Tumgik
#American Nervoso
tsubakisanjuro · 1 year
Audio
4 notes · View notes
intotheblackwideopen · 9 months
Text
Tumblr media
Botch - American Nervoso
0 notes
neurasthnia · 7 months
Text
twenty books in spanish, tbr
for when i'm fluent!! most with translations in english.
Sistema Nervoso, Lina Meruane (2021) - Latin American literature professor from Chile, contemporary litfic
Ansibles, perfiladores y otras máquinas de ingenio, Andrea Chapela (2020) - short story collection from a Mexican scifi author, likened to Black Mirror
Nuestra parte de noche, Mariana Enríquez (2019) - very long literary horror novel by incredibly famous Argentine journalist 
Canto yo y la montaña baila, Irene Solà (2019) - translated into Spanish from Castilian by Concha Cardeñoso, contemporary litfic
Las malas, Camila Sosa Villada (2019) - very well rated memoir/autofiction from a trans Argentine author
Humo, Gabriela Alemán (2017) - short litfic set in Paraguay, by Ecuadoran author
La dimensión desconocida, Nona Fernández (2016) - really anything by this Chilean actress/writer; this one is a Pinochet-era historical fiction & v short
Distancia de rescate, Samanta Schweblin (2014) - super short litfic by an Argentinian author based in Germany, loved Fever Dream in English
La ridícula idea de no volver a verte, Rosa Montero (2013) - nonfiction; Spanish author discusses scientist Maria Skłodowska-Curie and through Curie, her own life
Lágrimas en la lluvia, Rosa Montero (2011) - sff trilogy by a Spanish journalist
Los peligros de fumar en la cama, Mariana Enríquez (2009) - short story collection, author noted above
Delirio, Laura Restrepo (2004) - most popular book (maybe) by an award-winning Colombian author; literary fiction
Todos los amores, Carmen Boullosa (1998) - poetry! very popular Mexican author, really open to anything on the backlist this is just inexpensive used online
Olvidado rey Gudú, Ana María Matute (1997) - cult classic, medieval fantasy-ish, award-winning Spanish author
Como agua para chocolate, Laura Esquivel (1989) - v famous novel by v famous Mexican author
Ekomo, María Nsué Angüe (1985) - super short litfic about woman's family, post-colonial Equatoguinean novel; out of print
La casa de los espíritus, Isabelle Allende (1982) - or really anything by her, Chilean author known for magical realism; read in English & didn't particularly love but would be willing to give it another try
Nada, Carmen Laforet (1945) - Spanish author who wrote after the Spanish civil war, v famous novel
Los pazos de Ulloa, Emilia Pardo Bazán (1886) - book one in a family drama literary fiction duology by a famous Galician author, pretty dense compared to the above
La Respuesta, Sor Juana Inés de la Cruz (1691) -  i actually have a bilingual poetry collection from our favorite 17th century feminist Mexican nun; this is an essay defending the right of women to be engaged in intellectual work (& it includes some poems)
bookmarked websites:
Separata Árabe, linked by Arablit
reading challenge Un viaje por la literatura en español
133 notes · View notes
filorunsultra · 7 months
Text
Leadville Trail 100 Run
Nel reportage che scriverò sul viaggio negli Stati Uniti di quest'anno non dirò nulla della mia gara, ma siccome volevo scrivere comunque qualcosa lo faccio qui, almeno per ricordarmi cosa è successo.
Ho passato il giorno prima della gara steso nel bagagliaio della GMC che avevamo noleggiato, ho dormito qualche ora e verso il tramonto abbiamo lasciato il paese e siamo andati a dormire a Turquoise Lake, sul percorso. La mattina la sveglia era dannatamente presto, alle 2:30am perché la gara partiva alle 4:00, il classico orario del cazzo delle gare americane. Abbiamo parcheggiato al liceo, in fondo alla 6th St. e siamo arrivati alla linea di partenza quando era ancora deserta. Un tipo aveva acceso un fuoco sul marciapiede appena fuori casa e se ne stava lì a bere il caffè con un plaid sulle gambe guardando i corridori infreddoliti cercare di scaldarsi. Ho bevuto un caffè nell'unico locale aperto, una gelateria messicana che quel giorno ha chiuso il bilancio di un anno. Nella caffetteria c'era anche Dean Karnazes, che dal vivo sembra anche più scemo che in foto. La partenza è figa, si respira tensione e si sente già puzza di morti ancora prima di partire, ma come col sudore non capisci mai se sei tu o è quello a fianco.
Da Leadville a Hope Pass
È la mia terza 100 miglia ma la cosa non mi dà nessuna fiducia: ho sentito tanto la quota nei giorni precedenti e non sono affatto sicuro di essermi acclimatato. Sono nervoso. Cerco Brent e Natalie ma non li vedo, ascolto l'inno. Poi vedo una nuvola di polvere da sparo, e solo dopo sento il colpo. La prima salita è a un quarto di miglio dalla partenza ma non la sento, ho già fatto 400 metri e mi restano solo 159,6 chilometri di gara. In fondo alla Sesta si volta a sinistra sul Boulevard, poi il gruppo si allunga e si costeggia il lago. Davvero una bomba, cazzo mi sento Anton Krupicka. Sarò in centocinquantesima posizione e va bene così. La aid station di May Queen è una bomba e non sono preparato al volume del tifo. Trovo un gruppetto col mio ritmo e arrivo in controllo ad Outward Bound, con la prima salita della gara alle spalle. Outward Bound è in mezzo alla prateria ed è pieno di gente, non trovo Elisa e perdo un po' di tempo ma sono al 38esimo chilometro in meno di quattro ore di gara quindi cerco di restare tranquillo. Uscito dalla aid station, che è lunghissima, cerco le cuffiette e metto un po' di fottuto country. Inizio ad avere le gambe stanche verso Halfpipe, circa al 45esimo chilometro a memoria. Mi fermo a fare pipì e riparto. C'è un gruppetto di gente che corre bene, due tipi un po’ swag corrono insieme e si danno i cambi: penso che prima o poi salterò ma intanto provo a stargli dietro. In salita camminano lentissimi, poi fanno degli scatti improvvisi, sul tecnico si piantano, ammesso che ce ne sia, sulle discese corribili si lanciano in picchiata: corrono tutti in modo insensato. Passo a Twin Lakes (62km) in meno di sette ore, dopo aver visto i due specchi d'acqua turchesi dominati dalle montagne del Sawatch Range. La aid station è indescrivibile, ricorda Les Contamines a UTMB ma piena di gazebo e di gente che griglia come il giorno del Super Bowl. Mi rifornisco, prendo i bastoncini e lascio le borracce a mano e parto col mio amico francese di cui ho dimenticato il nome verso Hope Pass. Lui è un fottuto francese ma in salita non va molto forte. Il sentiero è più duro di quanto mi aspettassi ma la valle è bellissima e sembrano le Alpi. Sopra alla Timberline ci sono dei Lama e un accampamento di tende su cui rifornirsi. Gli ultimi tornanti fino al passo, che ho visto mille volte nei video, sono massacranti ma arrivo in cima un'ora e mezza dopo aver lasciato Twin Lakes. Ho una fitta sotto alle costole e non riesco a correre in discesa: è un pezzo tecnico, a tutti gli effetti e fanculo a chi dice il contrario. Il versante di Winfield è molto ripido e sebbene siano solo 850 metri di dislivello te li fa maledire tutti. In fondo alla discesa c'è un tratto molto lungo e poco corribile in leggera salita fino al giro di boa e solo qua inizio a incontrare i primi che iniziano a tornare indietro.
Tumblr media
At the top of Hope Pass, 3800m above sea level
Da Winfield ad Half Pipe: scavando nel profondo, quasi
Non vedo Rob Krar, che trovo alla aid station seduto su una roccia a guardare chi passa. Si è ritirato e mi dispiace, glielo dico e lui mi incoraggia. Alla aid station ci sono dei ragazzi e delle ragazze super gentili che portano ai corridori quello di cui hanno bisogno senza farli alzare da dove si trovano. Mi propongono diverse cose ma non ho voglia di niente, così mi alzo, vado in bagno, prendo l'ultima benedizione da Rob Krar e me ne vado. Mi giro per tornare a Leadville dopo 10 ore e mezza. Mi scende una lacrima, ma devo correre ancora 80 chilometri, sono appena a metà, non è finita. Riparto da Wienfield comunque meglio di come ci sono arrivato. Fa caldissimo e il sole dei tremila metri è caldo. Ritorno per la seconda volta alla quota più alta in cui sia mai stato in vita mia nemmeno tre ore dopo averla lasciata: Hope Pass, 3800 dannati metri sul livello del mare. La salita è massacrante, vado lentissimo ma supero tutti e nessuno mi supera. Sono un fottuto europeo dopo tutto, camminare in salita è l'unica cosa che so davvero fare. Su tira vento e sono stanco e c'è Leadville sul fondo, e sembra vicina ma la strada è ancora lunga. Alla fine di questa discesa mi mancheranno soltanto 60 chilometri di strade bianche corribili, e finalmente troverò Lapo, il mio dannato pacer.
In discesa ho i quadricipiti andati e le fitte continuano a torturarmi ma riesco a correre a un ritmo decente. Quando entro a Twin Lakes, in 13 ore e 4 minuti, sono passato in 40esima posizione, ho 12 ore per fare 60 chilometri per avere la fibbia grande, potrei anche camminare fino all'arrivo e probabilmente ce la farei comunque: la gara sta andando dannatamente meglio del previsto, la parte tosta è alle spalle, ma manca sempre una maratona e mezza, e la dannata notte. Elisa è all'inizio della aid station ad aspettarmi e Lapo è pronto a petto nudo, esattamente come l'ultima volta che ci siamo visti, in mezzo al deserto, un anno prima. "Tu non preoccuparti per come mi vesto io, preoccupati di cosa ti devo portare". Gli smollo tutto: zaino, borracce, frontali, bastoncini. Ripartiamo e sulla salita di Mt Elbert riprendiamo quattro persone: in salita vado più di chiunque altro ma restano solo 1000 metri di dislivello, non molti per fare la differenza, insomma, devo correre. Quando inizia la discesa mi ritrovo piantato, non riesco a correre continuativamente e lentamente diventa un'agonia. Lapo mi impone di alternare corsa a camminata e così in qualche modo arriviamo ad Half Pipe. C'è un signore con un cappellino da camionista che va su e giù per il percorso con una bici elettrica. Dice qualcosa, non ricordo cosa ma mi fa sorridere. Poi Lapo mi porta un bicchiere di caffè che mi rimette al mondo. Cristo mi ero dimenticato di quanto è buono. Capisco che il caffè è la chiave per arrivare in fondo, riparto confortato verso Outward Bound, so che è vicino.
Tumblr media
Lapo and me at the Halfpipe aid station, km 115
Da Halfpipe a Leadville: inizia la gara
Siamo immersi nell'oscurità, intuisco la distanza dalla aidstation di Outward Bound, sperduta in mezzo alla prateria. Da qualche miglio corriamo sempre con le solite persone: la seconda donna, il numero 267 e il mio tipo francese. Tutti con relativi pacer, francese escluso. Non stiamo bene ma nessuno ci supera e non superiamo nessuno, ho l'impressione che siamo rimasti soltanto noi in gara. Arriviamo ad Outward Bound e io sembro essermi ripreso. "Ti do tempo fino alla cima di Sugarloaf Pass per convincerti che stai bene" mi ordina Lapo, "da là cambiamo marcia e ti tiro fino all'arrivo". Signorsì, io d'altronde sono lucido ma ho smesso di pensare lasciando a lui anche questo ingrato compito. Non ho mai avuto un pacer e lui non l'ha mai fatto, ma mi trovo bene e insieme formiamo una bella squadra: lui mi parla per tenermi cosciente, io non rispondo ma sono contento di ascoltarlo. Alla aidstation c'è la Eli, chiacchieriamo un po', mi cambio, bevo un altro caffè. Ripartiamo correndo e raggiungiamo in fretta Fish Hatchery e poi l'attacco della salita di Powerline: è dannatamente dritta, una fila di frontali fa intuire dove finisce. Mancano 34 chilometri all'arrivo e inizio ad averne i coglioni pieni, così faccio quello che so fare meglio, finalmente: abbasso la testa e mi metto a sbacchettare. Cristo se sbacchetto: passo uno, due, tre, cinque, dieci atleti. Stacco di qualche metro persino Lapo che resta a una ventina di metri da me. Non avendo nulla da ascoltare inizio a imbambolarmi e gli occhi iniziano a chiudermi, se rallentassi mi arenerei così continuo a spingere: mancano ancora tanti chilometri ma non c'è più nulla per cui salvare le gambe, insomma, è il momento di andare, e al diavolo tutto il resto.
Alla aid station di Sugarolaf c'è un rave party in miniatura: la aid station è avvolta da una nuvola di erba e ci sono musica e luci stroboscopiche. Un tale fa delle bolle di sapone giganti, sarà mezzanotte. Bevo l'ultimo caffè e ripartiamo per l'ultima discesa verso Mayqueen. In discesa ho ancora male ai quadricipiti ma Lapo mi costringe a correre. Quando il sentiero diventa più tecnico ritrovo la gioia di correre in discesa e supero qualche altro atleta incartato tra le radici: sono davvero degli incapaci. Entriamo alla aid station di May Queen e Lapo mi precede di un po'. Quando arrivo al ristoro non mi siedo, ho voglia di ripartire. C'è una lavagnetta bianca appoggiata per terra con sopra scritti dei nomi. Chiedo alla ragazza cosa siano e lei mi dice che sono i passaggi. Solo quelli? Faccio un rapido conto e sono in 26esima posizione: non sono mai stato così davanti in una 100 miglia. Vedo la lavagnetta e mi ricordo che sono in gara, che per una volta potrei anche provare a fare qualcosa di meglio che correre contro me stesso e cercare di superare attivamente qualcuno. Ringrazio e riparto, Lapo mi sta dietro, io imposto un ritmo attorno ai 5' al chilometro, dopo 120 chilometri di corsa per me è un ritmo incredibile. Non ho più male, sono caldo, se mi fermo muoio. Corro. Il sentiero di Turquoise Lake è al buio come la prima volta che ci sono passato, non c'è niente da guardare, tanto vale correre e correre ancora. Corro e a un certo punto mi accorgo che dietro di me Lapo è scomparso. Cazzo. Non ho acqua, la frontale si sta scaricando e mi mancano 15 chilometri. Nel frattempo supero due persone, chiedo una borraccia a una, una frontale all'altra. Continuo a correre. I chilometri passano, il tempo vola. 14, 13, 12. Passo il campground in cui ho dormito la notte precedente, imbocco il Boulevard, trovo il mio amico francese che cammina a bordo strada, gli dico di seguirmi ma mi dice di andare. Continuo a correre. Quando imbocco il Boulevard, a 5 chilometri dall'arrivo, c'è una fila di cartelli a bordo strada, a una distanza precisa uno dall'altro, che riportano i nomi dei vincitori della gara dal 1983 ad oggi: sei stanco sai ancora fare i conti e sai anche che prima di arrivare di quei dannati cartelli dovrai superarne 39. Così inizio a contarli, trovo davanti a me un ultimo corridore, lo supero accelerando: corro in salita, corro sul Boulevard, tre chilometri prima di finire Leadville Trail 100 Run. Sono sulla 6th, vedo l'arco d'arrivo, delle persone che applaudono. Gli ultimi metri sono in salita, fanno male, ma io sto bene: sono sempre stato bene. Spengo l'orologio. Marilee mi abbraccia, mi dà una medaglia, Ken appoggia il fucile, mi abbraccia anche lui. Mi siedo sotto all'arco di arrivo, insieme a loro, resto lì per un po'. Poi arriva Lapo, arriva Elisa. Bevo una cioccolata, prendo la dannata fibbia, poi andiamo a dormire, è stata una lunga giornata, ma, in fondo, non è poi stata così lunga.
Tumblr media
7 notes · View notes
mezzopieno-news · 2 years
Text
LA NUOVA CURA PER IL MAL DI SCHIENA CRONICO FUNZIONA
Tumblr media
Un nuovo trattamento incentrato sulla riqualificazione del modo in cui la schiena e il cervello comunicano è stato scoperto da un gruppo di ricercatori australiani ed ha mostrato di essere efficace per le persone affette da mal di schiena cronico, una delle patologie più invalidanti tra la popolazione mondiale.
La nuova terapia è denominata Riqualificazione sensomotoria e modifica il modo in cui le persone gestiscono il proprio corpo nel contesto del dolore, come elaborano le informazioni sensoriali dalla schiena e come si muovono durante le loro attività. Il nuovo trattamento sfida i trattamenti tradizionali per il mal di schiena cronico, come i farmaci e la manipolazione spinale, le iniezioni, la chirurgia e gli stimolatori, considerando il mal di schiena come un problema del sistema nervoso piuttosto che un problema ai dischi, alle ossa o ai muscoli. “Questo trattamento che include metodi educativi appositi e riqualificazione sensomotoria, mira a correggere la disfunzione che ora sappiamo essere coinvolta nella maggior parte del mal di schiena cronico e a produrre un cambiamento all’interno del sistema nervoso” spiega il professor Lorimer Moseley dell’Università del South Australia.
“Quello che abbiamo osservato è un effetto clinicamente significativo sull’intensità del dolore. Le persone riferiscono che la loro schiena va meglio, gli effetti si mantengono nel tempo e molte persone sono completamente guarite. Pochissimi trattamenti per la lombalgia mostrano benefici a lungo termine ma i partecipanti allo studio hanno riportato un miglioramento della qualità della vita anche un anno dopo” dichiara il professor James McAuley dell’University of New South Wales.
____________________
Fonte: Journal of American Medical Association
Tumblr media
VERIFICATO ALLA FONTE | Guarda il protocollo di Fact checking delle notizie di Mezzopieno
 BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO | Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali
Tumblr media
Se trovi utile il nostro lavoro e credi nel principio del giornalismo costruttivo non-profit | sostieni Mezzopieno
4 notes · View notes
lordscrytoo · 2 years
Text
Jasper Falcone. Origem: Wikipédia, a enciclopédia livre.
Jasper Wright nasceu em Nápoles, Itália. A criação do menino fora bem complicada, não em relação a problemas financeiros ou familiares mas no quesito estabilidade emocional, onde muito lhe faltava. Desde a perda precoce de sua mãe causar problemas se tornou sua segunda natureza. Ele cresceu como uma tempestade, escondido dentre as paredes luxuosas da mansão Falcone. Embora tivesse o mundo ao seu alcance, nada nunca era o suficiente. Queria agarrar, abraçar, apertar, consumir, mutilar, cravar os dentes e sacudir o mundo como um cachorro raivoso. Sempre eram contratadas as melhores babás e matriculado em cursos extracurriculares, para que de algum jeito, o tempo e, a falta de atenção, fossem preenchidos de alguma maneira. Acostumado a ver o pai conseguir tudo o que quer, Jasper também herdou a mania de ser mulherengo e mimado mas apesar da fachada de bad-boy, ele é uma pessoa atenciosa, engraçada e um irmão super protetor para com seu irmão mais novo, Kaleb. Com cheiro de fumaça de cigarro em suas roupas e coberto com uma colônia cara ele sempre se perguntava por que se sentia entediado - afinal tem tanto, chegou tão longe e mesmo tendo realizado todos os seus objetivos aquilo não lhe parecia o suficiente. Entretanto, cresceu e tornou-se um homem idealista de opiniões fortes e um senso de justiça inabalável. Dono de uma personalidade cativante e bondosa. Aquele que está sempre ostentando seu humor ácido e piadas inapropriadas. Criativo, convicto, sensível e compassivo são adjetivos que o descrevem bem. Apaixonado por desenho, pintura e música. O corpo tatuado e mãos sujas de poliuretano, colorindo e esboçando seus demônios em quadros impecáveis.
Carreira e Fortuna. A grande fortuna do rapaz se deu através da Purgatory Consolidations Holdings Inc, uma empresa privada que investe em setores distintos e tem como subsidiárias principais a Automaker Gatz, Purgatory Tattoo Studio, Jaguar, Land Rover, Bentley, Cisco System, Tencent dentre outras. Avaliada em 1 bilhão de dólares, a Purgatory Consolidations Holdings Inc é um importante conglomerado de empresas. A sua sede encontra-se em Madrid, Espanha e é composto por dezenas de empresas que atuam no ramo automobilístico, moda, marketing, tecnologia e principalmente investindo em microempreendedores individuais. Jasper inicialmente estudou medicina mas depois foi treinado como biólogo de células cancerígenas, especializando-se posteriormente em biologia evolutiva, neurociência clínica e replicação celular. Tornou-se membro da Royal Society. Seu laboratório trabalha principalmente na biologia regenerativa de progenitores adultos do sistema nervoso central, como eles respondem a lesões e os mecanismos pelos quais dão origem a novos oligodendrócitos formadores de mielina. Seu trabalho recente desenvolveu e aplicou a teoria estatística para prever e quantificar a variação em loci genéticos entre indivíduos e entre populações. Seus métodos são usados em várias disciplinas para caracterizar a estrutura de populações naturais, interpretar perfis forenses de DNA correspondentes e localizar genes de doenças. Leciona na universidade das Índias Ocidentais e é palestrante ativo na American University of the Caribbean, AUC.
Vida pessoal. Aos 18 anos casou-se pela primeira vez e teve suas quatro primeiras filhas: Esther, Jade, Katniss e Lizzie. Após oito anos em um relacionamento conturbado o divórcio foi anunciado. Tornou-se pai novamente aos 44 anos quando o caçula Vincent veio ao mundo, fruto de um envolvimento momentâneo. Em 2022 adotou oficialmente Lizzie e Aiden, filhos biológicos de sua atual parceira. Atualmente vive em uma ilha particular no caribe com sua namorada e as três crianças.
3 notes · View notes
whoshotthefrog · 8 months
Text
Tumblr media
Botch - American Nervoso: Clear with Blue Splatter
0 notes
koutroularis · 10 months
Text
Mulher sofre ataque nervoso e exige sair do avião gritando que viu um passageiro que não era real
Uma mulher foi filmada enquanto estava em um avião protagonizando uma cena constrangedora e inusitada em um voo da American Airlines em Dallas, nos Estados Unidos. não é real.” O colapso nervoso de uma mulher foi capturado em vídeo enquanto ela pedia freneticamente para sair de um avião e afirmava que um passageiro na parte de trás da aeronave “não era real”. Imagens compartilhadas na noite de…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
filmes-online-facil · 2 years
Text
Assistir Filme Tudo pela Fama Online fácil
Assistir Filme Tudo pela Fama Online Fácil é só aqui: https://filmesonlinefacil.com/filme/tudo-pela-fama/
Tudo pela Fama - Filmes Online Fácil
Na manhã de sua reeleição, o Presidente (Dennis Quaid) decide ler o jornal pela primeira vez em quatro anos. Isso começa a levá-lo por um caminho nunca antes trilhado. Ele começa a ler obsessivamente, reexaminando sua visão preto e branco do mundo. Assustado pelo aparente colapso nervoso do presidente, seu Chefe de Equipe (Willem Dafoe) o coloca de volta sob as luzes, colocando-o como jurado no programa de maior audiência (e o preferido do presidente) chamado American Dreamz . Os Estudos Unidos parece não enjoar de American Dreamz, apresentado por Martin Tweed (Hugh Grant), sempre a procura pela próxima celebridade do momento. Sua última safra do programa incluem Sally (Mandy Moore), um amor de pessoa e devota ao seu namorado drogado (Chris Klein), e Omer, uma recente imigrante do Sul da Califórnia.
0 notes
chorusfm · 1 year
Text
Albums in Stores – Mar. 24th, 2023
If you hit read more you can see all the releases we have in our calendar for the week. Hit the comments to access our forums and talk about what came out today, what albums you picked up, and to make mention of anything we may have missed. 6LACK – Since I Have A LoverA Road To Damascus – Darker PlacesAcid King – Beyond VisionAdam Spry – Slightly Off KilterAngerot – The Profound RecreantArooj Aftab, Vijay Iyer and Shahzad – Love In ExileAugust Burns Red – Death BelowBabymetal – The Other OneBasil’s Kite – Shooting TsarsBehemoth – Grom (Reissue)Benny Sings – Young HeartsBlack Country, New Road – Live At Bush HallBotch – American Nervoso (25th Anniversary Reissue)Caroline Rose – The Art Of ForgettingdiscussCodefendants – This Is Crime WaveCruachan – The Living And The DeadDanny Brown & JPEGMAFIA – Scaring The HoesDawn Ray’d – To Know The LightDepeche Mode – Memento MoriElectric Callboy – TEKKNO (Tour Edition)Ellie Goulding – Higher Than HeavenEndless, Nameless – Living WithoutExploring Birdsong – Dancing In The Face Of DangerFall Out Boy – So Much (For) StardustdiscussForty Feet Tall – Tunnel VisionGatekeeper – From Western ShoresIhsahn – Fascination Street SessionsJimin – FACEKate Davis – Fish BowlKeep Of Kalessin – KatharsisKele – The Flames Pt. 2Lana Del Rey – Did You Know That There’s A Tunnel Under Ocean BlvddiscussLille Venn – Whatever, TogetherLiturgy – 93696MIIRRORS – Motion And PictureMarianas Rest – AuerMasters Of The Revels – Alone In The UniverseMeg Myers – TZIAMorass Of Molasses – End All We KnowMy Favourite Nemesis – EidolonNe Obliviscaris – ExulNick Llerandi – Noe II: The ShrikeNobel Rot – Heavenly Bodies, Repetition, ControlOTTTO – Life Is A GameOv Sulfur – The Burden Ov FaithPitou – Big TearPurling Hiss – Drag On GirardSaxon – More InspirationsSecret Machines – The Moth, The Lizard, And The Secret MachinesSemaphore – I Need A Reason To StayShores Of Null – The Loss Of BeautySoftcult – See You In The DarkSpaceships – RuinsSubway To Sally – HimmelfahrtThe Bouncing Souls – Ten Stories HighThe HIRS Collective – We’re Still HereThe Natural Lines – The Natural LinesThe Rhubarb – Symptom Of FailureThe Silversound – The SilversoundVoid Of Light – EnshroudWAIVER – Eyes Wide OpenWhore Of Bethlehem – Ritual Of HomicideWillie J Healey – BunnyYves Tumor – Praise A Lord Who Chews But Which Does Not Consume; (Or Simply, Hot Between Worlds) --- Thanks to helloiamzach for providing additional contributions to this week’s list. You can check out and support his weekly music podcast It’s Not A Phase or follow him on his socials. --- Please consider becoming a member so we can keep bringing you stories like this one. ◎ https://chorus.fm/albums-in-stores-today/albums-in-stores-mar-24th-2023/
0 notes
archiced · 1 year
Photo
Tumblr media
Botch - American Nervoso - Limited Edition on Silver in Blue vinyl (? ex) #botch #americannervoso #sargenthouse #posthardcore #metalrecords #vinyl #vinyllove #vinyllovers #vinyladdict #musiconvinyl #vinylgeek #vinylporn #vinylclub #vinylcollector #vinylgram #vinylcommunity #vinylrecords #vinylcollective #vinyligclub #33rpm #45rpm #vinyloftheday #vinyllover #recordcollection #vinylcollection #vinyljunkie #instavinyl #igvinylclub #nowspinning @botch_band @sargenthouse @evil_greed https://www.instagram.com/p/CpnSPoxt6LC/?igshid=NGJjMDIxMWI=
0 notes
prettyinnoise · 1 year
Text
Botch – American Nervoso (25th Anniversary) (col. LP) (24.03.2023)
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
thehardtimesnews · 1 year
Text
Tumblr media
You already know Botch is playing some reunion show, so make sure your record collection reflects your love of the band. Preorder the "American Nervoso" reissue in our store now, click here
0 notes
drdiegodecastro · 2 years
Text
Tumblr media
Segundo a American Association of Neurological Surgeons, Nevralgia do Trigêmeo é um distúrbio nervoso que afeta o rosto, causando dor súbita e severa na face inferior e mandíbula.
Também conhecida como neuralgia trigêmea, esta condição é causada pela irritação do nervo trigêmeo, que se ramifica para as regiões da testa, orelha, bochechas e mandíbula inferior.
Neste artigo, saiba mais sobre as causas e sintomas da Nevralgia do Trigêmeo: https://drdiegodecastro.com/nevralgia-do-trigemeo/
0 notes
planetabio · 2 years
Text
Bota a criançada para correr aí! E os "véios" também!
Afinal de contas, há provas científicas de que a prática de exercícios aeróbios pode provocar neurogênese (surgimento de novos neurônios), além de ampliar as sinapses nervosas, processos essenciais para a memória e aprendizado.
Tumblr media
Em 1964, a bióloga Marian Diamond, da Universidade de Berkeley (EUA) demonstrou a plasticidade do sistema nervoso em ratos. No laboratório a cientista manteve durante um tempo ratinhos vivendo em gaiolas separadas. Na primeira gaiola muito simples e sem muitos recursos e adereços , havia três ratinhos. Em outra gaiola semelhante à primeira, um único ratinho ficou confinado. Já na terceira gaiola mais ampla, dotada de vários brinquedos e dispositivos (parecida com um parque de diversões) , 12 ratinhos foram mantidos e puderam se exercitar continuamente.
Na década de 70, o experimento de Diamond foi divulgado na revista científica  Scientific American, com ilustrações do desenhista Bunji Tagawa (veja abaixo).
Tumblr media Tumblr media
Após 90 dias, Diamond analisou os cérebros dos ratinhos das três gaiolas e constatou um maior número de terminações dendríticas, assim como terminações axônicas, nos cérebros dos ratinhos mantidos no "parquinho".
E o que isso significa? Ora, um número muito maior de sinapses nervosas nos cérebros dos ratinhos mantidos no "parquinho".
E o que isso significa? Bem, significa que a prática de exercícios físicos parece aumentar as conexões neurais e, por conseguinte, a cognição, a memória e o aprendizado.
A chamada plasticidade do sistema nervoso se caracteriza não só pela capacidade de criação de novas sinapses nervosas, mas também pela neurogênese, isto é, pela criação de novos neurônios a partir da atividade do hipocampo.
Segundo Rudolph Tanzi, cientista da Universidade de Harvard, entre 700 e 1500 novos neurônios são produzidos por dia a partir da diferenciação de células-tronco adultas presentes no hipocampo (ilustração abaixo).
Tumblr media
Muitos estudos apontam que o aumento da capacidade cognitiva devido à prática de exercícios aeróbios regulares (sem exageros) se deve aos seguintes motivos:
1- Aumento da irrigação sanguínea cerebral. Isso significa maior aporte de oxigênio e nutrientes aos neurônios. Estudos específicos apontaram intensa angiogênese (formação de novos vasos sanguíneos) nos cérebros de pessoas que praticam atividades aeróbias regulares.
2- Aumento da atividade de neurotransmissores. Sabe-se que a sensação de bem-estar experimentada após uma sessão de exercícios físicos moderados parece estar relacionada a maior ação de determinados neurotransmissores, tais como a noradrenalina, β-endorfina e a dopamina.
3-Aumento do número de sinapses nervosas. Exames específicos como eletroencefalograma, ressonância magnética e estudos histológicos apontaram para uma maior atividade de regiões específicas do cérebro, tais como o lobo frontal, o córtex cingulado anterior, o lobo infratemporal e o córtex parietal, em decorrência do aumento das conexões neurais.
4- Aumento da neurogênese. Estudos bioquímicos apontaram que o hormônio Insuline Growth Factor I (IGF-I) é produzido em maior quantidade pelo fígado de pessoas que praticam atividades físicas aeróbias regulares e moderadas. O IGF-1 parece promover a neurogênese a partir de células-tronco localizadas no hipocampo. Sabe-se também que o aumento da concentração de IGF-1 inibe o aumento da concentração de homocisteína, um aminoácido sulfuroso derivado da desmetilação da metionina que, em altos níveis, pode causar lesões cerebrais e transtornos neuropsiquiátricos.
Outras substâncias relacionadas à neurogênese e à melhoria da memória e aprendizado também são produzidas pelo próprio cérebro após à prática de exercícios físicos moderados. Uma delas é a proteína conhecida como Brain-derived neurotrophic factor (BDNF).
Tumblr media
Ok, mas nem tudo é um mar de rosas! A influência da prática dos exercícios físicos sobre a plasticidade do sistema nervoso e, por conseguinte, da cognição, parece que funciona só até a "página 3".
Os neurônios são produzidos intensamente no cérebro durante o desenvolvimento embrionário. Após o nascimento, a geração de novos neurônios cai gradativamente durante os primeiros anos de vida. Nas crianças, embora a neurogênese continue no hipocampo de forma menos intensa, há um nítido crescimento das sinapses nervosas, principalmente naquelas que são estimuladas mentalmente e fisicamente, de forma adequada.
Brincar, pintar, calcular, ler, praticar esportes, em suma, viver a infância com alegria, com o aporte de uma nutrição adequada, parece ser essencial para a formação de conexões neurais que melhoram a cognição. Mas o ritmo desse processo cai gradativamente com o passar dos anos, especialmente nos indivíduos mais idosos.
Recentemente, inclusive, a revista científica American Scientist publicou um artigo, assinado por um grupo de cientistas (Shawn Sorrells, Arturo Alvarez-Buylla e Mercedes Paredes), apontando para uma ausência de neurogênese no hipocampo de cérebros de pessoas adultas. Mesmo assim, há diversos estudos demonstrando que idosos ativos parecem ser menos propensos ao desenvolvimento de doenças neurodegenerativas como o Mal de Alzheimer.
Além de neurônios, o tecido nervoso possui as chamadas "células da glia", dentre elas, a micróglia, uma grupo de células de defesa do cérebro capazes de eliminar corpos estranhos e de inibir processos inflamatórios que podem causar lesão cerebral, além da diminuição da memória e cognição. Diversos estudos já haviam demonstrado redução de micróglia no cérebro de ratos idosos sedentários, que sofriam com doenças mentais degenerativas decorrentes de processos inflamatórios no cérebro. No entanto, o mesmo não se observou em ratos idosos ativos, cujos cérebros continham maior quantidade de micróglia.
Mas e nos humanos?
Cientistas da Universidade da Califórnia (EUA), em um projeto inédito, monitoraram centenas de idosos moradores de Chicago, a maioria na casa dos 80 anos, durante alguns anos. A maioria desses idosos era sedentária, mas alguns praticavam leves exercícios físicos. Os idosos foram submetidos a alguns exames clínicos e a testes específicos de memória. O velhinhos "atletas" pareciam manter uma atividade mental mais robusta, com menor perda de memória. Durante o período de estudo, necrópsias de 167 cérebros de velhinhos que morreram foram realizadas e advinha qual foi o resultado?
Pois é, o tecido cerebral da maioria dos cérebros pertencentes a idosos que realizavam atividades físicas apresentava micróglia mais preservada e menor indício de processo inflamatório.
Tumblr media
Talvez, parte de todos os processos ligados à plasticidade do sistema nervoso esteja em nosso DNA hominídeo, afinal, o ser humano evoluiu para explorar o meio, numa "vibe" do tipo "keep walking".
Mentes e corpos sempre trabalharam juntos durante a história evolutiva do Homo sapiens e nosso DNA não foi moldado, ou melhor, selecionado, para o sedentarismo. Nem o nosso cérebro!
Leia também:
1-https://blogs.scientificamerican.com/sa-visual/remembering-marian-c-diamond/ (acesso em 12 de agosto de 2022).
2-https://www.scielo.br/j/rbme/a/WWjJfVxVrhMTJ9HF8YP5VGM/?format=pdf&lang=pt (acesso em 12 de agosto de 2022).
3-https://g1.globo.com/bemestar/viva-voce/noticia/2021/09/01/como-exercicio-fisico-pode-criar-neuronios-e-ajudar-memoria.ghtml (acesso em 12 de agosto de 2022)
4-https://www.americanscientist.org/article/no-evidence-for-new-adult-neurons (acesso em 12 de agosto de 2022).
5-https://www.nature.com/articles/s41598-017-03641-9 (acesso em 13 de agosto de 2022).
6-https://www.anad.org.br/como-a-atividade-fisica-pode-proteger-o-cerebro-dos-dosos/ (acesso em 13 de agosto de 2022).
1 note · View note
jaydenworld · 2 years
Text
La droga, come tale, esiste? E cosa e?
Può sembrare paradossale ma la droga, come tale, non esiste. Fermi tutti...prima che mi sbraniate vi spiego meglio. La droga non esiste, nel senso che ci sono tanti tipi di sostanze psicoattive le quali incidono direttamente sul nostro cervello a vario titolo e modo, le quali, però sono quasi tutte lontane tra loro per legittimazione e giustificazione sociale, per funzione, per modalità di assunzione, per il luogo e contesto di consumo, per conseguenze a breve ed a lungo termine, e cosi via. Vi pongo ora un quesito. "Chi si muove contro la cannabis essendo a sua volta dipendente da nicotina è consapevole della assoluta contraddizione in cui cade?" "Chi beve quotidianamente del vino sa esattamente quello che sta facendo?" "Bevendo svariati caffe al giorno, ogni giorno, ci si droga o meno?" Potrei continuare a lungo anche perché la storia ci dimostra la scansione sociale, di ciò che è definita droga. Quando il tabacco si diffuse in Europa, Urbano ottavo trovò il modo di scomunicare chi lo fumava o masticava. D'altra parte, molto lontano in Russia e nell'Asia indiana si giunse a tagliare il naso o le labbra ai consumatori di questa sostanza ritenuta infernale e quindi proibita, potrei citare molti altri esempi ma vi invito piuttosto a leggere un fantastico libro chiamato "Drugs in american society" scritto all'incirca nel 1972. Anche il proibizionismo verso l'alcool ha una storia secolare che riguarda più o meno tutto il mondo, ma che possiamo riassumere per semplicità, in quello attuato su scala nazionale dal 1920 al 1933 negli Stati uniti d'America. (L'esperimento fallì e la storia l'ha condannato, come "follia" quale l'impossibilità di imporre per vie esclusivamente legislative le regole morali e psicologiche, come assurdità sociale provocatrice di conseguenze nefaste.)
La storia ci racconta un certo proibizionismo del caffe fin dai suoi albori nei paesi arabi, per poi successivamente estendersi anche in quelli Europei. Questa bevanda eccitante come la conosciamo oggi, fu denigrata e proibita per molti anni in Germania, Inghilterra, Francia ecc.. perché ritenuta una vera e propria droga, con tutte le implicazioni negative del caso.
Credo che bastino questi esempi a dimostrare che è la società, solo la società in un determinato tempo e luogo, che decide cosa è droga e cosa no, seppur a partire sempre da sostanze che hanno un influsso diretto sul cervello.
Per quanto riguarda questo problema v'è un' altro modo per cercare di renderlo universalistico, in ciò ovviamente errando, e cioè quello di ricondurre la droga alla dipendenza. Infatti questo modo di unire insieme tutto in un unico macro gruppo è non condivisibile per almeno dalla seguente ragione. Molte di queste "Droghe" agiscono sul sistema nervoso centrale dell'individuo ma non forniscono alcuna vera e propria dipendenza biologica, anzi chiedono loro stesse un consumo distanziato della sostanza. Ricondurre, dunque la droga alla mera dipendenza è sbagliato nonché riduttivo, visto che i danni che possono essere prodotti da una sostanza psicoattiva possono esserci a prescindere da ogni tipo di dipendenza.
0 notes