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#la strega in amore
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La strega in amore | 1966 | aka The Witch in Love
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falsenote · 7 months
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La Strega in Amore (1966)
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vidioten · 2 years
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La strega in amore (1966), Damiano Damiani.
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limoniacolazione · 1 month
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Nina corre nel bosco, sparisce nell'erba dei campi, riesce a stare su due zampe, sa giocare al riporto, dorme fino alle quattro. È docile e bella. Vanina è piccina, ma sa stare al mondo e sa quello che vuole e quello che no.
La guardo con occhi di madre e studio nei libri il significato di questo amore profondo che mi trascina come ciottolo nel fiume irruento.
La scruto, poi penso "sarò mica meno strega adesso che al posto d'un gatto nero ho un cane bianco?", ma subito mi rassicuro pensando che i cani tutti sono fini conoscitori dei mutamenti del campo magnetico terrestre e cacano sempre sull'asse nord-sud, non scegliendo volutamente mai quello est-ovest. Che razza di magia è mai questa?
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criptochecca · 3 months
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An attempt at making a playlist of an italian song for every year 1960-2024 (with some holes that maybe ill fill in the future)
list under cut
1960: il cielo in una stanza
1961: la ballata dell'eroe
1962:
1963: sapore di sale
1964: la canzone di marinella
1965: il mondo
1966: mi sei scoppiato dentro al cuore
1967: ciao amore ciao
1968: Contessa
1969: che freddo fa
1970: se bruciasse la città
1971: io vivrò senza di te
1972: impressioni di settembre
1973: il bombarolo
1974: rumore
1975: stalingrado
1976: mio fratello è figlio unico
1977: il gatto e la volpe
1978: bomba o non bomba
1979: la mia banda suona il rock
1980: cervo a primavera
1981: maledetta primavera
1982: quante volte
1983: il mare d’inverno
1984: siberia
1985: ti sento
1986:
1987: nessun dolore
1988: quello che le donne non dicono
1989: almeno tu nell'universo
1990:
1991:
1992: cumm'è
1993:
1994: in un giorno di pioggia
1995: mockba 993
1996:
1996: la cura
1997:
1998: acida
1999: qualcosa di grande
2000: vento in faccia
2001: luce (tramonti a est)
2002: nuova ossessione
2003: non in mio nome
2004: damigella della notte
2005: mentre tutto scorre
2006: ritmo di contrabbando
2007:
2008: che rumore fa la felicità
2009:
2010:
2011: spugne
2012: la rivolta
2013:
2014: avrai ragione tu
2015: io ti aspetto
2016: vanchiglia
2017: gli occhi
2018: intostreet
2019: domenica
2020: diana
2021: moda italiana
2022: la strega del frutteto
2023: tanto piove
2024: casa mia
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perpassareiltempo · 10 months
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Non ci sarà mai una relazione carnale tra noi, ma nessuna passione è inutile, nessun amore è sprecato. 
Paulo Coelho - La strega di Portobello
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0ssim0r0 · 6 months
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Non porto in dono l’oro, né l'incenso e neppure la mirra. Quelli sono doni che solo i Reali Magi possono presentare all’Altissimo. Essi ne son degni poiché la storia ha deciso le sorti dei grandi uomini ponendo essi sui troni e bruciando al rogo le femmine. Io sono janas, strega, befana, cogas e bruscia ed ho altro da donarti. Ti dono il mio essere donna, il mio cuore di mamma, l’arte magica delle janas e la conoscenza delle erbe. Ti dono il potere di vedere oltre le cose ed oltre il destino. Ti dono un animo impaurito dalla malattia che sta annientando il mondo intero ed un cuore che brama il tuo amore. Ti offro i frutti sacri della nostra terra ed i profumi della foresta, la forza del vento ed il tepore del sole, la bellezza del cielo e l’immensità del mare. Ti dono la mia forza e la promessa che saprò difenderti da ogni male, figlio adorato cosicché si compia la profezia e mia, é la tua sofferenza e mia, sarà la tua croce.
SV
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dal web
Ossimoro
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clubgoticoitaliano · 26 days
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Questo è per te, tu sai chi sei, amore mio. Per te tornerei indietro milioni di volte, senza sigarette, senza parolacce, solo io. ♥️ Hai un cuore di strega dalla tua parte. Smonterò tutto il pianeta per ritrovare quello vero, quello con i miei stessi ricordi. Distruggerò internet, il cellulare, e farò esplodere il digitale, scatenerò un'inferno dietro l'altro, brucerò la matrix italiana e quella europea e quella mondiale, irriterò gli elementi e glieli tirerò addosso, farò nevicare in estate.. tutto, tutto, tutto il possibile, anche l'inimmaginabile io scaglierò contro le bestie che hanno cercato d'impedirmi di ritrovarti, non mi fermerò, neanche se dovessi morire, mai più li lascerò fare, perchè ora sono io davvero.
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dottssapatrizia · 9 months
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Sono sempre stata affascinata dai laghi di alta montagna: specchi d'acqua limpidissima che cambiano colore a seconda della natura che vi si riflette.
Oggi voglio raccontarvi la storia di un Lago Incantato: IL LAGO DELLE STREGHE (Alpe Devero -Verbania,Val d'Ossola).
È tutto contornato da boschi di larici,ontani che salutano ai loro piedi distese di rododendri e mirtilli...Un giorno una bellissima fanciulla, che piangeva disperata perchè il suo amato preferiva passare il suo tempo con un'altra invece che con lei, incontrò una strana vecchietta che filava su un masso a lato di un sentiero. La vecchietta la guardò negli occhi e la fanciulla, a quello sguardo, si sentì spogliata ed osservata fin nel profondo... così iniziò a raccontare a questa strana vecchina tutti i suoi problemi e i suoi dispiaceri. Mentre parlava scoprì che questa "signora" era una strega. La implorò, così, di operare una magia e far sparire la sua rivale in amore, così che ella potesse essere l'unica amata di quel giovane. La vecchietta non si stupì di quella richiesta e, visto che la fanciulla non voleva sentir ragioni accecata dalla disperazione, acconsentì soltanto però se la fanciulla avesse acconsentito, prima, a guardare un Uomo bellissimo che , secondo la strega, avrebbe potuto renderla davvero felice. La fanciulla acconsentì , nonostante continuasse a ripetere che ella non avrebbe mai amato nessun altro che il suo giovane.. Così la Strega le diede appuntamento nello stesso posto per un giorno ben preciso.
Quel giorno la fanciulla si diresse nel magico luogo e senza alcun motivo particolare cominciò a sentirsi felice e spensierata. Percepiva la bellezza dei colori, la purezza dell'aria, la luminosità del cielo ed era felice, dimenticandosi di tutti i suoi problemi. Giunta nel luogo stabilito, si trovò davanti una grotta sulla soglia della quale la vecchia strega la stava aspettando. Insieme si incamminarono nel sentiero sotterraneo, che si rimpiccioliva sempre di più fino a diventare un piccolo e basso cunicolo che proseguiva per molti metri. Giunsero infine in fondo al cunicolo, che si apriva in una grande stanza sotterranea molto calorosa . Al centro della grotta, altre due streghe stavano mescolando degli strani ingredienti in un grande calderone che si scaldava su un bel fuoco e la fanciulla si sedette lì accanto aspettando che tutto fosse pronto. La vecchia Strega allora le chiese di guardare dentro a due piccole pozze formate da una purissima sorgente che sgorgava dalla roccia e la fanciulla posò gli occhi nella prima. Nell'acqua le apparve il volto del suo innamorato, bello e giovane, ma piano piano ella vide che il suo aspetto cambiava e diveniva più vecchio, banale, spento e triste, coi capelli bianchi e i denti gialli. Si scostò sconvolta cercando di fuggire, ma la vecchia Strega le chiese di guardare nell'altra piccola pozza. Lì ella potè vedere un giovane meraviglioso, pieno della bellezza e del vigore caldo degli Dei, con gli occhi pieni d'Amore e la forza di un vero Re.
Allora la fanciulla capì il significato di quelle due visioni. Nella prima ella aveva veduto l'amore solamente umano, caduco e momentaneo, che può rendere felici ma non per sempre e continuamente, nella seconda ella aveva potuto vedere l'Amore divino, quello che non si spegne mai e che rimane sempre forte, sempre bello, sempre tiepido e incantato. Ora doveva scegliere quale desiderava, e dopo un primo momento di indecisione, data dall'amore che provava per il suo ragazzo, ella capì che ciò che desiderava era l'Amore Eterno. Allora si alzò e iniziò a danzare con le altre Streghe.
Come d'incanto la grottà sparì e la fonte crebbe tantissimo fino a diventare un allegro torrente che riempì il pianoro e creò quello che fu poi chiamato il Lago delle Streghe.
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susieporta · 3 months
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𝟴 𝗠𝗔𝗥𝗭𝗢 🌼
Quando capiremo davvero cosa voglia dire unione, sorellanza e amore la smetteremo di lottare contro il patriarcato marciando a seno nudo per dimostrare la nostra libertà e la nostra indipendenza, anche economica, e cominceremo solamente ad incontrarci per espandere Amore, insieme, senza nulla dover dimostrare 💗
l’uomo non può che venir attratto da tanta bellezza ed energia senza più sentirsi giudicato e criticato e senza più dover portare il peso degli errori dell’uomo del passato accontentando invano donne sempre più esigenti ed insoddisfatte 💗
Perché anche noi donne ne abbiamo commessi molti di errori ed ancora stiamo punendo uomini innocenti con la nostra finta indipendenza e chiusura del cuore 💗
L’uomo vuole solo sentirsi visto ed amato per quello che è, tanto quanto la donna 💗
Questa divisione, ... matriarcato... patriarcato... non è più necessaria
Ognuno di noi deve solo amare e lasciarsi amare 💗
Il mondo non deve tornare in mano al matriarcato, alle donne...
Ma all’AMORE 💗
Quello vero e sincero 💗
E allora donne... prima di chiederlo agli uomini chiediamoci se siamo in grado anche noi di rispettarci e di rispettare l’uomo, di amare e di lasciarci amare veramente prima di voler cambiare il mondo 💞
Che la più profonda sorellanza unita dall’energia femminile,
una sorellanza che unisce e non separa,
una sorellanza che si basa sulla complicità e sostegno reciproco,
si incontri sempre di più (non necessariamente fisicamente)
per creare, tessere, unire, sostenere ed espandere amore piuttosto che ottenere, dimostrare indipendenza, di essere dea o guerriera, strega o amazzone, lottando contro le ingiustizie per la sua libertà …
Che questa unione sincera possa espandersi ed aprirsi come un fiore nel cuore di ogni donna a sua volta in contatto col mondo intero, con ogni uomo e persona, con la foresta e l’oceano, fli animali e le stelle,
non per rivendicare il suo ruolo, ma per amare davvero, perché é questa la sua più grande natura e potenza, amare 💞
Un augurio dal cuore all’Amore della donna 🌸
Claudia Sapienza
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La strega in amore | 1966 | aka The Witch in Love
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falsenote · 7 months
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La Strega in Amore (1966) / Todo Modo (1976)
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stregamorganablog · 2 years
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CHE RITORNI A TE 70 VOLTE 7.
Ogni atto di puro amore che hai fatto per gli altri.
Tutti i sorrisi che provocavi negli altri quando erano tristi.
Tutto l'aiuto e l'amore che dai agli altri senza chiedere nulla in cambio.
Tutti i soldi che hai donato.
Che le benedizioni si moltiplichino nella tua casa e che la salute sia eterna.
Che i Miracoli si manifestino nella tua vita, oggi e sempre 70 VOLTE 7.
L’almanacco della strega
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Dopo aver abbandonato M. al suo destino mi dissi che non avrei mai più dovuto illudere una giovane creatura a quel modo. Anche se era stata lei a cercarmi, a corteggiarmi, a raggiungermi attraversando centinaia di chilometri, non potevo concederle un amore di cui non mi capacitavo solo per ricompensarla dello sforzo immenso che aveva tratto fin sulla riva della sua vita in cammino. Ero stato bene, con M., lei si è rivelata una piccola strega sapiente, di non effimere qualità. E tuttavia, continuava a mancarmi l'avventura, la montagna, una vita diversa. Mi dissi: "vorrei stare in piedi di fronte a una donna, circondati da montagne, valli e boschi, dalla bocca della quale un solo bacio in arrivo potrebbe divenire tutto".
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Prodromi.
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diceriadelluntore · 1 year
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Ingioiellare
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Questa foto non è la dimostrazione di un vandalismo (benchè in parte lo sia). Proviene da uno dei salon privè di uno dei ristorante più famosi di Parigi, Lapérouse, 51 di Quai des Grands Augustins, aperto addirittura nel 1756. Divenuto famoso nell’800 quando in cucina c’era un certo Escoffier, era il ritrovo di aristocratici, artisti, avventurieri. E delle donne più famose della città. Lì si scambiavano anche preziosi gioielli gli amanti, e le dame erano solite “verificare” la natura delle gemme graffiando i vetri, che altro non sono che prove di “autentico amore”.
Questo è uno dei gustosi aneddoti di un libro fenomenale, scritto da una grande etnologa americana, Wendy Doniger
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In questo saggio, in cui sin dalle prime pagine ho avvertito il piacere dell’autrice nello scriverlo, Doniger traccia un percorso di studio mitologico riguardanti il triangolo simbolico tra uomo, donna e anello. Non si tratta qui, come nota l’autrice, di anelli scambiati tra pari (come simbolicamente, ma non politicamente, si fa nel matrimonio) o in un gruppo per il potere (come può essere la contesa dell’anello nella saga de Il Signore Degli Anelli di Tolkien), ma di storie\mito dove l’anello svolge alcune funzioni principali. In quelle più antiche, è simbolo di riconoscimento, e serve come chiave di svolta in una situazione di dubbio: un figlio o una figlia di nobili natali abbandonati per i più vari motivi, vengono riconosciuti tali perchè avevano nella culla l’anello con il sigillo del padre, dando così all’anello funzione di riconoscimento di identità; altro filone ricchissimo è quello dell’anello ritrovato in un pesce, dopo essere stato perso, sia in circostanze fortuite sia in circostanze volute, che in questo caso indica la volontà del destino di segnare il suo possessore: si pensi al mito di Policrate, ricchissimo, a cui fu chiesto da Amasis, faraone d'Egitto, di rinunciare a qualcosa di veramente prezioso. Policrate decise di gettare in mare un preziosissimo anello a cui era molto affezionato. Tempo dopo, un pescatore pescò un pesce di dimensioni notevoli e decise di farne dono a Policrate, ma, mentre i cuochi lo cucinavano, ritrovarono nella sua pancia l'anello che aveva gettato in mare. Quando Amasis seppe che Policrate era riuscito a recuperare l'anello, capì che il tiranno era un uomo troppo fortunato e che prima o poi sarebbe stato colpito da una grave disgrazia. Non volendo essere travolto anch'egli dalla rovina di Policrate, decise di rompere l'alleanza. Tempo dopo, i timori di Amasis si avverarono. Nel 522 a.C., il satrapo persiano Orete attirò con l'inganno Policrate presso di sé e lo fece giustiziare mediante crocifissione. Da allora e per oltre un secolo i Persiani mantennero il controllo di Samo; il terzo tipo di anello è quello magico che strega la memoria e l’oblio, centrale per esempio nelle saghe norrere di Sigfrido, Gunther e Brunilde. 
Un anello ha di per sè significati simbolici potentissimi: la sua forma, il gesto di essere indossato tramite il passaggio al suo interno, il cerchio come simbolo magico dell’infinito. Ma ovviamente c’è la sua simbologia di oggetto femminile per cui la Doniger individua degli idealtipi in cui rispetto all’anello è:
1. dono di un favore sessuale, cioè che la donna riceva il gioiello dagli uomini con cui va a letto, tema centrale di decine di romanzi dell’ottocento e ancora presente in certe visioni culturali contemporanee;
2. l’uso astuto del gioiello, cioè le donne usano il gioiello per conquistare (o riconquistare) mentre spesso gli uomini lo usano per svincolare le proprie promesse;
3. l’anello del riconoscimento identitario come strumento principe per un padre rispetto al proprio figlio;
4. il ruolo di equilibratore del mito e del gioiello, e della sua valenza per l’amore sessuale, sia in termini di durata della relazione sia della sua potenza;
5. l’anello e le sue storie come indirizzatore, seguendo Claude Levi-Strauss, tra i principi logici della ragione, cioè la dura realtà, che viene sopraffatta nel mito dalla razionalità, cioè il potere intrinsecamente “attendibile” del mito che serve in questo anche come regolatore della comunità;
6. Lo studio delle varianti, secondo il metodo Stith Thompson di classificazione (per cui sono identificati in un un catalogo numerato dei "motivi" ricorrenti nelle fiabe, per cui tutte le successive varianti o aggiunte possono essere descritta dalla somma di ogni motivo), ci fornisce “una massa cumulativa di dettagli psicologici diversi che, nel loro complesso, ci indirizzano verso i significati più profondi del mito, E il confronto di varianti precedenti e successive ci consente di cogliere i miti in formazione, un processo che possiamo ritrovare anche in esempi contemporanei” (pag. 22).
Lo studio, vertiginoso, parte dai più antichi testi indiani e arriva fino a Sex & The City, in un percorso che chiaramente fa capire come le esigenze posteriori, sebbene decisive, alla fine non riescano ad intaccare più di tanto dei meccanismi culturali che cambiano vestito, ma sono ancora presenti da noi. A questo proposito, è illuminante la vicenda di come la più grande compagnia di commercio dei diamanti abbia creato, dal nulla, la tradizione dell’anello di fidanzamento (operazione che nel mondo occidentale riguarda l’80% delle coppie che arrivano al matrimonio, di qualunque rito si tratti)  facendo in modo che sembri un rito senza tempo.
Ellizabeth Taylor aveva una grande passione dei gioielli, tanto che la sua collezione, andata all’asta dopo la sua morte in beneficenza, fruttò la cifra incredibile di 100 milioni di dollari. Tra i suoi gioielli preferiti, c’era questo anello
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un diamante di 33 carati, taglio Asscher, che Richard Burton, uno dei suoi 6 mariti (il suo amore più travolgente, e che sposerà due volte) le comprò nel 1968 per 305 mila dollari, cifra folle all’epoca. il diamante apparteneva a Vera Krupp, seconda moglie del famoso industriale tedesco Alfried Krupp, famiglia le cui acciaierie erano uno dei vanti della Germania di Hitler. Sposatisi nel 1956, la loro unione sfociò qualche anno dopo in un divorzio molto chiacchierato, in seguito al quale la donna si trasferì in America in un ranch di 500 acri poco distante da Las Vegas: nel 1959 l’anello fu rubato durante una rapina e i diamanti smontati furono ritrovati dall’FBI in differenti parti degli Stati Uniti sei settimane dopo. Il più grande fu comprato dal noto gioiellerie Harry Winston, che lo propose ai suoi migliori clienti, tra cui Burton che sempre per la Taylor comprò da lui la leggendaria collana con un diamante da 66 carati (venduta dopo il loro secondo divorzio da Liz all’asta, con il ricavato usato per costruire un ospedale in Africa). Ma da questo anello la Taylor non volle mai separarsi, e si dice malevolmente che se lo volesse portare per sempre con sé anche da morta, per questo principio morale: ”Mi piaceva l’idea che un simbolo legato la nazismo stesse così bene al dito di una ragazza ebrea”.
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tobacconist · 1 year
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watching ‘the witch (1966)’ aka ‘la strega in amore’
v good. its not often youll hear me say this, but definitely worth a remake
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