Tumgik
#Edizioni Medusa
edizionimedusa · 10 months
Text
Tumblr media
Il romanzo di Zola interroga profondamente i cristiani. Ben oltre le sue qualità narrative. Molte tesi esplicite, se vogliamo datate. Ma la questione centrale rimane quella della salvezza e dell'intervento divino nella storia collettiva dell'uomo e in quella individuale degli uomini. Da lì non si sfugge, ma soprattutto non ci si può allontanare dalle contraddizioni che la soluzione positivista solleva. Nella recensione di «Lourdes» oggi su “Avvenire”.
Di Zola edizioni Medusa ha pubblicato “Viaggio a Lourdes” e “Il dottor Pascal”, acquistabili sul sito Edizioni Medusa: https://www.medusa-mcedizioni.com
9 notes · View notes
itisanage · 1 year
Text
Un libro, breve, ma sempre un libro. È del grande sociologo Norbert Elias. Lo abbiamo pubblicato, come Edizioni Medusa, nel 2010. Curato da Martino Doni. L’illusione del quotidiano. Sociologia con le scarpe slacciate. Questioni di metodo sociologico. Ma non solo. Elias passeggia a Torremolinos, una cittadina andalusa. Ha le scarpe slacciate. Le donne del posto che incontra lo guardano di sottecchi. Alla fine glielo fanno notare con cortesia e partecipazione. Non sia mai che un loro ospite di riguardo inciampi! Il giorno dopo passeggia nuovamente, ma sul corso principale, folto di turisti, e nessuno si occupa dei lacci delle sue scarpe nuovamente penzolanti.
È l’occasione per Elias di ripensare alla distinzione tra Gemeinschaft e Gesellschaft, vale a dire tra comunità e società. Nella prima ci si prende più cura degli altri, nella seconda meno. Elias ripeté l’esperimento in altri luoghi dell’Europa, riscontrando atteggiamenti sempre diversi e fortemente differenziati tra le due polarità, quella dell’indifferenza e quella della sollecitudine. Per non parlare della commiserazione e della compassione. Contano, nell’estensione dell’esperimento, i caratteri nazionali, la dimensione degli ambienti ecc.
Molti dei nostri discorsi si dispongono nella differenza sperimentata da Elias. Ci stanno bene nello spazio aperto delle due categorie che, osservo, potrebbero benissimo considerarsi di comodo, vale a dire utili ad imbastire giudizi sulle caratteristiche salienti del nostro vivere in comune. La maggior parte delle utopie politiche, ma pure solo delle enunciazioni programmatiche, si nutrono di questa differenza, l’hanno alimentata e, spesso, approfondita, scavando un solco incolmabile tra l’aspirazione alla Gemeinschaft e la degradata e degradante Gesellschaft.
Pare oggi del tutto verosimile l’ipotesi concreta di uno spazio sempre più stretto e impraticabile tra le due. Il discorso politico-sociale è sempre e solo in cerca di come distribuire tra i due poli i fenomeni e le aspettative. Si gioca all’annullamento reciproco. E se avessimo bisogno di entrambi?
7 notes · View notes
pastrufazio · 1 year
Text
Traggo dal Charles Péguy de Il portico del mistero della seconda virtù, un testo il cui tratto stilistico, è una salmodia – fa venire in mente, in tutt’altro ambiente culturale e storico, Kaddish di Allen Ginsberg – l’invito a pensare “al tempo che non sarà più il nostro tempo”.
Péguy descrive la serenità del padre che appresta i figli a vivere il tempo in cui lui non ci sarà più. Il tempo in cui vivranno i nostri figli non sarà più il nostro. Ma il tempo per molti di noi non è già più nostro. Non abbiamo più il tempo. Ce l’hanno sottratto o, se vogliamo, siamo stati noi stessi a sottrarcelo vicendevolmente, con i nostri giochi di specchi. Con difficoltà, però, riuscivamo ancora a pensarlo, quel tempo futuro in cui noi non ci saremo – c’era anche una canzone a ricordarcelo, quando le canzoni accoglievano ancora un po’ gli umori di una poetica popolari ormai cancellata.
Con l’incedere inesorabile, tetragono, folle, della guerra, con l’ombra della possibile morte termica dell’uomo, della sua carnalità, è stato sottratta la possibilità stessa di pensare il tempo che non sarà più il nostro.
P.S. Il portico del mistero della seconda virtù, di Charles Péguy è stato pubblicato nella traduzione e cura di Giuliano Vigini da Edizioni Medusa nel 2014.
4 notes · View notes
susieporta · 1 year
Text
Dove sono io ora che ho bisogno di me
dove sono andato tutto a un tratto
sono così solo qui senza me
dimmi ti prego che cosa ho fatto.
Un tempo facevo quasi tutto assieme
passeggiavo mano nella mano
condividevo tutta la mia vita con me
rispondevo ad ogni mio richiamo.
Dimmi che ritornerò domani
terrò le braccia spalancate per me
dimmi che non mi lascerò mai più
il mio posto è qui accanto a me.
Forse mi sono solo perso
come si perde l’ombrello o la chiave
così fino al giorno in cui mi capiterò a tiro
ecco una poesia solo per me.
Roger McGough
da Eclissi quotidiane. Poesie scelte 1967-2002. A cura di Franco Nasi, Edizioni Medusa, 2004
15 notes · View notes
fashionbooksmilano · 10 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Himalaya Sentieri di luce nella Grande Montagna
Mariangela Corbetta -Denis Kleiser
Medusa Edizioni, Milano 2007, 168 pagine, 31 x 22,5 cm, ISBN 978-8876981388
euro 25,00
email if you want to buy [email protected]
Questo libro è ciò che resta di due lunghi viaggi in India e in Nepal. Il filo conduttore è quello della montagna e della luce. La montagna qui anche intesa come montagna archetipica, simbolo di elevazione e di purezza. La luce, indispensabile alleata del fotografo, ed eccezionalmente vivida su queste terre estreme, evoca anche simbolicamente, attraverso lo scritto, l'umana aspirazione alla bellezza e la ricerca interiore. I testi, che fanno eco alle fotografie e ai disegni, parlano di atmosfere, di momenti vissuti, di incontri e di personaggi particolari, di feste e di riti religiosi. Essendo estratti da un taccuino di viaggio, gli scritti restano essenzialmente l'espressione di una percezione soggettiva e intimistica della realtà. La "parola" non racconta in modo lineare e descrittivo la totalità del vissuto, ma si sofferma, al pari delle immagini, su quei momenti più densi di significato, di emozione e di bellezza, che sono l'essenza stessa del viaggio.
28/06/23
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:@fashionbooksmi
instagram:         fashionbooksmilano
                         designbooksmilano
tumblr:               fashionbooksmilano
                         designbooksmilano
6 notes · View notes
lamilanomagazine · 13 days
Text
Bari, torna la "Deejay Ten" per il secondo appuntamento del 2024 della corsa non agonistica
Tumblr media
Bari, torna la "Deejay Ten" per il secondo appuntamento del 2024 della corsa non agonistica.  Dopo la prima tappa a Torino, l'edizione 2024 della "Deejay Ten" arriva a Bari: domenica 21 aprile il capoluogo pugliese, infatti, accoglierà una delle corse non competitive più famose d'Italia, nata nel 2005 a Milano da un'idea di Linus e che nel corso delle sue 19 edizioni ha coinvolto centinaia di migliaia di persone. Un appuntamento aperto a tutti, persone di ogni età e capacità atletica, che potranno partecipare seguendo due percorsi differenti, da 10 e 5 km (il primo rivolto a coloro i quali abbiano compiuto 16 anni, il secondo accessibile a chiunque), per una domenica da vivere insieme agli speaker della radio. I runners indosseranno la maglia firmata Radio Deejay color salvia per la 10 km e color ciclamino per la 5 km. Oltre a Linus, che darà il via alla corsa, alla Deejay Ten di Bari saranno presenti anche alcune delle voci più amate del mondo Deejay, come Matteo Curti, Vic, Wad, il Trio Medusa, La Vale e Diego Passoni. È possibile iscriversi all'evento, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bari, sul sito https://deejayten.deejay.it/ La partenza è prevista alle ore 9.30 da corso Vittorio Emanuele: da qui entrambi i percorsi si dirigeranno verso corso Vittorio Veneto, costeggiando il castello Svevo di Bari, fino al giro di boa in corrispondenza di via Brigata Regina per il percorso da 5 km e di largo Colonnello F. Trizio per quello da 10 km. I corridori torneranno quindi su corso Vittorio Veneto per ripercorrerlo a ritroso, circumnavigando Bari Vecchia ad anello attraverso corso Antonio De Tullio e lungomare Imperatore Augusto, fino a piazza IV Novembre e piazza del Ferrarese, dove terminerà il percorso più breve. Quello da 10 km, invece, proseguirà su lungomare Araldo di Crollalanza, piazza Armando Diaz, lungomare Nazario Sauro e lungomare Armando Perotti, fino a corso Trieste per poi dirigersi verso il traguardo coincidente con la partenza.  Nel Deejay Village, allestito in piazza Della Libertà, sarà possibile richiedere informazioni e ritirare pettorale e maglia nelle giornate di sabato 20 aprile (dalle ore 10 alle ore 19) e domenica 21 aprile (dalle ore 7 alle ore 9), ma anche assistere ai momenti di intrattenimento con gli speaker della radio, prepararsi alla corsa a ritmo di musica con il riscaldamento muscolare proposto dal palco centrale e partecipare alle svariate attività offerte agli stand degli sponsor. La partecipazione all'evento ha un costo di € 15 (per tutti i partecipanti alla 10 km e per tutti i partecipanti alla 5 km, con età superiore ai 13 anni) e € 10 (per i bambini fino ai 12 anni partecipanti alla 5km ufficiale) e comprende: sacca con t-shirt ufficiale, pettorale, rilevamento cronometrico con chip, assicurazione RC, medaglia di partecipazione, sacca ristoro al traguardo. IL PERCORSO  Il percorso da 10 km: corso Vittorio Emanuele II/altezza traversa via Sparano da Bari direzione piazza Garibaldi (PARTENZA), via G. Latilla, via S. Francesco D'Assisi, piazza G. Massari, corso Vittorio Veneto (km 1-2), corso Vittorio Veneto/traversa Largo Colonnello F. Trizio (giro di boa, ritorno), corso Vittorio Veneto, corso A. De Tullio, lungomare Imperatore Augusto(km 3-4), piazza IV Novembre, lungomare A. di Crollalanza, piazza A. Diaz, lungomare N. Sauro (km 5), lungomare Perotti, corso Trieste (km 6-7)/traversa via A. Ballestrero (giro di boa, ritorno), corso Trieste (km 8), lungomare Perotti, lungomare N. Sauro (km 9), piazza A. Diaz, lungomare A. di Crollalanza, piazza IV Novembre, corso Vittorio Emanuele II/altezza traversa via Sparano da Bari (ARRIVO).   Il percorso da 5 km: corso Vittorio Emanuele II/altezza traversa via Sparano da Bari direzione piazza Garibaldi (PARTENZA), via G. Latilla, via S. Francesco D'Assisi, piazza G. Massari, corso Vittorio Veneto (km 1-2), corso Vittorio Veneto/traversa via Brigata Regina (giro di boa, ritorno), corso Vittorio Veneto (km 3), corso A. De Tullio, lungomare Imperatore Augusto (km 4), piazza IV Novembre, piazza del Ferrarese (ARRIVO).   La Deejay Ten Bari è un evento organizzato grazie alla collaborazione dello sponsor tecnico New Balance; dei main sponsor Fulfil, Koelliker e Reale Mutua Assicurazioni; dei partner sponsor Amadori, Aprilia, Cardioritmon, Cisalfa Sport, Cuore, Dalla Costa, McFit, Powerade, Samsung, San Bernardo, Ventura; delle istituzioni Comune di Bari, Atletica Azzurra e Koass Milano.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
alemicheli76 · 1 year
Text
Il blog presenta "I corteggiatori di Melpomene"di Luigi Siviero,Nives Edizioni. Da non perdere!
Il blog presenta “I corteggiatori di Melpomene”di Luigi Siviero,Nives Edizioni. Da non perdere!
Le fotografie delle Dolomiti di Brenta fanno da cornice a una raccolta di racconti e poesie che hanno come filo conduttore la mitologia, sviluppata in chiave di riflessione sul rapporto fra i miti del passato e la civiltà moderna. Melpomene, Eros, Medusa, Euridice e altri personaggi ereditati dall’antichità rivivono all’interno di rivisitazioni radicali figlie di unosguardo nuovo e…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
mc-edizioni · 2 years
Link
“Doppiozero”, attraverso la tastiera di Marco Ercolani, dedica ai due libri di Antonin Artaud pubblicati da MC Edizioni e Medusa una pagina intensa. L’ombelico dei limbi. Seguito dalla Corrispondenza con Jacques Rivière, e Sono nato dal mio dolore. Lettere dai manicomi 1937-1946, oltre a Galapagos. Le isole alla fine del mondo e altri reportage (reali o immaginari) costituiscono uno straordinario trittico, un’immersione nella profondità della vita e della scrittura di una figura centrale della cultura francese del secolo scorso.
Ai lettori il compito di incrociarla con i temi del nostro presente. Le lettere dai manicomi, ad esempio, oltre alla questione della malattia mentale, affrontano partendo dal vissuto del paziente, gli effetti devastanti dei “trattamenti sanitari obbligatori” e gli esercizi in corpore vili dei medici che consentono ai sani di sfuggire alla morsa della malattia sono attraverso il sacrificio dei loro stessi simili.
0 notes
gregor-samsung · 4 years
Text
“ «Voialtri avete ucciso il “Noi”, lo avete distrutto. Volete proprio sostenere che le masse ancora vi seguono? Altri usurpatori in Europa sostengono la stessa cosa con altrettanto diritto…» Prese un’altra sigaretta e questa volta l’accese da sé, poiché Ivanov non s’era mosso. «Perdona la mia enfasi», riprese, «ma credete proprio d’avere il popolo dietro di voi? Vi sopporta, muto e rassegnato, come sopporta altri in altri Paesi, ma non c’è nessuna rispondenza nel suo profondo. Le masse sono ancora una volta diventate sorde e mute, nel gran silenzio “x” della storia, indifferente come il mare che porta le navi. Ogni luce che passa si riflette sulla sua superficie, ma sotto non v’è che tenebra e silenzio. Molto tempo fa noi animammo quelle profondità, ma questo è finito. In altre parole», fece una pausa e si mise gli occhiali «in quei giorni abbiamo fatto la storia; ora voi fate della politica. La differenza è tutta qui.» Ivanov si buttò indietro sulla poltrona e alitò degli anelli di fumo. «Mi dispiace, ma la differenza non è per me così chiara», disse. «Vorresti avere la cortesia di spiegarmelo?» «Certo», disse Rubasciov. «Un matematico ebbe a dire una volta che l’algebra è la scienza della gente pigra: non si sviluppa “x”, ma si opera come se lo si sapesse. Nel nostro caso “x” rappresenta la massa anonima, il popolo. La politica significa operare con questa “x” senza curarsi della sua vera natura. Fare la storia significa identificare la “x” con ciò che essa rappresenta nell’equazione.» «Grazioso», osservò Ivanov, «ma sfortunatamente piuttosto astratto. Per tornare a cose più tangibili: tu vuoi dire quindi che “noi”, e cioè il Partito e lo Stato, non rappresentiamo più gli interessi della Rivoluzione, delle masse o, se preferisci, il progresso dell’umanità.» «Questa volta hai afferrato perfettamente», disse Rubasciov sorridendo. Ivanov non ricambiò il suo sorriso. «Quando hai elaborato questa opinione?» «A poco a poco, in questi ultimi anni», rispose Rubasciov. «Non potresti essere più preciso? Un anno? Due? Tre anni?» «Questa è una domanda stupida», disse Rubasciov. «A che età sei diventato adulto? A diciassette anni? A diciotto e mezzo? A diciannove?» “
Arthur Koestler, Buio a mezzogiorno, (traduzione dall’inglese di Giorgio Monicelli), A. Mondadori, 2007 (Riedizione commemorativa della collana Medusa - I grandi narratori di ogni Paese, vol. III); pp. 100-01.
NOTA: Il testo fu pubblicato per la prima volta dall’editore londinese Macmillan nel 1940 col titolo Darkness at Noon e tutte le successive edizioni in altri Paesi furono tratte da quella britannica per lo smarrimento del manoscritto originale in tedesco. Nel 2015 Matthias Weßel, dottorando all'Università di Kassell, trovò nei fondi archivistici della Biblioteca di Zurigo un dattiloscritto dell’opera con correzioni risalenti a prima del 1940; questo nuovo testo è ritenuto dai filologi la versione più prossima a quella considerata definitiva dall’autore e da essa è stata tratta una nuova edizione tedesca (Sonnenfinsternis. Roman, Elsinor Verlag, Coesfeld, 2018).
14 notes · View notes
edizionimedusa · 11 months
Photo
Tumblr media
Uno dei titoli di cui Edizioni Medusa va fiera: Gli anni di viaggio di Wilhelm Meister, o i Rinuncianti di Johann Wolfgang Goethe. Finalmente ristampato. La prima edizione, del 2005, a cura di Rosita Copioli, è la prima integrale in lingua italiana.
Se il contesto storico è quello che vede l’esercito napoleonico scorrazzare per l’Europa e oltre, con i risultati che ben sappiamo, ancora maggiori sono gli sconvolgimenti “morali” e materiali della “forma di vita” che anche con Goethe, indubbiamente, la cultura europea comincerà a chiamare occidentale. Agli Entsagenden si susseguiranno, nella letteratura tedesca, salendo su fino a Broch a Mann a Musil uomini e personaggi che dei Rinuncianti se non i cantori saranno gli eredi incerti e claudicanti. Un romanzo, come scrisse Kierkegaard, di una totalità perfetta, un mondo contenuto in uno specchio, il vero e proprio microcosmo.
Se volete leggere non qualcosa, piuttosto volete avere a che fare con qualcuno… ebbene quel qualcuno si chiama, in questo caso Goethe, e la vita del nostro continente vi apparirà più chiara nella sua storia, nella sua decadenza e, anche, nella sua promessa mai mantenuta… Affrettatevi… non ne abbiamo stampate molte…
Per acquistarlo cliccare sull’immagine.
P.S. La copertina è un particolare del Sogno di san Giuseppe di Georges de la Tour.
7 notes · View notes
itisanage · 1 year
Text
Proseguo - sbilenco – la riflessione di ieri. Lo spunto me lo danno le recentissime pagine che Pierre Nora, storico e accademico di Francia, nonché redattore di Gallimard, dedica, nel suo straordinario Une étrange obstination, autobiografia intellettuale, a Michel Foucault. Il libro è stato pubblicato poco prima di Natale in Francia. La fine della sua amicizia con il filosofo – e forse storico, ma Nora ne dubita – proviene dalla percezione, nel 1978 circa, della sua indifferenza alla verità. Senza maiuscola. Foucault è indifferente alla verità, anche a quella relativa; anche a quella che gli storici, ad esempio, cercano di afferrare, fosse solo per la durata di una ricerca o di un libro.
Il trucco di Foucault – e soprattutto della cultura che lo segue – è quello di definire ogni verità come una Verità e quindi, dopo aver dimostrato, più o meno bene, che non è possibile alcuna Verità che superi il vaglio della sua genealogia, passare, apparentemente, a depotenziarle tutte. Il che significa non solo lasciare ogni verità alla mercé di sé stessa, vale a dire senza alcun fondamento; non solo relativizzarle ma, drammaticamente e paradossalmente, metterle nella condizione di doversi affermare e imporre in modi più assoluti ancora che la vecchia e abominevole Verità assoluta. Il relativismo, quando criticato dal punto di vista della Verità, non viene scalfito semplicemente perché la critica non coglie la pretesa assoluta delle verità residue all’autofondamento. Di fronte all’autofondazione ogni verità, soprattutto quando culmina nell’affermarsi del desiderio come verità, non può che considerarsi assoluta. Contrariamente alla vulgata corrente, non può esserci pluralismo nell’ambito di una cultura che considera la verità come autofondata. L’autofondazione è un assoluto, perché rifiuta qualsiasi altra provenienza, qualsiasi altra fondazione che non sia sé stessa.
Pierre Nora descrive in poche pagine – a mio parere indispensabili per la comprensione, dopo tutto ciò che è successo, del nostro presente culturale – l’infinito gioco di specchi nel quale si inviluppa e si accartoccia Foucault nel suo rutilante e acrobatico tentativo di cogliere la “differenza tra la credenza e la verità”, e “la verità della credenza”. Il processo infinito di analisi e denuncia degli artifici, di svelamento dei molteplici sensi che stanno dietro l’apparente monolicità della verità si conclude – secondo Pierre Nora – nell’approfondimento della distanza tra le parole e le cose, a tutto vantaggio delle prime. La cultura egemone, ispirata alla filosofia del sospetto – e che sospetto! che ci sia il nulla e non l’essere! – culmina nel “bisogno accusatore, nella denuncia implacabile, nella volontà di sorvegliare e punire” – paradossale per l’autore del Sorvegliare e punire! Foucault, e la cultura che ne prende spunto, dà l’impressione che non sia tanto ossessionata dalla necessità di “dire il vero”, bensì, di voler “dire il falso”.
Tra le vittime di questa impostazione vi è la Chiesa che non solo non ha avuto, e non ha, gli strumenti, per smontare questa pretesa, ma ha offerto, quasi gaudente, il collo al taglio della propria testa.
P.S. Il tema della verità del credere è stato affrontato da Michel de Certeau in diversi suoi libri [La pratica del credere, Edizioni Medusa 2007]. Il gesuita, molto letto da papa Francesco, rappresenta, forse, il punto più alto dell’influenza di Foucault in seno alla Chiesa cattolica. Discorso da affrontare in profondità e con ben altro spazio che un post su faccia di libro!
1 note · View note
pastrufazio · 23 days
Text
0 notes
circusfans-italia · 4 years
Text
PAGINE DI CIRCO: Antologie sul Clown
Tumblr media
  Ecco un'altra interessante antologia, questa volta di recente pubblicazione, interamente dedicata a un tema specifico, l'arte e la storia del clown: "Tornano i clown - Un'antologia con immagini", Edizioni Medusa, 2017.  Comprende, affiancati da una sessantina di foto e immagini d'epoca, ben quaranta interventi (saggi storici, filosofici, poesie, racconti, aneddoti biografici...) di scrittori, poeti, storici e critici teatrali, artisti. Tra questi cito "solo": Tristan Remy, Alessandro Cervellati, Charles Dickens, Joe Grimaldi, Guillaume Apollinaire, Alfred Jarry, Franz Kafka, Anton Giulio Bragaglia, Giacomino Cireni, Francesco e Alberto e Annie Fratellini, Pierre Etaix, Ramon Gomez de la Serna, Alexander Calder, Grock, Marcel Marceau, Achille e Rolph Zavatta, Jean Starobinski… 
Tumblr media
In realtà la maggior parte di questi interessanti documenti erano già stati pubblicati all'interno di una raccolta antologica ancor più ricca, curata da Mario Verdone, all'interno del volume "I Clown" di Federico Fellini (personalmente conosco l'edizione del 1988, ma la prima, rarissima e oggi quasi introvabile, edizione è del 1970). In questo libro prezioso (che ogni appassionato di clown, circo e cinema dovrebbe avere o almeno sfogliare in qualche biblioteca) figurano anche alcuni scritti inediti, tra cui la bella introduzione del maestro Fellini, alcune ricerche storiche e un interessante "dizionario enciclopedico dei clowns", oltre alla sceneggiatura del film "I clown", i copioni di sette entrate clownesche e tante bellissime foto e illustrazioni, a colori e in bianco e nero. 
Tumblr media
I Clown, edizione 1970
Tumblr media
I Clown, riedizione del 1988
Tumblr media
  Restando in tema, non posso non ricordare un altro imponente volume ("L'anima del circo", a cura di Giancarlo Pretini, Trapezio libri, 1989), che, oltre a una completa bibliografia sul clown e tantissimi documenti, immagini e foto d'epoca, raccoglie tre opere biografiche integrali in italiano: Charles Dickens, "Memorie di Joseph Grimaldi"; Pierre Mariel, "I Fratellini - Storia di tre clowns"; Franco Bernini, "Un clown alla corte dello Zar" (sulla carriera del clown Giacomino, nome d'arte di Giacomo Cireni), seguito da una poesia e alcune lettere da parte dello scrittore russo Aleksandr Kuprin.
Tumblr media
Francesco Farnè  Se questo articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi socials utilizzando i bottoni che trovi qui sotto Read the full article
2 notes · View notes
fashionbooksmilano · 2 years
Photo
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
Himalaya
Sentieri di luce nella Grande Montagna
Mariangela Corbetta - Denis Kleiser
Medusa Edizioni, Milano 2007, 160 pagine, 80 ill. colori, 22 x 31 cm., ISBN  9788876981388
euro 39,00
email if you want to buy [email protected]
Questo libro è ciò che resta di due lunghi viaggi in India e in Nepal. Il filo conduttore è quello della montagna e della luce. La montagna qui anche intesa come montagna archetipica, simbolo di elevazione e di purezza. La luce, indispensabile alleata del fotografo, ed eccezionalmente vivida su queste terre estreme, evoca anche simbolicamente, attraverso lo scritto, l'umana aspirazione alla bellezza e la ricerca interiore. I testi, che fanno eco alle fotografie e ai disegni, parlano di atmosfere, di momenti vissuti, di incontri e di personaggi particolari, di feste e di riti religiosi. Essendo estratti da un taccuino di viaggio, gli scritti restano essenzialmente l'espressione di una percezione soggettiva e intimistica della realtà. La "parola" non racconta in modo lineare e descrittivo la totalità del vissuto, ma si sofferma, al pari delle immagini, su quei momenti più densi di significato, di emozione e di bellezza, che sono l'essenza stessa del viaggio.
02/06/22
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:         @fashionbooksmi
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
10 notes · View notes
lamilanomagazine · 7 months
Text
Domenica 15 ottobre arriva a Milano la Deejay Ten
Tumblr media
Domenica 15 ottobre arriva a Milano la Deejay Ten. Dopo aver conquistato Torino, Bari, Firenze e Napoli, la "Deejay Ten" è pronta per chiudere in bellezza questa edizione 2023 con la grande tappa finale a Milano domenica 15 ottobre. Una mattina all'insegna del divertimento e dello sport con la corsa itinerante non agonistica nata da un'idea di Linus nel 2005 proprio a Milano e che nel corso delle sue 18 edizioni ha coinvolto migliaia di persone.L'evento è realizzato con il patrocinio del Comune di Milano. L'appuntamento è alle ore 9.00 dalla splendida Piazza del Duomo (lato Museo del Novecento Milano/via Marconi), dove dal palchetto adiacente alla partenza, Linus, Nicola Savino, il Trio Medusa, Diego e La Vale, Matteo Curti, Vic e Marisa e Gianluca Gazzoli, daranno il via alla corsa che si snoderà lungo due percorsi differenti da 5 e da 10km (il primo accessibile a chiunque, il secondo rivolto ai superiori di 16 anni). I partecipanti indosseranno rispettivamente per l'occasione la maglia targata Deejay Ten color salvia per la tappa da 5 km e color ciclamino per quella 10 km. Per il percorso più breve da 5 km, superato lo start la fiumana colorata si dirigerà verso via Giuseppe Mengoni per raggiungere la celebre piazza della Scala, proseguirà per Largo Raffaele Mattioli e una volta superata piazza Filippo Meda imboccherà corso Giacomo Matteotti fino a Piazza San Babila; attraverserà l'elegante corso Venezia per poi svoltare da via Senato e, costeggiata la storica Piazza Cavour, proseguirà per via Manzoni fino alla svolta in via Giuseppe Verdi; raggiungerà poi, da via dell'Orso e via Cusani, Largo Cairoli e Foro Buonaparte fino a Piazza Castello e costeggiando Parco Sempione da via Emilio Alemagna e via Molière troverà la sua conclusione nella simbolica Piazza Sempione dominata dalla bellezza dell'Arco Sempione. Per il percorso più lungo da 10 km invece, dopo via Molière i runners imboccheranno viale Pietro e Maria Curie e via XX Settembre per raggiungere piazza della Conciliazione; proseguiranno per via Alberto da Giussano fino a raggiungere piazza Michelangelo Buonarroti da via del Burchiello, imboccheranno successivamente via Tiziano e viale Cassiodoro costeggiando piazza VI Febbraio e arrivando a Largo Domodossola da dove percorreranno corso Sempione fino a svoltare per via  Francesco Melzi d'Eril e fiancheggiando Parco Sempione raggiungeranno il traguardo in via viale Gadio. Nel Deejay Village, posizionato in Piazza Sempione, sarà possibile richiedere informazioni e ritirare pettorale e maglia nelle giornate di venerdì 13 ottobre (dalle ore 15.00 alle ore 19.00), di sabato 14 ottobre (dalle ore 10.00 alle ore 19.00) e domenica 15 ottobre (dalle ore 7.00 alle ore 12.00). Nel corso della giornata di sabato 14 ottobre si alterneranno sul palco del Deejay Village con divertenti siparietti il Trio Medusa e Gazzoli, mentre domenica 15 ottobre prima dell'inizio della corsa Diego e la Vale intratterranno il pubblico con il riscaldamento mattutino a ritmo di musica. La partecipazione all'evento ha un costo di € 20,00 (per tutti i partecipanti alla 10 km), di € 18,00 (per tutti i partecipanti alla 5 km, con età superiore ai 13 anni) e € 10,00 (per i bambini fino ai 12 anni partecipanti alla 5km ufficiale) e, per chi correrà la Deejay Ten, comprende: sacca con t-shirt ufficiale, pettorale, rilevamento cronometrico con chip, assicurazione RC, medaglia di partecipazione, sacca ristoro al traguardo. La tappa della Deejay Ten di Milano sarà un momento importante anche per coloro che non potranno essere presenti fisicamente ma che hanno comunque il desiderio di partecipare grazie al ritorno della tanto attesa My Deejay Ten: un doppio appuntamento che, per festeggiare la tappa numero 43 della corsa di Radio Deejay, offre la possibilità di iscriversi e correre i due percorsi da 5km o da 10km su qualsiasi territorio nazionale o internazionale. I partecipanti alla My Deejay Ten potranno registrare la corsa tra le 00.00 del 15 ottobre e le 24.00 del 22 ottobre 2023 e, una volta ultimata la corsa, potranno caricare dorsale, tempi e chilometri percorsi in una piattaforma che verrà comunicata qualche giorno prima dell'evento via mail. Il pacco gara verrà spedito entro la data dell'evento se l'iscrizione avverrà entro e non oltre le ore 24.00 di domenica 8 ottobre 2023. È possibile iscriversi alla Deejay Ten sul sito www.deejayten.deejay.it.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Photo
Tumblr media
Come lettore (e a volte anche collezionista) non sono fissato con le prime edizioni. Però alcune hanno un indubbio fascino. Tra queste per esempio, a mio gusto, spiccano le due Einaudi di Queneau (con copertina di Miró) e Stevens e quella di Orwell. In particolare, credo che lo stile delle edizioni della Medusa Mondadori abbia avuto pochi eguali in Italia. E voi, ci sono edizioni (anche non prime, ma più recenti) che amate particolarmente per la grafica, il disegno in copertina, i colori, ecc.? È vero che un libro non si dovrebbe giudicare dalla copertina, ma certe copertine attraggono come calamite 🙂 . . . www.seunanottedinvernounlibro.it #libro #libri #libreriaonline #libreria #book #books #bookstagram #seunanottedinvernounlibro #romanzo #libriusati #librirari #instabook #instabooks #bookshop #bookpride #letteratura #narrativa #einaudi #einaudieditore #mondadori #primaedizione #wallacestevens #raymondqueneau #georgeorwell #henryjames #jeanpaulsartre https://www.instagram.com/p/B37VdRlIMh2/?igshid=1epq1rv6ciso8
2 notes · View notes