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#autori noti
carmy77 · 1 year
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Hai un'opera nel cassetto e vuoi farla pubblicare? Contatta allora Luce dell'Arte Edizioni! Si riceve su appuntamento, dopo aver scritto alla dott.ssa Carmela Gabriele a: [email protected] o aver telefonato al n. 3481184968.
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lostaff · 8 months
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Ch-ch-changes
🌟 Novità
Stiamo cercando di dissuadere il crawler CommonCrawl dall'estrarre contenuti da Tumblr, esattamente come facciamo con il GPTBot di OpenAI quando cerca di eseguire la scansione dei contenuti Tumblr.
Nella dashboard web, abbiamo aggiunto rel="author" al collegamento blogname nelle intestazioni dei post per migliorare l'accessibilità tramite screen reader e altri strumenti.
Nelle pagine /search sul web, abbiamo spostato la barra di ricerca dalla barra laterale alla sezione centrale/principale della pagina.
Per le persone coinvolte nel suddetto esperimento di riprogettazione dell'intestazione del reblog, abbiamo aggiunto gli avatar ai post dei blog di gruppo quando l'opzione per mostrare i ritratti degli autori è abilitata.
Quando blocchi un blog tramite invio nella tua casella di posta sul web, ora puoi bloccare sia il blog secondario (se era il destinatario) che quello principale.
Sul web abbiamo apportato alcuni miglioramenti alla formattazione dei numeri localizzati in tutte le lingue supportate.
Sul web, agli utenti non loggati che navigano all'interno di un blog, potrebbe essere richiesto di accedere dopo aver effettuato lo scorrimento per un po' di tempo.
Stiamo testando la visualizzazione del carosello "Non c'è niente di nuovo!" Per le persone con "Prima il meglio" abilitato.
🛠 Correzioni
Abbiamo risolto un bug che mostrava il numero errato di abbonamenti di un utente al proprio blog.
Si è verificato un problema nell'editor dei post sul web in cui i set di foto non venivano visualizzati correttamente se posizionati dopo un blocco Leggi di più. Ora è risolto.
Sul web, abbiamo apportato alcuni miglioramenti all'intestazione dei post compatti (come quando vengono visualizzati in una griglia nella pagina Esplora, ad esempio). I nomi lunghi dei blog, i badge e il pulsante Segui non si interrompono più su una nuova riga nel mezzo di una parola e ogni elemento rimane correttamente allineato nell'intestazione.
Abbiamo risolto un problema che causava la visualizzazione di un punto elenco accanto alla voce di menu Blog durante l'utilizzo di Safari.
Abbiamo fatto qualche progresso nel risolvere vari problemi relativi all'annullamento/ripetizione nell'editor dei post sul web. Dovresti notare una migliore stabilità quando usi Annulla e Ripeti nell'editor.
Sul web abbiamo risolto un problema per cui gli avatar delle richieste anonime risultavano vuoti.
Sul web, abbiamo risolto un problema che interessava le modalità HTML e Markdown nell'editor dei post per cui seleziona tutto a volte selezionava il testo all'esterno dell'editor.
Abbiamo risolto un problema che riguardava alcuni utenti per cui l'avvio di una ricerca con un hashtag (#) restituiva risultati di ricerca anziché risultati per quel tag.
🚧 In corso
Stiamo lentamente implementando alcune parti della riprogettazione della scheda attività/informazioni importanti per gli utenti Android.
Stiamo lavorando duramente per aggiornare i nostri documenti. Se noti qualcosa di confuso o non aggiornato, invia un feedback!
🏴‍☠️👒
🌱 In arrivo
Abbiamo ascoltato forte e chiaro il tuo feedback sui reblog riprogettati e stiamo discutendo i prossimi passi, grazie!
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile! 
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un'occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
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abr · 7 months
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Questo articolo ha seguito il normale processo di peer review ed è stato pubblicato nel gennaio del 2022. Ha suscitato un certo interesse, tutto regolare, sin quando poi nel settembre dello stesso anno (...) un certo giornalista di un quotidiano, il Guardian (la Repubblica inglese, ndr) evidentemente si è sentito particolarmente toccato da quanto sostenuto.
Il giornalista ha scritto un articolo sul giornale dopo aver intervistato alcuni esperti climatici internazionali noti per avere delle posizioni particolarmente catastrofiste al riguardo, che si sono scandalizzati per quanto letto nell’articolo e hanno detto “no, questo dovrebbe essere ritirato”.  
L’editore della rivista si è sentito in dovere di fare una verifica del nostro articolo alquanto strana e insolita. Di solito infatti un articolo scientifico che ha passato il processo di peer review, può essere sicuramente messo in discussione ma i ricercatori che non concordano ne scrivono uno che a sua volta deve essere sottoposto a peer review. A quel punto si può iniziare un confronto sulle tesi, sulle ipotesi, sulle referenze e questa è la procedura normale.
 Questo non è avvenuto, non hanno mai scritto un articolo scientifico di confutazione ma l’editore si è sentito in dovere di elencarci tre punti che erano in disaccordo con l’ultimo report dell’IPCC (The Intergovernmental Panel on Climate Change, un organo delle Nazioni Unite, ndr) Noi abbiamo scritto un addendum mostrando che in realtà questi tre punti sono assolutamente in accordo con quanto da noi sostenuto.
Dopodiché l'editore ha fatto partire una ulteriore peer review su quanto già rivisto e pubblicato (mai successo prima), dove un reviewer era d’accordo, l’altro reviewer no. Il disaccordo ha dato gli elementi all’editor per chiamare in causa un terzo auditor che ha espresso parere negativo e quindi c’è stata la ritrattazione dell'editor, non degli autori.
Conclusioni troppo scomode: "an unconvenient truth", nemesi ricadente sul Padre di tutti i Catastrofisti moderni, Al Gore il Grande Perdente.
RICORDA UN CERTO PROCESSO A GALILEO, INCLUSO L' "EPPUR SI MUOVE" FINALE.
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mezzopieno-news · 10 months
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SCOPERTA UNA NUOVA PIANTA CHE FIORISCE SOTTO TERRA
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I ricercatori dei Royal Botanic Gardens Kew di Londra hanno scoperto e descritto, per la prima volta, una palma che fiorisce e fruttifica interamente sottoterra. A causa di questa insolita caratteristica, gli scienziati hanno chiamato la nuova specie Pinanga subterranea.
Sebbene la pianta fosse già nota agli indigeni del Borneo, la Pinanga è stata finora completamente sconosciuta dalla comunità scientifica. Secondo i ricercatori ciò evidenzia la necessità di collaborare più strettamente con le comunità indigene e la loro complessa conoscenza del paesaggio e delle foreste. “Un caso estremamente raro di geofloria, cioè la fioritura sotterranea, e il primissimo esempio conosciuto del suo genere nell’intera famiglia delle palme. È davvero una scoperta irripetibile” ha dichiarato Benedikt Kuhnhäuser del RBG Kew.
La stragrande maggioranza delle piante da fiore (angiosperme) si è evoluta per sviluppare fiori e frutti fuori terra, il che aiuta a facilitare l’impollinazione e la dispersione dei semi. Un piccolo sottoinsieme di piante, tuttavia, si è evoluto per fiorire e fruttificare sottoterra, processi noti rispettivamente come geofloria e geocarpia. La fruttificazione e la fioritura interamente sotterranee sono un fenomeno estremamente raro e, a conoscenza degli autori, è stato osservato finora solo nel genere delle piccole orchidee Rhizanthella. Questo comportamento insolito ha interrogato gli scienziati in quanto apparentemente ostacola la capacità di una pianta di impollinare e diffondere con successo i semi, e non è mai stato osservato prima nella famiglia delle palme. La scoperta apre nuovi orizzonti e molti nuovi spunti per la conoscenza dell’evoluzione, impollinazione e dispersione delle piante.
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Fonte: Royal Botanic Gardens Kew
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fashionbooksmilano · 1 year
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Trame Giapponesi  Japanese Tales
Costumi e storie del Teatro No al Museo d’Arte Orientale di Venezia
Costumes and Stories from No Theatre at the Museum of Oriental Art in Venice
A cura di Marta Boscolo Marchi
Antiga Edizioni, Crocetta del Montello 2022, 160 pagine, brossura, ill.a colori, 22 x 28 cm, Testo italiano e inglese, ISBN  9788884353016
euro 30,00
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Il catalogo si compone di alcuni saggi introduttivi dei maggiori studiosi del teatro No- in Italia, sulla rappresentazione, i costumi, gli strumenti musicali che accompagnano la performance e sul primo spettacolo di teatro No- tenutosi a Venezia nel 1953. Nella collezione del Museo d'Arte Orientale di Venezia si conservano xilografie dei maggiori autori dell'Ottocento come Hokusai e Hiroshige, alcune delle quali raffiguranti la lavorazione della seta e alcune delle leggende che diedero origine ai drammi più noti del teatro No-, che accompagnano l'esposizione dei costumi e degli strumenti musicali. Il Museo possiede sontuosi costumi in seta e oro, abitualmente non visibili al pubblico per motivi di conservazione, che nel volume Trame Giapponesi sono pubblicati con le loro schede tessili: tra questi kariginu, atsuita, karaori, hangire, oguchibakama. In contrasto con la sobrietà della scenografia, ridotta all'essenziale, i costumi degli attori spiccano per fasto e preziosità, catalizzando prepotentemente l'attenzione del pubblico. Il volume riporta inoltre gli strumenti musicali dell'hayashi e l'orchestra per il No-, ovvero il flauto e le tre diverse percussioni (otsuzumi, kotsuzumi, taiko), che sono eccellenti pezzi artistici in lacca dorata, pelle e seta. La pubblicazione è completata da una scelta di fotografie di Fabio Massimo Fioravanti, fotografo che da anni si dedica alle riprese del teatro No- in Giappone.
13/01/23
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abatelunare · 2 years
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Tre tipi di libro
A voler proprio sintetizzare, tre sono i tipi di libri che prendo: 1) Libri scritti da autori che conosco e che leggo. 2) Libri scritti da autori che conosco ma che per una ragione o per l’altra non ho mai letto. 3) Libri scritti da autori dei quali nemmeno sospettavo l’esistenza. I libri del primo tipo costituiscono per me una garanzia: lì vado proprio sul sicuro e rischi di solito non ne corro, a parte quello di inciampare nelle cagate che anche un autore affermato butta fuori. Quelli del secondo tipo costituiscono un rischio relativo, perché scritti da autori noti: mi scatta semplicemente la curiosità di vedere come sono. Quelli del terzo tipo costituiscono invece un azzardo, però ogni tanto mi piace saltare nel buio. A volte mi va male, altre volte mi va bene. Però di solito mi va più bene che male. C’è anche una percentuale di vanità, eh. Vale a dire, la consapevolezza e la voluttà di possedere opere che nessun altro ha o che hanno letto in pochi. In fondo, sono un essere umano.
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crazy-so-na-sega · 2 years
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Holodomor è il nome con il quale si designa il genocidio per fame di oltre 6 milioni di persone, perpetrato dal regime sovietico, a danno della popolazione ucraina negli anni 1932 – 1933. Gli ucraini subirono una terribile punizione, perché accusati di contestare il sistema della proprietà collettiva. Tutte le risorse agricole furono requisite e la popolazione affamata. Un quarto della popolazione rurale, uomini, donne e bambini, fu così sterminata per fame. I cadaveri giacevano per strada senza che i parenti, anch'essi ormai in fin di vita, avessero la forza di seppellirli. La carestia determinò, insieme all'annientamento dei contadini, lo sterminio delle élites culturali, religiose e intellettuali ucraine, tutte categorie considerate "nemiche del socialismo”.
Dove e quando
L’altro Olocausto
La "Grande Carestia" (Holodomor in ucraino significa "infliggere la morte mediante la fame"), organizzata intenzionalmente dal regime sovietico, colpì l'Ucraina negli anni 1932-1933. Secondo i dati dei ricercatori, le regioni più colpite dalla carestia sono state: l'attuale regione di Poltava, la regione di Sumy, la regione di Kharkiv, la regione di Cherkasy, la regione di Kyiv, la regione di Zhytomyr, con il 52,8% delle vittime. In realtà Holodomor si estese a tutto il Centro, Sud, Est e Nord dell’Ucraina.
Autori e attori
Secondo gli storici è indubbio che l'Holodomor sia stato un atto di genocidio, risultato delle decisioni politiche del regime totalitario di Stalin per schiacciare il popolo ucraino. Ultimamente l'Ucraina ha reso noti numerosi documenti tratti dagli archivi dell'ex KGB, i quali hanno rivelato gli obiettivi e i meccanismi operativi della politica che ha portato alla morte di milioni di ucraini. In diversi Paesi del mondo sono state svolte ricerche e sono stati pubblicati materiali di archivio in Gran Bretagna, Italia, Francia etc. Essi testimoniano che, nel caso dell'Ucraina e delle regioni limitrofe, la fame è stata provocata premeditatamente.
Movente ideologico
La morte per fame in Ucraina è un tragico episodio della collettivizzazione forzata delle campagne. Il 6 maggio 1933 Stalin rispondeva con queste parole alla richiesta dello scrittore Mihail Solohov di inviare soccorsi alimentari alla popolazione stremata: “Gli stimati agricoltori del suo distretto, e non solo del suo, hanno fatto scioperi e sabotaggi, ed erano pronti a lasciare senza pane gli operai e l'Armata Rossa. Il fatto che si trattasse di un sabotaggio silenzioso e in apparenza pacifico (senza spargimento di sangue) è un fatto che non cambia per nulla la sostanza della faccenda, ossia che quegli stimati agricoltori hanno cercato di scalzare il potere sovietico. Facendogli guerra a oltranza, caro compagno Solohov!" (Libro nero del comunismo).
Pianificazione e modalità di esecuzione
Certamente la responsabilità dell'accaduto va attribuita al complesso del regime staliniano con la sua ramificata macchina punitiva. Tra i provvedimenti presi si evidenziano l’introduzione di quote enormi del raccolto di grano destinate all'ammasso (requisizione da parte dello Stato); il sequestro di tutti i generi alimentari; il divieto di vendita degli alimenti; lo spiegamento delle truppe interne e di confine per impedire agli affamati di spostarsi in altre regioni dell'URSS in cerca di cibo. A causa della realizzazione di queste e altre misure repressive la popolazione ucraina si ritrovò prigioniera in un enorme ghetto, nel quale era impossibile sopravvivere. Già il 7 agosto 1932 nell'URSS la proprietà collettiva fu dichiarata "sacra e inviolabile" in modo che chiunque - bambini compresi - avesse commesso un furto ai danni della "proprietà socialista" (fosse anche raccogliere di nascosto qualche spiga di grano per il proprio figlio che moriva di fame), o l'avesse "sperperata", sarebbe incorso in una condanna compresa tra i dieci anni di lavori forzati nei lager e la pena di morte. Le quote destinate agli ammassi (per le città e per l'esportazione) avevano la priorità assoluta e non potevano essere ridotte per alcun motivo; quelle imposte all'Ucraina erano insostenibili (nel luglio 1932 si pretese il 45% del raccolto, in novembre si annunciò una seconda requisizione e nel gennaio 1933 una terza). Il 6 dicembre 1932, con una circolare dell'Ufficio politico alle autorità locali, i villaggi ucraini accusati di non ottemperare alle quote stabilite vennero sottoposti alle seguenti sanzioni: bando di ogni rifornimento (di beni o di cibo), requisizioni forzate, divieto di ogni commercio, confisca di ogni risorsa finanziaria. Brigate apposite razziarono tutto il grano disponibile, compreso quello per le semine.
Portarono via tutto
Il 27 dicembre 1932 venne imposto l'obbligo del "passport", il passaporto destinato agli spostamenti interni, per bloccare le disperate fughe dalle zone colpite dalla carestia e il 22 gennaio 1933 un'altra circolare, firmata da Stalin e Molotov, impedì con ogni mezzo (dalla sospensione della vendita dei biglietti ferroviari a veri e propri blocchi stradali) ai contadini ucraini e del Caucaso settentrionale di uscire dai distretti in cui non c'era più nulla da mangiare. La circolare del Politburo del 27 dicembre 1932 motivava l'obbligo del passaporto interno come mezzo per "liquidare il parassitismo sociale e combattere l'infiltrazione dei kulak nelle città", mentre la circolare del 22 gennaio 1933, firmata da Stalin e Molotov, faceva riferimento "all'arresto degli elementi controrivoluzionari" e spiegava che "il Comitato Centrale e il governo hanno la prova che tale esodo in massa dei contadini [verso la città per sfuggire alla carestia] è organizzato dai nemici del potere sovietico, dai controrivoluzionari e dagli agenti polacchi, a scopo di propaganda contro il sistema kolkhosiano in particolare e il potere sovietico in generale" (Libro nero del comunismo). Nonostante ciò, nel 1933 il governo sovietico esportò 18 milioni di quintali di grano e di altri prodotti, continuando a negare ufficialmente la carestia. Solo il 15 marzo 1933 le requisizioni di grano furono sospese e in aprile nei villaggi venne distribuito grano dai depositi dell'esercito. I contadini sfiniti dovettero essere aiutati nelle operazioni di semina del raccolto che, finalmente, avrebbe posto fine all'incubo.
Entità dello sterminio
Tenuto conto che nel 1932 in Ucraina vivevano 32.680.00 persone, diverse fonti convergono nella valutazione delle vittime con una stima che va dai 4.5 ai 6 o 7 milioni. Lo storico e giornalista Paolo Rumiz parla di "almeno sei milioni di morti per fame nella sola Ucraina" e cioè "25mila al giorno", "17 al minuto", specificando poi che "un morto su tre era bambino o neonato”. Andrej Gregorovich, ucrainista americano, parla della morte di 7 milioni di ucraini; cita la testimonianza dello stesso Stalin a Churchill secondo cui i morti in quattro anni di collettivizzazione sarebbero stati 10 milioni; afferma che "stime prudenti" ritengono che i morti siano stati circa 4,8 milioni, mentre "molti studiosi riconosciuti" hanno stimato il numero dei morti oscillante dai 5 agli 8 milioni. Nel Libro nero del comunismo Nicolas Werth parla di "oltre 6 milioni di vittime" e Giovanni Gozzini, nel volume dedicato alla mostra Gulag. Il sistema dei lager in URSS, ricorda che "le stime più recenti e accurate condotte sulle fonti demografiche ufficiali valutano tra i 4 e i 6 milioni di morti il frutto di questo uso della carestia come strumento di normalizzazione della struttura di classe nelle campagne", rifacendosi alla ricerca di S.G. Wheatcroft e citando anche la documentazione raccolta da A. Graziosi in Lettere da Kharkov. La carestia in Ucraina e nel Caucaso del Nord nei rapporti dei diplomatici italiani 1932-1933. Dal censimento del 1933 confrontato con quello del 1926 si evince che la popolazione dell'URSS, cresciuta del 15,7%, era invece calata in Ucraina del 9,9%. Gli archivi dell'epoca, accessibili solo da poco tempo, testimoniano lo sfruttamento intenzionale della carestia da parte del regime sovietico per colpire i contadini nel nuovo disegno di "ingegneria sociale". Tenendo segreta la verità, il potere sovietico voleva sfuggire alle proprie responsabilità.
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Nel mese di novembre 2008 il Sacro Sinodo della Chiesa Ortodossa Ucraina del Patriarcato di Mosca ha definito l'Holodomor come atto di genocidio. Attualmente l'Holodomor è stato riconosciuto come atto di genocidio dai Parlamenti di 24 Stati, tra i quali Argentina, Australia, Canada, Estonia, Georgia, Ungheria, Lituania, Polonia e Stati Uniti. L’Italia non si è ancora espressa in merito.
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a proposito della "denazificazione" dell'Ucraina......
a proposito delle orrende alleanze pur di cacciare i comunisti...
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stefanoavvisati69 · 2 years
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BATMAN: REPTILIAN, di Garth Ennis e Liam Sharp (Recensione)
BATMAN: REPTILIAN, di Garth Ennis e Liam Sharp (Recensione)
LO PUOI LEGGERE SU: Batman: Reptilian nn. 1-6 ( spillati, Panini ) AUTORI: Garth Ennis (storia), Liam Sharp (disegni) SINOSSI:  Alcuni noti avversari di Batman vengono brutalmente massacrati da un misterioso killer, di cui nessuno conosce l’identità. Il Cavaliere Oscuro dovrà quindi far luce su questo caso, addentrandosi fino alle più oscure e putrescenti fogne di Gotham City, dove scoprirà…
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lamilanomagazine · 2 days
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Mondovì, furti a Ceva e Carrù: arrestati i presunti autori, due uomini e una donna, dai Carabinieri
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Mondovì, furti a Ceva e Carrù: arrestati i presunti autori, due uomini e una donna, dai Carabinieri. Nella notte tra il 12 e 13 aprile, diversi esercizi pubblici di Ceva, Bastia Mondovì e Carrù erano stati “visitati” dai ladri, che si erano impossessati di alcuni telefoni cellulari e del fondo cassa trovato all’interno dei registratori, per un valore complessivo di alcune migliaia di euro. Le indagini immediatamente attivate dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mondovì, basate essenzialmente sulla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e sullo studio dei mezzi in transito nella giurisdizione, hanno permesso di concentrare i sospetti su tre persone che, nel pomeriggio di sabato 13 aprile, sono state rintracciate a bordo di un camper preso a noleggio: i controlli a bordo del mezzo hanno consentito, poi, di rinvenire i telefoni cellulari rubati e parte dei contanti, il tutto subito restituito ai legittimi proprietari. I tre soggetti fermati, due uomini e una donna tutti già noti agli inquirenti, ritenuti responsabili, in totale, di cinque furti in altrettanti esercizi commerciali, sono stati condotti presso le case circondariali di Cuneo e Torino. Giova precisare che il procedimento è tuttora pendente nella fase delle indagini preliminari e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ragione per la quale gli odierni indagati devono essere considerati innocenti sino all’emanazione di una sentenza definitiva di condanna.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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engelium · 1 month
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micro961 · 1 month
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Il Premio Lunezia riapre le iscrizioni alla sezione nuove proposte
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Dopo aver assegnato la scorsa estate "la Mezzaluna" ad Angelina Mango  e al festival di Sanremo il premio ai Negramaro e a Clara,  riapre le iscrizioni alla sezione nuove proposte
Rai Iso Radio manterrà la rotazione radiofonica dei finalisti con il supporto di una nota casa discografica per un contratto editoriale. 
 Riaprono le iscrizioni al Premio Lunezia Nuove Proposte 2024. La Direzione Artistica, in carica a Loredana D'Anghera, è inoltre in relazione con Rai TV per ottenere una nuova visibilità delle serate del Premio Lunezia e dei giovani emergenti. Durante le semifinali e le finali saranno presenti promoter e imprenditori del mondo musicale, oltre a noti giornalisti di settore.
Lo staff del Premio Lunezia è fiero di avere celebrato Angelina Mango la scorsa estate ad Aulla, anteprima di un meritato trionfo al Festival di Sanremo 2024.  In merito al "Premio Lunezia per Sanremo" conferito ai Negramaro al Teatro Ariston, lo scorso 8 Febbraio, il Patron Stefano De Martino afferma: "ringraziamo i Negramaro per l'entusiasmo e la condivisione della notizia,  il gruppo salentino ha meritato le nostre attenzioni per il sentimento espresso nella canzone "Ricominciamo tutto", un testo che ha poi trovato consenso anche dal nobile ordine dell'Accademia della Crusca" . 
Per iscriversi al Premio Lunezia Nuove Proposte sezioni: Band, Cantautori, Autori di Testo e "Canzoni Sostenibili" basta accedere al sito www.premiolunezia.it . Info: 328 5669549 - 347 3065739 dopo le ore 18 di tutti i giorni festivi compresi.
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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"Donne Insieme Valdelsa" contro la violenza sulle donne
Donne Insieme Valdelsa è un Associazione che si occupa di contrastare la violenza sulle donne. La sua attività nata nel 2007, ha consentito di aiutare molte donne sul territorio senese che si sono rivolte all’associazione ed hanno trovato un valido supporto. "Donne Insieme Valdelsa" ha attivato una raccolta fondi "Insieme fuori dalla violenza" che terminerà il 12 di marzo 2024, attraverso una serie di iniziative su tutto il territorio che sostengono con grande impegno questo crowdfunding. Attraverso la raccolta fondi a cura della Fondazione "Il Cuore si scioglie" sarà possibile continuare a contrastare la violenza sulle donne in Valdelsa. Le parole della Presidente di "Donne Insieme Valdelsa" Avvocata Caterina Suchan e della dott.ssa Elena Pullara Vice Presidente, ripercorrono chiaramente gli obiettivi della raccolta fondi: Il primo è realizzare una serie di iniziative di sensibilizzazione e di informazione sul territorio, relativamente anche alle iniziative dell’Associazione. Il secondo è quello di aumentare l’organico dell’Associazione e formare nuove operatrici che possano supportare le donne che si rivolgono al centro antiviolenza. Il terzo obiettivo riguarda lo sviluppo della tecnologia per aggiornare i sistemi informatici ed in particolare i sistemi di raccolta e protezione dei dati. In questa raccolta fondi ci sono stati molti supporti tra cui L’Associazione Donne del Vino Toscana che ha raccolto circa quattro quintali di tappi usati che ha donato a "Dive". Sono molte le iniziative ancora in essere legate alla raccolta fondi, il 6 marzo ci sarà un concerto di Musica Classica con Martina Ghizzani e Andrea Giudici presso al Sala Soci Colle Val d’Elsa. Il 9 marzo Woman in Arts 2024 dove si parlerà di pregiudizi di genere, nel mondo dell’editoria, del business e nella società. Il CAV Donne Insieme Valdelsa in questi anni ha fatto molto per aiutare le donne del territorio, la vice presidente dott.ssa Elena Pullara racconta: “Il CAV Donne Insieme Valdelsa ha accolto nel 2023 80 donne (delle quali 24 avevano cominciato il loro percorso negli anni precedenti). I dati che presentiamo di seguito, riguardano le 49 donne che hanno fatto il primo accesso nel periodo 1° gennaio - 31 ottobre 2023. " “I dati a nostra disposizione mostrano che la maggior parte delle donne che si rivolgono ai nostri servizi sono cittadine italiane, in linea con i dati degli ultimi dieci anni, ma, per la prima volta, osserviamo un sensibile aumento della proporzione di donne straniere che storicamente hanno rappresentato meno del 30 % della nostra utenza, mentre nel 2023 sono circa il 40%. La maggioranza delle nostre utenti risiedono nei comuni dell’Altavaldelsa: sono 38 in numero assoluto le nostre concittadine che si sono rivolte al CAV. " “L’età media si abbassa, in linea con alcuni dati nazionali resi noti da altre istituzioni (penso a Roia che ha parlato di un 40% di minori di 30 anni in Procura a Milano): il 27% del nostro campione di utenza ha meno di 30 anni. I dati confermano, seppur di misura, che la fascia di età in cui questo fenomeno è prevalente è la fascia 30-50 anni, l’età della famiglia, che da sola copre il 60% del nostro campione. A conferma di questo dato, il 60% circa degli autori sono i mariti e i partner conviventi, mentre un buon 20% è composto da ex mariti ed ex partner conviventi. I nostri dati confermano quindi che la violenza maschile sulle donne si annida soprattutto nei rapporti stabili. " “Ribadiamo che questi dati fotografano l’emersione del fenomeno nel nostro territorio e non la sua reale portata. È possibile ipotizzare che non stiamo assistendo ad un aumento della violenza tra le giovanissime, quanto ad una maggiore propensione delle giovani donne a denunciare immediatamente fatti violenti anche per merito del capillare lavoro di sensibilizzazione che da anni attiviste, associazioni e istituzioni portano avanti nel territorio, nelle scuole e nella comunicazione pubblica. Il 50% circa delle donne che si rivolgono al CAV hanno presentato formale querela per quanto subito." “Per quanto riguarda la scolarizzazione e l’occupazione, il nostro campione conferma la prevalenza di donne scolarizzate e attive nel mondo del lavoro andando nuovamente a invalidare tutte quelle narrazioni stereotipiche che vedono le donne vittime di violenza come donne fragili, dipendenti economicamente e appartenenti a ceti sociali svantaggiati." "Il 37% delle nostre utenti vanta una occupazione stabile e il 50% ha un titolo di studio uguale o superiore al diploma di maturità. Rispetto alle forme di violenza, i dati del 2023 confermano sostanzialmente l’andamento precedente con un 30% delle nostre utenti che riportano uno o più episodi di violenza fisica e un 40% circa che riferisce varie forme di violenza psicologica." "Stabile lo stalking con circa il 10% dell’utenza. Il fenomeno dello stalking riguarda soprattutto gli Ex mariti e fidanzati incapaci di accettare la separazione. Notiamo un leggero aumento delle forme di violenza sessuale, a nostro avviso in linea con l’emersione della violenza tra le giovanissime che si rivolgono ai nostri servizi a causa di episodi di molestia o abuso sessuale da parte di fidanzati, conoscenti e sconosciuti spesso coetanei”. Read the full article
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personal-reporter · 4 months
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Concerto di Santo Stefano 2023 a Montanaro
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Martedì 26 dicembre, a Montanaro, si terrà il tradizionale concerto di Santo Stefano nella chiesa di Santa Maria Assunta. L’iniziativa, che si tiene dal 1996 nel comune del torinese, vedrà protagonista l’organista Marco Capello, con un programma alla scoperta di compositori italiani, con brani di Vincenzo Petrali, autore lombardo, (Crema 1830 - Bergamo 1889), del canavesano Pietro Alessandro Yon, (Settimo Vittone, To 1886 - Huntington New York 1943), di Paolo Agostino Sperati (Torino 1821- Christiania, ora Oslo, 1884) e di César Franck (Liegi 1822 - Parigi 1890) in una scelta originale che valorizza autori poco noti al grande pubblico, come Petrali, del quale è stato scoperto un fondo di autografi, e di autori di origine piemontese come Yon e Sperati. Il concerto di Santo Stefano a Montanaro è a cura della collana discografica Antichi Organi del Canavese e di Pro Loco di Montanari e a ingresso libero, ha il patrocinio della Città Metropolitana di Torino e del Comune di Montanaro e fa affidamento sull’assistenza tecnica della Bottega Organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto. Nel 1810 Giovanni e Giacinto Bruna furono chiamati a Montanaro per sostituire l’organo della chiesa di Santa Maria Assunta e li realizzarono uno strumento di impianto monumentale, con una grande cassa lignea e 2400 canne poi, nel 1872, l’organo fu in parte ricostruito da Giacomo Vegezzi Bossi: subì molte modifiche, mentre il complesso della cassa-cantoria venne conservato. In seguito nel 1896 fu Giuseppe Lingua a intervenire sullo strumento e cento anni dopo, nel 1996, partì il progetto di restauro, per volere della Soprintendenza. I lavori furono eseguiti dalla bottega organara Dell’Orto & Lanzini di Dormelletto, in provincia di Novara, e, per la cassa-cantoria, dalla ditta Bulgarelli di Torino. Eretta per la prima volta nel 1649, la chiesa di Santa Maria Assunta fu ridisegnata dal 1758 dall’architetto Bernardo Antonio Vittone, dopo che un incendio distrusse la struttura originaria. Inoltre Vittone progettò la chiesa di Santa Marta, il nuovo campanile e la casa comunale, in un complesso armonico e coerente, noto come Vittoniano. Dalla pianta a croce latina, una sola navata e otto cappelle laterali, la chiesa di Santa Maria Assunta vanta l’altare maggiore in marmo, l’organo monumentale, i Battistero è del 1768 e sono da vedere anche gli armadi in ebano della sacrestia. La chiesa di Santa Maria Assunta venne  consacrata nel 1765 dal Cardinal Vittorio Amedeo delle Lanze, abate commendatario dell’abbazia di Fruttuaria. La torre campanaria, di proprietà comunale, ha subito un recente intervento di restauro. Nel corso del concerto saranno segnalate da parte della direzione artistica le novità editoriali e gli studi storici di Antichi Organi del Canavese, collana discografica delle Edizioni Leonardi Milano. Read the full article
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agrpress-blog · 5 months
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Debutterà mercoledì 29 novembre 2023 alle ore 20.45 al Teatro Brancaccio - via Merulana, 244 - Chicago - Il musical, regia di Chiara Noschese ed interpretato da Stefania Rocca, Giulia Sol e Brian Boccuni. Dopo il grande successo ottenuto negli ultimi due anni con Pretty Woman e Sister Act -I l Musical, Stage Entertainment e Matteo Forte annunciano la nuova produzione per il 2023, Chicago - Il Musical che arriva a Roma al Teatro Brancaccio.  «Chicago si incastra perfettamente in un’epoca come quella attuale: un’epoca in cui essere un caso e finire sulle prime pagine dei giornali o diventare virali nel web sembra la necessità primaria… Me lo immagino violento, colorato, un’esplosione di eventi a tinte forti, in un mondo che è come un circo, un circo eccessivo e irriverente, privo di etica e carico di intrighi, dove la notorietà esplode quanto più estremo è il crimine…Uno specchio grandguignolesco del nostro tempo» (Chiara Noschese). «Si tratta», spiega Matteo Forte «di uno degli spettacoli più espressivi, di sostanza e noti di Broadway da cui è stato anche tratto il film da Oscar con l'eccezionale interpretazione di Catherine Zeta-Jones. Anche con Chicago ci auguriamo di aver azzeccato il titolo, proponendo al grande pubblico e agli appassionati di musical uno spettacolo caratterizzato da musiche e canzoni indimenticabili che, ne siamo certi, faranno vivere allo spettatore una serata di intrattenimento davvero unica». Scritto da tre autori d’eccellenza - John Kander (musica), Fred Ebb (testi e libretto) e Bob Fosse (libretto, regia e coreografia) - Chicago è uno fra i grandi classici del musical. Uno spettacolo la  cui fama internazionale è aumentata notevolmente in tutto il mondo dopo l’uscita del film nel 2002 (vincitore di sei premi Oscar) diretto da Rob Marshall, scritto da Bill Condon ed interpretato da Renée Zellweger, Catherine Zeta-Jones (Osca r come Miglior Attrice non Protagonista), Richard Gere e John C. Reilly. Grazie ad un mix unico fatto anche di molto jazz, canzoni spettacolari e coreografie sorprendenti, Chicago è considerato non solo uno fra i musical più noti di Broadway, ma anche uno fra i più celebri e longevi.  Dopo il debutto a Broadway nel 1996, nel corso di venticinque anni è stato rappresentato in trentasei Paesi e premiato con sei Tony Awards (fra cui Miglior Regia, Miglior Coreografia e Miglior Revival di un Musical), due Olivier Awards, un Grammy e migliaia di standing ovations. Lo sfondo è la ruggente metropoli dell’Illinois, un universo brulicante di storie, intrighi, sete di successo e manipolazione dell’opinione pubblica da parte dei media. La trama segue le vicende di Roxie Hart, una cantante di nightclub che uccide il suo amante quando scopre che sta per lasciarla per la sua migliore amica. Dopo esser stata condannata per il suo omicidio, finisce in carcere e trama per uscir di galera con ogni mezzo necessario. Incarcerata in piena epoca di proibizionismo, Roxie incontra il suo idolo Velma, assassina e cantante jazz. Le due uniscono le forze con il navigato e astuto avvocato Billy Flynn e complottano rapidamente per riconquistare la libertà e la fama nella Chicago underground. Le canzoni indimenticabili trasportano lo spettatore/spettatrice nella Chicago degli anni Venti. Non mancano momenti di denuncia sul ruolo ambiguo dei media e sullo svilimento della giustizia, dileggiata come se fosse un circo e dove anche la violenza assume i caratteri di una forma d’intrattenimento. Chicago - Il Musical - regia: Chiara Noschese; traduzione, adattamento e versi italiani: Giorgio Calabrese; interpreti e personaggi: Stefania Rocca (Velma Kelly), Giulia Sol (Roxie Hart), Brian Boccuni (Billy Flynn), Cristian Ruiz (Amos Hart), C. Noschese (Mama Morton), Luca Giacomelli Ferrarini (Mary Sunshine); ensemble: Federica Basso, Camilla Esposito, Anna Foria, Lorissa Mullishi, Vittoria Sardo, Carolina Sisto, Camilla Tappi, Pietro Mattarelli, Giovanni Abbracciavento, Mattia Fazioli, Alfonso
Maria Mottola, Kevin Peci, Andrea Spata, Raffaele Rudilosso; swing: Veronica Barchielli, Ilario Castagnola; coreografie: Franco Miseria; direzione musicale: Andrea Calandrini; scene: Iele Moreschi; costumi: Ivan Stefanutti; disegno luci: Francesco Vignati; produzione: Stage Entertainment Matteo Forte & Dan Hinde; durata: due ore e mezza, intervallo compreso - rimarrà in scena al Teatro Brancaccio fino a domenica 10 dicembre 2023 (orari: da mercoledì 29 novembre a sabato 2 dicembre e da mercoledì 6 a sabato 9 dicembre, ore 20.45; domenica 3 e domenica 10 dicembre, ore 17.00).
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fashionbooksmilano · 2 years
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Dressing Ourselves
by Alessandro Guerriero
Testi di Marco Scotini, Lorenza Pignotti, Fabio Destefano, Paolo Nicolin, Riccardo Mandrini e AA.VV
Edizioni Charta, Milano 2005, 120 pagine, 164 illustrazioni a colori,  brossura, 24 x 28 cm.,  ISBN 9788881585120
euro 40,00
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Mostra Palazzo della Triennale 18 gennaio 2005-20 marzo 2005
30 architetti, designer, musicisti e artisti noti a livello internazionale hanno disegnato l'abito che meglio li rappresenta, una sorta di autoritratto sartoriale. I disegni, trasformati in una vera e propria collezione, sono indossati da sculture rappresentanti gli autori. Il libro costituisce un viaggio nella creatività contemporanea, un pianeta nel quale i linguaggi, mossi dal desiderio di sperimentarsi, si mescolano e interagiscono alla ricerca di sintesi comuni.
Among the participants were musicians Antony, the Aluminum Group, Jimi Tenor and Devendra Banhart; architects Andrea Branzi, Nathalie Du Pasquier, Johanna Grawunder, Hariri & Hariri, Alessandro Mendini, Ettore Sottsass, Peter Wilson and Makoto Sei Watanabe; and artists William Alsop, Meschac Gaba, Choi Jeong-Hwa, Mimmo Paladino, Gaetano Pesce, Patrick Tuttofuoco and Enrica Borghi.
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02/10/22
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letteratitudine · 6 months
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33° NOIR IN FESTIVAL - il manifesto di MANUELE FIOR e l'invito alla CONFERENZA STAMPA - martedì 21 novembre, ore 10 - Palazzo Marino, MILANO
Fuggevole Milano
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Manuele Fior tinge di notte il manifesto del 33° Noir in Festival
Il Noir in Festival torna a Milano dal 1 al 7 dicembre 2023 con un programma poliedrico che attraversa secoli e generi, autori e visioni, finendo per specchiarsi nel cinema e nella letteratura contemporanei. Un’inquietudine di fondo risuona tra le pieghe della 33a edizione del festival, che trova il suo ideale baricentro a metà strada tra l’agitazione di un autore milanese doc come Andrea G. Pinketts, storico frequentatore del Noir scomparso esattamente cinque anni fa, e il manifesto malinconico e allo stesso tempo proiettato verso il futuro firmato da un maestro del fumetto nostrano, Manuele Fior.
Tra i più apprezzati artisti di graphic novel e illustratori, recentemente uscito in libreria con le graphic novel Celestia (Oblomov edizioni, 2019-2020) e Hypericon (Coconino Press, 2022), Fior ha all’attivo collaborazioni con i più importanti nomi dell’editoria italiana e internazionale: Coconino Press, Oblomov, La Repubblica, La Stampa, Internazionale, Einaudi, Feltrinelli, Mondadori, La nave di Teseo, Dargaud, Futuropolis, L’école des loisirs, Gallimard, Le Monde, The New Yorker, Dark Horse, etc. Negli anni la sua opera è stata premiata con alcuni tra i massimi riconoscimenti del settore: il Fauve d’or al festival di Angoulême, il Micheluzzi Award del Napoli Comicon, il Gran Guinigi e il Yellow Kid di Lucca Comics & Games e l’Inkpot award al San Diego Comic-Con. Il Noir in Festival l’ha scelto per firmare l’immagine della 33° edizione, unendosi alla galleria di artisti eccellenti che ha visto sfilare, dal 1991 ad oggi, nomi come Paolo Bacilieri, Gigi Cavenago, Lorenzo De Felici, Mario Alberti, Hugo Pratt, Lorenzo Mattotti, Bill Plympton, Charles Schultz, Mojmir Jezek e molti altri.
Una collaborazione, quella tra Manuele Fior e il Noir in Festival, che ha il sapore della predestinazione. Sue, infatti, sono le recenti copertine dei romanzi editi da La Nave di Teseo di Giorgio Scerbanenco, autore al quale il festival intesta dal 1997 il premio per la miglior opera di narrativa italiana dell’anno di genere noir. Il segno magico e onirico di Fior, sospeso tra il blu notte di Eyes Wide Shut e le fascinazioni cyberpunk di Ghost in the Shell, ci trasporta nello scenario misterioso di una Piazza Duomo insolita e immersa nel silenzio, dove si aggira una figura enigmatica: un detective ? Un assassino? O il riflesso delle angosce di cui è portatore sano l’uomo contemporaneo?
“L’essenza del genere noir”, dichiarano i direttori Giorgio Gosetti e Marina Fabbri, “è quella di rimescolare le carte in tavola, rifuggire lo status quo, evadere dalle consuetudini. E quale modo migliore di rappresentare la sua anima più moderna se non giocare sul contrasto che Manuele Fior, potentemente, rappresenta nell’immagine di quest’anno: la Milano del Duomo, quella da cartolina che tutti conosciamo, si scontra con la Milano del futuro, un groviglio di grattacieli luminescenti che rappresenta la finanza, il virtuale, le intelligenze artificiali. Da questo attrito tra vecchio e nuovo nascono non rovine ma dubbio, curiosità, dibattito e conoscenza. Questo è esattamente lo spirito che anima l’edizione 2023 e ringraziamo Manuele per averlo affrescato in modo così preciso e appassionato.”
Manuele Fior è uno dei più noti e apprezzati fumettisti e illustratori contemporanei. Con le sue graphic novel, tradotte in più di 10 lingue, si è aggiudicato i più importanti premi internazionali e prestigiose mostre. Quotidiani, riviste e case editrici gli commissionano regolarmente illustrazioni di articoli e copertine, in Italia e all'estero. Le sue indimenticabili gouache e la crescente notorietà gli hanno portato lavori come manifesti per il cinema e importanti manifestazioni culturali, uniform edition per le opere di Pavese, Scerbanenco, Ballard e Louise Penny.
Il Noir in Festival è diretto da: Giorgio Gosetti, Marina Fabbri e Gianni Canova (Delegato IULM). Una realizzazione: Studio Coop. Con il patrocinio di: Comune di Milano. Promosso da: DGCA - MiC. In collaborazione e con il sostegno di: IULM.
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