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Selena from my book “This is Gonna Hurt”

Fuji Medium format film,85mm

©Nikki Sixx

«Epperò non ti porto indietro» - Marco Delmiglio - Nell’attesa che trovi il tempo di scrivere il prossimo “tema”, che ho già in mente, vi rifilo questo mio racconto, sempre a tematica mitologica, che ha goduto di un discreto riscontro. Spero lo gradiate. Quattro del mattino. Merda, mi sono dimenticato di dormire. È che ho troppe menate. Mi appisolo e si dividono i compiti: una attacca il cervello e mi sveglia. Un’altra salta nel cuore e mi metto a piangere. Prova te a dormire, poi. Non è cattiva digestione. Mai avuto problemi: allo stomaco non ci arrivano. Ho sempre mangiato cinghiali vivi alle due di notte; poi, appena nel letto, occhi chiusi e via, a far solletico ai piedi di Ipno e compagnia. Non è neanche stress. Tutta la mia giornata è andar per pioppeti suonando. Lo faccio bene. Fin troppo bene. E mi rilassa, arrivo a sera che sono più tranquillo di quando ho lasciato le lenzuola. Ma non c’è verso di chiudere occhio. È che lei mi torna sempre in mente. Chiudo gli occhi. Il suo viso. Li riapro, buio, cicale in lontananza. Chiudo. Il suo sorriso. Riapro. Buio, cicale più vicine. Chiudo. I suoi occhi. Penso che dopo una notte così sarò pronto a tirare portacenere di marmo in faccia alla gente. Ma non è vero, anche ieri è stata una notte così, anche se questa mi sembra peggio. “Questa” mi sembra sempre la peggiore, non mi abituo mai. Richiudo gli occhi, stavolta la vedo tutta, sembra che mi chiami, devi venire a prendermi, mi dice. Facile. Basta trovare le porte dell’inferno, imbambolare Cerbero con la musica, entrare, rapirti e riportarti su, che ci vuole? Vabbhè ciao, adesso lasciami stare, devo dormire, davvero. Invece mi richiama. Devi venire a prendermi, voglio tornare da te, vieni a prendermi. Devi venire a prendermi, voglio tornare da te, vieni a prendermi. Devi venire a prendermi, voglio tornare da te, vieni a prendermi. Devi venire a prendermi, voglio tornare… Va bene basta. Mi alzo, e adesso sono le cinque. Di che colore è il cielo alle cinque del mattino? Ma appena alzato hai davvero voglia di guardare il cielo? Non mi levo neanche il pigiama, che se me la cavo alla svelta rinforco il letto e dormo una settimana. Via. Intanto a cercare un cane con tre teste. Non è difficile, che quando vuoi trovare un posto, quando l’inferno lo vuoi trovare davvero, l’inferno ce l’hai lì dietro l’angolo. Svolto l’angolo. Bau bau Cerbero, come va? Gli tiro della carne avvelenata. Musica? Suoni tu alle cinque del mattino abbastanza bene da far addormentare tre teste? Lascia perdere, meglio i metodi nuovi, da furto in villa. Funzionano meglio, soprattutto se hai fretta. Le anime dei morti mi lasciano stare, vedono che sono più incazzato di loro. Ade, me la devi ridare. Qui non si tratta, me la ridai e basta. Alla fine mi convince (più con le cattive che con le buone) ad accettare almeno un patto: io me la riporto su, ma non devo guardarla. Non devo trasgredire gli ordini degli dei. Devo avere fiducia in lei. Devo tornare facendomi i cazzi miei. Mi seguirà. Sì, come no. Sembra facile, ma provaci. Cammini e dietro non senti niente: lei ci sarà? Ade mi avrà fregato? Vatti a fidare del dio dei morti. Ma no, che non sono nato ieri, non mi faccio mica fregare, io. C’è di sicuro, è che l’hanno insonorizzata per farmi voltare. Uno a zero per me. Ci sono, mi dice lei, ci sono, non preoccuparti. Oh no, mi dice poi, mi rapiscono! Mi riportano indietro! Aiuto! Ti prego aiutami! No bella, non ci casco. Questa non è la sua voce, anche se ci assomiglia. Non è neanche corrotta dalla morte, perché in sogno era perfetta. Volevate fregarmi ancora, eh? Non mi volto, due a zero. Avanti. Fanno anche scherzetti da assessore al traffico, con sensi unici a catena, per farmi voltare in un modo o nell’altro. Ma sono più scaltro di un impiegato in ritardo, brucio i sensi vietati che sembro la nemesi dei vigili urbani, per cogliere al volo il tre a zero. È quasi fatta. Vedo già l’uscita. La riporterò su, c’è bisogno di lei. Senza giustizia il mondo non può stare, e io non posso dormire. Ecco la porta dell’inferno, l’uscita. Belli. Gli scherzi di Ade sono davvero belli. Sei un simpaticone, Ade, chi l’avrebbe mai detto. Una porta a specchio: una grande idea. L’ho guardata, senza neanche bisogno di voltarmi. Boccia punto, briscola, settebello e partita tua. Ade, vaffanculo, va. MUSE | Federica Vinassa Official Page | Lady DeathStrike SG Special Thanks to Marco Delmiglio https://ilcannetodieridu.wordpress.com/2012/07/24/eppero-non-ti-porto-indietro/ and to Niccolò Zanobbi Cremona_2015

Wedding in a “fikin’ casino”

“Che bello, mi sposo! E avrò il vestito dei miei sogni…semplice ma sofisticato, elegante, da vera diva…da principessa…a sirena, magari con la gonna in tulle, ah che bello! E avrò delle scarpe bellissime tutte luccicanti, o forse no, meglio semplici, in raso… E poi dobbiamo scegliere il ristorante, fare i tavoli! E gli inviti! E le bomboniere! Poi finalmente il grande giorno! Ma il vestito non era bianco latte? Perché adesso sembra più chiaro? E le fedi? Chi le ha le fedi? Lui non è ancora arrivato? Ci siamo…io sono la sposa, la sposa è sempre la più bella… anche se piange e si porta via il trucco con le mani… Sì, diciamocelo, wedding is a fukin’ casino.” MUSE | Alessandra Martelli Official Page | Telly Doll Lale Dress - special thanks to | Camilla Mariani Cremona_2014 full set on http://www.artabout.it/wedding-is-a-fuckin-casino-di-giada-delmiglio/

Is there anybody out there?

PART I

A volte ci sentiamo così soli e spaesati che ci chiediamo se davvero là fuori ci sia qualcuno che ci capisca, che ci consideri, e che ci ritenga importanti. O semplicemente se ci sia qualcuno, punto. Se non siamo condannati a un'eternità di solitudine, e tutto il mondo che vediamo non sia solo un frutto della nostra disperazione. Se in una foresta un albero cade, e nessuno lo vede, cade davvero? Sì, cade davvero. E da questa considerazione ristrutturiamo il mondo che ci circonda. Per non cadere usciamo dal buio… poco alla volta, piano piano, senza lasciar intravedere troppo di noi stessi. Senza svelare totalmente le nostre fragilià, per poi ripiombare e nasconderci nel buio quando le cose ci fanno paura e non ci sentiamo abbastanza forti per affrontarle. Ma lo siamo. Siamo forti, e con questa consapevolezza torna la luce. C'è qualcuno fuori di qui? E c'è qualcuno dentro? E sono io? Sì, sono io, e In questo continuo oscillare tra luci e ombre vivo la mia vita, cercando di capire se, tra luce e ombra, un equilibrio è possibile. MUSE Federica T. - Kerry Rovere - Alessandra Guglielmetti - Miele Rancido Cremona_2015 Moena_2015 Murano_2015

Gothic Kabbalah

About me

Mi sono avvicinata al mondo della fotografia nel 2006. Ho frequentato l'Accademia specializzandomi in still life, fotografia di ambienti e opere d'arte. Due anni dopo con il mio compagno ho iniziato un percorso per costruire uno stile fotografico matrimoniale moderno e narrativo. Nel 2013, quasi per gioco, ho realizzato, con un 'amica appassionata di make up, un progetto fotografico (sfociato a fine anno in un calendario) e da quel momento mi sono esplose in testa mille idee. Proprio perché non è il mio primo lavoro ma una passione (che affronto però con professionalità e serietà – al di là del mio aspetto puccioso) vorrei chiarire alcuni punti per far sì che non si verifichino spiacevoli equivoci. SET PAGATI Lo scorso anno ho accumulato tantissimo materiale e ho deciso di dedicarmi soprattutto alla post-produzione e meno a shooting nuovi. Quando dovrò scattare, avendo investito parecchio negli ultimi tempi, lo farò solo in TF (non contattatemi per proporvi per uno shooting a pagamento). Tuttavia potrei decidere occasionalmente di contattare qualche professionista che richiede (giustamente) un cachet: sarà mia premura informarmi sul costo. Nel caso di questi set pagati, pur chiedendo sempre rispettosamente il parere della modella, mi sento di proporre io tema, outfit e location. Se alla modella non va bene, può rifiutare tranquillamente e senza nessun rancore ci si potrà sentire per progetti futuri. Inoltre mi prendo tutto il tempo che mi è necessario per postprodurre le foto (o anche non postprodurle per nulla) senza dover render conto o cedere le foto fatte. SET IN TF Accetto molto volentieri le collaborazioni in TF, sarò ben contenta di tenere in considerazione la collaborazione con chi si vuole proporre, compatibilmente con le mie possibilità tempistiche. Se non accetto non abbiatevene a male: puo darsi che in quel periodo non abbia progetti che possono comprendervi. Per quanto riguarda i set in TF le opzioni a cui di solito mi attengo sono due. 1) propongo io un set alla modella e lei ne richiede uno a me (una sorta di scambio: lei si presta per un mio progetto e viceversa) 2) se la modella è disposta e interessata io posso proporre più progetti da sviluppare nella giornata di scatti (o viceversa). Chiaramente visti i miei impegni di lavoro principali, non sempre so dare con certezza tempistiche relative alla post produzione delle foto, ma nel caso la modella volesse qualche scatto in tempi brevi me lo dica: vedrò di organizzarmi per poterla accontentare. Solitamente per i TF postproduco 10-12 scatti di tutta la giornata, se la modella me lo chiede posso dare il cd con tutti gli scatti proprio perché se c'è n'è qualcuna che le piace la postproduco… se però capita che la modella chiede di sistemare e postprodurne altre 50 capite anche voi modelle che il lavoro poi non è equo… Se si parla di TF per quanto mi riguarda le spese eventuali che si vengono ad affrontare (viaggio / mua / hs / location) sono da dividere 50/50 quando concordate. In entrambi i casi ci tengo a sottolineare che sono una persona parecchio organizzata. Per me lo shooting inizia prima del giorno degli scatti, mi piace discutere con la modella gli outfit, la location e in casi particolari anche eventuali pose. SET A PAGAMENTO Nel caso non ci siano progetti comuni o progetti cui io sono interessata o – non ve ne abbiate a male – non siete il genere di modella che in questo momento della mia vita sono in vena di scattare, ma volete comunque scattare con me chiedo un mio cachet per mezza giornata di scatti (3/4 ore con organizzazione, location ed eventuale MUA). In caso di spostamento la mua è esclusa e richiedo il rimborso spese di viaggio.

Stairway to Heaven

Lorelei

« Ecco e l'onda già trascina la barca e il navigante ormai... E lei è stata col suo canto, lei ch'è lì, Lorelei... » Narra un'antica leggenda tedesca di una creatura dalla pelle di nuvola, nata dalle acque di un fiume, che attirava a sé gli uomini mortali con il suo canto e la sua bellezza, per guardarli morire tra le acque di un gorgo, e la sua apparizione causava naufragi e sciagure. "Lei" era il suo nome, ma l'eco del rumore delle acque lo trasformava in "Lorelei". Secondo alcuni, un giorno, per vendicare il figlio morto, un nobile inviò i suoi soldati ad ucciderla. I soldati seppero resistere al suo incanto e stavano per ucciderla quando Lorelei chiese aiuto al padre, ed egli l'avvolse di schiuma facendola sparire nelle profondità del fiume, da dove non fece più ritorno. Da allora, gli uomini non dovettero più temere gli inganni di Lorelei. La roccia su cui secondo la tradizione appariva Lorelei viene chiamata ancora oggi col suo nome. Altri raccontano invece che fu la stessa ninfa a gettarsi disperata nel gorgo, quando si rese conto di avere, per errore, attirato e fatto morire tra i flutti anche il suo giovane amante. Con la morte di Lorelei, la rupe in cui era nascosta la sua tana sprofondò sul fondo del fiume. MUSE | Selene Federica Varese_2015

Carmilla

Laura, una ricca fanciulla di origini inglesi, vive col padre in un isolato castello della Stiria austriaca. Da molto tempo aspetta l’estate che dovrebbe trascorrere con la nipote del generale Spieldorf, ma la giovane, sua coetanea, muore.

In una notte di luna piena, una carrozza esce di strada proprio davanti al suo castello. Le viandanti sono un’elegante signora e sua figlia che per il colpo è svenuta. Dopo i primi soccorsi la signora racconta di avere delle faccende urgenti da sbrigare, così il padre di Laura si offre di ospitarne la figlia sino a quando non tornerà. La signora accetta e riparte in tutta furia, lasciando lì la giovane. La fanciulla in questione, di nome Carmilla, dall’incarnato splendente è molto bella e ha più o meno l’età di Laura. Carmilla e Laura stringono subito un forte legame.

Nel frattempo si avvicendano vari eventi strani: la morte di numerose fanciulle nel villaggio, una terribile visione onirica che provoca a Laura una strana malattia, le scomparse notturne di Carmilla e infine l’arrivo del generale Spieldorf. Il generale racconta gli eventi concernenti la morte della nipote: durante un ballo lui e la nipotina conobbero una bella dama e sua figlia Millarca che fu ospite a casa loro, ma dopo poco tempo la fanciulla si rivelò un vampiro mentre sua nipote cominciò ad avere strani sogni, si ammalò e morì. Mentre narra questi eventi giunge la giovane Carmilla e riconoscendo in lei la terribile Millarca subito cerca di colpirla, ma Carmilla lo blocca e poi svanisce.

Arriva dunque un esperto di vampiri che li conduce alla tomba della contessa Mircalla, signora di quelle terre due secoli prima. Quando viene aperta, al suo interno non vi si trova uno scheletro, bensì la bellissima Carmilla integra nella sua immortale bellezza intinta nel sangue. Così la creatura viene giustiziata, le si conficca un paletto nel cuore, viene decapitata e le sue spoglie sono bruciate. Laura non vuole assistere alla morte di Carmilla e non riuscirà mai a dimenticare la cara amica.

Moonshine

Aynia

Aynia è reputata la fata più potente dell'Ulster, nell'Irlanda Nord-Orientale. La festa della notte di mezza estate è tenuta in suo onore. Nella contea di Limerick, è ricordata in tempi più recenti, come la Regina delle Fate. A causa della sua connessione con riti di mezza estate, Aynia e Grian, la sorella, vengono considerate le due figure che rappresentano i "due soli" dell'anno: Áine rappresenta penombra dell'anno e il sole estivo, e Grian metà oscura del anno e il pallido sole invernale.

The Forest…

Where is my mind

MUSE | Martina Matte Campanelli

Cremona_2014

Goodnight moon

La dolcezza di un movimento. La profondità di uno sguardo. La semplicità di un gesto. Il fascino del chiaro di luna.

MUSE | Selene Monachello

Varese _ 2015

Full set on ART ABOUT http://www.artabout.it/

one day in Venice…

Like the eyes of a cat in the black and blue

Varese_2014