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#ansiaviva
mad19girl95 · 26 days
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La mattina mi sveglio e prendo quel farmaco, dovrebbe aiutarmi, ma perché sto sempre peggio?
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kirliansjrnl · 3 years
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Nuevo cumpleaños
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Si un día ajeno a estas navidades me diera por leer qué ocurrió entre finales del maldito 2020 y el incipiente y socorrido año 2021, sin duda resaltaría mi afán por cambiar las cosas desde la máxima olvidadiza de superación de errores.
Muchas referencias históricas se han dado, todas juntas, en estas Navidades. Las cuales, simplemente, no recuerdo o no quiero recordar.
En primer lugar, intenté atravesar la timidez e indecisión, dando la cara y siendo determinado. Para ello, dirigí socialmente una situación lo cual me ha generado sensaciones que no recordaba de hace mucho tiempo.
El Covid-19 ha creado una tensión entre mis ansias internas de (re)crear socialmente y superar dificultades de _dependencia_. ¡Lidera!
Y es así como voy cobrando consciencia desde mi nuevo yo: alguien experimentado con su historia reciente, en búsqueda de experimentación tras dejar atrás siglos y siglos de historia
(El Culto al Olvido o Como Encontrar la Etapa Maravillosa).
No me menospreciaré, seguiré con Ansias (El Ansiaviva). Vives en la realidad que quieres construir.
La de mis padres es grisácea, la de mi hermana es novedosa, la de mi hermano es perfecta (matiz negativo).
Se esbozaron Dibujos Napoleonizados por Demian, Erika, JJ y Devi.
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Se sentía a años luz, esperando quizás una retroalimentación por mi parte que no llegó.
Y es que la pregunta clave de las mismas situaciones es:
¿cuál ha sido mi rol todo este tiempo en estos grupos?
Intentar responder a esta pregunta desde mi yo es es algo problemático.
Porque es verse desde fuera y eso es problemático.
Al margen de capacidades extrasensoriales yonki-fantásticas.
Verse desde fuera junto a los demás es intentar deducir cómo te ven los demás.
Y cuando ha pasado 1 año, es más bien la diferencia entre como te veían los demás y cómo te ven los demás.
Los demás se intentan apropiar de su imagen de ti.
Y tú debes marcar los límites y diferencias.
Recordemos que mi yo no es tan importante.
No hace falta menospreciarse o endiosarse para ello.
Mi recelo irracional europeísta hacia las palabras con auto-, me impide usar autoestima para referirnos a esta idea.
La increíble historia de la isla de las Rosas es el plan.
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Que es vivir de acuerdo a mi lugar en el mundo, que va experimentando una serie de cambios.
Después de comer fue un suplicio de cansancio, muerte y destrucción.
Empanamiento máximo. Hasta que llegó Alice "como siempre" a revolucionarlo todo.
Luego Niki haciendo de contrapunto. Y Finalmente Monroe que se alió por el resto de horas con las Nenicas.
Escribir esto es de Maricones.
¿Qué hubiera hecho un hombre de verdad, hecho y derecho?
¿Qué es ser hombre ahora?
Hay tantos modelos que puedo encajar fácilmente.
Quizás este afán por encajar en ambientes distintos me haya marcado más de lo que creo.
He cambiado.
Hasta el punto de no juzgar lo que estoy escribiendo, que, ahora viene el juicio, se parece al hijo de Walter White.
Sensei de Youtube. Un pringado cristiano bajo influencia materna. Una buena persona. Alejado de la Maldad. El Perreo Intenso.
Recaída:
Una Cosa o Dos quiero probar: quizás la muerte.
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Fin de la recaída.
Yo solo quería reírme también, y lo conseguí al final de la jornada con las paridas que fui soltando borracho y que, espero, no se juzgaran como (si) lo haría yo.
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vaiadamarti · 2 years
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Hai presente quell’ansia? Quella che ti si attacca addosso e non c’è un modo per scolartela di dosso, quella che ti si attacca addosso senza un motivo, senza preavviso, senza una spiegazione. Quell’ansia che non ti molla neanche se la mettessero sotto tortura, quella che non capisci, non capisci da cosa è dovuta, non capisci perché, perché ha scelto proprio te. La trovi lì e di andarsene non c’è speranza, ti chiedi perché ha deciso di venirti a trovare, forse aveva bisogno di compagnia? Ma lei lo capisce che non c’è compagnia in te? Forse si, forse no, ma resta comunque. Ti lascia quel buco nello stomaco, che non ti fa dormire e ti riempie di domande continue, che a causa sua non riesci neanche a fare finta di stare bene perché dai tuoi occhi si vede che qualcosa non va, puoi continuare a dire di stare bene ma non ti credono perché lei fa capire tutto.Allora ti chiedi se è colpa tua, se infondo te la meriti, inizi pensare a tutto quello che ti circonda, a tutte le persone che ti guardano, ti parlano, ed inizi a domandarti se la causa del suo arrivo sia dovuta a tutto ciò o semplicemente da te.
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nottipienediricordi · 3 years
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Oscillo tra l'ansia devastante e il menefreghismo più totale senza vie di mezzo
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spinerovi · 4 years
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𝐀𝐦𝐚𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐫𝐞 𝐝'𝐚𝐧𝐬𝐢𝐚.
Le persone che soffrono d'ansia sono incline a pensare che tutti se ne andranno, e le abbandoneranno. Quando si tratta di avere una relazione sono convinte che la rovineranno. No, non sono persone fissate, nemmeno persone che vogliono solo attirare l'attenzione, come pensano molto. La verità è che combattono contro qualcosa che non possono controllare e convivono con un opprimente senso di insicurezza quando si tratta di relazioni e amicizie. Sanno bene che per te è difficile comprendere la loro malattia, e cercano sempre di non appesantirti con i loro pensieri e le loro preoccupazioni irrazionali. Così, ti spingono via prima che tu abbia la possibilità anche di aiutarle.
Non te la prendere per questo. Non è vero che non ti vogliono, ho che sono i classici falsi amici che ti usano per comodità. Ricordati dei loro problemi. E rifletti se vale la pena combattere. Se gli vuoi bene, indubbiamente combatterai per restare al loro fianco.
Potrebbe essere molto difficile. Potrebbero insorgere stupide liti, discussioni, scenari infantili che hanno creato nella loro testa ma che non possono fare a meno di buttar fuori. A volte non sono nemmeno loro che parlano, a volte l'ansia è davvero più forte. E non devi pensare che siano solo degli immaturi a fare discorsi del genere. Ricordati che loro combattono contro qualcosa di davvero debilitante per affrontare anche solo una semplice conversazione o per uscire a fare una passeggiata. E per questo, sono davvero forti. E se riesci a combattere assieme a loro quei mostri che sussurrano alle loro orecchie, il loro amore, l'affetto e la gratitudine, ti tornerà indietro dieci volte.
La frase "Va tutto bene" non può mai essere abbastanza, ma fa davvero bene a chi la sente.
Sono solo due parole. Due parole che fermano ogni pensiero che scorre nella loro testa. E onestamente, abbinato ad un "ti amo" o un "ti voglio bene" gli strapperà un sorriso.
A volte devi solo dimostrare di saperli ascoltare.
Reciteranno questo tuo gesto nella loro mente. A volte possono saltare dal punto A al punto B e non saprai nemmeno come ci sono arrivati. La cosa migliore che puoi fare è lasciarli andare sulla loro tangente. Falli sfogare, lascia che i loro pensieri così ingarbugliati escano, anche se sotto forma di parole incomprensibili. Anche se purtroppo non c'è una soluzione al problema o si tratta di una loro paura ossessiva, l'atto di ascoltare, assieme ad un abbraccio, ad un consiglio sincero, aiuterà sicuramente.
Non dire loro: "stai esagerando".
A te potrebbe sembrare irrazionale. Ma per loro qualunque cosa decidano di dirti, si stanno aprendo perché hanno deciso di fidarsi di te. Quella frase è qualcosa che in realtà li può tenere svegli la notte. Il "Stai esagerando" può farli sentire sbagliati per l'ennesima volta nella loro vita. Li deludi, perché loro pensavano avresti capito, o almeno, ci avresti provato. Puoi anche arrivare a ferirli, se si tratta di persone estremamente sensibili.
Ricorda che non si fideranno mai completamente di te. Hanno paura.
Se dici che è solo una ex nella loro mente saltano a barare. Se parli troppo di un amico, nella loro mente c'è qualcuno che cerca di irrompere in voi due. Non sei tu, non la vostra amicizia o la vostra relazione ad essere sbagliata. Semplicemente non si fida, è ogni scenario è il peggiore, e si svolge automaticamente nella loro testa, e si odiano per questo.
Rispondere ai messaggi aiuta più di quanto pensi. Invece di appenderli, fai uno sforzo anche quando sei occupato, dì "non posso parlare ora, ti mando un messaggio più tardi".
Il silenzio uccide chiunque soffra di ansia. Crea problemi nella loro mente che non magari non ci sono nemmeno. Finisce per pensare a delle scuse che non servono nemmeno, e aggiunge uno strato di stress alla loro vita che non vorrebbero. Valutano molto chi è presente nella loro vita. Chi li cerca, chi risponde. Se sei sempre assente, ma non fai niente per rassicurarli, possono lasciarti lentamente andare.
Non arrabbiarti se ti inviano un doppio messaggio. Potresti accendere il telefono, e trovare quattro messaggi. Non cercano di essere fastidiosi. È che a loro importa. Si preoccupano troppo e non vogliono sembrare cattivi in nessun modo.
A volte non vogliono uscire. Potrebbero cancellare l'appuntamento all'ultimo minuto o congedarsi senza motivo nel bel mezzo di una serata. Se ti dicono che devono andarsene, non provare alcun senso di colpa o obbligo di andare con loro. Sappi solo che ci hanno provato e, per qualsiasi motivo, non sono riusciti a gestirlo. Ciò che distoglie le persone con ansia da una normale vitac sociale possono essere molte cose, molti motivi. Per molte persone, le serate o le uscite finiscono in due modi, o rimarranno tranquille e magari un po' imbarazzate o se ne andranno senza preavviso. Perché hanno paura. Ma paura di cosa? Semplice, delle persone.
Accetta le loro scuse anche se non capisci il loro comportamento.
Che si tratti di una serata fuori finita male, un triplo messaggio, se hanno detto o fatto la cosa sbagliata. A volte chiedi scusa anche tu, anche se non c'è n'è bisogno. Scusati per averlo fatto andare via, per non avergli risposto, per non averli compresi o ascoltati abbastanza. Sentiranno, che ci tieni a loro, e che non vuoi perderli, a qualsiasi posto.
Loro sono molto attenti. Prenderanno il minimo cambiamento in te e prima ancora che te ne renda conto, come un vero e proprio abbandono. Si allontaneranno. Non trascurarli per qualcun'altro. Rendili partecipi, non farli sentire messi da parte. Potresti perderli tempestivamente.
Preferirebbero avere dieci crollo emotivi, mordendo più di quanto possano masticare ma non ammetteranno mai di non poter gestire qualcosa. Diranno sempre di sì. Non allontaneranno mai nessuno. E in quei momenti in cui sembra che stiano per cadere a pezzi e rompersi, tienili. Aiutali se puoi, ma sappi che sono inclini a non chiedere aiuto. Sono abituati a gestire le cose da soli.
Una volta guadagnata la loro fiducia, ti ameranno incredibilmente.
Nonostante abbiano una vita terribilmente incasinata, nonostante i messaggi senza risposta, sebbene possano inconsapevolmente sopraffare qualcuno con la loro stessa ansia, se c'è qualcosa in cui sono bravi, è amare. Se c'è qualcosa in cui sono incredibilmente forti, è la loro capacità di mostrarti quanto ti adorano e ti apprezzano. Potrebbe volerci un po 'di tempo per fidarsi di te, ma una volta che lo faranno il loro amare ti riempirà anche in ciò in cui non sapevi di esser vuoto. Ti faranno vedere, che senza di loro, anche a te, alla fine, mancava qualcosa.
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intothedark2 · 3 years
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Attacco di panico
ARIA
Ti serve solo un pò d'ARIA
"Polmoni perché non funzionate?"
NON CHIUDERE GLI OCCHI
Prendi più ossigeno possibile
"Ossigeno perché scappi da me?"
COMBATTI!
COMBATTI!
Stai respirando troppo velocemente
CALMATI... RESPIRA
"Polmoni perché non vi gonfiate?"
Ho solo bisogno di un pò d'ARIA
Sono così stanca...
NO COMBATTI , NON MOLLARE
Mi sento morire
RESISTI, TI PREGO
L'aria non entra, AIUTO...
HO PERSO DI NUOVO
-intothedark2
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suicide-girl89 · 3 years
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E chissà se mai arriverà il giorno in cui sarai in grado di sciogliere il groviglio di pensieri annodati che ti esplode nella testa. E chissà se mai ti permetterai la felicità. E chissà se mai ti aprirai alla vita.
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darkred-star · 3 years
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Problema sullo scherzare sempre sul suicidio: quando sei serio nessuno ti caga.
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d-i-e-d · 4 years
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Vorrei per una volta vivere libera, senza preoccupazioni o ansie, libera dalle voci, libera dai sensi di colpa, libera dall'autolesionismo e dai pensieri suicidi.
Insomma, vorrei vivere
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Forse mi fa ancora un po' paura la solitudine.
Chissà come vivrò il mio futuro...
Troppa ansia e paura.
Troppo disagio.
Magari se penso alla scuola mi distraggo e mi sento meglio? No, ancora più ansia.
A un certo punto bisogna iniziare a cavarsela da soli, sentendosi quelli più forti che nonostante stanno male fanno di tutto e di più. Voglio poter avere questo orgoglio, quindi ce la metterò tutta, senza distrazioni. Io ce la farò, perché non sono debole.
Starò sola? Cazzo, perché mi interessa così tanto? DEVO stare bene sola, sennò come cazzo farò in futuro? Ci devo riuscire, ce la devo fare.
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mad19girl95 · 2 years
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È tornato il panico notturno. È una strana sensazione, non riesco a rilassarmi, sento un tremolio partire dalle punta delle dita e pervadermi tutto il corpo. Il cuore è accelerato e mi sembra di stare per perdere il controllo da un momento all'altro. Mi sembra di impazzire. Un passo avanti e 100 indietro, è così che vivo da due anni e mezzo. È una fatica ricominciare da capo ogni volta.
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mirkos-dreams · 3 years
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Ansia...
Mi uccidi da dentro,
Blocchi il mio respiro,
Mi fai sentire sul punto di morte,
Vorresti farmi vomitare anche l'anima.
Ansia di merda esci dal mio corpo
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heartless3 · 3 years
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Vivo a stretto contatto con l’ansia
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Perché non riesco a smettere di pensare? Perché ogni volta la mia mente non fa altro che pensare a cose brutte? Perché mi aspetto sempre il peggio e mai una volta qualcosa di bello? Ve lo giuro, tutto ciò è stressante e mi fa sentire male, anche mentre dormo la mia testa pensa a cose brutte e io invece vorrei vivermi le cose con tranquillità e invece per quanto mi sforzi proprio non ci riesco. Non voglio rovinare tutto come mio solito ma ho sempre quella costante paura.
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sblogsthings · 4 years
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Fobia Sociale
Nessuno mi può capire. Gli altri non immaginano cosa provo. Sembrano tutti così tranquilli e a loro agio. A me soltanto accade di avere queste sensazioni. Sono tutti così fortunati, solo la mia vita è un disastro. Loro sono uniti, tutti insieme, io non mi sento parte di quel gruppo. Iniziare una conversazione è per tutti così semplice. Non lo è per me. C’è troppo rumore. Se solo si fermassero un momento, e mi ascoltassero, avrei qualcosa da dire. Ma quello che ho da dire nessuno lo vuole ascoltare, e nessuno lo può capire.
Non mi sento “normale” Gli altri vivono, ridono, parlano. Io li guardo da fuori. Tutti hanno mille opportunità, e mille direzioni da prendere. La mia vita è chiusa in un cerchio. Sono in orbita intorno al pianeta. Gli altri lo popolano e ci vivono, io li guardo da fuori. Mi sento bloccato e in trappola. Incapace di avere controllo sulla mia vita. Nessuno mi può comprendere, nessuno mi può aiutare.
In orbita, in un circolo vizioso Mi rendo conto che sono i miei pensieri a tagliarmi fuori, e che sono io stesso la causa del mio male. Lo so ma non posso farci niente. E’ più forte di me. Per quanto io ci provi, non trovo una soluzione. Questo è l’unico modo che conosco di stare al mondo, e di relazionarmi con gli altri. Forse ne esistono altri, ma non sono i miei: non li conosco, non so come fare per impararli. E torno sempre al punto di partenza.
Non appartengo a questo mondo. Per tutti sembra così normale adattarsi ad ogni circostanza, per me non c’è un posto. Il mondo è troppo grande o troppo stretto per me. In ogni caso non è della mia taglia. Ma mi taglia fuori. Mi hanno detto che più tendo a pensare questo, tanto più questo è esattamente ciò che mi accade. Mi hanno detto che si chiama “profezia che si auto avvera”. Non capisco cosa vuol dire. C’è solo una parola che capisco, e che mi descrive perfettamente: “perdente”.
I giudizi e le critiche mi feriscono profondamente. Se vuoi ferirmi sai come farlo. Dimmi qualsiasi cosa, e la prenderò male. Sarà un segno evidente che non mi accetti e mi stai criticando. Tu dici che è un fraintendimento, ma so perfettamente che non ti piaccio. E hai ragione, perché nemmeno io mi piaccio. Se evito di espormi al tuo giudizio forse riesco a mantenere il mio equilibrio. Per farlo devo evitare di frequentarti, e devo evitare qualsiasi situazione sociale in cui potrei essere giudicato. A pensarci bene, continuando ad evitare situazioni sociali, mi sono anche dimenticato come si fa ad avere relazioni sociali.
Fallire mi deprime. Ogni brutta figura che ho fatto e tutti i miei fallimenti mi perseguitano. Mi tornano di continuo in mente e mi umiliano profondamente. Non posso fare a meno di rivivere continuamente i miei fallimenti (quella volta che ho parlato in pubblico, ho perso un’opportunità, mi è andato male un appuntamento, ho perso l’amore della mia vita…). Fallire mi deprime. Ripensare ai miei fallimenti, e riviverli continuamente nella mia testa, mi devasta. E mi conferma che non valgo niente. Sono certo che tutti notino quanto sono in ansia, e mi disprezzino per questo.
E adesso cosa accadrà? Penso di continuo agli impegni futuri. Nel mio scenario mentale niente potrà andare bene. Posso già profetizzare che tutto si rivelerà un fallimento. Posso stare in ansia per intere settimane, in attesa dell’evento che mi spaventa. Poiché già so che quando il momento verrà andrò in ansia, mi porto avanti col lavoro e comincio a stare in ansia subito. Mi hanno detto che si chiama “ansia anticipatoria”, ma per quanto mi riguarda non mi cambia niente. Quello che vedo è che la preoccupazione mi genera altra preoccupazione, e tutto cresce, fino a diventare una montagna di proporzioni gigantesche, invalicabile.
Mi sento incerto, esistante, isolato. Non ho stima di me stesso, e non credo nelle mie possibilità. Mi nascondo dietro me stesso e se è possibile evito di mettermi alla prova. Evito le situazioni sociali : “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?” . Non partecipo alle conversazioni con gli altri. A volte mi sembrano noiose..
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