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#e dovrei arrabbiarmi
parole-parole-parole · 7 months
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Avere un corpo è una colpa che si espia con la morte.
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nospiderpls · 5 months
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1 dicembre
Mi sveglio storcendo appena il naso, ma mi ci vuole solo un istante. Mi volto solo un attimo guardando l'ora. Le 8:00. Mi tiro su appena, e mi poso al tuo petto picchiettandolo con le mani per svegliarti. << Greengrass, Greengrass. Sveglia Greengrass, Greengrass? >>
Il borbottio mi dice che in qualche modo si è svegliato: << Sì sì che c'è, ho capito. Che succede? >> ha solo aggrottato la fronte, non ha ancora aperto gli occhi. Non che questo sia in grado di fermarmi: << E' il primo dicembre >> << Sì beh, sai, capita quando finisce novembre >> Il colpo con la mano che gli rifilo al petto l'istante seguente sembra togliergli il fiato, abbastanza da aprire un occhio. Io gli sto sorridendo a sessantacinque denti.
<< Oddio che succede? >> << Dobbiamo preparare la casa! >> << Preparare la casa? Perchè, dove deve andare? >> Altro colpo. << Per Natale! >> Resta qualche istante a guardarmi, vedevo i suoi pensieri che cercavano una qualche spiegazione. Poi ride sornione tornando a chiudere gli occhi: << Sì certo, come no >> << Greengrass... >> << Non ti farò addobbare tutta casa mia Travers >>
E' il silenzio che segue quelle parole che gli fa riaprire gli occhi, qualche istante dopo. Ho le labbra arricciate, le guance gonfie con lo sguardo triste. << Credevo abitassimo insieme, non di essere solo un ospite a casa tua... >> << Infatti è casa tua... >> << E mi sentirei moooolto a casa se fosse tutta addobbata per Natale! >> Silenzio. << Mh >> dice solo. Gli sorrido, facendogli il verso << Mh? >> << Sembra molto pericoloso parlare in questo momento >> Lo guardo divertita, e poso il mento sul suo petto. << Volevo solo vivermi queste feste assieme a te, tutto qui >> vedo il suo sguardo combattuto, e gioco decisamente sporco. Abbasso il viso e gli lascio un bacio sul petto tornando a guardarlo.
Il sospiro che segue è talmente profondo che quasi mi solleva. Esordisce quasi criptico: << In soffitta >> Sollevo un sopracciglio confusa: << Vuoi segregarmi in soffitta finchè non passano le feste? >>. Nel suo sguardo per un breve istante vedo che il pensiero lo attraversa, ma poi scuote il viso. << Dev'esserci della robaccia della mia ex, avrà distrutto la maggior parte ma troverai sicuramente qualcosa con cui infestarmi casa... >> Mentre parla, mi tiro leggermente su con sguardo impassibile. Mi poso meglio con le braccia sul suo petto, per reggermi la testa osservandolo con enorme curiosità: << Oh splendida mossa Greengrass, offrirmi gli scarti delle cose con cui passavi felicemente il Natale con le donne che hai sposato prima di incontrarci. Pensi che dovrei arrabbiarmi subito o quando starnutirò per la polvere della tua soffitta tenendoti il broncio tutto dicembre? >> Vedo il suo sguardo andare prima a destra, poi a sinistra. Sembra pensare a come risolvere la situazione, ma conosco abbastanza quello sguardo da capire che sta passando la camera per controllare quante cose potrei rompere lì dentro. Deve aver individuato i portagioie e le borse, forse anche qualche vaso.
Torna a guardarmi con gli occhi a una fessura, so che quell'espressione arrabbiata è la mia vittoria. << Un solo albero >>. Mi tiro su d'istinto ascoltando estremamente attenta quello che ha da dire. << Ti porto a prendere un unico piccolo insignificante minuscolo albero, solo un albero >> Mi brillano gli occhi: << Sì tranquillo, ti costringerò a fare solo solo quello per il resto mi arrangerò in tutto io! >>
L'istante seguente sono in bagno a prepararmi, senza lasciargli controbattere. Sento solo il suo borbottare che mi accompagna, ma ormai è troppo tardi. Sarà un Natale fantastico.
@alanmgreengrass
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nineteeneighty4 · 21 days
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Stasera ho conosciuto la famosa collaboratrice che mi ha preceduta. La dipendente più efficiente che il mio datore di lavoro abbia avuto ed effettivamente sono rimasta esterrefatta anche io dalla personalità di L. Soprattutto considerando che ha ventiquattro anni , e possiede tutte la sicurezza e le capacità delle donne belle e formate di circa cinquanta/sessant’anni. All’inizio non avevo capito che fosse lei. Ha varcato l’uscio con fare molto spavaldo ,un sorriso a trentadue denti , e l’espressione da cliente milionaria che voleva acquistare tutto quel che osservava. Me ne sono accorta da come l’ha accolta il datore di lavoro che in un secondo si è alzato dallo sgabello sul quale era seduto e per la prima volta si è fatto vedere felice. Non ci ho messo molto a farmi da parte cedendole la sua vecchia postazione di un tempo e a sentirmi letteralmente un pesce fuor d’acqua. In quell’ora ho capito che ognuno ha una propria storia e che certe cose prescindono da me,ho visto cos’è effettivamente la sinergia di cui mi parla spesso,ovvero quella capacità di sapersi connettere con l’altro. Quel che non ho scorto ,invece ,è stato che io non sono brava ad interagire con il prossimo. Forse dovrei scriverlo nel curriculum, a chiare lettere, portarmi un taccuino appresso in modo da poter comunicare senza problemi con chi mi sta di fronte o magari accettare il fatto che non sono una L , né una Caia ,né una Sempronia bensì solo un essere umano a cui ogni giorno-ora- si frantuma una certezza in più.Mi sono domandata per tutto il tempo quale fosse la mia realtà. La loro la vedevo , toccavo con mano,la respiravo tra una battuta e l’altra o la intuitivo dal modo in cui L girovagava tra gli scaffali nei quali ha rovistato per sei anni, tutti i giorni prima di fidanzarsi e buttarsi in un’altra vita. Ma io cosa stavo facendo lì dentro? Come mai mi trovavo seduta ad ascoltare il riepilogo di due individui fatti apposta per condividere quel tempo e quelle aspirazioni? Il resoconto di due persone distanti anni luce eppure identiche nel modo di ragionare?. Anche a me è capitato di seguire con la coda dell’occhio chi volevo bene, anche io sono entrata in connessione con qualcuno ma è stato talmente tanto tempo fa che non rammento più come sia. L’unica persona che ha sempre creduto in me è stata mia madre. Non ho mai avuto nessun incoraggiamento da parte dei miei familiari se non porte in faccia. L a differenza mia ha sfondato ogni barriera che ha provato a circuirla. Io al contrario mi pongo una spanna sopra tutto perché non mi interessa il podio. Evito di fare casini,danni,arrabbiarmi. Evito soprattutto quei pensieri che si prendono gioco della mente e la ingabbiano in un modo di ragionare standard anche se poi -pensavo- finisco per perdermi in essi. Non so cosa darei per riuscire a ritrovare le parole che da dieci anni credo di aver soffocato. Un tempo ero anche io così,come L ,come tutti. Una volta avevo la mia storia,casa, il potenziale in cui credevo fermamente, delle braccia pronte a circuirmi se per caso fossi caduta. Avevo il mare dalla finestra della mia camera,i gabbiani in lontananza, un capitolo da riscrivere,una luce nel buio pronta a rischiarare qualsiasi cosa. Avevo dei luoghi in cui sapevo che mi sarei sempre ritrovata. Oggi l’unica cosa che possiedo è una strada su cui cammino senza sapere dove andare.
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mynameis-gloria · 1 year
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C'è che stamattina mi sono svegliata scazzata e anche un pò delusa. Arrabbiata? Probabilmente si, pure quell'emozione.
Vogliamo dare la colpa a questo tempaccio? Diamogliela, ma il motivo è tutt'altro ed anzi questa pioggia incessante è forse una delle poche cose buone di questo lunedì di merda C'è che mi sono quasi stancata di questo finto esserci. Di dare e non ricevere, di sbattermi e poi per cosa? Di dimostrare affetto a chi nemmeno mi vede
Di arrovellarmi, metterci fin troppo cuore, pensare
Però lo faccio...E allora alla fine con chi dovrei arrabbiarmi? Forse solo con me stessa, un bel -Brava- ed una pacca sulla spalla!
Però oggi sono troppo stufa e ripeto pure un pò delusa, che mi aspetto sempre il buono, il bene dagli altri, e provo a trovare le più inutili delle giustificazioni e invece forse la verità è più triste e dura di quello che voglio credere E allora basta così
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Eccomi qua, di nuovo a scrivere; lo so sono sparita ma la mia vita non va un granché bene.
Pensavo che il 2023 potesse avere una nuova piega dove avrei iniziato ad essere diversa o comunque a sentirmici, ma non è successo.
Sono sempre la solita ragazza triste con la voglia di spaccare il mondo ma che non riesce a farlo perché troppo stanca mentalmente.
Da quando è morto mio padre mi sento un pò diversa ma purtroppo non in meglio.
Lo so mi dicono tutti che è normale che dovrei combattere ma io non ne ho più voglia,andando avanti mi sono accorta che non ho più voglia nemmeno di affrontare un singolo problema perché non ho voglia di arrabbiarmi ma purtroppo con il mio ragazzo non funziona.
Lui è l'unica persona che vorrei sempre al mio fianco, con cui non vorrei mai litigare ma il mio carattere fa sì che ogni cosa che non mi va bene diventi un motivo di litigio, io lo capisco lo faccio perché tengo così tanto a lui che ho paura che qualsiasi persona sia meglio di me e so che lui ne troverebbe a valanghe.
Lui è una persona che non è perfetta perché appunto è umana ma io vorrei che capisse perché sto così in questo momento e che mi mettesse abbastanza al primo posto ma non so se potrà mai essere così.
Mi dispiace arrabbiarmi sempre con lui ma è l'unico sbocco per liberarmi. L'unica persona con cui riesco a essere a nudo.
Sono arrabbiata con me stessa per essere così con lui.
Una cosa la so devo cercare di essere più egoista e pensare a stare bene io senza aver bisogno di qualcuno che è la mia ancora di salvezza perché così facendo non riuscirò mai a star bene con me stessa.
Nella mia anima ho voglia di splendere
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okchiarapi · 2 years
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Caro Flavio,
Questa non è la prima lettera che scrivo per te nelle pagine di questo diario, nemmeno al di fuori, ma probabilmente è la prima che leggerai e forse anche l’ultima. E so che le lettere sono fuori moda, che comunque potrebbero non migliorare la situazione tra noi due, ma sento che è il modo migliore per esprimerti ciò che sento, e quale modo migliore se non tra le pagine di questo diario in cui è raccontata quasi tutta la nostra storia e in cui ho aperto il mio cuore su tutte le situazioni difficili? Sento anche che è l’unico modo per mettere in ordine i miei pensieri e per non sembrare una disperata, perché se decidessi di mettere un punto, non voglio che tu mi ricordi come quella ragazza che piangeva sempre, anche perché mentre ti scrivo non sto piangendo. E poi penso che se non vuoi più saperne di me, è comunque il modo giusto per concludere, anche perché la nostra storia è iniziata così: scrivendo milioni di messaggi, ed è continuata così scrivendo altrettanti messaggi, papiri, cose belle e altre volte orribili.
La verità è che io di lettere te ne ho scritte cento o anche mille in questi anni, pagine intere di questo diario sono dedicate a te e una parte di me mi dice che non dovrei credere a tutto quello che mi dici e che molto spesso lo fai perché vuoi allontanarmi e perché pensi che per me starti vicino sia difficile e mi faccia male (in realtà una volta me l’hai proprio confermata sta cosa), un’altra parte crede a ogni tua parola sempre, e il mio cervello va in confusione, vorrebbe delle risposte che non può avere nemmeno da te molte volte. Le uniche cose che so è che non ho mai provato una roba del genere per nessun altro e che da quando non ci sei, come diceva Montale, “è il vuoto ad ogni gradino”, perché poche cose e persone mi hanno davvero fatto stare bene come te. Probabilmente ti ho amato dal giorno 0 e nemmeno lo sapevo.
I sentimenti sono una roba incredibile, e, come hai detto tu una volta, sono le uniche merdate che danno colore a questa vita. Mi chiedo se pensassi a me quando lo hai scritto. Sapevo dal primo giorno che con te non sarebbe stato semplice, infatti alcune volte non lo è stato, ma c’è da dire che ricordo più giorni di sole che nottate oscure. Sei il mio porto sicuro, l’unica persona con cui vorrei stare e con cui, a fine giornata voglia parlare e sfogarmi, l’unico uomo che vorrei mai e l’unico a cui sarò sempre affezionata e che avrà sempre il mio cuore, nel bene o nel male.
So che dovrei avere più orgoglio, ma a te ci tengo e combatterei fino all’ultimo respiro che ho in corpo. So anche che litighiamo e ultimamente succede spesso, ma preferisco litigare con te che passare un altro giorno sentendo la tua mancanza. Ho fatto due ore di treno per capire cosa provassi, per arrivare alla conclusione che per me sei molto di più di un fidanzato e che se un giorno mi chiedessero cos’è l’amore, io parlerei sicuramente di Gianni, perché a modo suo, era amore pure quello, ma se mi chiedessero qualcosa che va oltre l’amore, io parlerei di te, perché per quanto possa arrabbiarmi con te e tu possa arrabbiarti con me so che i sentimenti ci sono e so che sono veri perché tu resisti nel tempo e a una distanza di 165 km.
Ti amo e lo farò sempre,
Chiara
Per chi se lo stesse chiedendo, no, non vuole assolutamente parlarmi e vorrei fargli arrivare questa lettera in qualche modo ma non so assolutamente come dato che mi evita e dovrei fare la stessa cosa pure io e sto sinceramente provando a farlo, ma la verità è che sto esplodendo e vorrei solo che leggesse tutto ciò così almeno mi metterei il cuore in pace. Ho provato anche a cercarlo ma dice che rendo solo le cose molto più difficili di quanto già siano, non so esattamente come comportarmi, so solo che ogni parola che leggerete è la verità su come mi sento, e spero che qualcuno che magari è nella mia stessa situazione possa in qualche modo sentirsi confortato da tutto ciò.
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Non dovrei arrabbiarmi per queste cose e invece 😀
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callmeiceice · 1 year
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Stavo portando a casa la ragazza di un mio amico, siamo usciti tutti insieme ma lui doveva stare lì al bar al lavoro e quindi ha chiesto a me, che tra parentesi, si è sempre fidato moltissimo di me riguardo al parlare o anche a stare da solo con lei, per esempio la questione di portarla a casa, non so anche se perché effettivamente mi conosce e sa al 100% che mai ci proverei con lei, oppure semplicemente perché lei gli ha detto che le faccio schifo ahah🤔
Comunque, metto la musica e lei inizia a parlare un po’, racconta la sua giornata e cosa farà domani, nel mentre che parla, le chiedo se avesse caldo (per il climatizzatore) e che in caso poteva spegnerlo o tir giù il finestrino. Poi lei si scusa per avermi fatto andare via un po’ prima per portarla a casa, e io le dico che non c’è problema, perché tanto avrei dovuto più o meno passare da li per tornare a casa mia. Verso la fine, lei dice: sei molto premuroso, e a ragazze come sei messo? Io non rispondo, alzo un pochino la musica ma lei la riabbassa e mi rifà la domanda, allora le dico: sai, ho già le mie cose a cui pensare, non credo di voler altri pensieri e stare male se in caso finisse. Da li, credo abbia capito che son stato più volte male che bene su questa cosa, e ha chiuso il discorso.
Sarà perché di mio non mi arrabbio mai, non ho mai fatto male a una ragazza (intendo intenzionalmente), e anche quando avrei dovuto e potuto far male, ho sempre preferito non arrabbiarmi, stare calmo e parlare, e in effetti ho sempre subito il tutto, perché faccio sempre passare il messaggio che puoi farmi tutto il male che vuoi, che alla fine non ti dico nulla anche se dovrei per esempio farti male a parole.
E nulla, ho poi girato un pochino una strada del paese, per stare un po’ da solo senza pensare a nulla, e mi sono detto alla fine: che tristezza camminare per il paese da solo, di notte, senza nessuno in giro. Ma ho anche capito che adoro tanto questa cosa, il fatto di camminare la notte, al buio senza nessuno in giro, soprattutto in mezzo alla strada
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ninna--nanna · 2 years
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Pensieri sconnessi:
è da quando ho 15 anni che combatto contro me stessa, contro chi sono, contro quei mostri che mi mangiano. A volte sembra vada meglio, a volte cado in una sorta di baratro. Non passerà mai eh? Spero almeno questa volta di non rovinare tutto, non me lo merito io, come non se lo merita lui.
"Smetti di scappare e di omettere" mi hai detto tempo fa. La verità è che a volte penso di non farcela più, come se si sgretolasse il terreno sotto i miei piedi. Sembra che la mia vita faccia a volte di tutto per mettermi in difficoltà.
Non voglio più scappare, non questa volta. Ho già fatto questo errore con l'ultima persona con cui sono stata. Forse dovrei solo provare a fidarmi di qualcuno che mi dimostra quanto ci tiene a me.
La mia psicologa al mio "mi sento così sbagliata per questo mondo a volte" mi ha detto che non sono io sbagliata, che in fondo nessuno lo è. Sbaglio io, come sbagliano gli altri. Semplicemente sono sopraffatta dalla sofferenza a volte e quindi allontano il mondo, perché il mondo in cui sto per la maggior parte non mi piace.
Il mio migliore amico ieri sera mi ha detto che a volte mi abbasso a certi livelli per le persone che frequento. Che valgo molto di più di come dimostro e che lui è contento perché pian piano sto allontando le persone che sono nocive per me e che torno ad essere la ragazza che lui ha sempre "amato" per com'è, nonostante io sia una testa di cazzo comunque.
Alla fine sono difficile da capire, la mia sofferenza è difficile da comprendere, ma sono contenta che comunque io abbia qualcuno che non mi giudica, ma cerca comunque di capirmi e di starmi vicino.
A. ieri mi ha detto che non me ne deve fregare un cazzo di cosa pensano gli altri di me, ma solo di quello che io penso di me stessa e solo di chi sono io. Forse ha ragione, non dovrei più arrabbiarmi, ma solo imparare a prendere le persone per come sono.
-Lullaby
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kyda · 2 years
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oggi abbiamo parlato di rabbia, rabbia non mia che mi si attacca addosso e rabbia mia che invece reprimo. mi ha detto che ho il diritto di arrabbiarmi e che dovrei quindi arrabbiarmi più spesso e far paura a chi non si aspetta che una tale rabbia possa venire da me. poi quando mi ha salutata mi ha detto "mamma mia che ora intensa, oggi"
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sbagliomanonmollo · 1 year
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"Papà, mi prometti che non ti arrabbi se ti dico una cosa?"."Cosa?"."No, prima devi promettere"."Ok,non mi arrabbio,promesso"."Oggi ho pianto davanti a tutta la classe"."E perché?"."Perché la maestra mi ha detto che non ho fatto bene i compiti e mi ha fatto venire le lacrime agli occhi"."E secondo te dovrei arrabbiarmi per questo?"."I miei amici dicono che piangere è da stupidi,che solo i bambini deboli piangono"."Ma tu sapevi di aver fatto male i compiti?"."No,credevo fossero giusti.Li ho fatti con la mamma ieri"."Allora ascoltami bene.Ci sono due cose che sto per dirti e che dovrai ricordare per sempre.Promettimi che non le dimenticherai"."Ok, papà, prometto"."Prima cosa:diamine,sono fiero di te.Sapere che sai piangere è una benedizione.Le lacrime non sono una cosa brutta,sono una cosa meravigliosa.Credimi,piangere non è affatto da stupidi.Se piangi significa che stai provando emozioni,che sei vivo,che non sei un burattino di legno senza alcun sentimento.E scommetto che anche i tuoi amici avranno pianto un'infinità di volte, anche se vogliono farti credere il contrario.Quindi piangi ogni volta che vuoi,piangono tutti,e non vergognarti mai delle tue lacrime,loro fanno parte di te.Sappi che spesso sono proprio le lacrime a farti sentire meglio quando stai male,quando ti fa male qui, proprio dentro al cuore"."E la seconda cosa?".
"Sbagliare è normale.Fare certe cose in modo sbagliato è normale.Sai che anche la mamma e io abbiamo sbagliato un sacco di volte?È dagli errori che si impara,non imparerai mai niente dal fare le cose sempre in modo giusto.Sentiti sempre libero di poter sbagliare.Quindi non mi arrabbierò perché tu e la mamma avete sbagliato a fare i compiti,e non mi arrabbierò perché hai pianto,anzi ne sono felice.Amo i bambini che sanno ancora piangere e che non hanno paura di sbagliare".
Sabrina Ferri
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chiisuw · 1 year
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Non posso scriverti perché mi conosci e mi rischio una te arrabbiata 😂
E QUI SIGNORI LA SITUAZIONE SI RIBALTA... se prima avevi la mia curiosità, adesso hai la mia attenzione.
perché dovrei arrabbiarmi?
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terramia · 2 years
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nonno mi prometti che non ti arrabbi se ti dico una cosa?".
"Cosa?"
"No, prima devi promettere".
"Ok, non mi arrabbio, promesso".
"Oggi ho pianto davanti a tutta la classe".
"E perché?".
"Perché la professoressa mi ha detto che non ho fatto bene i compiti e questo mi ha fatto venire le lacrime agli occhi".
"E secondo te dovrei arrabbiarmi per questo?".
"I miei amici dicono che piangere è stupido, che solo i bambini deboli piangono".
"Allora, ascoltami bene. Ci sono due cose che sto per dirti e che dovrai ricordare per sempre. Promettimi che non le dimenticherai".
"Ok, nonno prometto".
"Prima cosa: diamine, sono fiero di te. Sapere che sai piangere è una benedizione. Le lacrime non sono una cosa brutta, sono una cosa meravigliosa. Se piangi significa che stai provando emozioni, che sei vivo, che non sei un burattino di legno senza alcun sentimento. E scommetto che anche i tuoi amici avranno pianto un'infinità di volte, anche se vogliono farti credere il contrario. Quindi piangi ogni volta che vuoi, piangono tutti, e non vergognarti mai delle tue lacrime, loro fanno parte di te. Sappi che spesso sono proprio le lacrime a farti sentire meglio quando stai male, quando ti fa male qui, proprio dentro al cuore".
"E la seconda cosa?".
"Sbagliare è normale. Fare certe cose in modo sbagliato è normale. Sai che anche la mamma e io abbiamo sbagliato un sacco di volte? È dagli errori che si impara, non imparerai mai niente dal fare le cose sempre in modo giusto. Sentiti sempre libero di poter sbagliare. Quindi non mi arrabbierò perché hai sbagliato a fare i compiti, anzi ne sono felice. Amo i ragazzi che sanno ancora piangere e che non hanno paura di sbagliare..
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pensieridistillati · 2 years
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🇮🇹 Un bimbo di sei anni viene da me durante il gioco: -Ho preso una storta alla caviglia-
Io: -Oh no, ti fa male?
Lui: -Sì
Io: -Vuoi sederti lì finché non ti passa?
Lui: -No.
E torna a giocare.
Ma quindi cosa dovrei farne di questa informazione?
Ma non posso arrabbiarmi se i bimbi fanno cose senza senso, perché lo stesso giorno una bambina è venuta da me e mi ha abbracciata senza un motivo :,)
🇬🇧 A six years old kid come to me during the game: -I sprained my ankle
Me: -Oh no! It hurts?
Him: -Yes
Me: -Do you want to sit here until you feel better?
Him: -No
And he goes back to play.
So what I have to do with that information?
I don't but I don't care if kids do nonsense things, in fact later, the same day, a girl came to hug me with no reason :,)
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apatica23 · 2 years
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Rispetto.
valgono piu i gesti delle parole solo quando vi fa comodo.
e forse sbaglierò io, ma io credo che una persona abbia il diritto di comportarsi come stra cazzo vuole ma questo non giustifica le azioni delle persone che fraintendono il suo comportamento.
Se tu fraintendi un mio comportamento, la colpa è tua che hai frainteso, non delle sfumature della mia personalità o del mio carattere che ti hanno fatto fraintendere.
se rido con te, non vuoldire che voglio essere portata a letto.
se sto al gioco quando scherzi con me, questo non ti da il diritto di esagerare.
La mia educazione mi impedisce di essere scortese o brusca con la gente, quindi se preferisco ridere piuttosto che arrabbiarmi per una frecciatina o per scherzi del cazzo comunque non ti sto dando il diritto di ferirmi o cercare di offendermi.
se parlo con te, ascolta quello che dico non viaggiare con la testa pensando che quel dialogo sia l'inizio di un flirt.
io sono stufa di dover comportarmi in base a quello che la gente potrebbe pensare, in base a quello che la gente potrebbe dire, in base a come la gente potrebbe reagire.
Sono stanca.
Stanca.
Se io ti do confidenza questo non ti da il diritto di spingerti oltre.
Perché a tutto c'è un limite.
e se non sono io a darti il permesso di toccarmi, tu non hai il diritto di farlo.
Perché li si va oltre lo scherzo, li si va oltre il parlare, li si va oltre il ridere, li tu mi stai mancando di rispetto e stai pensando di poter trattarmi cosi per quello che ho tra le gambe.
Essere una donna con il senso dell'umorismo amplio, essere una donna con cui si puo parlare di qualiasi cosa, essere una donna che non si scandalizza, e che non se la prende facilmente, non da il diritto alle persone di allargarsi, di mancare di rispetto al suo corpo, alla sua persona.
siete così stupidi cazzo.
E io dovrei influenzare il mio modo di fare per la consapevolezza della vostra stupidità?
io dovrei cambiare la mia personalità per paura che possiate fraintendere?
non mi abbasserò a questo, a prescindere non avete rispetto, ma se non mi rispetto io, perché dovrebbero farlo gli altri d'altronde? sarò orgogliosa, ma non mi abbasserò a questo, forse sarà una forma di stupidità anche la mia, d'altronde sono una persona anche io, e come tale ho i miei difetti, i miei particolari e il mio vissuto che fanno da paraocchi in alcuni ambiti, ma d'altronde come voi non capite la mia stupidità non vedo perché io debba preoccuparmi della vostra.
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0ssim0r0 · 3 years
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"Papà, mi prometti che non ti arrabbi se ti dico una cosa?".
"Cosa?".
"No, prima devi promettere".
"Ok, non mi arrabbio, promesso".
"Oggi ho pianto davanti a tutta la classe".
"E perché?".
"Perché la maestra mi ha detto che non ho fatto bene i compiti e mi ha fatto venire le lacrime agli occhi".
"E secondo te dovrei arrabbiarmi per questo?".
"I miei amici dicono che piangere è da stupidi, che solo i bambini deboli piangono".
"Ma tu sapevi di aver fatto male i compiti?".
"No, credevo fossero giusti. Li ho fatti con la mamma ieri".
"Allora ascoltami bene. Ci sono due cose che sto per dirti e che dovrai ricordare per sempre. Promettimi che non le dimenticherai".
"Ok, papà, prometto".
"Prima cosa: diamine, sono fiero di te. Sapere che sai piangere è una benedizione. Le lacrime non sono una cosa brutta, sono una cosa meravigliosa. Credimi, piangere non è affatto da stupidi. Se piangi significa che stai provando emozioni, che sei vivo, che non sei un burattino di legno senza alcun sentimento. E scommetto che anche i tuoi amici avranno pianto un'infinità di volte, anche se vogliono farti credere il contrario. Quindi piangi ogni volta che vuoi, piangono tutti, e non vergognarti mai delle tue lacrime, loro fanno parte di te. Sappi che spesso sono proprio le lacrime a farti sentire meglio quando stai male, quando ti fa male qui, proprio dentro al cuore".
"E la seconda cosa?".
"Sbagliare è normale. Fare certe cose in modo sbagliato è normale. Sai che anche la mamma e io abbiamo sbagliato un sacco di volte? È dagli errori che si impara, non imparerai mai niente dal fare le cose sempre in modo giusto. Sentiti sempre libero di poter sbagliare. Quindi non mi arrabbierò perché tu e la mamma avete sbagliato a fare i compiti, e non mi arrabbierò perché hai pianto, anzi ne sono felice. Amo i bambini che sanno ancora piangere e che non hanno paura di sbagliare".
-Sabrina Ferri
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Ossimoro
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