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#che libidine
idettaglihere · 25 days
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bere una tazza di ginseng nel letto è il mio nuovo guilty pleasure
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haiku--di--aliantis · 2 months
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"Tutti moriamo. Lo scopo non è vivere per sempre, lo scopo è creare qualcosa che lo faccia." (Chuck Palahniuk, 'Diary')
Sei la febbre che non passa. L'hobby preferito della mia libidine. Tutto ciò che le mie pupille sognano nella fase REM. Il porto sicuro, rifugio usuale dei miei pensieri. La dock station del mio sesso. Il gusto preferito a ogni possibile gelato dalla mia lingua birichina. Un caleidoscopico insieme di dolcissime, piccole e innocenti bugie femminili in Mp3. La bocca che le mie labbra cercano costantemente, anche se rido, parlo, scherzo o rifletto. Sei la musica cantata da quella tua voce sensuale senza cui non saprei proprio più vivere. Ti amo come sei, piccola Dea. Dalla testa ai piedi.
Aliantis
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nequirizia · 1 month
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l'erotismo di un bacio non è abbastanza, l'erotismo di un bacio è anche troppo. l'afflusso di sangue amplifica il dolore a sud, liquefa la lingua in una pioggia mistica e viscosa a nord. viaggiare su un bacio è scivolare sulle dune di sabbia e poi arrampicarsi attaccandosi a tutto, mordendo il niente e sperando che ti sorregga. l'erotismo di un bacio inturgidisce e secca, indurisce e scioglie. ci siamo dati solo un bacio e l'ho usato per rovistarti dentro, per intuire se avessi conservato qualche seme, una traccia dei miei liquidi corporei. io, ammetto vergognosamente, i tuoi li tengo in me con geloso accanimento, con una furia avida che non mi si addice. ripetutamente ci ritorno, ansiosa come un animale che non puó, non sa fecondarsi da solo. oggi, quando mi hai baciato, quando hai rovistato in me a tua volta, di sicuro ti sei accorto di tutta quella cieca urgenza, di quella libidine senza senso, e mi chiedo cosa mai avrai pensato di me
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t-annhauser · 5 months
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solo una sana e consapevole libì
I remember: quando in gita portammo la cassettina di Zucchero e partì: so so so so solo una sana e consapevole libidine salva il giovane dallo stress e dall'azione cattolica uuuuuuuuu. Poi You can leave your hat on, e ancora il sole impetuoso al tramonto salì sulla luna e dietro una tendina di stelle: se la chiavò. Credo fosse la gita a Siena/San Giminiano. Non ci dicevano niente, a malapena sapevamo cos'era il sesso (Blue's di Zucchero uscì nel 1987, avevo 14 anni), tutto era piuttosto libero, tutto piuttosto postmoderno.
Alla gita in val Camonica invece quando un mio compagno mi tagliò senza volerlo il dito con un coltellino, ho ancora il segno dei punti sull'indice sinistro. Mi portarono a rotta di collo al pronto soccorso con il pullman, tutto per me, trattamento di riguardo. Arrivati lì mi diedero i punti: fui bravo, io che mi impressionavo per tutto, credevano che non ce l'avrei fatta, e invece poi me ne tornai fra i miei compagni con il mio ditone grosso tutto fasciato, il mio compagno mogio mogio coi sensi di colpa. A casa ricordo poi che lo pucciai dentro il piatto e la garza mi seppe di melanzane in umido per un po' di giorni. Il mio medico di famiglia veniva a casa per rifarmi la fasciatura (mica come adesso che non ti riconoscono manco in faccia). Mi ricordo che il mio amico capitò a casa proprio mentre c'era il dottore e mio papà, il mio amico sbiancò in volto, pensava che l'avremmo denunciato o non so che cosa. Ma figurarsi.
Boh, mi pare che una volta fosse tutto più facile, più rilassato, meno cretinamente corretto come adesso, pedantemente corretto, ma forse è solo un falso ricordo, forse non è vero.
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soggetto-smarrito · 11 months
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Sei desiderio, libidine, fantasia..illusione.
Mentre io voglio...
che tu sia realtà in movimento,
e non solo un pensiero.
E non solo un respiro nei miei sospiri.
Voglio che tu percepisca sulla pelle gli infiniti modi in cui ti penso.
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Sempre.
soggetto smarrito
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dottssapatrizia · 1 year
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VIZIAMOCI...
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Il sesso, quello bello, quello pieno, quello vivo, quello forte, quello che ferma il tempo e raddoppia i sensi, quello che fa volare, quello dove il respiro arriva fino allo stomaco per sbocciare in ansimo, dove gli occhi penetrano l'anima, dove ci si confonde, ci si sfiora tra delicatezza e possessione, dove il piacere dell'altro è estasi nelle vene e nello spirito, dove ogni brivido rigenera, dove la ragione lascia posto alla follia del desiderio puro, dove ogni pulsazione è il sapore di essere se stessi e viene accolto con adorazione da chi è lì e ti stringe le mani, ti graffia la pelle e ti rende per un istante divina...dove l'essenza dell'altro è oro colato e s'insinua tra i pori facendoti volare...tra i profumi mischiati, l'umido del desiderio tra le linee del corpo, le labbra aperte che catturano gli occhi ed i lineamenti...dove la libidine è maestra, la tenerezza madre, dove si diventa tutt'uno, dove si è tutto: puttana, donna, amante, bambina, ingenua, schiava, padrona, devota, adorata...dove si è liberi di spogliarsi di ogni velo ed ogni volta far leccare un proprio segreto sapendo che verrà cullato, che verrà gustato...dove ogni volta ti sazi di un pò d'anima altrui attraverso tocchi che invaghiscono la pelle, succhiando fuori ogni sorta di sensazione...
M'immergo in noi con il fiato spezzato e mi travolgi tra mani strette ed il gusto di te.......mi sciolgo...agganci i fremiti sfiorandomi i brividi...
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orotrasparente · 15 days
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comunque la cosa che mi sciocca è che ormai sono così stanco per il lavoro, il poco sonno, lo studio, i problemi, la vita, che non ho manco più voglia cioè ho la libidine sotto i piedi
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cuoredirubik · 9 months
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4.
Ero lì,
nuda,
distesa a pancia in giù sul letto abbracciando il cuscino.
La luce nella stanza era cupa e in quel momento l’attesa mi stava ormai divorando, la voglia di te era tanta, troppa per continuare ad aspettare ancora.
La porta della camera era aperta, si affacciava sul bagno, dove con gli occhi ti stavo cercando, cercavo di vedere come ti saresti tolto la camicia, i pantaloni… e ad un tratto eccoti qua, alzasti lo sguardo ed i tuoi occhi incrociarono i miei, mi stavi ammirando, eri quasi sorpreso trovarmi lì tutta per te.
Ti uscì un sorriso, quel dannato sorriso che mi fotte tutte le volte.
Chiuse la porta e si avvicinò al letto, si avvicinò a me, salì sopra di me, stava quasi disteso e sentii il calore del suo corpo fondersi con il mio, iniziò a baciarmi il collo, dietro l’orecchio e poi di nuovo il collo.
Stavo impazzendo, un esplosione di sensazioni pervase il mio corpo, un piacere avvenente mai provato fino ad ora.
Iniziò a scendere con la lingua lungo tutta la schiena e non vi dico… brividi allo stato puro.
Continuò a scendere fino a finire con la lingua in mezzo alle chiappe per poi riprendere a risalire.
Con le mani stringevo il cuscino più forte che potevo, le sensazioni erano incontrollate, era tutto incontrollato.
Mi morse il fianco e lì mi invade uno stato di libidine assurdo, volevo che non smettesse più, ormai l’atmosfera era calda al punto giusto.
Risalendo con la lingua mi baciò il collo e si mise di nuovo quasi disteso sopra di me così che io potessi sentire quanto lo avesse duro, quanto era incontrollato, quanto il suo corpo era caldo.
Sentii tutta la sua passione travolgente.
Così si mise seduto e con le mani mi toccava il sedere, mi girai compiaciuta per cercare un contatto visivo e lui si avvicinò a me.
Ci baciammo, mi abbracciò e gli dissi:
“<<TU SEI PERICOLOSO>>”
… Il resto lo sappiamo io e te.
~ @cuoredirubik
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Da: LE STREGHE DI SHAKESPEARE - di Gianpiero Menniti 
EROS E MUTAMENTO
[...] Accade, con fortuna, che nel fare all’amore occorrano mutamenti impercettibili, una mera questione di sensi: gusto, olfatto, vista, udito, tatto; sapori, odori, immagini, parole, contatto.  Lentamente, i modi cambiano. Le parole divengono più spinte e più profonde e più schiette.  Il loro suono coglie note vibranti che stimolano con maggiore vigore il desiderio, rendendole protagoniste laddove prima regnava il silenzio.  Gli odori sgradevoli scompaiono lasciando il posto a profumi tanto più piacevoli quando sgorgano dall’intimità come umori da assaporare con voluttà animale.  L’apparizione dei corpi assume altri significati lasciando scorgere contorni e ombre e luci prima tralasciati.  Il timbro della voce prende toni rimasti segreti.  Le mani si muovono laboriose come per cesellare ogni anfratto di un corpo improvvisamente sconosciuto, mani che sentono la tensione, che registrano vibrazioni, mani che raccontano.  E può accadere, sempre con fortuna, che questo inesorabile seppur lento mutare, culmini in una libidine così impetuosa da offuscare la ragione: i sensi prevalgono a tal punto da espungere ogni residuo di pensiero razionale per liberare, come rispondendo a un ordine magico, il corpo dalla mente e lasciare che l’umano e il belluino si confondano.  Come in un sogno, la carnalità diventa un sentimento, sconvolgente, irrefrenabile e mai, come in quell’istante che precede il piacere, il diaframma che separa la vita e la morte, l’estasi e il sonno, si avverte sottile fino al confine estremo.  È il segno dell’abbandono e del potere: le forze hanno bisogno di una condizione diseguale per potersi combinare, non c’è scelta tranne il tentativo di resistere, resistere con ogni residuo di volontà, sottrarsi, divincolarsi e gridare tutta la disperazione del gesto che diventa delitto.  Le forze si combinano ma non c’è una vittoria e una sconfitta, non si tratta di una battaglia: è la scoperta di un destino nel quale il piacere è simmetrico perché l’abbandonarsi al possesso dell’altro è infondere voluttà e riceverne altrettanta.  È la risoluzione di due corpi in un’unità, come l’abbandonarsi al potere divino è anche estasi dello spirito.  Si tratta di un gioco pericoloso perché ha regole che non possono essere infrante senza conseguenze.  E perché presenta immense possibilità di declinazione, profonde e annidate nei meandri di una mente ormai capace di esplorare il proprio lato oscuro. 
- Caravaggio (1571 -1610): "Amor Vincit Omnia" 1602/1603 Gemäldegalerie, Staatliche Museen, Berlino
- In copertina: Maria Casalanguida, Interpretazione de ‘Il bagno turco di Ingres’, 1976, collezione privata
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raffaeleitlodeo · 1 year
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Ho letto i commenti più disparati sulla sentenza con la quale il tribunale di Firenze ha condannato Andrea Serrani, il tifoso che aveva "palpeggiato" la giornalista Greta Beccaglia davanti alle telecamere, e credo che valga la pena tornare sull'argomento per fare chiarezza. La prima cosa da sapere è che il legislatore, nel 1996, è intervenuto per modificare profondamente il delitto di violenza sessuale introducendo la fattispecie prevista dagli articoli 609-bis e seguenti del codice penale, opportunamente inserita fra i delitti contro la persona e non, come in precedenza, fra i delitti contro la morale. A differenza del passato, che distingueva fra la "violenza carnale" e gli "atti di libidine violenti" prevedendo per essi pene diverse, il nuovo art. 609-bis c.p. oggi vigente sanziona ogni genere di "atti sessuali" compiuti da un soggetto contro l'altrui volontà. La fattispecie, pertanto, non comprende solo i rapporti sessuali "completi" (ciò che, in precedenza, il codice chiamava "congiunzione carnale") ma anche una ulteriore gamma di condotte, caratterizzate dalla violazione della sfera sessuale altrui. La cassazione, chiamata a definire la portata della norma incriminatrice, ha chiarito da tempo che toccare repentinamente una persona nelle sue parti intime, in maniera tale che essa si trovi impossibilitata a reagire, integra la fattispecie violenza sessuale, prevista e punita dall'art. 609-bis del codice penale. Solo chi non frequenta professionalmente le aule di giustizia può quindi stupirsi del fatto che il tribunale di Firenze abbia condannato l'imputato per tale reato e non per "molestie" o altra diversa fattispecie prevista dal codice. C'è stato chi ha commentato sorpreso o addirittura "scandalizzato" la pena comminata all'imputato ritenendola eccessiva: è bene chiarire, a questo proposito, che il legislatore, dopo aver disposto che il reato di violenza sessuale venga punito con la reclusione da 6 a 12 anni, al fine di adeguare la pena alla effettiva gravità della condotta ha previsto all'ultimo comma della cosiddetta attenuante del "fatto di minore gravità" che, ove riconosciuta, consente di diminuire la pena in misura non eccedente i due terzi e questo è quanto è accaduto nel caso di specie. Il giudice, come prevedibile, ha ritenuto che la condotta contestata a Serrani potesse beneficiare dell'attenuante in questione, diminuendo la pena base in misura prossima al minimo e applicando ad essa la riduzione per il rito abbreviato, scelto dall'imputato, condannando l'imputato a un anno e sei mesi di reclusione. Nulla di particolarmente severo, quindi, né di sproporzionato in relazione alla pena prevista reato contestato. Come quasi sempre accade quando la pena risulta inferiore a due anni, Il giudice ha poi concesso la sospensione condizionale (subordinandola tuttavia alla frequenza di un percorso presso un'associazione che operi nel contrasto alla violenza), per cui l'imputato non sconterà un solo giorno in carcere. Dal punto di vista giudiziario, quindi, si è trattato di una vicenda estremamente lineare, quasi banale, il cui esito non ha sorpreso nessuna persona che conosca il diritto e sulla quale non varrebbe la pena di spendere molte parole: poiché in molti, a giudicare dai commenti letti sulle pagine social dei mezzi di informazione, continuano a pensare che la condotta dell'imputato non meritasse alcuna sanzione ritenendola un semplice atto di goliardia, è bene invece che di questa sentenza si parli, e che sia chiaro che non si è trattato di un verdetto stravagante, dettato dal capriccio di un giudice ma che essa rappresenta la normale reazione dell'ordinamento giuridico di fronte a un comportamento oggi non più accettabile, sia per il codice che per la stessa coscienza civile delle persone.
Marco Fanti, Facebok
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calcitriolo · 11 months
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Pov: sei in ferie, è luglio, sei un po' anemica, ipotesa, crolli alle tre del pomeriggio dopo pranzo, ti svegli due ore dopo che sei pronta per il tauto*, apri il freezer e mangi un rinfrescante ghiacciolo: libidine.
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petalodiseta · 11 months
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Le scarpe sono i totem della libidine incorporea. Zucchero per gli occhi, poesia per i piedi. Rappresentano tutto ciò che avreste sempre desiderato
👠💄
Mimi Pond, sceneggiatrice dei Simpson
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haiku--di--aliantis · 2 months
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Sa perfettamente come farti perdere la testa. Ci riesce, se non fai attenzione. Tu mantieni saldo il timone della tua vita: lei è un vento fortissimo. Gonfia le vele della tua libidine al massimo e cerca di dirigerti dove vogliono il suo ego e la sua voglia di farti totalmente suo. È un tira e molla continuo. Per salvarti non dovresti mai farle capire quanto ci tieni, a lei. Non dovrebbe mai sapere che la ami in modo totale. Se ne approfitterà: userà di tutto, per portarti dove vuole lei. Non ci cascare... Come? Si, cara: vengo subito, cucciola mia adorata...
Aliantis
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acquaconlimone · 2 years
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Marina di Ravenna estate anni 70.
Alle 09.59 di mattina noi pischelli eravamo tutti in agitazione perché di lì a poco iniziava l'evento clou della giornata al mare, il bagno.
Scattate le 10 orde di bambini si tuffavano in acqua, pareva la partenza delle 500 Miglia di Indianapolis quando I piloti correvano verso le vetture schierate sulla pista, naturalmente avevamo tre opzioni per fare il bagno ed erano:
1) la versione basic quella che andava da 1 fino a 6/7anno di età, costumino e basta nell'acqua li subito dopo la fine della battigia, dopo la secca mattutina.
2) La versione dai 7/8 anni ai 10, con pinne e maschera e già avvezzi ai vari stili di nuoto che poi erano solo 2,libero e rana (ma solo con le braccia perché avevi le pinne e intralciavano) a dorso ci si provava ma poca roba perché avendo la maschera si respirava con la bocca e alla prima ondina bevevi di tutto.
3) c'era la versione "Lusso", si doveva essere dotati di materassino bicolore rosso e blu oppure il canotto da due persone.
Materassino e canotto erano una libidine quando il mare era mosso e c'erano i "cavalloni" se li prendevi bene di botto sfrecciavi come un missile verso riva invece col canotto ti mettevi in posizione da pilota di bob e partivi a razzo, naturalmente se nella tua direzione ti capitava di incontrare un bagnante o cominciavi a urlare oppure gli passavi sopra. Era divertentissimo.
Divertente per noi ma non per i nostri genitori che all'inizio della stagione dovevano portarli al mare e pareva uno sforzo titanico, mi ricordo mia madre che da casa al mare lo caricava sulla sua Fiat 500 L rosso Ferrari e arrivati al Bagno Martuba coprendo un tragitto di credo ben 500 metri lo scaricava in cabina e li restava fino a settembre.
Naturalmente dovevi gonfiarli e li ci dovevamo pensare noi con la famigerata pompa a piede, un aggeggio da tortura fatto da una semisfera in gomma e da un tubo che collegava questa al materassino o canotto. Ora gonfiare un materassino era già impegnativo perché tu con il piede dovevi pigiare sopra la semisfera producendo aria che poi andava a gonfiare il materassino, il problema era che questa cosa era piccola e per gonfiare un affare lungo 1 metro e mezzo ti ci occorrevano 20 minuti nei quali tu sembravi un putto alla pigiatura del vino nei dipinti settecenteschi.
Il canotto invece conteneva più aria quindi dovevi pompare di più alternando le gambe tipo un danzatore di taranta tanto in voga negli ultimi anni. Finta questa fatica inumana era vietato sgonfiarlo fino alla fine della stagione, ogni tanto una pompata ma poca roba e lo si rimetteva in cabina dove lo avevi sempre nel mezzo. I remi invece li mettevi dietro nella doccia e li restavano degli anni o li ereditata il nuovo affittuario della cabina se questa veniva cambiata.
Alle forature chiamavi il bagnino più anziano che con una toppa di gomma, un po' di mastice e due "vacca boia ac dú marò" perchè lo avevi tolto dal torpore indotto dal vino bevuto già di prima mattna ma comunque te lo aggiustava.
Poi c'erano le famose... Buche ma ne parleremo poi
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umi-no-onnanoko · 1 year
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Poetry 0
Come quella abitudine
che rasenta la libidine
di un amore come un turbine
che non raggiunge il suo confine
lasciandomi marcire in un angolo di mondo
Raggiungendo il buio più fondo
con i mostri in girotondo
nell'oceano più profondo
di un sentimento furibondo
tengo la rabbia fra le mani
Così i sogni più lontani
volan via come aereoplani
che fan l'amore coi gabbiani
viaggiando sopra gli altipiani
nella valle desolata di una storia appena nata
Anima mia così amata
per fortuna sei tornata
proprio dove ti ho immaginata
ora ti ho finalmente incontrata
ma appena mi giro non ci sei più
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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dottssapatrizia · 1 year
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Ma perché, quando una donna, non fa mistero del suo amore per il sesso (quello bello, quello pieno, quello vivo, quello forte, quello che ferma il tempo e raddoppia i sensi, quello che fa volare, quello dove il respiro arriva fino allo stomaco per sbocciare in ansimo, dove gli occhi penetrano l'anima, dove ci si confonde, ci si sfiora tra delicatezza e possessione, dove il piacere dell'altro è estasi nelle vene e nello spirito, dove ogni brivido rigenera, dove la ragione lascia posto alla follia del desiderio puro, dove ogni pulsazione è il sapore di essere se stessi e viene accolto con adorazione da chi è lì e ti stringe le mani, ti graffia la pelle e ti rende per un istante divina...dove l'essenza dell'altro è oro colato e s'insinua tra i pori facendoti volare...tra i profumi mischiati, l'umido del desiderio tra le linee del corpo, le labbra aperte che catturano gli occhi ed i lineamenti...dove la libidine è maestra, la tenerezza madre, dove si diventa tutt'uno, dove si è tutto: puttana, donna, amante, bambina, ingenua, schiava, padrona, devota, adorata...dove si è liberi di spogliarsi di ogni velo ed ogni volta far leccare un proprio segreto sapendo che verrà cullato, che verrà gustato...dove ogni volta ti sazi di un pò d'anima altrui attraverso tocchi che invaghiscono la pelle, succhiando fuori ogni sorta di sensazione.. ) viene sempre additata ?
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