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palese io
ACCADE...
Le persone, scrivono solo d’ infelicità, tristezza, delusioni… dovremmo raccontare anche ciò che ci rende felici…
Accidenti! L’ ho fatto anch'io… Inconsapevolmente, ho scritto qualcosa di triste…
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Il dolore svuota la mente… Così, scrivo un pò.
-cit (via ninamahoney-blog)
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Eclissi...
Mi piace pernsare, che in ogni eclissi di luna o di sole, siano gli unici rari momenti, che il sole e la luna, hanno per baciarsi, dopo tutto quel tempo, passati distanti, uno dall’ altro…
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La mia cura? La scrittura…
(via ninamahoney-blog)
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Dov’è papà?
Io lo chiamo, ma lui non c’è.
“Papà? Papà dove sei?”
….
Nessuno che mi risponde.
Mi alzo dal letto, cerco le mie ciabatte.
Mi guardo intorno, è buio, vado ad aprire le tende.
“Papà? Ci sei?”
Lo chiamo ancora una volta.
Papà non c’è.
Avverto una strana sensazione,
di malinconia, di vuoto.
Inizio ad agitarmi.
Esco dalla mia camera.
Apro le porte delle altre stanze.
“Papà? Ma dove sei?”
“Andiamo, stai giocando a nascondino vero?”
“Papà? Dai, esci fuori!”
“Papà, davvero. Non è più divertente”
Inizio a spaventarmi davvero tanto.
“Papà?”
“Dove sei?”
Inizio a correre avanti e indietro,
passo correndo da una stanza all’altra.
“Papà? Ti prego, esci fuori. Ho paura”
Arrivo in cucina, non è neanche lì.
Allora apro le tende, le ante del balcone, esco.
Respiro, cerco di farlo.
Annaspo.
Mi guardo intorno.
Scaglio un urlo disperato, un ultimo urlo.
“Papà, torna da me”, mi ripeto.
Mi giro e mi rigiro su me stessa, cado.
Mi ricordo che non c’è più.
“Papà, mi manchi”, sussurro.
10 anni dopo….
Un decennio. È passato un decennio da quando abbiamo iniziato quella partita di nascondino.
Non ti ho ancora trovato. Sei molto bravo a nasconderti.
Sono 10 anni che provo, ma non riesco a trovare un po’ di pace. Hai lasciato in sospeso così tante cose.
Così tante persone.
Tu hai lasciato in sospeso la mia vita, hai lasciato in sospeso me.
Quando te ne sei andato lasciandomi qui, mi hai devastata.
Sono molto arrabbiata con te, certe volte ti odio. Tu mi hai abbandonata, non è colpa tua, non è colpa di nessuno.
Ma io non avrei evitato di passare la mia intera vita senza di te.
Non avrei sicuramente voluto passare un’intera vita a cercati, sempre, ovunque. Anche nelle più piccole cose.
Ti cerco costantemente, anche di notte, quando sto per addormentarmi.
Mi rigiro tra le lenzuola, cercando di ricordarmi come fossero i tuoi abbracci, come fossero i tuoi baci sulla fronte, cerco di ricordarmi il tuo profumo, il tuo calore, la tua voce.
Tento, ritento, decine di volte, non ci riesco.
Ok, hai vinto la partita. Basta. Io mi arrendo.
Io non sono pronta a perdonarti per avermi lasciato su questa terra, così come non sono pronta a metabolizzarlo.
Non sono pronta a smettere di sperare che tu ci sia ancora, qui, vivo, al mio fianco.
Ti voglio bene, lo sai, ma sono troppo stanca adesso.
1-0 per te.
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cosa significa provare qualcosa?
cosa significa invece, non provare niente?
cosa fare quando ci si sente vuoti?
come posso capire cosa sento?
come posso andare avanti se non so qual è il male che più mi opprime?
perchè ci sono così tante domande e zero risposte?
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cosa significa provare sentimenti?
cosa significa invece, non provarne?
come fai a capirlo?
tutti si sentono così o sono l'unica?
come posso andare avanti se non ho capito qual è la cosa da superare?
perchè ho così tante domande e zero risposte?
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ti amo così tanto da odiarti.
vaffanculo,
io non ti sopporto più.
e ti prego,
fatti odiare,
anche se non penso di essere in grado di farlo,
fatti odiare.
hai già preso troppo da me, o mi sbaglio?
devi farti odiare e lasciarmi andare.
perchè io ci provo, ma le cose funzionano solo se fatte in due.
fatti odiare,
perchè io già ti amo troppo per entrambi.
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certe volte ho paura che qualcuno mi porti via anche questo, anche scrivere.
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niente
vuoto
silenzio
solo il rumore assordante dei miei pensieri,
sempre
come se fosse una tortura,
la mia tortura
come se il mio unico scopo fosse quello di ascoltare,
come se non avessi una voce
per parlare,
per urlare.
come se niente o nessuno,
niente e nessuno,
mi appartenessero
come se io,
non appartenessi
a niente o nessuno,
a niente e nessuno
come se fossi solo un’anima libera,
un’anima che è stata ferita fin troppe volte,
dalla stessa persona.
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Il passato sarà sempre con me. Non posso scappare da esso, come non posso scappare da me stessa. Devo solo riuscire ad accettarmi cosi come sono...anche se, ora come ora, mi è impossibile farlo.
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Mi rifugio nella mia stanza, perché è l'unico posto in cui mi sento al sicuro.
Accendo la mia stufa e sto al calduccio, fissando il buio che mi circonda.
Non sto ascoltando nessun brano musicale. Quando capita cosi, vuol dire che tanto okay non sto.
Sto cercando di ragionare, forse un po' troppo, su cosa mi porti a provare certi sentimenti o per quale motivo io abbia certi atteggiamenti...
Ma non riesco a darmi una risposta. So che deriva sicuramente dal passato, ma non riesco a scavare nei ricordi, forse, per paura di cosa potrei provare se lo facessi.
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perché viviamo tutti la stessa "vita"?
che poi tanto vita non è.
Mi sento come se mi fossi distaccata da me stessa e mi sentissi sprofondare in un vuoto, dove non riesco a provare nulla di bello, nessuna gioia di vivere,zero.
E non riesco ad agire,rimango ferma e passiva a guardarmi mentre questo vuoto mi sta distruggendo.
Ho cercato in passato, quando stavo in una situazione simile, di provare qualcosa, di sfogare la rabbia ma, in malo modo e non serví a nulla, il vuoto rimase lo stesso.
Ora sono davvero stanca di dover combattere e cercare un modo per provare qualcosa.
Non ne trovo il senso o il motivo per farlo.
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Solo con una persona riesco a non far prevalere l'orgoglio. Nonostante non mi cerchi, nonostante visualizzi i messaggi e non risponda, non riesco a fare la "stronza" e non rispondergli. Appena vedo la sua notifica, gli rispondo subito...
Perché? Sinceramente non lo so.
E non è perché ci tengo, perché anche con altre persone a cui tengo molto di più, riesco a comportarmi da orgogliosa, non rincorrendo quella persona...quindi, non riesco proprio a capirmi.
Ma sicuramente, conoscendomi, prima o poi, smetterò di rincorrere questa persona. Perché quando noto un certo distaccamento o il poco interesse dall'altra parte io svanisco, cosi, dall'oggi al domani.
Perché so che se continuassi a rincorrere quella persona starei solo peggio quindi, meglio lontani che vicini.
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"non so"
Non sclero mai davanti agli altri. Cerco sempre di restare calma, tranquilla.
Non so come facciano alcune persone a urlare o lanciare oggetti per aria, solo perché sono arrabbiati, nervosi, tristi e quant'altro.
Non riesco a capire come mai creino queste "sceneggiate". E lo so che sto giudicando cosi e mi scuso per questo, ma davvero è una cosa che non ho mai compreso. Forse perché io tendo ad avere quel limite e a fare in modo di non superarlo mai, soprattutto davanti a qualcuno.
Forse gira tutto sull'autocontrollo, non so.
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🥲
La nostra epoca è una gigantesca bolla di solitudini.
Alda Merini
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