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#tutto è lecito
io-pentesilea · 2 months
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Quando l'amore raggiunge la sua perfetta maturità, l'impudicizia è la sua unica espressione adeguata.
-Nicolás Gómez Dávila
Tutto è lecito.
Barbara
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Tutto ciò che ti rende felice è lecito....
📖🌹
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moodygi · 2 months
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Allora, io vi avviso. Sto per scrivere un pippone, sono incazzata nera.
Ho appena fatto un macello al lavoro, perché sono veramente stufa dell'ignoranza di uomini di questo tipo. Ho ventiquattro anni, non sono sicuramente vergine o estranea a determinate dinamiche ma questo non significa che tutto sia lecito. Stasera ero al lavoro ( per chi non lo sapesse faccio la cameriera), e come al solito il mio collega (50'anni e con una compagna che lavora con noi in sala), tira fuori l'argomento sesso e si scherza. Già sono tipologie di scherzi che non mi piacciono, perché se ad ogni frase che dici sei lì con la mano sui genitali mi fai abbastanza schifo, ma al solito devi stare al gioco, perché sennò iniziano a farti la morale del "ma fattela una risata che sto scherzando" e non mi lasciano più lavorare. A fine servizio dopo mille e più battute su di me e il pizzaiolo (abbiamo circa la stessa età, siamo abbastanza in sintonia ma solo perché entrambi giochiamo ai videogiochi, quindi spesso e volentieri ci confrontiamo su certe cose), mentre lui faceva l'impasto io mi sono accovacciata un attimo dietro al bancone, mentre mi spiegava le dosi e la questione del lievito. Non lo avessi mai fatto. Questo mio collega arriva subito lì e davanti a tutti inizia dicendo "si ma poi passa anche di qui" (alludendo al fatto che stessi facendo un pompino al pizzaiolo e che di conseguenza, da brava puttana, dovessi farlo anche a tutto lo staff) facendo gesti con la mano. Tant'è che sono partita in quinta urlando e sbraitando. Come se non bastasse pure un tavolo di clienti, ovviamente tutti maschi, hanno continuato a fare una serie di battutine, così si sono presi un vaffanculo pure loro. Non contento di ciò, il mio collega viene a parlarmi fuori dicendo "ma cosa hai capito, io stavo dicendo che facevate comunella, non mi permetterei mai, sei tu che hai capito male" e tutta una serie di frasi dette per tirarsi fuori da quella situazione e facendo passare me per pazza.
Ora, ditemi voi se tutto questo è normale. So che capita ovunque e sempre, ma davvero dobbiamo sempre accettare cose di questo tipo? Perché io penso proprio di no.
#me
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tiaspettoaltrove · 1 month
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“Quanti anni hai?”
La domanda che ciclicamente mi viene rivolta, qui e su altre piattaforme virtuali, è sempre la stessa: “Quanti anni hai?”. Da una parte la comprendo: la curiosità è donna, pertanto è normale che una donna sia portata a chiedermi quanti anni ho. Peraltro non è mica un segreto, eh, se una mi scrive in privato glielo dico. Ma non è questo il punto: quello su cui voglio soffermarmi è il ben poco significato di questo quesito. Peggio: la superficialità che ne permea la richiesta. Io negli anni mi sono confrontato con tante ragazze su Internet. Non centinaia, ma comunque parecchie. L’ho fatto perché mi piace studiare la psiche umana, mi piace conoscere, approfondire, ragionare, far lavorare la mente. La richiesta dell’età anagrafica è quasi sempre avvenuta, da parte di ambo le parti, in una fase successiva. Prima s’è iniziato a parlare, a confrontarsi, a raccontarsi. E poi tutto il resto. Cosa voglio dire? A volte sembra di stare su Tinder (che io non ho e non voglio avere). Purtroppo il pensiero che trasmettete, di solito, è: “Cerco un compagno e voglio vedere quanti anni ha, così se ne ha troppi o troppo pochi passo direttamente oltre”. È un po’ squallido come ragionamento, se posso. Lecito, ma squallido. Alla fine dipende tutto dalle intenzioni. Ma io l’ho detto subito, però: prendete questo blog come un libro, anche se dietro c’è una persona, in carne e ossa. Mi si dovrebbe contattare per uno scambio di opinioni, non per cercare la storia d’amore della vita. Anche perché io, all’amore, nemmeno ci credo più come prima. Vi interessa approfondire un concetto? Va benissimo, eccomi. Volete fare una critica? Vi ascolto. Ma chiedermi a caso quanti anni ho, alla ricerca di chissà cosa, è molto sciocco. Non mi offendo, ci mancherebbe. Dico solo che si potrebbero porre domande più interessanti, secondo me. Credo che l’obiettivo primario debba essere quello di trovare una forma di comunicabilità rispettosa e matura. E questo lo si può fare a qualsiasi età. Qualche anno fa parlavo amabilmente con una ragazza, andò avanti per un po’ di tempo. Poi, una volta scoperto che ero più grande di lei, scappò via. Ammetto che ci rimasi male. E vi giuro che non c’era reale motivo. Non v’erano scambi di foto e cose strane, ma discorsi molto normali, puliti. Eppure, nulla. Cerco sempre di comprendere tutto, ma l’amaro in bocca rimase per del tempo. Ecco, oramai io invito a priori le ragazze a non contattarmi, se tanto poi deve andare a finire così. Non mi piace essere abbandonato (a chi piace?), specialmente se mi comporto molto bene. Probabilmente l’opzione per porre domande in anonimato, qui, l’ho attivata proprio per questo: per mettervi più a vostro agio, per consentirvi di scrivere e chiedere qualsiasi cosa senza portare il peso dello svelamento, e quindi l’imbarazzo che può derivarne. È un blog particolare il mio, dedicato a un pubblico adulto pur non essendoci traccia di foto o video pornografici. Ma così, diciamo che avete mano libera. E io la libertà la amo sempre.
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donaruz · 9 months
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Ti ho pensato proprio ieri, quando ho scritto il mio post sull'Acca Laurentia e il possibile collegamento con la nostra Sacra Accabadora.
Ho pensato a quanti inorridiscono a sentirne parlare, come se fosse un'assassina legalizzata da una comunità di incivili, come spesso, ancora ci definiscono.
Pensavo a quanta Bellezza nelle tue parole, per raccontarla, e a quanto le parole hanno potere.
Parole che non si vogliono sentire.
Perché certe verità sono scomode, e la donna deve restare sempre un passo indietro.
Hai deciso di andare via e ritornare alle stelle, da cui sei arrivata, proprio nella notte di San Lorenzo.
Forse la tua 'Accabadora interiore, ti stava chiamando.
Perché ogni vera Donna Sarda, lo è.
Colei che capisce i Misteri della Vita e della Morte, perché è "bogadora" e "accabadora".
"Come sopra, sotto"
L'equilibrio è stato ristabilito
A me, mancherai. Tanto.
Grazie per tutta l'abbondanza e la dignità.
Buon ritorno, Michela💖🌟
"Parlare è un potere e dare potere alle donne è sempre stata una cosa problematica nei monoteismi. «L’unico femminismo che ci piace è quello silenzioso della Madonna, – scriveva nell’editoriale prenatalizio del 2020 il giornalista di un quotidiano sovranista improvvisatosi teologo, per poi proseguire – è una madre giovane, semplice, dolce, il cui pianto non diventa mai piagnisteo e che ci insegna l’importanza della riflessione interiore». Il silenzio è una virtú, ma solo se sono le donne a praticarlo. Agli uomini nessuno chiede di tacere le loro riflessioni interiori, anzi sono cosí sollecitati a condividerle che è lecito sospettare che prima di parlare parecchi di loro non abbiano riflettuto a sufficienza. Invece al sesso femminile è consigliato di fermarsi alla fase del pensiero afono, proprio come la Maria di Nazareth che, secondo una certa ermeneutica strumentale tradizionalista, ci venne raccontata come creatura talmente annichilita dalle conseguenze dell’unica volta che ha aperto bocca da non voler aggiungere piú una parola per tutta la vita, dalla mangiatoia di Betlemme alla croce del Golgota".
Tratto da "Stai zitta" di Michela Murgia
Sei nata tu forse da sola, Maria? Sei uscita con le tue forze dal ventre di tua madre? O non sei nata con l'aiuto di qualcuno, come tutti i vivi?
- Io ho sempre... - Maria accennò a replicare, ma Bonaria la fermò con un gesto imperioso della mano.
- Zitta, non sai cosa dici. Ti sei tagliata da sola il cordone? Non ti hanno forse lavata e allattata? Non sei nata e cresciuta due volte per grazia di altri, o sei così brava che hai fatto tutto da sola?
Richiamata alla sua dipendenza con quello che le parve un colpo basso assestato con cattiveria, Maria rinunciò a replicare, mentre la voce di Bonaria si abbassava fino a diventare una litania priva di qualunque enfasi.
- Altri hanno deciso per te allora, e altri decideranno quando servirà di farlo. Non c'è nessun vivo che arrivi al suo giorno senza aver avuto padri e madri a ogni angolo di strada, Maria, e tu dovresti saperlo più di tutti.
L'anziana sarta parlava con la sincerità con cui si fanno le confidenze agli sconosciuti sul treno, sapendo che non si dovrà sopportare mai più il peso dei loro occhi.
- Non mi si è mai aperto il ventre, - proseguì, - e Dio sa se lo avrei voluto, ma ho imparato da sola che ai figli bisogna dare lo schiaffo e la carezza, e il seno, e il vino della festa, e tutto quello che serve, quando gli serve. Anche io avevo la mia parte da fare, e l'ho fatta.
- E quale parte era?
- L'ultima. Io sono stata l'ultima madre che alcuni hanno visto.
Tratto da "Accabadora" di Michela Murgia
Maldalchimia.blogspot.com
Tiziana Fenu ©®
Figlie della Madre
*Un grande libro che non si dimentica *
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papesatan · 7 months
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Ieri il piccolo Romeo m’ha fatto fare un giochino con le mani (che non saprei ripetere) per capire se fossi angelo o diavolo. Con mia magra sorpresa, ahimè, ne è venuto fuori che sono un fottuto demone pazzo di corna. Non sto a sindacare i motivi per cui Romeo abbia deciso di verificare la mia vera natura (del resto se grido tutto il giorno, lancio quaderni, fulmino spietato e incuto terrore, mi sembra anche lecito porsi un dubbio), ma mi fa ridere il cuore e penso che sarebbe bello poter capire sempre chi si ha davanti con un semplice rituale (giuro che domani me lo faccio spiegare e vi creo un tutorial, così almeno questa la risolviamo). Dopo avermi svelato, Romeo m’ha squadrato un po’ sconvolto, ma saggiamente ha continuato a studiare senza fiatare. Oggi, invece, s’è messo a ridere dicendo: “Sei un grande”. La cosa mi tira a pensare. Se compreso chi è inferno, non lo evitiamo, allora a che serve saperlo scoprire? In effetti, caro Calvino, il problema non è tanto saper riconoscere chi inferno non è, per quello basta un gioco con le mani che nemmeno ricordo, il difficile è volersi davvero allontanare da ciò che più è male. Noi i nostri demoni li conosciamo benissimo, sono tutti intorno a noi, li vediamo ogni giorno e gli vogliamo bene, ci affondiamo il forcone nelle vene con un voluttuoso sorriso, e ci piace così. Ogni tanto, quando mi scordo d’esser Azazello, abbraccio Romeo e gli do una tenue carezza. Quantomeno, spero di essere un buon diavolo.
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ilsoleesistepertutti · 11 months
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“Tutto è lecito in guerra e in amore ma alcune battaglie non lasciano vincitori, solo una scia di cuori spezzati che ci fa chiedere se il prezzo che paghiamo valga davvero la pena di combattere.”
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janniksnr · 2 months
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io ci provo nella vita a essere una persona calma e paziente e gentile ma la gente che mi circonda evidentemente non mi vuole aiutare !!
sfogo sulla vicenda sotto perché non voglio rompere le balle sulla dash con i miei post chilometrici rip
giovedì propongo a delle mie amiche (3) di venire a cena a casa mia. ricevo come risposta da tutte un "ti faccio sapere", nello specifico una mi dice che dovrebbe vedersi con un'altra persona e mi aggiornerà. ieri una di loro mi dice che non ci sarà, mentre da parte delle altre due silenzio stampa. paziento fino alle 16.30 di oggi (per la cena avevo proposto di vederci verso le 19.30 (a gran premio finito perché ci sono pur sempre delle priorità eheh)) e poi, con un po di rodimento, scrivo dicendo che mi avrebbero potuta avvisare se la risposta all'invito era no invece di farmici arrivare per deduzione vista l'ora. tempo un minuto e ricevo subito la prima accusa di voler fare polemica (!!) dall'amica che doveva forse vedersi con un'altra perché lei cito testualmente aveva saputo proprio alle 16.31 che non si sarebbe vista e a breve mi avrebbe avvisata che per la cena ci stava. ora, con tutta la calma del mondo, trovo poco carino avvisare una persona che si deve anche organizzare appunto per la cena , con così poco preavviso come trovo poco carino lasciarmi appesa per parte del pomeriggio non dandomi eventualmente la possibilità di organizzare altro per il sabato (non avrei comunque fatto niente e me ne sarei stata a casa ma è principio !!). a questo punto io rispondo che giovedì mi avrebbe potuta avvisare che sarebbe rimasta in dubbio sulla sua presenza fino all'ultimo perché non ho la palla di vetro e se non ricevo notizie penso che si sia scordata di avvisarmi (tralascio il fatto che con tutto il bene non è che posso stare ad aspettare che finisci di organizzarti con gli altri e poi siccome altri ti danno buca allora vieni a cena ma vabbè). a ciò mi viene detto "vabbè io potevo anche dirtelo però anche tu potevi richiedere conferma" SCUSA ?!?!?!!!??? cioè ti invito giovedì per sabato e pretendi che ne so che venerdì stia di nuovo li a dire "ma quindi ci sei? 👉🏻🥺👈🏻" quando tu mi hai detto che mi avresti aggiornata?? l'impegno lo hai tu, sei tu che non sai se ci sarai, ma sono io che ogni giorno devo chiederti se hai una risposta. ma poi posso capire se tipo faccio l'invito il lunedì per il sabato e allora a metà settimana posso chiedere di nuova una conferma ma da giovedì a sabato c'è bisogno che ti ricordo di averti invitato a cena ma tutto bene ??????!! e poi mi viene detto "la prossima volta se sono in dubbio dirò subito di no" si esatto perché se non si è in grado di gestire gli impegni e si rischia di lasciare appesi gli altri è meglio dire di no o quantomeno non fare le vittime ma vabbè
io davvero ci provo a non fare la puntigliosa però a volte mi sembra proprio che siano cose base cioè essere in dubbio o avere altri impegni è super lecito però ecco venire a sentenziare sul fatto che avvisare alle 16.30 mi deve andare bene perché è il giusto preavviso o pretendere che dopo aver fatto un invito due giorni prima io stia tutti i giorni a chiedere conferma di una presenza mi sembra un po' assurdo poi ovviamente mi viene detto che sono pesante cerco la lite bla bla bla e alla fine i sensi di colpa li fanno venire a me
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canesenzafissadimora · 5 months
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Se esiste il senso della realtà deve esistere anche il senso della possibilità.
Il senso della possibilità si potrebbe anche definire come la capacità di pensare tutto quello che potrebbe egualmente essere, e di non dar maggiore importanza a quello che è o che non è.
Le conseguenze di tale attitudine creativa possono essere notevoli, e non di rado fanno apparire falso ciò che gli uomini ammirano, e lecito ciò che essi vietano.
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Robert Musil, da L’Uomo Senza Qualità
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abatelunare · 4 months
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Di imbonitori e delle loro offerte
Dagli schermi televisivi l'imbonitore sostiene che il prodotto viene venduto a un sesto (più o meno) del suo valore commericale. Senza contare gli strepitosi omaggi già pronti per essere consegnati al cliente. Io non posso nascondere un certo scetticismo. Primo, perché a questo mondo, come si dice, nessuno ti regala niente. E se lo fa, potrebbe lecito chiedersi se per caso non vi sia dietro qualcosa. Secondo, perché sono diversi anni che l'azienda continua a proporre la medesima offerta, sebbene con alcune variazioni. Possibile che non vendano mai a prezzo pieno? E tutto il lavoro che c'è dietro? (Sempre che la qualità su cui insistono sia reale e non fittizia, eh). Non so, io non capisco. E forse è meglio così.
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fridagentileschi · 1 year
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“Viviamo in un’epoca in cui si vuole che i preti si sposino e che le persone sposate divorzino.
Vogliono che gli eterosessuali abbiano relazioni senza impegno, ma vogliono che i gay si sposino in chiesa.
Vogliono che le donne si vestano da uomini e assumano ruoli maschili e che gli uomini diventino come le donne.
Un bambino di soli cinque o sei anni ha il diritto di decidere se sarà un uomo o una donna per il resto della sua vita, ma un bambino sotto i diciotto anni non può rispondere dei suoi crimini.
Non ci sono posti per i pazienti negli ospedali, ma ci sono incentivi e sponsorizzazioni per coloro che vogliono cambiare sesso.
C’è un sostegno psicologico gratuito per coloro che vogliono lasciare l’eterosessualità e vivere l’omosessualità, ma non c’è nessun sostegno per coloro che vogliono lasciare l’omosessualità e vivere la loro eterosessualità, e se cercano di farlo, è un crimine.
Oggi un rivoluzionario e' colui che si sposa e va alla messa la domenica, colui che accetta che il suo ruolo di maschio e' proteggere la maternita' e la vita e colei che accetta il suo ruolo di donna e difende la sua femminilita' e dolcezza e' una rivoluzionaria. Mentre gli altri cercano di convincerti che non esistono sessi, che il figlio non appartiene alla madre e che due maschi possono rubare il frutto del ventre altrui visto che non hanno l'utero, e che e' lecito usare un feto per l'industria farmaceutica...il tutto con un silenzio religioso assordante.
Se non è la fine dei tempi, deve essere la prova.”
web
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der-papero · 6 months
Note
l'utilizzo di questo tipo di tecnologie sarà sicuramente regolarizzato nel più breve tempo possibile, non potranno essere utilizzati per "controllare" le persone e, seppure fosse, i dipendenti firmerebbero un accordo individuale con l'azienda in questione. cosa che, ricordo, già succede per amazon, ikea e già sta avvenendo in alcune piccole attività tramite l'uso di telecamere.
il fine ultimo della boston dynamics dovrebbe essere quello di ottimizzare, monitorare e in ogni caso aiutare il lavoro umano, ad esempio effettuando segnalazioni di soccorso ai dipendenti preposti.
so che è facile pensare male di queste tecnologie ed è lecito, ma in alcuni casi possono veramente aiutare ad intervenire.
Per quanto io non discuta il tuo punto, che teoricamente è corretto, perdonami, ma ne ho viste talmente tante nei tantissimi lavori che ho fatto, che fatico veramente tanto a non vederci un potenziale abuso in tutto ciò.
Ovviamente lasciamo che la storia parli da sola, la mia era solo una iperbole che speriamo rimanga tale.
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abr · 7 months
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Tutto torna nella mia civiltà.
La radice medievale del famoso slogan popperiano laico e illuminista: "TOLLERANZA VERSO TUTTI MA NON VERSO I FANATICI INTOLLERANTI" è la questione del Malicidio (malicidium, in latino).
Elaborata da Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) in base ad una specifica questione postagli dai Cavalieri Templari sulla difficoltà per un cristiano di conciliare la guerra difensiva con la parola di Dio (V Comandamento, non uccidere).
«Egli» [il soldato di Cristo, ndr] «è strumento di Dio per la punizione dei malfattori e per la difesa dei giusti. Invero, quando egli uccide un malfattore, non commette omicidio ma malicidio, e può essere considerato il carnefice autorizzato di Cristo contro i malvagi.» Bernardo giustifica la violenza come mezzo di DIFESA dei più deboli (allora erano i pellegrini), dichiarando che «Non si dovrebbero uccidere neppure i pagani qualora ci fosse una maniera diversa per impedir loro di opprimere.».
Pur restando nel medioevo, la distinzione con attuali Jihad, "guerre sante", martiri suicidi e decapitazioni di donne e bambini dei nemici è enorme, spaziale. Non confondiamo.
Prima di tutto la Crociata è un momento ascetico e penitenziale, non vanagloria militaresca o hybris indistinta e irrazionale "tutto è lecito". Tipo samurai, NON si scende in campo per uccidere indistintamente ma per sacrificarsi e difendere. Altro che "'ndo cojo cojo", altro che considerare "nemici" dei bambini e celebrarne per le strade il sangue sparso. San Bernardo serba parole durissime contro questo approccio: «Tra voi null'altro provoca le guerre se non un irragionevole atto di collera, desiderio d'una gloria vana, bramosia di qualche bene terreno».
La mia civiltà offre tutte le risposte.
[quote banalmente prese da wikipedia: san bernardo, malicidio].
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ballata · 11 days
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Pazzesco...quando un paese arabo e mussulmano aiuta Israele tutto il carrozzone arrotolato nelle kefieh di Amazon propal, lgtb, lesbo-trans-dog-sitter, a favore della legalizzazione delle droghe e i matrimoni delle spose bambina incredibilmente si ammutolisce! Ma perché? Questi Sauditi non sono anch'essi arabi e mussulmani? Come d'altronde lo sono anche i Giordani e gli Emiratini...
Quindi è lecito pensare che nelle nostrane manifestazioni studentesche a sfondo coranico ci siano estreme infiltrazioni di "richiedenti asilo" a favore dell' islam più integralista e becero...o no? #westandwithisrael
#univerità #poser #propal #lgtb #fpuidi #sostenitoridihamas #buffoni #robertonicolettiballatibonaffini
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tettine · 1 year
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Oggi ho pensato una cosa brutta: ho chiesto a D di leggere un libro del mio professore di Salute globale insieme, lui mi ha risposto di no in maniera sgarbata e li ho pensato per pochi secondi che mi mancasse Gio. È una cosa orribile lo so, ma io amavo quando si leggeva un libro insieme, a turno qualche pagina, e poi si commentava insieme tutto ciò che ci veniva in mente. Si fumavano le sigarette in estate ed in primavera e si aveva il thè nelle stagioni fredde. Leggevamo anche un libro intero in un giorno ed era così arricchente a livello umano che non lo so spiegare a parole ma mi ricordo ancora la sensazione di connessione e di unione. Non lo so se sia lecito pensare queste cose dopo 5 anni e 4 da quando sto con D
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l-incantatrice · 10 months
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Quando anni fa ho cominciato a usare i social ho scoperto che c’è molta gente che ha relazioni,che sia solo sesso o anche sentimento,puramente virtuali. Io ero convinta che questo tipo di cose andasse bene tra adolescenti imbranati e alle prime armi o tra sfigati e disturbati mentali 😂. Invece a quanto pare molte persone “normali “,adulte,con una famiglia,hanno rapporti del genere. Per me è una cosa ridicola e assurda ma ho provato a trovare delle spiegazioni. Credo purtroppo che molte persone abbiano problemi relazionali; non riescono a rapportarsi agli altri,o per paura,o per timidezza,o perché non si sentono all’altezza,o chissà per quali altri motivi. E allora si rifugiano nella fantasia,alimentata dal virtuale,dove tutto è lecito,bello,senza problemi. Perché se oggi uno dei problemi più grossi tra le persone è la comunicazione,internet e la rete invece di risolverlo,lo hanno aggravato
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