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ivanscudieri-blog · 19 days
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27.04.2024 - Episodio 32 - Stagione 1 - PULIZIE CONDOMINIALI: consigli utili con l'Avvocato Sabina Vuolo all'interno di CONDOMINIO IN PODCAST con Ivan Scudieri su Podcastbook.it
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nicolacostanzo · 1 month
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ictadmin · 9 months
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Obblighi dell'amministratore di condominio sulla sicurezza dell'acqua
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Con il nuovo decreto 18/2023 sono entrati in vigore nuovi obblighi per l'amministratore di condominio in materia di salute dell'acqua negli impianti condominiali, vediamo assieme in cosa consistono questi obblighi.
La vecchia normativa su acqua e manutenzione impianti
Quello di assicurare la qualità dell'acqua a uso sanitario e alimentare nei condomini e nelle abitazioni è una priorità dei legislatori e delle amministrazioni. Per garantire questa qualità, negli ultimi 20 anni, sono stati effettuati due importanti interventi normativi, entrambi per attuare direttive comunitarie.
Innanzitutto il D.Lgs. n.31/2001, in seguito modificato dal D.Lgs. n.27/2002, attuava la direttiva comunitaria 98/83. Questa direttiva, con l'art. 5, comma 2, andava a definire gli obblighi e le responsabilità delle figure coinvolte nella distribuzione dell'acqua a uso alimentare.
Purtroppo, questa prima normativa, è divenuta causa di perplessità e incomprensioni: lasciava intendere che, gli obblighi di verifica sull'acqua del gestore del servizio idrico, si fermassero al punto di consegna, ovvero il contatore. Di conseguenza, l'amministratore avrebbe dovuto garantire la salubrità dell'acqua dal punto si consegna al rubinetto.
Questa situazione si è protratta fino al 10 Giugno del 2004. In questa data, il legislatore, ha finalmente chiarito la questione: con una nota del ministero è stato specificato che, per quanto riguarda gli edifici abitativi, l'amministratore di condominio ha l'obbligo di svolgere il controllo dello stato di adeguatezza e di manutenzione dell’impianto ai sensi dell’articolo 2051 del codice civile. Si specifica anche che non sta a lui controllare lo stato dell'acqua dal contatore ai rubinetti (gli artt. 7 ed 8 del D.Lgs. n.31/2001).
Quello del monitoraggio periodico della qualità dell’acqua restava una buona prassi: con cadenza periodica gli amministratori potevano effettuare controlli, avvalendosi dell'ASL, per verificare la presenza di batteri, oltre i limiti di legge.
Il Decreto 18/2023 e la verifica delle acque potabili
Con il Decreto Legislativo n.18 del 23 Febbraio 2023, la situazione è radicalmente cambiata. Questo attua la direttiva UE 2020/2184 e abroga la legislazione precedente.
Il nuovo decreto prevede, in maniera esplicita, che la responsabilità dell'acqua ad uso umano, nei condomini, dal punto di consegna (il contatore) al punto d'uso (i rubinetti dei vari appartamenti), venga attribuita all'amministratore. Se questo dovesse mancare, l'onere ricade sui proprietari degli immobili.
L'amministratore dovrà effettuare la valutazione e gestione del rischio dei sistemi di distribuzione idrica interni, come le pompe di sollevamento acqua che garantiscono il corretto afflusso agli appartamenti. Altro obbligo previsto, quello di adottare le misure preventive e correttive per ripristinare la qualità dell'acqua in caso di problemi.
La normativa implementa anche, con il comma 4 dell'articolo 9, l'obbligo di formazione, a cura delle Regioni, per i gestori dei sistemi, gli idraulici e gli altri professionisti che operano nei settori dei sistemi di distribuzione idrici interni.
In questo modo, il decreto, nelle intenzioni del legislatore, ha lo scopo di:
tutelare la salute dei condomini contro gli effetti della contaminazione dell'acqua;
migliorare l'accesso all'acqua destinata al consumo umano.
Rimangono invariati gli obblighi per il gestore idrico integrato, la cui responsabilità si interrompe al punto di consegna.
Sanzioni e obblighi per l'amministratore condominiale
L'articolo 23 del Decreto prevede sanzioni particolarmente onerose per l'amministratore di condominio. Queste possono variare a seconda della gravità dell'omissione accertata dalle autorità sanitarie. Si tratta di pene pecuniarie che possono andare da un minimo di 5000 euro a un massimo di 30000 euro se si tratta del mancato rispetto dei parametri elencati nell'allegato I, parti A e B. Le sanzioni variano da 4.000 a 24.000 euro in caso di inosservanza dell'obbligo di implementazione di valutazione e gestione del rischio.
A mitigare l'onere sulle spalle degli amministratori, contribuiscono il già citato obbligo di formazione dei professionisti che gestiscono i sistemi di distribuzione idrici interni e le aziende per l’installazione dei sistemi di gestione acqua, effettuato con le Regioni, e l'obbligo all'autorità sanitaria di informare il consumatore su come adempiere al meglio agli obblighi del decreto.
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🔴 Apertura finestra in condominio. Quali autorizzazioni servono? ⚖️ [👆 Leggi l'articolo - LINK IN BIO] ➡️ Sei proprietario di un appartamento facente parte di un condominio e vorresti aprire una finestra per dare maggiore luce o per fare arieggiare meglio un vano del tuo immobile? Leggendo questo articolo potrai capire se è possibile l’ apertura di una finestra condominiale e, soprattutto, quali autorizzazioni occorrono per la realizzazione di questa opera. Sicuramente un intervento simile è lecito e libero se effettuato in un edificio unifamiliare, purché nel rispetto delle luci e delle vedute di eventuali costruzioni vicine; la questione ...
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spettriedemoni · 2 months
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Riunioni di condominio
Ieri oltre agli scazzi vari ci si è messa la riunione di condominio a dare il colpo finale.
Ho dovuto sopportare un paio di ore di lamentele varie la cui più originale è stata quella di un condomino che non si fa capace di dover pagare le raccomandate per coloro che non hanno la PEC. È stato un continuo "Perché gliele dobbiamo pagare noi?" e a nulla è servito spiegarli che quelle sono spese del condominio quindi non è che se le paga lui ma le paghiamo tutti in quanto condomini. Tra l'altro questa non è la spesa più grossa del condominio visto e considerato che il precedente amministratore ha lasciato diverse migliaia di euro di debiti.
Finita la riunione ne abbiamo fatta un'altra tra noi due tre condomini per scambiarci impressioni, informazioni e pareri: altra mezz'ora. Tornato a casa poi ho iniziato ad avvertire molto freddo visto che la sala della riunione era senza riscaldamento e poco dopo pure un forte mal di stomaco. Se mi sono preso qualche accidente gli faccio pagare i danni.
Verso le ore 23 poi, dopo aver fatto anche io la PEC, sempre il condomino di cui sopra ha iniziato a tempestare di messaggi il gruppo Whatsapp della nostra palazzina.
Ci vuole il fisico per fare queste riunioni. E la pazienza.
Comincio a scarseggiare di entrambe.
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salvo-love · 2 years
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Al Pd serve un amministratore delegato, non un altro amministratore di condominio, dice il direttore del Foglio Claudio Cerasa a In Onda su La7. "Non si parla dell'unico vero problema: perché il Pd ha reso il carisma incompatibile con la leadership. Servono persone che possano fare vivere più l'emozione e un po' meno l'algebra". È di tutta evidenza che nel risultato non ha inciso il destino cinico e baro, hanno inciso le scelte sbagliate – sì, non dimentico il tradimento di Calenda, ma ricordo anche la disponibilità di Italia Viva, mai raccolta – ed una campagna elettorale ondivaga e povera di proposte attrattive. Ondivaga perché, con un’alleanza e con un Pd così sbilanciati a sinistra, si è conclusa con la messa in guardia dal pericolo Meloni, tema coltivato a intermittenza e intensificato nell’ultima settimana. Bene, ma se Fratelli d’Italia costituiva un pericolo per la democrazia, allora conveniva mettere in campo un “fronte repubblicano” fin dai giorni successivi alla crisi di governo. Letta non solo non ha imboccato questa strada ma ha addirittura cancellato gli alleati ospitati sotto il suo simbolo per andare allo scontro diretto, in perfetta solitudine, con Giorgia Meloni. Un errore fatale. Quel che è peggio una campagna elettorale povera di proposte. Non riesco a ricordare un solo argomento che abbia catturato l’attenzione degli elettori. Il clima? No. Il salario minimo? Nemmeno. La lotta alle superbollette del gas? Neanche.
Quasi nessuno dei capi-cordata è intervenuto in Direzione: un tatticismo «doroteo»? «I capicorrente hanno già iniziato le grandi manovre tattiche, che non servono al partito. Se è vero che la prima cosa a cui pensare è la ridefinizione di una identità più complessiva, fino ad oggi la cosa più sbagliata è stata quella di concepire il Pd come soggetto isolato. Da una ventina d’anni abbiamo un’Italia divisa in due come una mela ma il confine tra destra e sinistra non si è più spostato». Per Occhetto, «Il Pd si porta dietro un vizio di fabbrica, quello che non mi consentì di iscrivermi al nuovo partito e mi fece dire allora: è una fusione a freddo di apparati e non, come dovrebbe essere, una felice contaminazione di ideali, culture diverse, ex comuniste, socialiste, cattoliche, laiche. Invece c’è stata una sovrapposizione. Risultato: il Pd non ha un’anima».
Verrebbe da chiedersi cosa sarebbe accaduto, nel Partito Democratico, se Enrico Letta avesse deciso di seguire i primi istinti dopo la debacle alle urne e si fosse dimesso direttamente da segretario. Perché è bastato semplicemente che il leader annunciasse l’intenzione di non ricandidarsi al prossimo congresso, pur restando alla guida del partito fino a quella data, per scatenare contro di lui il più classico tiro al piccione. «La rottura con il Movimento 5 Stelle è stata frettolosa» gridano in coro le «vedove» di Giuseppe Conte, cui dà voce il solito Goffredo Bettini. Ed è superfluo ricordare come, nella Direzione in cui Letta annunciò l’esclusione dei grillini da ogni tipo di alleanza, non ci fu un piddino che fosse uno a esprimersi in dissenso. «Non si poteva far passare un messaggio di divisione all’esterno» è la giustificazione ufficiale. «C’erano le liste da comporre e nessuno voleva rischiare il posto» è invece la verità. La transizione, si diceva. Letta resterà segretario ancora per qualche mese. Un periodo nel quale andranno scelti i capigruppo di Camera e Senato oltre che altri ruoli «istituzionali» (vicepresidenze delle Camere, presidenti di commissioni eccetera). Quindi ai big non conviene ancora andare allo scontro frontale. Chi invece non ha più nulla da perdere la lingua non se la morde, anzi. «Se il segretario mi ha chiamata durante questa campagna elettorale? Non l’ho sentito e mai più lo sentirò» chiosa gelida Monica Cirinnà, sconfitta pesantemente nell’uninominale, prima di rivendicare che «non ho perso io, ma il partito».
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lamilanomagazine · 16 days
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Varese: sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina, denunciato
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Varese: sfruttamento della prostituzione e immigrazione clandestina, denunciato Le attività di indagine del Nucleo Ispettivo e di quello Operativo Antidegrado del Comando di Polizia Locale di Varese, hanno portato al differimento di un uomo per la violazione della legge sull'induzione e sfruttamento della prostituzione e per il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La complessa attività di indagine che ha portato a questo esito è scattata in seguito ad una segnalazione di un amministratore di condominio relativa ad un appartamento di Varese. La Polizia locale ha così potuto identificare e ascoltare una donna di nazionalità cinese che confermava di essere stata indotta da un uomo che, sfruttando lo stato di irregolarità della signora, l'aveva convinta a trasferirsi a Varese per prostituirsi. L'uomo è stato così deferito all'Autorità Giudiziaria per la violazione della Legge Merlin, sull'induzione e sfruttamento della prostituzione e per il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La donna è stata invece segnalata alla Questura di Varese per le successive procedure. "Mi congratulo con il lavoro svolto dagli agenti della Polizia locale – dice l'assessore Raffaele Catalano – che grazie alla professionalità e all'impegno hanno raggiunto un risultato importante in questa delicata vicenda". "Abbiamo raccolto la segnalazione di un cittadino – spiega il Comandante della Polizia locale di Varese – e grazie ad essa gli agenti sono stati impegnati in una complessa attività di indagine che ha portato al deferimento di un cittadino all'Autorità Giudiziaria. Faccio i miei complimenti a tutti gli agenti coinvolti in questa operazione".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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lauramarswriter · 17 days
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Sono piuttosto brava a ricordare la data precisa in cui nella mia vita è avvenuto un particolare evento, sia positivo che negativo.
Ad esempio rammento il giorno in cui mi è arrivato il ciclo mestruale, quello in cui ho dato il mio primo bacio, ma anche quello in cui ho terminato una storica amicizia.
Non so perché, ma è così. Non mi sforzo nemmeno in realtà: semplicemente, spesso la data mi resta incisa nella mente.
Come quella di oggi, ad esempio.
Nove anni fa lavoravo come segretaria per un amministratore di condominio, e passavo le mie giornate litigando con chi cercava di mettersi in contatto con lui, dal momento che, causa importanti problemi personali, si faceva spesso -per non dire sempre- negare al telefono.
Quel pomeriggio ero al computer, seccata per l'ennesima discussione, quando mi è arrivata un'email. Un'email che aspettavo da anni, tant'è che ho dovuto rileggerla più volte perché stentavo a credere quanto c'era scritto.
E quel giorno, quel 23 aprile appunto, è diventato improvvisamente magico.
Dovetti uscire dall'ufficio per una commissione. Ricordo che era una bella giornata, calda e soleggiata. Ricordo la sensazione di camminare a un palmo dal terreno. Ma quello che ricordo, soprattutto, è la mia felicità, totale, assoluta. Una volta tanto, mi era accaduto qualcosa di veramente bello, oltretutto che sognavo da molto tempo.
Malauguratamente, la felicità si è esaurita abbastanza in fretta, e senza entrare troppo nei dettagli dico solo che tutto si concluse con un nulla di fatto.
Eppure, nove anni dopo, se mi concentro posso ancora assaporare la gioia che mi accompagnò in quei giorni, l'entusiasmo di chi vede la propria vita avvicinarsi a una possibile svolta.
Spero tanto di poter vivere un altro 23 aprile 2015, e di provare una felicità ancora più immensa di quella che ha reso questa data per me indimenticabile.❤️
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Gos servizi e assistenza effettua interventi a domicilio nella zona roma nord lavori di:assistenza computer,stampante,wifi,configurazioni,internet tutto ciò che riguarda il settore informatica.
Antennista,decoder,tv.
Contratti digitali:spid,firme digitali,pec.
Amministratore Condominio.
Contratti internet e telefono
Si effettuano riparazioni smartphone e tablet.
Insomma tutto ciò che riguarda il settore informatico,tecnologico e servizi. 
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gosserviziassistenza · 4 months
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Gos Servizi e Assistenza Roma Nord
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ivanscudieri-blog · 19 days
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21.04.2024 - Episodio 31 - Stagione 1 - CHAT CONDOMINIALI: facciamo chiarezza con l'Avvocato Sabina Vuolo all'interno di CONDOMINIO IN PODCAST con Ivan Scudieri su Podcastbook.it
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nicolacostanzo · 2 months
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studiozamer · 5 months
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Rivoluzionare il Riscaldamento Condominiale: i Benefici dell’Installazione di Pompe di Calore
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In un'epoca in cui il risparmio energetico e l'efficienza sono al centro delle preoccupazioni ambientali e economiche, le pompe di calore emergono come soluzioni promettenti per i condomini. Questo articolo esplora la loro installazione, gestione, potenziali problemi e incentivi disponibili, offrendo una panoramica completa per i condomini interessati a questa tecnologia.
Pompe di Calore - Una Panoramica
Le pompe di calore sono sistemi che trasferiscono calore da una sorgente a un'altra, sfruttando l'energia dell'aria esterna per riscaldare o raffreddare gli ambienti. Questa tecnologia non solo riduce l'uso di combustibili fossili ma offre anche un'operazione più silenziosa e una maggiore efficienza energetica rispetto ai sistemi di riscaldamento tradizionali.
Installazione nelle Strutture Condominiali
L'installazione di pompe di calore in un condominio richiede un'analisi dettagliata dello spazio disponibile, delle esigenze di riscaldamento e di raffreddamento, e della compatibilità con l'infrastruttura esistente. È fondamentale valutare la capacità di ciascuna unità e la necessità di eventuali modifiche strutturali per l'installazione.
Vantaggi Economici e di Efficienza
Uno dei maggiori vantaggi delle pompe di calore è il loro potenziale di risparmio energetico. Riducono significativamente i costi operativi grazie alla loro alta efficienza, particolarmente in condizioni climatiche moderate. Inoltre, la distribuzione uniforme del calore migliora il comfort generale degli abitanti.
Possibili Problemi e Soluzioni
Nonostante i benefici, le pompe di calore possono presentare alcune sfide. Queste includono il costo iniziale di installazione, la necessità di manutenzione regolare e possibili problemi di prestazioni in condizioni climatiche estreme. Tuttavia, una corretta installazione e manutenzione possono mitigare questi problemi.
Incentivi e Agevolazioni Fiscali
Molti governi offrono incentivi per promuovere l'installazione di pompe di calore in condomini, come detrazioni fiscali o sussidi. Queste iniziative possono ridurre significativamente i costi iniziali e accelerare il ritorno sull'investimento.
Gestione Condominiale delle Pompe di Calore
La gestione delle pompe di calore in un contesto condominiale richiede una pianificazione e una comunicazione efficaci. È importante stabilire accordi chiari su spese e manutenzione, oltre a sensibilizzare i residenti sui vantaggi e sull'uso ottimale di queste unità.
Caso Studio - Successi e Lezioni
Un'analisi di casi di successo in diversi condomini può fornire insight utili. Questi esempi dimostrano come la corretta implementazione e gestione delle pompe di calore possano tradursi in risparmi significativi e miglioramenti nella qualità della vita.
Conclusione
L'adozione di pompe di calore nei condomini rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile. Sebbene ci siano sfide da affrontare, i benefici in termini di risparmio energetico, riduzione dell'impatto ambientale e miglioramento del comfort abitativo sono indiscutibili. Con una pianificazione attenta e l'accesso agli incentivi disponibili, i condomini possono fare una scelta vantaggiosa per l'ambiente e per il proprio portafoglio.
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🔴 Come diventare amministratore di condominio? ⚖️ [👆 Leggi l'articolo - LINK IN BIO] ➡️ Prima che entrasse in vigore la legge sul condominio (L. n. 220/2012), non era previsto alcun requisito per diventare amministratore di condominio se non onorabilità e professionalità, come previsto dal comma 1 dell’art. 71-bis delle disposizioni di attuazione del codice civile. Con il d.l. n. 145/2013 (decreto Destinazione Italia), il legislatore è intervenuto affidando al Ministero della Giustizia la competenza ad emanare un regolamento che si occupasse della formazione degli amministratori di condominio. Attualmente, l’atto norm...
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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Nuovo codice condominiale: un passo importante verso la tutela dei diritti dei condomini
Il nuovo codice condominiale, approvato con la legge 220/2012, è entrato in vigore il 18 giugno 2013. La riforma ha introdotto una serie di novità volte a migliorare la gestione dei condomini e a tutelare i diritti dei condomini. Le principali novità del nuovo codice condominiale Le novità introdotte dal nuovo codice condominiale sono molteplici e riguardano diversi aspetti della gestione dei condomini. Tra le principali novità si possono ricordare: - Nuovi diritti e doveri dei condomini. Il nuovo codice ha introdotto una serie di nuovi diritti e doveri per i condomini, tra cui: - Il diritto di partecipare alle assemblee condominiali anche mediante delega; - Il diritto di consultare i documenti condominiali; - Il diritto di accedere alle parti comuni dell'edificio; - Il dovere di pagare le spese condominiali; - Il dovere di rispettare le regole condominiali. Queste novità hanno contribuito a rafforzare la posizione dei condomini e a tutelare i loro diritti, conferendo loro maggiori poteri e possibilità di controllo sull'attività dell'amministratore e del condominio. - Nuove modalità di gestione del condominio. Il nuovo codice ha introdotto nuove modalità di gestione del condominio, tra cui: - L'obbligo di nominare un amministratore del condominio in caso di condominio composto da più di otto condomini; - La possibilità di nominare un amministratore di condominio professionale; - La possibilità di ricorrere all'arbitrato per la risoluzione delle controversie condominiali. Queste novità hanno contribuito a rendere la gestione dei condomini più efficiente e trasparente, garantendo ai condomini una maggiore tutela in caso di controversie. - Nuovi strumenti per la tutela dei condomini. Il nuovo codice ha introdotto nuovi strumenti per la tutela dei condomini, tra cui: - La possibilità di chiedere al giudice la nomina di un amministratore giudiziario in caso di gravi irregolarità nell'amministrazione del condominio; - La possibilità di chiedere la riduzione delle spese condominiali in caso di ingiustificato aumento delle stesse; - La possibilità di chiedere al giudice l'accertamento dell'inadempimento dell'amministratore del condominio. Queste novità hanno contribuito a rafforzare la posizione dei condomini e a tutelare i loro diritti in caso di problemi con l'amministratore o con il condominio. L'impatto La riforma del condominio ha avuto un impatto significativo sulla gestione dei condomini italiani. Le nuove norme hanno contribuito a migliorare la trasparenza e la democraticità della gestione condominiale, a tutelare i diritti dei condomini e a garantire una maggiore efficienza nella risoluzione delle controversie condominiali. In particolare, le novità introdotte dal nuovo codice hanno contribuito a: - Migliorare la partecipazione dei condomini alla vita condominiale. La possibilità di partecipare alle assemblee condominiali anche mediante delega ha reso più facile per i condomini partecipare alla vita condominiale, anche se non possono essere presenti personalmente all'assemblea. Inoltre, la possibilità di consultare i documenti condominiali e di accedere alle parti comuni dell'edificio ha rafforzato il diritto di controllo dei condomini sull'attività dell'amministratore e del condominio. - Tutelare i diritti dei condomini. Il rafforzamento dei diritti dei condomini, come il diritto di partecipare alle assemblee condominiali, il diritto di consultare i documenti condominiali e il diritto di accedere alle parti comuni dell'edificio, ha contribuito a tutelare i diritti dei condomini e a garantire loro una maggiore trasparenza e controllo sull'attività dell'amministratore e del condominio. - Migliorare la gestione dei condomini. L'obbligo di nominare un amministratore del condominio in caso di condominio composto da più di otto condomini, la possibilità di nominare un amministratore di condominio professionale e la possibilità di ricorrere all'arbitrato per la risoluzione delle controversie condominiali hanno contribuito a rendere la gestione dei condomini più efficiente e trasparente. Le criticità La riforma del condominio ha sollevato anche alcune criticità, tra cui: - La complessità del nuovo codice. Il nuovo codice è un testo molto complesso, che può rendere difficile la sua comprensione da parte dei condomini. - La mancanza di adeguati strumenti di attuazione. La riforma ha introdotto nuove norme, ma non ha previsto adeguati strumenti di attuazione, che potrebbero rendere difficile l'applicazione delle nuove norme in alcuni casi. Nonostante le criticità, la riforma del condominio ha rappresentato un passo importante verso una maggiore tutela dei diritti dei condomini e una migliore gestione dei condomini italiani. Foto di xegxef da Pixabay Read the full article
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