Tumgik
#comunque impara
spettriedemoni · 9 months
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«Papà giochiamo a scacchi?»
E ora sono qui che non ricordo se devo muovere i bianchi o i neri.
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haiku--di--aliantis · 3 months
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Amati.
È un imperativo. Curati, affascinati, viziati, soddisfati, regalati il meglio. Fallo soprattutto in fatto di emozioni, rapporti umani e cultura. Gli oggetti che scegli ti caratterizzano e sono la scia della tua personalità, che è quella che parla di te quando non ci sei. Nel tuo tempo libero se vuoi ozia anche un po’, ma comunque impegnati a fondo per coltivare il giardino del tuo intelletto ed espandere la base della tua conoscenza. Nutri il corpo, lo spirito e pulisci i tuoi pensieri; così facendo arricchirai la tua anima. E attrarrai ciò che desideri. O l'amore che cerchi. E impara a dire “si” se vuoi e “no” se non vuoi, senza badare a convenienze economiche o secondi fini. L'unico obiettivo è elevarti; devi crescere e trasformarti, se vuoi che la vita ti premi ogni giorno con nuovi sorrisi.
Wholels
(Dal mio vecchio blog Wholels 'Whole Lotta Smiles')
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a-silent-bear · 11 months
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“Se non sei amato da ragazzino comunque non vieni su bene.
E anche l’amore è una cosa che si impara, se non te lo insegnano un po’ pazzo e anche un po’ pericoloso lo diventi.”
Marracash
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poesiablog60 · 5 days
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...e smettila di ripetere
che tu non lo sai fare
Ma impara a dire
Che comunque sia
Anch'io, ci posso provare
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blacklotus-bloog · 2 days
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"La classe è semplicemente sicurezza vestita da umiltà. Mantiene la parola, la calma e gli amici. Ha lo sguardo fermo, i nervi saldi, tiene la lingua a freno e mantiene delle buone abitudini. Rimane in silenzio quando non c'è niente da dire, è ponderata quando giudica ed è sempre la prima a fare ammenda quando ha torto. La classe non ha paura. Cammina a passo sicuro, si impegna ed affronta tutto ciò che le si presenta. La classe ha senso dell'umorismo. Sa che una buona risata è spesso il miglior lubrificanti per gli ingranaggi delle relazioni umane. La classe non cerca scuse. Accetta le proprie responsabilità e impara dagli errori, diventando più saggia. La classe sa che la cortesia e le buone maniere non sono altro che una serie di piccoli sacrifici. Rivela un'aristocrazia che non dipende da antenati o dai soldi. Una persona di sangue blu può non averne nemmeno l'ombra e il figlio di un minatore di carbone può emanarne da tutti i pori della pelle. La classe può camminare con i re e mantenere ugualmente il suo valore; può parlare con le folle e restare comunque in sintonia con la gente ordinaria. Chiunque è a proprio agio con una persona di classe, perché una persona di classe sta bene con sé stessa."
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WEB
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immensoamore · 5 months
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Ad amare si impara amando ed essendo amati. E l'amore è tutto ciò che riempie la vita,in tutte le sue forme. Spesso pensiamo che sia solo di coppia,o sia comunque il più importante e che la vita perde di significato se non siamo con qualcuno,ma io ho visto persone da sole essere luce d'amore per gli altri..
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scogito · 1 year
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Non si impara a correre senza prima camminare.
Sbagliato.
Non impari a correre se prima non cammini e non impari a camminare senza prima cadere.
Tutto comincia dalla Caduta.
È in quel momento che si compie una scelta.
Non esiste la neutralità, non intesa come la vivono i buonisti. Tutto a questo mondo è determinato da scelte e pure ciò che non scegli è una scelta che determina mille altre esclusioni.
Ciò spiega anche il fatto che il futuro non esiste. È solo concezione della mente umana, come gli orologi, come i calendari.
Il futuro non ha esistenza alcuna, se non quella creata nell'azione stessa che compi, conseguentemente alle scelte che fai.
Per questo avrebbe più senso parlare di "futuri"... giusto per spiegare al cervello le potenzialità del divenire.
Di cui comunque non ha controllo e non se ne fa una beneamata cippa.
Perché fondamentalmente l'unica cosa che vivi e in cui vivi, è il presente.
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soggetto-smarrito · 1 year
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Decalogo per piloti da volo libero.
Decollare è facoltativo. Atterrare è obbligatorio.
Volare non è pericoloso..precipitare invece lo è.
Ricordati sempre che un parapendio si guida con la testa, non con le mani.
Non lasciare mai che il parapendio ti porti in un posto in cui il tuo cervello non sia arrivato almeno cinque minuti prima.
Volare è la seconda più grande emozione conosciuta dall'uomo. Atterrare è la prima!
La probabilità di sopravvivere in volo è inversamente proporzionale all'angolo di virata in vite piatta negativa
Impara dagli errori altrui. Non vivrai abbastanza a lungo per farli tutti tu.
Fidati di te stesso, ma comunque allacciati sempre gli scarponcini e fai la check list.
Ci sono tre semplici regole per fare un atterraggio morbido: sfortunatamente nessuno le conosce.
Ogni tentativo di aumentare l'autonomia in volo..farà aumentare il vento di prua.
Un pilota maschio è un'anima confusa che parla di donne quando vola, e di volo quando è con una donna.
Ricordati che, una volta staccato i piedi da terra..sei sempre uno studente.
Continua a controllare tutto, c'è sempre qualcosa che ti è sfuggito.
Fai di tutto affinché il numero dei tuoi atterraggi sia uguale al numero dei tuoi decolli.
Darsi delle pacche sulle spalle non ti aiuta a volare più veloce o più in alto.
Ci sono piloti anziani e ci sono piloti incoscienti, ma non ci sono piloti anziani ed incoscienti.
Volare è il passatempo ideale per l'uomo che vuole sentirsi come un ragazzo, non per l'uomo che lo è ancora.
La gravità non perde mai !
lì..il massimo che puoi ottenere è un pareggio! 
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Stamattina va così. Non avevo culi e tette da postare.
😅😅😁😁😁
Buon martedì. ☕
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Mi capitava di ridere senza motivo in classe e la maestra, la signorina Piromallo, s’indispettiva tanto che un giorno mi disse che voleva parlare con “un adulto di casa”.
Disse proprio così, e io le portai nonno che venne col cappello e se lo mise in grembo prima di disporsi all’ascolto di ciò che la maestra aveva da dire.
Lei mi accusò, s’indignò, pretese scuse e pentimento.
Lui annuì con la testa e poi le fece notare che il mandorlo del giardino della scuola era in fiore.
“E cosa c’entra?” chiese la Piromallo.
“Lei non trova strano che nonostante questo aprile piuttosto freddo il mandorlo sia fiorito lo stesso?” Rispose nonno continuando a guardare l’albero in boccio.
“Affatto. È nella natura dell’albero fiorire in primavera e comunque non è così freddo da impedirlo. Siamo nella norma direi.” concluse lei con quella voce stridula che ancora ricordo.
“Bene” disse nonno alzandosi e prendendomi per mano.
“Anche il sorriso di mia nipote fiorisce nonostante il freddo che avverto qui dentro. Com’è giusto che faccia un’anima giovane che impara ad essere felice. Quindi direi che siamo nella norma. I miei ossequi signorina Piromallo”.
Camminammo in silenzio fino a casa, poi sulla porta nonno mi fece promettere di non addormentarmi mai senza aver sorriso almeno dieci volte al giorno.
E io glielo promisi.
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Milena Maggio
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mucillo · 11 months
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"Esorcismo"
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Non piangete la mia morte — vivrò ancora
in un’allegra mendicante, in una buona ergastolana,
nella donna del sud che gela al nord,
nella pietroburghese tisica e malvagia
al sud malarico — vivrò.
Non piangete la mia morte — vivrò ancora
nella zoppa uscita sul sagrato,
nell’ubriaco accasciato sul tavolo,
e nel povero imbrattatele
che dipinge la Madonna — vivrò.
Non piangete la mia morte — vivrò ancora
nella bimba che impara a scrivere,
che in un futuro indecifrabile, arrossendo
della mia frangetta, i miei versi ripeterà
come una sciocca — vivrò.
Non piangete la mia morte — vivrò ancora
nella più misericordiosa delle suore,
nell’estrema assurdità della guerra,
e alla luce della mia chiara stella
in qualche modo, comunque — vivrò.
"Bella Achatovna Achmadulina"
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kachoobu · 3 months
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Ogni volta che fa questi turn over esagerati succede una tragedia ma lui insiste non impara mai cazzo
E ora che deve metterli comunque tutti dentro COSA CAZZO HAI RISOLTO
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alonewolfr · 24 days
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Impara a fiorire dove sei piantato. Anche se in questo momento ti trovi piantato sotto un po' di cemento, cerca la crepa per trovare la tua via di uscita. E, a dispetto di tutte le probabilità, scegli di fiorire comunque.
|| S. Malhotra
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occhietti · 1 year
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Le 40 regole
per parlare bene l'italiano
1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è "fine".
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: "Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu."
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19. Metti, le virgole, al posto giusto.
20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.
31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34. Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve.
35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
38. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
40. Una frase compiuta deve avere.
- Umberto Eco
Ecco... Seguendo queste semplicissime regole si impara benisssssssimo l'italiano...
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susieporta · 9 months
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MANUALE PER CREATORI DI BELLEZZA
È necessario, fino ad essere doveroso, creare bellezza senza sosta, perché se c’è qualcuno che non si ferma mai per portare terrore e odio tra le genti, allora neanche i portatori del Bello non possono avere tregua.
Respira.
Ritorna.
Ci sei.
Ora, segui bene cosa devi fare:
- riappacificati con le persone con cui hai litigato.
- regala tutto quello che non usi da un anno
-cerca una meditazione che ti piace e falla almeno un’ora al giorno, se puoi coinvolgi altre persone.
-invita amici a cena, cucina per loro, danzate e cantate insieme
-digiuna una volta a settimana e ripulisci il tuo corpo dalle tossine
- spegni la TV ora e per sempre.
- non leggere le notizie, tanto qualcuno te le darà comunque.
- pianta il seme di una pianta o bulbi di fiori o addirittura un albero e prenditene cura.
- parla con chi non conosci e ascoltalo veramente per almeno 10 minuti
-adotta un animale se puoi
-regala ogni giorno delle parole buone a chi conosci e a chi non conosci
- aiuta qualcuno a portare avanti un suo progetto
- non lasciarti coinvolgere in schieramenti e fazioni da curva nord, sei molto di piu’ e non hai bisogno di sprecare il tuo tempo
- senti, percepisci, registra l’energia vitale che e’ tutta intorno a noi e in ogni cosa ma specialmente nella natura.
-cucina una torta e condividila coi tuoi vicini
- scambia senza mettere i soldi di mezzo
-accarezza sulle guance almeno 10 volte al giorno la persona che ami
-appendi le tue foto di quando eri bambino
-inventa delle storie e scrivile
-impara a suonare uno strumento
-impara a fissare un muro bianco per almeno 3 minuti senza sbattere gli occhi
- dai la mancia a tutti quelli che ti vendono qualcosa e ai camerieri
- mangia una pesca scalzo
-sporcati senza preoccuparti di esserti sporcato
- prendi il sole nudo
- compra degli acquarelli e disegna, anche se non sei capace
- guarda un tramonto senza desiderare che ci sia un domani
-corri a perdi fiato in un campo e poi sdraiati a pancia in giù
-dondolati su un’ amaca senza cercare di riempire il tempo
- ricordati in ogni stato che ogni anima è sacra e che ogni anima è qui per un motivo e che è tuo dovere consacrare la tua missione e non preoccuparti di quello che fanno gli altri col loro mandato.
Respira
Ritorna
Ci sei .
_ClaudiaCrispolti_
Art by Tetsuhiro
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egofab · 3 months
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"La classe è semplicemente sicurezza vestita da umiltà. Mantiene la parola, la calma e gli amici. Ha lo sguardo fermo, i nervi saldi, tiene la lingua a freno e mantiene delle buone abitudini. Rimane in silenzio quando non c'è niente da dire, è ponderata quando giudica ed è sempre la prima a fare ammenda quando ha torto. La classe non ha paura. Cammina a passo sicuro, si impegna ed affronta tutto ciò che le si presenta. La classe ha senso dell'umorismo. Sa che una buona risata è spesso il miglior lubrificanti per gli ingranaggi delle relazioni umane. La classe non cerca scuse. Accetta le proprie responsabilità e impara dagli errori, diventando più saggia. La classe sa che la cortesia e le buone maniere non sono altro che una serie di piccoli sacrifici. Rivela un'aristocrazia che non dipende da antenati o dai soldi. Una persona di sangue blu può non averne nemmeno l'ombra e il figlio di un minatore di carbone può emanarne da tutti i pori della pelle. La classe può camminare con i re e mantenere ugualmente il suo valore; può parlare con le folle e restare comunque in sintonia con la gente ordinaria. Chiunque è a proprio agio con una persona di classe, perché una persona di classe sta bene con sé stessa."
Ann Landers. #annlanders
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nusta · 3 months
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Uno dei buoni propositi che sto mettendo in pratica più spesso in questi giorni è provare nuove ricette, l'ultimo è stato un dahl di lenticchie rosse ieri sera con una mia amica in videochiamata. Lei preparava da casa sua, io da casa mia, tra una mescolata e l'altra abbiamo fatto più chiacchiere che cucinamento e alla fine comunque è venuto buono, credo. A me è piaciuto e tanto basta, ma era la prima volta che lo assaggiavo, quindi non so se ha la consistenza e il sapore che "dovrebbe" avere XD
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È un po' strano come gusto, con il latte di cocco e il curry, sembrava il sugo dei gamberetti che faceva una volta il nostro vecchio ristorante cinese. Non avevo mai usato il latte di cocco così, e non sapevo nemmeno bene quale scegliere perché quelli da bere hanno una bassissima concentrazione rispetto al brick da 200 ml del reparto "roba etnica", che stava però a 15 euro al litro >_< alla fine li ho presi tutti e due, ma quello giusto è quello più denso del brick, con il 56% di cocco. La mia amica l'aveva in lattina, devo vedere dove altro posso trovarlo.
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La prossima volta voglio provare anche con la farina di cocco, chissà se frullando bene viene giusto... lo scopriremo solo provando u_u che poi è anche il senso del proposito, e male che vada sbagliando si impara, no?
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L'altro giorno invece ho finalmente fatto la marmellata con dei vecchissimi mandarini aspri e pieni di semi che ho ostinatamente conservato in frigo per un mese apposta. Dovevo provare la macchina del pane (che fa anche le marmellate appunto) prima di darla a mia mamma, dato che la sua si è rotta e la mia è uguale, ma non la usavo da un sacco. Poi lei ha detto che non la vuole più perché vuole che continui a usarla io e quindi ora ho un motivo in più per sperimentare di nuovo anche con il pane e le marmellate. Qui ho aggiunto una arancia della stessa età dei mandarini (un poco mollacchia ma ancora buona di sapore), un po' di succo di limone (questo era mezzo limone più giovane, "solo" della settimana prima XD), metà peso di zucchero e qualche cucchiaio di agar agar, che avevo un paio di bustine che stanno per scadere perché non faccio marmellate da una vita e ho scoperto che sono dosi tipo per millemila vasetti quindi vabbè poi semmai li userò da scaduti e amen. Tanto è un "preferibilmente entro" quindi si può fare, dai. Raga, la mia cucina è piena di ingredienti anziani, combinazione di buone intenzioni e poco tempo e procrastinazione cronica u_u però non ho ancora avvelenato nessuno, giuro!
La marmellata comunque è venuta buonissima ^_^
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