Tumgik
#indosso il mio sorriso migliore
So di non essere perfetta ma resto sempre me stessa, delicata, insicura, fragile ma allo stesso tempo forte perché la vita mi ha insegnato a essere una guerriera e a rialzarmi sempre. Troppe volte ho lasciato che mi mettessero in disparte, in un angolo. Troppe volte mi sono fatta rubare il sorriso, troppe volte ho permesso che mi strappassero le ali e mi impedissero di volare. Troppe volte ho giustificato chi mi ha fatto del male. Adesso voglio tornare a brillare, voglio accendere tutte le stelle del mio cielo, voglio risplendere e sorridere. Ho imparato ad amarmi, ad abbracciarmi, a consolarmi. Ho imparato ad attraversare la tempesta con l’anima piena di sole. Non permettere a nessuno di dirti che non sei abbastanza, non farti rubare i tuoi sogni.
Chiara Trabalza 
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blacklotus-bloog · 10 months
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È racchiuso molto più Amore in un "Ti aspetto" che in un "Ti Amo". È un pò come dire "sono pronta ad affrontare gli appuntamenti che la vita ha con me, ma con te ho deciso di aspettare con indosso il mio sorriso migliore, i miei baci più belli, la mia cocciuta fame di carezze e i tuoi occhi che non smettono di guardarmi come quando... si che lo sai come e quando".
Io Amo perché so aspettare...
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VERENA SCHMIDT
Buona Luna
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io-e-la-mia-mente · 5 months
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ORDINE : mettiti nuda , sul letto , con le gambe aperte .. e fai in fretta , quando torno devi essere pronta , sono stato chiaro?
Quando ho sentito l'ordine per un momento non ho ben compreso cosa mi stesse chiedendo seppur lo avesse enunciato in un italiano corretto e ben capibile ma , il mio cervello , in quel momento era come resettato , le parole risuonavano nella testa ma non vi era riscontro con alcun vocabolo che da quelle parti stavano passando .. terminato quel lungo vuoto mentale ecco risuonare ancora una volta quelle parole ma con l'aggiunta di un bel .. non farmelo ripetere una seconda volta .. lì , senza troppi indugi , mi sono data una mossa per cercare di ubbidire quanto prima e , nel miglior modo ,ma il tempo passava e senza che me ne rendessi conto arriva Lui , con uno sguardo torvo , e sai perchè ? perchè ero ancora mezza vestita , e , mentre mi guardava cercavo di sbrigarmi il più in fretta possibile per far si che gli effetti collaterali di quella mia mancanza fossero ridotti ai minimi termini ma , come tutte le cose fatte di fretta , non ne imbroccavo una giusta , inciampavo addirittura nelle scarpe che avevo fatto volare per la stanza .. tolsi pantaloni, mutandine e maglioncino ma restava ancora qualcosa indosso e questo mi preoccupava perchè Lui era arrivato ed io non ero pronta come richiesto .. sentivo il suo sguardo scorrere su di me ma non avevo il coraggio di guardarlo nuovamente negli occhi , temevo ( anche se desiderata ) qualche Sua reazione ...e così fu, la reazione non tardò ad arrivare ma non era quella che credevo .. il mio sguardo cade finalmente sul suo volto e non lo vedo arrabbiato o contrariato , anzi , vedo i suoi occhi ridere , vedo la sua bocca cercare di trattenere un grande sorriso, e per un pò ci riesce pure ma poi .. poi scoppia a ridere, con quella Sua risata che ogni volta che la sento mi apre il cuore di gioia .. mi guarda e mi dice.. sei proprio un disastro, mi mette ben in piedi, mi fa girare e mi slaccia il reggiseno adagiandolo con cura sulla valigia aperta di fianco ai miei piedi , e , con decisione , mi fa cadere sul letto .. ora apri le gambe , e lì mi prende , mi fa Sua , con ancora indossati i calzini rossi e verdi di natale che mi aveva regalato qualche giorno prima .. ( con tanto di scritta bianca .. accendimi tutta ) .. Ti adoro Padrone, sempre di più
Tua schiavetta
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andrealego · 1 year
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Forse hai ragione tu ad avere paura ,io così instabile, irresponsabile e disordinata. Io che vivo la notte e sogno durante il giorno . Così sensibile da piangere per una canzone d amore così forte da affrontare,se pur con timore ,ogni difficoltà. Guardami mentre asciugo sola le mie lacrime e col tormento nel cuore indosso il mio miglior sorriso.
Stanca di combattere desidero solo farla finita perché di questo mondo sbagliato io sono la regina
Perdo l equilibrio cercando di restare in piedi ma mi ritrovo in ginocchio a imprecare quel Dio che da tempo mi ha condannato
Troppo disillusa per rinunciare all idea di un domani migliore, troppo debole per affrontare ogni nuovo giorno
Persa, fra utopiche certezze e false convinzioni,mi aggrappo,ogni sera,a desideri e fantasie che lievi svaniscono ad ogni alba
Abituarmi a sentire quel gelo fra le lenzuola, nello stesso letto poco prima scenario di giochi romantici.
Scusa se ti parlo tremando ,ti bacio per poi distruggerti con uno sguardo, ti sfioro nascondendo la rabbia . Assaporo le tue labbra per poi dirti addio a voce bassa.
Quando nuda ed indifesa rimango a guardarti,mentre ti rivesti, allacciando, bottone dopo bottone, quella camicia bianca che ti dà l aria da uomo per bene
Vorrei strapparmi la pelle per non sentire più i brividi che una tua carezza mi provoca
Con la mente offuscata cedo al dolore per combattere il dolore stesso
Mi sento sbagliata , inutile, indegna di attenzione o rispetto
Mi odio quando, debole,trovo sollievo nell osservare come ogni goccia di sangue colora il mio corpo
Una macabra opera d arte, dolorosa e liberatoria al tempo stesso
In silenzio,nuovamente sconfitta, premo più forte su quelle nuove future cicatrici
Mi domando se davvero vale la pena di mettersi in gioco pur consapevole dei reali pericolosi rischi
Sicuramente meglio provare qualsiasi sentimento, anche se maledettamente doloroso, piuttosto che accontentarsi ad una falsa idea di benessere
Faccio tesoro di ogni esperienza traendo da essa il massimo degli insegnamenti
Infinita sembra la notte,alla ricerca di risposte, sorseggiando un calice di vino sperando di perdere i sensi
Quella strana sensazione di contrasto che acchiappa l anima saltellando tra una personalità e quella opposta
"E guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere
Se poi è tanto difficile morire"(cit)
Domandarsi inevitabilmente se si stia vivendo o semplicemente sopravvivendo.
Incazzata,calpestata, incompresa, mi addormento desiderando di non svegliarmi domani per poi aprire gli occhi odiando il nuovo giorno
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seoul-italybts · 11 years
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[✎ TESTO ♫ ITA] 2 Cool 4 Skool - BTS⠸ ❛ 길 (Road/Path) ❜⠸ 12.06.13
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[✎ TESTO ♫ ITA] BTS
❛ 길 (Road/Path) ❜
⟭⟬ Strada / Percorso ⟭⟬
TRACCIA fantasma (disponibile solo su CD fisico)
__💿2 Cool 4 Skool , 12. 06. 2013 |
Twitter
Scritta da: RM, j-hope, SUGA, “hitman”bang, Pdogg
Hey, come va?
Sapete, il tempo scorre come fanno le stelle
All'inizio c'erano Eminem, i Garion e gli Epik High
Ma oltre ad imitare loro, ho scritto e perfezionato un mio rap personale
E, in qualche modo, mi son già fatto strada a Hongdae¹
Allora, i miei testi erano tutti (****) matusa²
Però non conosciamo, sappiamo, vediamo il futuro
La trappola che è la realtà mi ha tarpato le ali, io che non facevo che sognare,
Oh, la giovinezza, quale trappola!
La fredda ragione ha vinto sul mio cuore carico di passione (dannazione)
Proprio io, così ciecamente sicuro di aver fatto la scelta giusta
Che sia un angelo o un diavolo, c'è questa cosa che mi parla
E mi chiede se voglio fare seriamente il rapper
Sì o no? Dice che non c'è tempo da perdere
Io che non ci tenevo neppure ad esser migliore di uno stolto, sono venuto qui
E ora sono passati tre anni
C'è chi dice che l'arte è per sempre, la vita è breve
Ma ora per me l'arte è vita, la vita è sport
"Cosa aspetti, fallo”, no?³
Sarei stato diverso Se avessi scelto un percorso differente? Se mi fossi fermato a riflettere Oh hey ya hey ya E cosa troverò Alla fine di questa strada Dove ci siete voi ad aspettare? Oh hey ya hey ya
È passato tanto tempo ed è il 2013
Sono tre anni che sono un trainee
Dallo studente adolescente che ero
Senza accorgermene, sono diventato un bambino troppo cresciuto
Ho più capelli prematuramente grigi a causa dell'ambizione
E, uno ad uno, i tanti amici che avevo se ne sono andati
Lontano dalla mia famiglia, sono solo
E accolgo la mia terza primavera a Seoul
Pensavo che tutte le preoccupazioni sarebbero scomparse, con la prospettiva del debutto
Ho chiuso gli occhi su un presente che credevo immutabile
Ma la realtà è diversa, e anche se le persone a me vicine hanno cercato di fermarmi
Ho imboccato quel tunnel privo di luce, da solo
Credevo d'esser solo, ma poi ho scoperto che siamo sette
E invece d'essere a piedi nudi, indosso le scarpe chiamate "Bangtan"
E proseguo, faccio un altro passo, e poi da capo, sempre più
Verso la quarta primavera che accoglierò a Seoul, woah
Sarei stato diverso Se avessi scelto un percorso differente? Se mi fossi fermato a riflettere Oh hey ya hey ya E cosa troverò Alla fine di questa strada Dove ci siete voi ad aspettare? Oh hey ya hey ya
Corre l'anno 2010
Ed i miei passi mi conducono a Seoul
Io, che ho iniziato semplicemente dall'amore per il ballo
Ora mi erogo sul palco
Mi sono preparato, superando tante difficoltà e cicatrici
Seguendo il mio motto: meglio piegarsi che spezzarsi, sono tre anni che corro
Alimentando sempre più le stelle nel mio cuore
E ora sto cercando di brillare di nuova luce
E di incidere i "Bangtan" sulla pagina bianca che è il mondo
Proseguo verso il mio futuro, più luci accese ad illuminarmi la strada
E per il futuro ancora distante, sfodero un sorriso, ah ah
Sarei stato diverso Se avessi scelto un percorso differente? Se mi fossi fermato a riflettere Oh hey ya hey ya E cosa troverò Alla fine di questa strada Dove ci siete voi ad aspettare? Oh hey ya hey ya Sarei stato diverso Se avessi scelto un percorso differente? Se mi fossi fermato a riflettere Oh hey ya hey ya E cosa troverò Alla fine di questa strada Dove ci siete voi ad aspettare? Oh hey ya hey ya
Note:
¹ Abbreviazione di Hongik Daehakgyo (University), con il nome Hongdae si fa rif. alla zona circostante l'università, carica di club e locali underground e ricca di fermento musicale e culturale. Prima del debutto nei BTS, RM frequentava spesso questa zona, esibendosi come rapper underground con lo pseudonimo "Runch Randa";
² In originale, 꼰대 (Kkondae), vale a dire persone antiquate, solitamente più grandi, che si ostinano a vivere secondo standard ormai retrogradi e a volerli imporre sul prossimo, giudicando chi non ha gli stessi valori;
³ Gioco di parole/rif. al motto delle scarpe Nike: "Just Do it (Cosa aspetti, fallo!)" <C'è chi dice che la vita è breve, ma per me la vita è sport, quindi non aspetto, lo faccio, 'mi lancio'>, n.d.t.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS | eng: © doolsetbangtan⠸
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vefa321 · 2 years
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⌚Una volta pensavo che era sufficiente un raggio di sole per dire è giorno, ma con il passare del tempo ho imparato che non è la luce a fare il giorno, non è il sole a fare la differenza...
Ora che gli anni hanno messo un po' di polvere nei miei capelli,
un po' di fumo nei miei pensieri,
un po' di vento nei miei respiri,
capisco il senso dell'andare incontro alla giornata,
di dargli una possibilità di essere perfetta, non precisa, che è una cosa diversa, ma semplicemente perfetta come è giusto che sia.
Allora nel vestire l'alba, indosso la speranza come una vestaglia calda di fili stretti di buone intenzioni, sul mio viso solo un sorriso, negli occhi la fiducia,
nelle mani una tazzina di caffè caldo per mitigare il freddo dell'inverno che incalza l'autunno dei miei anni migliori...☕
Buongiorno che a dirsi voglia sarà sempre la parte migliore dei giorni a venire, non teme più il prima e ancora meno il dopo.
È tempo che non scade.
Solo ora e adesso,
una domenica qualunque ma perfetta perché ancora da costruire.
✒️Vivi di particolari, raccogli i dettagli
J.D
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io…chi sono?cosa voglio?come sto?
sto camminando verso una meta,quella meta si chiama Felicità,esatto lo ho scritto con la lettera maiuscola,non è un nome proprio e nemmeno una città quindi perché mettere la lettera maiuscola? Perché per me la Felicità è la prima cosa,voglio svegliarmi e dire a me stessa “oggi sono felice ,e lo sono davvero” ma ormai è da un po’ che non me lo dico,posso mentire agli altri ma non a me stessa…la Felicità è un insieme di emersioni che procurano gioia al nostro corpo ma io quell’emozioni non le provo,ho un senso di vuoto che non so ancora come riempire…io non sto bene, non so più chi sono…forse perché io sono una brava attrice,nascondo tutto,prendo il mio sorriso migliore e lo indosso ma nessuno è mai riuscito a capire che io ho finto per tanto tempo,sto indossando questa maschera da tanto tempo e ora non so più chi sono,non so più che voglio
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Parlo!
Rido!
Sorrido!
Scherzo!
Gioco!
Faccio battute!
...
Però poi piango!
Mi chiudo in camera e, con le cuffie nelle orecchie, piango. Il mio pianto però è un po' particolare, non dà vita a quelle belle lacrime salate. Le mie, sono lacrime di un rosso quasi splendente, come le altre escono da due lembi di pelle e scivolano gocciolando poi via. Però quando si asciugano lasciano una macchia troppo visibile. Devo stare attenta al parquet e alle coperte...
Toc toc!
"Sto bene! Arrivo tra poco!"
Asciugo le mie lacrime personali, fascio tutto con cura, esco. No. Aspetta. Ho dimenticato la maschera... Torno in camera, indosso un bel sorriso, il migliore tra tutti quelli che ho. Ora sono pronta!
Esco!
Parlo!
Rido!
Sorrido!
Scherzo!
Gioco!
Faccio battute!
... fino a quando toglierò di nuovo la maschera e piangerò.
19-07-2020
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10 luglio 2021
Voglio scrivere di te, voglio scrivere di te ogni giorno. Voglio scrivere di te finché non uscirai dalla mia testa, dai miei pensieri. Voglio scrivere di te finché non mi uscirai dal cuore, finché non sentirò più il tuo corpo vicino al mio con le tue mani che mi accarezzano. Voglio scrivere di te, perché voglio ricordati con il migliore sorriso che hai sul viso. Uno di quei bellissimi sorrisi di quando facevamo gli stupidi insieme. Voglio ricordati con quello sguardo tranquillo di avermi sempre lì accanto a te, non voglio di certo farlo con il tuo viso scuro di rabbia. Voglio scrivere di te finché non sento più il tuo profumo dentro la mia macchina, o nelle lenzuola, ancora peggio nei vestiti che indosso. Voglio scrivere di te finché non mi esci dalle ossa, finché non ti sentirò più parte di me. Voglio scrivere di te finché non dimenticherò il suono della tua voce insieme a quello della tua risata. Voglio scrivere di te ogni giorno, ogni giorno che ti sento dentro l’anima. Ogni giorno che ti sento battere nel petto. Voglio scrivere di te ogni giorno fino a quanto tu per me,dentro me, ci sarai! •brividichesannodite•
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olstansoul · 3 years
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Sacrifice, Chapter 5
PAIRING: Wanda Maximoff & James Bucky Barnes
"Non è un'appuntamento. Non è un'appuntamento, perché credo che sia un'appuntamento quando in realtà non lo è?"
Si passò le mani fra i lunghi capelli castani, troppo frustrata, mancavano solamente due ore all'appuntamento che aveva con James. Non che fosse un reale appuntamento, si erano semplicemente concordati di vedersi il giorno dopo, se fosse stato un'appuntamento l'avrebbe invitata lui.
"Cosa stai facendo?"chiese sua mamma che si affacciò non entrando completamente nella stanza.
"Oh...beh, ti ricordi quando ti dissi che avrei dovuto fare ripetizioni con quel ragazzo?"chiese lei a sua madre, troppo timorosa perché aveva un po' paura di come poteva reagire.
"Si, Barnes giusto?"chiese invece sua madre.
"Si, proprio lui...ecco mi ha dato appuntamento, cioè il nostro non è proprio un'appuntamento, ma ci vediamo alle 18:30...e non so per quale assurdo motivo non so cosa mettermi, insomma non è..."
"Tranquilla è solo un incontro, giusto?"
"Beh...dovrebbe"
"Se mai avrai un primo appuntamento e dovresti comportarti così, non so come ti riprenderai"
"Mamma dai, non mi rovinare tutte le aspettative sul mio primo appuntamento"disse lei.
"Io credo che così vai bene..."disse sua madre squadrandola dalla testa ai piedi.
Aveva indosso un semplice jeans, degli anfibi colorati di un leggero marroncino e un maglione bianco con le maniche a pipistrello, il tutto accompagnato da un piccolo girocollo bordeaux.
"Ne sei sicura?"
"Beh, hai detto tu stessa che non è un'appuntamento, andrà tutto bene"
"Non...eri molto convinta quando ti parlai di questa cosa"
"Clint mi ha parlato molto di lui, posso fidarmi, in un certo senso..."
"Beh si"
"Mi raccomando, hai preso tutte le tue cose?"chiese sua madre in riferimento alle confezioni dei medicinali che lei era costretta a somministrare.
"Dovrei essere qui per l'ora di cena non credo li prenderò in quel momento dinanzi a lui"disse lei con una risata nervosa.
"Beh, se proprio non vuoi"
"Li porterò per sicurezza"disse lei con un leggero sorriso e dirigendosi alla porta di camera sua per poter scendere le scale e andare in direzione della scuola.
"Wanda..."lei si girò, senza dire assolutamente nulla appena sua madre la chiamò.
"...lo so che per te è difficile, ma prova a togliere il limite che tanto senti di avere"
"Mamma..."
"Lo dico per te, so che a te piace stare da sola. Leggi tanto, cucini tante cose buone ma hai veramente bisogno di qualcuno"
"Ci proverò, okay?"disse lei scendendo le scale e avvicinandosi alla porta di casa sua.
"Ti aspetto all'ora di cena"disse, invece, sua madre da sopra le scale mentre guardava sua figlia che usciva di casa.
Durante il tragitto da casa sua alla scuola le parole di sua madre le risuonavano in testa e neanche il volume alto delle cuffiette riusciva a zittire i suoi pensieri. Forse sua madre aveva ragione, aveva veramente bisogno di qualcuno, era vero. Lei aveva il disperato bisogno di qualcuno, ma non sapeva esattamente chi e non pensava che proprio James fosse una di quelle persone di cui lei avrebbe avuto bisogno.
In questo caso si, ma in un'altro?
James sarebbe stato così disposto a doverla aiutare, anche se non c'era più la fisica in mezzo?
Nel frattempo nella palestra della scuola...
"La passi o no questa palla? Capisco che sei il capitano ma noi facciamo parte della tua squadra..."
"Dai Sam, fammi fare solo un tiro!"
"Credi che si staccherà da quella palla?"chiese Sam voltandosi verso l'altro seduto su una panca, ovvero Steve.
"Sappiamo benissimo che James non si staccherà da quella palla...ma credo che c'è un modo parecchio efficace"
"Sarebbe?"
"Sta a vedere...ehi Bucky, che dici la molli quella palla, o no?"gli chiese Steve al castano che stava ancora con la palla in mano provando a fare canestro.
"Come mi hai chiamato scusa?"chiese il sottoscritto appena sentì il suo secondo nome uscire dalla bocca del suo migliore amico.
"Bucky, andiamo è il tuo secondo nome e ti piace tanto"
"Non mi piace il mio secondo nome e avresti potuto tranquillamente chiamarmi James per farti passare la palla"disse il sottoscritto lanciandola al suo migliore amico Steve.
"No, non avrei potuto sennò mi sarei perso tutto il divertimento"
"Si si, divertitevi voi due a prendermi in giro, poi vedremo come andrà a finire la partita di sabato pomeriggio"
"Andiamo Bucky, sei troppo teso,devi smetterla di pensare in negativo"
"Non penso in negativo"
"Allora cosa succede Bucky?"
"Nulla...avevo solo la testa da un'altra parte"
"E dove? Nelle mutande di..."
"Bucky? Seriamente?"sbottò una voce alle sue spalle che lo fece girare di scatto.
Forse, nel mondo, non esisteva il modo per cui una persona potesse apparire da un momento all'altro solo pensando a lei ma in quell'istante, per James sembrava cosi. Quando aveva detto ai suoi due migliori amici che aveva altro nella testa, in realtà non era così. Nella sua testa aveva quella stessa ragazza che ora, in quel preciso momento, era dietro di lui che scendeva le scale per arrivare al centro della palestra.
"Oh...ciao Wanda"disse lui schiarendosi la gola notando che i suoi due amici lo guardavano in maniera un po' ammiccante.
"Ciao anche te, James"disse lei con un leggero sorriso.
Restarono alcuni secondi a guardarsi, non badando al fatto che non erano soli in quel momento e che, ora, non si trattava più di secondi bensì di minuti. Sembrava un'eternità, avevano fatto incrociare i loro occhi e ci volle molto prima che uno dei due prendesse parola e mettesse fine al loro contatto visivo.
"Ehm...non so se conosci loro due"disse James che aveva appena finito di guardarla e si girò per poter presentare alla castana i suoi due migliori amici.
"Solo di vista"gli rispose lei con un leggero sorriso.
"Loro sono Steve e Sam...ragazzi, lei è Wanda la ragazza di cui vi avevo parlato"
"Molto piacere"dissero i due mentre alzarono le loro mani in segno di saluto e lei rispose ugualmente.
"Bene, credo che io e Steve dovremmo lasciarvi da soli"
"Già..."rispose il castano all'affermazione di Sam e loro si avviarono all'uscita della palestra, mentre Wanda li salutò con un'alzata di mano.
"Preferisci rimanere qui oppure ci spostiamo?"
"Qui è perfetto, tranquillo"disse lei facendo un respiro profondo e mettendo le mani nelle tasche posteriori del jeans.
"Bene, allora accomodiamoci"disse lui sedendosi sul pavimento della palestra.
"Preferisci che partiamo dagli argomenti più difficili oppure..."
"Sei tu il maestro qui! Io non ti metto nessun bastone fra le ruote..."
"Oh,non volevo farti intendere questo. Voglio solo che tu ti senta a tuo agio"
"Oh..."
Per la seconda volta, nell'arco di soli pochi minuti fecero incrociare di nuovo i loro sguardi.
"Sai che capolavoro potrebbe uscire se in futuro nascerà un bambino con il colore dei nostri occhi messi insieme?"pensò lei, ma non lo disse.
"...si, credo che sia meglio partire da quelli difficili. Poi potremmo fare che..."
"Cosa?"
"...potrei esporti tutto in un secondo momento?"
"Quindi dividere il programma e ad ogni fine capitolo vuoi che ti interroghi?"chiese lui con un leggero sorriso.
"Se ti piace definirlo interrogarmi"disse lei facendo il gesto delle virgolette alla fine.
"No, non mi piace ma trovo la tua proposta perfetta"
"Okay...allora iniziamo?"chiese lei e subito si misero all'opera.
Ci vollero ben 45 minuti per fare in modo che la metà del primo capitolo di fisica fosse ben scritto fra gli appunti della castana, con una calligrafia un po' disordinata ma molto carina.
"Quindi...l'equazione differenziale che descrive le onde ha un carattere universale e viene detta equazione delle onde ed è una equazione differenziale alle derivate parziali"disse lei mentre il castano annuiva constatando che gli appunti, che fino ad ora la castana aveva preso, erano corretti.
Intanto lei però, in questo preciso momento, passava in rassegna la formula segnata al centro fra i due paragrafi piccoli.
"...la U che c'è lì, è la grandezza che rappresenta l'allontanamento dalla posizione di equilibrio, tale grandezza può essere una grandezza scalare o una grandezza vettoriale. Tutto chiaro?"
"Si, per ora...sembra arabo ma se spiegato bene riesco a capirlo"disse lei sfogliando la pagina del libro per poter ricopiare nel suo quaderno la formula che le aveva appena spiegato James.
"Ragazzi!"la voce del signor Lang li fece spaventare ed entrambi girarono la loro testa verso l'uscita.
"Salve signor Lang..."
"Ho interrotto qualcosa? James credevo che tu fossi fidanzato"
"Infatti è così,lei..."iniziò a dire il castano al signor Lang, che oltre ad essere il semplice bidello della scuola era anche custode.
"...lei è solo un'amica a cui sto offrendo delle ripetizioni di fisica"e a quella affermazione la castana si rattristò un po'.
"Oh, beh...è così che iniziano le storie d'amore più belle...mentre la mia con la signora Van Dyne non avrà mai inizio"
"Come?"
"Niente, niente...spero che abbiate finito, dovrei chiudere la palestra"
"Si, si ce ne stavamo andando"disse il castano e nel mentre Wanda iniziava a racimolare la sua roba.
Non ci mise molto, l'impresa in questo momento era solo quella di potersi rialzare sperando che le sue gambe non si fossero trasformate in gelatina.
"Hai bisogno di aiuto?"chiese lui vedendola in leggera difficoltà.
Non ebbe neanche bisogno di dover annuire o di dire una sola parola di consenso che subito la mano di James prese la sua, per poi alzarla da terra con forza, senza però esercitare troppa pressione. Si ritrovarono un po' troppo vicini del previsto, se non fosse per il fatto che si conoscevano a malapena forse fra loro due ci sarebbe stato qualcosa che non avrebbero mai dimenticato.
Ma lui era fidanzato, anche se secondo la sua opinione non era per niente così e lei era troppo presa dai suoi problemi per poter cercare l'amore.
"Questo dovrebbe essere tuo..."disse lui, rompendo l'ennesimo contatto visivo dandole il suo quaderno.
"...figo, è con le macchinine"continuò lui con un sorriso.
"Si, è di mio fratello...grazie, per il tempo che mi hai dedicato questa sera"disse lei allontanandosi un po' da lui.
"Faccio solo il mio dovere, no?"
"Beh...allora io vado"
"Non vuoi che ti accompagni a casa?"
"No, tranquillo..."
"Okay...se ti fa piacere, puoi sempre ritornare qui...intendo, sabato pomeriggio ho una partita e..."
"Avrei altri impegni..."
"Oh..."
"...ma fa come se avessi accettato"disse lei concludendo con un leggero sorriso e girandosi verso l'uscita.
Lo lasciò lì, senza troppe parole ma con solo un sorriso stampato sulle labbra come un ebete.
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HOW I MET THE GIRLS
Fandom: How I met your mother + Sex and the city
Cosa succederebbe se a un party dell’Upper East Side Ted e Barney incontrassero il quartetto di amiche più famoso di New York? Situato all’inizio della quinta stagione di ‘Sex and the city’ e due anni prima di ‘HIMYM’... Un crossover leggendario XD!
"Una sola cosa non capisco papà: è stata solo la proposta di matrimonio di zio Marshall a zia Lily a farti venire voglia di trovare l’anima gemella?"
"Bè, in realtà ho sempre sognato di trovare l'anima gemella. Fin da piccolo sono sempre stato molto romantico e pensavo che sarebbe stato bello trovare qualcuno con cui condividere il resto della vita... Ma hai ragione Penny: non fu soltanto il fidanzamento tra zio Marshall e zia Lily a convincermi a dare una scossa alla mia vita sentimentale; fu determinante anche l'incontro con una donna, una donna che come me sognava il grande amore. Il suo nome era Charlotte... Diavolo, non mi ricordo il suo cognome... Comunque, questa è la storia di Charlotte la gallerista!
 Era un normale pomeriggio del marzo 2003. Me ne stavo seduto sul divano a fare zapping alla tele preparandomi ad un sabato sera casalingo, quando la porta di casa si spalancò e comparve lo zio Barney.
"Ted, ti dò cinque minuti per lavarti, vestirti e metterti la giacca... Perché stasera si va all'Upper East Side!"
"Barney, grazie ma oggi no, non ho propria voglia di uscire..."
"... Oh no, no, no, no, Ted: tu stasera uscirai con il tuo migliore amico Barney e dopo una settimana di duro lavoro ti rimetterai in sesto con due belle coppe di champagne... E non sto parlando di bicchieri!"
"E dove vorresti andare di così esaltante nell'Upper East Side?" chiesi allora divertito.
"Oh, niente di che, un galà di beneficenza per la raccolta fondi per le malattie genetiche, ma quello che conta è chi ci sarà a quel galà... Donne, Ted, ci saranno tante donne: mogli annoiate dell'Upper East Side, costrette a passare la giornata tra casa, estetiste e locali all'ultima moda che non aspettano altro che due giovani ragazzi del popolo pronti a farle scendere dai piani alti e farle raggiungere il cielo con un dito... Dammi il cinque!"
Glielo diedi: oramai erano due anni che ci conoscevamo e nonostante s'inventasse un sacco di castronate, tutte le volte che ero uscito con lui mi ero davvero divertito, perciò decisi di accettare... Ma non volevo dargliela immediatamente vinta: "Mi hai quasi convinto, solo che vorrei essere davvero sicuro di trovare una donna interessante..."
"...Ci sono un sacco di appassionate d'arte e di architettura!"
"... Dammi dieci minuti!" 
Uscimmo di casa e chiamammo un taxi, diretti all'Upper East Side. Peccato che ignorassi un dettaglio molto importante di quell'evento, dimostrazione che Lily faceva sempre bene a fare domande ogni volta che Barney proponeva di andare in qualche posto: perché fu proprio all'entrata del galà che realizzai... 
"Bisogna essere sulla lista per entrare? Barney, noi non frequentiamo gli ambienti dell'Upper East Side, come facciamo ad entrare?"
"Ted, Ted, Ted... Rilassati. Sei col vecchio Barney, entreremo in quel galà utilizzando uno di quei vecchi trucchi che funzionano sempre!"
"Cosa vuoi dire?"
"Lascia fare a me e mostrati sicuro" e detto questo, s'incamminò verso l'entrata del gigantesco locale che ospitava l'evento e saltando a lunga fila senza provare alcun rimorso, si rivolse al buttafuori che spuntava i nomi sulla lista degli invitati: "Salve! Io sono Barney Stinson e lui è il mio amico Ted Mosby: non siamo in lista, ma la nostra amica che ha organizzato l'evento, Samantha Jones, ha detto che bastava fare il suo nome e saremmo potuti entrare…"
"Come no, se vi manda Samantha entrate pure!"  e ci fece spazio per farci passare. Dopo averlo ringraziato, mi rivolsi al mio amico ancora esterefatto,
"Conosci l'organizzatrice dell'evento?"
"So solo che è una PR molto famosa in città e che spesso basta fare il suo nome per entrare agli eventi che organizza... Oh, andiamo Ted, non guardami così, non sono l'unico a sapere tutti i nomi e cognomi dei PR a New York per entrare di sfroso in ogni dove!"
"Ma almeno sai che aspetto ha?"
"No purtroppo... Ma mi hanno detto" disse avvicinandomi per non farsi sentire: "che a letto è una vera pantera e se dovesse scoprirmi stasera, bè... Sono più che disposto a farmi punire da lei!".
Il tempo di aver espresso il suo desiderio e ci ritrovammo abbagliati da un centinaio di migliaio di luci. Ci trovavamo in un salone amplissimo, dal cui soffitto pendeva un lampadario che poteva benissimo competere con quelli di Versailles e che poi scoprii essere stato fatto a Murano... Ma non era solo il lampadario ad emanare luce: le pareti erano di un bianco quasi accecante, per non parlare delle finte colonne in stile ionico decorate in oro che circondavano le finestre gigantesche in stile inglese..."
 "... Papà, fermati: lo sai che ci piace quando ti metti a parlare di architettura, soprattutto a me, ma non stasera: non possiamo fare tardi alla partita!"
 "Hai ragione, hai ragione Penny, perdonami... Dunque, dov'ero rimasto? Ah sì… Io e lo zio Barney eravamo appena entrati in quel salone ed eravamo circondati dalla crème della crème dell'Upper East Side, tutti in tiro per l'ennesimo evento di gala a cui erano tenuti a partecipare... Fortuna che neanche noi sfiguravamo nei completi che ci eravamo messi: dopo aver accettato da un cameriere dei bicchieri di champagne e aver brindato alla buona riuscita della serata, sentimmo una voce femminile alle nostre spalle.
"Barney!"
Ci girammo contemporaneamente. Una splendida ragazza coi capelli ricci fissava il mio amico con uno sguardo che mi suggerì immediatamente il loro legame.
"Heather... Che bello trovarti qui! Ma d'altronde, come aspirante dottoressa..."
"Perché non mi ha richiamata?"
"Ma quella non è Lucy Liu? Vorrei complimentarmi per ‘Kill Bill’..."
"Ted, non mi lasciare qui..." mi disse Barney tra i denti. Qualche goccia di sudore aveva iniziato a formarglisi sulla sua fronte per la tensione. E io che pensavo di aver finito di affrontare l’ennesima conquista di Barney offesa dal suo comportamento.
"Ecco, è che... Il mio amico Ted ha avuto un problema ed essendo stata una lunga faccenda..." 
"Vedi di farti perdonare utilizzando la lingua in un altro modo!" esclamò prendendolo per la cravatta e portandoselo verso i bagni.
Barney rischiò di venir soffocato, anche se la paura di morire venne presto sostituita dall’eccitazione per la prospettiva di poter godere un'ultima volta delle grazie di Heather. Mi fece il segno dell'ok mentre veniva trascinato via e io gli augurai buona fortuna alzando il bicchiere. Ritrovatomi solo, mi guardai intorno cercando di capire quale fra quelle affascinanti signore dell'Upper East Side fosse appassionata di arte e architettura. E nel momento in cui mi avvicinai al tavolo del buffet, mi capitò di ascoltare la conversazione di due donne vicine a me. Una era bassina, con indosso dei tacchi vertiginosi e i capelli corti, ricci e biondi; l'altra era alta, coi capelli rossi e corti e un lungo vestito nero.
"Miranda, stai tranquilla: Magda se la caverà benissimo con Brady..." diceva la bassina alla rossa. 
"Non è che non mi fidi di Magda: insomma, lei è fantastica, mi affido completamente a lei per le faccende di casa, ma accudire un bambino non è la stessa cosa! Come farò quando dovrò tornare a lavorare..."
"Bè, per quando tornerà a lavorare potrà mandare suo figlio al ‘Johnson's kindergarten’, il miglior asilo di New York: migliore perché... Ci lavora la mia amica Lily!" 
Le due donne si voltarono verso di me.
"Fantastico: Brady non ha neanche un anno e già mi hai messo l'ansia sulla scelta della scuola materna in cui mandarlo!" sbottò la rossa e s'allontanò più nervosa che mai col suo bicchiere di champagne in mano.
"Perdonala, questa è la prima volta che lascia di sera suo figlio" si scusò per lei la sua amica.
"Oh, non fa niente... Comunque, sono Ted Mosby!" 
"Carrie Bradahaw, molto piacere!""
 "Aspetta un attimo... Hai incontrato Carrie Bradshaw?"
 "Proprio così, Penny,
"Un momento... Non sarai mica QUELLA Carrie Bradshaw che scrive sul New York Star..."
"... La rubrica ‘Sex and the city’? Sono io!"
"Wow, allora sono ancora più felice di conoscerti! La mia amica Lily, quella che lavora all'asilo, legge spesso la tua rubrica... Ti dispiacerebbe farle un autografo? Mi ucciderebbe se sapesse che ti ho incontrato e non te l'ho chiesto!" 
"Ma certo, non ti preoccupare... Può andare questo?" e prese dal tavolo un tovagliolino bianco: "Bene... Ops: sono una scrittrice e non ho una penna con me!"
"Oh, a quello ci penso io" e tirai fuori dalla tasca interna della giacca una biro nera.
"Grazie mille, Ted" mi rispose abbassando un po' lo sguardo e con un sorriso seducente: "Allora: a Lily, affezionata lettrice, con amore, Carrie Bradshaw... Ecco a te!" disse porgendomi il tovagliolino: "Ora perdonami, ma devo andare a salvare un'amica in piena crisi da neo mamma: è stato un piacere!"
 "Aspetta..."
Se da quel poco che mi ricordavo dai riassunti di Lily dei suoi articoli, ero quasi certo che conoscesse più della metà degli invitati a quel galà.
"Che c'è?" rispose lei voltando la testa.
"Questo è il mio primo galà all'Upper East Side... Sapresti indicarmi qualche ragazza a cui piace l'arte in tutte le sue forme?" 
Gli occhi di Carrie si illuminarono: "Ma certo!" 
E mi indicò col bicchiere una donna mora, sulla trentina, con un vestito rosso che le arrivava fino alle ginocchia che guardava fuori da una di quelle finestre gigantesche: "Lei è una mia cara amica, Charlotte... Ed è una gallerista!" 
Fece per andarsene, quando tornò di un passo indietro e avvicinandosi a me, mi disse: "I primi galà fanno sempre un po' paura... Ma col tempo ti ci abituerai!"
E dopo avermi lanciato un altro dei suoi incantevoli sorrisi, corse via sulle sue Manolo Blahnik. Stavo per dirigermi verso Charlotte la gallerista, quando Barney mi raggiunse lanciandomi una manata pesante sulla spalla.
"Ted, Ted... Non hai idea di cos’è successo in bagno!"
"Una mezza idea ce l'avrei..." 
"Eh, eh, eh, lo so che ce l'hai... Ma non è tutto: ero rinchiuso in un gabinetto con Heather e avevamo appena finito di darci dentro quando...
“Direi che questo è un addio come si dove!”
“Già...”
“Samantha Jones!”
“Ha detto Samantha Jones?”
“Perché la conosci?”
“Shhh... Non facciamoci sentire!”
“Sì, Caitlin? Il galà sta procedendo come avevi desiderato, presumo...”
“Tesoro, non mi sono rivolta a te se non fossi stata sicura che avresti fatto un bel lavoro... Peccato solo che non mi piace quando inviti persone di tua conoscenza ai miei galà!”
“Ma di che cosa stai parlando?”
“Ho appena scoperto che Paul ha fatto entrare due ragazzi perché erano amici tuoi... E tu sai come la penso sugli imbucati, Sammy cara! Fuori di qua puoi scoparti chi ti pare, ma non darti appuntamento con i tuoi amichetti ai miei galà, intesi?”
“Caitlin, sai bene che cerco di non mischiare la sfera privata con quella lavorativa e stasera non ho invitato nessuno che non fosse presente sulla lista: ma ti assicuro che troverò gli imbucati e li caccerò a calci in culo!"
"Ahia...”
"Ma non capisci, Ted? Samantha Jones ci sta cercando e se le cose vanno per il verso giusto, stasera potrei fare una fantastica doppietta!" 
"Prima di farla però assicurati che ci faccia restare ancora un po' qui perché... Penso di aver trovato qualcuno" e gli indicai con la testa Charlotte la gallerista.
"Mmm... Niente male, T-bello, vedi che a uscire con il vecchio Barney ti fa bene? Buona fortuna!"
E sfrecciò via, in cerca di Samantha, mentre finalmente potei raggiungere quella ragazza che guardava con sguardo triste l'edificio simbolo di New York.
"Bello l'Empire State Building... Peccato che quando venne aperto, si era in piena depressione e i suoi uffici erano totalmente vuoti: allora per evitare che la gente lo scoprisse, tenevano accese le luci tutto il giorno, ma il trucco venne scoperto e iniziarono a chiamarlo Empty State Builiding!". 
Avevo scelto bene il mio aneddoto su Empy per attirare l'attenzione: subito quella Charlotte si voltò verso di me e mi ritrovai puntati addosso due occhioni da cerbiatta e un sorriso sorpreso: "Di tutte le cose che sapevo sull'Empire State Building questa proprio mi mancava!"
"Bè, non per vantarmi, ma conosco abbastanza bene tutta la storia dei principali edifici di New York... Sono un architetto: piacere, Ted Mosby!"
"Charlotte MacDougal... No, scusa, Charlotte – nah, il cognome non me lo ricordo -, gallerista: mi sono appena separata e sto cercando di riutilizzare il mio cognome da nubile!" 
Carrie però questo dettaglio l'aveva tralasciato. Perlomeno non avrei rischiato di venire inseguito da qualche marito geloso dell'Upper East Side
"Non ti preoccupare, capita... Dunque, sei una gallerista: dove lavori?"
Non era ancora passata mezz'ora da quando avevo cominciato a parlare con lei, che oltre ai dettagli del suo lavoro sapevo anche tutti i dettagli del suo matrimonio fallito.
"Perdonami, se ho parlato fino adesso, penserai che sono noiosa... "
"No, al contrario: è bello trovare qualcun altro appassionato di arte..."
"...Non mi riferivo a quello, ma al fatto che in un modo o nell'altro ho trovato il modo di parlare di Trey: le mie amiche non mi sopportano più..."
"Ma figurati! Hai tutto il diritto di sfogarti: il tuo ex marito ti ha trattato malissimo dopo che tu hai sudato sette camice per far funzionare il vostro matrimonio: e se ti viene voglia di andare a raccontare a tutta New York che era impotente ti posso aiutare nell'impresa!" 
Charlotte scoppiò a ridere e finalmente quel velo di tristezza che avevo intravisto quando le avevo rivolto per la prima volta la parola scomparve del tutto: stavo facendo colpo, quando qualcuno ci interruppe... Di nuovo.
"Ted, possiamo restare qui per un'altra mezz'ora!" 
"Hai incontrato..."
"Esattamente lei, Samantha Jones!"
"Oh, no, no: perdona la mia intrusione, ma se credi che Samantha sia interessata a una relazione hai proprio sbagliato persona!" disse Charlotte con l'aria più innocente del mondo...
"Ahahahah... Lo sapevo che avrebbe detto questo! E chi parla di relazione? So per cosa è famosa Samantha Jones e volevo verificare se le voci fossero veritiere oppure false!"
Charlotte quindi distolse lo sguardo di Barney e assunse uno sguardo di disapprovazione. Non avrei saputo dire se fosse rivolto al mio amico o a quella Samantha.
"Dunque, Ted, ti stavo dicendo... La stavo cercando basandomi sugli unici indizi che avevo sul suo aspetto fisico, ovvero che era bionda e abbastanza alta, quando...
“Sei tu Barney Stinson?”
"Lei ha trovato te?"
"Già..."
“Samantha Jones?”
“In persona: mi è giunta voce che te e il tuo amichetto vi siete imbucati a questo galà: ti do cinque minuti per recuperarlo e uscire subito di qui!”
“Oh, per favore, miss Jones, è tutta la vita che sogno di partecipare a un galà dell’Upper East Side e non me ne rimane ancora molta...”
“… Risparmiati le bugie: sono a New York dagli anni ’80, non l’ennesima bionda sui vent’anni un po' svampita che cerchi di portarti a letto con l’ennesima storia strampalata!”
“E tu come fai a saperlo?”
“Il mio lavoro mi permette di conoscere quasi tutti qui a Manhattan e ho sentito molto parlare di te, Barney Stinson!”
“Oh, bè, si dà il caso che anch’io abbia sentito molto parlare di te, Samantha Jones...”
“Si dice che tu sia parecchio bravo... Giusto poco fa ho sentito una delle nostre giovani dottoresse dire di aver appena avuto la scopata migliore della sua vita!”
“Se la cosa può interessarti, non vado solo con ragazze più giovani di me...”
“... Facciamo così: concederò a te e al tuo amico una mezz’oretta in più al galà... Ma tu dovrai dimostrarmi di essertela meritata!”
“Oh, griderai di piacere come mai hai fatto finora!”
“Un momento: è il tuo amico il ragazzo che sta parlando con la donna in rosso alla finestra?”
“È il mio migliore amico, Ted Mosby, che a quanto pare si sta dando da fare...”
“Mi dispiace per lui: Charlotte è l’ultima donna al mondo che si concederebbe dopo la prima sera!”
“Stai scherzando?”
“Lo giuro: ogni uomo che trova vagamente attraente deve aspettare settimane perché chiunque potrebbe essere quello giusto e ‘la prima volta dev’essere importante’...”
“Omioddio, mi sembra di sentire il mio amico Ted: anche lui spera un giorno di trovare l’anima gemella... Meno male che ha incontrato me prima di trovarsi sposato e in trappola!”
“Non capisco perché la gente abbia così tanta voglia di sposarsi: insomma, a essere liberi ci si diverte di più...”
“...Non sei costretto a dover rendere noto tutto quello che fai...”
“...Sei libero di sperimentare tutto quello che vuoi, con chi vuoi...”
“...Ogni serata può essere leggendaria...”
“...Se sei single, il mondo è il tuo buffet personale!”
“Bella questa! Me la presti?”
“Certamente: sai, è confortante sapere che c’è qualcuno che la pensa come te! Un brindisi?”
“All’essere liberi!”
“Tornando a noi, Barney Stinson... La mezz’ora scatta da adesso: avverti il tuo amico quanto avete ancora a disposizione e poi raggiungimi nell’ufficio del receptionist: vorrei tanto dare una scossa a questa serata così noiosa e ho fiducia che tu possa procurarmela...”
Ehhh?”
Guardai Barney con un mezzo sorriso. Una parte di me voleva biasimarlo, però era anche vero che quella sera non aveva raccontato di avere un fratello sordo o di stare lavorando a un progetto top secret del governo: aveva trovato la sua versione femminile e se in cambio delle sue prestazioni fisiche, avrei ottenuto tempo in più per parlare con l’affascinante Charlotte York – York, ecco qual era il suo cognome! – gli auguri non glieli negava a nessuno! 
"Buona fortuna, amico!” gli dissi dandogli una pacca sulla spalla.
Barney mi rispose sollevando entrambi i pollici per poi scappare dritto verso la reception.
“... E lui è Barney!” dissi alla mia dama che stava tornando ad avere un’espressione più rilassata... Nonostante quello che mi aveva appena rivelato Barney.
“Comunque, non c’è nulla di male ad aspettare prima di concedersi a qualcuno, è un modo per dirgli che lo reputi speciale e farlo sentire importante!”
Qualche anno più tardi avrei rimpianto di aver detto queste parole…
Charlotte abbassò lo sguardo imbarazzata e rispose: “Come se fossi l’unica... Ma Samantha e io non la pensiamo allo stesso modo sul fronte 'amore', 'sesso' e tutto ciò che vi è legato...”
“Bè, mica devi sposartela! Ops, scusami, non volevo, non ci ho pensato...”
“Oh, non fa niente, davvero: sto cercando di andar avanti, nonostante tutto...”
“E’ la cosa migliore che puoi fare...”
“... Però potrai pensare che il fatto che sia andata male a me significa che potrebbe andare male a te: insomma, anche tu sei un romantico!”
“Bè, a dire la verità, al momento ho un po’ lasciato stare la ricerca dell’anima gemella...Voglio divertirmi, insomma, sono ancora giovane, ho 25 anni, ho tutta la vita davanti per cercare la donna con cui sposarmi e avere dei bambini!”.
Ma Charlotte aveva letto tra le righe
“La tua ultima relazione non è andata bene come speravi, vero?”
Quegli enormi occhi da cerbiatto mi obbligarono a fare sì con la testa ripensando a Karen - ve ne parlerò più avanti -.
“Trovare la propria metà non è mai stata una cosa facile. Ma se c’è qualcosa di cui sono assolutamente convinta è che NE VALE LA PENA. Tutti quegli appuntamenti andati a vuoto, le storie finite male e il matrimonio non esattamente delle favole... Mi hanno solo resa più forte di quanto non fossi prima. Ogni ostacolo che supererai ti farà diventare una persona migliore... Quella stessa persona di cui un giorno qualcuno si innamorerà follemente!” 
Quanto ha avuto ragione: ma all’epoca non ci badai più di tanto e spostai la conversazione su argomenti più leggeri. Fu tre anni dopo che quelle parole mi tornarono in mente, sulla terrazza, dopo che io e zia Robin decidemmo di rimanere solo amici. E da quel momento, ogni volta che mi sentivo giù, facevo affidamento su di loro.
Quella sera non fu l’ultima volta in cui incontrai Charlotte. Ero appena uscito da una relazione importante quando la vidi da lontano fare jogging - per fortuna si ricordava ancora di me -. La sua fede in un futuro migliore alla fine l’aveva premiata, dal momento che si era risposata e aveva due bambine, una delle quali in viaggio... E quando scoprì quello che mi era successo con Stella, ribadì ancora una volta quello che mi aveva detto quella sera: “Abbi fede, Ted, e non mollare mai!”. 
E questa è la storia del secondo motivo che mi spinse a cercare vostra madre, ora per tornare alla storia principale...”
 “Aspetta papà... Ma alla fine com'è andata a finire tra lo zio Barney e la PR?”
“Bè Luke, conosci lo zio Barney... A giudicare da come commentò una volta che ci ritrovammo fuori...
 “E’ stato leggen... Non  ti muovere... Dario, leggendario!”
 Deduco che sia andata bene!"
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sheislosingherself · 4 years
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1 Nome completo. Beatrice 2 Età. 21 anni 3 Orientamento sessuale. Bisex 4 Altezza. 1.58 5 Quando sei nato? 16 Aprile 1998 6 Hai una cotta per qualcuno? Mi interessa qualcuno, ma faccio finta di nulla 7 Luogo preferito. Qualsiasi posto che non sia Roma 8 Numero di scarpe. 38,5 9 Abbigliamento preferito jeans e maglione 10 Colore degli occhi. Marrone 11 Colore dei capelli. Ho una ricrescita di quasi dieci centimetri e il resto è tutto un rossiccio strano creato da me stessa (ora che ci penso potrei farmi la tinta ora che siamo in quarantena) 12 Vacanze preferite? Non ho fatto vacanze negli ultimi anni, quindi al massimo il mio viaggio di un giorno a Milano/Monza degli inizi di febbraio 13 Rapporto con i tuoi genitori. Mia madre è morta, con mio padre ci sto provando 14 Come ti senti? Al momento male 15 Tattoos e piercing che hai? 4 tatuaggi e il septum 16 Tattoos e piercing che vorresti? I piercing ai capezzoli e un tatuaggio sulla coscia 17 Ti piace più baciare o essere baciato? Essere baciata 18 Preferisci un bacio rubato o un bacio studiato? Rubato 19 Guancia, labbra o altre parti del corpo? Per i baci? Quelli sulla fronte mi fanno morire, guancia mi inteneriscono, il resto mi eccita 20 Hai mai baciato l’ultima persona che ti ha scritto? Nope 21 L’ultima volta che hai tenuto per mano qualcuno? Credo nel viaggio a Milano 22 Faresti mai sesso con l’ultima persona che ti ha inviato un messaggio? Sì ma evitiamo 23 Hai parlato con un tuo ex ultimamente? No e dovrei purtroppo 24 Hai perso la verginità? Sì 25 C’è qualcosa per cui sei eccitato/a? Sì, ma è svanito tutto con una telefonata 26 Hai mai ricecevuto la “buona notte” e il “buon giorno”? Sì 27 Ti sei mai depilato le gambe negli ultimi tre giorni? Nope 28 Preferisci la musica a tutto volume o a un volume ragionevole? Tutto volume  29 C’è qualcuno del sesso opposto a cui puoi raccontare tutto? Sì 30 Quanto spesso falsifichi i tuoi sorrisi? Boh diciamo sempre 31 L’ultima volta che hai abbracciato qualcuno? Sempre nel viaggio a milano 32 Se potessi incontrare qualcuno, chi sarebbe? Meglio che non ci penso 33 Ti dà fastidio quando qualcuno usa il proprio corpo per ottenere qualcosa ? No 34 Hai un paio di skinny jeans? Indosso solo quelli 35 In cosa spendi tutti i tuoi soldi? Bollette, tasse, benzina, tabacco, trucchi, creme, cazzate 36 Di solito ascolti le persone o sono loro che ascoltano te? Entrambe le cose, ultimamente parlo troppo e sono tutti costretti ad ascoltarmi quando non vogliono 37 Dormi molto o poco? Al momento poco 38 Profumo preferito? Flowerbomb di Viktor & Rolf 39 C’è qualcuno di cui ti fidi, anche se non dovresti? Sì 40 Ti piace l’odore della benzina? Nope 41 Sai toccarti il naso con la lingua? No, tocco il septum al massimo lol 42 Hai conoscenti in prigione? Nope 43 Comprato preservativi? Sì 44 Fatto sesso in pubblico? Pompino in macchina 45 Fumato erba? Sì 46 Fatto uso di droghe? Solo d’erba 47 Fumato sigarette? Sto fumando anche ora 48 Bevuto alcol? Sì 49 Sei vegetariano/vegano? Nope 50 Mai stato sovrappeso? Sì 51 Mai stato sottopeso? Non credo 52 Ti sei mai tinto i capelli? Sì 53 Pisciato fuori? In che senso? 54 Cosa vuoi per il tuo compleanno? Vorrei che la situazione si risolvesse, perché tanto quello che avevo preventivato dubito si potrà fare 55 La tua canzone preferita. Al momento Non è così di Marco Masini 56 Una canzone che ti fa sorridere. I love me  57 Una canzone che invece ti fa piangere. Anyone  58 Una canzone che ti è stata dedicata da una persona che ti ama o che ti ha amato. Sono solo parole 59 Una canzone che invece odi. Non saprei 60 Una canzone che per te segna un evento importante. Lontano dai tuoi angeli 61 Hai mai dormito con dei peluche o bambole? Yes 62 Ti piacerebbe essere al centro dell'attenzione? Nope 63 Ti piaci? No 64 Cosa cambieresti di te stesso? Tutto tranne le tette 65 Cosa manterresti invariato? Le tette 66 Gli amici sono la tua seconda famiglia? Sono l’unica famiglia che ho  67 Sei felice? Nope 68 Credi che sia giusto fare sesso al primo appuntamento? Io l’ho fatto 69 Perdoneresti un tradimento da parte del partner? L’ho fatto 70 Serie tv preferite? Non ne ho, al momento sto guardando paradise police. Carina 71 Sai guidare? Yes 72 Hai tanti amici? Uno, in pratica 73 Hai paura del buio? No 74 Di che colore sono le tue mutande preferite? Nere 75 L'ultima volta che hai sorriso. Qualche ora fa 76 L'ultima volta che hai detto: ti voglio bene. Stamattina 77 Sono lisci o ricci i tuoi capelli? Lisci 78 Che shampoo usi di solito? Uno alla keratina 79 Parli molto o molto poco? Troppo 80 Ti piace andare a scuola? Non ci vado più 81 Hai mai provato a scrivere un libro? Quando stavo sotto sonniferi 82 Scrittore preferito? Non ne ho uno 83 Il cibo che odi. Vario poco, non odio, non mi piace un cazzo 84 Sei d'accordo con la moda :se fumo sono figo? Nope 85 Se potessi dare un pugno in faccia a qualcuno a chi lo daresti? A me stessa 86 L'ultimo messaggio che ti ha emozionato? Alex che sapeva che brutto periodo stessi vivendo e mi ha scritto che ero una bella persona e che ci teneva a me. So quanto sia strano da parte sua perché non dice mai quello che prova, e ho pianto come una scema. 87 Quali paesi vorresti visitare? Norvegia da una vita 88 Dove vorresti vivere? Non a Roma 89 Ti hanno mai picchiato? Lasciamo perdere 90 Se vincessi dieci milioni di euro cosa ti compreresti come prima cosa? Venderei casa e ne comprerei una da un’altra parte 91 Una cosa che ti rende felice? Panda e Rora 92 Una persona che ti attrae fisicamente? Devo descriverla o dirti un nome? 93 Cosa ti fa innamorare in una persona? Non lo so più 94 Ti depili le parti intimi? Non al momento 95 Mai ubriacato? Sì 96 Cosa stai indossando ora? Pigiama mucca 97 Il colore delle tu mutande? Bianche 98 Del tuo reggiseno? Non lo porto mai 99 Cosa ti piace fare nel tempo libero se rimani a casa? Un cazzo 100 E se esci? Guidare 101 Il tuo sogno erotico più hard? Scoparmi un uomo, e non come lo intendete voi 102 Cosa ti rifaresti dal chirurgo plastico? Il naso 103 Se tuo figlio/a fosse gay sarebbe un problema? Nope 104 Vodafone, Tim, Wind o 3? Ho fastweb 105 Cosa bisogna avere dalla vita? Culo 106 Hai mai pensato al suicidio? Sì 107 Posta una foto di te stesso. Dopo forse 108 Porti le lenti a contatto/occhiali? Occhiali 109 Di dove sei? Roma 110 Sei mai stato da uno psichiatra/terapeuta? Devo tornarci domani yey 111 Hai qualche fobia? Tante 112 Ti sei mai avvicinato alla morte? In un modo o nell’altro vivo nel limbo pre morte 113 Qual è la tua stagione preferita? Primavera o autunno, ma sopporto in realtà solo l’inverno 114 Pensi che qualcuno provi dei sentimenti per te? No 115 Pensi che qualcuno stia pensando a te in questo momento? No 116 Hai mai pianto per un ragazzo/a? Sì 117 Avete mai desiderato qualcuno non potrai mai avere? Sì 118 C'è qualcuno che non dimenticherai mai? Sì, purtroppo 119 Hai dei fratelli? No 120 Il tuo primo bacio? A 17 anni 121 La tua prima volta? Sempre a 17 anni 122 Hai le persone che vuoi vicino a te? No 123 O sono lontane? Lontane 124 Amici a distanza? Yes 125 Amore a distanza? Nope 126 Sei fidanzata? Nope 127 Vuoi fidanzarti? Nope 128 Ti piacciono le coccole? Sì 129 I baci? Sì, sapessi baciare però 130 Gli abbracci? Da morire 131 Credi più alle parole o ai gesti? Purtroppo finisco per credere più alle parole, vengo abbindolata facilmente 133 Apprezzi quello che ti viene fatto? No 134 Fai sorridere la gente? Ci provo con tutta me stessa 135 Alba o tramonto? tramonto 136 Mare d’inverno o d’estate? Inverno 137 Mai rubato? Forse sì 138 Perché ti sei iscritto a Tumblr? Chi se lo ricorda più 139 3 blog preferiti. @fallimentiquotidiani @motionlesscrows @thebitchofwoodstock 140 Se al/la tuo/a partner venisse voglia di provare qualcosa che ha visto in un film porno tu che faresti? Dipende da cosa ha visto 141 Mai visto video porno? Sì 142 In compagnia? Nope 143 La tua fantasia sessuale più ricorrente? Sempre la stessa, ho la fissa dei culi 144 Nutri interesse sessuale anche per persone del tuo stesso sesso? Sì 145 Cosa pensi dei film porno? Che sono incoerente a guardarli mannaggia a me  146 Ogni quanto ti masturbi? Quando capita 147 Dormi con o senza vestiti? Ormai abituata a dormire col pigiama mucca 148 Come sfoghi la tua rabbia? Vorrei rompere tutto, invece guido  149 Sei il tipo di persona che vorresti avere come amico/a? Forse sì, forse no. Troppo complicata 150 Dov'è il tuo migliore amico/a in questo momento? A desio 151 Risparmi o spendi subito i soldi che ottieni? Dipende 152 Quante relazioni hai avuto? 1 153 Sei contento/a della persona che sei diventato/a? No 154 Credi nella fortuna? C’è chi ha culo nella vita, io vivo sposata con la sfiga 155 Se avessi un figlio maschio e uno femmina, come li chiameresti? Non li voglio 156 Se ricevessi dei regali da un anonimo? E quando mai 157 Se dovessi andare a vivere dall'altra parte del mondo? Ma magari 158 Se vincessi alla lotteria, cosa faresti? Andarmene da qui  159 Se potessi cambiare nome, lo cambieresti? Con quale? Ormai è tardi 160 Se il genio della lampada ti offrisse 3 desideri quali sarebbero? Stare bene, stare bene, stare bene 161 Se avessi la possibilità di tornare indietro nel tempo cosa cambieresti? Come mi sono comportata con lei prima che morisse 162 Se ti offrissero un viaggio, dove vorresti andare? Al momento non si può andare da nessuna parte lol 163 Se dovessi scegliere tra amore e amicizia? Non si deve scegliere  164 Se potessi, cosa cambieresti del tuo carattere? La mia cocciutaggine, non ho sempre ragione io che cazzo 165 Se potessi incontrare il tuo idolo chi sarebbe? o Masini o Demi 166 Hai animali domestici? Due gatti  167 Qual è l’ultimo manga che hai letto? Non leggo manga 168 Ultima cosa che hai bevuto? Acqua 169 La pagina web più visitata oggi? Tumblr 170 Hai mai frequentato due persone contemporaneamente? Nah 171 Hai mai perso qualcuno di speciale? Sì 172 Sei mai stato depresso/a? Lo sono 173 Ti sei mai ubriacata e poi hai vomitato? No 174 Incontrato qualcuno che ti ha cambiato la vita? Sì 175 Capito chi sono i tuoi veri amici? Sì 176 Credi in te stesso? No 177 Cioccolato bianco o nero? Bianco 178 Cosa ti piace di te? Un cazzo 179 Hai cicatrici sul tuo corpo? Non visibili 180 Il ricordo più bello legato alla tua infanzia? Non ricordo nulla 181 Frase che dici più spesso? hai rotto il cazzo 182 Peggior difetto? Tutto? 183 Stai mangiando? Nope 184 Stai bevendo? Nope 185 Stai aspettando? Come sempre 186 Vuoi sposarti? No 187 Meglio rimpiangere di non aver tentato o pentirsi di averlo fatto? Pentirsi 188 Giorno o notte? Notte 189 Labbra o occhi? Labbra 190 Storiella o relazione seria? Boh 191 Essere o apparire? Essere 192 Un obiettivo? Stare bene 193 Sei mai stato arrestato? No 194 Cosa fai quando ti senti giù? Mi butto ancora più giù 195 Cosa dice l’ultimo messaggio che hai ricevuto? “AH” 196 Quale è l’ultimo libro che hai letto? Norwegian Wood di Murakami 197 Quale è l’ultimo film che hai visto? ah boh chi se lo ricorda 198 Sei solito portare rancore nei confronti delle persone che ti hanno fatto un torto? Purtroppo sì 199 Stai indossando calze? nope 200 Cosa faresti se avessi un ultimo mese di vita? non ne ho idea 201 Per te, cosa rende grandiosa una relazione? il sesso lol 202 Quale è la migliore decisione che tu abbia mai preso? Lasciarlo 203 Dimmi la prima cosa che ti viene in mente sentendo la parola “cuore”. spezzato 204 Dolce o salato? Salato 205 Coca cola cola o tè? Coca 206 Tè alla pesca o al limone? Non mi piace il tè 207 A quale domanda avresti paura a rispondere sinceramente? Lo faresti davvero? 208 Quale mezz’ora della tua vita rivivresti, avendone la possibilità Non ne ho idea 209 Quale parte della tua vita cancelleresti? I miei tre anni con lui  210 Con quale celebrità musica dormiresti? Masini hahahah 211 Hai la possibilità di partire in questo istante. Dove andresti? Monza 212 Pensi di essere davvero bravo a: fare pompini 213 Pensi di essere davvero male a: baciare lol 214 Sei una cattiva persona? Sì 215 Sei gentile con tutti? Ci provo 216 Hai mai avuto un amico immaginario? Nope 217 Dici 10 fatti sulla tua camera: disordine disordine vestiti sparsi in giro calzini sparsi lampada sparsa per terra fili sparsi MACELLO 218 Un libro che desideri leggere. Non lo so, CONSIGLIATEEEE 219 Descrivi la tua libreria da sogno: Per quanto leggo negli ultimi tempi lol 220 3 aggettivi per definirti? Faticoso 221 Il tuo punto debole? Empatia 222 Come ti vesti di solito? Jeans e maglione x2 223 Cosa ti dicono più spesso? Puoi farcela, basta che ti tiri su 224 Un sogno ricorrente? Non sogno 225 Una figura di merda che hai fatto? Ho cominciato a ridere quando lui mi è venuto in bocca e stavo per fare sputacchio sputacchio 226 Cosa fai se un gatto nero ti attraversa la strada? Rallento 227 Di cosa hai paura? Di non ritrovare più me stessa e lasciarmi andare definitivamente 228 Genere musicale? Quello che capita 229 Vai in discoteca? Nope 230 Per cosa ti batteresti fino al rischio della vita? I diritti delle persone che amo 231 La violenza serve a risolvere i problemi? No 232 Ti potresti mai innamorare di una persona che non ti piace fisicamente? Sì 233 Ti piace disegnare? Un tempo 234 Invidi qualcuno? Un po’ tutti 235 Convivenza o matrimonio? Convivenza 236 Gli uomini e le donne quanto sono diversi? Tanto e niente 237 Cosa ne pensi di quelli che vanno a puttane? Nulla 238 Quelli che si drogano? Idem 239 Come ti immagini fra 20 anni? Boh, spero non morta ahah 240 Come hai conosciuto Tumblr? Eh chi se ricorda zì 241 Qualcuno che conosci nella vita reale legge il tuo Tumblr? Non credo lo legga più 242 Qualcuno che conosci nella vita reale è iscritto a Tumblr? sì 243 Sei mai uscito con una persona conosciuta su Tumblr? Sì 244 Ti sei mai pentito di aver fatto sesso con qualcuno? Sì 245 Sei mai stato giudicato male per aver fatto qualcosa? Se sì, cosa Scopate a tre ahhah 246 Qual è la cosa più ridicola/imbarazzante che hai fatto da ubriaco? Provarci con un mio caro amico mentre ero “fidanzata” 247 Ti sei mai dichiarato alla persona che ti piaceva, essendo ubriaco no 248 Hai mai rivelato un segreto, essendo ubriaco? No 249 Hai mai bevuto talmente tanto da dimenticare tutta la serata? No 250 Hai mai fatto qualcosa di talmente pessimo da non averne mai parlato a nessuno? Sì 251 Hai mai sognato di fare sesso con un tuo professore/professoressa? Nope
Ho finitooooooooo. È stato lungo, ma grazie anon, chiunque tu sia. Mi sono distratta un po’, buon divertimento lol
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12/08/19 03:15 a.m
E io che mentre stavo cercando di cambiarti non mi sono accorta che stavi cambiando tu me. Mi hai stregata, e io non so proprio cosa fare. Ho persino iniziato ad ascoltare le stesse canzoni che ascolti tu! Neanche un insetticida potrebbe uccidere le farfalle che ormai vivono nel mio stomaco. Ma non fraintendere, amo come mi fai sentire nonostante mi rendi vulnerabile, è una sensazione che con poche parole si può descrivere: paradisiaca, estasiante, duratura.. Non ha una definizione. Ho capito di essermi innamorata di te quando dopo averti parlato per la quarta volta, non vedevo l'ora che arrivasse la quinta, e la sesta, e la settima.. Ho capito di essermi innamorata quando dopo averti parlato il mio stomaco era in subbuglio, il mio sorriso incontrollabile, e le gambe mi tremavano. E là che pensai "Cazzo, ora si che son fottuta" Perché il problema dell'amore è che se ami ci rimani dentro. E forse non lo sai, ma quando ridi alle mie battute squallide mi sorride il cuore. Grazie a te ho iniziato a curare di più me stessa, mi vesto meglio per piacerti, raramente mi trucco e a volte indosso i vestiti un po' meno lunghi del solito. Amando te, ho iniziato ad amare un po' anche me. Con te ho scoperto che la cosa migliore a cui aggrapparsi è l'un l'altro.
-Il tuo girasole fra le rose
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emmalynthewriter · 4 years
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Le acque della fortuna
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                                            Le acque della fortuna
Era una calda sera d'estate, e a spasso lungo la costa del Pacifico, Winter non riusciva a darsi pace. Tutt'altro che tranquillo, non smetteva di nuotare ormai da ore, e più il tempo passava, più il suo mal di testa aumentava. Ad essere sincero, non aveva davvero idea di cosa gli stesse accadendo, ma una cosa era certa, non era piacevole. Solo poco tempo prima aveva deciso di allontanarsi dalla sua famiglia alla ricerca di un pizzico di solitudine, certo che anche solo un attimo gli sarebbe bastato, ma con il liquido specchio in cui nuotava ormai diventato capace di raffreddargli il corpo ad ogni movimento, e la luce della luna vi si rifletteva danzando sulla superficie, elegante e leggiadra, all'improvviso non era più così sicuro. Scuotendo la testa, tentò di allontanare i brutti pensieri, e fallendo anche in quel misero intento, si arrese. Richiuso in sè stesso e nel suo silenzio, si mise in ascolto, sperando di sentire, anche in lontananza, le grida della sua famiglia, ma nonostante tutto, niente. Il nulla più totale. Sconfortato, si sforzava nella speranza di riuscire a sentirli, ma attorno a lui, oltre al buio e al freddo di quelle profondità che si era ora azzardat a toccare, neanche il minimo cambiamento. Nessuno chiamava il suo nome, nessuno lo stava cercando, e senza più la luce del giorno a fargli da guida in quel così vasto oceano, lottò per tenere gli occhi aperti e orientarsi al meglio, fermandosi non appena notò qualcosa nell'acqua. Spinto dalla curiosità, si mosse in fretta in quella direzione, e fu allora che la vide. Sobria, splendente e abbandonata sul fondale, una vecchia collana fatta interamente di conchiglie bianche come la sabbia che per qualche istante gli oscurò la vista. A suo dire troppo bello per essere dimenticato, quel rudimentale gioiello non meritava una fine tanto triste, così, inabissandosi ancora, si decise. Veloce, il delfino la raccolse muovendo appena le pinne, e in silenzio, lo indossò come se gli appartenesse. Era un maschio, non una femmina, era ovvio, ma almeno per il momento, decise, l'avrebbe conservato. In totale onestà non sapeva se in origine quella collana fosse appartenuta a un altro animale marino, ad un umano a lui sconosciuto o a un membro della sua specie, e qualunque fosse la verità, lui aveva intenzione di scoprirla. Fu quindi questione di attimi, e animato da una forza che non credeva di possedere, il giovane Winter ignorò la stanchezza, continuando a nuotare senza fermarsi e sfidando la corrente che intanto aveva iniziato ad agitarsi, minacciando di vanificare tutti i suoi sforzi. Se aveva iniziato era stato per distrarsi, sgranchirsi le pinne e liberare la mente, ma ora, grazie a quel ritrovamento, tutto cambiava. Più fiducioso e sicuro di sè stesso, ora aveva una missione, e tenendo fede a quella promessa, non osò fermarsi. Passarono così altro tempo, altri minuti e altre ore, e durante quel viaggio improvviso, nato da un desiderio di giustizia, Winter si fermò a pensare. Stava davvero facendo la cosa giusta? Avrebbe soltanto perso tempo? Il legittimo proprietario della collana l'avrebbe almeno ringraziato? O era soltanto una follia. Non lo sapeva, non ne era sicuro nè poteva esserlo, ma stoico, sfidò ancora le acque. Provato da una stanchezza che non riuscì a sopportare, però, si ritrovò costretto a risalire in superficie e respirare, e nel farlo, all'orizzonte, sentì e vide qualcosa. Contrariamente a ciò che pensava, non qualcuno della sua famiglia, nè un suo simile dalla pelle grigio perla, ma bensì una barca. Sorpreso e spaventato, lanciò un grido, e abbassando il capo, sparì di nuovo fra i flutti. Protettiva sin dal giorno della sua nascita, sua madre non aveva fatto altro che metterlo in guardia dai pericoli del mare, fra i quali si annoveravano proprio le barche. "Sta lontano dai loro motori, Winter, e fa attenzione." Gli ripeteva sempre, preoccupata e attenta al suo benessere. Curioso com'era riguardo al mondo esterno, Winter si era sempre limitato ad annuire e ignorarla, troppo impegnato a giocare con gli amici per ascoltarla davvero, e proprio allora, ecco che si malediva. Lenta, la barca scivolava sull'acqua, e nascosto appena sotto il pelo dell'acqua, il giovane delfino chiuse gli occhi, e non osando fiatare, rimase in attesa. Nel silenzio, sentì le vibrazioni dell'acqua colpirgli la pelle, e non appena l'acqua smise di agitarsi, riemerse. Guardandosi intorno, trattenne il respiro senza volerlo, facendo saettare lo sguardo in tutte le direzioni. Così, guardingo, non si muoveva di un millimetro, tentando di ignorare il naturale movimento dell'acqua che lo costringeva a spostarsi di continuo, non sentì nè vide nulla. "Bene, pericolo scampato." Pensò, respirando a fondo per calmarsi. I minuti sembravano ore, e senza più dire o pensare altro, il delfino rimase lì dov'era, tremando di paura. "C'è mancato poco, vero?" disse una voce alle sue spalle, sorprendendolo. Voltandosi di scatto, Winter sentì il cuore perdere un battito, e fu allora che la vide. Dalla pelle chiara e lucente, una femmina della sua specie, con un fiore rosa appena accanto allo sfiatatoio e un sorriso sul muso. "Scusa, cosa?" le chiese lui, confuso e stranito. "La barca. L'ho vista anch'io, per fortuna non ci ha trovati." Gli rispose lei, non riuscendo a trattenere una risata. Alle sue parole, Winter mantenne il silenzio, e soltanto guardandola, potè giurare di vedere un lieve rossore emotivo imporporarle il muso. No, che stava pensando? Si erano praticamente appena conosciuti, avevano scambiato due sole parole, non poteva essere. Incerto sul da farsi, lui agitò la coda smuovendo senza volerlo una massa d'acqua, che spostandosi, solleticò entrambi. "Che stai facendo?" azzardò allora lei, colpita. "S-Scusa, non... non volevo." Balbettò lui in risposta, imbarazzato. "Su, non fa niente, capita. A proposito, sono Pearl." Continuò poco dopo la giovane, presentandosi. "Winter." Rispose subito lui, l'imbarazzo ancora sul muso e negli occhi. "Piacere di conoscerti, Inverno." Scherzò lei in risposta, scoppiando a ridere come la cucciola che più non era. Silenzioso, lui la guardò senza capire, e all'improvviso, il significato di quella battuta lo colpì in pieno. Alzando gli occhi al cielo, decise di stare al gioco, e sfiorandola con la coda, sorrise. "Piacere mio, Perla." Replicò, rigirandole quello scherzo e rispondendo per le rime. Divertita, Pearl rise ancora, e notando appena oltre l'orizzonte qualcosa che l'amico non vide, si voltò. "Mi spiace, devo andare. A presto." Si scusò, per poi abbassare la testa e sparire in quel calmissimo specchio d'acqua. Colpito da tanta fretta, Winter non seppe cosa dirle, e lasciandola andare, sentì mille parole morirgli e spezzarglisi in gola. L'aveva appena conosciuta, ed era vero, ma per quanto ne sapeva avrebbe potuto essere lei la proprietaria della collana che aveva con sè. Perdendosi nei suoi pensieri, si convinse che la nuova amica non l'avesse notata, e relegando quel dettaglio in un angolo della mente, andò per la sua strada. Dopo un tempo che non riuscì a definire, fatto di secondi, minuti e ore interminabili, riuscì finalmente a tornare a casa, accolto dagli sguardi e dalle parole colme di stupore dei familiari. "Winter! Dove sei stato per tutto questo tempo? Sono passati giorni, eravamo preoccupati!" lo riprese la madre, inviperita. "Già, dov'eri?" tentò il padre, dando manforte alla compagna di vita. Silenzioso come sempre, lui non rispose, e abbassando lo sguardo, ben sapendo che quelli di tutti gli altri non avrebbero potuto inseguirlo, si affrettò a nascondere anche la collana trovata per caso sul fondale sabbioso. Grazie al cielo nessuno l'aveva notato, e in caso contrario, che avrebbe potuto dire a riguardo? "Volevo fare l'eroe?" no, non gli avrebbero creduto, o nel peggiore dei casi, l'avrebbero preso in giro. "Avevo bisogno di stare da solo." Si limitò a dire, per poi allontanarsi ancora e sparire dalla loro vista. Trasportato dalle onde dell'oceano, finì per addormentarsi, cullato da quel moto perpetuo e dal tepore delle acque. Poco prima di dormire, volse un pensiero alla luna e alle compagne stelle, sperando ardentemente di compiere la sua missione e ritrovare il proprietario della collana che aveva ancora indosso, e con un pizzico di fortuna, data la stagione, riuscire a trovare una compagnia. Era strano a dirsi, ma ogni volta che lui e i suoi simili finivano per parlarne, lui si riduceva al silenzio, mostrandosi muto e incerto sul da farsi. A ormai quattro anni, l'età più consona, almeno per la sua specie, era convinto di poterne trovare una senza sforzi ma con pazienza, sentendo su di sè, e sul dorso baciato dal sole, il peso di quella sorta di responsabilità. Passarono giorni prima che Winter potesse rivedere Pearl, settimane prima che mille scuse e schizzi d'acqua e sale li avvicinassero sempre di più, e poi, dopo mesi di corte e nuotate in compagnia, sia alla luce del sole che al chiaro di luna, i due si erano delicatamente sfiorati i musi e stretti le pinne come lontre, per poi intrecciare le code e pronunciare l'uno all'altra soltanto tre parole. In verità, il caro Winter non scoprì mai chi avesse perso quella collana, e stanco di cercare, si decise a darla in dono proprio alla sua Pearl, che sorpresa e innamorata, la indossò con orgoglio, felice di aver trovato nel proprio migliore amico, anche un compagno di vita. Ovvio era che i delfini non fossero monogami, ma forse, in quella che il tempo aveva trasformato nell'ultima vera giornata di tiepida estate, sulla costa del Pacifico ci sarebbe stata un'eccezione, e stando a quest'ultima, quelle chiare acque sarebbero state ricordate, da animali umani, terrestri, anfibi e marini allora e per sempre, come acque della fortuna.  
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Vorrei dirti tante cose, se solo tu fossi ancora qui al mio fianco. Vorrei dirti che sono sempre la solita inguaribile romantica, con la testa tra le nuvole, persa dietro mille idee e con una valanga di sogni sparsi per la stanza e dentro i cassetti. Vorrei dirti che ho gli occhi un po' più stanchi e che piango spesso la notte al buio, dentro al letto, perché mi manchi e qualche volta penso di non farcela da sola. Eppure ogni mattina indosso il mio sorriso migliore ed esco a testa alta, sfidando il mondo, sfidando le mie paure. Sono testarda lo sai, non mi arrendo mai. Vorrei dirti che sta arrivando la primavera e ogni volta che vedo un prato di margherite o i ciliegi in fiore, mi manchi un po' di più e penso a quanto sarebbe bello passeggiare insieme a te, mano nella mano, rincorrendo petali, rincorrendo sogni, rincorrendo promesse. Vorrei dirti che qualche volta ho freddo, dentro al cuore, dentro l'anima e so che se ci fossi tu a tenermi stretta sul tuo petto, questo freddo andrebbe via. Vorrei dirti che le giornate senza di te scorrono troppo lentamente, cerco di tenermi occupata ma la verità è che solo tu occupi ogni mio pensiero e basta ascoltare i battiti del mio cuore per capire che tu sei sempre stato là, non sei mai andato via. Vorrei dirti che quando sento le note della nostra canzone mi scende ancora una lacrima e ripenso a quel giorno, quando abbiamo ballato abbracciati, le tue mani sui miei fianchi, la mia testa appoggiata sul tuo petto. Vorrei dirti che non c'è niente nella mia vita che va per il verso giusto, perché io sono un gran macello, colleziono errori, inciampo nei guai, mi perdo nei miei labirinti. Ma se tu fossi qui so che tutto andrebbe bene e ogni cosa tornerebbe al suo posto. Perché quando sto insieme a te, quando siamo vicini, quando la tua mano stringe la mia e i tuoi occhi incontrano i miei, non c'è niente al mondo che mi fa paura e da ogni mia ferita nasce un sorriso
Chiara Trabalza
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vefa321 · 3 years
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Una volta pensavo che fosse sufficiente un raggio di sole per dire è giorno, ma con il passare del tempo ho imparato che non è la luce a fare il giorno, non è il sole a fare la differenza...
Ora che gli anni hanno messo un po' di polvere nei miei capelli, un po' di fumo nei miei pensieri, un po' di vento nei miei respiri, capisco il senso dell'andare incontro alla giornata, di dargli una possibilità di essere perfetta, non precisa che è una cosa diversa, ma semplicemente perfetta come è giusto che sia.
Allora nel vestire l'alba, indosso la speranza come una vestaglia calda di fili stretti di buone intenzioni, sul mio viso solo un sorriso, negli occhi la fiducia, nelle mani una tazzina di caffè caldo per mitigare il freddo dell'inverno che incalza l'autunno dei miei anni migliori...
Buon sabato che a dirsi voglia sarà sempre la parte migliore dei giorni a venire, non teme più il prima e ancora meno il dopo.
Solo ora e adesso, un sabato qualunque ma perfetto perché ancora da costruire.
@vefa321
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