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#unioni civili
b0ringasfuck · 1 year
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Quando però in comune ci piazzano i parenti e gli amici loro va bene.
Vediamo se indovinate a che schieramento appartiene il sindachessa e i sodali?
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queerographies · 1 year
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[Come fu che organizzai la mia unione civile][Laura Mango]
Un’avventura tragicomica sospesa tra memoir, excursus chiarificatori sulla legge e un galateo tutto da inventare (e smontare).
Nella primavera del 2016 è stato finalmente approvato il Ddl Cirinnà che prevede l’istituzione delle Unioni Civili, prima forma di unione tra persone dello stesso sesso approvata in Italia dopo decenni di lotte. Nel 2018 l’autrice e la sua Dolcemetà, ignare pioniere, hanno organizzato la loro unione civile precipitando in una spirale imprevista di coming out con i parenti, bomboniere fatte a…
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isabeil · 1 year
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L'idea che le Unioni Civili vadano 'verso la fine dell'umano', è una visione negativa contro l'uguaglianza e la diversità, che non tiene conto del fatto che ogni individuo ha il diritto di amare e convivere con chi vuole, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale.
È importante avere un dialogo rispettoso e aperto sull'argomento per comprendere le diverse prospettive e cercare soluzioni che possano garantire i diritti e le opportunità per tutti, indipendentemente dall'orientamento sessuale.
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bergoglionate · 2 years
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Davanti ad una schizofrenia dottrinale, nella Gerarchia, ci troviamo inzuppati da Zuppi
Davanti ad una schizofrenia dottrinale, nella Gerarchia, ci troviamo inzuppati da Zuppi
“Procurate pure alle cose spirituali, a’ buoni pastori, a’ buoni rettori nelle città vostre; perocché per li mali pastori e rettori avete trovata ribellione. Poneteci dunque rimedio..Qui ho inteso che avete fatto i Cardinali. Credo che sarebbe onore di Dio, e meglio di noi, che attendeste sempre di fare uomini virtuosi. Se si farà il contrario, sarà grande vituperio di Dio, e guastamento della…
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unwinthehart · 11 months
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Io amo quando Rai1 sa quello che vogliamo e ci piazza Sanremo content completamente a caso a giugno
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sauolasa · 1 year
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In Ucraina la guerra rende urgente la legalizzazione delle unioni civili tra omosessuali
Ad essere in pericolo nel godimento dei loro diritti sono soprattutto le persone LGBT impegnate al fronte, che rischiano di non avere nessuno che agisca nel loro interesse in caso di difficoltàà in battaglia
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vintagebiker43 · 11 months
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"Io non so se voglio sposarmi o no. Non so se voglio avere figliə o no. Ma spiegatemi: perché se stessi con un uomo potrei avere un matrimonio e potrei adottare? Perché con la mia compagna non posso avere un matrimonio e non posso adottare?
Chi può permettersi di giudicare e valutare se io sia una persona degna o no? Chi è padrone della scala di valori nelle libertà di scelta altrui?
Io adoro progettare, mi diverto a fantasticare e a costruire, ma nella mia storia l’immagine del futuro è pixellata.
Ci sono delle parti nitide, a fuoco, altre no, offuscate da grossi pixel.
Non riesco a immaginare nitidamente il mio futuro perché la mia vita non è completamente nelle mie mani, perché nelle mie mani mancano gli strumenti necessari per definire e realizzare i miei progetti e la mia persona. Questi strumenti si chiamano diritti.
All’interno della classe dirigente che in questo momento governa il Paese in cui vivo ci sono esponenti che definiscono le persone come me “schifezza” e una prima ministra che sostiene che «hai già le unioni civili, puoi fare tutto quello che vuoi», mentendo e usando un tono sprezzante.
Come se avere le unioni civili fosse una gentile concessione di Sua Maestà, come se non dovessi lottare per arrivare alla parità, ma accontentarmi di una fotocopia malconcia, come se fosse già tanto poter uscire di casa, come se dovessi essere soddisfatta e un po’ più grata.
No, non sono soddisfatta.
Sì, sono arrabbiata.
Io non sono grata al mio Paese se mi tollera. Essere tollerata non è abbastanza. Io sono arrabbiata perché non ho giustizia."
da "Komorebi", il primo libro di Giorgia Mazzucato.
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nipresa · 11 months
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Cose che la ministra Roccella non vuole che si facciano (so far):
Abortire
Dare nomi “umani” agli animali
Fare figli per altri
Far crescere bambinə in famiglie omosessuali
Le unioni civili
Contestarla
Varie ed eventuali
È il solito paradosso dei governi di destra: ultraproibizionisti, ma puoi tollerarli solo in uno stato di coscienza alterata
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deathshallbenomore · 1 year
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Potresti spiegare perché diritti civili e diritti delle persone lgbt non sono sinonimi? Non ho un'idea chiara della differenza...
eccoci buongiornissimo allora SEGUITEMI VENITE CON ME
partiamo dai diritti civili: in soldoni, essi sono i diritti di cui è titolare qualsiasi individuo in quanto tale, nonché quelli più "classici", riconosciuti per primi (nell'ottica dell'evoluzione storica dei diritti) - insieme ai diritti politici (= tutti quelli che riguardano il voto e la partecipazione politica) - dalla sensibilità giuridico-politica di società e legislatori del tempo. di base, si tratta dei diritti di libertà - molto spesso chiamati anche "libertà negative" -, poiché, per essere rispettati, richiedono fondamentalmente una astensione da parte dello stato, che si limita a non interferire con la vita dell'individuo (-> non solo libertà DI fare/essere xyz, ma anche libertà DA qualsiasi ingerenza da parte dello stato). seguendo questa ricostruzione, e avendo in mente anche l'evoluzione del pensiero filosofico, politico, giuridico, emerge che si tratta della libertà personale, religiosa, di pensiero, di riunione e associazione, di circolazione, così come l'inviolabilità del domicilio e via dicendo [v. cost. italiana, artt. 13-28, ma anche altre cost., il patto internazionale sui diritti civili e politici, la cedu, la carta dei diritti fondamentali UE etc. etc.]... [a fronte degli esempi, torna anche il discorso sulla natura "negativa" di queste libertà: affinché io ne goda, lo stato non deve fare niente*]
*ovviamente da un punto di vista molto basilare. è chiaro che i diritti non siano questioni a compartimenti stagni e quindi possiamo complicare il ragionamento quanto vogliamo, contestando l'assoluta "negatività" di tali diritti. ma rimaniamo sulle basi
inizierà ad apparire evidente, quindi, che alcuni diritti che la comunità lgbt chiede di vedersi riconosciuti - non solo formalmente, ma anche sostanzialmente - sono anche civili, ma non solo. certo, la mia libertà di far parte di un'associazione lgbt e andare al pride rientrano tra i diritti civili, così come il complesso delle "libertà individuali" (quali che siano, v. sopra), MA la questione non finisce qui. se una persona trans o non binaria va a votare, dovrà confrontarsi con il registro dell'elettorato diviso per genere, e questo incide sul pieno ed effettivo godimento dei diritti politici della persona in questione (che magari non va a votare, per esempio). tutte le questioni relative al riconoscimento delle coppie dello stesso sesso e delle famiglie omogenitoriali riguarda sì la pari dignità ed eguaglianza delle persone (e qui siamo nei princìpi fondamentali, addirittura), senz'altro la sfera della vita privata, con cui lo stato non dovrebbe interferire, ma anche il campo dei diritti sociali (welfare, sanità, istruzione...). essere lgbt può comportare discriminazioni sul lavoro, e chiedere allo stato di mettere a disposizione gli strumenti legislativi/le politiche/tutte cose necessarie affinché ciò non succeda implica un'azione a tutela dei diritti relativi al lavoro, ascrivibili all'area dei diritti sociali. i diritti relativi alla riproduzione e alle tecnologie che la rendono possibile sono tra quelli più recenti, che non hanno nemmeno un vero e proprio nome ("diritti di ultima generazione")...e così via.
quindi c'è senz'altro un nucleo duro che poggia sui diritti civili, poiché il punto è essere liberi di esistere e sviluppare la propria personalità in totale libertà "da". ma, così come i diritti di qualunque individuo, anche quelli delle persone lgbt si articolano su tutto il panorama dei diritti. pertanto, parlare di diritti civili e diritti delle persone lgbt come se fossero sinonimi è probabilmente efficace da un punto di vista comunicativo, perché ormai è entrato nell'uso intendere 9 volte su 10 diritti dei gheis quando si tirano in ballo i diritti civili (dio ti prego rivelami in sogno che questa sovrapposizione concettuale NON è nata con le unioni civili perché diritti🤝unioni -> civili TI PREGO), ma è molto riduttivo: pensala un po' come un diagramma di eulero-venn, con un'area di sovrapposizione e altre parti che vanno ciascuna per i fatti loro
spero di essere stata chiara e che la mia spiegazione sia utile! un kiss :)
NB prendetelo come un post su tumblr e non come una pubblicazione referata. ho sonno quindi i said what i said. grazie un altro kiss
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b0ringasfuck · 2 years
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Unioni civili e Renzi
Sarà anche vero che la legge sulle unioni civili è stata portata a casa, anche se fortemente ridimensionata, quando alla segreteria del PD e al governo c'era Renzi ma sembra l'unico successo in cui sia stato COINVOLTO e adesso ha pure da lamentarsi del PD.
Però, oltre ad aver proposto un referendum per ridurre i parlamentari e snaturare il Senato, oltre a essere un sostenitore del presidenzialismo, anche attribuirsi i meriti di ogni cosa e essere totalmente estraneo a qualsiasi autocritica, oltre a vedere KOMUNISHTI ed "estrema sinistra" ovunque manca solo che si attribuisca la cura del cancro e poi è pronto a succedere a Berlusconi.
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queerographies · 1 year
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[Sì lo voglio][Giovanni Follesa]
Sì, lo voglio è un libro ricco di umanità, che più di tutto vuole invitare alla riflessione chi ancora non sa comprendere che la famiglia non è unica, ma ne esistono diverse. Senza discriminazioni.
Il 20 maggio 2016 l’Italia approva la Legge n. 76, meglio conosciuta come Legge Cirinnà, il testo che regolamenta le unioni omosessuali. Il libro di Giovanni Follesa racconta la storia di alcune coppie, una per regione, che all’indomani dell’approvazione della Legge Cirinnà hanno deciso di sposarsi. Ciascuna coppia, nel presentarsi, mette a nudo se stessa: l’amore, i sogni, i problemi quotidiani,…
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crazy-so-na-sega · 9 months
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e dove pensano d'essere, in California????
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canesenzafissadimora · 11 months
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"Io non so se voglio sposarmi o no. Non so se voglio avere figliə o no. Ma spiegatemi: perché se stessi con un uomo potrei avere un matrimonio e potrei adottare? Perché con la mia compagna non posso avere un matrimonio e non posso adottare?
Chi può permettersi di giudicare e valutare se io sia una persona degna o no? Chi è padrone della scala di valori nelle libertà di scelta altrui?
Io adoro progettare, mi diverto a fantasticare e a costruire, ma nella mia storia l’immagine del futuro è pixellata.
Ci sono delle parti nitide, a fuoco, altre no, offuscate da grossi pixel.
Non riesco a immaginare nitidamente il mio futuro perché la mia vita non è completamente nelle mie mani, perché nelle mie mani mancano gli strumenti necessari per definire e realizzare i miei progetti e la mia persona. Questi strumenti si chiamano diritti.
All’interno della classe dirigente che in questo momento governa il Paese in cui vivo ci sono esponenti che definiscono le persone come me “schifezza” e una prima ministra che sostiene che «hai già le unioni civili, puoi fare tutto quello che vuoi», mentendo e usando un tono sprezzante.
Come se avere le unioni civili fosse una gentile concessione di Sua Maestà, come se non dovessi lottare per arrivare alla parità, ma accontentarmi di una fotocopia malconcia, come se fosse già tanto poter uscire di casa, come se dovessi essere soddisfatta e un po’ più grata.
No, non sono soddisfatta.
Sì, sono arrabbiata.
Io non sono grata al mio Paese se mi tollera. Essere tollerata non è abbastanza. Io sono arrabbiata perché non ho giustizia."
"Komorebi", Giorgia Mazzucato
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smellslikestalejam · 2 years
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Ho paura. Sento dire “Prima premier donna in Italia” come se fosse merito di vanto; e lo sarebbe anche, se la donna non fosse lei e chi lei rappresenta. Ho 19 anni, e la maggior parte dei mie problemi lei le considera devianze.
“Tutela alle donne e al diritto alla vita!” lei dice, mettendo in pericolo una delle leggi più dibattute in Italia, un argomento che ancora oggi non è deciso, una pratica che ancora oggi porta all denigrazione. Come se non ci fossero medici obiettori in ogni ospedale pronti a farti sentire in colpa per ciò che stai per fare, per la tua scelta.
“Tutela alla famiglia! Ai bambini!” lei dice, mettendo in pericolo famiglie già formate, mettendole al bando sociale, e impedendo a tanti bambini di trovare finalmente una casa nel nome di una tradizione che anche lei ha rotto. Lei, che mette in pericolo i diritti per i quali tanti hanno lottato con difficoltà. Diritti che non hanno avuto, e che hanno voluto lasciare per i posteri. Diritti di cui, una volta tolti, a nessuno fregherà più nulla, nessuno si batterà per rimetterli, non nella casta politica del momento. Non che interessassero a qualcuno in principio, ma almeno erano contemplati. Ho 19 anni e la mia vita come la volevo io sembrava in vista; ora tutto appare sfocato e tremulo. Il processo di transizione già era lungo e difficile in Italia, quasi come ricevere un alias in Università: porta la diagnosi, uno psicologo deve darti i documenti che confermano che quello che provi è vero, altrimenti non ti crediamo. Ho 19 anni e pensavo che quando ne avrei avuti 23, 24 sarei stato me. Ora devo avere paura di portare la bandiera, paura di andare al pride, perché ora gli stronzi si sentono tutelati e legittimati. E se mi ammazzano di botte perché sono frocio, o perché sono un trans di merda? Ma ehi, ci sono le unioni civili, e allora abbiamo abbastanza diritti, no?
Bisogna tutelare gli italiani adesso. Gli italiani bianchi, ricchi, etero, cristiani e preferibilmente senza un utero, e senza problemi mentali. (I vecchi, quindi.).
E niente. Posso solo dire grazie mamma, grazie nonna, grazie nonno per avermi fatto questo magnifico regalo. Grazie per il vostro amore per le tradizioni. GRAZIE PER IL VOSTRO FASCISMO.
È davvero tanto difficile sopportare la libertà altrui? Il diritto di parola, di pensiero, di esistenza, di sciopero. Se non ti interessano le loro rivendicazioni: non guardare. Perché tanto alla fine, non sarà la tua posizione privilegiata a soffrirne. Ma pensa a tuə figliə, tuə nipote, quellə che non ha potuto votare perché troppo giovane, quellə che nasconde la bandiera nell’armadio, quellə che ti diceva che la Meloni non va bene, che a ləi non piace, che ha idee retrograde. Se lə ami tanto, perché rovinargli la vita?
Ma dopotutto, “serve un po’ di regime!”, e la vittoria “dedicata a chi non c’è più” fa bene agli italiani. A loro, non a me: per me, antifascismo per sempre.
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iltuoanon2016 · 2 years
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Il fascismo non mi fa paura...
...ma temo molto più i danni perpetrati dai fascistoidi, cioè da coloro che si nascondono dietro ad un ideologia per provare a rivalersi delle proprie personali frustrazioni: di solito si muovono in gruppo, se la prendono con gli inermi e creano scompensi enormi, con effetti che vanno ben al di là della loro durata.
Mi aspetto che l'incapacità di chi ci governa (...) non farà che istigarne i bassi istinti, per nascondere le proprie responsabilità: qualche negro lasciato marcire sui barconi, li farà sentire "rispettati" dal mondo; ostacolare la libertà di abortire, o di decidere del proprio fine-vita, li farà sentire appoggiati anche da Dio; la libertà di pagare a nero il dentista o il meccanico, li farà sentire aiutati nelle difficoltà; limitare le unioni civili, li farà sentire "più maschi" (o "più femmine"); impedire che vada avanti l'iter dello ius scolae, li farà sentire più tutelati nella "vera italianità" (?); ecc...
Non so se arriverò a scontrarmi (fisicamente) con questa mezzaspecie d'idioti, perché il mio ideale nonviolento cozza con la voglia di mettere al loro posto, certi vigliacchi. Ammetto anche di avere qualche timore, perché malgrado la mia forza son sempre stato una frana nel fare a botte (anche perché, se mi parte la brocca, rischio di esagerare), ma sono stufo di vederli scorrazzare impunemente. Però, come scriveva Gramsci, "odio gli indifferenti" e sono stufo di provare ad usare la dialettica, con chi conosce solo la violenza, con chi ha solo voglia di regalare la propria e l'altrui libertà, ad un padrone in divisa nera...
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asterargureo · 2 years
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Ho visto sprazzi del confronto Letta Meloni.
Lui sicuro,lei più titubante senza una piazza urlante in sottofondo.
Lei non ha parlato di blocco navale e incredibilmente Letta glielo ha fatto notare e lei ha tentato di interromperlo.
Lui avrebbe potuto incalzare di più su molti temi ma non l'ha fatto forse perché davvero intende farci qualcosa insieme dopo il voto.
Lei ha fatto capire che vuole l'appoggio dell'opposizione quando governerà. Lei, però,anche nel periodo più duro della pandemia ha sempre fomentato le frange più estreme e non ha mai votato per i provvedimenti a tutela dei cittadini.
Sui diritti civili lei si è rivelata per l'essere orribile che è. Le unioni civili sono già tanto (ricordiamo che lei non le ha votate e con i suoi sodali voleva un referendum per abolirle)e riguarda alle coppie omogenitoriali ha detto che i bambini meritano di meglio. Letta ha ribattuto dicendo che i bambini hanno bisogno di amore.
Ovviamente dagli al RDC.
Sull'Europa la solita ambiguità da parte di lei,mentre per lui rimane un'entità incriticabile.
Ma la ciliegina sulla torta è stato il confronto in differita con Calenda.
Calenda,che interpreta la parte di Malefica offesa per il mancato invito,ha pensato bene di studiarsi le domande per dare delle risposte che potessero soddisfare i suoi elettori.
Praticamente Calenda ha fatto la reaction al confronto elettorale.
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