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purpleavenuecupcake · 2 years
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Nel 2021 pressione fiscale più alta di sempre: quest’anno cala e il tax freedom day scatta il 7 giugno
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Se l’anno scorso la pressione fiscale in Italia ha toccato il record storico del 43,5 per cento del Pil, nel 2022, invece, è destinata a scendere al  43,1 per cento. In virtù di ciò, solo il prossimo 7 giugno (un giorno prima di quanto successo nel 2021) gli italiani celebreranno il tanto sospirato giorno di liberazione fiscale (o “tax freedom day”). In altre parole, dopo più di 5 mesi dall’inizio del 2022 (pari a 157 giorni lavorativi inclusi i sabati e le domeniche), il contribuente medio italiano smetterà di lavorare per pagare tutti gli obblighi fiscali dell’anno (Irpef, Imu, Iva, Tari, addizionali varie, Irap, Ires, contributi previdenziali, etc.) e dal 7 giugno inizierà a guadagnare per se stesso e per la propria famiglia. Dall’Ufficio studi della CGIA fanno sapere che l’elaborazione di questo “contatore” è un puro esercizio teorico; tuttavia, questa analisi è interessante perché dà la dimensione, quando la si compara con i risultati degli altri paesi europei, di quanto sia spaventosamente elevato il prelievo fiscale e contributivo in capo ai contribuenti italiani. Guardando la serie storica che è stata ricostruita fino al 1995, il giorno di liberazione fiscale più  “precoce” è stato nel 2005. In quell’occasione, la pressione fiscale si attestò al 39 per cento e ai contribuenti italiani bastò raggiungere il 23 maggio (142 giorni lavorativi) per scrollarsi di dosso tutte le scadenze fiscali. Osservando sempre il calendario, quello più in “ritardo“, come dicevamo più sopra, si è registrato nel 2021, poichè la pressione fiscale ha raggiunto il record storico del 43,5 per cento e, di conseguenza, il “giorno di liberazione fiscale” è slittato all’8 giugno. Tra i big dell’UE solo la Francia ha un fisco più esoso del nostro Dal confronto con gli altri Paesi europei non emerge un risultato particolarmente entusiasmante. Nel 2020 (ultimo anno in cui è possibile effettuare una comparazione con i paesi Ue)  i contribuenti italiani hanno lavorato per il fisco fino al 5 giugno (quasi 157 giorni lavorativi), vale a dire 4 giorni in più rispetto alla media registrata nei Paesi dell’area euro e 6 se, invece,  il confronto è realizzato con la media dei 27 Paesi che compongono l’Unione europea. Se confrontiamo il “tax freedom day” italiano con quello dei nostri principali competitori economici, solo la Francia presenta un numero di giorni di lavoro necessari per pagare le tasse nettamente superiore (+19), mentre tutti gli altri hanno potuto festeggiare la liberazione fiscale in anticipo. In Germania, ad esempio, questo è avvenuto 5 giorni prima che da noi, in Olanda 11 e in Spagna 20. Il paese più virtuoso è l’Irlanda; con una pressione fiscale del 20,7 per cento, i contribuenti irlandesi assolvono gli obblighi fiscali in soli 76 giorni lavorativi, cominciando lavorare per se stessi il 16 marzo: 81 giorni prima rispetto al nostro “tax freedom day”. Nel 2022 lo Stato incasserà quasi 40 miliardi in più: bisogna restituire questi soldi reintroducendo il fiscal drag Il livello record di carico fiscale raggiunto nel 2021 non è ascrivibile ad un aumento del prelievo imposto l’anno scorso a famiglie e imprese, ma alla decisa crescita registrata dal Pil (+6,6 per cento) che, dopo la caduta verticale registrata nel 2020 (-9 per cento), ha contribuito ad aumentare notevolmente le entrate. Nel 2022, invece, il peso del fisco, sebbene la crescita economica dovrebbe attestarsi attorno al 3 per cento circa, è destinato a diminuire di 0,4 punti percentuali. Ciò avverrà anche grazie alla riduzione delle imposte e dei contributi decisa dal Governo Draghi. Le principali misure approvate l’anno scorso sono: - riforma dell’Irpef (-6,4 miliardi di euro di risorse); - esonero contributivo di 0,8 punti percentuali ai lavoratori dipendenti con una retribuzione mensile lorda inferiore a 2.692 euro (-1,1 miliardi di euro); - esonero pagamento Irap alle persone fisiche (-1 miliardo di euro). Se teniamo conto anche del miglioramento delle principali variabili economiche che si riflette sull’andamento del gettito, secondo il DEF lo Stato nel 2022 incasserà 39,7 miliardi di imposte e contributi in più rispetto al 2021. Segnaliamo che una parte di questo incremento di gettito è sicuramente ascrivibile anche al forte aumento dell’inflazione che, secondo le previsioni, quest’anno potrebbe sfiorare il 6 per cento.  Pertanto, in un momento in cui le famiglie stanno subendo dei rincari spaventosi che rischiano di far crollare i consumi interni, sarebbe auspicabile che il Governo restituisse parte di questo extra gettito con meccanismi di fiscal drag. Una misura che rafforzerebbe il potere d’acquisto dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, dando un sensibile sollievo soprattutto a coloro che attualmente si trovano in serie difficoltà economiche. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Pnrr, chiuso il bando asili nido: con la proroga più 76% di domande 
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Bianchi: “Risposta positiva frutto di un lavoro condiviso” Più 76% di domande presentate dai Comuni per l’avviso pubblico sugli asili nido del Pnrr Istruzione nel mese di marzo. Questo il risultato della proroga dei termini, dal 28 febbraio al 1° aprile, decisa dal Ministero dell’Istruzione, in accordo con quello del Sud e della Famiglia, per consentire una maggiore adesione da parte degli Enti locali al bando del valore complessivo di 2,4 miliardi di euro.   “In questo mese abbiamo avuto una risposta molto positiva grazie al lavoro fatto con gli altri Ministeri coinvolti, con l’Agenzia per la coesione, con le Prefetture, con l’Associazione dei Comuni - dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Abbiamo organizzato seminari, incontri, aperto linee di supporto dedicate e previsto una campagna di comunicazione specifica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione senza precedenti: possiamo realizzare dei cambiamenti significativi del nostro sistema scolastico. Ma è un'azione collettiva per la quale c'è bisogno del contributo e della partecipazione di tutti”.   Alla chiusura del bando asili, lo scorso 1° aprile, risultano 1.676 le candidature presentate per la fascia da 0 a 2 anni, a fronte delle 953 arrivate il 28 febbraio, alla prima scadenza (+76% a livello nazionale). Le cinque regioni con più domande presentate in termini assoluti sono: Campania (196), Lombardia (157), Lazio (138), Calabria (137).  La quantità di risorse richieste ammonta a un totale di circa 2 miliardi di euro sui 2,4 disponibili. I 400 milioni residui andranno immediatamente ricollocati. Con un decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione, di concerto con il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, il Ministro per il Sud, la Coesione territoriale e il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie saranno destinati all’ulteriore finanziamento delle candidature già pervenute nell’ambito del bando PNRR per l’incremento dei poli dell’infanzia per la fascia 0-6 anni. In seguito a questa prima operazione, circa 70 milioni ancora residui saranno oggetto di un nuovo bando per gli asili nido destinato ai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, con priorità a Basilicata, Molise, Sicilia, che hanno presentato meno candidature rispetto al budget che poteva essere loro assegnato in base alle risorse disponibili nel Pnrr. Per loro ci sarà un ulteriore avviso con scadenza a fine maggio, e i comuni saranno accompagnati nella presentazione delle proposte con specifiche azioni di supporto.   Tutte le risorse del Pnrr Istruzione previste per il segmento educativo da 0 a 6 anni saranno utilizzate garantendo la quota pari al 55,29% dei fondi a favore del Mezzogiorno, superiore al 40% previsto dai bandi del Pnrr nazionale.   In particolare, vengono coperte tutte le candidature presentate dai Comuni delle Regioni del Mezzogiorno, sia per gli asili nido (fascia 0-2 anni) sia per i poli dell’infanzia (fascia 0-6 anni).   “Con il decreto che abbiamo predisposto all’esito dei bandi le risorse disponibili saranno destinate al potenziamento del sistema educativo, mantenendo la quota del 55,29% nel Mezzogiorno, dove più alto è il bisogno. Rispettiamo gli impegni presi con l’Europa: tutte le risorse disponibili vengono utilizzate. Aumentare il numero di posti negli asili nido significa dare più opportunità educative per le bambine e i bambini su tutto il territorio, sostenere le famiglie e l’occupazione femminile”, ha concluso il Ministro.   Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Neonato in pericolo di vita: elicottero Aeronautica Militare trasporta bimbo di un solo giorno di vita da Reggio Calabria a Taormina
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Nel cuore della notte un equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search And Rescue) del 15° Stormo, con sede a Trapani, è intervenuto per trasportare un neonato di solo un giorno di vita dall’Ospedale “Riuniti Bianchi-Melacrino” di Reggio Calabria all’Ospedale San Vincenzo di Taormina (ME) per permettergli di fruire delle necessarie cure a seguito di una grave patologia neonatale.  L’equipaggio, in prontezza d’allarme con elicottero HH-139B, ha ricevuto l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), il reparto dell’Aeronautica Militare che gestisce e coordina questo genere di attività su tutto il territorio nazionale. L’elicottero è decollato dall’aeroporto di Trapani-Birgi in tarda serata e si è diretto verso l'aeroporto di Reggio Calabria dove è atterrato presso il 5° Reparto Volo della Polizia di Stato. Una volta sul posto, l'equipaggio militare e l'equipe medica si sono prontamente attivati per garantire tutte le necessarie attività per trasportare con l'elicottero il piccolo paziente a bordo di una barella. Una volta terminate le  procedure per il decollo, l’elicottero si è diretto alla volta dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina (ME), dove è giunto a tarda notte. Al termine del trasporto sanitario d’urgenza e dopo aver completato un rifornito sull’aeroporto di Reggio Calabria, l’elicottero ha fatto rientro nella base aerea di Trapani-Birgi, dove ha ripreso la prontezza d’allarme per il servizio S.A.R. nazionale, predisponendosi per l’eventualità di un ulteriore intervento. Grazie allo specifico addestramento degli equipaggi militari e all'uso di strumentazioni tecnologiche di ultima generazione quali i visori notturni (Night Vision Goggles), il trasporto aereo è stato assicurato con la massima prontezza e in completa sicurezza da parte dell'equipaggio d'allarme. L'82° Centro C/SAR è uno dei Reparti del 15° Stormo dell'Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche marginali. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7300 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi in Sicilia. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Neonato in pericolo di vita: elicottero Aeronautica Militare trasporta bimbo di un solo giorno di vita da Reggio Calabria a Taormina
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Nel cuore della notte un equipaggio dell’82° Centro C.S.A.R. (Combat Search And Rescue) del 15° Stormo, con sede a Trapani, è intervenuto per trasportare un neonato di solo un giorno di vita dall’Ospedale “Riuniti Bianchi-Melacrino” di Reggio Calabria all’Ospedale San Vincenzo di Taormina (ME) per permettergli di fruire delle necessarie cure a seguito di una grave patologia neonatale.  L’equipaggio, in prontezza d’allarme con elicottero HH-139B, ha ricevuto l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico (FE), il reparto dell’Aeronautica Militare che gestisce e coordina questo genere di attività su tutto il territorio nazionale. L’elicottero è decollato dall’aeroporto di Trapani-Birgi in tarda serata e si è diretto verso l'aeroporto di Reggio Calabria dove è atterrato presso il 5° Reparto Volo della Polizia di Stato. Una volta sul posto, l'equipaggio militare e l'equipe medica si sono prontamente attivati per garantire tutte le necessarie attività per trasportare con l'elicottero il piccolo paziente a bordo di una barella. Una volta terminate le  procedure per il decollo, l’elicottero si è diretto alla volta dell’Ospedale San Vincenzo di Taormina (ME), dove è giunto a tarda notte. Al termine del trasporto sanitario d’urgenza e dopo aver completato un rifornito sull’aeroporto di Reggio Calabria, l’elicottero ha fatto rientro nella base aerea di Trapani-Birgi, dove ha ripreso la prontezza d’allarme per il servizio S.A.R. nazionale, predisponendosi per l’eventualità di un ulteriore intervento. Grazie allo specifico addestramento degli equipaggi militari e all'uso di strumentazioni tecnologiche di ultima generazione quali i visori notturni (Night Vision Goggles), il trasporto aereo è stato assicurato con la massima prontezza e in completa sicurezza da parte dell'equipaggio d'allarme. L'82° Centro C/SAR è uno dei Reparti del 15° Stormo dell'Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l'anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d'urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche marginali. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7300 persone in pericolo di vita. Dal 2018 il Reparto ha acquisito la capacità AIB (Antincendio Boschivo) contribuendo alla prevenzione e la lotta agli incendi in Sicilia. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Polizia di Stato: inaugurate nuove strutture tecnologicamente all’avanguardia per la Polizia Scientifica
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Questa mattina, presso la sede della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, alla presenza del Capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini, sono state inaugurate nuove strutture che segnano un deciso passo in avanti nel livello tecnologico della Polizia Scientifica, realizzate grazie ai contributi europei del “Fondo Sicurezza Interno”. Da oggi gli investigatori della Polizia Scientifica hanno a disposizione 3 nuovi laboratori destinati alle indagini chimiche e merceologiche forensi, laboratori dotati di strumentazioni all’avanguardia che rendono possibile ciò che prima sembrava avveniristico. Con tali strumenti sarà possibile svolgere sofisticate indagini volte all'identificazione di sostanze stupefacenti difficili da individuare (come la c.d. droga dello stupro), di esplosivi compresi quelli artigianali e di altre microtracce su materiali di interesse forense, come ad esempio le fibre, le pitture, i vetri, le polveri, le colle, i nastri adesivi, etc... Oggi è stato inaugurato anche il nuovo “AFIS Management Center”, una moderna control room dove gli operatori della Polizia Scientifica potranno controllare in tempo reale tutte le operazioni di identificazione dattiloscopica svolte sul territorio nazionale dagli operatori della Polizia di Stato e dalle altre Forze di polizia che usufruiscono del sistema. L’AFIS (Automatic Fingerprint Identification System), attivo dal 1998, è uno dei più imponenti database europei che ad oggi è arrivato a contenere oltre 18 milioni di impronte dattiloscopiche e palmari. E’ gestito dalla Polizia Scientifica che ne garantisce il funzionamento 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Da oggi il sistema AFIS potrà contare su un’avveniristica centrale operativa in grado di garantire un rapido intervento in caso di disservizi, assicurando la continuità del sistema. La nuova control room sarà intitolata alla memoria del Sostituto Direttore Tecnico Giovanni De Iuliis, scomparso nel 2020, poliziotto della scientifica che per anni è stato un punto di riferimento per le attività di identificazione dattiloscopica. “Potenziare le attività investigative della Polizia di Stato è uno degli obiettivi della Direzione Centrale Anticrimine, che con queste nuove strutture è concretamente funzionale e vicina alle esigenze del territorio, fornendo agli uffici operativi le risorse strumentali che gli consentano di poter operare al meglio”, così il Prefetto Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine, nel presentare i nuovi laboratori di chimica e merceologia e la nuova control room dell’AFIS. Il Capo della Polizia Prefetto Giannini ha manifestato grande soddisfazione per le nuove infrastrutture investigative: “ritengo che la Polizia Scientifica, per tradizione sempre all'avanguardia, rappresenti una delle punte di diamante di tutta la Polizia di Stato. Ringrazio tutti voi per quello che fate e ritengo che il sistema AFIS e le sue implementazioni, rappresentino un baluardo per la sicurezza del Paese, per quel che riguarda il sistema di prevenzione, sia contro la criminalità che contro il terrorismo". Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Eni annuncia nuove scoperte nel Deserto Occidentale egiziano
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Nuove scoperte a olio e gas nella concessione di Meleiha aggiungono 8.500 barili di olio equivalente alla produzione Eni annuncia nuove scoperte a olio e gas nella concessione di Meleiha, nel Deserto Occidentale egiziano, per circa 8.500 barili/giorno di olio equivalente. Le scoperte sono già state allacciate e messe in produzione, in linea con la strategia Infrastructure-led exploration, che permette di massimizzare le opportunità esplorative in prossimità di infrastrutture esistenti. I risultati sono stati ottenuti attraverso il pozzo Nada E Deep 1X, che ha incontrato 60m di spessore netto mineralizzato nelle formazioni Alam El Bueib e Khatatba di età Cretacico-Giurassica, il pozzo Meleiha SE Deep 1X, che ha rinvenuto 30m di spessore netto mineralizzato nelle sabbie di età Cretacico-Giurassica delle formazioni Matruh e Khatatba, e il pozzo Emry Deep 21, che ha incontrato 35m di spessore netto mineralizzato ad olio nelle sabbie massive della Alam El Bueib di età Cretacica. Questi risultati, sommati alle scoperte del 2021 per complessivi 8 pozzi esplorativi, danno una percentuale di successo del 75%, a conferma del potenziale dell’area. Altre attività esplorative sono in corso nella concessione con indicazioni promettenti. Con queste scoperte Eni, attraverso AGIBA, JV tra Eni e EGPC, continua a perseguire la sua strategia near field nel bacino maturo del deserto occidentale egiziano, finalizzata a massimizzare la produzione contenendone i costi di sviluppo e riducendo al minimo il time to market. Inoltre, Eni rinnova l’impegno nel Deserto Occidentale Egiziano con la recente acquisizione di due blocchi esplorativi e con la pianificazione nel 2022 di un nuovo rilievo sismico 3D ad alta risoluzione nella concessione di Meleiha, volto anche ad investigare il potenziale a gas dell’area in linea con gli obiettivi di transizione energetica. Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC. L'azienda è attualmente il principale produttore del paese con una produzione equity di circa 360.000 barili di olio equivalente al giorno. In linea con la strategia net-zero entro il 2050, Eni è impegnata in una serie di iniziative volte a decarbonizzare il settore energetico egiziano, tra cui lo sviluppo di impianti CCS, impianti di energia rinnovabile, agrofeedstock per la bioraffinazione e altri. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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PNRR: arriva norma Orlando per prevenzione infortuni e maggiore sicurezza luoghi lavoro
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Nel Decreto con misure urgenti di attuazione del Pnrr approvato dal Consiglio dei Ministri arriva la norma proposta dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, per assicurare un’efficace azione di contrasto al fenomeno infortunistico e di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nella fase di realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Si prevede che l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail) promuova appositi protocolli di intesa con aziende e grandi gruppi industriali impegnati nella esecuzione dei singoli interventi previsti dal PNRR per l’attivazione, tra gli altri: - di programmi straordinari di formazione in materia di salute e sicurezza che, fermi restando gli obblighi formativi spettanti al datore di lavoro, mirano a qualificare ulteriormente le competenze dei lavoratori nei settori caratterizzati da maggiore crescita occupazionale in ragione degli investimenti programmati; - di progetti di ricerca e sperimentazione di soluzioni tecnologiche in materia, tra l’altro, di robotica, esoscheletri, sensoristica per il monitoraggio degli ambienti di lavoro, materiali innovativi per l’abbigliamento lavorativo, dispositivi di visione immersiva e realtà aumentata, per il miglioramento degli standard di salute e sicurezza sul lavoro; - di sviluppo di strumenti e modelli organizzativi avanzati di analisi e gestione dei rischi per la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro inclusi quelli da interferenze generate dalla compresenza di lavorazioni multiple; - di iniziative congiunte di comunicazione e promozione della cultura della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Con la sottoscrizione di protocolli d’intesa da realizzare con aziende o grandi gruppi industriali pubblici o privati, l’Inail supporta ulteriormente la diffusione della cultura  della salute e della sicurezza  nei luoghi  di lavoro, anche  in logica di coerenza  con quanto  espresso  nella  Strategia  europea  in salute e sicurezza sul lavoro 2021-2027. Lo rende noto l'Ufficio stampa del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Scuola, siglato il Protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e il Comitato Italiano Paralimpico
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Promuovere la pratica delle attività motorie e sportive per ragazze e ragazzi con disabilità nelle Istituzioni scolastiche. Favorire l’avvicinamento all’attività motoria dei bambini già dalla scuola dell’infanzia. Diffondere i valori della cultura paralimpica, con il diretto coinvolgimento e la stretta collaborazione fra scuole, associazioni e Federazioni sportive paralimpiche. Sono questi alcuni degli obiettivi al centro del Protocollo d’intesa siglato questa mattina al Palazzo dell’Istruzione dal Ministro Patrizio Bianchi e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. Il Protocollo, di durata triennale, individua programmi e interventi per l’attuazione di attività motorie, sportive e ludico-motorie con l’obiettivo di rinforzare e potenziare le competenze delle studentesse e degli studenti con disabilità, anche per recuperare la socialità e accompagnare nel superamento delle difficoltà indotte dalla crisi pandemica. Saranno organizzate, inoltre, attività nazionali e territoriali per diffondere progetti anche in relazione alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del bullismo, all’adozione di corretti stili di vita, all’educazione stradale, al riconoscimento dei valori del fair play, all’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto, sul contrasto al tifo violento, al doping e al disagio giovanile, all’integrazione e inclusione attraverso lo sport.  “Educazione, inclusione, benessere. Oggi firmiamo un documento importante – ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi –. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi imparano a scuola a giocare di squadra, misurandosi con le sfide delle discipline sportive. Un’azione collettiva e formativa, che trova espressione nei valori diffusi dal Comitato Paralimpico Italiano”.  “Siamo felici di questa importante intesa con il Ministero dell'Istruzione che dá un forte impulso alla promozione e alla diffusione nelle scuole dello sport quale strumento di cultura, inclusione e integrazione – dichiara il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli –. Si tratta di un tassello importante per la costruzione di una diversa percezione della disabilità e dunque un contributo significativo per la crescita del nostro Paese dal punto di vista civile e sociale”. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Aeronautica: giuramento corso "Centauro VI" all'Accademia di Pozzuoli
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Il solenne giuramento, suggellato dal tradizionale passaggio delle Frecce Tricolori, si è svolto alla presenza del Sottosegretario di Stato alla Difesa, On. Giorgio Mulè Oggi, mercoledì 13 aprile, ha avuto luogo presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli la Cerimonia di Giuramento e Battesimo degli allievi della 1a classe dei Corsi Regolari dell’Istituto, il Corso Centauro VI. 80 giovani allievi, provenienti da tutte le regioni d’Italia e selezionati tra oltre 6500 domande di ammissione, hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana ed alle sue Istituzioni e si sono impegnati formalmente ad onorare gli ideali di lealtà, coraggio e senso del dovere, principi fondanti della Forza Armata. La cerimonia si è svolta alla presenza del Sottosegretario alla Difesa, On. Giorgio Mulè, del Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti. Diverse le autorità militari e civili presenti, tra cui il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Sen. Stefania Pucciarelli, i Presidenti delle due Commissioni permanenti Difesa del Senato (Sen. Roberta Pinotti) e della Camera dei Deputati (On. Gianluca Rizzo). Il Comandante dell’Accademia Aeronautica, Generale di Brigata Aerea Paolo Tarantino, dopo aver ringraziato le autorità e gli ospiti intervenuti si è rivolto ai protagonisti di questa giornata: “Allievi ed allieve del Primo Corso, giurerete fedeltà alla Patria, in un momento storico che ribadisce il ruolo fondamentale delle Istituzioni Democratiche e che fornisce a tutti lo spunto per riflettere sul vero significato dell’essere militare, dell’essere al servizio della comunità e dell’essere a difesa delle sue libere Istituzioni”. Prima di dare lettura della formula di giuramento, ha concluso: “Gridate il vostro orgoglio ed il vostro impegno; sarà per tutti noi una speranza per il futuro ed un incoraggiamento a pensare che questo Paese può continuare a produrre una gioventù pulita ed animata da valori precisi ed incrollabili in grado di assicurare un futuro di Pace e di prosperità a questo Mondo, oggi più che mai complesso ed incerto”. A seguire il Giuramento ha avuto luogo il battesimo del Corso, momento in cui il gagliardetto, attraverso un ideale passaggio di consegne tra i padrini delle generazioni dei precedenti Corsi Centauro, è stato affidato al Capo Corso del Centauro VI. Gli allievi del Centauro VI hanno così ricevuto, dai loro padrini, simbolicamente, il benvenuto ufficiale nelle fila dell'Aeronautica Militare. I due momenti del Giuramento e del Battesimo del corso sono stati coronati dal sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale, che ha disteso in cielo il tradizionale tricolore. "Con il vostro Giuramento e Battesimo l’Aeronautica vi accoglie tra i suoi ranghi e nella sua storia, fatta di passione, rettitudine, coraggio e generosità", ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti, rivolgendosi agli allievi giurandi. "Sarà un'avventura affascinante, esaltante, fantastica ma non priva di momenti difficili e di incertezze. Sarete chiamati ad operare anche nei domini emergenti aerospaziale e cyber per svolgere quotidianamente e con eccellenza la missione della Forza Armata: garantire difesa e sicurezza, libertà e benessere, dove e quando necessario. Siate Ufficiali corretti, attivi, rispettosi dei principi del vivere comune e orgogliosi di far parte di una organizzazione che con quasi 100 anni di storia, è oggi una forza aerea moderna che affronta compatta il presente, con intenso spirito di squadra e di sacrificio, e che guarda al domani immaginando come cavalcare il cambiamento che ci attende invece di subirlo". Ha poi preso la parola il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, che rivolgendosi agli allievi del Corso ha detto: "A voi, Allieve ed Allievi, la Forza Armata mette a disposizione le migliori risorse per fornirvi gli strumenti necessari per cimentarvi con l’ambiente operativo che vi vedrà protagonisti per il resto della vita professionale; l’aerospazio e una dimensione assolutamente vitale per il nostro Paese, ma anche molto difficile ed insidiosa. Dalle vostre fila - ha concluso il Capo di SMD - verranno i Comandanti, i leader che, in sinergia con i colleghi delle altre Forze Armate, degli altri Dicasteri, delle Agenzie di sicurezza e degli altri Comparti dello Stato, supporteranno l’agire unitario del sistema Paese". “L’Accademia Aeronautica forma l’élite dell’Italia che si riconosce nei valori espressi dalla nostra Costituzione. Una certezza per il Paese, soprattutto in un momento in cui proprio questi valori li stiamo rivendicando sul campo, nei teatri internazionali dove siamo chiamati a intervenire con la nostra professionalità”, ha dichiarato il Sottosegretario alla Difesa, On. Giorgio Mule', nel suo intervento. Rivolgendosi poi agli allievi: “Siete chiamati a salire sul gradino più alto dell’Altare della Patria, per onorare il dovere di difendere l’Italia ed essere fedeli alla Repubblica: la vostra professione, a differenza di tutte le altre, è l’unica che richiede l’estremo sacrificio. È questo il significato della vocazione laica di servire la Patria, facendo voto di obbedienza, fedeltà, lealtà che appartiene a chi decide di indossare le stellette”. Nell’occasione, come da tradizione, è stata anche celebrata la "Giornata in onore delle Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia”, durante la quale il Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri Rosario Aiosa, decorato di Medaglia d’Oro al Valor Militare, ha voluto rivolgere un messaggio augurale ai giovani allievi che hanno appena assunto il loro solenne impegno. Alcune informazioni sul Corso Centauro VI: Il corso è composto da 86 frequentatori – 60 uomini e 26 donne - e nello specifico: 42 Piloti, 12 del Ruolo delle Armi, 16 del Corpo del Genio Aeronautico, 8 del Corpo di Commissariato e 8 del Corpo Sanitario Aeronautico. Nel loro percorso accademico, i giovani cadetti sono affiancati da 6 allievi stranieri appartenenti al Corso Centauro VI, provenienti da 3 diverse nazioni (Libia, Niger e Tunisia), in base agli accordi di cooperazione internazionale in atto formalizzati dall'Aeronautica Militare nel campo della formazione.  Come da tradizione ripristinata con la sesta generazione che vede attribuire ad ogni corso un colore, il Centauro VI avrà come identificativo il verde malachite. Per rivedere il video della cerimonia: https://youtu.be/otiUFILy5qs Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Eni ed EGAS firmano un accordo per aumentare la produzione e la fornitura di gas egiziano
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Il Presidente di EGAS, Magdy Galal, e il Direttore Generale Natural Resources di Eni, Guido Brusco, hanno firmato oggi al Cairo un accordo quadro che consentirà di massimizzare la produzione di gas e le esportazioni di GNL. Questo accordo mira a promuovere l’esportazione di gas egiziano verso l'Europa, e in particolare verso l'Italia, nel contesto della transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Le parti hanno convenuto di valorizzare le riserve di gas egiziane aumentando le attività gestite congiuntamente e identificando opportunità per massimizzare la produzione di gas a breve termine. Eni ottimizzerà inoltre le campagne esplorative nei blocchi esistenti e nelle aree di nuova acquisizione nelle regioni del Delta del Nilo, del Mediterraneo Orientale e del Deserto Occidentale. Questo accordo, insieme a quello firmato per il riavvio dell'impianto di liquefazione di Damietta lo scorso anno, fornirà carichi di GNL per volumi complessivi fino a 3 BCM nel 2022 per il portafoglio Eni di gas naturale liquefatto diretto in Europa e in Italia. Eni è presente in Egitto dal 1954, dove opera attraverso la controllata IEOC. L'azienda è attualmente il principale produttore del paese con una produzione equity di circa 360.000 barili di olio equivalente al giorno. In linea con la strategia net-zero entro il 2050, Eni è impegnata in una serie di iniziative volte a decarbonizzare il settore energetico egiziano, tra cui lo sviluppo di impianti CCS, impianti di energia rinnovabile, agrofeedstock per la bioraffinazione e altri. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Concorso magistratura per 500 posti: prove scritte 13, 14,15 luglio
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Aumentano le domande, 18mila. Cartabia: “Un segnale di fiducia” La ministra della Giustizia, Marta Cartabia, ha firmato il decreto ministeriale che fissa al 13, 14 e 15 luglio 2022 le date delle prove scritte del concorso per 500 posti di magistrato ordinario (l’11 e 12 luglio le operazioni preliminari e la consegna dei codici). Bisogna risalire a 14 anni fa, nel 2008, per un bando con un analogo numero di posti. Il diario delle prove sarà pubblicato il 29 aprile 2022, nella Gazzetta Ufficiale (4ª serie speciale, n. 34). Lo svolgimento delle prove avverrà contemporaneamente in cinque sedi: Fiera di Roma, Fiera del Levante di Bari, Fiera di Bologna, Fiera di Milano-Rho e Lingotto Fiere di Torino. Il concorso in magistratura per 500 posti si svolgerà secondo una disciplina speciale in ragione della pandemia, come il precedente per 310 posti, per il quale ad oggi l’80% dei 3.797 elaborati scritti è stato corretto dalla commissione. Rispetto all’anno scorso, le prove scritte tornano ad essere tre (diritto civile, diritto penale, diritto amministrativo) e le ore a disposizione dei candidati passano da 4 a 5. Si registra un significativo incremento delle domande di ammissione, passate da 13.000 per il precedente concorso a circa 18.000 per il prossimo. “Mi rallegra che così tanti giovani ambiscano ad entrare in magistratura: è un prezioso segnale di fiducia in una stagione di riforme e rinnovamento”, commenta la Ministra della Giustizia, Marta Cartabia. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Volo salvavita. Bimbo trasportato d’urgenza da Alghero a Genova con un volo dell'Aeronautica Militare
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Bimbo di 6 mesi in imminente pericolo di vita è stato trasferito d'urgenza a bordo di un Falcon 50 del 31° Stormo di Ciampino Si è da poco concluso il volo del Falcon 50 del 31° Stormo dell'Aeronautica Militare che ha trasportato un piccolissimo paziente di appena sei mesi in imminente pericolo di vita. Il trasporto, avvenuto con la massima urgenza da Alghero a Genova, si è concluso con il trasferimento del bimbo dall’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) di Sassari all'Ospedale pediatrico “Giannina Gaslini” di Genova. Il Falcon 50, uno degli assetti che l'Aeronautica Militare tiene in prontezza ogni giorno e a qualunque ora per i trasporti sanitari urgenti, è decollato stamattina dall'aeroporto di Ciampino per imbarcare ad Alghero, all’interno di una culla termica, il piccolo paziente. Ripartito dall’ aeroporto sardo con a bordo anche un'equipe medica per l'assistenza durante il volo, il velivolo militare si è diretto a Genova dove è atterrato alle 12.45. Il volo sanitario è stato attivato, su richiesta della Prefettura di Sassari, dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell'Aeronautica Militare che si occupa, tra l'altro, del coordinamento di questo genere di attività a favore della popolazione civile su tutto il territorio nazionale. Attraverso i suoi Reparti di Volo, l'Aeronautica Militare mette a disposizione mezzi ed equipaggi pronti a decollare in qualunque momento e in grado di operare anche in condizioni meteorologiche marginali per assicurare il trasporto urgente non solo di persone in imminente pericolo di vita, come accaduto oggi, ma anche di organi ed equipe mediche per trapianti. Sono centinaia ogni anno le ore di volo effettuate per questo genere di interventi dagli aerei del 31° Stormo di Ciampino, del 14° Stormo di Pratica di Mare e della 46^ Brigata Aerea di Pisa. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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170° Anniversario della Polizia di Stato
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La Polizia di Stato celebra oggi il 170° Anniversario della sua fondazione, alla presenza del Presidente della Repubblica, nella splendida cornice della Terrazza del Pincio a Roma. Un’amministrazione longeva che ha accompagnato nel tempo i cambiamenti della società, trasformandosi essa stessa per soddisfare nuove esigenze nella continuità del motto sub lege libertas. Una polizia radicata nel presente e proiettata verso il futuro che torna a condividere, in presenza  con i cittadini, i suoi più autentici valori ed i risultati conseguiti grazie al quotidiano operato delle sue donne e dei suoi uomini. Il Presidente della Repubblica concede quest’anno la medaglia d’oro al valor civile alla bandiera della Polizia di Stato per le attività svolte durante la pandemia: “Alle donne e agli uomini della Polizia di Stato che con eccezionale valore e senso del dovere hanno profuso ogni energia nel garantire, anche in occasione dell’emergenza pandemica da COVID- 19, la tutela della salute di tutti i cittadini.” Un’eccezionale banco di prova che ha evidenziato lo spirito di servizio che caratterizza l’attività di ciascun poliziotto. Molte le onorificenze e le ricompense conferite durante la cerimonia: le promozioni per merito straordinario e le medaglie d’oro al valor civile ai poliziotti caduti in servizio, le promozioni per merito straordinario per coloro che si sono distinti in attività eccezionalmente meritorie quali il salvataggio di vite umane. Promossi per merito straordinario alcuni atleti del gruppo sportivo Fiamme Oro che hanno conseguito importanti risultati olimpici e mondiali, inorgogliendo l’intera Italia e portando lustro al nostro Paese. Per lasciare un segno tangibile dell’importante traguardo raggiunto, il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo celebrativo mentre l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha realizzato una moneta corrente dal valore di 2 €, che raccontano l’impegno profuso da poliziotte e poliziotti a salvaguardia dei valori della legalità e della sicurezza. Nel corso della cerimonia il primo esemplare della moneta sarà consegnato dal Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Lamberto Giannini al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A caratterizzare la ricorrenza, i maestri Infioratori del Comune di Genzano di Roma hanno realizzato alcuni quadri infiorati: due con il logo araldico della Polizia di Stato rispettivamente collocati nella Terrazza del Pincio e sulla scalinata di Trinità dei Monti, mentre a Piazza di Spagna sono stati creati i quadri che riproducono una pattuglia cinofila e la moneta da 2 euro. L’evento sarà trasmesso in diretta da Rai1 dalle ore 10.50 con la conduzione del giornalista Alessio Zucchini. E’ possibile seguire la diretta anche sul canale YouTube  Polizia di Stato e sul sito istituzionale www.poliziadistato.it oltre che sui canali social della Polizia di Stato e attraverso il live twitting dall’account @poliziadistato, con l’hashtag #AnniversarioPolizia, nonché nelle stories dell’account Instagram “poliziadistato_officialpage”. Infine dalle ore 8.00 alle ore 20.00 di oggi la Polizia di Stato assicurerà il Servizio di Guardia d’Onore al Palazzo del Quirinale. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Biometria e sicurezza, la sottile linea della privacy
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(di Biagino Costanzo, dirigente d’azienda e Responsabile dell’Osservatorio Security, Cyber, Safety, Ethic di AIDR) Ha fatto il giro del mondo, pochi giorni prima della folle invasione dell’Ucraina, la foto dove la distanza tra Putin e Macron sul tavolone bianco di rappresentanza testimoniava, plasticamente, non solo una voragine tra i due sul dossier Ucraina, appunto, ma il semplice motivo della necessità di mantenere  il distanziamento sanitario, infatti, il presidente francese che aveva già fatto un tampone in partenza da Parigi, all’arrivo a Mosca è stato bloccato dalla propria intelligence nel rifare un test, voluto dai russi, dove chiaramente il rischio paventato era la sottrazione dei dati biometrici dei leader stranieri. Infatti, stesso consiglio i Servizi tedeschi hanno dato a Olaf Scholz al suo arrivo nella capitale russa, ma, comunque, per poter incontrare il presidente russo i due leader europei si sono sottoposti ad un cd Pcr eseguito però dai medici delle rispettive ambasciate e con apparecchiature portati dalle rispettive nazioni e il personale medico russo è stato invitato ad assistere alla prova. È storia nota e antica quella per la quale tutti i servizi di intelligence del mondo siano interessati ai dati biometrici delle persone. Ma per quale motivo? È risaputo anche che l’acquisizione del DNA umano è possibile ottenerlo anche prendendo il bicchiere usato o qualche capello lasciato su una sedia sul cuscino dell’hotel ospitante ma la leggibilità e la chiarezza dei dati è massima prelevando appunto da un test per il Covid, è tutto questo è merce preziosa, infatti, le tracce genetiche sono quelle più sensibili e personali.  Conoscere il DNA di un essere umano significa saper tutto di lui e quando le guerre non sono più quelle convenzionali ma si alimentano di quasi tutto quello che ormai ci circonda, l’informazione, la salute di un soggetto, e innanzitutto la cibernetica, avere una lista di DNA della maggior parte di individui che vanno dai leader a chi ricopre incarichi istituzionali o manager di industrie partecipate ma fino al semplice cittadino. Ricordiamoci che dai diversi dati biometrici è ormai possibile dedurre l’origine etnica e razziale o anche lo stato di salute di un individuo e ulteriori dati di natura particolare Negli ultimi anni il numero di dispositivi in grado di trattare dati biometrici è aumentato in modo vertiginoso. Dai semplici diffusissimi smartphone, ai wearable device, al mondo della  videosorveglianza, da quella basica a quella intelligente con funzionalità di riconoscimento,  sempre più strumenti sono in grado di rilevare caratteristiche fisiche, fisiologiche o comportamentali che consentono l’identificazione univoca degli interessati. Ed è qui che entra in gioco la normativa relativa al “famigerato “trattamento dei dati e alle implicazioni relative alla legittimità, alla compliance e ai principi del GDPR e agli interventi del Garante della privacy. Mettendo per il momento da parte, nel nostro ragionamento, l’uso che gli apparati di sicurezza sono autorizzati a utilizzare ai fini della sicurezza nazionale, l’utilizzo dei sistemi di riconoscimento biometrico in un contesto lavorativo ha implicazioni relativamente alla legittimità del trattamento stesso. Infatti, dinanzi alla rapida ascesa degli strumenti che trattano dati biometrici, il Garante ha sempre assunto un atteggiamento rigido al fine di garantire il rispetto della dignità della persona, dell’identità personale e dei semplici principi di finalità e proporzionalità. La finalità di identificazione e di sorveglianza non può giustificare qualsiasi utilizzo del corpo umano che l’innovazione tecnologica può rendere possibile e giustificabile. Prendiamo ad esempio il contesto lavorativo. Il titolare di una azienda o il Datore di Lavoro, in una ottica di un utilizzo di sistemi di riconoscimento biometrico per verificare l’effettivo svolgimento della prestazione lavorativa e permetterebbe di conoscere con assoluta certezza chi realmente stia svolgendo il proprio lavoro ma questo confligge in modo evidente con la protezione dell’identità e quindi con uno dei principi generali dettati dal GDPR. Il titolare, quando parliamo di questa tipologia di trattamento, deve far fronte a diverse variabili; innanzitutto saper ponderare l’effettiva necessità e proporzionalità dello stesso, poi il saper individuare la giusta base giuridica di applicazione. È infatti certo che i processi di autenticazione all’accesso basati sulle password hanno il 100% di meticolosità, ricordiamo che la password inserita da un user specifico può essere corretta, e l’accesso consentito, oppure non corretta, e l’accesso quindi negato ma se parliamo di dati biomedici questo non vale, infatti questi possono presentare anche se residualmente dei falsi positivi Di fatto la raccolta di tali dati, per la loro peculiare natura, richiede l’adozione di elevate cautele per prevenire possibili pregiudizi a danno degli interessati.  È quindi necessario esser coscienti che l’uso di dati biometrici deve esser sempre esser giustificato e solo in casi particolari, tenuto conto delle finalità e del contesto in cui essi sono trattati e, in relazione appunto ai luoghi di lavoro, per presidiare accessi ad “aree riservate e/o sensibili”, definitive tali considerando la natura delle attività in esse svolte. Pensiamo, ad esempio, in aree dove si svolge attività e processi produttivi pericolosi o a quelle sottoposte alla custodia di infrastrutture, progetti, documentazione, apparecchiature HW e SW o beni classificati “segreti” o riservati che ai fini di legge debbono essere presidiate e controllate H24. Bisogna ricordare che in Industria 4.0 sono presenti numerose tecnologie che riguardano il trattamento di dati biometrici e nell’ambiente industriale con progresso tecnologico avanzato questi dati sono ampiamente utilizzati. Di cosa parliamo quando si cita “progresso tecnologico avanzato”?  Parliamo di categorie non futuristiche ma soluzioni che riguardano già oggi la robotica cd indossabile, quindi tute speciali realizzate grazie alle scansioni del corpo dei lavoratori, oppure le postazioni di lavoro auto adattive, ovvero costruite in base alle caratteristiche proprie di chi deve occuparle o gli esoscheletri per applicazioni industriali volti ad aumentare le capacità operative dei lavoratori che svolgono attività o manuali o di movimentazione. Insomma, quando si utilizzano tecnologie sempre più avanzate ed invasive che coinvolgono sempre più la “persona” considerando inoltre che parliamo di lavoratori, è assolutamente necessario saper bilanciare gli interessi in gioco per valutare la necessita e la proporzionalità del trattamento dei dati biometrici e attribuire il giusto peso alla valutazione del rischio inerente al trattamento stesso. Questo sta a significare, prevedere soluzioni che devono portare al rendere anonimi i dati tracciati o la limitazione temporale della conservazione degli stessi. Il rischio aumenta esponenzialmente quando si acquisiscono tutte queste informazioni se non viene mitigato dalla garanzia di un controllo severo. Infatti è bene tener a mente che le conseguenze di un data breach di dati biometrici sarebbero davvero, potenzialmente molto gravi, bisogna infatti considerare che al contrario delle password tradizionali, un dato biometrico non può essere modificato né cancellato.   Ecco perché nel GDPR, alla sezione riguardante il trattamento dei biometrici, è previsto un divieto generale e una tutela rafforzata proprio la natura particolare del tema, per dove vi è la possibilità di derogare solo in presenza di specifiche eccezioni. Parliamo, ad esempio e innanzitutto del consenso da parte dell’interessato, dell’assolvimento degli obblighi e l’esercizio dei diritti del titolare o dell’interessato in materia di diritto del lavoro, ed infine i motivi di interesse pubblico rilevante, quali per esempio la Sicurezza Nazionale degli Stati membri dell’Unione. In conclusione non possiamo non constatare che con l’aumento dei rischi dovuti agli attacchi terroristici e, in generale, da una criminalità organizzata sempre più sofisticata, è contemporaneamente aumentata l’esigenza di garantire la sicurezza dei cittadini  soprattutto quando si devono proteggere luoghi pubblici cd “ad alto rischio” quali stazioni ferroviarie, aeroporti, porti, etc ,etc ed è naturale, direi, che anche l’utilizzo della biometria costituisce un alleato più che valido per poter individuare soggetti potenzialmente pericolosi per la collettività, con la possibilità di poter misurare con metodologie statistiche e matematiche, tutte le possibili variabili fisiologiche e comportamentali proprie delle persone.  Ma tutto questo deve esser svolto in un contesto di massima serietà professionale, deontologica, rispettando la legge e al tempo stesso esser coscienti che una materia così delicata come questa deve essere gestita da veri professionisti in possesso, direi, anche di un alto dato valoriale ed etico. Solo così si riuscirà a coniugare, con successo, progresso, diritti, lavoro, business e sicurezza. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio
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Siglato il protocollo d’intesa per la promozione nelle scuole Oggi a Verona, nella cornice della manifestazione "Vinitaly", il Sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, il Sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio, e il Presidente dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier), Antonello Maietta, hanno firmato il nuovo Protocollo d’intesa triennale, finalizzato a promuovere, tra le studentesse e gli studenti del primo e del secondo ciclo d’istruzione, i temi della Giornata Nazionale della cultura del Vino e dell’Olio.  La Giornata, che quest’anno si svolgerà il 7 maggio, è stata ideata dall’AIS nel 2011 per valorizzare due dei più importanti e rappresentativi prodotti italiani nel mondo. Celebrata, da allora, ogni anno, anche a distanza durante il lockdown, la Giornata è diventata un’occasione di collaborazione tra le Istituzioni, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dell’Agenda 2030 dell’ONU.  “La firma di questo Protocollo è un ulteriore, concreto segnale di ripartenza dopo due anni funestati dalla pandemia e rinnova una preziosa collaborazione a tutela di quelle che sono due tra le eccellenze italiane più celebrate a livello internazionale: il vino e l’olio – dichiara il Sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso –. Il mondo della scuola ha un ruolo strategico nella cura e nella valorizzazione delle straordinarie specificità dei nostri territori: soprattutto nell’ambito dell’istruzione secondaria, gli indirizzi di studio legati all’enogastronomia garantiscono percorsi di altissimo profilo e offrono un ampio ventaglio di opportunità occupazionali”.  “Dalle buone abitudini alimentari della dieta mediterranea al paesaggio, dagli antichi mestieri alle tradizioni relative alla loro produzione, passando anche dal valore economico che generano: l’olio e il vino testimoniano il sapere, la storia e l’immagine dell’Italia intrisi nei molteplici territori che la caratterizzano. Coinvolgere le studentesse e gli studenti in questo progetto significa fare e promuovere cultura, per crescere generazioni più consapevoli dell’arte legata a questi due straordinari prodotti agroalimentari”, così il Sottosegretario di Stato per la Cultura, Lucia Borgonzoni.  “Prodotti come il vino e l’olio non rappresentano soltanto due eccellenze delle nostre regioni, fanno parte della nostra storia, delle nostre tradizioni e del nostro essere italiani – ricorda il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Gian Marco Centinaio –. Questo Protocollo contribuisce a trasmettere alle nuove generazioni il valore di due simboli del nostro agroalimentare che rappresentano sia cultura che educazione, e che sono tra i nostri migliori ambasciatori nel mondo. Insegnando ai giovani il loro valore tuteliamo e promuoviamo il nostro patrimonio culturale materiale e immateriale, a partire dalla Dieta mediterranea, oltre che i nostri territori”.  “L’attività formativa dell’Associazione Italiana Sommelier, oggi più che mai, grazie ai nuovi spazi della sede nazionale di Milano, fornisce tutti gli strumenti necessari per collocarsi stabilmente nel mondo del lavoro, promuovendo l’uguaglianza di genere all’interno del proprio sodalizio associativo e incoraggiando stili di vita sostenibili nel proprio ambito professionale, in totale consonanza con il quarto punto dell’Agenda 2030. È quindi per me una grande soddisfazione rinnovare un Protocollo d’intesa che, tra le altre cose, permetterà a centinaia di studenti delle scuole di conoscere luoghi dove il legame tra cultura, vino e olio è tangibile”, dichiara il presidente dell'Associazione Italiana Sommelier, Antonello Maietta.  Rinnovando il precedente accordo triennale, i Ministeri coinvolti e l’AIS continueranno nell’opera di diffusione e sensibilizzazione sulle conoscenze, sull’economia e sulle tradizioni legate alla produzione enologica e olearia delle regioni italiane, attraverso percorsi museali, didattici, storico-documentari. Viene promossa con particolare attenzione la partecipazione delle studentesse e degli studenti e, nel rispetto dell’autonomia scolastica, viene favorita l’elaborazione di percorsi formativi dedicati alla conoscenza diretta della cultura e delle caratteristiche socio-economiche dei singoli territori, relative alle tradizioni enologiche e olearie. Verranno svolte iniziative formative, anche multimediali, su temi specifici come le eccellenze agroalimentari e la lotta alla contraffazione, e attività di orientamento nelle Scuole secondarie di I grado, in sinergia tra gli Uffici Scolastici Regionali e la Rete Nazionale Istituti Agrari (RENISA). Valorizzando un patrimonio di esperienze costruito negli anni passati con le scuole di tutta Italia, non interrotto neppure dall’emergenza epidemiologica.  Ad attuare le disposizioni del nuovo Protocollo, ciascuna nell’ambito delle proprie competenze, saranno, accanto all’Associazione Italiana Sommelier,  per il MI la Direzione generale per gli Ordinamenti scolastici, la valutazione e l’internazionalizzazione del sistema nazionale d’istruzione, per il MIC la Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali e la Direzione generale Musei, per il MIPAAF la Direzione generale per la Promozione della Qualità Agroalimentare e dell’Ippica e il Dipartimento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF). Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Eni e Sonatrach concordano l’aumento delle forniture gas dall’Algeria attraverso Transmed
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Alla presenza del Presidente della Repubblica algerino Abdelmadjid Tebboune e del Presidente del Consiglio Mario Draghi, il Presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi hanno firmato oggi ad Algeri un accordo che consentirà a Eni di aumentare le quantità di gas trasportate attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei, nell’ambito dei contratti a lungo termine di fornitura di gas in essere con Sonatrach a partire dai prossimi mesi autunnali, confermando la forte cooperazione fra i paesi. Tale accordo utilizzerà le capacità disponibili di trasporto del gasdotto per garantire maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24. La firma è avvenuta nel corso della visita del Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano, Mario Draghi, al Presidente della Repubblica Democratica Algerina, Abdelmajid Tebboune, a seguito della firma di una più ampia lettera di intenti per il rafforzamento  della cooperazione in ambito energetico tra il Ministro degli Esteri algerino Ramtane Lamamra ed il Ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, per conto dei rispettivi governi, alla presenza del Primo Ministro algerino, Aymen Benabderrahmane, del Ministro dell’Energia algerino Mohamed Arkab, e del Ministro italiano della Transizione Energetica. L’accordo tra Eni e Sonatrach, le cui basi erano state gettate durante la precedente visita ad Algeri di Descalzi e del Ministro degli Esteri italiano Di Maio lo scorso 28 febbraio, è stato definito e firmato in tempi record a seguito di intense negoziazioni che hanno coinvolto nell’ultimo mese il top management delle due aziende. I nuovi volumi di gas oggetto dell’accordo sono anche frutto della stretta collaborazione nello sviluppo di progetti upstream a gas che, attraverso il modello fast track distintivo Eni, sta portando una accelerazione significativa alla messa in produzione del potenziale dei campi algerini. L’AD di Eni Descalzi ha ringraziato le istituzioni algerine e Sonatrach e ha commentato: “Oggi è un giorno speciale per le relazioni tra Italia e Algeria, in particolare per Eni e Sonatrach: grazie alla collaborazione stretta e di lunga data tra le due società si è riusciti in così poco tempo e con uno enorme sforzo congiunto a firmare questo importante accordo che consolida ulteriormente la partnership tra le aziende e rafforza la cooperazione tra i nostri paesi”. Eni è presente in Algeria dal 1981; con una produzione equity di 100.000 mila barili di olio equivalente al giorno, rappresenta la più importante compagnia internazionale nel paese. Oltre ad un ambizioso programma di esplorazione e sviluppo, Eni sta valutando opportunità nei settori delle rinnovabili, dell'idrogeno, della cattura, dell'uso e dello stoccaggio della CO2 e della bioraffinazione, in linea con il proprio impegno per il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050. Read the full article
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purpleavenuecupcake · 2 years
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Sicurezza lavoro: firmato alla presenza del ministro Orlando protocollo di filiera tra ASPI e parti sociali
“Un accordo innovativo che unifica e fa dialogare attivamente fra loro settori diversi: dalla logistica all’edilizia. Una connessione fondamentale che potrà influire positivamente sulla risoluzione dei problemi riscontrati finora in ambito sicurezza e che, anche da ligure, non posso che accogliere con soddisfazione”. Lo ha detto questa mattina, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, che ha presenziato alla firma del “Protocollo di sicurezza integrato di filiera”, siglato nella sede del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, tra Autostrade per l’Italia Spa e le segreterie nazionali di FILT–CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, SLA–CISAL, UGL VIABILITA’, Fillea – CGIL, Filca – CISL e Fenealuil. “Quella di oggi è un’altra scelta che rientra appieno – ha aggiunto Orlando - nello spirito delle iniziative promosse dal ministero, che vede il coinvolgimento dell’intera filiera nei percorsi legati alla sicurezza. La catena del subappalto, infatti, è spesso il luogo dove si riscontrano maggiormente le debolezze del sistema, una questione sempre alla nostra attenzione e in continua fase di monitoraggio e sviluppo di interventi concreti”. Con il Protocollo firmato oggi, le parti si impegnano a mettere in campo una serie di iniziative a supporto della sicurezza sul lavoro. Tra i punti qualificanti dell’accordo: la costituzione di una cabina di regia con le parti sociali per lo sviluppo di progetti finalizzati al continuo adeguamento e miglioramento in materia di sicurezza; la “Stop Work Authority”, che prevede la possibilità da parte del singolo lavoratore di fermare le attività di cantiere qualora ritenga che il proprio lavoro in un dato momento presenti specifici rischi per la sicurezza. Importante anche l’apporto della “Safety Academy”, una realtà che recepirà il contributo delle parti sociali nella guida strategica delle iniziative e che vedrà la partecipazione del mondo accademico e di esperti in ambito salute e sicurezza, che assicurino, fra le altre cose, la diffusione delle buone pratiche e delle attività di prevenzione realizzate dall’INAIL. “Mi auguro che l’accordo odierno possa avere anche una funzione di riferimento per tante altre situazioni concrete – ha concluso il Ministro – con la speranza che il coinvolgimento di Aspi possa condizionare tutto il settore e anche i processi delle realtà aziendali più piccole. Auspicando che il concetto della responsabilità di filiera possa essere sempre più al centro dei dibattiti, siamo disponibili a favorire tutte le iniziative orientate in questa direzione attraverso una concreta disponibilità al dialogo e all’integrazione del lavoro finora svolto con importanti elementi normativi a supporto”. Read the full article
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