsi su tumblr, nel novembre 2022. Contestualmente, questa persona, mi 'scrisse' in chat delle parole IPERLUSINGHIERE: si ricordava dei miei vecchi BLOG "belli e unici", e mi fece tanti tanti complimenti: sulle MIE pubblicazioni, sul mio bLU che definì "sexy", sul mio gusto estetico, etcEtcEtc.... . Fu molto molto gentile, insomma.. .
Mi parlò di quanto si sentisse vicina a me E ispirata da me (mi parve una persona un po' esaltata) .. . talvolta i suoi commenti erano pubblici.. Ma io vi sto raccantando soltanto una------------------------------------------------------->Storia
Premetto che, quando cominciai a seguirla anche io, potetti verificare quanto diverso dal mio fosse il suo BLOG…….. praticamente solo COLORI, talvolta molto accesi, raramente il blu, quasi nulla in biancoEnero .. . Riguardo allo stile poi…………..beh….per fare un esempio, ricordo un POST con fogliami vari in arancio con su scritto BENVENUTO AUTUNNO .. . …………… Insomma nonProprio il mio genere. .. Poi, piano piano, il cambiamento……fino ad una sorta d'IDENTIFICAZIONE …….
Stesso stile, spesso, troppo spesso stessi post che io vado a pescare nei vari blog soprattutto nei vecchi archivi di blog abbandonati (i migliori vanno VIA!) che sono difficili da reperire CASUALMENTE, per coincidenZa. MA ancora: stesse fonti, le mie INUSUALI e poco praticate; stessi follower RIGOROSAMENTE e APERTAMENTE presi dal mio blog. ..
Ed arriviamo alla fine della mia --------------------------------------------------------------------------->Storia
Cominciai ad INNERVOSIRMI, così le 'parlai. Le chiesi cortesemente spiegazioni. La persona in questione, farfugliò qualcosa sulla normalità della nostra somiglianza dovuta agli stessi gusti(?) e stessi followers .. . E certo! Continua a farlo anche ora, non gliene scappa uno! .
Poi mi assicurò .ADDIRITTURA. di non andare MAI a guardare il mio archivio per evitare fenomeni di TRANSFER (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!) ............ ....... BENE! No, MALE! ... Tutto continuò come prima ....... Io smisi di seguirla..... poi la bloccai..... Poi mi bloccò.....Poi le comunicazioni a distanza da entrambe le parti.. . Poi si è cancellata per poi ritornare sotto ALTRI NOMI.................. - Oggi, @rajavomvandersland aka @ayimalyam aka @lastnightthemooncame, aka @rajavomwaldrand, continua a fare le porcate di sempre.
Pubblico quiSotto un link esemplificativo della BRUTTEZZA e PICCINERIA di questa persona .. . ) apritelo! (
TANT'E' !!!!!!!!!!!!!!
LU.. .
Tumblr media
Nastassja*Kinski . Paris Texas . #JeDanSe.daVVerO.E' la mia professione! . . [Gif rubato a @unaquieteapparente]
“Lasciate leggere e lasciate danzare; questi due divertimenti non potranno mai fare del male al mondo”. | Voltaire
........LA BELLEZZA.. . è per me un luoGo di ELEZIONE.. .
P.S. Mi scuso con gli eventuali lettori per qualche espressione colorita........... .. .Io amo il Turpiloquio quanto il Bell'Eloquio.. . .
LU è @ilmi0-labirint0.................. NON HO ALTRI BLOG!
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yomersapiens · 3 months
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La pizzeria è gremita e i tavoli sono occupati da precoci coppiette giunte ben prima dell'ora più consona alla cena, forse per finire velocemente e correre in casa ad accoppiarsi. O forse perché vivo a Vienna e qua cenano quando i comuni mortali normalmente fanno merenda. Inutile che sfotto, se sono entrato in pizzeria a quest'ora è perché pure io sto morendo di fame. Conosco la capo sala, ha letto il mio libro e dato che mi saluta ancora devo dedurre che non le ha fatto schifo. Le chiedo se posso mettermi al bancone, sono da solo, fuori fa freddo e ho fame, che mi basta una margherita e me ne vado. Annuisce e i suoi occhi si fanno compassionevoli. Non faccio in tempo a sedermi che il ragazzo al bancone, notando la mia condizone solitaria, mi porge una birra che non avevo ordinato. Mi sorprendo e dico che ci deve essere stato un errore, che ancora non ho chiesto nulla. Mi risponde che fa lui, posso stare tranquillo. Io desideravo una coca-cola e ora mi tocca bere una birra offerta accidenti. C'è una seggiola di fianco a me con una giacca poggiata, la proprietaria mi chiede se desidero che la sposti, le dico che non serve, tanto non arriva nessuno. Mi sorride e torna a limonare con un barbuto uomo di quasi due metri. Più passa il tempo più gli alti mi stanno sul cazzo e vorrei segargli le gambe mentre dormono. Poi mi ricordo di essere sopra la media in Italia (e anche in Sud America) e torno a concentrarmi sulla sala. Ci sono davvero solo coppie, uscite per festeggiare la ricorrenza amorosa. Noto con piacere un cospicuo numero di tavoli occupati da persone dello stesso sesso che si tengono per mano. Sorrido per loro. Che belli che siete, godetevi questo momento, vi lascerete anche voi, non temete. Il volume della musica è troppo alto, decido di mettere le cuffiette e ascoltare qualcosa di diverso, un concerto per orchestra a tema videogiochi giapponesi, tanto sono da solo, non devo interloquire con nessuno. Mentre divoro la mia margherita penso a San Valentino. Al fatto che come festa non serva a molto, a meno che tu non abbia 16 anni e bisogno di un pretesto per scopare. Ma è utile per chi come me la vede come un post-it, messo per ricordardati di essere grato a chi ti vuole bene. Anche se non te lo meriti perché fai schifo come essere umano. Anche se dovresti ricordartelo ogni giorno ma tra una cosa e l'altra ti passa per la testa e allora eccoti una data. Una volta all'anno, fai sto sforzo e scrivi a chi ti vuole bene, scrivi quanto ti ritieni fortunato ad avere qualcuno che ti sopporta. Servono a questo le feste. Natale per ricordarti di ringraziare la famiglia. Il compleanno per ricordarti dell'esistenza di qualcuno. L'onomastico per ricordarti pure come si chiama. Ferragosto per ricordarti che l'estate sta finendo. Pasqua boh, non lo so, per ricordarti che è possibile uccidere una divinità forse. Finisco la pizza e mi arriva un'altra birra che ancora non ho ordinato. Mi giro in sala per capire a chi ho fatto pena stavolta. Nessuno mi guarda. La finisco contro la mia volontà e mi dirigo a pagare il conto. Mi viene detto dalla capo sala che oramai faccio parte della famiglia, che posso considerarmi un cugino acquisito e che quindi mi basta darle la metà della metà di quello che avrei dovuto dare. Quanto adoro fare pena. È il mio superpotere. Birra gratis, pizza scontata e posso andare a letto con la pancia piena. Una coppia mi avrà notato e ora sarà nata una discussione, prima di fare l'amore. "Tesoro, voglio adottare un triste italiano solitario, hai visto quanto era carino mentre mangiava la sua pizza, starebbe così bene con il nostro arredamento". Qualcun altro avrà girato un video che diventerà virale su tiktok e dove magari vengo insultato. Poco mi interessa. Torno a casa dal mio gatto, gli dico che lo amo e che sono grato ci sia lui a volermi bene. Lui, per tutta risposta, vomita sul tappeto. L'amore è un linguaggio variopinto e maleodorante talvolta.
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sayitaliano · 3 months
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youtube
LA NOIA | ANGELINA MANGO
Quanti disegni ho fatto How many drawings I made Rimango qui e li guardo I stay here and look at them Nessuno prende vita None comes to life Questa pagina è pigra This paper is lazy Vado di fretta I am in a hurry E mi hanno detto che la vita è preziosa And they told me that life is precious Io la indosso a testa alta sul collo I wear it head held high on my neck La mia collana non ha perle di saggezza My necklace doesn't have pearls of wisdom (perle di saggezza=> idiomatic, could also be used ironically "words of wisdom") A me hanno dato le perline colorate They gave me colored beads Per le bimbe incasinate con i traumi For young girls messed up with traumas Da snodare piano piano con l'età To slowly untie while growing older Eppure sto una Pasqua, guarda, zero drammi And yet I'm doing great, look, no dramas (stare una Pasqua => idiomatic and usually very ironic, "to feel/do great") Quasi quasi cambio di nuovo città Maybe I (should) move to another city once again (quasi quasi => idiomatic, when you think about a chance you say "Maybe...") Che a stare ferma a me mi viene, a me mi viene If I stand still I get, I get ("a me mi" is a colloquial grammatically wrong concept that translates literally as "it comes to me"; it should be "a me viene" but for lyrical/musical lyrics is okay to find this in songs) La noia Bored(om) (for translations reasons -aka the sentence construction in English- I'm using the adjective "bored" here but "noia" is a noun so the literal translation is "boredom") La noia Bored(om) La noia Bored(om) La noia Bored(om)
Muoio senza morire, in questi giorni usati I die without dying, in these used days Vivo senza soffrire, non c'è croce più grande I live without suffering, there's no greatest trial ("croce" here has a figurative meaning as in "portare una croce", idiomatic, meaning basically "to bring pain/affliction/trials *on your shoulders*") Non ci resta che ridere in queste notti bruciate We cannot do anything but laugh in those burnt nights (like the famous movie's title "non ci resta che piangere" but from a happier/ironic pov) Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa A crown of thorns will be the dress-code for my party Ah, è la cumbia della noia, mmh Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia The cumbia of boredom Total definitive Ah, è la cumbia della noia Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia It's the cumbia of boredom Total definitive
Quanta gente nelle cose vede il male So many people see the evil in things ("quanto/a/i/e" if not used as a question usually means "a lot", "there are so many...") Viene voglia di scappare come iniziano a parlare One feels like running away as they start talking E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male And I'd like to tell them I'm doing good but then they look at me sideways Allora dico che è difficile campare So I say that it's hard to keep on living Business, parli di business Business, you talk about business Intanto chiudo gli occhi per firmare i contratti, mmh In the meantime I close my eyes to sign contracts Princess, ti chiama "princess" Princess, (he) calls you "princess" Allora adesso smettila di lavare i piatti Then stop washing dishes now
Muoio senza morire, in questi giorni usati I die without dying, in these used days Vivo senza soffrire, non c'è croce più grande I live without suffering, there's no greatest trial Non ci resta che ridere in queste notti bruciate We cannot do anything but laugh in those burnt nights Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa A crown of thorns will be the dress-code for my party Ah, è la cumbia della noia, mmh Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia The cumbia of boredom Total definitive Ah, è la cumbia della noia Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia It's the cumbia of boredom Total definitive
Allora scrivi canzoni? So you write songs? Sì, le canzoni d'amore Yes, love songs E non ti voglio annoiare And I don't want to bore you Ma qualcuno le deve cantare But someone needs to sing them Cumbia, ballo la cumbia Cumbia, I dance the cumbia Se rischio di inciampare almeno fermo la noia If I risk to stumble at least I stop the boredom Quindi faccio una festa, faccio una festa Therefore I make/hold a party, I make/hold a party Perché è l'unico modo per fermare, per fermare, per fermare, ah Because it's the only way to stop, to stop, to stop, ah La noia Boredom La noia Boredom La noia Boredom La noia Boredom
Muoio perché morire rende i giorni più umani I die because dying makes days more human Vivo perché soffrire fa le gioie più grandi I live because suffering makes the joys look bigger Non ci resta che ridere in queste notti bruciate We cannot do anything but laugh in those burnt nights Una corona di spine sarà il dress-code per la mia festa A crown of thorns will be the dress-code for my party Ah, è la cumbia della noia, mmh Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia The cumbia of boredom Total definitive Ah, è la cumbia della noia Ah, it's the cumbia of boredom È la cumbia della noia It's the cumbia of boredom Total definitive
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idettaglihere · 1 year
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con me si fermano tutti alla superficie; nessuno che voglia conoscermi davvero, che abbia voglia di ascoltare le mie paure, insicurezze, paranoie e prendersene cura. io vado bene per qualcosa di temporaneo, superfluo, da abbandonare quando si è stufi, come un oggetto che non serve più.
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belladecasa · 2 months
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Io: assurdo sto piuttosto bene da tre mesi a questa parte amo il litio ehehhe
Sempre io: convinta di avere un linfoma e di star per morire e allo stesso tempo desiderosa di prendere un’altra laurea nonostante la prima mi abbia irreparabilmente logorata mentalmente per poi tentare di fare lo stage in Commissione Europea e allo stesso tempo odio il mio lavoro e voglio lasciarlo e allo stesso tempo penso no dai potrei fare carriera qui e allo stesso tempo sto studiando per prendere le certificazioni di insegnamento dell’Italiano mentre aspetto di fare il percorso per i 60 cfu ma forse boh il prossimo anno faccio il bando MIUR e vado ad insegnare in Francia o in Belgio perché tanto a Bruxelles potrei pure lavorare nella scuola dove ho fatto lo stage sicuro mi riprendono per fare un tot di ore ma non voglio veramente andare all’estero perché voglio stare qui io sono troppo italiana stare qui e fare quattro figli quello che voglio è solo questo fare i figli con il mio amore sì sì ma avevo anche detto a me stessa (e non solo) che non avrei mai messo nessuno in questo mondo soprattutto considerando i miei trascorsi psicologi e rinologici eppure eccomi qui solo i bimbi mi rendono felice ma sto anche per morire ecc.
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spettriedemoni · 1 year
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Solo un cane
Lo scorso inverno ho deciso di prendere un cane.
Sono andato al canile comunale, che a Milano sta in via Corelli.
Per arrivarci bisogna passare davanti al centro di detenzione dei migranti, che è lì accanto.
Banale quanto inevitabile notare che persone e cani sono tenuti in cattività così simili e vicine. Peraltro, entrambi privi di alcuna colpa.
Amen.
Al canile di Milano sono molto seri, non è che vai lì e prendi il cane. Devi compilare moduli, sottoporti a interviste, indagini psicologiche, diverse visite perché possano decidere qual è il cane che va bene per te, o meglio il contrario.
Dopo la terza visita mi hanno fatto scegliere tra due. Ho scelto il più anziano, per solidarietà anagrafica.
Poi ho dovuto, giustamente, fare altre sei o sette visite per familiarizzare con lui, il cane dico.
Ogni volta passavo davanti al carcere per migranti. Ma questo si è già detto.
Ogni volta poi passavo tra le gabbie dei cani, a cui lì non manca nulla di concreto ma stanno tutto il giorno in gabbia da soli.
Il problema è la solitudine, mi spiegavano i ragazzi del canile. I cani, come gli esseri umani, hanno l'affettività alla base della loro piramide dei bisogni, al pari di cibo e acqua. Ma al canile, con più di 200 cani da curare, su quella cosa possono farci poco.
Dopo un po' di settimane mi hanno dato il cane, finalmente. La solitudine per lui era finita.
Ho chiesto, uscendo, se potevo avere informazioni sulla sua vita precedente, sui sette anni che gli avevano imbiancato il muso da bastardo. Mi hanno detto solo che stava al canile da qualche mese, che il proprietario precedente era morto, ma niente di più perché c'è la privacy.
Il cane e io, dopo, abbiamo fatto il nostro normale percorso di amicizia - e chi ha avuto un cane ne conosce l'assoluta bellezza. Ma io non ero ancora formalmente il suo padrone, c'è un periodo di solo affido, per essere sicuri che l'adozione funzioni.
Ha funzionato, quindi un po' di tempo fa mi è arrivata la carta del passaggio di proprietà. E c'era su scritto il nome del padrone precedente. Fine della privacy. Qui, chiamiamolo T.
Vado al pc e lo googlo, per innata curiosità.
Trovo solo due cose.
Una è la sua pagina Facebook abbandonata. Ma non abbandonata perché era morto, proprio abbandonata da sempre. L'aveva aperta nel 2017, zero "amici" e non ci aveva postato neanche una parola. Solo tre foto: del cane, il mio cane, quando era giovane e il muso era ancora tutto nero. Una era in montagna, il cane pareva contento.
Mi ha fatto piacere.
L'altra cosa che ho trovato su di lui, googlando, era una pagina recente della Gazzetta Ufficiale in cui si affidava a un tal avvocato la ricerca di suoi familiari, per "eredità giacente".
C'era anche la data di nascita di T., sulla Gazzetta Ufficiale, e la residenza a Milano (che buffo, stava vicino alla radio dove lavoro adesso) e il codice fiscale. Scopro così che siamo quasi coetanei, anzi lo eravamo.
Faccio il giornalista, per eccesso di curiosità.
E così telefono all'avvocato che deve gestire "l'eredità giacente". È gentile, mi spiega che lui non conosceva il defunto e che dalle indagini per trovare eredi non sta cavando un ragno dal buco: non risultava aver alcun parente, il vecchio padrone del mio cane. Né aveva fatto testamento.
Un giorno, uscendo dalla radio, per via della consueta curiosità decido di passare dalla casa dove abitava il mio cane.
Mi presento alla portinaia.
Gentilissima - e commossa quando le dico che il cane ora sta con me e sta bene.
T., mi dice, viveva per lui, anche perché non aveva nessuno.
Non lavorava: viveva o sopravviveva grazie all'eredità dei genitori, ma faceva esistenza modesta.
Non aveva amici, nessuno, dice la portinaia.
Usciva tutti i giorni a pascolare il cane, e basta.
È morto in casa, da solo, l'estate scorsa.
Cioè, non era proprio da solo: c'era anche il mio cane.
Dopo un po' di giorni che non lo vedeva uscire col cane, la portinaia è salita a bussare.
Ha risposto solo il cane, con un disperato guaito.
Lei allora ha chiamato la polizia.
Hanno sfondato la porta. T. era disteso accanto al letto con una confezione di medicine in mano.
Il cane tremava come una foglia, mi ha detto. Lei gli ha dato da bere e da mangiare, lui ha solo bevuto.
Poi lo hanno portato al canile.
Fine.
Già.
Il problema è la solitudine. La questione dell'affettività, che è alla base della piramide dei bisogni.
(Alessandro Gilioli)
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ross-nekochan · 6 months
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Oggi ennesima giornata triste da fare schifo.
Che ci sto a fare qua? In un campo che non è il mio, con nessuno che mi insegna, anzi, al contrario mi fanno dire cose non vere sulle cose che non so fare. Proprio io che ODIO mentire, ma soprattutto ODIO vendermi raccontando palle. Eppure stamattina è successo: mi hanno proprio detto "ti faranno domande complicate ma non dire che non lo sai"... eh, pò voglio vedere quando vado là che gli dico a quelli. La figura di merda sarà solo mia o anche della mia azienda (che si merita questa figura di merda e mille altre ancora)? Vedremo a breve perché a quanto pare le palle che ho detto hanno funzionato.
Io comunque non ce la faccio già più. Pure se non ho fatto un beneamato cazzo per mesi, non ce la faccio più e voglio cambiare lavoro. Io non c'entro un cazzo con l'IT, ho solo fatto un cazzo di lavoro in cui ho fatto l'help desk e ho usato le lingue ma non è che mi mettevo a fare chissà quali magheggi tecnologici, quindi lasciatemi stare porcoddue. Giuro che me ne vado a fare le pulizie, mi va bene lo stesso. No in verità vorrei solo qualcosa che mi faccia usare il cervello e invece il cervello lo devi per forza spegnere come fanno pure tutti i miei colleghi indiani perché si lamentano ma alla fine si arrendono alla situazione.
Io non voglio. Voglio fare qualcosa di più affine a me, almeno un minimo, non chiedo tanto perché tanto lo so che lavorare fa schifo sempre, a prescindere.
Ci sono annunci di lavoro ovunque ti giri eppure pare che per me sta facilità di cambio lavoro non c'è.
Sono stata più volte sul punto di piangere perché io la soluzione a questa tristezza non ce l'ho. Vorrei poter dire che tornare a casa mi farebbe stare bene, che con la pizza e la sfogliatelle mi tornerebbe il sorriso e la pace dei sensi. Vorrei poter dire che vorrei tornare dalle persone a cui voglio bene. Ma non ho una famiglia e le poche persone a cui voglio bene sono sparse per l'Italia e per il mondo e quindi un posto dove tornare non ce l'ho. Non ce l'ho più.
ただ明日もう目が覚めなくてもいい。全部もういい。
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ossicodone · 1 year
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Di base va tutto una merda e l'unica cosa positiva è stata un intervento fatto ieri su una mamma di trentasei anni, con tentativo di suicidio, fermata dal marito con cui stava divorziando perché le cose fra loro non andavano bene. Lei aveva altri uomini ma nessuno che le desse pace, lui invece ha trovato subito una ragazza con cui si trova bene e lei giustamente non accettava questa cosa. Chiamano la CO le loro due figlie di dieci e sei anni, spaventate perché la mamma voleva buttarsi dal balcone. Intervengono sul posto Abz, cinque volanti di polizia e noi, automedica. Da subito lei si apre con me, mi chiede di starle vicino, che avrebbe fatto quello che le dicevo di fare ma di non farle perdere le bambine. Ho rassicurato lei, mi ha dato la mano, si è appoggiata su di me piangendo e cercando un abbraccio, mi stavo per commuovere, trattengo una lacrima, lei mi guarda, io le chiedo di sedersi e lei mi dice che si sentiva scarica, io faccio il filosofo e le dico che quando si scarica il telefono lei che fa? Lo getta dalla finestra? No, lo mette in carica e così deve fare lei con la sua vita, perché un cellulare dalla finestra si rompe ma si può ricomprare, una vita no. Lei piange, io mi interrogo sui misteri della mente e di questa parabola che ho fatto a questa, uscita da chissà che film scadente di Fabio Volo. Vabbè, parlo con le bambine, terrorizzate, ma molto mature. "Mamma picchia papà, noi stiamo bene con entrambi ma mamma sparla di papà mentre lui non lo fa con la mamma, ci sentiamo più libere con papà". Parlo separatamente con il padre, lui molto chiuso, si teneva tutto dentro, gli dico che ci son dei minori in atto e devo assicurarmi il loro bene prima di qualsiasi altro, capisce che c'era il pericolo degli assistenti sociali, si alza e se ne va. Io valutato tutti, non ho ritenuto lui fosse un problema e sarei stato d'accordo a lasciargliele ma dovevo comunque sentire la centrale da prassi. Mi danno l'ok, vado dal padre, glielo dico, lui si mette a piangere, le abbraccia, la madre di la che mi fissava, mi faccio il viaggio con lei sull'ambulanza, mi parla, si apre, mi ha chiesto di non lasciarla, di stare con lei, aveva paura, io che le accarezzo la testa, le dico di stare tranquilla, che può farcela ed ero fiero di lei per la scelta di farsi seguire da uno psicologo per questa sua dipendenza affettiva e depressione, me ne vado. Lei mi guarda forse sperava rimanessi sul serio, mi fan i complimenti il mio amico infermiere, il doc, il cugino della ragazza, per la professionalità e perché ero l'unico con cui lei si fosse attaccata e aperta. Mi faccio una sigaretta, respiro, penso, ma non vivo. In quel momento mi sale uno sconforto, un pensiero brutto, ricordi, finisco il turno e stasera penso che andrò a bere perché ho bisogno di non pensare
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Life… (187)
Avere continuamente ansia e depressione, ed essere costretti a sorridere è la cosa più spaventosa che ci possa essere. Perché ti costringi ogni giorno a fingere che vada tutto bene, o per non fare preoccupare chi ti sta vicino, o perché sai che anche parlandone con chi ti sta intorno, nessuno ti capirebbe davvero. E ormai io sento che la tristezza, la malinconia e la depressione stanno aumentando sempre di più, e non riesco a trovare un modo per uscire da questo vortice di negatività che mi sta assalendo. Non trovo più niente che mi interessa, vado avanti per inerzia e perché sono costretto a farlo, ma certe volte vorrei rimanere a letto tutto il giorno, e non incontrare nessuno, per annegare nella mia solitudine.
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gcorvetti · 2 months
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Aggiornamento e novità.
A più di un mese dal mio arrivo in Trinacria è ora di tirare una linea e fare i conti con il presente e con il futuro. Sono venuto qua innanzitutto per rilassarmi e cambiare aria, non mi sono rilassato per niente, anzi, direi che è stato stressante ma in maniera diversa dallo stress estone, i motivi li ho già scritti in alcuni post di questo periodo, la condizione di mia madre che vive da sola da anni e che ha tutta una serie di routine che a lei vanno bene, anche se non sono salutari, e che soprattutto non prevedono la presenza di altre persone, come quella di tenere la tv accesa a qualsiasi ora a un volume esorbitante, sia per il fatto che non ci sente tanto più bene sia perché al piano di sotto e al piano di sopra non c'è nessuno quindi non disturba. Questa cosa a me invece disturba tantissimo perché odio la tv e per il volume, visto che io ci sento fin troppo bene. Ero riuscito quasi a convincerla di evitare la notte anche perché non la fa dormire bene, ma è durato poco, molto poco. Altre piccolezze ma poco rilevanti del suo comportamento perché pazienza è molto anziana le posso anche capire, ma quella della tv no. Poi c'è la città, Catania, che come sempre è bella ma trattata male ma quello che mi ha dato più noia è il comportamento delle persone, c'è anche la mia abitudine a vivere in un posto dove le persone sono così calme e ligie alle regole che qua sembra di vivere in un manicomio a cielo aperto, oltre al caos di automobili a qualsiasi ora, ai clacson che strombazzano quasi continuamente (sembra il Cairo) e a quella strafottenza catanese che c'è sempre stata ma che nel 2024 mi sembra eccessivamente da incivili. Poi la musica, quella è centellinata come a Tartu, poche esibizioni, spesso cover, ma la differenza è che la città è molto più grande quindi almeno uno o due a settimana ci sono, esempio, domani vado ad un concerto rock'a'billy, una vita che non ne vedo uno. Poi c'è il periodo che per me non è il massimo, quindi se miscelo tutto assieme ho la stessa sensazione che avevo nel 1998, cioè di andare via il prima possibile.
Allora vista la situazione e anche se occupatissima con questa Turandot, ho quasi obbligato la mia compagna a parlare, lo so che non è il massimo ma avevo bisogno di capire e di sapere, dato che sono andato via proprio per il suo comportamento e se qualcuno ha letto alcuni post precedenti la mia partenza parlavo addirittura di una separazione. In realtà siccome sia io che lei siamo cambiati in questo ultimo anno definitivamente in nuove persone non ci siamo ritrovati più, allora ho preso l'iniziativa di ripartire da zero con una nuova vita di coppia. Non è facile, lo so, ma è stata accettata e adesso siamo pronti, con la calma dovuta, a sperimentare questo nuovo futuro. In parole povere ritorno in Estonia, Spock c'è restato un pò male, non tanto perché vado via, ma perché gli dicevo che volevo fare tante cose e che mi serviva tempo, ma francamente non me la sento di stare qua a queste condizioni da manicomio e poi ho una forte mancanza di lei, si si anche lei di me, non sono egoista. Mi prendo questo fine settimana ancora e poi inizio ad organizzarmi per il rientro. Forse l'unica cosa che mi ha fatto bene è stato il sole e il mare e l'Etna, per il resto rimango dell'idea che è una follia vivere in una città che ha ancora una mentalità retrograde in molte cose.
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Credo di non essere fatta per le relazioni. Mi vanno male tutte quelle a cui vado incontro perché nessuno vuole stare con una persona che crea problemi e io me ne porto dietro tanti. Sono difficile, o complicata come mi ha detto in passato una persona, e nessuno vuole avere a che fare con persone "complicate". Tutti vogliono le cose semplici, ma nella mia vita non c'è nulla di semplice e riesco a complicare anche quel poco di bello che mi capita. Potrei stare zitta, farmi andare bene le cose e invece ogni volta parlo sabotando tutto. Ultimamente poi piango spesso, mi basta una canzone triste o che mi evoca sensazioni, altre volte ricordi, altre ancora piango e basta, senza bisogno di nessuna musica. Mi sento molto male proprio nel profondo dove nessuno può leggermi.
-laragazzadagliocchitristi
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stregamorganablog · 1 year
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Un altro anno sta finendo e come ogni anno a fine anno si fanno i bilanci,...si affrontano previsioni...si ammettono sconfitte o delusioni...
La parola che rappresenta di più questo mio 2022 e' consapevolezza...
Mi sono studiata...osservata .. interpretata accettata ed amata.... E' mancato il giudizio che per tanti anni mi ha pervaso atterrandomi....
Quest'anno ho capito di quanta ipocrisia sono circondata e che infondo anche io non sono né migliore ne peggiore di chi mi circonda....Perché comunque tutti noi cerchiamo di raggiungere un posto al sole, che sia serenità... amore....lavoro o tutto insieme....Ed ognuno lo fa con i valori e mezzi che ha e secondo le priorità in cui crede e che vuole raggiungere....E in quanto tali, sono soggettive ed uniche....Se un tempo ambivo a voler bene a tutti ed a non scontentare nessuno... oggi la mia priorità è me stessa. ....Star bene da sola o in compagnia ma solo e soltanto se io lo voglio.... Ho dimenticato la vena poetica dei tramonti rosa con un 'e chi se ne frega' e spesso, di fronte ai lamenti o falsi frasi amorose alzo gli occhi al cielo fo le smorfie dichiarando un sincero 'e sti cazzi'....
Quindi..m riassumendo... nel 2022 credo di essere diventata più umana...ovvero un po' più stronza..a un po' più solitaria un po' più egoista e soprattutto molto ma molto più snob... Snobbo quasi l'intero genere umano.... Tutti pregi che mi mancavano e che vanno ad aggiungersi ai moltissimi che già ho e di cui vado molto fiera.....
Questo 2022 mi e' piaciuto un sacco....
Finito il pippone...mentre mi sto soffiando il naso...auguro comunque a tutti i miei amici e conoscenti...e pure a quelli a cui non sto particolarmente simpatica... un buon fine anno ed ottimo inizio del nuovo. ...L'anno prossimo....quando sarò diventata ancora più stronza..a ci saranno solo dei sonori e sinceri vaffa ....
Con affetto Morgana 🫀
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a-tarassia · 11 months
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luglio col bene che ti voglio
Luglio per me è un brutto mese. Di solito luglio è quel mese in cui cedo alle tristezze, qualunque esse siano al momento. Fa caldo, io soffro moltissimo di pressione bassa e circolazione, inizia a farmi male il corpo, gambe soprattutto e arriva quel languore interiore che immagino sia dovuto ad alcuni transiti stagionali introspettivi che mi fanno vivere le cose che accadono con più dramma, nervosismo e frustrazione. Adesso, vista forse anche la stanchezza, la sensazione è più di pre depressione che tristezza, sono giù di tono, demotivata, indolente. Tutto quello che accade non mi va bene, faccio cose che in altri momenti mi avrebbero riempito di energie e contentezza, mentre adesso preferirei starmene sul divano a scollare tiktok, è nettuno che s’è messo di traverso, sicuro, ma anche che luglio mi ammazza l’anima. Io, però, che mi conosco e conosco la depressione, cerco di spingere la notte più in là forzandomi in attività che so che normalmente mi tirerebbero su di morale, quindi vado in giro, in bici, faccio sport, mangio frutta, metto lavatrici, guardo bellissimi panorami e faccio bagni rinfrescanti dove posso. Circa un paio di settimane fa ero seduta a bordo piscina, era una di quelle domeniche in città in cui avresti mille cose da fare, ma non hai voglia e allora decidi di buttarti in piscina e fare la gara di scivoli, io e luca lo facciamo, proviamo varie posizioni sugli scivoli per vedere quale è più veloce in base alle diverse variabili fisiche. Ero seduta a bordo piscina e mi sono resa conto dopo di aver avuto un momento di dissociazione perché guardavo l’acqua, quel blu tipico delle piscine cittadine, con le tipiche ondine in superficie della gente che si muove e pensavo a quando a luglio era estate davvero, l’estate della gente di mare negli anni ‘90, di quel periodo in cui non hai niente da fare e noi degli anni ’80 eravamo ancora comitive densissime di ragazzi figli di famiglie numerose, minimo due figli di età vicina, a volte tre, al sud anche quattro. La mia comitiva eravamo tipo 40 persone d’estate, ragazzi che vivevamo lì, altri che venivano dal nord e restavano per tipo due mesi chè i genitori lavoravano e loro venivano dai nonni, dagli zii, nessuno o pochi facevano le vacanze all’estero, i voli low cost non esistevano ancora e le famiglie erano troppo numerose, coppie senza figli ve n’erano poche e allora le vacanze estive duravano mesi interi e avevi tempo di farti l’abitudine e la vita diventava diversa per un tempo che all’epoca era lunghissimo. Arrivava l’estate, le mie spiagge venivano invase, arrivava quel tipo che ti piaceva che era cambiato e c’era il fratello più piccolo che intanto era cresciuto, ma anche la cugina nell’arco dell’anno trascorso s’era fatta una ragazza e quindi una concorrente in più o forse alla fine della stagione anche un’amica, tutto poteva succedere. Noi bramavamo quelli che arrivavano, loro desideravano noi che eravamo esotici e abbronzati già a maggio, noi restavamo a vivere anche l’inverno del mare grigio e solitario e loro ci invidiavano, loro se ne andavano nelle città con i cinema e noi li invidiavamo. Mia cugina veniva che era fidanzata col solito di sempre e dopo due giorni lo mollava dalla cabina telefonica per poi riprenderselo a settembre. I giri in motorino, il gregge di ombrelloni, le partite a beach volley fino le nove, i nostri genitori che sanno che siamo al mare, tanto telefonini non ce n’erano e quindi dovevi vivere a fidarti per forza. Le prima canne sotto ai ponti della ferrovia, la ferrovia che passava direttamente  sopra la spiaggia. Il mettersi d’accordo giorno per giorno su dove vedersi e fare la conta di chi manca. Chi scende per primo fa lo squillo a casa. Il primo bacio dietro casa di zia che faceva un caldo torrido e dovevamo rubarle la legna per il falò, tu che mi vomiti addosso durante il falò. Prendiamo il pedalò tanto lo so che poi i maschi giocano a tirarci giù e noi urliamo come se non sapessimo nuotare, tanto chi ti crede sei nato qui, nuotare è la seconda cosa che hai imparato dopo camminare. Le partite a biliardino. I bagni di notte.
Poi man mano le giornate si accorciano, i primi temporali estivi, arrivano i giorni delle partenze, qualcuno parte presto, nemmeno metà agosto, altri tirano fino poco prima dell’inizio delle scuole, conti i giorni che mancano, inizi a fare i ritrovi per i saluti, domani parte Tommaso, giovedì parte Silvia e Roberta e Carmelo quando vanno? Inizia quel treno di malinconia di un pezzo di vita che finisce, quando vivi in un posto di mare ti abitui a dare la scadenza a qualcosa fin da piccolo. Devi fare i conti con questa cosa che la spensieratezza esiste, ma cambia, ritorna e poi cambia, impari a salutare e riabituarti. Riabituarti è doloroso, io lo soffro ancora. Noi avevamo un rituale per decretare la fine dell’estate, appena anche l’ultimo turista era andato via facevamo una pigiama part a casa di uno di noi, ci ritrovavamo una notte intera a raccontarci le cose e rivivere dei momenti e piangere e confessare i segreti, Poi finisce davvero le case si svuotano e sembrano abbandonate, ti riabitui alla vita lenta del mare d’inverno, ricominci con i tuoi ritmi, il gruppo dei soliti, le giornate più corte e le tue intimità e di nuovo quando arriva l’estate con un’onda violenta trascina via quello che conosci e pulisce tutto, ti porta novità e tu devi ripartire, ancora. Tutto questo è finito, il gregge di ombrelloni sulla spiaggia non c’è più e le estati sono sempre più corte. Le cose continuano a finire e ricominciare.
La malinconia della vita di mare è dentro di me, luglio mi uccide, per me è un mese di resa dei conti, finisce una vita e ne inizia un’altra, nel disegno del mio calendario interiore è un punto di rottura prima di agosto, che si trova da solo, come un’anomalia, mese senza spazio né tempo, luglio invece è traguardo prima del nuovo inizio.
Mese di depressione e speranza. Certe volte voglio buttarmi dal balcone, certe volte me ne vado al mare.
Così.
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klimt7 · 3 months
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La sorpresa è arrivata
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Angelina Mango è la vincitrice morale di questa edizione di Sanremo. Con coraggio e un pizzico di incoscienza ha scelto una Cumbia trascinante e avvolgente per trascinarci a ballare.
Un brano insolito e pieno di significati da scorgere fra le righe del testo "La noia".
Una canzone scritta a quattro mani con Madame
Brano giusto per le radio e da ballare la prossima estate. Un mix fatto di qualità vocali indiscutibili, ritmica, umiltà personale e presenza scenica, per nulla scontata in una ventiduenne, debuttante assoluta sul palco di Sanremo .
Niente da dire. Ha già vinto Lei, in ogni caso.
Comunque vadano le votazioni che verranno.
for me: Number One!
BRAVA ANGELINA !
👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏👏
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Chi veste Angelina Mango a Sanremo
Dietro i look sanremesi di Angelina Mango c'è uno dei nomi più in vista, quando si tratta di styling, un professionista che negli anni ha stabilito un rapporto molto stretto col Festival, firmando gli outfit di tantissimi artisti. Si tratta di Nick Cerioni. L'sperto di stile e Art Director quest'anno seguendo non solo la 22enne, ma anche Il Volo. Per Angelina Mango ha seguito una strada ben precisa, nelle sue scelte.
Intervistato da Fanpage.it ha spiegato: "Gli abiti vestono il brano, non sono separate le due cose. L'abito è qualcosa che deve accompagnare la performance canora."
L'ESIBIZIONE [ ripreso da Repubblica ]
Con un look ispirato agli anni Duemila, e una sicurezza che non tradisce la sua giovane età, Angelina Mango ha fatto ballare l'Ariston. E ha fatto esultare il pubblico da casa. Chi, giovanissimo, la segue da Amici. E chi rivede in lei il talento del papà. Il testo rivede l'idea della noia che, secondo Angelina, non va combattuta, ma va considerata tempo prezioso da trascorrere con se stessi. Magari, ballandoci sopra.
TESTO: La noia - Angelina Mango
di Madame - A. Mango - D. Faini - Madame - A. Mango Ed. Universal Music Publishing Ricordi/Sugarmusic/
Quanti disegni ho fatto
Rimango qui e li guardo
Nessuno prende vita
Questa pagina è pigra
Vado di fretta
E mi hanno detto che la vita è preziosa
Io la indosso a testa alta sul collo
La mia collana non ha perle di saggezza
A me hanno dato le perline colorate
Per le bimbe incasinate con i traumi
Da snodare piano piano con l’età
Eppure sto una pasqua
guarda zero drammi
Quasi quasi cambio di nuovo città
Che a stare ferma a me mi viene
A me mi viene
La noia
La noia
La noia
La noia
Muoio senza morire
In questi giorni usati
Vivo senza soffrire
Non c’è croce più grande
Non ci resta che ridere
in queste notti bruciate
Una corona di spine
sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Quanta gente nelle cose vede il male
Viene voglia di scappare come iniziano a parlare
E vorrei dirgli che sto bene ma poi mi guardano male
Allora dico che è difficile campare
Business parli di business
Intanto chiudo gli occhi per firmare i contratti
Princess ti chiama princess
Allora adesso smettila di lavare i piatti
Muoio senza morire
In questi giorni usati
Vivo senza soffrire
Non c’è croce più grande
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine sarà il dress-code
per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Allora scrivi canzoni?
Si, le canzoni d’amore
E non ti voglio annoiare
Ma qualcuno le deve cantare
Cumbia, ballo la cumbia
Se rischio di inciampare
almeno fermo la noia
Quindi faccio una festa, faccio una festa
Perché è l’unico modo per fermare
Per fermare
Per fermare, ah
La noia
La noia
La noia
La noia
Muoio perché morire
Rende i giorni più umani
Vivo perché soffrire
Fa le gioie più grandi
Non ci resta che ridere in queste notti bruciate
Una corona di spine
Sarà il dress-code per la mia festa
È la cumbia della noia
È la cumbia della noia
Total
Ah, è la cumbia della noia
La cumbia della noia
Total
Total
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mestruazioni · 11 months
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dissonanza cognitiva
io: si va beh mamma ma adesso non mi pare il caso di fare un lutto nazionale per il berlusca
mia mamma: era un grandissimo imprenditore, amava tutti i suoi dipendenti, il fidanzato di X quella che mi faceva le unghie lavorava per lui e diceva che stringeva la mano a tutti e li conosceva tutti per nome. anche quelli che lavoravano dietro le quinte come costumisti e sarti. era un grande uomo buono
io: ma scusa questo conosceva per nome tutti i suoi dipendenti e non era a conoscenza di chi gli entrava in casa, soprattutto se minorenni?
mia mamma: AH PERCHE' TU ADESSO TI METTI A CHIEDERE LA CARTA DI IDENTITA' A TUTTI QUELLI CHE PORTANO I TUOI AMICI EH
io: ma onestamente siamo quasi 30enni nessuno dei miei amici -
mia mamma: SEI PROPRIO UNA POVERA COMUNISTA GUARDA
io: ma mamma io e i miei amici all'alba dei 30 anni non conosciamo ragazzini di 18 e 17 anni e in ogni caso non entrerebbero in casa mia, cioè, [mia cugina di 17 anni] te la guardi in faccia e la scambieresti per una 20enne? anche no dai. perchè noi che abbiamo 30 anni non usciamo neanche con i 18enni figurati i minorenni ma uno di 70 anni se li portava in casa o si portava in casa amici che poi portavano i ragazzini?
mia mamma: SMETTILA CHE QUELLE GLI SI LANCIAVANO ADDOSSO. NON ASPETTAVANO ALTRO
io: ma come fai a vedere il problema nella 17enne che non sa neanche da che parte è girata ma che vuole sfondare e fare i soldi in qualche modo e non vedere i problema nel maiale 70enne che se la vuole scopare
mia mamma: ADDOSSO GLI SI BUTTAVANO. IL PROBLEMA SONO I GENITORI
io: ho capito concordo ma anche il maiale che se le scopa o se le vuole scopare è il problema
mia mamma: HA FATTO TANTO BENE A QUESTO PAESE
io: okidoki mamma vado al lavoro tvb ciao
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