Ugo Liberatore, Nero veneziano, 1978

Emilia-Romagna: l'azienda Pinsami di Reggio Emilia presenta alla Regione un piano di investimenti di quasi 21 milioni di euro e 67 nuove assunzioni.

Emilia-Romagna: l'azienda Pinsami di Reggio Emilia presenta alla Regione un piano di investimenti di quasi 21 milioni di euro e 67 nuove assunzioni. Ridurre i consumi energetici e sostituire parte delle fasi manuali ancora utilizzate nel ciclo produttivo, soprattutto nel reparto di confezionamento, attraverso una linea altamente automatizzata. Ma anche implementare una piattaforma Mes (Manufacturing execution system) in grado di gestire le fasi della produzione attraverso istruzioni alla linea produttiva e la raccolta di informazioni relativa ai lotti produttivi capace di garantirne la tracciabilità. Con l'obiettivo di incrementare la produzione, fino a triplicarla, realizzare nuovi prodotti, ridurre le emissioni di CO2 di circa il 15-20% e aumentare l'occupazione. Questo, in sintesi, il piano di Pinsami Srl, controllata da Deutsche Invest Capital, un fondo finanziario tedesco, è azienda di produzione di prodotti di panetteria freschi con due stabilimenti a Reggio Emilia ed è leader internazionale nella realizzazione della 'pinsa', una specialità della cucina italiana composta da un impasto con un mix di farine, un'alta percentuale di acqua e una lunga lievitazione che la rende molto digeribile. Il programma di investimenti è incluso in una proposta presentata al ministero delle Imprese e del Made in Italy per accedere alle agevolazioni previste dal bando di 'Contratto di sviluppo'. La Regione, chiamata a esprimere un parere di merito, ha confermato la coerenza della proposta con le priorità di sviluppo regionali. Il parere positivo di viale Aldo Moro, notificato ufficialmente oggi a Invitalia, delegata alla procedura dal Mimit, è arrivato dopo la presentazione da parte di Pinsami all'assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla. Entrambi i siti produttivi reggiani sono dotati di linee di produzione semiautomatiche. Gli investimenti di completa automazione però saranno realizzati in un solo stabilimento e ammontano complessivamente a quasi 21 milioni di euro comprendendo anche una previsione di nuove assunzioni pari a 67 persone con ricadute positive sui fornitori e sull'intera filiera food dell'Emilia-Romagna. L'investimento porterà ad un incremento della capacità produttiva di circa tre volte rispetto all'attuale, oltre all'inserimento di nuovi prodotti all'interno della gamma. "Programmi di investimento come questo rafforzano il perimetro della nostra food Valley, in quanto non vanno solo a rafforzare l'azienda, ma l'intera filiera territoriale collegata in particolare all'acquisto di materie prime - commenta l'assessore Colla-. La tracciabilità delle produzioni è la direzione obbligata per stare sul mercato di qualità e la scelta di investire su tecnologie di automazione ed efficientamento energetico permette alle imprese dell'Emilia-Romagna, come Pinsami, di continuare a competere nel mondo, creando al contempo nuova occupazione stabile". "Siamo molto orgogliosi di poter far parte e sostenere il motore della crescita della nostra Regione, e non solo: per il terzo anno rientriamo, infatti, nel ranking del Financial Times che accredita la nostra realtà tra quelle con più alta crescita di fatturato addirittura in ambito europeo. – dichiara Fabio Grillo, Ceo Pinsami- Un risultato straordinario che siamo riusciti a raggiungere grazie al successo del prodotto Pinsa, in Italia e all'estero, ma non solo. Innovazione, qualità e comunicazione sono i nostri asset aziendali. Le chiavi di volta della nostra crescita." Per la Regione il programma di investimento presentato all'azienda reggiana è pienamente coerente con la propria programmazione, in linea con la legge regionale per la promozione degli investimenti in Emilia-Romagna, oltre che con la programmazione regionale prevista dal Patto per il Lavoro e per il Clima, con la Strategia di specializzazione intelligente S3 e i Programmi regionali per la ricerca industriale, l'innovazione e il trasferimento tecnologico e per le attività produttive.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article

https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/il-prodotto-viso-iconico-ed-economico_7.html Il prodotto viso iconico ed economico amato dalle Ferragni Conoscete già ogni singolo dettaglio dell'intervista rilasciata da Chiara Ferragni a Fabio Fazio nella serata di domenica. Ma sapreste dire quale prodotto beauty ha accompagnato la business woman in camerino, aiutandola a rinfrescare la pelle del viso appena prima del via alle riprese? Lo abbiamo scoperto da un post condiviso su Instagram da Valentina Ferragni: la sorella minore di Chiara si è fatta fotografare nel camerino prima dello show televisivo ed ecco che nello scatto è entrato anche un prodotto bestseller per la cura della pelle. Ve lo sveliamo all'istante. E, spoiler, potreste averlo visto infinite volte nel beauty cabinet di vostra madre. Il prodotto beauty iconico presente nel camerino tv di Chiara Ferragni Alleato del benessere cutaneo, il prodotto presente nel camerino di Chiara Ferragni fa parte della gamma di Acqua Alle Rose. Bestseller senza tempo, oltre che cosmetico low cost, punta tutto sull'estratto di rosa chinensis, rinomata per le sue proprietà lenitive. Basta vaporizzarne il tonico su viso, collo e décolleté per ottenere un immediato effetto comfort, con azione idratante, calmante e riequilibrante della pelle. Ci si innamora della sua versatilità. Acqua Alle Rose Spray Lenitivo è, infatti, il classico multitasker: lo potete vaporizzare come un tonico su pelle detersa, come primer appena prima di truccarvi o come fissante del make-up. Quel che fa, in ogni momento della giornata, è rinfrescare e lenire la pelle, idratandola con delicatezza e avvolgendola in una romantica fragranza di rosa. Aggiungiamo che secondo la medicina cinese il profumo di rosa aiuta a curare il mal d'amore. Vista la crisi di Chiara Ferragni e Fedez, un toccasana a 360 gradi.

La Casa del disegno: il paradiso di chi ama il disegno e la stampa

La Casa del disegno di Fabio Falceri è il punto di riferimento per tutto quello che riguarda la scolastica e la cancelleria per ufficio, il servizio copie, le stampe e la realizzazione timbri. Situato a Locate di Ponte San Pietro, in provincia di Bergamo, il negozio offre una vasta gamma di prodotti e servizi di qualità, a prezzi competitivi e con la massima professionalità. Continue reading La…

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PRODOTTI DI QUALITÀ E CHE VOGLIONO BENE ALL'AMBIENTE

SINERGIA A TORINO TRA NICOLETTI ARREDAMENTI E DORSAL

Attenzione alla qualità dei prodotti e all'impronta ecologica. Nella zona del Torinese Nicoletti Arredamenti da quasi 70 anni è tra le eccellenze italiane dei negozi specializzati nell’arredamento e nel bedding. Per questo Dorsal l’ha nominato come rivenditore del mese, premiando l’entusiasmo e la professionalità che contraddistinguono lo showroom. A raccontarci la storia e la visione di Nicoletti Arredamenti è Federico insieme ad Alessio e Fabio Nicoletti, attuali titolari insieme ad Anna e Loredana Nicoletti di questo showroom in provincia di Torino a cui si aggiunge il Sofa Store di Carema (TO), specializzato nella vendita di divani.

“Il negozio è stato aperto nel 1955 da mio nonno - racconta Federico Nicoletti - e agli inizi era una falegnameria che poi nel tempo è evoluta in negozio fino a specializzarsi anche nel bedding”. Lo showroom di Settimo Vittone si sviluppa in 1200 mq di esposizione, di cui circa 50 mq sono tutti dedicati a Dorsal. “Sono tre anni che abbiamo avviato la collaborazione con Dorsal - spiega Nicoletti -. L'abbiamo scelta perché ci piace che sia un’azienda familiare e abbia un orientamento ecologico e sostenibile, tematiche che ci sono molto care. Troviamo inoltre - ha aggiunto - che sia un’azienda dinamica, capace di stare al passo coi tempi. Abbiamo anche avuto modo di visitarla personalmente e di partecipare ai corsi di formazione, molto interessanti anche per conoscere approfonditamente tutti i prodotti”. Nel corner Dorsal, oltre ai materassi e supporti anatomici anche cuscini e i letti Simplicity.

“Tra i materassi più venduti figurano gli schiumati Dorsal. Inoltre Elisir 5000 piace davvero molto - specifica il titolare - Per il corretto completamento del sistema letto offriamo anche l’intera gamma di supporti anatomici in legno ed acciaio e la vasta gamma di letti e accessori Dorsal”. Nello showroom Nicoletti, Dorsal può contare su un corner con circa 8 postazioni fisse per la prova della clientela. “In questi tre anni abbiamo ricevuto davvero tanti feedback positivi - racconta -: chi ha acquistato Dorsal dietro un nostro consiglio è rimasto molto soddisfatto e ha migliorato decisamente la qualità del suo sonno”.

Oltre a questo, i tre titolari sottolineano anche l’importanza della filosofia ecosostenibile intrapresa da tempo da Dorsal. “Come Dorsal - sottolinea Federico - anche noi siamo molto sensibili a questa tematica, infatti abbiamo installato pannelli fotovoltaici sul tetto del magazzino per essere maggiormente autosufficienti dal punto di vista energetico e siamo attenti alla differenziamento degli imballi. Inoltre abbiamo selezionato Dorsal proprio per le sue scelte di eco-compatibilità e attenzione all’ambiente e per il fatto che abbia ottenuto certificazioni ambientali come quella FSC. Sono tematiche a cui diamo molto valore e che vengono ben recepite dalla nostra clientela molto attenta soprattutto alla qualità e durata di ciò che compra”. Un bellissimo showroom a cui si accompagna un servizio attento alla clientela, in tutte le fasi, anche quella del post vendita: qualità che rendono lo showroom Nicoletti un vero punto di riferimento in provincia di Torino per il bedding.

Ringraziamo la famiglia Nicoletti per aver scelto di collaborare con Dorsal e aver “sposato” la sua filosofia green. La famiglia Moretti coglie l’occasione per augurargli una lunga continuazione del suo cammino imprenditoriale nel segno della tradizione ma anche della capacità di innovarsi e di fare scelte etiche e attente al benessere del nostro Pianeta.

Nicoletti Arredamenti si trova a Settimo Vittone in fr. Torre Daniele (TO). Per maggiori info tel. 0125757718

oppure email [email protected]

Il negozio è aperto

dal martedì al sabato dalle 9 alle 12.30e dalle 15 alle 19

mentre il giovedì è aperto con orario continuato dalle 9 alle 19.

nero veneziano / damned in venice (it, lliberatore 78)

tagged by @spin-in-the-hairpin and @eneabastianini23, thank you my loves! <3

rules: answer 30 questions and tag 20 blogs you are contractually obligated to know better

Name/nickname: sarah - but i call by a few nicknames, saz, ginge and whatever my girlfriend calls me

Gender: female

Star sign: aries, petty queen af

Height: 5ft 4in

Time : 19:32

Birthday: march 23rd

Favorite bands/groups: years & years, fall out boy, gamma skies

Favorite solo artist: phil collins

Song stuck in your head: omen - disclosure ft sam smith

Last movie: i honestly don’t watch movies

Last show: hells kitchen

When did I create this blog: to scream into the void

What do I post: a mishmash of my favourite motorsports - sexy electric bois and sexy men on bikes, oh and sometimes fabio’s tits. 

Last thing I googled: how to get rid of headaches

Other blogs: i have another blog that i don’t use to keep like 3 saved urls i have 

Do I get asks: not really rip me

Why I chose my url: because robin is my favourite formula e and i wanted a change

Following: 353

Follower: 2,019

Average hours of sleep: not enough (i keep waking up early and then going back to sleep on and off)

Lucky number: 10

Instrument: i can play the guitar but i am very rusty

What am I wearing: fluffy socks and pyjamas that really need a good wash that are covered in rainbows

Dream job: retired and rich

Dream trip: i would just like to travel again ffs, i’d go anywhere <3

Favorite food: pizza, the garlic bread from pizza express, NANDOS

Nationality: british (though like i am soon going to deplete my savings to become an irish citizen because i cba with this shit no more)

Favorite song: sussudio by phil collins 

Last book I read: the family upstairs by lisa jewell

Top three fictional worlds: hmmm i’m not sure rip me <3

i think most people have done this by now, but if you haven’t and you want to, feel free <3

Nutella, ecco perché per me non è proprio tutto oro quel che luccica di Fabio Balocco Se mi chiedesse qualcuno cosa ne penso della Ferrero, gli risponderei che a priori bisogna diffidare dei buonisti, specie se sono imprese, per non parlare delle multinazionali. Gli ricorderei la United Colors dei Benetton, con i suoi tanti bambini dei più diversi colori e tagli degli occhi con vestiti multicolori indosso. E poi il risparmio sulla manutenzione dei viadotti. Gli ricorderei la Conad delle “persone oltre alle cose”, con l’inserviente che porta le bambole a casa delle bambine, e che ora si troverà a razionalizzare le persone del colosso Auchan in crisi. E la Ferrero? La Ferrero, con quei bimbi in parte adottati, neri o gialli, che si rimpinzano di merendine da iperglicemia al mattino, di Nutella al pomeriggio o di laici ovetti tutto l’anno e non solo a Pasqua, non mi ha mai convinto. ...Innanzitutto, sfatiamo un mito e cioè che la Nutella sia fatta con le nocciole, nel senso che di nocciole ne vede ben poche: da un’inchiesta del Fatto Alimentare risultava che metà del contenuto di un barattolo è costituito da zucchero e solo il 13% di nocciole. Tanto per dire, la Crema Novi di nocciole ne ha il 45%. Questo giustifica ampiamente il fatto che la Nutella costi così poco: è fatta con ingredienti non così nobili. E fra questi il famigerato olio di palma (meno caro di tutti gli altri grassi utilizzabili)... varie aziende come la Barilla, la Coop e altre hanno deciso di smettere di utilizzarlo. La Ferrero no. Ma torniamo alle nocciole. Quelle utilizzate per la Nutella non solo sono poche, ma sono anche di qualità inferiore: quasi certamente provengono dalla Turchia, che è il maggior fornitore di nocciole della multinazionale. Qui, in Turchia, la raccolta delle nocciole è fatta a mano, data la pendenza dei terreni e – tutto il mondo è paese – a prezzi da fame da braccianti stagionali. È quanto emerge dall’inchiesta di Internazionale dal titolo significativo Il gusto amaro delle nocciole. Le nocciole di qualità, cioè quelle italiane, la Ferrero se le riserva per i prodotti di alta gamma, come i Rocher. Avere una produzione sempre più estesa di nocciole in Italia preserva la Ferrero da possibili problemi di carattere internazionale, considerata la situazione interna in Turchia ed anche in Cile, da cui una parte dei rifornimenti provengono, ed è probabilmente questo il motivo per cui essa ha creato una Ferrero Hazelnut Company, con sede in Lussemburgo (come del resto la Ferrero International SA, mentre la cassaforte di famiglia, la Fedesa, ha sede a Montecarlo) – nazione questa notoriamente tenera nel campo delle imposte – con il compito di ampliare la produzione delle nocciole nostrane, in particolare quelle piemontesi e viterbesi. Peccato che la produzione di nocciole non sia propriamente salubre per l’ambiente... E veniamo al perché mi occupo nuovamente di nocciole e in particolare della Ferrero. Tutto deriva dalla frase di Matteo Salvini, secondo cui lui non mangia la Nutella perché è prodotta con nocciole turche. Salvini spesso parla per far prendere aria alla bocca e molti ci cascano. A parte il fatto che, se dovessimo badare alla provenienza delle materie prime dei prodotti lavorati, ahimè sarebbero dolori; a parte il fatto che, come visto, in realtà nella Nutella di nocciole ce ne sono ben poche, diciamo che una motivazione più seria per non comprarla potrebbe essere che, con tutto quello zucchero e quell’olio di palma, magari la Nutella non è proprio il massimo per la crescita di bambini e ragazzi. La Ferrero stessa ne è consapevole. Infatti, nel 2012, una donna negli Stati Uniti la chiamò in causa in una class action per “pubblicità ingannevole” – posto che la Ferrero definiva la Nutella un “alimento per una colazione equilibrata” – e la multinazionale accettò di pagare una multa di tre milioni di dollari per evitare il contenzioso. Invece di ribattere a Salvini argomentando nel suo stesso campo, cioè quello della Nutella – com’era agevole fare -, c’è chi ha difeso a spada tratta la Ferrero ... Se andate ad Alba, lo so, tutti vi diranno un gran bene della Ferrero, che ha creato ricchezza, posti di lavoro e quant’altro. Tutto vero, ma forse, dico forse, non è proprio tutto oro quello che luccica.

Romancelandia asks: 💘 send me an author to ask me a question 💘

Barbara Cartland: Favourite author?

Alisha Rai: Favorite era? (i.e. when they were written, not when set)

Eve Dangerfield: Favourite setting for historicals?

Anne Mather: Favourite contemporary setting/sub-genre

Georgette Heyer: Third or first person tense?

Lisa Kleypas: Hero/ine you’d most like to date

Jane Austen: Hero/ine you’d most like to be friends with

Amanda Quick: Hero/ine you most relate to

Julie Anne Long: Historical or contemporary?

Mariana Zapata: Open or closed door sex scenes?

Anne Hampson: Erotic or clean romances?

Elizabeth Hoyt: Paranormal or science fiction?

Nalini Singh: Favourite tropes

Alyssa Cole: Least favourite tropes

Rose Lerner: Favourite / Least favourite series

Sandra Marton: Favourite romantic non-romance or love story

Skye Warren: Any problematic faves?

Ainsley Booth: Position on HEAs

Abby Green: Position on HFNs

Kristen Ashley: Position on the “romance novels are feminist” discourse

Carla Kelly: Position on the “calling romance novels trashy is problematic” discourse

Diana Palmer: Position on the “are romance novels porn” discourse

Johanna Lindsey: Position on the “romance novels represent the female gaze” discourse

Mary Jo Putney: Position on the “calling romances without sex ‘clean’ or ‘sweet’ is implicitly slut shaming romances with sex” discourse?

Cara McKenna: What’s your hot take on the “forced seduction” trope?

Abigail Barnette: Opinion of Fifty Shades of Grey

Tessa Bailey: Opinion of Twilight

Kathleen E. Woodiwiss: Opinion of Pride & Prejudice

Lynne Graham: Opinion of Harlequin Mills & Boon

Tessa Dare: Opinion of bodice rippers

Sylvia Day: Opinion of Fabio

Roni Loren: Opinion of male romance authors

Courtney Milan: All-time favourite romance novel

Jana Aston: Favourite contemporary romance

Judith McNaught: Favourite historical romance

Alexa Riley: Physical or digital books?

E.L. James: Internal drama or external drama

Sarah MacLean: Favourite heroine/s

Maya Rodale: Least favourite heroine/s

Penny Reid: Favourite hero/s

Megan Hart: Least favourite hero/s

Stephenie Meyer: Favourite and least favourite couple/s

Beverly Jenkins: First romance novel you ever read

Sabrina Jeffries: How long have you been reading romance novels?

Loretta Chase: Last romance novel you read

Christina Lauren: Do you need to start a series from the beginning, or can you just dive in anywhere?

Chuck Tingle: How strong does your HEA have to be?

Julia Quinn: Underrated author/s

Mary Balogh: Most overrated author/s

Violet Winspear: Most overrated book/s

Sara Craven: Most underrated book/s

Susan Elizabeth Phillips: Best romance by a debut author?

Madison Faye: Favourite romance by a non-romance author

Nora Roberts: Least favourite hero and heroine archetypes

Eloisa James: What are you reading when you’re not reading romance?

Teresa Medeiros: Other media property you wish was a romance novel

Laura Lee Guhrke: Last romance novel you DNFed

Cat Sebastian: Alpha, Gamma, or Beta heroes?

Jeannie Lin: Ideal hero and heroine archetypes

Helen Hoang: Sexually experienced or inexperienced heroines?

Lucy Monroe: Sexually experienced or inexperienced heroes?

Lorraine Heath: When you choose a book do you look for tropes, plots or authors?

C.D. Reiss: Puns in titles: 👍 or 👎?

Emily Bronte: Favourite cover designs/illustrations

Maya Banks: Least favourite cover design

Penny Jordan: What would you like to see more of in romance novels?

Lauren Blakey: What would you like to see less of in romance novels?

Betty Neels: What do you think are the high and low points of the genre?

Jill Shalvis: Finish this sentence: “Romance novels are__________”

~Please feel free to reblog and play along, I only ask that if you do so to please send an ask either to me or the person you reblogged this from (or both, if you’re feeling particularly social/generous!) to keep the game going~

Atelier Tapis Rouge collabora con Fabio Novembre nella realizzazione di un’esclusiva capsula collection che sarà presentata alla prossima edizione del Salone del Mobile. Il brand, leader nel mondo nel settore dei tappeti di alta gamma, presenterà alla 60° edizione della manifestazione una nuova collezione che vedrà la firma del celebre designer e architetto, fondatore di Novembre Studio. https://www.fashionluxury.info/it/

January 18

Fabio Motta/EPA

Brazil commences the nation’s immunizations beneath the outstretched palms of the Christ Redeemer sculpture in Rio de Janeiro. The country, which is facing outbreaks of both the Alpha (‘British’) and Gamma (‘Brazil’) strain, has only ordered 6 million doses of vaccine for a population of 213 million

Amanda Perobelli/Reuters

The country’s ultra-conservative leader, Jair Bolsonaro, has spent much of the past year downplaying the virus and insisting that it is no more dangerous than the common cold. With 210,000 Brazilians dead of COVID, his people’s anger grows. In Sao Paolo, his photo is projected onto the side of a building, alongside text reading “How many more deaths until impeachment”

Medicina estetica a Milano, il centro perfetto per te

Medicina estetica a Milano, il centro perfetto per te Milano è una città frenetica, caotica e una terra del business ma non solo. Qui c’è anche la settimana della moda e una cura incredibile all’estetica; non solo il look deve essere minuziosamente impeccabile e personale ma è anche importante prendersi cura di sé. Trattamenti per contrastare l’invecchiamento, per mantenere il corpo tonico, diete e tantissimo sport sono solo alcune delle scelte che cittadini uomini e donne praticano ogni giorno per potersi sentire parte del meccanismo. Come ci spiega Juneco, centro di medicina estetica a Milano, il numero di richieste di trattamenti è in forte aumento soprattutto post Covid-19. Le persone hanno scelto di prendersi molto più cura di sé, anche dal punto di vista dell’aspetto. Centro di medicina estetica a Milano: perché scegliere Juneco? Juneco è un punto di riferimento a livello nazionale, dal nord al centro-sud perché i centri Juneco sono solo fino a Roma, sono presenti 7 centri per poter andare incontro alle esigenze di ogni paziente raggiungendo una sede vicina senza doversi spostare di regione. Punti di riferimento a Milano sono sia Juneco CityLife sia Juneco Milanofiori,entrambi centri aperti dalle 9 alle 21. Il dott. Fabio Caviggioli è il direttore sanitario, si assicura che sia tutto in ordine per ciò che riguarda la parte medica. Lo staff è supervisionato dalla direttrice della clinica. I benefici sono i medesimi a cui Juneco ci ha già abituato: trattamenti all’avanguardia, i migliori macchinari e prodotti top di gamma certificati da beauty passport ma soprattutto la possibilità di pagare a rate con Pagolight e Scalapay. I trattamenti di medicina estetica più amati dalla città meneghina Milano, con la sua reputazione di capitale della moda e dell’arte, non è solo un centro di innovazione nel mondo del fashion e del design, ma anche un punto di riferimento per la medicina estetica che combina scienza e innovazione per aiutare le persone a raggiungere la bellezza desiderata e a migliorare la loro fiducia in sé stesse. - Iniezioni di Botox. Le iniezioni di Botox riducono le rughe, come quelle sulla fronte, quelle attorno agli occhi o nella zona della glabella; il botulino agisce sui muscoli responsabili dei segni del tempo, dando alla pelle un aspetto più liscio e giovane. - Trattamenti riempitivi. I riempitivi dermali, come l’acido ialuronico, sono utilizzati per correggere rughe statiche e per aumentare il volume in diverse aree del viso, come labbra, guance e zigomi; sono apprezzati perché offrono risultati immediati e naturali, rendendoli una scelta popolare per chi desidera un aspetto più fresco e giovane. - Trattamenti Laser. I trattamenti laser per la pelle sono ampiamente richiesti nella capitale lombarda e sono perfetti per fronteggiare una serie di problemi estetici, come macchie scure, cicatrici da acne, rughe sottili e couperose. I diversi tipi di laser vengono utilizzati in base alle esigenze del paziente, contribuendo a migliorare la texture e il tono della pelle. - Peeling Chimici. I peeling chimici sono nella top 5 dei trattamenti più richiesti; l’applicazione della soluzione chimica sulla pelle rimuove lo strato superficiale danneggiato aiutando a ridurre le macchie, le rughe sottili e migliorando la lucentezza generale della pelle. - Trattamenti per la Riduzione del Grasso. Con l’aumento dell’attenzione alla forma fisica e al benessere, i trattamenti di riduzione del grasso sono sempre più richiesti. Parliamo ad esempio di liposuzione non chirurgica o trattamenti con ultrasuoni mirano a lavorare sulle aree di grasso localizzato che possono essere difficili da eliminare con solo dieta ed esercizio fisico.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article

https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/il-prodotto-viso-iconico-ed-economico.html  Il prodotto viso iconico ed economico amato dalle Ferragni Conoscete già ogni singolo dettaglio dell'intervista rilasciata da Chiara Ferragni a Fabio Fazio nella serata di domenica. Ma sapreste dire quale prodotto beauty ha accompagnato la business woman in camerino, aiutandola a rinfrescare la pelle del viso appena prima del via alle riprese? Lo abbiamo scoperto da un post condiviso su Instagram da Valentina Ferragni: la sorella minore di Chiara si è fatta fotografare nel camerino prima dello show televisivo ed ecco che nello scatto è entrato anche un prodotto bestseller per la cura della pelle. Ve lo sveliamo all'istante. E, spoiler, potreste averlo visto infinite volte nel beauty cabinet di vostra madre. Il prodotto beauty iconico presente nel camerino tv di Chiara Ferragni Alleato del benessere cutaneo, il prodotto presente nel camerino di Chiara Ferragni fa parte della gamma di Acqua Alle Rose. Bestseller senza tempo, oltre che cosmetico low cost, punta tutto sull'estratto di rosa chinensis, rinomata per le sue proprietà lenitive. Basta vaporizzarne il tonico su viso, collo e décolleté per ottenere un immediato effetto comfort, con azione idratante, calmante e riequilibrante della pelle. Ci si innamora della sua versatilità. Acqua Alle Rose Spray Lenitivo è, infatti, il classico multitasker: lo potete vaporizzare come un tonico su pelle detersa, come primer appena prima di truccarvi o come fissante del make-up. Quel che fa, in ogni momento della giornata, è rinfrescare e lenire la pelle, idratandola con delicatezza e avvolgendola in una romantica fragranza di rosa. Aggiungiamo che secondo la medicina cinese il profumo di rosa aiuta a curare il mal d'amore. Vista la crisi di Chiara Ferragni e Fedez, un toccasana a 360 gradi.

2021 Mid-Year Report

A lot of things can change in a year, but even more things can change in six months than you think. This is going to be a special post styled like my end-of-year reviews that focuses on the events of the past six months. I don’t know if I’ll be doing this again next year because I felt like making this post; in fact, I don’t know when I’ll stop posting my end-of-year reviews either.

Looking back at Sea Princesses

This time last year, I was in the midst of the second coronavirus lockdown in Melbourne, unemployed on double benefits without needing to look for work. At the same time, I was working on translating and reviewing the Princesas do Mar books, which I had brought from Amazon the month before. My original intention was to buy the books once I had saved up enough money from putting aside part of my paycheck, but looking back, I knew I made a better decision buying the books when I did.

At the same time, Fabio Yabu had also released the main series books as ebooks on Amazon Kindle and would begin releasing translated versions of the first four literacy series books on there as well. A year on, the last two literacy series books have still not been published as yet, though Ubook would publish them as audiobooks in Brazil (with the exception of Turtles in Danger for some reason). In our communications, Yabu had expressed interest in publishing translated versions of the main series books (based on my translations), but the last time we spoke in May, he stated that he had a lot going on, so that has been put on hold for the time being.

From time to time, I go on the wiki and make edits wherever I feel like. This isn’t something that I really needed to express, but I wanted to do so because I am planning on putting the translated episode names on their respective pages eventually. That information was originally posted on the International Entertainment Project Wiki before they planned to move the episode lists to Miraheze but never ended up doing so. Though the episode lists with the translated episode names have been taken down from the IEP Wiki, I have managed to save them and I will put them up on the Sea Princesses Wiki gradually and eventually. Keep in note that the only languages I have all the translated titles for are Brazilian Portuguese, Castilian Spanish and German; sources for other languages are always appreciated.

I’ve been thinking about this question time and time again over the years, but I’ve never brought myself to bring it up on Tumblr until now - Would I like to see a reboot, revival or continuation of Sea Princesses? My answer is both yes and no. I say yes because there is so much unexplored potential and unanswered questions in both the books and animated series with things like the Barracuda Kingdom saga, Marcello and Marcela, more interactions with other characters, more focus on other characters and so forth. However, I also say no because usual reboot criticism aside (character designs are shit, story is shit etc), I fear that the character designs of the Sea Princesses may not sit right with certain people and that they may be misconstrued as jailbait or something like that. While it would be nice to see something new in regards to Sea Princesses someday, that all depends on whether Fabio Yabu is interested in revisiting it like he did the Combo Rangers nearly a decade ago. And besides, if Yabu isn’t interested, then who needs him when I’ve made so much Sea Princesses content over the past few years, including my takes on the continuation of the series in Kisekae Insights? Which brings us to our next topic...

Kisekae Insights and my transition into adult life

In case you haven’t heard, I started at a new job at the end of May and it’s been quite full-on. Amidst all the distractions around me and my commitment to finish up my personal project by the end of this year, I don’t know if I’m going to be able to make two instalments of Kisekae Insights per month as I promised in #21, but as I made clear from the very start, there is no set schedule for the series, so this isn’t necessarily the end of the second run. I decided to just take the rest of my personal project at my own pace and I will possibly do likewise with Kisekae Insights.

Coronavirus and vaccines

At the start of June, Melbourne went into a week-long circuit breaker lockdown that later became two weeks long. This was our fourth lockdown after a short third lockdown in February that lasted five days. And it just so happened that I had to start working from home because of it. It’s not that bad, I’m currently doing a mix of WFH and onsite working so I don’t have to wake up at 6 AM (play on my phone and wake up at like 6:30) and take two hours of public transport just to get to work five days a week.

Numerous variants of the coronavirus have been discovered in the past year. We have variants originating in the UK (Alpha/B.1.1.7), South Africa (Beta/B.1.351), Brazil (Gamma/P.1) and India (Delta/B.1.617.2) among others. The Indian (Delta) variant in particular has been the reason for the recent lockdowns in Australia.

In regards to the naming of the coronavirus and its variants, it’s absolutely funny how their timing came about. When the original coronavirus started in Wuhan, China and was declared to the WHO on 31 December 2019, the WHO named the resulting disease COVID-19 on 11 February 2020, keeping in mind that Asian crybabies were crying about “China Virus”, “Wuhan Virus” or “Kung Flu” back then and are probably still crying about it now. At the start of June, the WHO announced that they would use Greek letters to refer to the variants when the media have used “UK variant”, “Indian variant” etc for months, which is longer than it took mainstream media and society to adopt the name COVID-19. Though their motivation to do this is to prevent stigmatisation like with the original coronavirus, I have heard nothing about British, South African, Brazilian or even Indian people being discriminated over the variants. It’s almost like people have more problems with “China Virus” than “UK variant”, “Indian variant” etc because they somehow have a need to please China and make people realise that all Asians aren’t the same. On top of that, obscuring the variants will eventually lead to people being confused over their origins when more of them inevitably emerge.

Recently, investigations into the origin of the coronavirus have been ongoing, much to China’s ongoing outrage and condemnation. When the coronavirus started, there was a theory that it somehow leaked from a lab in Wuhan; back then, people were laughed for believing it (because Trump was the one who was talking about it), but now, the mainstream media is going with that story while covering the investigations (because Biden’s the one who is talking about it now). It’s almost like a big “I told you so” from the people who knew better.

I’ve said this in my Red Pill Year post and I’ll say it again; all this fuss over naming the coronavirus and its variants to prevent stigmatisation is just an act of political correctness for China’s sake. While I have started to warm to the term COVID-19 (in a humourous and ironic sense), I still stand by my current positions so far; while I don’t entirely agree with “China virus”, I still refer to it as the “Wuhan coronavirus” because it started in Wuhan until proven otherwise beyond all reasonable doubt, whether it leaked from the lab or whatever. I’ll admit, I wouldn’t have much of a problem with this if the virus didn’t start in China. I’m a person who doesn’t really mind or care about political correctness if it’s just a little bit here and there, but given the events of the past decade, I draw the line when it comes to China.

Let’s talk about vaccines now. Vaccines have been a big topic over the past six months - in Hong Kong, Sinovac Biotech’s CoronaVac vaccine has become a meme in the pro-democracy population because to May, there were 24 deaths recorded as a result of side effects compared to the alternate BioNTech vaccine with 6 deaths. Granted, the deaths were in people aged 50 and over (possibly with underlying health conditions), but it has given people a reason to hold off or even refrain from getting the vaccine. On a side note, the “you’re going to Brazil” meme has never felt realer because CoronaVac is one of the vaccines being offered in Brazil along with Argentina, Colombia and Peru. My thoughts and prayers go to them at this point in time.

Now, I am by no means an anti-vaxxer, but I stand by the belief that coronavirus vaccines should be voluntary and not mandatory (I wish I could say the same for other vaccines, but I’d be perpetuating a double standard because adults are in control of our lives before we reach the age of majority). There are some countries and places that are providing incentives to people who get vaccinated, with quite a few of them being offered in the form of prize draws. In all honesty, given the nature of these vaccines, I don’t see the point of prize draws as incentives because there is no other benefit for those who don’t win except for protection against coronavirus, its associated symptoms, or even a release from our agonising and pitiful existences.

My main fear is that vaccine stigmatisation and discrimination might become mainstream with the existence of things like vaccine passports, where people who haven’t taken the vaccine are disallowed from accessing basic services. I can live with wearing masks indoors and on public transport and without leaving the country or even the state, but if the slippery slope gets to a point where people aren’t allowed to shop at supermarkets, eat at restaurants, take public transport or even hold a job without getting vaccinated, that’s the point where I start to become an anti-vaxxer.

There are some industries where getting vaccinated is not only highly recommended, but essential, such as health and aged care. I (luckily) don’t work in those industries so my opinion probably won’t matter, but if you work around vulnerable people regularly, then you as an individual should be responsible for taking the necessary precautions to prevent coronavirus infections and deaths.

So here’s my personal stance on this whole vaccination debacle; I will personally not be getting vaccinated for the foreseeable future, but I am not against people getting vaccinated if they so choose. This is not only because of the potential side effects or even my fear of needles (anyone who points this out to me is missing the point because my reasoning would be the same regardless of it), but because of the potential for the stigmatisation and discrimination of people who choose not to get vaccinated, the erosion of human rights for said people and most of all, the way that China has been involved in all of this; the vaccines were made to combat a virus that originated in China and I am particularly wary of some things coming from China, whether the vaccine is Chinese-made or otherwise.

Hong Kong pessimism

Things in Hong Kong have gotten worse over the past six months and they’re only about to get worser, but in spite of this, I believe that it will be all for the greater good.

Of significance, Apple Daily published their last issue on Thursday 24 June, taking down their website, social media and YouTube accounts on the same day. I used to make shitposts on a separate Facebook page by sharing their posts with satirical captions, sometimes with slurs (particularly the n-word on articles relating to mainland China) until some bitch I was having a feud with kept reporting my posts and got my page unpublished (he would have nearly taken my account with it if I hadn’t called him out and told him to kill himself, at which point we agreed to end the feud). Now that the Apple Daily Facebook page is gone, a lot of the shitposts on my personal page have gone as well; if I hadn’t deleted my separate page following the feud, chances are that I would be making plans to delete it by now because posts from that page made up a majority of my shitposts.

Since its founding in 1995, Apple Daily has been part of the mainstream media in Hong Kong, but due to its pro-democracy (and pro-Hong Kong) stance, it has been pushed to the fringe while other mainstream media outlets (like TVB) expressed pro-government/pro-police/pro-Beijing stances. While other pro-democracy news pages have popped up, there is a chance that the government may crack down on them following the enactment of the National Security Law one year ago; in short, Apple Daily was just in their way and the government will come for them eventually.

RTHK isn’t faring any better; while they are still running as a public radio and television service, they’ve been reined in by the government after their coverage of the 21 July 2019 attacks in Yuen Long. You know, the one where KKK members (in white clothes) lynched black(-clothed) people publicly in a train station and two police were seen walking away as emergency calls were being rejected? Earlier this year, some of RTHK’s programs were removed from their YouTube channel, claiming that their policy was to make content available for one year only, which is obviously not an excuse to fix their apparent pro-democracy bias.

Just last week on 25 June, there was a government reshuffling that led to a former police officer becoming chief secretary, the current police chief being the secretary for security and the deputy police commissioner becoming the chief commissioner. This just reaffirms my belief that all cops are bastards and that from 1 July, my bios on Facebook and Tumblr will be changing to highlight this and the plight of Hongkongers under these turbulent times. I’ve been wary of the Hong Kong police since their actions in the 2014 Occupy Central protests, but I officially became an ACABer sometime in 2020.

Here’s the thing. The government has outright ignored or rejected our requests for change over the years, so pro-democracy supporters are calling for a revolution, which the Chinese government somehow sees as advocating for independence, so the supporters have no hope of achieving their demands unless Hong Kong becomes independent from China, but the Chinese government is obviously not going to allow it, so they naturally turn to the international community for help. While sanctions did have an effect on the officials looming over Hongkongers, we are at an impasse right now because the next eventual step would be war, but no country wants to be responsible for firing the first shot, so the international community resorts to diplomacy while the Chinese government turns to condemning international interference in their internal affairs time and time again.

If, someday, the revolution were somehow successful and Hong Kong were to be liberated the way the protesters wanted, you know the first thing I would like to see? A fucking holocaust. I’d like to see a fucking holocaust of all the government officials who caused us suffering, the police officers who were “just following orders” and all the braindead boomers, Mainland Chinese n-words and other n-word lovers who have nothing but hatred for real Hongkongers. But hey, we all know that’s not going to happen because anyone who advocates for it is no worse than Hitler. Oh wait, that means I’m worse than Hitler because I said all that. Well, I guess that’s what I get for being pissed off at everything that’s happened and venting about it on the internet lol.

After Apple Daily’s shutdown, I have essentially doubled down on all of my beliefs. I have no sympathy for anyone who won’t stand with Hongkongers, and by that I mean anyone who actively stands against Hongkongers or turns traitor by questioning our motives and standing against them (I don’t really have an opinion on anyone who decides to stay silent because I don’t know what their true motivations would be). In short, anyone who doesn’t support Hongkongers is an n-word or n-word lover.

I’m really sorry for sounding toxic or harsh in anything I said about Hong Kong in the past couple of years. I only say these things because I really fucking love Hong Kong and I only hope that I won’t have to fear being confronted by the police or saying anything wrong the next time I visit Hong Kong with my family. Until things get really better, I’ve decided that Hong Kong is off-limits for me, but for now, let the government keep accelerating and laam chauing Hong Kong by themselves. It shows just how scared of us they are when they blame us for its eventual destruction, because in the end, it’s for the greater good.

UPDATE - 3 July 2021: I heard about the guy who stabbed a police officer then killed himself on 1 July. To be honest, I don’t feel sorry for the cop nor do I condemn what the guy did, particularly now that I’m fully into ACAB. People should be thinking about what motivated the guy to martyr himself in a lone wolf attack, namely the actions of the government over the past 24 years and the police over the last 7 years. Yet another reminder that all cops are bastards.

The US and Palestine

I have to say, Joe Biden has subverted my expectations when it came to Hong Kong and China. A lot of us feared that his administration would undo the hard work Trump’s administration did, but at the very least, they are still wary of the current situation and things have stayed pretty much the same.

As for Palestine, I would like to state that I stand with the oppressed peoples of the world and that goes for the Palestinians (and on a side note, Myanmar) as well. Jewish people have become a meme with their stereotypes and while I am not antisemitic, I apply the ACAB logic to them because it’s the system (or Jewish beliefs and Israeli governance) that is the problem here (haha AJAB lol). Ironically, it’s like Eric Cartman’s Mel Gibson fan club in real life.

Anyway, I think I’ve said enough. Despite all the harsh things I’ve said, I only hope that the world will become a better place one day, but until then, I wish you peace in these turbulent times.

沿途在　修理著熄了的曙光 祝你在亂流下平安

EMPORIO DEL MATERASSO SEI PUNTI VENDITA IN VENETO VERI SPECIALISTI DEL RIPOSO DI NATURA DORSAL

ECCO IL NEGOZIO DEL MESE DI SETTEMBRE

Sei negozi specializzati nel bedding nel cuore del Veneto che sono punti di riferimento per chi desidera dormire bene per vivere meglio. Stiamo per raccontarvi la storia di Emporio del Materasso, la società guidata dai fratelli Daniele, Stefano e Fabio Gasparini i quali, ereditando l’azienda di famiglia, gestiscono i punti vendita: a Padova in zona Arcella, a Ponte San Nicolò (Padova), a Mira (Mestre), a Mestre, a Vicenza e a Verona.

“Abbiamo ereditato l’attività dai nostri genitori - ci ha spiegato Daniele -. Agli inizi c’era un grande negozio a Marghera dove, oltre all’abbigliamento, avevamo iniziato ad introdurre materassi. Ci siamo quindi spostati a Mestre e specializzati solo nel bedding e col tempo ci siamo ingranditi, passando a due, tre negozi.. L’ultimo aperto è stato quello di Verona inaugurato a maggio 2021. Ad oggi abbiamo sei showroom ma continuiamo a non fermarci, siamo sempre pronti a innovare per migliorare, ingrandire, ristrutturare. Tutto per dare il meglio alla nostra clientela”.

Nei sei negozi, uno spazio speciale è dedicato ai prodotti Dorsal. “Ci piace lavorare con Dorsal - ci rivela Daniele - perchè è un’azienda seria, i cui prodotti sono di altissima qualità e che consigliamo a chi ricerca un riposo di qualità superiore. Tra i materassi più venduti nei punti vendita Emporio del Materasso figurano i Best Seller Dorsal Elisir issimo, Zefiro Mousse, Elisir 5000 e Greener ma per il corretto completamente del sistema letto offriamo anche l’intera gamma di supporti anatomici in legno ed acciaio e la vasta gamma di letti e accessori Dorsal. “Tra i punti di forza - aggiunge il titolare - sicuramente la ultra decennale collaborazione di Dorsal con l'Associazione Italiana di Fisioterapia, garanzia di trasparenza e di qualità per la nostra clientela”.

Oltre a questo, i tre fratelli sottolineano anche l’importanza della filosofia ecosostenibile intrapresa da tempo da Dorsal. “Certificazioni ambientali, l’utilizzo di materiali naturali, la grande attenzione al futuro del Pianeta - hanno commentato – fanno parte di una filosofia che condividiamo pienamente. Ed è sempre l’attenzione alla qualità di Dorsal che rappresenta il miglior biglietto da visita per Emporio del Materasso. Sono i nostri clienti soddisfatti la nostra migliore pubblicità e consigliare il sistema letto più adatto è la nostra mission. Noi crediamo che acquistare un nuovo materasso o un nuovo sistema letto significa occuparsi della propria salute, vuol dire prendersi cura di sé e dei propri cari. Proprio per essere sempre aggiornati e preparati a questo ruolo, tutto il nostro staff viene costantemente preparato e formato a dare la migliore consulenza e assistenza personalizzata. Tutto questo ha permesso negli anni di espandere la nostra presenza sul territorio con un’offerta molto ampia di prodotti capaci di rispondere a qualsiasi tipo di esigenza sia in termini di comfort che di prezzo. Essere un negozio specializzato oggi per noi significa questo: essere dei veri specialisti del riposo, collaborando in sinergia ai migliori marchi presenti in Italia".

Ringraziamo Daniele, Stefano e Fabio per averci dedicato del tempo e raccontato la storia della loro famiglia e della loro bella attività. Lo staff di Dorsal coglie l'occasione per augurare ai fratelli Gasparini e ai loro 12 dipendenti di proseguire sulla strada del successo grazie a questa loro costante attenzione all’eccellenza, cortesia e voglia di rinnovarsi.

Il negozio di Mestre si trova in Corso del Popolo 149, per maggiori info tel 041.5317825 oppure email [email protected]

Il negozio di Mira si trova in via Nazionale 226, per maggiori info tel 041.420795 oppure email [email protected]

Il negozio di Ponte San Nicolò a Padova si trova in via Volturno 2, per maggiori info tel 049.717400 oppure email [email protected]

Il negozio di Padova (zona Arcella) si trova in via J. Avanzo 39, per maggiori info tel 049.603668 oppure email [email protected]

Il negozio di Vicenza si trova in viale San Lazzaro 191, per maggiori info tel 0444.963978 oppure email [email protected]

Il negozio di Verona si trova in Corso Porta Nuova 90, per maggiori info tel 045.6578116 oppure email [email protected]

Tutti i negozi sono aperti dal martedì al sabato dalle ore 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Domenica e Lunedì mattino chiuso, lunedì pomeriggio aperto dalle 15.30 alle 19.30

Il viaggio nel tempo rimane ancora un’astrazione ma la fattibilità o meno di tale impresa affascina gli scienziati di tutto il mondo. Le testimonianze di questo fenomeno nel mondo cinematografico sono varie e sottolineano come l’ipotetico viaggio nel tempo creerebbe problemi per le “regole fondamentali dell’Universo”, dando luogo ai paradossi.

Il paradosso del nonno nel viaggio del tempo

Uno dei più celebri grattacapi sul viaggio nel tempo prende il nome di “paradosso del nonno”. Tale paradosso presuppone che il nipote possa tornare indietro nel tempo, uccidere suo nonno impedendo l’incontro con la nonna e dunque la possibilità di avere una prole. L’omicidio fa sì che il nipote non esista più, quindi che non esista lo stesso viaggio nel tempo in cui è avvenuto l’assassinio.

Germain Tobar, uno studente della School of Mathematics and Physics dell’Università del Queensland, sta studiando la possibilità di viaggiare nel tempo, sotto la supervisione del fisico Fabio Costa. Lo studio del modello matematico è riportato nella pubblicazione “Reversible dynamics with closed time-like curves and freedom of choice“. “Le dinamiche classiche dicono che se conosci lo stato di un sistema in un momento particolare, questo può raccontarci l’intera storia del sistema. Questo ha una vasta gamma di applicazioni, dal permetterci di inviare razzi su altri pianeti e modellare il flusso dei fluidi”, ha dichiarato Tobar nel settembre 2020.

La possibilità di sfuggire al paradosso

La teoria della relatività generale di Einstein predice l’esistenza di cicli temporali o viaggi nel tempo nei quali un evento può verificarsi nel passato e nel suo stesso futuro. I calcoli mostrano che il tempo e lo spazio possono potenzialmente evitare i paradossi.

Il lavoro di Tobar è di difficile comprensione per chi non è del settore. “Come fisici, vogliamo comprendere le leggi fondamentali e più basilari dell’Universo e per anni mi sono interrogato su come la scienza della dinamica possa quadrare con le previsioni di Einstein. Mi chiedevo: il viaggio nel tempo è matematicamente possibile?” afferma lo studente. Dunque, una teoria unificata che potrebbe riconciliare sia le dinamiche tradizionali che la teoria della relatività di Einstein è come il Santo Graal della fisica.

Il lavoro sul viaggio nel tempo

Immaginiamo che il viaggiatore ritorni nel passato per prevenire la diffusione del Covid-19. Se ci riuscisse, esattamente come per il paradosso del nonno, non esisterebbe più alcuna malattia e dunque il viaggio nel tempo per eliminarla non avverrebbe. Lo studio condotto dello studente australiano mostra però la possibilità di eliminare questo paradosso suggerendo lo sfuggire della malattia per canali alternativi.

“Questo è un paradosso: un’incongruenza che spesso porta le persone a pensare che il viaggio nel tempo non possa avvenire nel nostro universo. Alcuni fisici dicono che è possibile, ma logicamente è difficile da accettare perché ciò influenzerebbe la nostra libertà di compiere qualsiasi azione arbitraria. Significherebbe che puoi viaggiare nel tempo, ma non puoi fare nulla che possa causare un paradosso.”

Questo nuovo studio elimina il problema con un’altra ipotesi: il viaggio nel tempo sarebbe possibile ma i viaggiatori sono limitati per impedire loro di creare paradossi. In questo modello, i viaggiatori sono liberi in termini di azioni, ma il paradosso è impossibile. La matematica potrebbe essere esaustiva ma lo spazio e il tempo effettivi per entrare nel passato restano elusivi. I ricercatori affermano che è possibile che gli eventi possono essere logicamente coerenti con qualsiasi azione intrapresa dai viaggiatori del tempo.

Le conclusioni

Riferendoci dunque all’esempio sul Covid-19, indipendentemente dalle azioni compiute, la pandemia si verificherebbe comunque, fornendo la motivazione per tornare indietro e fermarla. Per quanto fosse possibile creare un paradosso, gli eventi si adatteranno sempre per evitare ogni incongruenza. “La gamma di processi matematici che abbiamo scoperto mostra che viaggiare nel tempo con il libero arbitrio è logicamente possibile nel nostro universo senza alcun paradosso”.

Non ci resta che attendere ulteriori sviluppi.