Tumgik
#concessioni agricole
Calendario 2024 dedicato ai coloni italiani in Africa
Non c’è bugia, non c’è mistificazione, non c’è esagerazione che possa cancellare quanto realizzato dai coloni italiani in Africa per creare commerci, lavoro e sviluppo: colonizzatori non colonialisti.Il nuovo calendario per l’anno 2024 raccoglie 12 tra le immagini più rappresentative dell’opera che gli italiani realizzarono in Somalia creando le concessioni agricole di Genale su 30.000 ettari…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
calabriawebtvcom · 4 years
Text
CORONAVIRUS. SANTELLI: VIA LIBERA AD ALCUNE ATTIVITA' TRA CUI ALLESTIMENTO LIDI.
Il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato un’ordinanza che introduce alcune novità nelle misure fino a questo momento adottate per il contenimento del Covid-19. La prima novità riguarda gli spostamenti all’interno del proprio Comune di residenza o verso altri Comuni limitrofi per motivi legati allo svolgimento di attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali. Un provvedimento condiviso dal presidente Santelli con l’assessore all’agricoltura, Gianluca Gallo, resosi necessario alla luce del numero considerevole di agricoltori e allevatori amatoriali che compongono il tessuto produttivo della nostra regione. Altra novità, introdotta dall’ordinanza e frutto del confronto dell’assessore al turismo Fausto Orsomarso con le realtà del settore, riguarda i parchi acquatici, gli stabilimenti balneari e le concessioni demaniali marittime. A partire da domani, previa richiesta al Prefetto, sarà possibile recarsi nelle aree interessate per svolgere interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazione e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere. Terzo e ultimo punto dell’ordinanza firmata in data odierna dal presidente Santelli, riguarda le attività di trasformazione di prodotti dolciari che rientrano nelle attività industriali e non commerciali. Pertanto le attività non saranno inibite nei giorni festivi, purché avvengano in locali non aperti, né accessibili al pubblico. La consegna dei prodotti dovrà avvenire solo “a domicilio”, nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, sia per il confezionamento che per il trasporto. Read the full article
0 notes
italianaradio · 4 years
Text
Siccità, Coldiretti: quadro molto critico per la produzione dei finocchi tra Isola a Sellia
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/siccita-coldiretti-quadro-molto-critico-per-la-produzione-dei-finocchi-tra-isola-a-sellia/
Siccità, Coldiretti: quadro molto critico per la produzione dei finocchi tra Isola a Sellia
Siccità, Coldiretti: quadro molto critico per la produzione dei finocchi tra Isola a Sellia
La Coldiretti Calabria a causa della situazione critica per la siccità che registra da lungo tempo l’assenza di precipitazioni significative e di alte e anomale temperature ha scritto una lettera alla Presidente della Regione Jole Santelli e al Dipartimento Regionale Agricoltura per chiedere l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità. Di questo ha informato anche i sindaci. “Ormai – scrive il presidente Regionale Franco Aceto – la situazione è di emergenza in particolare nella fascia Jonica che va da Sellia Marina a tutto il crotonese, in particolare l’altopiano di Isola di Capo Rizzuto, quale area di circa 4 mila ettari investita alla coltivazione di uno dei prodotti principe: il finocchio. Dalle segnalazioni che ci giungono nonché dai sopralluoghi effettuati dai nostri tecnici, la conta dei danni è già pesantissima e, fortemente esposta ad aggravamenti. I produttori di finocchi – prosegue Aceto – stanno interrando (distruggendo) tutti i campi poiché il caldo ha completamente compromesso la produzione in termini quantitativi e danneggiato la qualità del prodotto rendendolo non commerciabile nonostante le ripetute irrigazioni di soccorso che sono state possibili grazie all’encomiabile impegno del Consorzio di Bonifica. Ma se in questa area si registra un quadro molto critico – aggiunge il presidente di Coldiretti -anche in tutte le aree agricole regionali, i terreni seminati a coltivazioni erbacee (Grano Duro, Cereali, leguminose, erbai per la produzione di foraggio per gli allevamenti e pascoli montani), risultano gravemente secche e danneggiate. Davanti a questo drammatico scenario con uno degli inverni più secchi e più caldi degli ultimi decenni, con una prospettiva, stando alle previsioni meteo aggiornate, affatto rassicurante – continua – si richiede l’adozione urgente di misure straordinarie. Una parte significativa del Pil e del reddito agricolo è gravemente perso e compromesso e, in assenza di adeguati provvedimenti di tutela, gli agricoltori rischiano di perdere anche gli aiuti Comunitari della PAC riferiti ai diversi comparti agricoli interessati.” Pertanto, la Coldiretti Calabria ha chiesto alla presidente Santelli di attivare con urgenza: 1) la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità per la concessione degli aiuti alle imprese agricole che hanno subito danni per la perdita delle produzioni ed il riconoscimento della circostanza eccezionale a tutela dell’ammissibilità dei pagamenti 2020 degli aiuti diretti della PAC e dei premi del PSR i cui controlli satellitari volti a rilevare lo stato ordinario delle pratiche di coltivazioni potrebbero determinare il blocco e l’esclusione; 2) l’erogazione dei saldi degli aiuti sull’annualità 2019 e delle annualità pregresse al fine di garantire una iniezione di liquidità alle imprese agricole da utilizzare per tutte le attività di soccorso praticabili. 3) La revisione delle datate concessioni in essere, in particolare quelle con la società A2A, che individuano il periodo irriguo dal mese di maggio fino a quello di settembre. Tale anomalia reca particolare pregiudizio alle produzioni agricole autunno vernine e a quelle precoci e in serra, considerato il cambiamento climatico, ormai in atto da più anni.
La Coldiretti Calabria a causa della situazione critica per la siccità che registra da lungo tempo l’assenza di precipitazioni significative e di alte e anomale temperature ha scritto una lettera alla Presidente della Regione Jole Santelli e al Dipartimento Regionale Agricoltura per chiedere l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità. Di questo ha informato anche i sindaci. “Ormai – scrive il presidente Regionale Franco Aceto – la situazione è di emergenza in particolare nella fascia Jonica che va da Sellia Marina a tutto il crotonese, in particolare l’altopiano di Isola di Capo Rizzuto, quale area di circa 4 mila ettari investita alla coltivazione di uno dei prodotti principe: il finocchio. Dalle segnalazioni che ci giungono nonché dai sopralluoghi effettuati dai nostri tecnici, la conta dei danni è già pesantissima e, fortemente esposta ad aggravamenti. I produttori di finocchi – prosegue Aceto – stanno interrando (distruggendo) tutti i campi poiché il caldo ha completamente compromesso la produzione in termini quantitativi e danneggiato la qualità del prodotto rendendolo non commerciabile nonostante le ripetute irrigazioni di soccorso che sono state possibili grazie all’encomiabile impegno del Consorzio di Bonifica. Ma se in questa area si registra un quadro molto critico – aggiunge il presidente di Coldiretti -anche in tutte le aree agricole regionali, i terreni seminati a coltivazioni erbacee (Grano Duro, Cereali, leguminose, erbai per la produzione di foraggio per gli allevamenti e pascoli montani), risultano gravemente secche e danneggiate. Davanti a questo drammatico scenario con uno degli inverni più secchi e più caldi degli ultimi decenni, con una prospettiva, stando alle previsioni meteo aggiornate, affatto rassicurante – continua – si richiede l’adozione urgente di misure straordinarie. Una parte significativa del Pil e del reddito agricolo è gravemente perso e compromesso e, in assenza di adeguati provvedimenti di tutela, gli agricoltori rischiano di perdere anche gli aiuti Comunitari della PAC riferiti ai diversi comparti agricoli interessati.” Pertanto, la Coldiretti Calabria ha chiesto alla presidente Santelli di attivare con urgenza: 1) la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità per la concessione degli aiuti alle imprese agricole che hanno subito danni per la perdita delle produzioni ed il riconoscimento della circostanza eccezionale a tutela dell’ammissibilità dei pagamenti 2020 degli aiuti diretti della PAC e dei premi del PSR i cui controlli satellitari volti a rilevare lo stato ordinario delle pratiche di coltivazioni potrebbero determinare il blocco e l’esclusione; 2) l’erogazione dei saldi degli aiuti sull’annualità 2019 e delle annualità pregresse al fine di garantire una iniezione di liquidità alle imprese agricole da utilizzare per tutte le attività di soccorso praticabili. 3) La revisione delle datate concessioni in essere, in particolare quelle con la società A2A, che individuano il periodo irriguo dal mese di maggio fino a quello di settembre. Tale anomalia reca particolare pregiudizio alle produzioni agricole autunno vernine e a quelle precoci e in serra, considerato il cambiamento climatico, ormai in atto da più anni.
0 notes
purpleavenuecupcake · 5 years
Text
Balneari: Centinaio, prosegue impegno, percorso riforma passerà attraverso DPCM
"Prosegue il nostro impegno a tutela e difesa dei balneari. Ieri ho incontrato una importante rappresentanza della categoria, convocata al Ministero per fare il punto sull'andamento della riforma  delle concessioni. È stato un confronto davvero costruttivo in cui ho illustrato l’ importante risultato conseguito con la Legge di Stabilità, con cui abbiamo disposto l’estensione di quindici anni per la scadenza delle concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo. Il percorso di riforma complessiva del settore passerà ora attraverso l'emanazione di un DPCM. Sono solo alcuni tasselli ma fondamentali per mettere in sicurezza il settore, la cui importanza economica è centrale. Il fatto che l’Unione Europea, al momento, non abbia avviato nessuna procedura di infrazione, conferma la bontà delle proposte contenute nella Legge di Stabilità pertanto procediamo nella direzione individuata per tutelare la categoria dei balneari. Nel corso della riunione di ieri al Mipaaft, ho ribadito il mio invito perché si lavori all'unisono, unendo le forze ed evitando divisioni che non fanno altro che creare danni per il comparto”. E' quanto dichiara il Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio. Read the full article
0 notes
tmnotizie · 5 years
Link
ANCONA – Macchine in azione da stamattina per la prima storica raccolta della barbabietola da zucchero nelle Marche dopo oltre 10 anni di assenza. Presto per fare un bilancio rispetto alla produzione sui circa 300 ettari di campagna marchigiana, destinata a diventare zucchero biologico 100% Made in Italy. Il tutto nasce dalla collaborazione tra Coldiretti e Coprob, l’unico produttore cooperativo di zucchero con una filiera tutta italiana.
Ma anche dall’aumento della domanda dei consumatori che cercano sempre più prodotti di qualità, realizzati con procedimenti che mantengono il rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Cosa che spesso non succede, invece, all’estero. Coldiretti ha calcolato che oltre 4 pacchi di zucchero su 5 arrivano dall’estero mentre la produzione Made in Italy rischia di essere azzerata dalla concorrenza sottocosto dei Paesi del Mercosur che nell’ambito dell’accordo di libero scambio con l’Unione Europea hanno ottenuto maggiori concessioni con il dazio zero sul contingente di 180mila tonnellate.
Sono nelle Marche, i paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela), su alcuni dei quali gravano pesanti accuse per rischi alimentari e sfruttamento del lavoro minorile, hanno aumentato l’importazione del loro agroalimentare del 3% tra 2017 e 2018 superando i 12,6 milioni di euro di valore.
“Abbiamo lavorato in sinergia con Coprob affinché nella nostra regione si potesse concretizzare una nuova opportunità per le nostre imprese – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – I primi 300 ettari rappresentano un’evidenza di rilancio di una filiera storica per le Marche e il presupposto per programmare la futura campagna del prossimo anno. Il mercato dello zucchero certificato biologico e totalmente italiano è oggi una prospettiva in forte crescita in grado di rispondere alla richiesta dei cittadini e a quella di sostenibilità economica ed ambientale delle nostre aziende agricole”.
0 notes
1933. L'Italia non permetteva agli italiani nullatenenti di emigrare nelle colonie
1933. L’Italia non permetteva agli italiani nullatenenti di emigrare nelle colonie
La valorizzazione agraria delle colonie era uno degli obiettivi principali dell’Italia fascista. Ma non era sufficiente emigrare nelle colonie per avere un appezzamento di terreno o una concessione da coltivare. Tutt’altro! Emigrare nelle colonie era un investimento e non era permesso ai nullatenenti. Infatti nel 1933 il senatore prof. Emanuele De Cillis, all’inaugurazione del IX Corso di…
View On WordPress
0 notes
RAMB. La "Regia Azienda Monopolio Banane" della Somalia italiana
RAMB. La “Regia Azienda Monopolio Banane” della Somalia italiana
Storia della RAMB. La “Regia Azienda Monopolio Banane” della Somalia italiana Il Ministero delle Colonie con RDL 2 dicembre 1935 n° 2085 istituiva la “Regia Azienda Monopolio Banane”, RAMB, per il trasporto e la commercializzazione in Italia delle banane prodotte nella Somalia italiana dalle concessioni agricole di Genale e del Villaggio Duca degli Abruzzi. Dal 1929 con la grande depressione che…
View On WordPress
0 notes
Il credito agrario nella Somalia italiana
Il credito agrario nella Somalia italiana
L’iniziativa del Governo italiano in favore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale delle Colonie.   Il Credito Agrario in Somalia fu esercitato dalla Banca d’Italia e dalla Cassa di Risparmio di Torino.   Banca d’Italia Con Regio Decreto 15 agosto 1930n. 1349 venne istituita presso la filiale di Mogadiscio della Banca d’Italia una sezione di credito agrario per eseguire in tutto il…
View On WordPress
0 notes
In una circolare fascista la tutela dei lavoratori somali che i sindacati di oggi dovrebbero leggere
In una circolare fascista la tutela dei lavoratori somali che i sindacati di oggi dovrebbero leggere
A Genale, poco a sud di Mogadiscio, quando la Somalia era chiamata italiana, vi era la sede dell’Azienda Agricola Sperimentale. Qui, negli ’20 e ’30 del ‘900, si trovava una vasta zona di concessioni agricole, sorrette dal Governo italiano. Le concessioni si estendevano su 30.000 ettari per la coltura del cotone, resa possibile dalla grande digadi sbarramento dell’Uebi Scebeli e dalle numerose…
View On WordPress
0 notes
Italiani schiavisti in Somalia? Ecco cosa dice realmente la relazione Serrazanetti
Italiani schiavisti in Somalia? Ecco cosa dice realmente la relazione Serrazanetti
La “relazione Serrazanetti” sarebbe la prova che gli italiani, i fascisti più nel dettaglio, in Somalia sfruttarono, anzi schiavizzarono, la popolazione locale nelle concessioni agricole. Così almeno secondo quanto riportato da Del Boca in “Italiani, brava gente?” e poi ripreso, copiato, ricalcato da decine di altri autori. Ma è davvero così? (A fondo articolo le conclusioni) Mogadiscio, 1903.…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
La risposta alla domanda è nel vol. 13 della collana storica “Romanamente”. Il nuovo volume, intitolato “Come l’Italia fascista modernizzò l’agricoltura in Africa”, è dedicato all’implemento delle opere (e del  loro miglioramento) utili ad irrigare le concessioni agricole di Genale
0 notes
italianaradio · 4 years
Text
Coldiretti, siccità: quadro molto critico per la produzione dei finocchi nella fascia jonica. Chiesto lo Stato di calamità
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/coldiretti-siccita-quadro-molto-critico-per-la-produzione-dei-finocchi-nella-fascia-jonica-chiesto-lo-stato-di-calamita/
Coldiretti, siccità: quadro molto critico per la produzione dei finocchi nella fascia jonica. Chiesto lo Stato di calamità
Coldiretti, siccità: quadro molto critico per la produzione dei finocchi nella fascia jonica. Chiesto lo Stato di calamità
Coldiretti, siccità: quadro molto critico per la produzione dei finocchi nella fascia jonica. Chiesto lo Stato di calamità Lente Locale
R & P
La Coldiretti Calabria a causa della  situazione critica per la siccità che registra da lungo tempo l’assenza di precipitazioni significative e di alte e anomale temperature ha scritto una lettera alla Presidente della Regione Jole Santelli e al Dipartimento Regionale Agricoltura per chiedere l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di calamità. Di questo ha informato anche i sindaci. “Ormai  – scrive il presidente Regionale Franco Aceto – la situazione è di emergenza in particolare nella fascia Jonica che va da Sellia Marina a tutto il crotonese, in particolare l’altopiano di Isola di Capo Rizzuto, quale area di circa 4 mila ettari investita alla coltivazione di uno dei prodotti principe: il finocchio. Dalle segnalazioni che ci giungono nonché dai sopralluoghi effettuati dai nostri tecnici,  la conta dei danni è già pesantissima e, fortemente esposta ad aggravamenti. I produttori di finocchi  – prosegue Aceto –  stanno interrando (distruggendo) tutti i campi poiché il caldo ha completamente compromesso la produzione in termini quantitativi e danneggiato la qualità del prodotto rendendolo non commerciabile nonostante le ripetute irrigazioni di soccorso che sono state possibili grazie all’encomiabile impegno del Consorzio di Bonifica. Ma se in questa area si registra un quadro molto critico – aggiunge il presidente di Coldiretti -anche in tutte le aree agricole regionali, i terreni seminati a coltivazioni erbacee (Grano Duro, Cereali, leguminose, erbai per la produzione di foraggio per gli allevamenti e pascoli montani), risultano gravemente secche e danneggiate. Davanti a questo drammatico scenario con uno degli inverni più secchi e più caldi degli ultimi decenni, con una prospettiva, stando alle previsioni meteo aggiornate, affatto rassicurante – continua – si richiede l’adozione urgente di misure straordinarie. Una parte significativa del Pil e del reddito agricolo è gravemente perso e compromesso  e, in assenza di adeguati provvedimenti di tutela, gli agricoltori rischiano di perdere anche gli aiuti Comunitari della PAC riferiti ai diversi comparti agricoli interessati.” Pertanto, la Coldiretti Calabria ha chiesto alla presidente Santelli di attivare con urgenza: 1) la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità per la concessione degli aiuti alle imprese agricole che hanno subito danni  per la perdita delle produzioni ed il riconoscimento della circostanza eccezionale a tutela dell’ammissibilità dei pagamenti  2020 degli aiuti diretti della PAC e dei premi del PSR i cui controlli satellitari volti a rilevare lo stato ordinario delle pratiche di coltivazioni potrebbero determinare il blocco e l’esclusione; 2) l’erogazione dei saldi degli aiuti sull’annualità 2019 e delle annualità pregresse al fine di garantire una iniezione di liquidità alle imprese agricole da utilizzare per tutte le attività di soccorso praticabili. 3) La revisione delle datate concessioni in essere, in particolare quelle con la società A2A, che individuano il periodo irriguo dal mese di maggio fino a quello di settembre. Tale anomalia reca particolare pregiudizio alle produzioni agricole autunno vernine e a quelle precoci e in serra, considerato il cambiamento climatico, ormai in atto da più anni.
26 febbraio 2020                                Ufficio Stampa Coldiretti Calabria
Coldiretti, siccità: quadro molto critico per la produzione dei finocchi nella fascia jonica. Chiesto lo Stato di calamità Lente Locale
Coldiretti, siccità: quadro molto critico per la produzione dei finocchi nella fascia jonica. Chiesto lo Stato di calamità Lente Locale
R & P La Coldiretti Calabria a causa della  situazione critica per la siccità che registra da lungo tempo l’assenza di precipitazioni significative e di alte e anomale temperature ha scritto una lettera alla Presidente della Regione Jole Santelli e al Dipartimento Regionale Agricoltura per chiedere l’avvio delle procedure per il riconoscimento dello stato di […]
Coldiretti, siccità: quadro molto critico per la produzione dei finocchi nella fascia jonica. Chiesto lo Stato di calamità Lente Locale
Antonella Scabellone
0 notes
italianaradio · 4 years
Text
Conte: a gennaio verifica di governo, ma solo dopo l’approvazione della manovra
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/conte-a-gennaio-verifica-di-governo-ma-solo-dopo-lapprovazione-della-manovra/
Conte: a gennaio verifica di governo, ma solo dopo l’approvazione della manovra
Conte: a gennaio verifica di governo, ma solo dopo l’approvazione della manovra
Una verifica di governo a gennaio, dopo l’approvazione della manovra economica e una volta smaltite le festività natalizie. Lo ha ribadito anche oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine di un convegno dell’Eni, precisando che l’obiettivo è indicare “un cronoprogramma fino al 2023”.
A gennaio, “sarò io per primo che inviterò tutte le forze politiche a fare chiarezza sugli obiettivi”, ha proseguito il premier “attenzione, non è solo un problema di cosa fare a febbraio e a marzo, non è solo un problema del 2020. Noi abbiamo preso l’impegno di governare questo paese fino al 2023, alcune urgenze che il Paese ci chiede sono riforme strutturali e non possiamo prendere in giro i cittadini dicendo che le facciamo in due o tre mesi”. Ha poi chiarito che “non è necessario un nuovo contratto di governo, è necessario chiarire il cronoprogramma”.
“Tre le direttrici: razionalizzare le risorse pubbliche rafforzando il partenariato tra pubblico e privato, semplificare il quadro delle regole, ridurre gli oneri burocratici”.
“C’è una battaglia che voglio continuare a portare avanti. Che è quella di eliminare la tassazione sulla sugar tax” ha detto invece il ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova. Intanto il presidente della Camera Roberto Fico ha scritto una lettera alla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati per esprimere “preoccupazione” sui tempi di esame del testo.
Intanto il presidente della Camera Roberto Fico ha scritto una lettera alla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati per esprimere “preoccupazione” sui tempi di esame del testo. Giovedì 12 dicembre alle 14 si terrà a Montecitorio una nuova riunione della conferenza dei capigruppo per riorganizzare i tempi.
Qualche ora prima, al Rome Investment Forum 2019, Conte si era focalizzato sulla legge finanziaria, invitando a sgomberare il campo da polemiche inutili: “Consentiteci di completare l’ultimo miglio la manovra, una volta che sarà approvata ci dedicheremo a progetto un futuro migliore per il mostre Paese e a progettare le riforme strutturali necessarie, e una magna pars del tavolo sarà dedicata a un programma per realizzare in modo più efficace gli investimenti”.
Un concetto, quest’ultimo, su cui ha insistito anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti che su Facebook ha confermato la necessità di lavorare ad una nuova agenda di governo: “Chiudiamo bene la manovra economica. Poi, con il presidente Conte, lavoriamo a una nuova Agenda 2020 per riaccendere i motori dell’economia”.
Poi il premier è tornato sull’ex Ilva: “Siamo disponibili a fare la nostra parte per rendere questo progetto ancora più efficace e credibile e rendere il piano industriale ancora più sostenibile”. Il governo dunque sembra pronto a tutto per salvare lo stabilimento di Taranto, anche facendo partecipare le aziende pubbliche al piano di salvataggio, dopo la crisi, innescata da ArcelorMittal.
Infine sulle concessioni ad Autostrade Conte ha detto: nelle “mie previsioni”, l’esito del procedimento aperto nei confronti di Autostrade per l’Italia, in merito alle sue concessioni, “si concluderà entro la fine dell’anno”.
Una verifica di governo a gennaio, dopo l’approvazione della manovra economica e una volta smaltite le festività natalizie. Lo ha ribadito anche oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a margine di un convegno dell’Eni, precisando che l’obiettivo è indicare “un cronop…
Nadia Sessa
0 notes
italianaradio · 5 years
Text
Carburante agricolo, Coldiretti pretende il riconoscimento dei supplementi alle aziende
Nuovo post su italianaradio https://www.italianaradio.it/index.php/carburante-agricolo-coldiretti-pretende-il-riconoscimento-dei-supplementi-alle-aziende/
Carburante agricolo, Coldiretti pretende il riconoscimento dei supplementi alle aziende
Carburante agricolo, Coldiretti pretende il riconoscimento dei supplementi alle aziende
“I recenti atti adottati dal Direttore Generale del Dipartimento per le assegnazioni supplementari di gasolio, generano ulteriore confusione, danni economici e responsabilità per gli agricoltori ad oggi penalizzati costretti ad acquistare carburante “a prezzo pieno”. Lo puntualizza Coldiretti Calabria che “a dimostrazione ritiene utile raccontare i fatti! A causa dell’anomalo andamento stagionale primaverile-estivo, piogge eccezionali a maggio e ondate record di calore nei mesi di giugno e luglio, gli agricoltori sono stati costretti ad eseguire interventi agronomici tempestivi e ripetuti per non perdere i raccolti, già compromessi e ridurre l’evaporazione idrica, con irrigazioni di soccorso su: ortive, olivo, agrumeti e foraggere pluriennali ecc.. Migliaia di agricoltori, alla fine luglio, già denunciavano l’esaurimento della dotazione di carburante agricolo e sollecitavano l’adozione dell’atto che autorizzava le concessioni supplementari”. “Tale provvedimento, in effetti – informa Coldiretti – arriva il 20 agosto, ma viene limitato all’Altopiano Silano e al territorio della Media Valle del Crati, sebbene i maggiori effetti dell’andamento climatico anomalo siano stati accusati nelle aree di pianura; lo stesso provvedimento esclude però il resto della provincia di Cosenza e della Calabria. Il provvedimento peraltro – sottolinea – limita la concessione supplementare soltanto per l’irrigazione delle colture ortive ed esclude tutte le operazioni autunnali, diverse dall’irrigazione, da eseguire da settembre a dicembre sui seminativi (aratura, semina, ecc) e sulle coltivazioni arboree”. “Il 5 settembre – continua Coldiretti – con un ulteriore pressing, anche di alcuni sindaci, vede la luce una seconda procedura autorizzativa, questa volta per le provincie di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone che limita la concessione dei supplementi alle colture ortive, alle foraggere (non meglio identificate), mais da granella, sorgo e prati avvicendati ed infine per la viticoltura, ma soltanto per ulteriori trattamenti fitosanitari. Anche in questo caso, restano esclusi i seminativi, olivi, agrumi per tutte le operazioni autunnali e per la gestione delle semine e della raccolta. Il 19 settembre, con una terza autorizzazione, non comunicata all’utenza e alle organizzazioni agricole, né tantomeno ai Centri di Assistenza Agricola, integrativa della prima, del 20 agosto, la Regione estende l’autorizzazione ad alcuni territori della provincia di Cosenza esclusi in precedenza, ovvero Alto e Basso Ionio e la Piana di Sibari, omettendo di indicare le colture e le operazioni ammissibili per la concessione supplementare e esclude ancora una volta tutte le operazioni agrarie e colturali da eseguire per il periodo settembre-dicembre su tutto il territorio calabrese”. “In altre parole, quest’ultimo provvedimento – spiega la nota associazione degli agricoltori – riguarda l’assegnazione aggiuntiva per irrigare solo nelle aree dell’alto e basso jonio cosentino e nella Piana di Sibari, peraltro in un momento nel quale le esigenze irrigue si riducono drasticamente, anziché autorizzare l’integrazione per le attività autunno – vernine. In tutta questa confusione, restano nel limbo le competenze della Città Metropolitana di Reggio Calabria e quindi dell’intera provincia, esclusa dalle non chiare autorizzazioni del Dipartimento dimenticando che la competenza sulla specifica materia, la Regione Calabria non ha mai provveduto a trasferirla”. “Un servizio che è evidente – chiosa Coldiretti – viene gestito “alla giornata” con gli effetti che lasciano le aziende agricole in balia di provvedimenti confusionari, penalizzanti ed incompleti con procedure mai chiarite e applicate secondo una libera interpretazione (da febbraio 2019 aspettiamo risposte a numerosi quesiti formulati al Dipartimento Agricoltura). Testardamente ci si ostina a non applicare le norme che efficenterebbero la gestione, come previste dalla Deliberazione GR 432/2016 riguardo l’utilizzo univoco dei dati del fascicolo aziendale e l’obbligo di aggiornare la dotazione dei mezzi tecnici aziendali. Alla luce di tutte queste motivazioni, Coldiretti Calabria, ancora una volta, auspica un urgente ravvedimento del Dipartimento affinché si riconosca il diritto di assegnazione dei supplementi di carburante agricolo, per come previsto dalle norme ministeriali e come fatto, d’altronde, in altre regioni per identiche criticità climatiche.”
“I recenti atti adottati dal Direttore Generale del Dipartimento per le assegnazioni supplementari di gasolio, generano ulteriore confusione, danni economici e responsabilità per gli agricoltori ad oggi penalizzati costretti ad acquistare carburante “a prezzo pieno”. Lo puntualizza Coldiretti Calabria che “a dimostrazione ritiene utile raccontare i fatti! A causa dell’anomalo andamento stagionale primaverile-estivo, piogge eccezionali a maggio e ondate record di calore nei mesi di giugno e luglio, gli agricoltori sono stati costretti ad eseguire interventi agronomici tempestivi e ripetuti per non perdere i raccolti, già compromessi e ridurre l’evaporazione idrica, con irrigazioni di soccorso su: ortive, olivo, agrumeti e foraggere pluriennali ecc.. Migliaia di agricoltori, alla fine luglio, già denunciavano l’esaurimento della dotazione di carburante agricolo e sollecitavano l’adozione dell’atto che autorizzava le concessioni supplementari”. “Tale provvedimento, in effetti – informa Coldiretti – arriva il 20 agosto, ma viene limitato all’Altopiano Silano e al territorio della Media Valle del Crati, sebbene i maggiori effetti dell’andamento climatico anomalo siano stati accusati nelle aree di pianura; lo stesso provvedimento esclude però il resto della provincia di Cosenza e della Calabria. Il provvedimento peraltro – sottolinea – limita la concessione supplementare soltanto per l’irrigazione delle colture ortive ed esclude tutte le operazioni autunnali, diverse dall’irrigazione, da eseguire da settembre a dicembre sui seminativi (aratura, semina, ecc) e sulle coltivazioni arboree”. “Il 5 settembre – continua Coldiretti – con un ulteriore pressing, anche di alcuni sindaci, vede la luce una seconda procedura autorizzativa, questa volta per le provincie di Catanzaro, Vibo Valentia e Crotone che limita la concessione dei supplementi alle colture ortive, alle foraggere (non meglio identificate), mais da granella, sorgo e prati avvicendati ed infine per la viticoltura, ma soltanto per ulteriori trattamenti fitosanitari. Anche in questo caso, restano esclusi i seminativi, olivi, agrumi per tutte le operazioni autunnali e per la gestione delle semine e della raccolta. Il 19 settembre, con una terza autorizzazione, non comunicata all’utenza e alle organizzazioni agricole, né tantomeno ai Centri di Assistenza Agricola, integrativa della prima, del 20 agosto, la Regione estende l’autorizzazione ad alcuni territori della provincia di Cosenza esclusi in precedenza, ovvero Alto e Basso Ionio e la Piana di Sibari, omettendo di indicare le colture e le operazioni ammissibili per la concessione supplementare e esclude ancora una volta tutte le operazioni agrarie e colturali da eseguire per il periodo settembre-dicembre su tutto il territorio calabrese”. “In altre parole, quest’ultimo provvedimento – spiega la nota associazione degli agricoltori – riguarda l’assegnazione aggiuntiva per irrigare solo nelle aree dell’alto e basso jonio cosentino e nella Piana di Sibari, peraltro in un momento nel quale le esigenze irrigue si riducono drasticamente, anziché autorizzare l’integrazione per le attività autunno – vernine. In tutta questa confusione, restano nel limbo le competenze della Città Metropolitana di Reggio Calabria e quindi dell’intera provincia, esclusa dalle non chiare autorizzazioni del Dipartimento dimenticando che la competenza sulla specifica materia, la Regione Calabria non ha mai provveduto a trasferirla”. “Un servizio che è evidente – chiosa Coldiretti – viene gestito “alla giornata” con gli effetti che lasciano le aziende agricole in balia di provvedimenti confusionari, penalizzanti ed incompleti con procedure mai chiarite e applicate secondo una libera interpretazione (da febbraio 2019 aspettiamo risposte a numerosi quesiti formulati al Dipartimento Agricoltura). Testardamente ci si ostina a non applicare le norme che efficenterebbero la gestione, come previste dalla Deliberazione GR 432/2016 riguardo l’utilizzo univoco dei dati del fascicolo aziendale e l’obbligo di aggiornare la dotazione dei mezzi tecnici aziendali. Alla luce di tutte queste motivazioni, Coldiretti Calabria, ancora una volta, auspica un urgente ravvedimento del Dipartimento affinché si riconosca il diritto di assegnazione dei supplementi di carburante agricolo, per come previsto dalle norme ministeriali e come fatto, d’altronde, in altre regioni per identiche criticità climatiche.”
0 notes
purpleavenuecupcake · 5 years
Text
Ue-Mercosur: Centinaio, su Agricoltura opporremo massima contrarietà in sedi competenti
Il Sen. Gian Marco #Centinaio, Ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, commentando l’ accordo commerciale raggiunto dopo 20 anni di trattative tra l'Unione europea e i Paesi del #Mercosur (Brasile, Argentina, Uruguay e Paraguay) ha dichiarato: “Se le voci sull’accordo raggiunto tra l’Ue e i Paesi del Mercosur fossero confermate, come Ministro dell’Agricoltura non sono assolutamente soddisfatto e sono profondamente preoccupato per le ripercussioni negative che potrà avere qualora fossero confermate le aperture al Mercosur verso le nostre produzioni sensibili quali riso, sul quale non è possibile accettare continue concessioni, e carne di pollame. Opporremo la massima contrarietà in tutte le sedi competenti. Già da ora posso dire chiaramente che non permetteremo che vengano penalizzati i nostri agricoltori e le nostre filiere. Non siamo contro gli accordi commerciali internazionali, ma siamo contrari a quelli che non tutelano le nostre produzioni che seguono standard e percorsi di qualità ben diversi da quelli di altri Paesi Extra Ue. Peraltro siamo anche molto perplessi sulla parte che riguarda i possibili vantaggi offensivi per le nostre esportazioni di olio di oliva, pasta e formaggi sui quali continueremo a chiedere le più ampie garanzie, compreso il totale riconoscimento e tutela dei nostri prodotti DOP e IGP. Vigileremo da subito, va bene aprire ai mercati ma servono innanzitutto regole comuni certe e rispettate da tutti”. Read the full article
0 notes
purpleavenuecupcake · 6 years
Text
Centinaio- Olio tunisino- “No all’estensione delle importazioni a dazio zero. Se Europa ci ripensa fatto positivo”
“Abbiamo già ribadito a Bruxelles il nostro no all'estensione delle importazioni a dazio zero di olio dalla Tunisia. Se la Commissione sta decidendo in questo senso per noi è un fatto positivo. Vigileremo. L'Italia vuole tutelare la qualità del suo prodotto, tracciato e sicuro. Già nei prossimi giorni mi attiverò con i nostri organi di controllo per intensificare le ispezioni sull'olio in arrivo dall'estero, perché anche da qui passa la difesa del vero Made in Italy. Ai consumatori dico scegliete sempre l'olio che in etichetta riporta l'indicazione 100% italiano”. Lo dichiara il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio commentando l’indiscrezione che esclude l'ipotesi, circolata nelle scorse settimane, secondo cui l'Ue sarebbe stata pronta a rinnovare nel 2018 le concessioni straordinarie fatte a Tunisi con l'apertura di una quota supplementare per l'import a dazio zero dell’olio.   Read the full article
0 notes