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#neurologos
que injusto que el alcohol y las drogas sean malas para el organismo son lo unico que me alivia de mis problemas akdjsjj )
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divulgatoriseriali · 2 years
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Psicologo, psichiatra, neurologo e tutti gli altri professionisti della salute mentale: chi sono e come scegliere quello adatto a noi
Torna l'autrice più profilifica della rivista: la dott.ssa Veronica Caroccia! Stavolta ci descrive adeguatamente i professionisti della #salutementale e ci spiega quando e come contattare l'uno o l'altro. Tempo di lettura: 8'
Chi sono i professionisti della salute? Quando è necessario consultare uno psicologo? E un neurologo? E uno psichiatra? Intorno a queste figure c’è un alone di mistero, falsi miti e una gran confusione. In questo articolo proverò a spiegarvi le differenze tra questi professionisti della salute mentale e il loro ambito di lavoro, fornendovi una breve e semplice guida orientativa che spero vi…
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ossicodone · 11 months
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I miei "amici di merda" unici che poi si son preoccupati di quantomeno farmi le condoglianze, mi han costretto a fare un turno in automedica perché da tempo che non mi vedevano e sapendo tutto ciò che sto passando volevano farmi svagare. Praticamente il primo soccorso su una ragazzetta di ventisei anni che voleva suicidarsi che appena mi vede sbianca. In casa le dico che un neurologo che la segue per attacchi di panico e una terapia non congrua e troppo pesante per lei, non sono la persona e la terapia più adatte e indicate per trattare la sua casistica e che in ospedale con uno psichiatra avrebbe inquadrato meglio la problematica e la terapia corretta. Andando avanti con il colloquio durante il trasporto in ambulanza mi prende la mano e piangendo mi fa: "non so se sono indiscreta ma te lo hanno mai detto che somigli ad un attore di una serie televisiva?". Io perplesso le dico che mi han detto molte cose riguardo varie mie somiglianze, e lei fa: "no ma ti giuro quando sei entrato in casa mia mi son detta oddio è entrato Martino di Skam Italia da me, sapendo che Federico Cesari fa medicina.. Tu non sei lui vero?". Sorridendo le dico che no, son un'altra persona e lei: "ah fa nulla, mi hai comunque migliorato la giornata, poi parlarti mi ha tolto un peso, sei l'unico che mi ha fatto domande precise e capito parte di tutto quello che ho vissuto e sto vivendo, anche della mia relazione con il mio ragazzo, grazie. Poi mi hai fatto ridere tanto e non ridevo da tempo".
Non so, magari aveva solo bisogno di parlare, però ora devo andare che c'è lo stronzo che alle 10,23 sta in overdose in mezzo alla strada, ma lei, lei mi ha fatto bene oggi è io spero di averne fatto a lei
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limoniacolazione · 7 months
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Sono dal neurologo e nella sala d'attesa c'è la playlist "10 ore di relax" che suona. Lo so perché è la stessa che faceva da fondo sonoro al funerale di S.
L'universo ha una strana ironia.
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kon-igi · 7 months
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Dottore sono una ragazza di 25 anni che, in primis, soffre di mal di testa. In secundis ho gli ormoni pazzi e di conseguenza mi ritrovo con alopecia androgenetica ed irsutismo! Ho anche una fantastica vestibolite vulvare che mi perseguita dal 2015 (diagnosticata nel 2018)e che tutti i ginecologi hanno sempre trattato come candida (e, detto fra noi, mi è anche passata la voglia di provare a farmi curare!).
Ora, sono stata da neurologa,dermatologa ed endocrinologo. La dermatologa mi ha consigliato (dopo un fallimentare tentativo con delle fialette per capelli che costavano uno sproposito) di ri-cominciare la terapia con la pillola (prendevo una pillola ma ho fatto wash out per un anno ormai, avevo smesso perché mi venivano crisi emicraniche) per bloccare la perdita di capelli + minoxidil biorga 2% per cercare di mantenere stabile la situazione.
Endocrinologo ha confermato che per questo problema sarebbe ottima la pillola ma Neurologa mi ha detto di stare lontana dalla pillola anticoncezionale perché potrebbe darmi molti problemi aka emicrania con aura che mi è venuta per due volte nel giro di due anni finché prendevo la pillola.
Lei cosa consiglia? Rischio di farmi saltare per aria il cervello ricominciando a prendere la pillola?
Sono molto spaventata, sconsolata e spaesata.
Quel giorno che gli specialisti parleranno fra di loro senza arroccarsi sulle proprie posizioni, sarà il giorno in cui la federazione dei Pianeti Uniti avrà con noi il primo Contatto e ci permetterà di entrare a far parte della loro flotta stellare.
Questo è il caso in cui la somma della ragione di tutti dà come risultato un torto e infatti - cosa che viene ignorata da molti - di solito non devi fare quello che ti dice lo specialista... devi andare dal tuo medico di medicina generale ('di base') che DEVE CONFERMARE O MENO QUANTO DETTO DALLO SPECIALISTA.
È il medico di base a prescriverti la cura, lo specialista LA CONSIGLIA e difatti quella dovrebbe essere la formula: caro Dott.Giansturzio, ho visto il tuo assistito e consiglio una ciclo di.
Il mio consiglio, perciò, è di coinvolgerlo, al netto di attese telefoniche, visite lunghe a ottenersi e frettolose a farsi.
A latere, sebbene sia endocrinologo che neurologo abbiano ragione su riposo ovarico tramite COC ed emicrania, considera che - anche se meno efficaci - esistono COC (Contraccettivi Orali Combinati) a bassi dosaggi pensati non per la contraccezione ma solo per gli effetti 'risposanti' sul ciclo ovulatorio e, addirittura, i POP (Progestogen Only Pill) che contengono solo progesterone e non gli estrogeni responsabili di emicrania, ritenzione idrica e irritabilità.
Ah... immagino che il disturbo ormonale di cui parli sia il PCOS (Poly-Cystic Ovary Syndrome), la famigerata e frequentissima Sindrome dell'Ovaio Policistico, una condizione molto frequente nelle donne con problemi di stress, sedentarietà, peso e dieta equilibrata.
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costancen · 2 months
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Vi parlo di questo libro bellissimo.
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"Un antropologo su Marte" è un saggio di Oliver Sacks, neurologo e scrittore britannico.
L'approccio innovativo di Sacks consiste nel sentirsi un esploratore nell'interiorità e nella mente di persone (o personaggi) all'apparenza distanti da sé e dal suo modo di vivere. No, non si tratta di componenti di tribù situate oltreoceano, ma di gente che lotta quotidianamente per la propria esistenza e che, a proprio modo, incarna la tanto temuta "alterità".
Sacks, dunque, adotta uno sguardo antropologico, realizzando dei veri e propri resoconti etnografici inerenti al tenore di vita, ai gusti, alle preferenze, alle credenze, ai vissuti delle persone e unisce ogni elemento raccolto. Egli interpreta i dati attingendo dalla letteratura scientifica. Questa, per quanto "molle", è anche vasta, complessa, contraddittoria e paradossale, proprio come l'essere umano.
Grazie alla capacità di cogliere il dettaglio per giungere all'universale (ragionamento induttivo) e a quella di saper sviscerare la complessità del generale per giungere al particolare (ragionamento deduttivo), Sacks consegna nelle mani del lettore un piccolo tesoro in grado di annientare il pregiudizio, poiché ogni scelta e ogni comportamento ha dietro una spiegazione profonda.
Solo sguardi sensibili e sapienti hanno l'opportunità di sperimentare quanto stolti siano gli stereotipi persino quando si discorrere di "patologie" e "sindromi". Sacks si mette alla ricerca del soggettivo, del vissuto del singolo e fa comprendere, attraverso elementi colti nella vita reale, come ogni essere umano dia il suo contributo con il suo unico e insostituibile universo interiore.
•Costancen
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hannosceltoipiubelli · 10 months
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Qualche tempo fa ho fatto una risonanza alla testa perché si era presentata la possibilità, non così remota, che avessi la sclerosi multipla. Un giorno sei a stilare una lista di film, e quello dopo ti ritrovi di fronte a un neurologo. Sono molto sola. Sto ravanando nel mio dolore, ci ho messo le mani, lo impasto e lo lascio riposare.
Oggi il tempo è grigio, incerto e tra poco devo andare a proiettare al cinema, sperando che il cielo ci dia una tregua. Ho anche pensato di scriverti. Più di una volta. Prima per raccontarti cosa stessi passando, poi per chiederti come stessi, soprattutto oggi, in questo clima tropicale, da film distopico.
Questi pensieri sono confusi. Li lascio così.
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camomillasensibile · 11 months
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Domani controllo neurologo...e avevamo anticipato che avremmo tolto parte dei farmaci... ma chi glielo spiega che io tremo ancora... che ho avuto giornate intere trascorse nel letto senza riuscire ad aprire gli occhi... delle volte in cui le urla hanno preso il sopravvento alle parole sussurate... come spiego che sta andando tutto male... papà, federica, la mia vita sentimentale, le amicizie, l'ansia... ed ho paura... forse quelle tante piccole pillole sono diventate parte integrante di me..m dipendenza... ma ho paura... ho già provato una volta a volare via...
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libero-de-mente · 2 years
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FantaChat Tinder
(terzo episodio)
- Ciao mi chiamo Xxxxxxx e scrivo da Xxxxx, tu?
- Piacere Xxxxxxx, mi chiamo Xxxx e sono di Xxxxxxx.
- Ho dato un sbirciata al tuo profilo, noto molta simpatia e attenzione ai particolari.
- Hai visto bene, sorridere aiuta. I particolari invece fanno la differenza.
- Giusto, per questo il mio ex ne ha pagato le conseguenze. Lo conobbi qui su Tinder. Ora si è cancellato era "tronchetto17".
- Perché tra voi è finita?
- Conobbi "granito23". I dettagli mio caro, i dettagli fanno la differenza e danno la misura della realtà.
- Ca-capisco...
- Tu? Cosa mi racconti di te, quale dettaglio mi vuoi far conoscere?
- Sono simpatico, la butto sull'ironia. Sono simpatico in modo smisurato.
- Cosa intendi per "ironia"?
- L'alterazione spesso paradossale, allo scopo di sottolineare la realtà di un fatto mediante l'apparente dissimulazione della sua vera natura o entità: fare dell'ironia che può essere bonaria, arguta; come può essere amara, crudele. Questo è.
- Da quant'è che non stai con una donna?
- Ho perso la misura del tempo.
- In quello che si misura può esserci o meno la felicità.
- La felicità sta annidata ovunque, anche nelle cose piccole.
- Questo lo dici tu. Più felicità ha bisogno di più spazi, dimensioni.
- Lo penso del cervello io.
- Sappiamo con che cervello ragionate voi maschi.
- Quindi?
- Quindi le dimensioni del cervello contano.
- Ok, farò test, magari quello di Standford-Binet, o il Wechsler Adult Intelligence Scale, oppure Matrici progressive di Raven, o ancora il Culture fair intelligence test di Cattel.
- Puoi sempre fare il Bjndhella international metric test. Giusto per avere una scala di paragone.
- Credo che io sia un tipo normale.
- Non puoi capire se tu sei normale, la normalità è una interpretazione personale, quello che per me è normale per te può non esserlo.
- Non so se continuare un discorso alla Sigmund Freud o alla Gigi Marzullo.
- Ma tu in una donna cosa noti come prima cosa?
- Te l'ho scritto: il cervello.
- Quindi saresti attratto solo dal cervello in una donna?
- Sono plusdotato.
- Interessante, lo sei di natura?
- No, solo dopo il polase e sicuramente dopo il secondo caffè... con questo caldo sono in bambola.
- Non so, non riesco a inquadrarti. Sembri un mix tra intelligenza e l'essere un cazzaro.
- Ho visto che sul tuo profilo hai scritto cose molto interessanti.
- Davvero? Le trovi interessanti?
- Si, però non capisco cosa c'entrino sempre le tue tette come sfondo alle tue frasi.
- Sono un sostegno, un rafforzativo dei pensieri.
- Sei seria?
- La verità e che voi maschi non leggereste manco una parole senza tette o culi.
- Ma io guardo al cervello.
- Sei neurologo forse?
- No, sono un fottuto romantico di sta ceppa.
- Ma allora dimmi, che ci fai su Tinder?
- Non è il luogo giusto, vero?
- Direi di no.
- Ecco perché i miei amici hanno trovato delle trombamiche con cui si divertono e io no.
- Tu cosa hai trovato?
- Io sono l'amico delle trombamiche di altri trombamici.
- In poche parole?
- Ho cominciato a scrivere.
- Perché?
- Per imparare a trasformare i miei sentimenti in un flusso costruttivo, fluido e narrativo per... per... no, in verità mi stanno tutti sul cazzo.
- E scrivendo cos'hai risolto, cos'hai imparato?
- Se la vita ti dà limoni fatti una limonata.
- Ho capito sei in astinenza.
- Si però anche voi, scusami, dove sono quelle donne che "a me piace l'uomo che mi fa ridere"?
- Semplice stanno ridendo, ma con un altro.
- Non mi resta che abbandonare le App Dating.
- E poi?
- E poi... chissà se esiste gnagna dopo Tinder.
- Allora buona fortuna, in fondo te la meriteresti.
- Cosa?
- La fortuna.
- Solo la fortuna?
- Si solo quella.
- Ciao.
- Ciao.
Fine delle trasmissioni.
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rimembranzacerba · 1 year
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è venuto un neurologo a fare un colloquio da noi..devo dire che mi garba proprio, e non poco
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Mia madre è sempre stata una pazza psicopatica. Per lei trattare la mia scoliosi fin da piccolo era tipo una rottura di coglioni, una cosa " da dover fare tra le tante" . Non ha mai realizzato che non solo fare ma " performare" nel fare queste cose ( aka occuparsi della salute propria e dei figli) è una di quelle cose che ti impatta profondamente nella vita ( al posto di lavare i pavimenti tre volte al giorno che direi è più da disturbo ossessivo compulsivo), positivamente o in maniera tremendamente negativa. Per lei la salute e spolverare sono sullo stesso piano.
Comunque, per me si sta delineando la possibilità di avere danni al midollo. Non è la prima volta, già qualche anno fa mi era stata detta questa cosa. Sistemando la mia cartella clinica ho ritrovato il numero di un neurologo che una mia amica, di quasi cinquant'anni mi aveva dato qualche anno fa.
Le ho scritto per ringraziarla e che forse questa volta coglierò il suo suggerimento. Mi ha risposto " grazie, domani vadi ad operarmi. Ho il cancro".
Ora mia madre è pazza e probabilmente non capirà mai cosa significhi " sprecare la propria esistenza" perché di fatto, come molti è quello che fa. ma davvero queste cose ti mettono di fronte a cosa significhi essere umani, a quante stronzate ci raccontiamo, a quanti problemi per le formalità.
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kon-igi · 2 years
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Doc, hai seguito il caso di Archie Battersbee? Cosa ne pensi?
Che è un argomento più complicato della 'semplice' eutanasia... e quelle virgolette ti dicono che razza di vespaio etico-scientifico sono situazioni simili.
Per semplificare (e la situazione a livello medico è tutt'altro che semplificabile) le persone possono essere morte anche se il cuore batte ancora.
Esistono, infatti, diversi livelli di coscienza nel danno cerebrale (indipendentemente dalle cause), sulla base delle quali possiamo PRESUMERE la possibilità che la persona riemerga o meno da tale stato:
Stato minimamente cosciente
Stato vegetativo
Stato vegetativo persistente
Stato Dépassé
Per non gonadosfringervi con dettagli tecnici altamente indigeribili, vi basti sapere che il piccolo Archie si trovava in stato vegetativo di quarto stadio a causa di un'anossia cerebrale, cioè di una mancanza di ossigeno così protratta da aver causato danni irreversibili al cervello.
Danni così irreversibili che le funzioni vitali vegetative come respiro, battito cardiaco, minzione etc - normalmente presenti e più o meno autonome negli altri stati - hanno avuto bisogno del supporto meccanico di respiratore, monitor cardiaco, catetere vescicale per il loro mantenimento.
In medicina non esistono certezze ma nella maggior parte dei paesi la medicina legale afferma che un paziente a cui sia stata fatta diagnosi di morte cerebrale (in Italia da un neurologo, da un anestesista e da un medico legale che abbiano fatto valutazione tecnico-strumentale prolungata per 6 ore) non è più in alcun modo recuperabile e che per la persona deve essere cessata qualsiasi tipo di prestazione sanitaria, in quanto a tutti gli effetti morta.
Per concludere, da una parte c'è il dolore dei genitori, a quali TUTTO È SCUSATO poiché si sono aggrappati a una flebile speranza irrazionale, e poi ci sono GLI SCIACALLI in tunica che, soprattutto qua in Italia, gradiscono essere gli unici depositari della dispensa di vita e morte, l'una e l'altra sempre a sproposito e, soprattutto, a comodo loro.
P.S.
Nessun paziente si è mai risvegliato dallo Stato Dépassé. Mai.
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bicheco · 1 year
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Made in Italy
Stamattina mi sono svegliato con le canzoni di Sanremo in testa.
Se non mi passa entro un'ora, chiamo il neurologo.
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teredo-navalis · 2 years
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Ieri ho sognato che andavo dal neurologo (nuovo? forse. lo devo ancora chiamare e chiedere se mi cura lui o mi scarica da qualcun altro) ma mi dimenticavo di portare la cartellina con la storia clinica e i vari esami e me ne accorgevo solo dopo essere entrata nel suo studio quindi restavamo un tot a guardarci non sapendo che fare
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