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#italiano medio
estiqatsi · 23 days
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sonego · 5 months
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da quando vivo da solo alle 18.45 appuntamento fisso con reazione a catena mentre cucino
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scusa tanto se non sono come te, io comincerò dal fondo.
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pandaemonioblog · 1 year
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Corro da te
Corro da te è una piacevole commedia romantica che racconta di disabilità nell'ottica cinica dell'italiano medio, con ironia e amore.
Corro da te è un remake del film francese Tutti in piedi, una commedia romantica che vuole raccontare una situazione più che una storia, dove la disabilità viene messa al centro della narrazione passando prima per qualcosa da demonizzare poi per una risorsa che ha tanto da mostrare. Gianni (Pierfrancesco Favino) è un seduttore, maschio alfa e personaggio di successo nel suo ambiente. Contornato…
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elipsi · 7 months
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bi-naesala · 1 year
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ABBONEEEEEEEEEEE
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fronesis · 1 year
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te juro que algo que me da re bronca es que ya no puedo escribir en español con la misma fluidez con la que lo hacía antes
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jartitameteneis · 1 month
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¡Este plato es una locura! ¿Conoces el COCIDO MONTAÑÉS? ¿Lo has probado? ¿Cómo lo preparas? Receta de COCIDO MONTAÑÉS: INGREDIENTES para 6 personas: 400 g de alubias blancas 250 g de costilla de cerdo adobada 180 g de berza (unas cuatro hojas) 1 cebolla 1 pimiento rojo 1 pimiento verde italiano 1 zanahoria grande o 2 pequeñas 1 chorizo fresco ahumado (100 g) 1 morcilla de cebolla ahumada (100 g) 1 trozo de panceta (100 g) 2 patatas medianas 3 dientes de ajo 1 cucharada de pimentón dulce Sal Aceite de oliva
ELABORACIÓN: 1. Pon en remojo las alubias 12 horas antes.
2. En una olla grande coloca las alubias remojadas y escurridas, la cebolla pelada y cortada por la mitad, la zanahoria pelada y cortada en 4 y los pimientos limpios y cortados en 4 trozos también. Cubre todo con agua fría hasta unos tres dedos por encima. Pon al fuego a cocer y, con ayuda de una espumadera, retira la espuma que salga. Añade una pizca de sal y tapa. Deja que las alubias se cocinen a fuego medio-bajo durante 1 hora.
3. Pasado este tiempo, retira todas las verduras y añade el chorizo, la morcilla, la panceta, las costillas, las patatas peladas y chascadas en trozos y las hojas de berza, lavada y cortada en juliana. Deja que se cocine media hora más.
4. Tritura las verduras y pasada la media hora, retira la grasa que queda en la superficie y vierte de nuevo las verduras trituradas en el guiso.
5. Calienta un poco de aceite en una sartén y fríe los ajos laminados. Cuando empiecen a dorarse añade el pimentón, mezcla y vierte y vierte sobre el guiso. Prueba que las alubias y las patatas estén en su punto y añade más sal si es necesario (puedes cocer un poco más si aún están duras). Cuando todo esté a tu gusto, apaga el fuego y sirve.
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blogitalianissimo · 3 months
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Boh non so cosa si sia fumato quell'anon, io sono di Napoli, ma Geolier non mi dice molto, infatti la canzone mi ha sorpresə, quindi non penso di essere di parte dicendo che la sua canzone merita ed è molto bella
Non si è fumato niente, trattasi di esemplare di italiano medio che davanti alla schwa si fa venire le convulsioni e suda freddo, che poi, molto più comprensibile di come hanno cantato Sangiovese e Irama, ma non siete pronti a questa conversazione
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curiositasmundi · 2 months
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La bozza di conclusioni uscita dal vertice dei capi di Stato e di governo europei sottolinea la necessità “imperativa” di preparare i cittadini Ue al rischio di guerra “in vista di una futura strategia di prontezza”. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, due giorni fa, ha usato le parole di Cicerone, annunciando esplicitamente: “Se vogliamo la pace, dobbiamo preparare la guerra”. E la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen che aveva ulteriormente chiarito: “Il mondo è diventato più pericoloso e l’Ue si deve svegliare, sappiamo che le ambizioni di Putin non si fermano all’Ucraina”.
Il testo sottolinea anche la necessità di sviluppare un piano per una preparazione militare-civile coordinata e rafforzata, insieme a una gestione strategica delle crisi, considerando l’evoluzione del panorama delle minacce. Ciò che rende questa situazione ancora più tangibile è il fatto che questo appello è inserito nella sezione “militare” del documento. È un chiaro segnale che l’Unione Europea si sta preparando all’eventualità di un conflitto armato. Tanto che lo stesso Borrell ha invitato ad abbassare un pò i toni per “non spaventare i cittadini europei”.
Il nuovo strumento di assistenza militare all’Ucraina da 5 miliardi è stato approvato e sul tavolo dei leader c’è la anche la proposta sull’uso dei profitti degli asset russi per comprarci armi e munizioni fa fornire a Kiev. Dal febbraio 2022 la UE e i suoi Stati membri hanno fornito o impegnato oltre 143 miliardi di euro a sostegno dell’Ucraina, di cui 33 miliardi in aiuti militari.
Ma a rendere il tutto ancora più inquietante è lo spettro del casus belli che potrebbe portare i paesi europei alla guerra con la Russia.
“L’Europa ha bisogno dell’effetto Pearl Harbour, di uno shock devastante che ne scuota le democrazie, polverizzi la trincea di dubbi, egoismi ed esitazioni infinite, costringendola ad agire con il consenso delle sue opinioni pubbliche”. A scriverlo una veterana del Sole 24 Ore, l’editorialista Adriana Cerretelli che da anni segue la politica europea per il principale quotidiano economico italiano.
“Dietro garanzia di anonimato il nostro interlocutore, politico europeo di alto rango, evoca l’attacco a sorpresa del Giappone alla base navale americana nel Pacifico, quello che nel 1941 ruppe la neutralità degli Stati Uniti, facendone dal giorno dopo i protagonisti della Seconda Guerra Mondiale a fianco dell’Europa democratica contro la Germania di Hitler”.
La Cerretelli scrive su Il Sole 24 Ore del 20 marzo che il vertice del Consiglio europeo in corso a Bruxelles “è il secondo vertice europeo di guerra dopo quello che due anni fa si tenne a Versailles”.
L’editorialista sottolinea come ci siano ancora divergenze in seno all’Unione Europea ma che “la certezza dell’instabilità continentale, l’esplosione del Medio Oriente dopo il massacro del 7 Ottobre, lo shock di novembre se l’America optasse per il ritorno di Trump, salvo sorprese antieuropeo, antiNato e filo-Putin, hanno prodotto profondi ripensamenti”.
Secondo la Cerretelli l’invio di «soldati sul campo», evocato dalla Francia di Macron e sconfessato a metà dopo il no generale, non è sparito dai radar. Come la questione dei missili tedeschi Taurus, che per il cancelliere Scholz è «prudente» non dare agli ucraini ma per altri sono un deterrente indispensabile.
In Europa, dove in alcuni paesi torna la coscrizione obbligatoria, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel nella consueta lettera di invito ai 27 paesi membri della Ue, ha scritto che: “Siamo di fronte alla più grande minaccia alla nostra sicurezza dalla Seconda Guerra mondiale, è tempo di fare passi concreti”. E poi ha citato Cicerone: “se vuoi la pace prepara la guerra”.
La storia insegna molte cose, anche come cominciano le guerre. Più difficile è sapere in anticipo come vanno a finire e di solito finiscono male per molti.
Fermiamoli, con ogni mezzo necessario!!
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autolesionistra · 4 months
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Un segnale inequivocabile di vecchiaia è che sono passato lentamente dall'amare l'estate a odiare l'inverno, che se ci pensi bene sono due cose radicalmente diverse (e in fondo è meglio non pensarci bene)
Trova le dieci sottili differenze fra le dichiarazioni che l'European Association of Social Psychology ha rilasciato sull'invasione russa dell'Ucraina e su quella israeliana della Palestina (fatta solo a seguito di una lettera aperta abbastanza articolata)
I dottori che ti refertano un esame e a voce ti dicono tutta una serie di cosine di cui non c'è traccia nel referto andrebbero presi a cricchi¹ dietro le orecchie finché non perdono il vizio
¹ non so se esista un termine in italiano equivalente (forse schicchera o martinetto): colpo dato col medio o con l'indice appoggiandone la punta contro il polpastrello del pollice e rilasciandolo a scatto. Particolarmente efficace su orecchie, naso o parti intime (cfr.: "ti tiro un cricco nei maroni")
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fridagentileschi · 1 year
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IO MANDO SOLDI AI NEO-NAZISTI UCRAINI, MANGIO CAVALLETTE E VERMI, MI FACCIO UNA DOSE DI SIERO MAGICO OGNI ANNO, CREDO NELLE TEORIE LGBTIQ+++, GUARDO SANREMO, SEGUO GLI INFLUENCER, ASCOLTO FEDEZ, SONO PER L'ELIMINAZIONE DI VECCHIE PAROLE COME NATALE E PASQUA, VOGLIO CHE I TERMINI MASCHILI E FEMMINILI SIANO RESI NEUTRI TRONCHI (GIUDIC*, AVVOCAT*, MURATOR*), APPROVO L'INSEGNAMENTO DELL'AMORE OMOSEX ALLE ELEMENTARI, CONSIDERO L'ISLAM UN MODELLO DA IMITARE, APPROVO GLI SBARCHI INDISCRIMINATI DI CLANDESTINI IN ITALIA, CREDO CHE DARE LE CASE DEGLI ITALIANI A ZINGARI E ROM SIA UN DOVERE CIVICO, VOGLIO L'ABOLIZIONE DELL'ERGASTOLO PER MAFIOSI E TERRORISTI, IMBRATTO OPERE D'ARTE E BLOCCO LE STRADE PERCHÉ AMO L'AMBIENTE, ODIO POLIZIA E CARABINIERI, VADO ALL'UNIVERSITÀ SOLO PER IMPEDIRE SEMINARI E CONFERENZE DI CHI NON LA PENSA COME ME....
IO SONO IL NUOVO "ITALIANO MEDIO"!
(g.p.)
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matapetre · 26 days
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MANIFESTARE DELINQUERE BOMBARDARE
UCCIDERE
MEDIO ORIENTE
VERGOGNA INFINITA.......
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CHE MAMMA CHE SONO
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"Governo italiano complice del genocidio a Gaza".
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Solo Israele può bombardare 5 paesi contemporaneamente ed essere comunque percepito come la vittima!
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gregor-samsung · 2 months
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[La commedia all'italiana]
“ La commedia all'italiana, nella confusione dei generi, ha il grande merito di non aver allontanato del tutto il pubblico. Qui non si parla di capolavori, sappiamo bene che i capolavori sono mosche molto rare, e sappiamo anche chi li fa. Ma uno strano comportamento degli altri "capolavori" italiani è che si tratta quasi sempre di tragedie che col tempo si avviano a diventare comiche. Le eccezioni sono rare, e sappiamo tutti quali sono gli autori che resistono all'usura del tempo: Rossellini, Fellini, Antonioni, Rosi, un altro paio li lascio scegliere a voi. Gli altri preferirei tacerli, pensano già troppo loro stessi a farsi pubblicità, a spargere il terrorismo ideologico e artistico, e alla fine viene voglia di difendere "la commedia all'italiana", soprattutto se si pensa a quei "capolavori" che hanno i minuti contati e rendono pensoso il ceto medio, sempre sull'onda della moda. La commedia italiana ha rivelato una certa Italia che esiste, e che gli italiani avevano sotto gli occhi e non vedevano.
L'Italia dei soliti ignoti (bisognerà rifarsi a questo lontano film di Monicelli), quella dei "mostri", della legislazione arretrata, del boom e delle congiunture, l'Italia della televisione, della provincia ormai tentacolare, dei moralisti e degli imbroglioni. L'Italia, insomma, che esce dalla commedia dialettale e sentimentale per guardarsi com'è fatta. Si è scoperto un tipo di italiano eterno, che viene da Machiavelli, e che affronta la vita con tranquilla amoralità, comicamente e talvolta con una certa disperazione. I nostri comici bene o male rappresentano l'Italia. Sordi e Tognazzi, Gassman e Manfredi sono l'Italia. Ne siamo circondati. Oltre che parlare di registi (Risi, Scola, Salce e altri) qui bisogna parlare anche degli scrittori, e cito i quattro più rispettabili, Rodolfo Sonego, Age e Scarpelli, Ruggero Maccari. Bene, si ha l'impressione, leggendo le critiche dei giornali, che costoro debbono passare il tempo a difendersi dall'accusa di facilismo. Io ammiro in loro invece la grande fecondità inventiva, lo spirito di osservazione sempre aggiornato, l'agilità costruttiva delle loro storie, e l'umorismo oltre che la comicità. È un cinema che è una variazione attuale della commedia cinquecentesca, fatto con lo stesso spirito di spregiudicatezza dei tempi d'oro. Faccio qualche esempio: chi ha visto "Riusciranno i nostri eroi etc.", si è reso conto che finalmente l'italiano esiste, appunto perché trasportato fuori del suo habitat. Chi ha visto l'episodio delle due checche nel film "Vedo nudo" non ha potuto non ammirare la semplice grazia dello svolgimento e della recitazione. E chi ha visto Sordi nell'ultimo episodio della "Contestazione generale", sa che siamo davanti ad un piccolo capolavoro, piccolo ma resistente. Infine mi sembra che la commedia all'italiana, anche nei casi più clamorosi (Il medico della mutua) pur con tutte le sue facili risate indica problemi che sollevati dalla saggistica, dal giornalismo, dalla narrativa, chissà perché annoiano. “
Ennio Flaiano, Frasario Essenziale - per passare inosservati in società, introduzione di Giorgio Manganelli, Bompiani (collana Nuovo Portico, n° 41), 1986¹; pp. 78-79.
 Nota: Il volume è una raccolta postuma di scritti inediti e varî (taccuini, appunti, fogli sparsi di diario o di viaggio).
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odioilvento · 7 months
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Oggi cercavo di fare questa foto centrata in qualche modo.
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Si fermano due signori che, parlando francese, mi chiedono di fargli una foto.
Lui polacco, parlava solo francese e russo. L'altro francese, non ha detto una parola. Io parlo solo italiano e un po' di inglese. Il polacco di inglese sa solo fuck perché un australiano con cui lavorava continuava a dirlo.
In dieci minuti di strada insieme ho capito che stavano andando a cenare vicino a Como, dove avrebbero dormito, che stavano andando a prendere il traghetto, che cercavano prima una tabaccheria. Il francese che non parlava è un viticoltore e produttore di vino, il polacco che mi parlava non ho capito cosa faceva, ma ho capito che gli piace il vino. Domani uno torna a Bordeaux, l'altro prosegue per la Polonia, ma dell'Italia ha visto Bergamo, Venezia, Roma, Firenze, la Sardegna, Agrigento.
Una delle foto che gli ho fatto ha il dito medio del polacco in primo piano.
Quasi arrivo in ritardo a casa per parlare con lui, ma questa è una delle cose che mi piace di più quando vado in giro.
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