Tumgik
#finito il rant
cloudiness · 2 years
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Se leggo ancora la parola "queerbait" associata a Blanco & Mahmood rompo qualcosa
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circes-grotto · 5 months
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Il nauseante cerchiobottismo del fatto quotidiano ogni volta che devono fare finta di ammettere che israele sta commettendo un genocidio
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bluehairperson · 2 years
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Ma (solitamente) gli americani che devono rendere tutto su di loro e la loro storia? 😭
Sì, la schiavitù/tentato genocidio dei Nativi Americani è stata una cosa orribile che tutt'ora affligge la società.
Ma The Arcana è letteralmente UN ALTRO UNIVERSO, perché la gente deve fare parallelismi assurdi?? Il fatto che debbano specificare che Muriel sia indigeno è preoccupante, se fosse stato bianco sarebbe stato tutto okay? La schiavitù è sbagliata e punto, perché specificare che sia indigeno, non ha niente a che vedere con l'universo del gioco 😭. Teoricamente parlando anche Morga e Lucio sono "indigeni", avevano le loro tribù e tutto, ma loro non valgono perché sono bianchi? Ma per favore 😭
Per non parlare di come certa gente abbia provato ad accusare Valerius di razzismo e misoginia (per le cose che dice contro Nadia verso la fine della route) 😭. Vi prego, è un personaggio all'apice del suo Corruption Arc, ovvio che non stava dicendo cose belle, ma posso giurare che il fatto che Nadia sia una donna di colore non c'entra niente. Lì Valerius si stava palesemente arrampicando sugli specchi per puntare il dito contro Nadia e dimostrare di essere "migliore", basandosi sul proprio arcano patrono (Il Papa - tradizioni). Posso assicurare a tutti i chronically online che Valerius avrebbe detto le stesse identiche cose ad un uomo bianco non proveniente da Vesuvia, rendendo Val xenofobo casomai, non misogino/razzista 😭
Davvero scusami questo mega rant in italiano, ma ✨certa gente✨.
Per chiarire: non ce l'ho affatto con te, ma con la gente che fa non ironicamente questi paragoni e la prende talmente sul personale da inviarti ask indignati.
Scusa ancora il disturbo, ahah, puoi ignorarmi.
Ti auguro una bellissima giornata 💙
FIGA DILLOOOOO 👏👏👏
Ci scommetterei davvero le palle che fosse americano, non ho mai sentito persone da altri paesi dire cose talmente chronically online. Proprio toccate l'erba e andate in terapia, vi supplico.
Ho pensato subito anche io alla specificazione che Muriel sia indigeno!! Proprio buzzword a caso giusto per cercare di ergersi ad eroi della situazione. Tristissimo. Secondo me davvero nessuno avrebbe trovato problematico il fatto che Muriel sia schiavo di Lucio, se fosse stato bianco. Letteralmente nessun pg del cast è innocente, commettono tutti qualche tipo di crimine o atto eticamente sbagliato, ma il fandom sembra focalizzarsi solo su questa cosa super specifica dello schiavismo perché boh. Se non ripeti "racism bad" ogni due minuti forse hanno paura che te lo dimentichi, immagino.
Questa cosa del vedere tutto ciò che succede nel gioco attraverso la "nostra" ottica (più americana, diciamocelo) del mondo reale secondo me è anche la ragione per la quale in pochissimi riconoscono che Nadia sia una brutta persona e un fallimento come leader. La tokenizzano come donna scura in una posizione di potere e amen. Apposto, abbiamo finito con l'attivismo, l'importante è dire che ti piace e che sia una dea girlboss e via così.
ADORO Valerius razzista misogino. Non lo avevo mai sentito. 😂 Va beh, anche questo super classico: se dai contro ad un pg di [inserisci minoranza] per qualunque ragione allora è perché sei chiaramente [inserisci identità bigotta].
E' un peccato perchè The Arcana mi piace molto e vorrei essere più presente nel fandom invece che postare solo disegni e poi sparire. Ma il motivo per il quale non lo faccio è ESATTAMENTE QUESTO. Ogni volta che ci provo c'è sempre gente fastidiosissima che fa a gara su chi sia più woke e su chi trova più cose problematiche nella serie o nel fandom da calloutare. Genuinamente insopportabile, non ne vale la pena. 😔
Comunque figurati, non disturbi! Mi ha fatto piacere sapere che non mi seguono solo americani nabbi. XD
Grazie del messaggio, buona giornata anche a te 💙
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killiandestroy · 3 years
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kon-igi · 2 years
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LA RUOTA TRAMA COME LA RUOTA BRAMA
Ero, pur con molti amici, un bambino solo.
Ho letto Il Signore degli Anelli che dovevo essere in quarta o in quinta elementare, una novità trovata per caso in mezzo alla libreria ben nutrita di Urania e Galaxy di mio padre, la cui passione era la fantascienza, già letti e riletti nei lunghi pomeriggi in cui gli altri giocavano a pallone.
(Immaginate la sua gioia quando, a sei anni, mi vide leggere ‘Le Sabbie di Marte’ di Arthur C. Clarke... sapeva che avevo trovato lo stesso posto in cui lui fuggiva dall’ordinaria realtà)
A quattordici anni scoprii i Librogames di Lupo Solitario, poi di Oberon il Giovane Mago, che affiancati a una copia de La Spada di Shannara mi proiettarono, poco dopo, nel mondo del gioco di ruolo di Dungeons&Dragons, dove in maniera definitiva si concluse il mio interesse per la banalità ordinaria delle cose normali.
(Pazientate che ci stiamo quasi per avvicinare al significato del titolo)
Quando vivi in un mondo fantastico, le delusioni del mondo reale (tipo le angherie dei primati della classe o l’eterna assenza di figa) non ti toccano più di tanto ma quando il mondo fantastico lo immaginavi così
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e poi sullo schermo viene rappresentato così
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allora due o tre turbomadonne schiantate sull’autostrada ti ci scappano proprio.
Fino a un dato preciso evento, mi approcciavo alle trasposizioni su schermo con la frenesia di chi vedeva validata e riconosciuta una passione che credevi solo tua e di pochi altri ma con l’avanzare dell’età e delle delusioni, questa mia candida aspettativa contaminata è stata definitivamente uccisa nel 2016 da... aspettate che rileggo gli appunti... quel mostruoso e mastodontico marasma miasmatico misto pisto che è stato
The Shannara Chronicles
Ora, io non è che odi le giovani generazioni, tutt’altro, ma se devi sceneggiare un teen drama rivolto a loro, allora vedi di far morire una liceale senza far capire perché e non mettere le tue manacce da Re Mi(er)da sulle cose sacre della MIA giovinezza.
Finito il rant, arrivo al punto e vi annuncio che a distanza di due anni dalla mia appassionata recensione, finalmente stasera verranno rilasciati su Prime Video i primi tre episodi di 
THE WHEEL OF TIME                                                            
E come un Charlie Brown qualsiasi, corro ancora ancora una volta con tutte le mie forze per calciare la palla tenuta da Lucy, nell’intima speranza che questa volta non la tolga di scatto per farmi schiantare a terra, come sempre.
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batrachois · 3 years
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Sara. Dobbiamo discutere di che cazzo hanno fatto alle Winx. Dove è finito lo schema dei colori brillanti, sbrilluccicosi e solo vagamente collegati ai loro poteri. Dov'è la combo di outfit improbabili eppure stranamente azzeccati per delle adolescenti degli anni 2000. Dov'è la scuola cgi in cui tutte le bambine italiane sognavano segretamente di andare. DOV'É?!?
sorry in advance for what’s about to come (a long and incoherent rant in italian on the topic of “Fate: a winx story” or wtv netflix called that aberration)
hhhahdghsnkladijofehujkdnsjlwi HAAAAAAAAAAH
1. dov’è ALFEA QUELLA BELLA QUELLA CHE LUCCICA 2. che fine ha fatto tecna l’amore mio 3. ma ????? musa e flora???????????? cioè?????? hello?????? AAA odio
odio odio odio odio odio questo nuovo trend di rendere tutto edgy e dark e dfkjsn che sc h i f o  porco il porco. cioè okay si era carino i primi tempi, ma nessuno vuole r*v*rdale con le fate, su. datemi del GLITTER datemi dei COLORI datemi la MAGIA
e poi i costumiiiiiii checccchifooooo - bloom: l’hanno vestita di rosso???????? rosso? lei? ew. - COSA HANNO FATTO ALLA MIA STUPENDA AISHA E AL SUO SCHEMA VERDE/ROSA AAAAAAAAAA cos’è quella palandrana blu oscena con le toppe che le hanno messo addosso cristissimo in croce EW. - stella??????? vestita di nero????????? Q U  A N   D O  É UNA FATA DELLA L U C  E - flora...................... cioè non per essere fat shaming ma................ flora mi ha resa quel che sono gay e questo è un insulto bello e buono. vuoi farmela plus size??? okay ma falla FIG A  PORCO  D D D D - musa non la aknowledgo neanche ciao basta sono riusciti a whitewashare una roba che aveva diversity quando neanche faceva figo averla io e a rovinare una bella sub trama (quella col padre che giuro la ricordo ancora che a 7 anni piangevo come una bestia quando passavano quell’episodio) e io boh
e non parliamo degli specialisti!!!!!! CHE SCHIFO ODDIO!!! hanno preso quelli che erano dei jock simpy e li hanno resi degli eboy demmerda che EWEWEWEWEW disgustoso
chiunque abbia pensato che questa versione dark e edgy e brutta fosse quello di cui avevamo bisogno allora c’è proprio un problema di fondo nel capire il motivo per cui le winx erano il massimo dell’intrattenimento per tutta una generazione (di italiani ma shh).
dateci il trash, il kitch, il camp, il glitter, le fatine con le ali, le trasformazioni colorate con la musichetta pop o la morte
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cortedicapoecapotto · 3 years
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Cerca la via semplice, trova solo guai
Okay che sono stupida.
RANT sotto il corte.
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Pensavo di essere gia preparata per la Germania. Pensavo che convertire rupie a dollar, oppure non poter usare la carta messicana in Estonia, o non avere JBC in una carta di debito in Malassia fossero cose del passato e le piu gravi che avevo vissuto.
Mi sbagliavo.
Di brutto.
Ho vissuto in Slovenia, Repubblica Ceca e Polonia senza problemi con la stessa carta per oltre un anno. 
Sono in Germania per meno di un mese, stessa carta, ed ho sofferto le pene karmiche di 4 paesi.
Ho dovuto fare tre viaggi in 2 giorni per prendere la mia medicina per l’asma. La prima volta, cambio 3 linee del u-bahn, arrivo ed imparo che una prescrizione in PDF non serve e deve arrivare via FAX.
F A X.
Gia avevo la Germania nel pianterreno della stima, ed e scesa ancora di piu. 
Chiedo la faxxata, faccio rideshare per andare una seconda volta, e sorpresa, la mia carta polacca si scosta della piataforma rideshare, lasciandomi a pagare con cash. Chiedo un ATM e sorpresa! la carta e invalida, ANCHE SE HO ACCESSO VIA IL TELEFONO, E fo**utamente INVALID.
Ora, sono stata 3 gg con un inhalator di emergenza e la testa mi sta per uccidere - ho chiesto ibuprofeno assieme alla prescrizione. Con una tonnellata di vergogna chiamo @herr-papero​ e chiedo opzioni. Sono gia terrorizzata delle consequenze di bloccare l’unica carta attiva che ho e perdere accesso ai soldi per l’affitto a 2 gg del trasloco.
Dopo 5 chiamate in Polonia, tre delle quali in penoso polacco, sblocco la carta, abilito paghi mobili ma dubito di poterli usare. A questo punto, uso cash e vado a prendere la prescripzione. Che non e l’inalatore che uso di solito (brutte notizie perche ho sempre finito in ospedale quando cambio inhaler) e inoltre la donna a carico fa cosi tante storie, entrando e andando avanti ed indietro, che non mi da il cambio di 50 euro. Fanno conti e non tornano i 26 euro, quindi tanti scuse e partire a mani vuote.
 Esco e scoppio a piangere.
A questo punto sto a maledire 
me
il mio scarso tedesco
le mie illusioni guajire
il mio tentativo di evitare l’ospedale e
 la mia stupida idea di affidarmi ad una apotheke.
 Penso che d’ora in poi, mi tocchera comprare la medicina a prezzi infami in rete. 
Ce la faro a sopravvivere altri 23 mesi?
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okwhy589 · 2 years
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La quotidianeità Alessandrina (ep.12.1)
Venerdì 25 Febbraio 2022
Sono stanchissimo, che ieri mamma mi ha fatto fare un servizio con lei fino alla mezza e poi ho fatto io i fatti miei per un'orettina.
Sono uno sciocchino quando vado a dormire tardi, ma, per quanto mi prometta di non farlo più, ricado sempre nello stesso errore.
Comunque, mi sveglio alle 8 meno un quarto e nel frattempo che faccio colazione e mi preparo, si fanno le 8:38, e partiamo alle 8:47 da casa...
Arrivo 11, minuti in ritardo in aula e quella Ferrari di un professore non solo corre più del dovuto, ma annuncia, UDITE UDITE, che smetterà di registrare...
Io ero ancora in macchina, che provavo a prendere appunti, e dopo una curva, mi cade la penna nell'intercapedine tra la porta e il sedile.
Perdo quel poco di calma che avevo, e nonostante papi provi a rassicurarmi che su 3 ore, 10 minuti non siano tantissimi, quelle 2 lavagne di fronte a me (ancora sullo schermo, per, ringraziamo, poco tempo) erano già piene...
Una volta entrato in classe, chiedo subito al professore, con la diplomazia che tanto mi contraddistingue (quando voglio) di riprenderle le registrazioni, e mi accontenta, a patto che molti seguano in presenza.
Dopo queste famigerate 3 ore, offro un caffè a L e T.
In macchina, porto le cuffie, perchè non gradisco troppo la loro musica.
Nota di questo evento: Non solo porto con me, sia lo zaino che il giubbino nel bar, ma sentendo la canzone Ciao Ciao, faccio parte della coerografia ufficiale.
Al quale L dice "Poi ti chiedi perchè ti prendano per gay."
E io: "Ma che mi frega? La vita è troppo breve per fregarsene del giudizio degli altri".
Belle parole Ale, se non fosse che vivi ancora sull'approvazione altrui, e ho paura che se molti mi vedano così, mi discrimino già dal principio.
Mi tremano le dita solo a digitare tutto questo, ma essere fieri di se stessi (Sono la B, in LGBT) penso sia il primo passo verso l'accettazione personale.
Fortunatamente, posso dire di avere sia una famiglia che degli amici che mi accettano per quel che sono, ma, per tutti gli anni in cui ho visto e letto di persone che stanno molto peggio, ho temuto potessi rispecchiarmi nelle loro situazioni.
Tanto che io e mi miei amici abbiamo un livello di confidenza tale che i ti amo/mi stai sul c. volano come nulla, e nessuno si offende.
Desideravo da tempo amicizie così!
Ciò nonostante, non ho fatto coming out con nessuno, di mia volontà, l'ho solo rivelato se mi veniva chiesto o la conversazione era su quell'argomento, ma ho una personalità talmente piena di luoghi comuni che se non lo dico ad alta voce, lo si capisce da 1 miglio.
Sono felice, e lo esterno.
O per lo meno, mi illudo di esserlo, sperando di non andare in depressione da qui a breve.
2 Anni di pandemia e una guerra a 2000 km di distanza mi stanno buttando giù. Prego e spero che la situazione non peggiori ulteriormente, spero che gli Ucraini riescano a sopravvivere, che quella che stanno vivendo ora non è per nulla una gradevole prospettiva....
//////Rant finito///////
Dopo questo caffè, L mi accompagna verso il parcheggio dell'UNI, ascolto Ciao Ciao (per la 3a volta) in cuffia ed entro in aula studio.
Ore 12:51 circa.
Parlo un po con FP e mi confronto riguardo i metodo di risoluzione per analisi, Reti Logiche e Elementi di Programmazione.
Ah, mi ha fatto un complimento.
Mi vede "organizzatissimo", sese... Sapesse il casino che ho in mente...
Inoltre, scarico Amazon Music, ascolto la musica (si è capito che ami la musica?) e anche l'equalizzatore, per me fondamentale, per neutralizzare completamente la risposta in frequenza delle cuffie.
Vabbè.
Ho fatto queste 2 orettine di pausa, non ho pranzato, ma mi sento carico per ricominciare.
Anche perchè, riprendiamo le lezioni alle 16.
Speriamo che ritorni a casa, alle 21, dopo il corso d'inglese, con ancora qualche neurone funzionante.
Update 14.37: Ho mangiato il solito panino al prosciutto e mi sento un po' meglio, l'ansia c'è sempre, ma almeno non sento che stia maltrattando il mio corpo costringendomi ad un digiuno insensato.
Ho già troppi problemi che sto cercando di risolvere, crearne di nuovi rappresenterebbe solo un intralcio.
Vedo LAM e GG di fronte a me che studiano analisi, cerco di iniziare anch'io, eventualmente, mi faccio aiutare da loro.
A tutti i miei followers, auguro, buona fortuna con tutto.
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sonego · 3 months
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sì quelli dell'udinese sarebbe dovuti uscire anche loro tbh
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blog-melacque-role · 4 years
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               𝗪𝗶𝘁𝗵: Jamess Ransonn  ı  #001                 ` `           ﹫brooklyn.                6 novembre 2019  —  06:45              (    #metahumansrpg    )
          ┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄┄       Se c'era una cosa che a Sarah non andava a genio, era essere ignorata. Per carità, lei era la prima a farlo. Più che comprensibile, considerata la vastità di riunioni ed appuntamenti che sciabordavano al di fuori della sua agenda. Ciononostante, quando la sorte faceva patire a lei le pene dell'essere trascurati, regalandole la consapevolezza di non venire al primo posto per, ad esempio, suo marito, non sapeva proprio essere comprensiva.
Perché Andrew Gray era forse l'unica persona che Sarah aveva scientemente deciso di escludere dai propri pensieri, anni prima; avviando il loro rapporto ad un declino silenzioso e consapevole. Ma se l'aveva fatto, era stato per suscitare nell'uomo la paura di perdere la loro complicità. Non riuscendo nell'intento, si era saputa consolare con piccole avventure. Tamponando delle ferite destinate solo che a riaprirsi, si era messa l'anima in pace. Sarebbe andata avanti a vivere in quella monotonia di sguardi privi di passione. Finché fosse stata lei a tagliar fuori lui: sì, si sarebbe fatta forza di quello. Della certezza di essere lei quella messa meglio; quella che non sarebbe rimasta fregata, o cornuta. E davvero, sarebbe potuta andare avanti... l'aveva fatto. « Oh bene, sei sveglio. Non dovresti uscire così, fa freddo » frettolosa, saccente, parlò come rivolgendosi ad un grosso bambinone. Coda al vento, disse, invece, rivolgendosi al suo fidato assistente « Nadir /caro/, vado a prendere l'ultima valigia, aspettami in taxi. Intanto di all'autista dove dobbiamo andare » aria indaffarata, dall'alto del suo piedistallo lanciò un'occhiata di fuoco a suo marito, passandogli di fianco. Superandolo, per attraversare il corridoio dal quale lui era appena uscito in vestaglia, afferrò il manico del suo trolley di versace e ripercorse i suoi passi a ritroso; questa volta, passando nuovamente di fianco ad Andrew, sperò le chiedesse cosa diavolo stesse succedendo. Ah! Il giorno prima non gliel'avrebbe proprio dovuta fare. Tre messaggi gli aveva mandato. Tre. E lui immancabilmente era riuscito a leggere solo l'ultimo. Adesso si sarebbe beccato le conseguenze.
Andrew Andrew Grey aveva un certo modo di alzarsi al mattino: sveglia al solito orario, cinque minuti di contemplazione del vuoto mentre il suo cervello iniziava ad attivarsi, un bel caffè prima di intavolare qualsiasi conversazione e poi una lunga, calda doccia. Una volta pronto controllava che i figli uscissero di casa e non cercassero di saltare la scuola, e poi via in ufficio, pronto ad affrontare una nuova giornata. Bene, quel giorno fece appena in tempo ad alzarsi per andare in cucina e farsi il caffè che vide la porta di casa spalancata e una Sarah già pronta ad uscire, di fretta come era praticamente sempre. Ormai aveva smesso di badarci: erano anni che il loro rapporto aveva toccato livelli di freddezza che nemmeno l’Era Glaciale aveva raggiunto nella storia, e se da una parte gli dispiaceva - perché comunque a Sarah teneva, magari non nel modo in cui marito prova affetto per la moglie, ma 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘤𝘰𝘴𝘢 c’era - dall’altra era un sollievo. Era estenuante fingere di provare un tipo di interesse che semplicemente non c’era, specialmente dopo tanti anni vissuti assieme. Per un po’ era stato semplice perché Sarah era sempre fuori casa per il lavoro, lasciando parecchio tempo ad Andrew per rilassarsi e vivere senza lo stress di dover essere perfetto per gli standard della moglie - ma nell’ultimo periodo le cose erano cambiate. Sarah era tornata a farsi più presente in casa, ma le cose ormai non erano più come quando erano ragazzini ed entrambi ne erano al corrente. Non che fosse mai stata uno zuccherino, ma ormai Sarah sembrava decisa a fargli guerra su qualsiasi fronte. Bastava un minimo errore da parte di Andrew perché l’Uragano Sarah - come lo aveva soprannominato tra sé e sé, magari accennandolo qualche volta a un collega o due - facesse la sua apparizione.. e quel mattino stava già mietendo vittime. 𝘊𝘳𝘪𝘴𝘵𝘰, ma come diavolo faceva ad essere così energica già a quell’ora? “Non.. ho intenzione di uscire così.” Era onestamente confuso mentre osservava la moglie, già vestita di tutto punto e pronta a conquistare il mondo con i suoi tacchi a spillo, andare avanti e indietro con un numero di borse che avrebbe fatto impallidire persino Paris Hilton. Stava partendo? 𝘋𝘪𝘰 𝘮𝘪𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘻𝘪𝘦. Si sentì in colpa a pensarlo, ma qualche giorno senza dover rischiare di far infuriare la moglie sembrava quasi un sogno. Andrew cercò di sistemarsi i capelli, arruffati dopo aver passato ore a rigirarsi nel letto, giusto perché c’era l’assistente di Sarah che si affacendava cercando di soddisfare ogni suo capriccio. Non è così facile mio caro, si ritrovò a pensare, lui aveva passato 𝘢𝘯𝘯𝘪 a cercare di renderla contenta con ben poco successo. “Che succede? Dove stai andando così all’improvviso?” https://66.media.tumblr.com/.../tumblr...
Sarah Oltremodo soddisfatta che la domanda fosse arrivata, Sarah si voltò a guardarlo con sfida; mano libera sul fianco, l’altra ancorata alla maniglia della valigia. ( https://66.media.tumblr.com/.../tumblr_inline... )
 « Succede » esalò, furente come forse non lo era mai stata « che mi sono stancata. » Marito e moglie non dormivano nella stesso letto dalla loro ultima litigata. Ovvero da più di un mese.
 Sarah era convinta che i suoi figli non lo sospettassero neppure lontanamente; lei andava a dormire sempre per ultima, e, di mattina, era la prima a svegliarsi. Naturalmente che avessero intuito le loro discussioni era più che logico; ma aveva sempre sperato che non arrivassero a credere si tramutassero in qualcosa di più concreto di una manciata di urla.
Temeva di sconvolgere soprattutto il più piccolo, Leopold. Per questo avevano concordato, lei ed Andrew, di non dire nulla prima ancora che qualcosa fosse stato deciso. Ma lei era arrivata ad un punto d’esasperazione. Il povero Andrew poi c’entrava fino ad un certo punto: non aver letto dei messaggi non faceva di lui un criminale. Se Sarah quella mattina stava dando numeri era perché non riusciva più a guardarsi allo specchio, dai tradimenti; perché nonostante le mancanze, era lei quella che non trovava la forza di chiudere. E si odiava. A se stessa diceva di voler aspettare per amore, ma non era vero. Non ci voleva credere; non ci voleva pensare. Era la sua vita quella, non poteva permettere che finisse così. Dunque dava di matto; per ottenere delle attenzioni che, lo sapeva, non l’avrebbero appagata e non avrebbero cambiato nulla. « Non hai risposto ai miei messaggi ieri. I tuoi figli passano TUTTO il giorno a mandare messaggi e non te ne perdi uno » meno che Gideon, l’unico che risparmiasse Sarah dal ricevere notifiche inutili, « se ti scrivo io improvvisamente non usi più il telefono. » « Dunque visto che, evidentemente, la mia presenza ti disturba, me ne vado qualche giorno alle terme. Stupida io che per non lasciarti solo con i ragazzi stavo per farne a meno. » Disse tutto con calma ma con un’acidità indescrivibile. Ogni parola pareva essere stata inzuppata in una tazzina di limone.
Andrew Ed eccolo che stava arrivando: l’uragano. Lo tsunami, la tempesta - qualsiasi calamità naturale andava bene per descrivere il carattere di sua moglie quando qualcosa non andava esattamente come voleva lei. 𝘌 𝘪𝘯 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘯𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘢𝘧𝘧è. Negli ultimi mesi Andrew aveva imparato a lasciarla berciare come una banshee e aspettare che si scaricasse: solitamente spegneva il cervello e si limitava a farle capire che la stava ascoltando - cosa assolutamente non vera - giusto per non finire ancora più nei casini. In quel caso, però, era sveglio da troppo poco perché riuscisse davvero a farlo. E poi anche perché tutte quelle valigie, un po’, lo mettevano in ansia. Se Sarah avesse deciso che le cose erano messe troppo male per vivere assieme, come lo avrebbero spiegato ai figli? Specialmente dopo aver deciso assieme che avrebbero tentato di mantenere la pace in casa, con Leopold che entrava nella fase più delicata della sua vita. Andrew forse non era il padre migliore del mondo, ma ai suoi figli teneva - magari non era bravo a mostrarlo, tutto lì. Per questo al ‘mi sono stancata’ di Sarah sentì il cuore fare un tuffo. Anche lui era stanco di quella situazione, di arrivare a casa e dover affrontare una guerra costantemente aperta, ma avevano promesso di andare avanti per i figli, e poi che cosa avrebbe detto Andrew ai suoi genitori? Genitori che tanto avevano spinto perché finito il college tornasse con lei, la sposasse e tutto il resto? Non era pronto ad affrontare quella conversazione. Poi però Sarah si lanciò in quello che poteva essere descritto solo come un vero e proprio ‘rant’ riguardante il fatto che Andrew non le avesse risposto ad un paio di messaggi e l’uomo si limitò a fissarla, confuso e onestamente sorpreso. 𝘌𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘪 𝘢𝘭 𝘭𝘪𝘤𝘦𝘰? Era l’unica spiegazione plausibile. Non poteva credere che quella scenata fosse stata dettata da una cosa così stupida. “I miei figli sono anche 𝘵𝘶𝘰𝘪. Rispondo a loro perché al novantanove percento o Jonas ha combinato qualche stronzata o Poldo ha bisogno.” Ribatté, magari non con la stessa acidità di sua moglie - ad Andrew litigare non piaceva, anche perché consapevole che al minimo cambiamento di tono nella sua voce Sarah sarebbe partita per la tangente e non l’avrebbe fermata nessuno. Le sue dita si strinsero sui pantaloni del pigiama; cazzo, non era ancora vestito. Non c’erano sigarette a cui attaccarsi. “Non li ho visti, ero in tribunale. Tu mi rispondi mai quando sei in riunione? No. Non vedo perché farne una tragedia.” Però l’idea di Sarah lontana da casa per un po’ non gli dispiaceva. Non poteva dirlo così ovviamente… non ci teneva a vedersi lanciare una scarpa addosso. Sarah indossava sempre i tacchi alti poi, minimo gli staccava un occhio. Scrollò le spalle, allora, cercando di non sorridere al pensiero di avere la casa tutta per sé almeno per un po’. Gideon e Jonas erano sempre fuori, come dei gatti randagi, e Leo tornava giusto la sera.. magari si sarebbe preso qualche giorno di vacanza. “Che vuoi che ti dica? Vai. Ti meriti qualche giorno di riposo, considerato che lavori da quando ti alzi a quando vai a dormire.” Magari il tono acido poteva evitarselo, ma era vero: ormai i due si vedevano a stento, e teoricamente dovevano essere sposati, innamorati magari. E invece erano lì, a litigare un giorno sì e l’altro pure; se non altro, mai davanti ai ragazzi. https://66.media.tumblr.com/.../tumblr...
Sarah « Non insultare la mia intelligenza Andrew, per piacere » possibilissimo, era, che avesse sviluppato una visione distorta della realtà. Innumerevoli sono le testimonianze di persone vittime dei propri labirinti mentali. Si comincia con meccanismi di difesa innocui, con cui andiamo a proteggerci, a giustificarci, a consolarci, e si finisce per credere alle nostre stesse menzogne. Sarah aveva infranto le promesse del matrimonio perché soffriva le attenzioni. Ma che l’ennesima dimostrazione si fosse verificata la sera prima, con quei messaggi lasciati senza risposta, era tutto dire. Tuttavia, più propensa a dar retta a se stessa e al suo istinto, che alle parole di suo marito, non volle sentir scuse. « Aha! Lo vedi allora che è una ripicca?! “Tu mi rispondi mai quando sei in riunione?” » scimmiottò, ondeggiando la testa. « E non parlare /a me/ di quel che può aver fatto Jonas » solo tre giorni prima si era andata ad infilare in una bettola fetente, pur di prevenire altri danni. Su Leopold non si espresse perché continuava a sentirlo distante. La chiacchierata con Cody era servita a rincuorarla solo per un paio d’ore. « Poi non ho capito, vuoi mettere a paragone cosa? La mia vita con la tua? » se non rise, fu solo perché i muscoli tirati del volto glielo impedirono. « Lo so che me lo merito, grazie » asserì, zuccherata nei modi ma dardeggiante nello sguardo. ( https://imgur.com/pHtMFdh ) Andrew aveva la capacità di mandarla fuori dai gangheri. Non era così che si era prospettata l’andamento della conversazione. Ovvio non aveva creduto certo che il marito sarebbe scoppiato in lacrime chiedendole di rimanere - lei alle terme voleva andarci; ci fosse stata anche solo l’eventualità del pianto, sarebbe uscita all’alba, evitando lo scontro. Dunque se l’aveva cercato, era perché voleva fare quel che le pareva ma, attenzione, facendo sì che sembrasse solo una conseguenza, inevitabile, agli atteggiamenti di Andrew. Solo che, sebbene avesse programmato tutto, lui con le sue risposte riusciva comunque a spiazzarla. Perché lei credeva veramente di star subendo il peggior trattamento che un uomo potesse riservare alla sua donna; per questo si permetteva il lusso di concedersi mini vacanze e accessori da magliaia di dollari. E il fatto che lui invece lasciasse intendere di essere il contrario era - « allucinante. Sei allucinante. » « Ma tu almeno te lo ricordi che sapore ho? Proprio non te ne frega niente. »
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janiedean · 7 years
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che ne pensi della storia del ragazzo 30enne che si è suicidato? personalmente la vicenda mi ha fatto venire i brividi, non so se pensare 'è lui che ha ragione, la scoietà fa schifo' oppure 'magari se non l'avesse fatto avrebbe avuto un'opportunità in più'...
tipo ho visto ora e sono già riuscita a beccare un articolo da prendere a ceffoni e uno che invece abbastanza riassume quello che penso io.
mo, non entrando nel merito perché per dire io per quanto sia perennemente frustrata con lo stato delle cose non credo arriverei mai a voler morire per i motivi elencati dal ragazzo in questione ma quelli sono problemi suoi personali e non intendo mettere le mani sul diritto di chiunque di farsi fuori - cioè ovviamente se uno me lo dice cerco di convincerlo a non farlo ma la vita è tua e ne fai quello che vuoi, ma: sicuramente se ti ammazzi ti precludi delle opportunità come dicevi tu prima, ma vabbè come sopra non ti conosco, non posso sapere che situazione hai.
PERO’, articoli che dicevo prima. qui ci sta una signora palesemente oltre i quaranta che non ha capito una minchia e parte con la storia del ‘voi giovani non avete tre lavori all’uscita dal liceo ma avete possibilità! viaggiate! emigrate! devi imparare a vivere! la situazione di crescita economica è stata una parentesi! potete farcela! .... e infatti la dice da signora ultraquarantenne che FA LA GIORNALISTA. ora, quello è un discorso che non reggo minimamente perché scusate ma la generazione pre anni ottanta è stata l’ultima a non essere stata inculata dal **sistema** e quella dopo la nostra lo sarà di meno se trump non ci ammazza prima. noi dai venticinque ai trentacinque che siamo nati negli ottanta non è che stiamo ad aspettare il lavoro sul piatto d’argento, ma quello che so è che i miei con due anni di domande/lavori/sforzi semi-minimi all’epoca si sono trovati un lavoro facendo concorsi che hanno superato e si sono sistemati. io se adesso voglio lavorare all’università ho davanti una prospettiva di almeno dieci anni di precariato. metà della gente che conosco se si sistema ci mette comunque anni. io giuro ho passato uN CAZZO DI ANNO a manda curriculum dove non mi rispondevano o se rispondevano erano lavori pagati con la partita iva PER LAVORARE IN UFFICIO FULL TIME (che è sfruttamento ops), il resto del tempo era tirocinio gratis o ‘ah ma non hai esperienza perché all’università non lavoravi’ oppure ‘HAI DUE LAUREE SEI TROPPO QUALIFICATA’ oppure HAI STUDIATO QUINDI SEI TROPPO VECCHIA SORRY e per il servizio civile c’ho messo tre cazzo di tentativi. ai miei NESSUNO si sarebbe sognato di appioppare il tirocinio non retribuito o la partita iva con lavoro full time. l’italia nel bene o nel male campa sfruttando i trentenni/venticinquenni che lavorano gratis e non sono messi in condizione di versarsi i fondi pensionistici (perché lol signora mia dell’articolo sopra inventarsi un lavoro di solito vuol dire che la pensione non te la preleva automaticamente il datore di lavoro dall’assegno). e la gente emigra pure perché qui non fa soldi ma non perché VUOLE. dire ‘beh puoi sempre andartene’ è tipo ammettere la sconfitta, ma ok. e in tutto ciò conosco gente laureata o che comunque ha una Istruzione TM che sta a londra a lavorare da starbucks. che ok starbucks a londra paga più di un lavoro medio qui, ma porcaputtana, non ho preso due lauree per lavorare da starbucks.
e qui vorrei anche dire alla signora che sto discorso del ‘ah ma i giovani sono vittimisti’ non può venire dalla sua generazione visto che non c’ha proprio cazzi di fare storie visto che poi l’inculamento della nostra generazione è avvenuto anche grazie a scelte fatte dalla sua. ma vabbe.
DETTO CIO’ invece sottoscrivo al 100% la ragazza qui che fa un’eccellente autocritica su quanto la generazione nostra è menefreghista e finché si tratta di fare i froci col culo degli altri va tutto bene (passate la battuta molto poco PC ma non so come metterla più carinamente) e su quanto quando si trattava di fa qualcosa per la vita pubblica/la tua scuola/quello che è dei nostri coetanei si presentavano in due. cioè io pure sono circondata da ultracinquantenni ovunque vado e al liceo non vedevo un’anima alle assemblee. assolutamente siamo venuti su senza una coscienza generazionale che andava oltre il cazzeggio in generale, e lo dico perché se l’avessimo una roba come pagarti a partita iva quando fai full time in ufficio non esisterebbe o i tirocini non retribuiti e varie ed eventuali. ma chi ha protestato in maniera specifica quando nel 2003 si sono inventati quello schifo dei co.co.pro? boh. non me lo ricordo. e così via. cioè la tomba ce la siamo anche un poco scavata da soli e unita alla situazione attuale di cui sopra si crea il disastro e andiamo tutti da starbucks.
cioè ho fatto un rant e mi so resa conto che manco ho risposto alla domanda in realtà ma tldr sul ragazzo in caso specifico non mi sento di dire niente perché sono cose su cui non posso legiferare e dire che uno non doveva ammazzarsi perché tu l’hai deciso non esiste, ha avuto i suoi motivi legittimi o meno e uno deve rispettarli. avrebbe trovato qualcosa prima o poi? probabilmente sì. c’aveva ragione ad essersi rotto il cazzo di fare il precario? e chi gli dà torto. è colpa del sistema? sì e no, perché il sistema ci ha inculato ma gliel’abbiamo anche lasciato fare generazionalmente e quelli di noi che problemi di trovà lavoro non ne avevano se ne fregano. deve cambiare il sistema? MA ASSOLUTAMENTE. vedremo mai la pensione noi? sì, quella sociale, se trump non ci ammazza prima. fai bene ad ammazzarti se la società fa schifo? rega io sempre stata atea e sempre lo sarò, per me c’è questo giro e poi è finito tutto e sinceramente non me la sentirei mai di farla finita per qualsiasi cosa perché non sai mai che ti aspetta nella vita. avrai occasioni prima o poi? BEH PRIMA O POI. ti piaceranno? probabilmente no ma a sto punto già il posto dignitoso sarebbe fin troppo. (peccato che i posti dignitosi non li riservano a noi.) ti gira il cazzo a sentire i cinquantenni che dicono che ci lamentiamo troppo? porca miseria se ti gira. che dovemo fà? non lo so ma la cosa è deprimente e sarebbe pure ora che qualche governo invece che decidere che siamo tutti pigri e che non vogliamo lavorare e che dovremmo levarci dal cazzo quando sto paese se non va avanti col lavoro nero va avanti sottopagando i trentenni ci si fili un minimo.
vorrei dire, non credo che non essere precario nella vita sia chiedere troppo.
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italianaradio · 4 years
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Black Widow: le action figure rivelano il costume completo di Red Guardian
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Black Widow: le action figure rivelano il costume completo di Red Guardian
Black Widow: le action figure rivelano il costume completo di Red Guardian
Black Widow: le action figure rivelano il costume completo di Red Guardian
Tra i nuovi personaggi che verranno introdotti nell’attesissimo Black Widow, il cinecomic interamente dedicato al personaggio della Vedova Nera interpretata nel MCU da Scarlett Johansson, figura anche Red Guardian, che avrà il volto di David Harbour, star della serie Stranger Things e del recente reboot di Hellboy.
Il primo trailer ufficiale di Black Widow ci ha permesso di dare un primo sguardo a quello che sarà il look del Guardiano Rosso, ma adesso è grazie alla Hasbro che possiamo osservare ancora più nel dettaglio il costume che sfoggerà l’agente speciale nel cinecomic in arrivo al cinema il prossimo anno.
La società statunitense che produce giocattoli, infatti, ha annunciato la nuova linea di action figure interamente dedicata al cinecomic che darà ufficialmente il via alla Fase 4 dell’Universo Cinematografico Marvel. È proprio una prima immagine ufficiale delle bambole giocattolo ad offrirci uno sguardo completo al costume di Red Guardian, con tanto del tradizionale scudo che il Difensore brandisce nei fumetti.
Non abbiamo la conferma che anche nel film vedremo David Harbour entrare in azione con lo scudo, dal momento che questo tipo di action figure si basano generalmente su concept art e non sul prodotto finito.
Potete vedere l’immagine delle action figure di Black Widow, che includo anche i personaggi di Vedova Nera e di Taskmaster, di seguito:
LEGGI ANCHE – Black Widow: il vero motivo dietro al fisico di Red Guardian
La regia di Black Widow è stata affidata a Cate Shortland, seconda donna (dopo Anna Boden con Captain Marvel) a dirigere un titolo dell’universo cinematografico Marvel, mentre la sceneggiatura è stata riscritta nei mesi scorsi da Ned Benson (The Disappearance of Eleanor Rigby). Insieme alla Johansson ci saranno anche David Harbour, Florence Pugh, e Rachel Weisz.
Dopo lo straordinario successo di Avengers: Endgame, diventato il maggiore incasso mondiale di sempre, Scarlett Johansson riprende il suo ruolo di Natasha Romanoff/Black Widow.
Fonte: Screen Rant
Cinefilos.it – Da chi il cinema lo ama.
Black Widow: le action figure rivelano il costume completo di Red Guardian
Tra i nuovi personaggi che verranno introdotti nell’attesissimo Black Widow, il cinecomic interamente dedicato al personaggio della Vedova Nera interpretata nel MCU da Scarlett Johansson, figura anche Red Guardian, che avrà il volto di David Harbour, star della serie Stranger Things e del recente reboot di Hellboy. Il primo trailer ufficiale di Black Widow ci […]
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Stefano Terracina
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senzasterischi · 6 years
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“Senza veli” e senza lode
Ho letto Fight Club nel 2012 e nei due anni successivi ho divorato anche Soffocare, Survivor, Invisible Monsters, Rabbia, Diary, Ninna-nanna e poi Gang bang. Ecco, Gang bang è stato l’inizio della fine.
Chuck Palahniuk è per molti versi un autore incredibile. Ha incominciato sfornando un cult e poi è riuscito a mantenersi allo stesso livello per un decennio, superando spesso anche il proprio esordio (scrivendo, per esempio, Rabbia). E ha fatto tutto questo rimanendo se stesso.
Normalmente uno scrittore, specie uno scrittore con una voce personale e incisiva come quella di Palahniuk, dopo un capolavoro come Fight Club ha due strade davanti a sé: cambiare o agonizzare. Ma lui non ha fatto nessuna delle due cose.
Per un decennio, appunto.
I suoi personaggi sono rimasti simili fra loro per libri su libri, senza che la qualità calasse. Nella stragrande maggioranza dei libri di Palahniuk c’è un Tyler: il Tyler vero, cioè Tyler Durden di Fight Club, e poi tutti gli altri simil-Tyler, come Peter di Diary, Brandy di Invisible Monsters o Rant, il meraviglioso Rant Casey di Rabbia. Tutti animati dalla stessa furia contro la società che si traduce in spirito autodistruttivo, tutti originali, folli, cupi e tutti pronti a sfornare motti nichilisti e ripeterli ossessivamente. E non sono delle copie. Sono dei Tyler.
Questo, fino al 2007. Nel 2008 salta fuori Gang bang, e già qualcosa non va. Perché le curiosità sul mondo della pornografia possono essere interessanti, le idee particolari ci sono, le frasi originali anche, ma la carica infuocata dei personaggi è ormai smorzata, e dalla critica a un “sistema” , inteso in modo più astratto o più concreto a seconda dell’occasione, si comincia già ad avviarsi verso la critica al mondo dello spettacolo – e si va dritti verso Senza veli (2010). Ho finito di leggere Senza veli ieri e sono più che delusa.
Senza veli, dunque. Storia di Katherine Kenton, celebrità dell’Hollywood dei tempi d’oro, ormai alle prese con l’invecchiamento, che cade fra le braccia del giovane Webster Carlton Westward III. Tutto raccontato da Hazie Coogan, che ufficialmente è la domestica di Katherine, ma in pratica forgia l’intera della diva. E già la puzza di stanchezza arriva. A rifletterci, quasi tutti i protagonisti dei romanzi precedenti erano piuttosto giovani, o come minimo la loro vita giovanile occupava parecchi flashback. L’unico personaggio giunto ormai “alla fine della corsa”, dopotutto, era la protagonista di Gang bang – ma questo non vuol dire nulla.
Ci sono un paio di spunti interessanti – la commistione delle arti, il libro scritto come se fosse un film ma che non è una sceneggiatura, rimane un romanzo, e tutti i contrasti che ne vengono fuori, e poi le citazioni e tutto quel che significano, eccetera. Non voglio dire che sia un romanzo da buttare. Solo che è un romanzo stanco.
Non c’è un Tyler. Perfino la Cassie Wright di Gang bang, dopotutto, mirava all’autodistruzione, anche se con minore autocoscienza teorica rispetto ai suoi predecessori. Invece in Senza veli manca proprio la consapevolezza della crisi, della mancanza di punti di riferimento. I personaggi sono focalizzati sui loro obbiettivi, più o meno alti, più o meno malati, ma pur sempre estremamente individuali. Manca l’afflato universalizzante, il desiderio di sottrarsi a qualcosa di enorme per diventare, fra l’altro, un simbolo – un eroe del nulla, ma comunque un eroe.
La visuale di Hazie Coogan è estremamente ristretta. Quanto agli altri personaggi, sono poco più che cartapesta.
E ho pure integralmente previsto il finale, perché Palahniuk in questo libro non scrive altro che la caricatura dei suoi stessi romanzi. Scrive “un finale sorprendente alla Palahniuk”, che quindi non sorprende affatto.
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Che dire? Guardo la sua produzione più recente: il seguito di Dannazione, il seguito di Fight Club. La sensazione di spossatezza continua a dominare sin dall’idea stessa di seguito di. In realtà non è accaduto nulla di strano: anzi, qualunque altro autore avrebbe cominciato a parodiare se stesso sin dal ’97, subito dopo Fight Club. Palahniuk ha resistito in maniera impressionante.
Solo che adesso è l’ora di cambiare, di fare qualcosa di veramente nuovo, che non abbia più alcun rapporto con le vecchie glorie – anche solo per evitare un confronto il cui esito negativo è ormai abbastanza scontato. È ora di superare il superamento, di fare l’avanguardia dell’avanguardia, eccetera, eccetera. Direi che è ora di tornare giovani.
Lo diceva anche lui, no?, nel ’96: “Non c’è nulla di statico. Tutto va a pezzi”.
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Ciao! Ho visto il tuo tag sul post, e ti ringrazio tantissimo! Sono tipo 3 giorni che mi dico “adesso lo faccio, adesso lo faccio” e poi passo la vita a fare straordinari a lavoro. Però, ecco, ci tenevo a ringraziarti! E a dirti che prima o poi lo farò anche io (che poi magari manco ti frega giustamente eh). Rant finito :D
Ahh non ti preoccupare, non volevo obbligare/stressare nessuno con quel tag, sei liberissima di fare come preferisci❤❤
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