11 luglio 1982 l'Italia 🇮🇹 è Campione del Mondo!!
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"Campioni del Mondo!": l'11 luglio di 40 anni fa
L’11 luglio del 1982 gli Azzurri superarono i tedeschi per 3-1 nella decisiva partita di Madrid e conquistarono il terzo titolo mondiale: ecco i momenti salienti di quel giorno, rimasto impresso nella memoria collettiva di un’intera nazione
Sugli spalti il presidente della Repubblica Sandro Pertini scattò in piedi e fece segno al re Juan Carlos di Spagna, seduto in mezzo tra lui e il cancelliere tedesco Helmut Schimdt, dicendo “Non ci prendono più”. Di lì a poco la Germania avrebbe segnato il gol della bandiera con il centrocampista Breitner
Ad alzare la terza Coppa del Mondo italiana (dopo quelle del 1934 e del 1938 e prima di quella del 2006) il quarantenne Dino Zoff, portiere della Juventus e capitano della nazionale
Come si fa a non ricordare le mitiche partite di Scopone sul volo di ritorno dalla Spagna
Sul volo di ritorno dalla Spagna, iconica anche la celebre partita a scopone tra il presidente Pertini, il ct Bearzot, Zoff e il centrocampista dell’Udinese Franco Causio. Chi vinse quella partita? Il duo formato dal commissario tecnico e dal “Barone”, che sconfissero il capo dello Stato e il capitano della nazionale. "Il presidente era bravo ma perdemmo per colpa sua, Causio riuscì a fregarlo", fu l’ammissione di Zoff in un’intervista al Secolo XIX del marzo 2016
Grazie a quei mitici "Azzurri" che ci hanno fatto sognare e vivere questo momento indelebile della storia d'Italia e di "noi" giovani italiani di quei tempi
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Prima di parlare della contestazione subita dalla Roccella, per favore, guardate questo filmato: https://www.instagram.com/reel/C50sRr9tlqs/?igsh=dmY0Y2Z5ejNiZXhn
Dopo aver visto all’opera Pertini, dico la mia.L’ipocrisia non fa bene alla democrazia e Roccella non ha bisogno che noi diventiamo i suoi difensori d’ufficio. L’esponente di un potere politico che senza ombra di dubbio ogni giorno…
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#Repost @adnkronos_ #11Luglio 2022 • • • • • • 11 luglio 1982: 40 anni fa l’Italia diventava Campione del Mondo conquistando il Mundial di Spagna ’82. Gli Azzurri affrontano la Germania Ovest allo stadio Santiago Bernabeu: il presidente Sandro Pertini è sugli spalti, Antognoni indisponibile, Graziani si infortuna e Cabrini sbaglia un rigore. Poi il sogno si avvera: segna Paolo Rossi, raddoppia Marco Tardelli, tris di Altobelli. La partita si chiuderà per 3 a 1. Tanti furono i momenti indimenticabili di quella sera: dall’esultanza di Tardelli a quella di Sandro Pertini, che gridò verso Re Juan Carlos seduto a fianco “Non ci prendono più!” in occasione del terzo gol. #adnkronos #adnkronositalia #mondiali #mondiali82 #mundial #mundial82 #pertini #tardelli #paolorossi #finale #germaniaovest #azzurri #accaddeoggi https://www.instagram.com/p/Cf4N-tKMfmg/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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L’#11luglio1982 avevo compiuto 2 anni da circa tre mesi. Non ho ricordi di quel giorno. Ma grazie alle immagini ritrasmesse in tv, dalle partite integrali riviste su VHS o DVD, dai video di YouTube e sopratutto ai mille articoli amarcord letti sul @guerinsportivoofficial quel #Mondiale1982 l’ho vissuto anche io. E oggi, a #40anni di distanza, è giusto celebrarlo. Perché dalle difficoltà, come è stato il primo turno degli #azzurri, si trovano le forze per arrivare preparati alle vittorie. Perché contro i grandi campioni, che si possono chiamare #Maradona o #Zico, bisogna avere rispetto ma bisogna anche dare l’anima come ci ha fatto vedere #Gentile. Perché puoi essere criticato e impallinato da falsità e pregiudizi fino all’insulto, ma se sei al punto giusto nel momento giusto, come #PablitoRossi ci ha insegnato, li ammutolisci tutti. Perché puoi essere considerato “vecchio” ma se hai la fiducia dei tuoi compagni e dell’allenatore, pari sulla linea di porta il tiro di Oscar come ha fatto #Zoff contro il Brasile, spingendo la tua strada al successo. Perché se sei una nazione imprigionata dalla paura del terrorismo, ti fai trascinare dall’urlo di #Tardelli che ci ha portato fuori dagli anni di piombo e ci ha fatto rendere consapevoli delle capacità di ognuno di noi, delle nostre famiglie, dei nostri gruppi di amicizie, di studio, di lavoro. Perché nel silenzio della pipa di #Bearzot c’è la consapevolezza delle scelte, difficili, ma ferme. Perché, ancora adesso, dopo quarant’anni possiamo alzarci in piedi con il Presidente #Pertini e gridare “Non ci prendono più, non ci prendono più…!!!” Quel mantra “#CampioniDelMondo! Campioni del Mondo! Campioni del Mondo!” che #NandoMartellini ha declamato quella sera deve ascoltarsi ogni volta che un bambino tira un calcio ad un pallone. Ci sarà sempre un #PaoloRossi che intercetta quel pallone e lo butta in rete ⚽️⚽️⚽️ #Mundial1982 #Mundial82 #españa82 #Azzurri #VivoAzzurro https://www.instagram.com/p/Cf3WMUEtrDJ/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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“Nella vita a volte è necessario saper lottare, non solo senza paura, ma anche senza speranza.”
— Sandro Pertini
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"Il fascismo è l'antitesi di tutte le fedi politiche perché opprime le fedi altrui. Con i fascisti non si discute. Con ogni mezzo li si combatte."
- Sandro Pertini
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Adrian Paci, Rudere, Milano, Italy, 2020
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Aldo Rossi, Monument to Sandro Pertini, Milan, Italy, 1990 ph. Stefano Topuntoli
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TELEGRAMMA DEL PRESIDENTE PERTINI AI MILITARI ARGENTINI
« L'agghiacciante cinismo del comunicato col quale si annuncia la morte di tutti i cittadini argentini e stranieri scomparsi in Argentina nei tragici anni trascorsi sotto la dittatura militare, colloca i responsabili fuori dell'umanità civile. Esprimo lo sdegno e la protesta mia e del popolo italiano in nome degli elementari diritti umani, così crudelmente scherniti e calpestati ».
29 aprile 1983
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PROTESTA DEL GOVERNO ARGENTINO PRESSO IL GOVERNO ITALIANO
« Il governo della Repubblica Argentina esprime al governo della Repubblica Italiana la sua più energica protesta per le espressioni contenute nel telegramma rivolto dal signor presidente Alessandro Pertini alla giunta militare e le respinge fermamente nella loro integrità, in quanto esse sono lesive e rappresentano una evidente intromissione negli affari interni della Repubblica Argentina ».
3 maggio 1983
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RISPOSTA DEL PRESIDENTE PERTINI AL PRESIDENTE ARGENTINO GEN. BIGNONE
« Signor presidente, ho ricevuto il memorandum che ella mi ha fatto pervenire in seguito alla mia protesta ufficiale per i delitti contro vittime innocenti. Prima di tutto tra le vittime vi sono anche italiani: di qui il mio diritto a protestare. Secondo: l'Argentina ha firmato la Carta di San Francisco e quindi i suoi governanti devono rispondere innanzi al mondo intero di ogni loro violazione di diritti umani e civili. Inoltre mi chiedo stupito perché lei, uomo onesto e ufficiale integerrimo, voglia difendere ufficiali che con gravi misfatti hanno disonorato la divisa che lei porta con onore. Non mi interessa che altri capi di stato non abbiano sentito il dovere di protestare come ho protestato io. Peggio per loro. Ciascuno agisce secondo il suo modo di sentire. lo ho protestato e protesto in nome dei diritti civili e umani e in difesa della memoria di inermi creature vittime di morte orrenda. È tutta l'umanità che deve sentirsi ferita e offesa. Sono certo che nell'intimo del suo animo ha risonanza la mia umana parola, anche se per dovere di ufficio, acconsente che la sua diplomazia protesti per il mio legittimo e doveroso intervento ».
3 maggio 1983
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Documenti tratti da:
Piero Di Monte, Desaparecidos. Testimonianza di un superstite, a cura di Giulio Battistella, edizioni EMI, Bologna, ottobre 1983¹; pp. 63-65 (passim).
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“Secondo lei un uomo senza lavoro, che ha fame, che vive nella miseria, che è umiliato perché non può mantenere i propri figli... questo per lei è un uomo libero ?
No, che non lo è.
Sarà libero di imprecare, ma questa non è la libertà che intendo io.
La libertà senza giustizia sociale è una conquista vana.”
.🦋.
🔸Sandro Pertini ~ 🔸Angiolo Tommasi, "Pescatore" 1888/1898
~ Buona festa dei lavoratori ~
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Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo.
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Quando l'Italia aveva un Presidente della Repubblica degno di tale nome.
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Lina Merlin. Omaggio alle donne
Lina Merlin
Angelina Merlin, meglio nota come Lina, nasce a Pozzonovo, (PD), il 15 ottobre 1887, da Giustina Poli, maestra elementare e Fruttuoso Merlin, segretario comunale del Paese. Trascorre molti anni a Chioggia dalla nonna. Ricordata anzitutto per la Legge Merlin”, è stata invece donna di raro valore, per la grande passione politica, l’impegno nella difesa dei più deboli e l’affermazione…
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Sandro Pertini
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