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#leonardo del vecchio
palmiz · 2 years
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Merita la lettura:
REQUIEM PER UN ITALIANO, UN UOMO, UN IMPRENDITORE ILLUMINATO E SOCIALE.
Una Lectio Magistralis per gli “studenti” purché non siano stolti.
Questo signore si chiamava Leonardo Del Vecchio ed era tra i cittadini più ricchi d’Italia e tra i cinquanta al mondo.
Lo è stato adesso, decine di miliardi (non milioni) di euro di patrimonio personale, ma quando nacque a Milano non era così.
È partito praticamente da zero. Era figlio di un fruttivendolo proveniente dalla Puglia come la madre che ebbe la malaugurata idea di andare al Creatore prima che lui nascesse, lasciando la famiglia praticamente in povertà assoluta.
La madre, presa dalle necessità, prima gli da il nome del padre morto e poi lo affida al famoso orfanotrofio milanese Martinitt. Un rifugio per i poverissimi, gli ultimi...
Cresce negli stenti e dalla parte sbagliata della vita, però non si piange addosso, fa esperienza ed impara veloce.
A 15 anni viene assunto a Milano come garzone in una ditta di medaglie e coppe, ma lo notano subito e gli consigliano di studiare: la sera ovviamente perché doveva portare innanzitutto il pane a casa.
Lui lo fa con determinazione e ferrea volontà finché a 22 anni si trasferisce in Trentino, prima come operaio, poi come proprietario di una ditta di minuterie metalliche per occhiali.
Ma è solo l’anno successivo, nel 1958, nel piccolo centro di Agordo nel Veneto, che trova finalmente la sua “casa” definitiva.
Da lì è tutta un’ascesa verso la nascita della Luxottica e la creazione di un impero che conta 150.000 dipendenti in tutto il mondo.
Adesso la Società è proprietaria di marchi americani mitici come Ray-Ban, Oakley. Marchi italiani storici come Persol e titolare di tanti altri marchi prestigiosi in licenza (D&G, Prada, Bulgari, ecc...). Quella che era la sua Casa ovvero l’azienda è quotata allo Stock Exchange di New York oltre che a Piazza Affari a Milano.
Ma non aveva mai dimenticato da dove veniva, la miseria e la fatica per arrivare lassù in cima. E nei momenti difficili della vita lui si immedesimava negli ultimi, perché nessuno debba essere lasciato indietro, perché ognuno è importante, ognuno può avere le potenzialità per trasformarsi in una storia di successo celata, solo temporaneamente, dalle difficoltà del momento.
Lui lo sapeva…..
Ci era passato, aveva combattuto e vinto e ha sempre voluto dare una mano.
Già ha donato ben 10 milioni di euro e 6 respiratori all’ospedale della Fiera a Milano.
Non pago, aveva deciso di integrare la Cassa Integrazione Guadagni per tutti i suoi dipendenti in Italia (stiamo parlando di oltre 10.000 persone) in modo che nessuno abbia decurtazioni di stipendio nei momenti di crisi passati e di donare un bonus di €500 (netti, non lordi) per chi sta ancora lavorando in Italia.
Ma la cosa più straordinaria è che questo grandissimo esborso sarà ripianato con una decurtazione del 50% dello stipendio di tutti i dirigenti, compreso lui...
Perché nei momenti duri della vita sono i più fortunati che devono fermarsi, voltarsi indietro ed allungare un braccio, porgere una mano a chi ne ha più bisogno.
Un Imprenditore italiano “solidale e sociale” come amo definire, che guarda alla globalità della sua azienda, dove ognuno è importante, dal singolo operaio che lavora alla catena di montaggio, su, su... fino a salire al vertice della scala gerarchica, al CEO.
Perché non è detto che si debba fare impresa asservendola esclusivamente al Dio Profitto, ma è moralmente “cosa buona e giusta” modellarla anche alla meravigliosa Dea Giustizia Sociale. Perché non è detto che un “Martinitt” non possa diventare l’uomo più ricco d’Italia ed il 50mo al mondo, se messo nelle condizioni di diventarlo.
Un imprenditore ”etico” stile Olivetti, per intenderci...
Solo per farvi capire il personaggio... lui era sempre così...
Alle cene aziendali di Natale organizzava delle feste separate: una per gli operai degli stabilimenti di Serico ed Agordo e un’altra per i manager di Milano. Quelle destinate agli operai sono NETTAMENTE più fastose di quelle per i Manager.
Pensate che ha costruito appositamente il PalaLuxottica per contenerli tutti, le cene sono preparate da Chef prestigiosi e noti come Oldani e cantano personaggi come Robbie Williams...
Quelle di Milano sono “solo” organizzate allo spazio Armani in Via Manzoni in centro.
Lo si vedeva spesso al bar del paese con i vecchi amici di un tempo oppure a prendere un caffè negli stabilimenti con gli operai, i magazzinieri, gli autisti. Come se fosse uno di loro.
Perché lui era uno di loro, perché non aveva mai dimenticato le sue umili origini, e questo lo ha fatto un vero gigante; imprenditoriale, ma sopratutto umano...
Insomma, un italiano per il quale essere “Proud of Italy”...
Se alla ripartenza da questo incubo che è la globalizzazione selvaggia, la pandemia, la guerra in Europa, la siccità con tutto ciò che comporta grazie ai vari ritardi della classe politica nel vedere solo la poltrona ma non il futuro e gli interessi del popolo, perché senza il popolo è la socialità illuminata e i Media dovranno parlare più di questi italiani piuttosto che dei vari Tronisti, Uomini e Donne, calciatori, veline, la D’Urso, Grandi Fratelli, Pupe e secchioni vari, avremo perso una grande occasione tutti. Avremmo perso due volte: perché oltre ad aver perso tantissimo della nostra vita in questa crisi di identità sociale, avremmo perso anche la conseguente lezione....sempre che gli “studenti” non siano stolti altrimenti anche tre volte.
A. Pini
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flightlessloxe · 2 months
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radiofrank · 2 years
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fabiolottino · 2 years
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Ciao Cavaliere Leonardo Del Vecchio
Leonardo Del Vecchio è un Signore. Il Signore dell’Occhialeria Italiana, Europea e Mondiale. Oggi il suo ultimo respiro ma le sue gesta imprenditoriali rimarranno nella storia del nostro Paese e nel cuore di tanti di noi, come delle migliaia di persone che hanno lavorato per lui. Una brava persona. Acuta, intelligente e dal grande valore umano. Esempio per tutti noi ma soprattutto per la classe…
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ifattinews · 2 years
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E' morto Leonardo Del Vecchio il fondatore di Luxottica
Aveva 87 anni il fondatore di Luxottica, nonché presidente di EssilorLuxottica, il più grande sistema distributivo del mondo dell’ottica. Si è spento stamani al San Raffaele di Milano. Del Vecchio era uno dei più ricchi uomini d’Italia, azionista di maggioranza di Mediobanca e di Generali. Dal 1986 era Cavaliere del Lavoro. Tre lauree al suo attivo e due master honoris causa. E’ partito dalle…
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inaam60 · 2 years
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sadoldjonny · 2 years
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sauolasa · 2 years
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Morto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica
Morto questa mattina al San Raffaele di Milano Leonardo Del Vecchio, all'età di 87 anni. Ci lascia uno dei volti del Made in Italy
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topaudiobooksit · 2 years
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Leonardo Del Vecchio: Il fondatore di Luxottica - Ambizione e carisma - Asmaa Aboulabil https://ift.tt/zf6j1mk
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joseandrestabarnia · 3 months
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Sansón y el filisteo es una escultura de mármol de Pierino da Vinci, sobrino y alumno de Leonardo da Vinci. Fue colocada en el Palazzo Vecchio de Florencia, Italia, en 1592.
La escultura representa al héroe bíblico Sansón luchando con un filisteo. Sansón se muestra como una figura musculosa y poderosa, mientras que el filisteo es más pequeño y débil. Sansón agarra la cabeza del filisteo entre sus manos y está a punto de asestarle el golpe mortal.
La escultura es una representación poderosa y dinámica de la violencia y la lucha. También es una celebración de la fuerza de Sansón y su victoria sobre los filisteos.
Información de Bard, fotografía de mi autoría.
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Novità (ma non solo...)
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Fonte: pixabay.com
Il vostro affezionato staff delle Biblioteche di Milano vi imbandisce un piccolo antipasto letterario, prima delle pantagrueliche proposte natalizie.
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Di Geoffrey Holiday Hall si sa soltanto che fu giornalista e scrittore. Elogiato da Leonardo Sciascia che lesse La fine è nota nel 1952, pubblicò solo due gialli e poi scomparve praticamente nel nulla. La fine è nota (uscito per la prima volta in Italia con il titolo La morte alla finestra) fu premiato in Francia nel 1953 come miglior poliziesco in lingua non francese. Il titolo originale (The end is known) deriva dal Giulio Cesare di Shakespeare: “Oh, se fosse dato all’uomo di conoscere la fine di questo giorno che incombe! Ma basta solo che il giorno trascorra e la sua fine è nota”. Un giallo di classe, strutturato come un viaggio a ritroso nella vita del protagonista di cui si ricostruisce la storia passo per passo, testimonianza per testimonianza, come un misterioso puzzle che si completa, ovviamente, solo nel finale. Molto godibile è anche il secondo titolo Qualcuno alla porta, dai toni più leggeri, nonostante gli omicidi e l’atmosfera della Vienna sotto l’occupazione sovietica nel secondo dopoguerra che non ricorda neppure lontanamente gli splendori dell’impero asburgico. “Sembra uno di quei soggetti che piacevano a Hitchcock (e non è detto che il pressoché ignoto Holiday Hall, scrivendo Qualcuno alla porta, non avesse in mente le figure di James Stewart e Doris Day, o di Cary Grant e Grace Kelly)”. La frizzante coppia americana che si trova, suo malgrado, a gestire le indagini ricorda anche il duo Tommy e Tuppence di Agatha Christie. Doppio colpo di scena sul finale: cosa chiedere di più a un libro giallo?
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Ha un solo difetto Un volto nella folla di Budd Schulberg: è troppo breve. Parliamo ancora dell’autore di Perché corre Sammy? e I disincantati per questo racconto appena uscito e finora inedito in Italia, da cui Elia Kazan trasse il film omonimo con protagonista Andy Griffith (l’indimenticabile avvocato Matlock della fortunata serie televisiva, per intenderci). Il tema, fin troppo attuale, è quello della manipolazione del pensiero e dei comportamenti (e quindi del voto) delle masse da parte dei personaggi dello spettacolo: in questo caso si tratta di un finto sempliciotto proveniente da un paesino dell’Arkansas che, in virtù della sua sconcertante capacità di coinvolgimento, diventa il paradigma dell’America intera. Grazie alle sue canzoni folk, a vecchi luoghi comuni sulle tradizioni popolari e a un indubbio carisma, il nostro eroe riesce a condizionare il pubblico e ad arricchirsi con i lauti proventi della pubblicità. Cambia il tema negli altri due racconti della raccolta: i ‘dietro le quinte’ del mondo del cinema in Questa è Hollywood, che l’autore, sceneggiatore e figlio di un tycoon della Paramount, non solo conosceva bene, ma sapeva anche descrivere con agile penna, e L’imbonitore, sul mondo della boxe. Ricordiamo che per la sceneggiatura di Fronte del porto (che è anche un romanzo), celebre film con Marlon Brando, Schulberg si aggiudicò l’Oscar nel 1954.
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Per la serie i grandi classici hanno sempre qualcosa da dire è stato ripubblicato da Mondadori e da Sellerio Brighton Rock di Graham Greene. Una lettura da consigliare sotto tutti i punti di vista: un giallo ben costruito con protagonisti tratti sia dalla malavita, sia dal caso che fa di un personaggio del tutto inaspettato un accanito segugio alla ricerca del colpevole, come fosse Porfirij Petrovic che insegue Raskolnikov o Javert che perseguita Jean Valjean, ma con uno spirito diverso, fresco e originale. “Nello specchio inclinato sopra il lavabo si poteva vedere riflesso, ma gli occhi si distolsero rapidamente da quell’immagine di guance livide e mal rasate, di capelli lisci e occhi da vecchio. Non lo interessava. Era troppo orgoglioso per preoccuparsi del suo aspetto”.
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Nuova ristampa anche per Le vittime di Norwich (1935) uno dei gialli più famosi (insieme a The House of Dr. Edwardes che ispirò il film Io ti salverò diretto da Alfred Hitchcock) fra i 31 composti dalla coppia britannica John Leslie Palmer e Hilary Aidan St. George Saunders sotto lo pseudonimo di Francis Beeding.
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Da La regina degli scacchi di Walter Tevis, lo scrittore di Lo spaccone e Il colore dei soldi, è stata tratta una miniserie televisiva di grande successo. Accade spesso che i geni abbiano avuto una vita difficile, siano dei disadattati, spesso asociali, in perenne conflitto con se stessi, il prossimo e il mondo che li circonda. È anche questo il caso della protagonista, la piccola Beth, cresciuta in orfanotrofio, che trova una riscossa alla sua grigia esistenza grazie alla passione per la scacchiera. Una curiosità sul ‘caso letterario’ di Tevis: dopo il successo dei primi libri, fu dimenticato anche a causa dei problemi con l’alcol. Quando decise di riprendere a scrivere, lo fece seguendo un corso di scrittura all’Università dove fu riconosciuto dal poeta Donald Justice che, stupito, gli chiese cosa ci facesse un grande autore come lui in mezzo agli studenti, quando avrebbe invece dovuto salire in cattedra. Breve fu purtroppo la sua seconda stagione creativa: Tevis morì a soli 56 anni per un tumore.
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Il voyeurismo è il tema principale dell’ultimo romanzo di Simenon pubblicato da Adelphi, Delitto impunito: composto nel 1953 durante il soggiorno dello scrittore a Lakeville nel Connecticut, fu edito l’anno successivo in volume e a puntate sul settimanale «Les Nouvelles littéraires». Il secondo tema del libro è l’invidia, quella di chi non ha nulla, né bellezza né fascino nè denaro ed è stato defraudato perfino dell’affetto dei genitori, nei confronti di chi invece ha tutto questo e ne mena vanto, e gode nell’esibirlo senza ritegno. Una lotta accanita tra due personalità, che è la lotta atavica tra gli uomini per la supremazia. “A Élie non era mai successo di trovarsi davanti un uomo completamente felice, felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata, e che approfittava con candore di tutto quel che lo circondava per accrescere il proprio piacere”.
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Una nuova indagine per l’improbabile detective di Partanna Giovà, metronotte per caso, coinvolto in un duplice omicidio di stampo mafioso insieme a tutta la scombinata famiglia Di Dio. Sarà ancora una volta l’anziana madre, autentica virago arroccata alle salde tradizioni popolari e armata di un cervello dalla logica “acuminata”, ad avviare le indagini verso l’inevitabile conclusione. Ma cos’è La boffa allo scecco? Questo, almeno, ve lo possiamo svelare: si tratta di un gesto simil-apotropaico (in realtà un autentico sopruso) che a tutti è occorso di subire almeno una volta nella vita, ovvero lo schiaffo di rimando, come sfogo per un’ingiustizia patita che non si è in grado di vendicare altrimenti. Roberto Alajmo non delude le aspettative.
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Per quanto riguarda Sarà assente l’autore di Giampaolo Simi, si può dire che, se esiste una sana via di mezzo tra assecondare a priori i gusti dei lettori meno esigenti e scrivere in modo che solo l’autore possa comprendere i propri contenuti, Simi l’ha sicuramente trovata e ce la propone in queste succulente paginette. Dedicato a chi ha la voglia, la necessità, l’urgenza di ridere a crepapelle.
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Nell’ultimo nato della serie del BarLume di Marco Malvaldi, La morra cinese, gli inossidabili vecchietti sono alle prese con l’omicidio niente di meno che di un giovane filologo romanzo alle prese con un carteggio appartenente alla famiglia di un nobile “arci-decaduto” del luogo, in cui, pare, compariva addirittura un’epistola inedita di Giacomo Leopardi. Ma questo non è l’unico movente per un delitto che non resterà a lungo irrisolto.
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donaruz · 1 year
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Da Simone Terreni a tutti gli americani!
Questo è il DAVID di MICHELANGELO!
Cari genitori americani,
che avete licenziato la preside che aveva mostrato ai suoi allievi questa statua e avete definito il David di Michelangelo “Pornografia”, certo il David mostra al mondo da 500 anni le sue grazie. Quindi avete pensato che fosse osceno e non adatto ai vostri figli minorenni.
Invece secondo me non avete ben chiaro né il significato del David, nè perché il David è nudo. Ascoltate la sua storia.�
Un pezzo di marmo enorme se ne stava chiuso da anni dietro il Duomo di Firenze. Nessuno voleva scolpirlo perché era fragile e poroso. Finché un giovane di 25 anni, con il naso rotto e le mani callose, di nome Michelangelo Buonarroti, accettò la sfida.
Scolpì il David!�Divenne il simbolo della piccola Repubblica Fiorentina che sfida i grandi nemici come il Papato e l’Impero (il Gigante Golia). Lo sguardo fiero e concentrato, guarda il nemico senza paura, prima di colpirlo.
Il David è FIRENZE!
E come Firenze non ha paura!
Per questo la statua DOVEVA essere nuda! Ma non non lo capite? David è nudo perché è vestito solamente della Grazia di Dio! Non ha bisogno di nulla per sconfiggere i suoi nemici perché Dio lo protegge.
Non solo doveva essere nudo ma doveva anche essere BELLO! A Firenze nel 500 c’era in atto il RINASCIMENTO. Artisti, pittori, scultori, eruditi riscoprirono la bellezza e l’armonia classica della cultura greca, liberarono l’uomo dalle superstizioni del Medio Evo, lo rimisero al centro (nudo!) e lo portarono nella modernità. Il David era figlio di Policleto, di Fidia, del Canone Greco, del Classicismo, del Verrochio e di Donatello.
Altro che Pornografia!
Michelangelo lo finì nel 1504, dopo tre anni di lavoro. Quando i fiorentini lo videro, capirono subito che era la statua più bella del mondo. Sapevano che sarebbe stato il simbolo eterno della bellezza maschile, come la Venere di Botticelli (nuda!) di quella femminile. Nacque subito una disputa su dove collocarlo. Fu creata addirittura una commissione di esperti di cui facevano parte Botticelli e Leonardo da Vinci. Il problema per i fiorentini di allora NON era nascondere le nudità ma trovare il luogo migliore per mostrare il David al mondo!! Mica come voi bigotti americani di oggi.
Alla fine fu scelto Palazzo Vecchio.�Per portarlo dal Duomo a Piazza della Signoria ci misero 4 giorni. Il David per quattro giorni “camminò” per Firenze.�E per i Fiorentini fu una festa! Se potessi scegliere un giorno, un solo giorno, per tornare indietro nel tempo, sceglierei proprio quel momento là. Quando il David, nudo, camminò per le strade di Firenze.
Anche oggi il David cammina.
E ci ricorda che il mondo va riempito di Bellezza e Armonia. Siete voi, voi americani, voi Golia, che avete inventato l’industria pornografica, che avete inondato di immagini oscene tv, cinema, pubblicità e web. Noi invece abbiamo inventato il Rinascimento! E sfideremo sempre, senza paura, chi come voi, vuole tenere l’uomo nell’ignoranza e nelle tenebre.
#rinascimento
Paola Giordano fb
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Heyyia Claude! 🥰
Ho bisogno de tu ayuda con una mia fic...Qual è per te la città più romantica della Toscana? E che tipo di attività possiamo fare allí?
Better ask first someone native then go look in articles or something...Seems more legit that way! :D
[Ignore the obvious Spanish I left there... 🤭]
Ciao! 🥰
Coucou, Red! Merci de ton patience 🩷 et pour ton ask!
I'm going to answer in English, maybe it can be useful for other people as well! I'm always happy to talk about my region, i love it so much, so thank you again for asking my recs!
I think it depends a lot on the vibes that you are looking for. I will give you an overview of different options, i hope that they can be inspiring. If there's something you like, i can go more into detail! Let me know if i can be of help with anything!
তততততততততততততততততততততততত
If you and your characters love art, Florence is an amazing city.
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(Duomo di Firenze, Cattedrale di Santa Maria del Fiore, credits pic)
Its art, history and architecture are extraordinary. The Uffizi Gallery (Galleria degli Uffizi) is an absolute must if you love Renaissance. A great way to admire Botticelli, Raffaello, Michelangelo, Leonardo da Vinci and Tiziano's art, in one museum.
Moreover, you can walk around Cathedral Square (Piazza del Duomo), where you can see the Cathedral built by Brunelleschi, Giotto's Campanile and the Baptistery, and Piazza della Signoria, where you can find Palazzo Vecchio, David by Michelangelo and Loggia dei Lanzi, and admire their masterpieces for free. 🏛️
You could also visit the Boboli Gardens, where you can enjoy the Italian garden style, created by the Medici family, that became a model for many European courts.
And a night at the theatre could be a great idea for a date! At Teatro Verdi, for example, there's plenty of different shows!
Obviously, these are just some ideas.
By the way, if i have to be honest, i love Florence, and i always gaze in awe at the beauty of its monuments ...but it's also a little chaotic for my taste. Sooo, maybe for a romantic getaway I would choose something else. (It depends on what you like!)
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(Boboli Gardens, credits pic)
তততততততততততততততততততততততত
For something more adventurous, what about Grotta del Vento? It's a beautiful system of caves in the Apuan Alps (Garfagnana), with stalactites and stalagmites. Its karst environment is unique and fascinating. 🦇
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তততততততততততততততততততততততত
A Tuscanian city that I love is Lucca.
I adore walking along the old city walls (you can go there by bike too!): a panoramic walkway overlooking the city that conceals secret passages, hideaways and ramparts. Their secular trees make the view magic in every season. In autumn, foliage is beautiful! 🍂
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তততততততততততততততততততততততত
If you and your characters love the sea and the story is set in summer, you could take into consideration a mini cruise in the Tuscan Archipelago. In one or two days, you can explore some of its islands, like Giglio, Elba, Giannutri. Swimming there is beautiful. If you don't like the idea of spending time on a boat, the coasts of Monte Argentario are wonderful too! 🌊
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(Isola del Giglio, credits pic)
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There could be less activities than in bigger cities, but I think you could also go for a romantic getaway in one (or more) of our hill towns. Great view, amazing food, and an enchanting experience! And it feels more intimate than in the main cities. Monteriggioni, Cortona, Pienza, San Gimignano, Volterra... The atmosphere is so poetic...And you can spend some time in the surrounding countryside, idyllic!
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(Eremo Le Celle, Cortona, credits pic)
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For a lovey-dovey day, you could write about a day at the thermal springs! There's plenty of thermal baths in Tuscany, and there are usually hotels and spas where you can have lunch, sleep, have a couples massage and enjoy the hot springs. Rapolano, Sassetta, Sorano, Montecatini,... In Tuscany you can find lots of thermal springs, so you could also have a day at the thermal baths and one in a nearby town.
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(Terme di Sassetta, credits pic)
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Wherever your characters go, I think food play a big role if you want them to enjoy their Tuscan trip to the full.
Pasta is always delicious. There are lots of different types of pasta, for example pici and pappardelle (long pasta), tortelli (filled pasta, the filling depending on where you are: for example in Maremma they are filled with ricotta and spinach, in Mugello they are filled with potatoes), topini (small lumps of dough made with potatoes, flour and eggs). Pasta is our first course, in Italy it's not served as a side dish for meat or fish.
(Warning: I'm going to talk about meat dishes. If this makes you uncomfortable, skip until 🌱)
Pasta may be served with ragù (Bolognese sauce, a meat-based sauce), ragù and aglione (aglione is a delicate type of garlic), melted butter and sage, mushrooms, or tomato sauce. 🍝
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(Pappardelle al ragù, credits pic)
Before pasta, as an appetizer, you may have cured meats (salame, prosciutto, finocchiona, lardo di Colonnata,...), cheese (various types of pecorino), coccoli (lumps of fried dough) and crostini (slices of bread served with ragù, mushrooms, fegatini which is a sauce made of chicken liver, or other sauces...).
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(Traditional Antipasto Toscano - Tuscan appetizers, credits pic)
I don't live by the sea, so i know meat dishes better 😅 As second course, a Bistecca alla Fiorentina or a Tagliata di Manzo (beefsteaks - rare is the perfect way to have them but i get it that it's not to everyone's taste) may be perfect. 🥩
(I also enjoy pizza so much, and you can eat it everywhere in Tuscany, but the foods i've written about are more traditional)
🌱
If your characters enjoy drinking, Tuscany is famous for its wines (like Chianti Classico, Morellino di Scansano, Vernaccia di San Gimignano, Brunello di Montalcino, Bolgheri Sassicaia). Desserts go well with vinsanto (a dessert wine). 🍷
For dessert, you might go for cantuccini (almond biscuits) with vinsanto (we dip them in the wine). If the story is set during Christmas holidays, ricciarelli (almond and sugar biscuits) and panforte (a dessert with almonds and candied fruits) are some of our traditional desserts.
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(Cantuccini and vinsanto, credits pic)
You may have coffee after the dessert. And, after generous meals, ammazzacaffè (a small glass of liqueur) too. General recommendation for your characters (and for tourists visiting Italy): it's better not to ask for a cappuccino during lunch or dinner (please 🩷)!
তততততততততততততততততততততততত
I hope this is useful, sorry it took me some time, and please, let me know if i can help you somehow! Je suis si heureuse que tu es en train d'écrire une fanfiction qui se déroule en Toscane 🩷🩷🩷 Je te fais de gros bisous, bonne soirée et joyeuses Pâques 🌷🐰🐣
~ Claude ~
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viaggianteviaggi · 1 year
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Viaggio a Firenze alla Galleria degli Uffizi
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Un viaggio a Firenze in Toscana vale la pena se vuoi visitare una delle città più belle d'Italia. Un luogo ricco di storia, cultura ed arte... un'esperienza da fare almeno una volta nella vita.Ci sono molte ragioni per cui Firenze è una città da visitare. Per cominciare, è la culla del Rinascimento italiano che ebbe luogo tra il XIV e il XVI secolo. È anche sede di alcuni dei musei e delle gallerie più famosi al mondo, tra cui la Galleria degli Uffizi e Palazzo Pitti.Quando visiti la Galleria degli Uffizi, puoi vedere la vasta collezione d'arte della Toscana. Opere di Leonardo da Vinci, Michelangelo e Botticelli, tra gli altri. Questa galleria è uno scrigno di tesori per gli appassionati d'arte, che espone alcune delle opere d'arte più famose al mondo.Palazzo Pitti, invece, è un palazzo che un tempo era la dimora della potente famiglia dei Medici. Oggi è un museo che ha una vasta collezione di arte e manufatti del periodo rinascimentale. Vedrai dipinti, sculture e persino abiti.
Viaggio a Firenze nei musei d'arte
Un'altra attrazione imperdibile a Firenze è Ponte Vecchio, un bellissimo ponte che risale al XIV secolo. È il ponte più antico di Firenze e attraversa il fiume Arno, offrendo una vista mozzafiato sulla città. Il ponte ospita molte gioiellerie e boutique, dove è possibile acquistare alcuni dei migliori gioielli in argento e oro.Mentre sei a Firenze, semplicemente non puoi perdere l'opportunità di salire sulla cima del famoso Duomo di Firenze. Il duomo è noto anche come Cattedrale di Firenze. Questa magnifica struttura è uno dei monumenti più importanti della città ed offre viste mozzafiato di Firenze dall'alto.Se stai cercando di esplorare la città, ci sono molti altri luoghi da visitare, tra cui Piazza della Signoria, la Basilica di Santa Maria Novella e il Giardino di Boboli. Ognuno di questi luoghi è ricco di storia e cultura, il che li rende luoghi ideali da visitare per i turisti.
Una sorprendente collezione di capolavori dal Rinascimento all'arte moderna
Quando sei a Firenze, devi concederti la cucina locale. La città è nota per i suoi deliziosi piatti a base di carne e pasta, tra cui la famosa bistecca alla fiorentina. Altre imperdibili sono la ribollita, una zuppa a base di pane e verdure, e il Lampredotto, un tipo di panino alla trippa.Naturalmente, Firenze è nota anche per il suo vino. La città si trova nel cuore della Toscana, che è la capitale italiana del vino. Quando siete a Firenze, assicuratevi di provare alcuni dei famosi vini toscani, come il Chianti e il Brunello.In conclusione, Firenze è una delle città più famose d'Italia per un motivo. Con la sua ricca storia, cultura e arte, i visitatori possono essere facilmente travolti dalla bellezza della città. Dai musei e gallerie all'architettura e alla cucina, c'è qualcosa per tutti a Firenze.Hai visto Firenze? Visita allora altre località italiane interessanti. Read the full article
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acquaconlimone · 2 years
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Tutti a magnificare Leonardo Del Vecchio però nessuno ricorda che la sua holding è in Lussemburgo.
La stessa cosa fatta dalla famiglia Agnelli che però sono brutti e cattivi.
Le cose bisogna dirle tutte,non solo fino ad un certo punto.
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Il magistrato e il Professore:
"Il magistrato si era intanto alzato ad accogliere il suo vecchio professore. «Con quale piacere la rivedo, dopo tanti anni!».
«Tanti: e mi pesano» convenne il professore.
«Ma che ne dice? Lei non è mutato per nulla, nell'aspetto».
«Lei sì» disse il professore con la solita franchezza.
«Questo maledetto lavoro... Ma perché mi dà del lei?».
«Come allora» disse il professore.
«Ma ormai...».
«No».
«Ma si ricorda di me?».
«Certo che mi ricordo».
«Posso permettermi di farle una domanda?... Poi gliene farò altre, di altre natura... Nei componimenti di italiano lei mi assegnava sempre un tre, perché copiavo. Ma una volta mi ha dato un cinque: perché?».
«Perché aveva copiato da un autore più intelligente».
Il magistrato scoppiò a ridere. «L'italiano: ero piuttosto debole in italiano. Ma, come vede, non è poi stato un gran guaio: sono qui, procuratore della Repubblica...».
«L'italiano non è l'italiano: è il ragionare» disse il professore. «Con meno italiano, lei sarebbe forse ancora più in alto».
La battuta era feroce. Il magistrato impallidì. E passò a un duro interrogatorio."
Leonardo Sciascia // Gian Maria Volontè in Una storia semplice. Emidio Greco, 1991.
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