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#Galleria Sabauda
stephpanda · 2 months
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Come ve la spiego l'emozione?
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particellare · 7 months
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Galleria Sabauda - Torino, 30-09-2023
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visual-sandwich · 4 months
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Sandro Botticelli and workshop, Venus (detail), about 1484–90, transferred from panel. Galleria Sabauda, Turin
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history-of-fashion · 7 months
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ab. 1690 French School - Anne Marie d'Orléans, Queen of Sardinia
(Galleria Sabauda, Turin)
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antonio-m · 11 months
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"The Return of the Prodigal Son", by Pompeo Batoni (1708–1787 ). Italian painter and draughtsman. Galleria Sabauda, Turin, IT. oil on canvas
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centuriespast · 2 years
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SALLAERT, Anthonis Procession of the Maids in the Place du Grand Sablon in Brussels 1615 Oil on canvas, 55 x 99 cm Galleria Sabauda, Turin
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notizieoggi2023 · 2 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/chi-e-vittoria-di-savoia-figlia-di.html Chi è Vittoria di Savoia, figlia di Emanuele Filiberto ed erede senza trono Dopo la scomparsa di Vittorio Emanuele, mancato a 86 anni a inizio febbraio 2024, la dinastia dei Savoia punta sempre di più sulla nipote Vittoria. Stiamo parlando della primogenita di Emanuele Filiberto e Clotilde Courau, che hanno anche una figlia più piccola, Luisa. Le due sorelle sono molto legate tra loro. A designare Vittoria di Savoia erede del casato è stato proprio suo nonno nel 2020, quando ha abolito la legge salica che, per il trono, dava la precedenza ai maschi della famiglia reale. Chiaramente dal 1946 la monarchia non esiste più in Italia e quindi si parla di un trono in realtà assente, come ha sottolineato la stessa Vittoria di Savoia alla rivista spagnola ‘Yo dona’ che le ha dedicato il servizio di copertina. Corona Quando è stato chiesto alla principessa, pronipote dell’ultimo re d’Italia, Umberto II, se pensa che potrà mai tornare la Corona nello Stivale, lei – come ha già fatto in passato suo padre Emanuele Filiberto – ha negato qualsiasi possibilità. “Certo che no”, ha risposto Vittoria di Savoia. Il padre ha fatto sapere che formalmente abdicherà in favore della figlia. Dunque, quando toccherà a Vittoria prendere in mano, anche ufficialmente, le redini del casato, la principessa dovrà impegnarsi sempre di più nelle attività di beneficenza – che l’hanno vista in prima linea, in tempi recenti, in un viaggio umanitario con la Croce Rossa, con cui è giunta ai confini dell’Ucraina, per portare aiuti alle popolazioni colpite dalla guerra – e, in generale, nella rappresentanza della dinastia sabauda. I Savoia La famiglia reale dei Savoia ha avuto un breve regno nella Penisola mediterranea, durato solo dal 1861 al 1946. Poco più di ottant’anni segnati da due guerre mondiali e dall'ascesa e il declino del fascismo, e tre re: - Vittorio Emanuele II - Vittorio Emanuele III - Umberto II Si ricorda spesso anche la figura di Maria José, che è nata come principessa del Belgio e poi è diventata consorte di Umberto di Savoia, una donna forte e colta, ostile al regime fascista e contro la Germania nazista. Lei e Umberto, oltre a Vittorio Emanuele, nonno di Vittoria, hanno avuto due figlie, Maria Gabriella e Maria Pia. Arte, recitazione e moda Attualmente la giovane – nome completo, Vittoria Cristina Adelaide Chiara Maria di Savoia – nata nel dicembre 2003, sta studiando a Parigi arte e imprenditoria. In precedenza ha vissuto anche in Inghilterra. Nella capitale francese, inoltre, Vittoria segue lezioni di recitazione, un percorso che la avvicina alla madre, Clotilde Courau, attrice. Tra i suoi sogni, oltre a dedicarsi a questa passione facendola diventare un vero e proprio mestiere, c’è quello di aprire una propria galleria d’arte. Vittoria è anche un’icona di stile e, tra passerelle e ospitate, frequenta assiduamente le sfilate internazionali. Ha già fatto la modella per diverse maison. Generazione Z Nell’intervista a ‘Yo dona’ Vittoria ha parlato anche della sua generazione, i cosiddetti Zeta, i ragazzi nati tra il 1996 e il 2010. La principessa di casa Savoia ha detto che vuole credere che lei e i suoi coetanei Z siano forti e che lavoreranno tutti insieme per la creazione di un mondo migliore. Come tutti i giovani di oggi, anche Vittoria di Savoia usa e conosce i social, dove riscuote molti consensi. Secondo lei le piattaforme digitali interattive sono strumenti di creatività e di espressione di sé, tuttavia occorre stare attenti a non farsi influenzare troppo, cercando di rimanere autentici. Di sé, inoltre, Vittoria ha detto di aver necessità di imparare e sperimentare sempre cose nuove, è molto curiosa, ama ascoltare musica e ballare. Apprezza molto la lealtà, non sopporta l’arroganza. L’Italia Anche se è nata e cresciuta in Svizzera e continua a trascorrere molto tempo oltralpe, Vittoria di Savoia continua a mantenere un legame speciale con l’Italia, che considera casa al pari degli altri posti dove ha vissuto per anni. Lo ha sottolineato anche nell’intervista a ‘Yo dona’. La sua famiglia ha una dimora in Umbria. A legarla al nostro Paese sono anche la cultura, l’arte, la gastronomia. Inoltre il suo affetto per l’Italia deriva anche da importanti prime volte: “Lì ho imparato a camminare. Sempre lì ho nuotato da sola per la prima volta”.
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personal-reporter · 6 months
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Tradizioni d’Eurasia a Torino
La mostra Tradizioni d’Eurasia, allestita fino al 1 settembre 2024 al  Museo d’Arte Orientale di Torino, illustra gli scambi culturali avvenuti tra Asia ed Europa nel corso di duemila anni di storia con una selezione di manufatti sul ruolo cruciale svolto dall’Asia centrale nella creazione e nella trasmissione di idee e del mar Mediterraneo come il territorio catalizzatore di esplorazioni e contatti, dove i continenti convergono e le espressioni artistiche si confrontano. La mostra è suddivisa in aree tematiche con una particolare attenzione al colore,  blu, rosso e oro,  e alla materia, come ceramica, tessuti, metalli, carta e pigmenti coloranti.  Lungo il percorso i visitatori possono  ammirare tra l’altro splendide sete provenienti dall’antica regione della Sogdiana, in Asia Centrale, snodo di vie carovaniere, ceramiche bianche e blu prodotte tra il Golfo Persico e la Cina, una raffinata selezione di panni tartaric , preziose stoffe d’oro e di seta del XIII secolo prodotte tra Iran e Cina durante la dominazione mongola, ammirate dall’aristocrazia medievale e dall’alto clero d’Europa, rari esemplari di tiraz (Egitto, X secolo), tessuti con iscrizioni ricamate che evidenziano l’importanza della calligrafia in ambito islamico, e una serie di bruciaprofumi zoomorfi in metallo (Iran, IX-XIII secolo), sulla centralità delle essenze nelle società islamiche medievali. Il progetto si avvale di prestiti provenienti da importanti collezioni e istituzioni italiane, che sottolineano e valorizzano la presenza sul territorio nazionale di una storia multiculturale condivisa: accanto a oggetti dell’Asia Centrale della collezione del Mao ci sono tessuti, ceramiche e miniature raramente esposti della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, metallistica khorasanica della Aron Collection e importanti prestiti dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, dalla Chiesa di San Domenico di Perugia, dal Museo delle Civiltà di Roma, dalla Galleria Sabauda – Musei Reali e da Palazzo Madama di Torino. La mostra si trasformerà gradualmente nel corso dell’anno attraverso l’arrivo di diverse opere e l’introduzione di nuove tematiche e stimoli, oltre a una serie di conferenze e da un public program musicale e performativo. Come già accaduto per i progetti espositivi del Mao, anche questa mostra  propone un dialogo tra opere antiche e contemporanee, attraverso l’installazione dell’artista internazionale Yto Barrada, in collaborazione con la Fondazione Merz, dove l’artista realizzerà una mostra personale nell’autunno 2024. Grazie alla convenzione con L’Istituto dei Sordi di Torino, i contenuti della mostra saranno disponibili nella Lingua dei Segni italiana e in versione audio. Read the full article
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edisonblog · 6 months
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Hans Memling was a renowned Early Netherlandish painter, active in the late 15th century. He was born around 1430-1440, likely in Germany, but he spent the majority of his career working in Bruges, a prominent city in Flanders (now part of Belgium). Memling is known for his exquisite religious paintings, portraits, and altarpieces.
He trained in the artistic workshop of Rogier van der Weyden, a significant Flemish painter of the time. Memling's style was influenced by van der Weyden but evolved to have its own distinct characteristics, showcasing a remarkable attention to detail, exquisite color palette, and a serene, graceful approach to religious subject matter.
Some of his most famous works include the "Reliquary of St. Ursula" in the Hospital of St. John in Bruges and the "Triptych of the Madonna" at the Galleria Sabauda in Turin, Italy. His religious paintings often feature richly detailed landscapes, intricate architectural elements, and delicate, emotive figures.
Memling's portraits were also highly esteemed. He had a unique ability to capture the individuality and character of his sitters. His compositions often featured subjects in three-quarter view against plain backgrounds, allowing for an intense focus on the subject's facial features and expressions.
Throughout his career, Memling gained recognition for his technical mastery and his ability to infuse spirituality and humanism into his works. His art continues to be admired for its beauty, symbolism, and the emotional depth conveyed in his depictions.
edisonmariotti @edison
.br
Hans Memling foi um renomado pintor holandês antigo, ativo no final do século XV. Ele nasceu por volta de 1430-1440, provavelmente na Alemanha, mas passou a maior parte de sua carreira trabalhando em Bruges, uma cidade proeminente na Flandres (agora parte da Bélgica). Memling é conhecido por suas requintadas pinturas religiosas, retratos e retábulos.
Formou-se na oficina artística de Rogier van der Weyden, um importante pintor flamengo da época. O estilo de Memling foi influenciado por van der Weyden, mas evoluiu para ter características próprias e distintas, apresentando uma atenção notável aos detalhes, uma paleta de cores requintada e uma abordagem serena e graciosa de assuntos religiosos.
Algumas de suas obras mais famosas incluem o "Relicário de Santa Úrsula" no Hospital de São João em Bruges e o "Tríptico de Nossa Senhora" na Galleria Sabauda em Torino, Itália. Suas pinturas religiosas costumam apresentar paisagens ricamente detalhadas, elementos arquitetônicos intrincados e figuras delicadas e emotivas.
Os retratos de Memling também foram muito apreciados. Ele tinha uma habilidade única de capturar a individualidade e o caráter de seus modelos. Suas composições frequentemente apresentavam temas em visão de três quartos contra fundos simples, permitindo um foco intenso nas características e expressões faciais do sujeito.
Ao longo de sua carreira, Memling ganhou reconhecimento por seu domínio técnico e sua capacidade de infundir espiritualidade e humanismo em suas obras. Sua arte continua a ser admirada por sua beleza, simbolismo e profundidade emocional transmitida em suas representações. @edisonblog
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Gran ballo della Venaria Reale con un ramo d'ulivo per la pace
Un ramo d’ulivo che le venti giovani debuttanti terranno tra le mani accompagnate dagli aspiranti guardiamarina sarà il simbolo della pace per l’apertura della Galleria grande della reggia sabauda, sulla 27/a edizione del Gran ballo della Venaria Reale (Torino).     Durante la serata di charity, sabato 28 ottobre, l’evento Vienna sul Lago, progetto di formazione, cultura e solidarietà, vuole così…
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artesplorando · 11 months
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Galleria Sabauda Torino
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motolesechloe · 1 year
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Galleria sabauda, Torino
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oubliettemagazine · 1 year
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Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria: una mostra sul pittore olandese, sino al 16 aprile 2023, Torino
Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria: una mostra sul pittore olandese, sino al 16 aprile 2023, Torino
La Galleria Sabauda di Torino, a pochi giorni dalla presentazione del nuovo allestimento della preziosa Collezione Gualino, inaugura una mostra temporanea, visitabile dal 14 dicembre 2022 al 16 aprile 2023, dedicata a Rembrandt, il più grande pittore e incisore olandese di tutti i tempi: “Rembrandt incontra Rembrandt. Dialoghi in Galleria”. Rembrandt incontra Rembrandt – Torino La mostra è a cura…
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history-of-fashion · 6 months
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ab. 1647 Attr. to Louis Ferdinand Elle the Elder - Anne Marie Louise d'Orléans, Duchess of Montpensier
(Galleria Sabauda, Turin)
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imwd2030 · 2 years
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Delighted that you’re all warming up to celebrate the 8th #IMWD2022 on October 20 😘🥰🥊 Repost @museirealitorino : Vi siete persi Fantasmi e altri misteri. Fumetti in mostra?!? Non disperate! Avete tempo fino a domenica 11 settembre per visitare l'esposizione allestita nello Spazio Scoperte della Galleria Sabauda, al secondo piano. ⏰ Curata da Mattia Morandi, Chiara Palmieri e Simona Cardinali, la mostra si ispira al fumetto di Lorena Canottiere “Io più fanciullo non sono”, ambientato proprio nei Musei Reali, e che vede come protagonista il principe Eugenio di Savoia-Soissons. Il “filosofo guerriero”, come lo definì Rousseau, e colto collezionista d’arte, che contribuì ad arricchire le stanze dei Musei Reali. 👻 A noi dell'Ufficio Comunicazione la mostra è piaciuta tanto, non mancate e accorrete numerosi, vi aspettiamo! 😉 L’ingresso è compreso nel biglietto di visita del museo, gratuito per gli under 18 ed euro 2 per chi ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni. _ #museirealitorino @fumettineimusei @mic_italia @museitaliani #torino #comics #fumettineimusei #fumetto #nonaarte #graphicnovel #art #contemporaryart @mattiandi https://www.instagram.com/p/CiNSP0VsQ5q/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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