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#canzoni italiane anni 60
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COLLEZIONE AUTOGRAFI - cantanti anni 50 / 60
Dal nostro archivio cartaceo per consultazioni e ricerche
Quando, Quando, Quando – Tony Renis – San Remo 1962 Dal nostro archivio cartaceo per consultazioni e ricerche
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geppybasso · 8 months
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BUONA SERATA E BUONA NOTTE.HO PENSATO DI RICORDARE LE CANZONI PIU' FAMOS...
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lamilanomagazine · 6 months
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Mario Venuti, dopo il grande successo della tournée estiva festeggia il doppio traguardo dei 60 anni e dei 40 anni di carriera con il tour nei teatri e nei club italiani
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Mario Venuti, dopo il grande successo della tournée estiva festeggia il doppio traguardo dei 60 anni e dei 40 anni di carriera con il tour nei teatri e nei club italiani «Non vado matto per i compleanni e gli anniversari ma stavolta non posso sottrarmi a due ricorrenze concomitanti: i miei 60 anni e 40 di carriera – afferma Mario Venuti – Li festeggerò insieme a voi con un tour nei teatri e nei club. Con il contributo di musicisti di grande versatilità rileggerò alcuni brani del mio repertorio (e non solo) puntando al nocciolo emozionale delle canzoni. Sarà un concerto più vicino al jazz che al pop rock, e ovviamente non mancherà una spruzzata di Brasile. It has to be a very cool night». Accompagneranno Mario Venuti i musicisti Pierpaolo Latina al pianoforte, Giuseppe Tringali alla batteria e Vincenzo Virgillito al contrabbasso. Le note calde e coinvolgenti del jazz si fonderanno con la voce unica dell'artista, creando un'atmosfera intima e allo stesso tempo travolgente. Con la sua versatilità, Venuti proporrà concerti caratterizzati dalle calde sonorità jazz e con uno sguardo al suo amato Brasile e interpreterà i suoi brani più celebri, oltre a tante canzoni italiane, facendo rivivere emozioni e ricordi legati a brani intramontabili. Queste le date di 60 + 40 100% MARIO VENUTI (calendario in aggiornamento): Domenica 17 dicembre 2023, ore 19.00 – Teatro Trifiletti, Milazzo (Messina) - Ticket: al seguente link Venerdì 22 Dicembre 2023, ore 21.00 – Teatro Comunale, Eschilo Gela (Caltanissetta) SOLD OUT - Ticket: Exit Music Sabato 23 Dicembre 2023, ore 21.00 – Teatro Pirandello, Agrigento - Ticket: al seguente link Mercoledì 27 dicembre 2023, ore 22.00 – Locri on Ice, Festival "Ai Confini del Sud", Locri (Reggio Calabria) - (ingresso gratuito) Sabato 6 gennaio 2024, ore 19.00 – Piazza della Resistenza, Praia A Mare (Cosenza) - (concerto Full Band, ingresso gratuito) Giovedì 18 gennaio 2024, ore 21.30 – Biella Jazz Club, Biella - Per info e biglietti: [email protected] Venerdì 19 gennaio 2024, ore 21.00 – Blue note Milano - Ticket: al seguente link Sabato 20 gennaio 2024, ore 21.00 – Diavolo Rosso, Asti - Per info: [email protected] Domenica 21 e lunedì 22 gennaio 2024, ore 21.00 – Lambic, Torino - Ticket: al seguente link Sabato 9 marzo 2024, doppio set: ore 19.00, ore 21.30 – Teatro Santa Cecilia, Palermo - Ticket: al seguente link Sabato 23 marzo 2024, ore 21.00 – Teatro Fusco, Taranto - Ticket: al seguente link Oltre al tour, da martedì 19 dicembre in radio e disponibile in digitale "PARADISO", il nuovo brano di Mario Venuti (etichetta Microclima, distribuzione Artist First). Online dallo stesso sul canale YouTube dell'artista il video del singolo firmato da Lino Costa. Musica: Tony Canto – Mario Venuti. Testo: Mario Venuti – Kaballà. Produzione artistica e arrangiamento: Tony Canto. Nel brano, dalle sonorità dolci e avvolgenti che richiamano l'atmosfera natalizia, il cantautore si chiede a cosa serva rimandare la felicità e suggerisce di non aspettare il Paradiso per realizzarla. «Vale la pena vivere il nostro presente e il nostro mondo, per quanto difficile e pieno di contraddizioni, senza bisogno di sperare in un fantomatico regno dei cieli – spiega Mario Venuti – Il paradiso può attendere, recita il titolo di un vecchio film. Cerchiamo di rendere migliore e ricca di senso la permanenza sul nostro caro, vecchio pianeta terra». MARIO VENUTI, cantautore e chitarrista catanese, inizia la sua carriera negli anni '80 con la band "Denovo". Dopo otto anni, intraprende la carriera da solista e nel 1994 pubblica il suo primo disco da solista "Un po' di febbre" e nel 1996 il secondo album "Microclima". Nel 1997 partecipa a Sanremo Giovani con il brano "Il più bravo del reame", preludio del disco "Mai come ieri" che ottiene un grande successo di pubblico e critica. A gennaio del 2003 pubblica l'album "Grandimprese", anticipato dal singolo "Veramente". Nel 2004 con il brano "Crudele", Mario Venuti, riceve a Sanremo il Premio della Critica e il Premio Radio e Tv. Nel 2005 esce il disco "Magneti", mentre nella cinquantaseiesima edizione del Festival di Sanremo porta, insieme agli Arancia Sonora, il brano "Un altro posto nel mondo". Segue una tournée di un anno che sfocia nella pubblicazione dell'antologia "L'officina del fantastico" che ripercorre quattordici anni di successi del cantautore catanese e che viene presentato al Festival di Sanremo del 2008 con l'inedito "A ferro e fuoco". Nell'ottobre 2009 pubblica l'album di inediti "Recidivo". Nel 2011 Mario si esibisce in concerti acustici, senza accompagnatori sul palco, in tutta Italia. Nel 2012, anticipato in radio dal singolo "Quello che ci manca", pubblica il suo settimo album da solista, "L'ultimo romantico" e nel 2014 esce con il suo ottavo disco da solista "Il tramonto dell'occidente", un concept-album scritto a sei mani, con Kaballà e Francesco Bianconi. Nel 2016 decide di rivisitare con gli Urban Fabula in chiave Jazz i classici della canzone italiana e internazionale e canzoni del proprio repertorio, dando vita al progetto Mario Meets Jazz. Quest'anno in primavera ha pubblicato il suo nuovo album "Motore di vita", prodotto artisticamente da Mario Venuti insieme a Seba. Il disco vanta anche la collaborazione artistica di Kaballà e la presenza del batterista jazz e arrangiatore ritmico Luca Scorziello. Tutto il disco emana un umore disteso e positivo e suona come un ripetuto GRAZIE per gli immensi doni che la vita può donarci. Dopo "Motore di vita" (2017) è la volta del decimo album "Soyuz 10" dal quale vengono estratti tre singoli: "Il pubblico sei tu", "Ciao cuore", e "Silenzio al silenzio", attualmente in rotazione radiofonica. A marzo del 2020 sul canale YT ufficiale viene pubblicata la serie "Casacasa Live Session": una raccolta di sette live in cui l'artista ha eseguito alcuni dei suoi brani più famosi direttamente dal salotto di casa sua. Nel mese di maggio i brani sono stati pubblicati su tutte le piattaforme digitali. Il 17 settembre 2021 è uscito "TROPITALIA", progetto nel quale Mario Venuti si diverte a giocare, diventando puro interprete, rileggendo alcuni brani popolari della canzone italiana in chiave tropicalista. Il 19 maggio 2023 è uscito "Napoli-Bahia", il brano feat. Lucariello, Fabiana Martone e Neney Santos (etichetta Microclima, distribuzione Artist First). Il 1° luglio ha vinto il Premio Carosone 2023 "per il brano 'Napoli – Bahia', per il ponte tra culture per la sua carriera di chansonnier mediterraneo aperto alle contaminazioni, dai Denovo ad oggi". L'8 settembre è uscito il brano "Segui i tuoi demoni" (etichetta Microclima, distribuzione Artist First). Il 5 novembre, in occasione della decima edizione del Premio Pierangelo Bertoli, evento dedicato al cantautore e realizzato con la direzione artistica di Alberto Bertoli e Riccardo Benini, ha ricevuto il Premio A Muso Duro 2023 "per aver trattato nelle sue canzoni il tema dell'anticonformismo e dell'indipendenza intellettuale. Venuti si diverte a giocare, rileggere e creare brani in chiave tropicalista creando ponti culturali tra diversi mondi musicali".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 7 months
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Pedrito Él Barón - “Tears from the Afterlife”
Il singolo dell’artista sui principali stores digitali e nelle radio
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“Tears from the Afterlife” è il singolo dell’eclettico artista Pedrito Él Barón, sui principali stores digitali e dal 15 settembre nelle radio in promozione nazionale.  Non so se sapete cosa si dice sulle creature fantastiche, magiche e tutto quello che deriva dalla magia e dal fantasy. Beh, è semplice, le fate, i maghi, le streghe e gli elfi, non sono altro che creature che riescono a spostarsi in più spazi dell’esistenza, più linee di coscienza; quindi, nulla vieterebbe loro di avere contatti con la linea dell’aldilà. Sappiamo anche che, non tutti sono “malvagi”, come in questo caso, la sorella di una fata, inconsapevolmente, si ritrova una voce in testa per lo shock, dopo ciò che ha appena vissuto. Parliamo di un contatto fugace con la linea dell’aldilà. In “Tears from the Afterlife” avviene proprio questo: la sorella della fata che viene corrotta dal male, sente le lacrime della madre, uccisa dal drago, piangere per le sue figlie, mentre la prega di non rinunciare a sua sorella e di cercare di riportarla nella via della luce.
Storia dell’artista
Pietro Nigri, in arte Pedrito Él Barón, nasce l’11 dicembre del lontano 1988 a Civitanova Marche. Appena compiuti i tre anni si trasferisce a Pesaro passandoci i primi 20 anni di vita. Poi un giorno i genitori scelgono di tornare in patria materna, dove trova il suo attuale lavoro in un villaggio turistico, con mansione di barman dedicandosi comunque a svariate attività fra le quali: basket in squadre di media categoria, al ballo inizialmente street, breakdance e hip-hop, poi al caraibico e in seguito dedicandosi alle serate karaoke, fin quando si decide a fare qualcosa con le sue canzoni. Ha partecipato alle finali di Sanremo Rock&Trend 35^ Edizione nel 2022, all’UpMusic Contest, al Tour Music Fest 2022, a The Coach VI e collaborato con dueì etichette discografiche, rispettivamente: Zona Periferica Produzioni e la Energy Power Label. Oggi l’artista è sposato, con una figlia, non ha una band e tiene a specificare che è un solista che canta i suoi pezzi su basi ancora di fortuna o di YouTube, non ha nessuna scuola di canto alle spalle, nessuno stile impostato o preciso, nessuno studio di produzione, ma in molti lo hanno definito “Fusion”, ed è appassionato in particolare al mondo rock e black della musica, prevalentemente musica straniera e canzoni italiane degli anni 60’/90’. Come altro passatempo scrive libri di fantasia… ma questa è un’altra storia!
Spotify: https://open.spotify.com/artist/5MGpuF3JBgLPENJv1ZfRNN
SoundCloud: https://soundcloud.app.goo.gl/cSjZr
YouTube: https://youtube.com/@pedritoelbaron
Instagram: https://www.instagram.com/pedrito.el.baron/
Facebook: https://www.facebook.com/pietro.nigri.5
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personal-reporter · 8 months
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Festival Sanremo 2024: anteprima di un evento iconico della musica italiana
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Il Festival di Sanremo è un evento musicale di fama mondiale che da decenni attrae l'attenzione di spettatori e appassionati di musica. Con una storia che risale al 1951, questo festival ha contribuito in modo significativo a definire la cultura musicale italiana e ha lanciato molte carriere di successo. Mentre il Festival di Sanremo del 2023 è ancora fresco nella memoria dei fan, l'attenzione inizia a rivolgersi verso l'edizione del 2024, che si preannuncia come un evento ancora più grande e coinvolgente. In questo articolo, esamineremo l'importanza del Festival di Sanremo, esploreremo alcuni dei momenti più iconici della sua storia e faremo delle previsioni sulla prossima edizione del 2024. Storia del Festival di Sanremo Il Festival di Sanremo ha una storia ricca e affascinante che abbraccia più di sette decenni di musica italiana. È stato ideato da Giulio Razzi e il primo Festival si è svolto nel 1951 presso il Casinò di Sanremo. L'obiettivo iniziale era promuovere la musica italiana e creare un'occasione per far conoscere nuovi talenti. Fin dalla sua nascita, il Festival di Sanremo ha contribuito in modo significativo a dare visibilità a molti artisti emergenti e a consolidare le carriere di alcuni dei nomi più noti della musica italiana. Il vincitore del primo Festival fu Nilla Pizzi, che divenne immediatamente una stella della canzone italiana. Durante gli anni '60 e '70, il Festival di Sanremo ha ospitato esibizioni di artisti del calibro di Adriano Celentano, Mina, Patty Pravo e tanti altri. Questi anni sono stati fondamentali per la diffusione della musica italiana all'estero. Momenti Iconici Una delle caratteristiche più affascinanti del Festival di Sanremo sono i momenti iconici che ha creato nel corso degli anni. Ecco alcuni di essi: 1. La Rivalità di Celentano e Battisti Negli anni '70, il Festival di Sanremo ha visto una rivalità epica tra due giganti della musica italiana: Adriano Celentano e Lucio Battisti. Celentano, noto per le sue esibizioni carismatiche, ha sfidato Battisti, il cantautore più riservato, con canzoni che rappresentavano due visioni diverse della musica italiana. Questa rivalità ha catturato l'immaginazione del pubblico e ha contribuito a definire una nuova era per la musica italiana. 2. Il Ritorno di Domenico Modugno Nel 1966, Domenico Modugno, famoso per il suo successo internazionale "Nel blu dipinto di blu" (Volare), fece un ritorno trionfale al Festival di Sanremo con la canzone "Dio, come ti amo". Questa performance segnò il suo ritorno alle scene musicali italiane dopo un periodo di assenza e fu accolta con un'accoglienza calorosa. 3. La Vittoria di Mia Martini Mia Martini, una delle voci più potenti e iconiche della musica italiana, ha partecipato al Festival di Sanremo più volte. La sua vittoria nel 1989 con la canzone "Almeno tu nell'universo" è diventata uno dei momenti più emozionanti e memorabili nella storia del festival. Purtroppo, Mia Martini non è più tra noi, ma il suo talento e la sua musica vivono attraverso le sue esibizioni leggendarie. Il Festival di Sanremo nel 2023 Per comprendere l'importanza e l'attesa per il Festival di Sanremo del 2024, è essenziale dare uno sguardo all'edizione del 2023. L'edizione di quest'anno ha mantenuto la sua reputazione di essere un evento di grande spettacolo e intrattenimento. L'evento ha ospitato una serie di artisti di talento, tra cui alcuni dei nomi più promettenti della scena musicale italiana. Il vincitore dell'edizione 2023 è stato il giovane cantante e cantautore Ermal Meta con la sua canzone "Parole al vento". Questa vittoria ha consolidato ulteriormente la sua carriera e lo ha portato all'attenzione di un pubblico più ampio. L'edizione del 2023 ha anche presentato ospiti internazionali di spicco, contribuendo così a promuovere la musica italiana a livello globale. Questo dimostra che il Festival di Sanremo continua a essere una piattaforma cruciale per l'export della musica italiana. Il Festival di Sanremo 2024: Cosa Aspettarsi L'edizione del Festival di Sanremo del 2024 si preannuncia come un evento epico che promette di superare le aspettative degli spettatori. Mentre la scaletta dei partecipanti e le canzoni in gara non sono ancora state annunciate, ci sono alcune aspettative e previsioni basate sulla storia del festival e sulle tendenze recenti nella musica italiana. 1. Artisti Emergenti e Nuove Tendenze Il Festival di Sanremo è noto per aver scoperto talenti emergenti e per averli portati alla ribalta. È probabile che l'edizione del 2024 continuerà questa tradizione presentando una varietà di artisti emergenti che rappresentano le nuove tendenze nella musica italiana. Ciò potrebbe includere cantanti, cantautori, band e artisti provenienti da diversi generi musicali. 2. Collaborazioni Sorprendenti Uno degli elementi più attesi del Festival di Sanremo è la possibilità di vedere collaborazioni sorprendenti tra artisti di diverse generazioni e generi musicali. Negli anni passati, queste collaborazioni hanno portato a performance indimenticabili. 3. Omaggi e Celebrazioni Il Festival di Sanremo è anche noto per onorare e celebrare artisti che hanno lasciato un'impronta indelebile sulla musica italiana. Nell'edizione del 2024, potremmo aspettarci di vedere omaggi speciali a leggende della musica italiana che hanno lasciato un segno indelebile nella storia del festival. 4. Performance di Classe Mondiale Il palco del Festival di Sanremo è rinomato per le sue performance di classe mondiale. Gli spettatori possono aspettarsi spettacoli musicali di alta qualità, coreografie elaborate e produzioni straordinarie che renderanno l'edizione del 2024 indimenticabile. Il Festival di Sanremo è un evento di grande importanza nella cultura musicale italiana e continua a essere un trampolino di lancio per nuovi talenti e un palcoscenico per artisti affermati. La storia e la tradizione di questo festival lo rendono un appuntamento annuale imperdibile per gli amanti della musica italiana e non solo. Mentre l'edizione del 2023 è ancora fresca nella memoria, l'attenzione degli appassionati di musica si sta già rivolgendo all'evento del 2024, che si preannuncia come un'esperienza eccezionale. Per avere un'anteprima di cosa aspettarsi, ci baseremo sulle informazioni fornite da un articolo recente pubblicato su Adnkronos. Amadeus in Fase di Preparazione Secondo l'articolo di Adnkronos, il conduttore del Festival di Sanremo, Amadeus, è già in fase di preparazione per l'edizione del 2024. L'articolo sottolinea che Amadeus si è ritirato in un luogo segreto, con le sue "cuffiette", per lavorare sulle novità e le sorprese che ci riserverà l'evento. Questo è un segno che Amadeus sta mettendo tutto il suo impegno nell'organizzazione di un festival spettacolare. Pioggia di Proposte tra i Big Il Festival di Sanremo è noto per la sua varietà di partecipanti, che spaziano dai giovani talenti emergenti a artisti affermati e leggende della musica italiana. Secondo l'articolo, ci sarebbe una "pioggia di proposte" tra i big, il che suggerisce che ci saranno molti artisti di alto calibro desiderosi di partecipare all'edizione del 2024. Questo potrebbe portare a una selezione di canzoni e performance straordinarie. Rumors su Biagio e Nannini Uno dei punti salienti dell'articolo è la menzione di rumors riguardanti la partecipazione di artisti di fama come Biagio Antonacci e Gianna Nannini. Entrambi sono nomi noti nella musica italiana e la loro presenza potrebbe aggiungere ulteriore prestigio all'evento. Tuttavia, va notato che al momento questi sono solo rumors e bisognerà aspettare le conferme ufficiali per conoscere la line-up definitiva. Read the full article
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cinquecolonnemagazine · 9 months
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Le Iconiche Canzoni Italiane degli Anni '60
Gli anni '60 sono stati un periodo di profondo cambiamento culturale in Italia, e la musica ha svolto un ruolo fondamentale in questa trasformazione. In questo decennio, sono emerse canzoni italiane iconiche che hanno lasciato un'impronta indelebile sulla storia della musica italiana e hanno influenzato generazioni future. In questo articolo, esploreremo alcune di queste canzoni che continuano a essere amate e ascoltate anche oggi. "Nel Blu Dipinto di Blu" (Volare) - Domenico Modugno (1958) Anche se tecnicamente rilasciata alla fine degli anni '50, "Nel Blu Dipinto di Blu," comunemente nota come "Volare," ha avuto un impatto significativo sugli anni '60. Questo brano di Domenico Modugno ha vinto il Festival di Sanremo nel 1958 ed è diventato un successo internazionale. La sua melodia travolgente e le liriche poetiche lo rendono un classico senza tempo. "Guarda Che Luna" - Fred Buscaglione (1959) Fred Buscaglione è stato uno degli artisti più carismatici degli anni '60. "Guarda Che Luna" è una delle sue canzoni più famose e rappresenta il genere del "jazz canzone" italiano dell'epoca. La sua voce graffiante e il suo stile unico hanno reso questa canzone un classico del periodo. "Il Mondo" - Jimmy Fontana (1965) "Il Mondo" di Jimmy Fontana è una delle canzoni più romantiche degli anni '60. La sua dolce melodia e le liriche appassionate hanno reso questa canzone un inno all'amore che continua a essere amato oggi. "Azzurro" - Adriano Celentano (1968) "Azzurro" di Adriano Celentano è diventata una delle canzoni estive più iconiche in Italia. La canzone cattura perfettamente lo spirito spensierato e l'atmosfera delle vacanze estive italiane, ed è stata reinterpretata da molti artisti nel corso degli anni. "Can't Take My Eyes Off You" - Frankie Valli (1967) Anche se originariamente interpretata in inglese da Frankie Valli, questa canzone ha ottenuto una popolarità straordinaria in Italia grazie a cover come quella di Dik Dik e Mina. "Can't Take My Eyes Off You" è diventata un classico italiano degli anni '60. "Insieme a Te Non Ci Sto Più" - Caterina Caselli (1968) Caterina Caselli è stata una delle artiste più influenti degli anni '60, e "Insieme a Te Non Ci Sto Più" è una delle sue canzoni più celebri. La sua voce potente e l'energia di questa canzone l'hanno resa un successo immediato. "Una Casa in Cima al Mondo" - Pino Donaggio (1960) "Una Casa in Cima al Mondo" di Pino Donaggio è una delle canzoni italiane più emblematiche degli anni '60. Le sue liriche evocative e la melodia coinvolgente la rendono un classico intramontabile. "L'Appuntamento" - Ornella Vanoni (1960) "L'Appuntamento" di Ornella Vanoni è una delle canzoni più romantiche del decennio. La sua voce calda e la melodia malinconica hanno reso questa canzone un'icona del genere italiano della canzone d'autore. "Mi Ritorni in Mente" - Lucio Battisti (1969) Lucio Battisti è stato uno degli artisti più influenti della musica italiana e "Mi Ritorni in Mente" è una delle sue canzoni più celebri. Le liriche profonde e la melodia coinvolgente di questa canzone l'hanno resa un classico della musica italiana. "Nessuno Mi Può Giudicare" - Caterina Caselli (1966) "Nessuno Mi Può Giudicare" di Caterina Caselli è un'altra canzone iconica degli anni '60. Il suo messaggio di indipendenza e forza ha reso questa canzone un inno per molte donne dell'epoca. In conclusione, gli anni '60 sono stati un periodo di grande fermento musicale in Italia, con artisti che hanno prodotto alcune delle canzoni più iconiche della storia della musica italiana. Queste canzoni rappresentano una varietà di generi e stili, ma condividono tutte un'incredibile bellezza e un'impronta indelebile nella cultura musicale italiana. Ancora oggi, queste canzoni continuano a essere amate e apprezzate, dimostrando che la buona musica è davvero senza tempo. Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay Read the full article
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sounds-right · 11 months
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14/7 Il top dj olandese Gregor Salto fa scatenare Woodpecker Milano Marittima
Woodpecker Milano Marittima, dopo l'inaugurazione di venerdì 30 giugno con la musica di Albertino e del resident dj Mitch B. e con lo show dedicato all'Acqua, continua ad incantare unire ed emozionare. La magia di un luogo unico continua quindi a regalare emozioni. Soprattutto il venerdì notte, dalle 23 all'alba, ma non solo. 
Venerdì 14 luglio in particolare lo show è dedicato all'Aria. Al mixer c'è Gregor Salto, top dj internazionale. il creatore di una delle canzoni più ballate degli ultimi 10 anni nelle disco italiane e non solo, "Para Voce" (chi non è convinto clicchi qui: https://youtu.be/FPitPM4ygrQ e provi a star fermo mentre ascolta).  Olandese, classe '79, in console ed in studio di registrazione sa unire generi diversi con un ritmo unico: soul, latin-funk e latin house, quando il sound è quello di Gregor Salto, si fondono in modo perfetto.
///
La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna) è ripartita venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay). 
Il sound, ogni notte al Woodpecker Milano Marittima, è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno... 
Woodpecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate. 
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
www.instagram.com/_woodpeckerofficial
Biglietti, tavoli www.woodpeckerdiscoteca.it/eventi/
Info & Booking +39 348 860 9356
Taxi, NCC: +39 333 3470315
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tarditardi · 11 months
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14/7 Il top dj olandese Gregor Salto fa scatenare Woodpecker Milano Marittima
Woodpecker Milano Marittima, dopo l'inaugurazione di venerdì 30 giugno con la musica di Albertino e del resident dj Mitch B. e con lo show dedicato all'Acqua, continua ad incantare unire ed emozionare. La magia di un luogo unico continua quindi a regalare emozioni. Soprattutto il venerdì notte, dalle 23 all'alba, ma non solo. 
Venerdì 14 luglio in particolare lo show è dedicato all'Aria. Al mixer c'è Gregor Salto, top dj internazionale. il creatore di una delle canzoni più ballate degli ultimi 10 anni nelle disco italiane e non solo, "Para Voce" (chi non è convinto clicchi qui: https://youtu.be/FPitPM4ygrQ e provi a star fermo mentre ascolta).  Olandese, classe '79, in console ed in studio di registrazione sa unire generi diversi con un ritmo unico: soul, latin-funk e latin house, quando il sound è quello di Gregor Salto, si fondono in modo perfetto.
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La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna) è ripartita venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay). 
Il sound, ogni notte al Woodpecker Milano Marittima, è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno... 
Woodpecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate. 
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
www.instagram.com/_woodpeckerofficial
Biglietti, tavoli www.woodpeckerdiscoteca.it/eventi/
Info & Booking +39 348 860 9356
Taxi, NCC: +39 333 3470315
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djs-party-edm-italia · 11 months
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14/7 Il top dj olandese Gregor Salto fa ballare Woodpecker Milano Marittima
Woodpecker Milano Marittima, dopo l'inaugurazione di venerdì 30 giugno con la musica di Albertino e del resident dj Mitch B. e con lo show dedicato all'Acqua, continua ad incantare unire ed emozionare. La magia di un luogo unico continua quindi a regalare emozioni. Soprattutto il venerdì notte, dalle 23 all'alba, ma non solo. 
Venerdì 14 luglio in particolare lo show è dedicato all'Aria. Al mixer c'è Gregor Salto, top dj internazionale. il creatore di una delle canzoni più ballate degli ultimi 10 anni nelle disco italiane e non solo, "Para Voce" (chi non è convinto clicchi qui: https://youtu.be/FPitPM4ygrQ e provi a star fermo mentre ascolta).  Olandese, classe '79, in console ed in studio di registrazione sa unire generi diversi con un ritmo unico: soul, latin-funk e latin house, quando il sound è quello di Gregor Salto, si fondono in modo perfetto.
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La storia di Woodpecker, storica discoteca di Milano Marittima (Ravenna) è ripartita venerdì 30 giugno, mettendo in console il resident Mitch B. e con lui uno dei dj italiani più importanti di sempre, Albertino (m2o, Radio Deejay). 
Il sound, ogni notte al Woodpecker Milano Marittima, è soprattutto house, ma non solo, da vivere in party pensati soprattutto per un pubblico over 25. I dj al Woodpecker, però, non sono però gli unici e soli protagonisti. Con la loro musica andranno in scena veri show interpretatati da ballerini e performer professionisti, spettacoli sempre diversi per ogni serata d'apertura del locale. L'ispirazione degli show di Woodpecker sono aria, terra, acqua e fuoco, ovvero gli stessi elementi di un luogo unico, in cui ogni dettaglio crea armonia. Questo spazio fu infatti progettato nella seconda metà degli anni '60 dal visionario architetto Filippo Monti, che per raccontarlo disse: "facciamo un cerchio, facciamo affiorare l'acqua e ci mettiamo i coccodrilli".
L'iconica cupola, al cui interno oggi spiccano le opere di Blu, uno degli street artist più importanti al mondo; laghi circolari che si intersecano; scale da scendere e poi salire; il verde di una delle zone più belle della Romagna, che qui fa da palcoscenico al divertimento notturno... 
Woodpecker, di proprietà del Comune di Cervia ed ora gestito dalla famiglia Guerrini, oggi come ieri, è uno uno spazio magico, che colpisce al cuore gli amanti del design, dell'architettura e dell'arte, non solo della musica e del divertimento. C'è chi ha definito la sua cupola "la Cappella Sistina della street art" e non per caso nel 2017 il FAI (Fondo Ambiente Italiano) ha inserito il Woodpecker tra i luoghi da visitare nelle sue Giornate FAI.
Oggi, dopo lunghi decenni di chiusura, Woodpecker torna a vivere, quando la luna splende nel cielo e non solo. La nuova gestione ha voluto intervenire il meno possibile sulla struttura, per lasciarne intatto il fascino senza tempo. Ogni ospite avrà quindi tutto lo spazio necessario per vivere una serata sentendosi sempre al centro della scena, grazie anche alle proposte dello staff e dei bartender, all'altezza delle aspettative dei più esigenti.
Circondato da una duna che lo nasconde alla vista di chi passa per caso, Woodpecker dal 30 giugno vuol tornare ad incantare, unire ed emozionare tutti coloro che lo scelgono per vivere la magia dell'estate. 
Woodpecker
Viale Nullo Baldini n.20 - Milano Marittima
www.woodpeckerdiscoteca.it
www.instagram.com/_woodpeckerofficial
Biglietti, tavoli www.woodpeckerdiscoteca.it/eventi/
Info & Booking +39 348 860 9356
Taxi, NCC: +39 333 3470315
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Il festival di Sanremo, il più amato dagli italiani
Si è appena conclusa la settimana di Sanremo, il festival musicale targato italiano che tiene incollati gli italiani allo schermo da ben 73 anni. Ogni anno, i nomi più noti del panorama musicale italiano vengono invitati a esibirsi durante le tre serate di spettacolo in onda anche all’estero, su Eurovisione.
I brani riprodotti durante lo spettacolo devono essere inediti e ovviamente in lingua italiana, e vengono selezionati da un’apposita commissione scelta nei mesi precedenti l’inizio di Sanremo. Attraverso la giuria e il televoto popolare si elegge la canzone vincente, e il cantante che si è esibito potrà rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest, e godersi una notevole e ben meritata gloria e visibilità.
Inizialmente, il festival veniva eseguito nel Casinò di Sanremo, la nota città ligure da cui il festival prende il suo nome, in un periodo che poteva variare tra gennaio e marzo; ma dal 1977 il Teatro Ariston è diventata la nuova sede della kermesse, mentre il periodo di svolgimento è rimasto pressoché invariato.
Il festival musicale nasce da un progetto affidato ad Amilcare Rambaldi di ideare degli eventi per rilanciare l’economia italiana dopo la Seconda Guerra Mondiale, e la sua proposta fu proprio un concorso di canzoni italiane all’interno del Casinò di Sanremo, dove in precedenza si era tenuto il “Festival partenopeo di canti, tradizioni e costumi”, ottenendo un discreto successo.
Fu così che il 29 gennaio 1951 fu tenuta la prima edizione del Festival di Sanremo, con una successiva esplosione negli anni ’60 e ’70, con interpreti divenuti ormai leggendari per il pubblico italiano, come Celentano, Mina, Bobby Solo, Loretta Goggi, Iva Zanicchi, Loredana Berté, e tanti altri.
Nel corso del tempo, il festival di Sanremo si è aperto a nuove tipologie di cantanti e brani, aggiornandosi sempre di più e ampliando la sua offerta, sempre molto amata dal pubblico.
Per altre curiosità tutte italiane, segui il nostro blog! Siamo un gruppo di B&B e affittacamere Roma Centro, e vi aspettiamo per farvi visitare il centro storico della capitale nella più totale comodità! Visitando i nostri siti, potrete trovare B&B Roma più adatti alle vostre esigenze! Venite a soggiornare nei nostri B&B Roma Centro!
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carmenvicinanza · 2 years
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Mia Martini
https://www.unadonnalgiorno.it/mia-martini-straordinaria-interprete-della-musica-italiana/
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Mia Martini è stata una meravigliosa e intensa cantante, di un’eleganza innata, un temperamento drammatico, una voce potente e graffiante, quasi dolorosa.
Un’interprete che ha saputo sempre conciliare la qualità con le esigenze del mercato.
Avrebbe meritato molto di più, ma la grettezza di tanta gente le ha segnato un destino infame che l’ha spinta in un baratro esistenziale e in una solitudine straziante.
Domenica Rita Adriana Bertè, in arte Mia Martini, nasce il 20 settembre 1947. Lo stesso giorno della sorella Loredana, più piccola di tre anni.
Chiamata da sempre Mimì, si trasferisce a Roma con la madre e le sorelle nei primi anni ’60 del secolo scorso. In gioventù forma un trio indissolubile con sua sorella Loredana e Renato Fiacchini (che diventerà Renato Zero). Comincia a guadagnarsi da vivere con un modesto impiego presso il sindacato dei cantanti e dei cantautori.
La sua carriera discografica inizia nel 1962 quando, quindicenne e con il nome di Mimì Bertè, incide il singolo I miei baci non li puoi scordare.
Negli Anni ’70, cominciano i primi successi con Piccolo Uomo e Minuetto che le fanno vincere due volte il Festivalbar, nel 1972 e 1973.
L’anno prima aveva cambiato nome in Mia Martini e con il brano Padre davvero, censurato dalla Rai, aveva vinto il primo Festival d’Avanguardia di Viareggio.
Da allora, fino alla fine del decennio, la sua carriera è costellata di successi. Interpreta canzoni firmate dai più grandi cantautori e ottime versioni italiane di brani di John Lennon, Elton John e i Queen.
Nel 1974, la critica europea la premia come cantante dell’anno.
Inizia una triennale collaborazione con Charles Aznavour suggellata, nel 1977, da un concerto all’Opéra di Parigi.
Seguono però anni difficili perché viene assurdamente emarginata dall’ambiente musicale, nasce la diceria che porti sfortuna.
Ci pensa lei stessa a spiegare in una intervista a Epoca nel 1989, cosa era accaduto: “Tutto è cominciato nel 1970, cominciavo ad avere i miei primi successi. Un impresario mi propose un’esclusiva a vita. Era un tipo assolutamente inaffidabile e rifiutai. E dopo qualche giorno, di ritorno da un concerto in Sicilia, il pulmino su cui viaggiavo con il mio gruppo fu coinvolto in un incidente. Due ragazzi persero la vita e quell’impresario ne approfittò subito per appiccicarmi l’etichetta di porta jella”.
Negli anni ’80 arriva E non finisce mica il cielo, il brano scritto per lei da Ivano Fossati, forse l’unico grande amore della sua vita, che non vince Sanremo nel 1982 ma conquista il Premio della Critica, nato appositamente per lei.
Purtroppo sono ancora tante nubi sulla sua carriera a causa della famosa diceria. Mia Martini abbandona il mondo della musica e si trasferisce in Umbria e poi di nuovo a Bagnara Calabra. Per anni, vive ai margini del mondo musicale.
Per un lungo periodo nessuno le ha dato l’occasione di tornare a occupare il posto da protagonista che meritava. Una vicenda atroce che ha inciso profondamente sulla sua personalità fragile e facile alla depressione.
Nel 1989, le viene proposto di tornare a Sanremo per rilanciare la sua carriera. Il suo amico di sempre, Renato Zero ha fatto da garante per lei. Ha dichiarato di aver firmato un documento in cui si assumeva ogni responsabilità su tutto ciò che di spiacevole sarebbe potuto accadere durante l’esibizione di Mia Martini all’Ariston. Questa dichiarazione è stata smentita dall’allora patron del festival, Adriano Aragozzini, ma, forse, la verità non si saprà mai.
È stato, comunque, un grande ritorno tra scroscianti applausi.
La sua voce roca e grintosa torna di moda, e lei, discreta compositrice e grande interprete, torna a essere contesa da autori vecchi e giovani.
Commuove il grande pubblico con una Almeno tu nell’universo, canzone che era rimasta nel cassetto per 20 anni.
Torna a Sanremo, nel 1990, con La nevicata del 56 di Franco Califano e nel 1992 arriva seconda con Gli uomini non cambiano. L’anno dopo duetta con Loredana Bertè in Stiamo come stiamo. Un atto d’amore e di riconciliazione dopo una lunga rottura e tante incomprensioni.
La gente la ama, continua a cantare e a esibirsi, ma il 12 maggio del 1995 viene trovata morta nella sua casa a Cardano al Campo (vicino Busto Arsizio). Era morta da due giorni e nessuno se n’era accorto.
È stata trovata sul suo letto con le cuffie nelle orecchie, mentre ascoltava Luna Rossa, che avrebbe dovuto interpretare al Festival di Napoli.
Morta per arresto cardiocircolatorio, c’è chi ha sostenuto che sia stato un suicidio, chi un’overdose.
In una delle ultime interviste rilasciate, si è messa a nudo con disarmante sincerità.
Sono una che vuole la verità, che odia il romanticismo, non sono sentimentale, detesto tutto ciò che è finto a parte la tv che mi diverte. Sono Mimì, sono di Bagnara Calabra, abbiamo un sole noi che ci fa le radiografie appena nati. Gli odori, i colori della natura nella mia terra sono forti e violenti anche nell’animo umano. Odio essere un idolo, che male ho fatto per essere un idolo? Perché non posso essere una persona normale?
Mia Martini è stata una cantante che ha sempre perseguito la ricerca della musica di qualità anche a scapito della notorietà e della rinuncia alla vetta delle classifiche.
C’è sempre stato un qualcosa di drammatico attorno alla sua vicenda umana. È stata una delle voci migliori della canzone italiana, interprete straordinaria che, solo in qualche occasione, ha avuto la possibilità di esprimere al meglio il suo talento e di rado ha avuto il successo che meritava.
La sorella, Loredana Bertè, ha sempre raccontato che il giorno della sua morte aveva ricevuto delle telefonate, ma non aveva risposto. Cosa che non si è mai perdonata e che ha minato il suo già delicato equilibrio mentale.
“Molti anni fa mia sorella Mimì mi regalò uno dei primi telefoni cellulari. Il motivo del regalo era strettamente legato alla voglia di sentirmi più spesso ma io, senza un perché, lo buttai. Tempo dopo, il telefono di casa iniziò a squillare ma non risposi. Quella sera morì Mimì e io rimarrò sempre con il dubbio di aver perso la telefonata della vita”.
Una grande mancanza per il mondo musicale, ci restano le sue indimenticabili canzoni, il graffio doloroso e potente della sua voce e quell’eleganza che l’ha sempre contraddistinta.
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lamilanomagazine · 10 months
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"Trieste Estate Fuoricentro" si chiude con due serate in Piazza Perugino in programma il 18 e il 19 agosto
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"Trieste Estate Fuoricentro" si chiude con due serate in Piazza Perugino in programma il 18 e il 19 agosto. Venerdì 18 e sabato 19 agosto si concludono gli eventi della rassegna “Trieste Estate Fuoricentro”. Protagonista dell’ultimo weekend, il rione di Barriera vecchia. Sarà Piazza Perugino la sede degli gli ultimi eventi di “Trieste Estate Fuoricentro” realizzati dal Teatro degli Sterpi con il supporto tecnico di Hangar Teatri e parte del calendario di “Trieste Estate”, rassegna organizzata dal Comune di Trieste. Venerdì 18 agosto alle ore 20.00 il primo spettacolo sarà “Circe”, scritto da Matteo Verdiani, con la regia di Gigliola Bagatin, interpretato da Stolen Wordz. Nei primi mesi del lockdown a causa dello stato d’emergenza provocato dalla pandemia di Covid-19, Leopold Bloom è imprigionato a casa, dentro a una dimensione dove il sogno si sovrappone alla realtà e l’irrazionale soverchia la ragione. Tra metamorfosi, deliri complottisti, alcol delivery e allucinazioni, i protagonisti salveranno loro stessi attraversando un’avventura tanto straordinaria quanto degradante, seduti comodamente sul loro divano di casa. A seguire, alle ore 21.00, si terrà il concerto della Maxmaber Orkestar. Voci, fisarmonica, sax, violino, chitarra, percussioni e contrabbasso condurranno il pubblico in un viaggio attraverso la tradizione popolare dell’Europa orientale e del Mediterraneo. Klezmer, vecchie canzoni italiane e jugoslave, valzer e mazurke, sevdalinke bosniache e danze dalla Serbia e dalla Macedonia si intrecciano in un sound allegro e malinconico allo stesso tempo. Sabato 19 agosto alle ore 20.00 il pubblico assisterà allo spettacolo “Mesarica - The Hachet”, per la regia di Matija Solce. Un cabaret basato sul racconto di Fran Levstik Martin Krpan di Vrh pri Sveti Trojici. Gli attori reinterpretano la nota fiaba di Levstik collocandone i motivi in un nuovo contesto e intrecciandoli in una composizione dinamica intessuta di fisarmonica, musica rock, comicità situazionale, oggetti specifici che sono marionette accuratamente realizzate e passaggi improvvisati. Il cabaret di marionette The Hatchet è una performance interattiva, rilassata ma complessa e socialmente critica che combina in modo unico elementi di arte concettuale alternativa e commedia rustica. Il gran finale è affidato alla Jamaican Music Book Band. Il concerto inizierà alle ore 21.00 e sarà uno show a tutto tondo che attraversa la storia della musica giamaicana e caraibica: brani ri-arrangiati e inediti ispirati allo Ska, al Rocksteady e al Reggae, accompagnati dalle visuals di Dj Romeo. Sarà quindi un percorso multimediale e interattivo che riscopre la storia, la cultura e le origini della musica caraibica degli anni ’50/’60, spiegandone l’evoluzione dagli albori fino ai ritmi moderni. Cronologicamente, verranno chiariti i passaggi fondamentali che hanno permesso la diffusione mondiale del folklore giamaicano. La rassegna , realizzata a cura del Teatro degli Sterpi con il supporto tecnico di Hangar Teatri, fa parte del calendario di “Trieste Estate”, organizzat dal Comune di Trieste - Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia e dell’Assessorato alle Politiche del Territorio, con il sostegno di PromoTurismoFVG e la collaborazione del Trieste Convention & Visitors Bureau. Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino a esaurimento posti. In caso di maltempo gli eventi saranno annullati. Per maggiori informazioni visitare il sito hangarteatri.com. Programma completo di Trieste Estate su: www.triestestate.it... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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micro961 · 1 year
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Mezzalibbra - Il singolo “Tavoli vuoti”
Il nuovo lavoro discografico del cantautore su tutti i principali digital stores
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  Torna l’artista abruzzese con un nuovo singolo dal 24 febbraio sui principali digital stores e dal 3 marzo nelle radio italiane in promozione nazionale.
Il terzo brano del primo EP di Mezzalibbra, “Tavoli Vuoti”, paragona in qualche modo la vita sociale alla vita lavorativa dell’artista in quanto, tramite questa canzone, vuole far trapelare il fatto che ormai è arrivato a capire che per quanto si possa dare tanto a qualcuno, potrebbe andarsene da un momento all’altro. Mezzalibbra ripercorre il suo percorso lavorativo con la consapevolezza di reagire ad una perdita come se la persona che se n’è andata sia stata un semplice cliente di un pub: dovrà soltanto pulire le briciole lasciate sul tavolo occupato da quel cliente e sperare che magari ritorni un giorno.
È un percorso, quello intrapreso dal cantautore, per cercare di combattere le varie perdite subite passando da una parte all’altra del bancone, lasciando intendere che prima affogasse i suoi problemi nell’alcol e che scelse questo lavoro per distrarsi e per trovare soluzioni nelle parole della gente. In un certo senso, il cantautore racconta del suo rapporto ambivalente con il pub nato in un periodo non facile, considerato da lui un amico che ti consola e allo stesso tempo un nemico da cui stare lontano; dunque, la canzone rappresenta un tentativo dell’artista di staccarsi dal suo passato turbolento e di tornare sui suoi passi nonostante le perdite e la solitudine lo abbiano segnato nel profondo.
 Davide Corneli, in arte Mezzalibbra, inizia gli studi di canto da bambino per poi appassionarsi al basso ed infine anche alla chitarra. Il suo percorso di crescita musicale è stato fortemente influenzato dal Soul e dall' R&B anni '60, in particolare dalle voci di Otis Redding e Sam Cooke, le quali hanno fatto scoprire l'importanza di mettere a nudo la sua anima attraverso i suoi testi. Nel corso degli anni ha suonato in vari gruppi, festival e club per poi iniziare ad avvicinarsi alla scrittura delle proprie canzoni all’età di 18 anni, appassionandosi anche alla poesia. Il suo nome d’arte (Mezzalibbra) è il soprannome della sua famiglia, che porta con sé un significato profondo che rimanda al suo legame con la natura in cui trova massima ispirazione per le sue composizioni. Il suo genere fonde sonorità pop e rock macchiandole di soul e blues per trasmettere al meglio le sue emozioni, i suoi ricordi e le storie vissute.
A novembre del 2019, Davide pubblica il suo primo singolo “Cometa” con la produzione artistica di Cristiano Romanelli (UMMO) e inizia ad avere subito degli ottimi riscontri di pubblico e critica. Moltissime le interviste e recensioni in web magazine nazionali. All’inizio del 2020 si ufficializza la band che contribuisce alla realizzazione del secondo e del terzo singolo “XXL” e "Lei", che hanno entrambi goduto di promozione nazionale e buone recensioni. Terminata questa esperienza con la band, Davide continua a scrivere testi e musica per conto proprio.
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A luglio 2022 esce il suo quarto singolo “Fermo Immagine”, registrato presso la Incisi Records, che farà da apripista al suo primo EP: un nuovo lavoro che strizzerà l’occhio ad una sonorità più rock, pur mantenendo lo stile del pop d’autore che ha caratterizzato l'artista. Dopo il singolo “Fermo Immagine”, il quale videoclip è uscito in anteprima su Sky Tg24 a novembre 2022, Mezzalibbra pubblica il suo quinto singolo “Pagine” dedicato al fratello minore ricevendo ottime recensioni dalla critica, in particolare dal famoso magazine Rockit.
 Facebook: https://www.facebook.com/mezzalibbra
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YouTube: https://www.youtube.com/@mezzalibbra5843
Rockit: https://www.rockit.it/mezzalibbra
Spotify: https://open.spotify.com/album/4OTZDLry0ojPWNXCU5SMI3
 DCOD Communication - Ufficio stampa musicale nazionale
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buenasuerterecord · 7 years
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Rokes - Un'anima pura (musica anni 60)
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Cantanti italiani anni 70: che musica ascoltavamo
Gli anni '70 sono stati un periodo molto importante per la musica italiana, con numerosi cantanti che hanno raggiunto il successo e lasciato un'impronta duratura sulla cultura musicale del Paese. In un periodo storico in cui la società è cambiata profondamente, la musica ha saputo fare da cassa di risonanza di molte battaglie civili combattute in quegli anni. Com'era la musica degli anni 70? Negli anni 70 l'Italia fu letteralmente invasa dalla musica straniera, americana soprattutto. A farla da padrona fu il rock di Led Zeppelin, AC/DC, Pink Floyd e quello in versione punk di Sex Pistols e The Clash. Notevole successo la riscosse anche la disco music portata in giro per il mondo da Donna Summer, Bee Gees, Chic e ABBA, artisti che hanno letteralmente dominato le classifiche un po' ovunque. Ciò nonostante, in quegli anni, la musica italiana ha saputo "sfornare" molti talenti. Cantanti e cantautori che ascoltiamo ancora oggi. Cantanti italiani anni 70: chi sono i più famosi? Alcuni dei cantanti italiani diventati famosi negli anni 70 li ascoltiamo ancora oggi. Tra loro la prima è sicuramente Mina. Considerata una delle più grandi interpreti italiane di tutti i tempi, ha iniziato la sua carriera negli anni '60, ma ha continuato a produrre musica negli anni '70 con successi come "Parole Parole" e "Ancora". Quale giovane non ha imparato a suonare la chitarra sugli accordi delle canzoni di Lucio Battisti? "Il mio canto libero", "Con il nastro rosa" e "Acqua azzurra, acqua chiara" sono le classiche canzoni che non possono mancare quando si suona e canta in compagnia. Cantante attore e conduttore televisivo, noto anche per il suo impegno sociale, Adriano Celentano è diventato uno degli artisti italiani più influenti dagli anni '70 in poi. Le sue canzoni che ricordiamo di più sono "Siamo la coppia più bella del mondo" e "Chi non lavora non fa l'amore" cantate in coppia con la moglie Claudia Mori; "Io non so parlar d'amore", "Acqua e sale", cantata in coppia con Mina. Nel vasto panorama musicale italiano ha saputo conquistarsi un considerevole spazio anche Paolo Conte, artista unico e inimitato. "Azzurro", "Sudamerica", "Sotto le stelle del jazz" e, su tutte, "Via con me" mescolano sapientemente sound jazz e swing. Gianni Morandi e Claudio Baglioni sono tra i cantanti italiani più longevi. Hanno iniziato la loro carriera da giovanissimi e sono tuttora ancora sulla cresta dell'onda. Del cantante bolognese ricordiamo dalle prime canzoni "Fatti mandare dalla mamma", "Un mondo d'amore" alle più recenti "Uno su mille", "Bella signora". "Questo piccolo grande amore" è la canzone simbolo di Claudio Baglioni. Nella sua lunga carriera, Baglioni ha avuto tante evoluzioni. Particolarmente apprezzati sono i suoi concerti dal vivo, veri e propri spettacoli di danza oltre che di musica. Se diciamo "4 marzo 1943", "Futura", "Se io fossi un angelo", "Stella di mare", "Com'è profondo il mare" chi stiamo ricordando? Il cantautore bolognese Lucio Dalla. Tutte le sue canzoni sono indimenticabili e fanno da colonna sonora alle nostre giornate ancora oggi. Cosa è successo in Italia negli anni 70? La musica degli anni 70 ha risentito tantissimo della situazione politica e sociale del tempo. Gli anni '70 in Italia sono stati, infatti, un decennio caratterizzato da eventi storici e sociali che hanno cambiato il paese in modo significativo. Dagli attacchi alla politica e alla società compiuti dalle Brigate Rosse che hanno seminato il terrore nel Paese, ai movimenti studenteschi molto attivo contr l'autoritarismo, l'oppressione e la guerra in Vietnam. Non dimentichiamo la crisi economica di quegli anni che ha portato all'aumento della disoccupazione e le riforme sociali che hanno visto l'introduzione del divorzio e dell'aborto. In copertina foto di Pexels da Pixabay Read the full article
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