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#traversata
copihueart · 2 years
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deathshallbenomore · 6 months
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alexa se una persona rinuncia a dormire per quattro-cinque giorni per vedere tutta (tutta) New York, dici che muore? risp per favore
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curiositasmundi · 6 months
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E' il 4 maggio del '99, i primi raggi del sole illuminano l'ossidiana lucida di La Palma: quattro curiosi individui (giovanissimi, a parte Fabio, più che trentenne, figlio dell'unione di Giorgio con la prima compagna Lucia Morellato), dopo aver riempito Passat e Taunus di polistirolo, viveri, strumentazione, e averle dotate di una zattera di salvataggio sul tetto, varano queste altrettanto curiose imbarcazioni.
E' l'alba, momento scelto dagli autonauti per evitare la Guardia Civìl. Le auto proseguono sospinte da due fuoribordo finché non finisce la benzina. I ragazzi non ci pensano due volte: staccano i motori e li guardano sparire negli abissi dell'oceano.
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Tutto bene fino al 25 maggio, quando saltano i contatti con la terraferma. Il telefono satellitare Imarsat si spegne, forse per il contatto con l'acqua ("imbarchiamo acqua dal sedile davanti!" scrive Amoretti sul diario di bordo), o  per la mancanza di sole, che alimenta le batterie fotovoltaiche (solo energia pulita a "bordo").
I due paiono scomparsi nel nulla. Marco Amoretti, 23 anni, e Marco De Candia, 21, potrebbero aver fatto una brutta fine. "Silenzio dall'Atlantico", titola il Secolo XIX, e tutta Sarzana (dove si sono stabiliti gli Amoretti) si ritrova in subbuglio. In realtà i ragazzi se la passano alla grande, sono in perfetta sintonia.
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LE MACCHINE SI RIVELANO MEZZI RELATIVAMENTE SICURI
Nettuno è magnanimo e le depressioni oceaniche (tra cui l'uragano Emily) risparmiano i ragazzi. Urge un altro parallelo con Alain Bombard, che dopo 53 giorni di navigazione incrociò la nave inglese Arakaka: Amoretti e De Candia incontrano per puro caso la petroliera Chevron Atlantic, il cui comandante si dimostra generoso e lancia in mare numerose provviste recuperate da Marco a nuoto. Sono al 108° giorno di oceano e l'avvistamento della nave lascia intendere che la terra è vicina.
Nel frattempo, Fabio, Mauro e Serenella sono giunti nelle Antille per organizzare l'arrivo delle auto. Sorvolano il tratto di mare antistante la Martinica portando con loro i giornalisti increduli: i due folli danteschi ce la stanno facendo, sono ad un passo dal traguardo.
In un contatto radio, Serenella decide di rivelare a Marco la morte del padre, per evitare al ragazzo una terribile delusione a terra. Arrivati a Port Tartane il 31 agosto, dopo 119 giorni in mare, gli autonauti vengono accolti come eroi dai media italiani ed esteri.
POI, IL BUIO.
Troppe cose non piacevano. Troppe cose scomode da ammettere: era possibile attraversare l'Oceano quasi per gioco, con delle macchine sgangherate. Erano riusciti a farlo due ragazzi totalmente estranei al mondo della vela solitaria, privi di conoscenze nautiche, mezzi tecnici e sponsor, peraltro poco dopo la vittoria di Giovanni Soldini alla Around Alone.
La stampa locale ligure fu l'unica a giocare su questo contrasto tra modi antitetici di vivere il mare, perché sia Soldini che gli Amoretti erano legati a Sarzana. Oggi, a più di una decina di anni di distanza, le immagini dell'insolito viaggio continuano ad emozionare. Se dopo due lustri possiamo già essere considerati posteri, allora sì, fu vera gloria.
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fashionbooksmilano · 11 months
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Fabio De Sanctis La traversata delle Alpi
Testi di Fabio Sanctis, Randovan Ivsic e Annie LeBrun. Presentazione di Giorgio Cortenova
Fotografie di Umberto Santucci
Editions Maintenant, Paris Roma 1972, 2000 copie numerate a mano, 23 x 25 cm, pagine senza numerazione (circa 100)
Esemplare n.1988
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euro 60,00
Monografia visivamente ricca di questa mostra a Ferrara Palazzo dei Diamanti, 9-30 settembre 1972, dello scultore surrealista italiano.
Interessante libro d'artista opera di questo scultore - architetto romano. Nel 1963 con Ugo Sterpini fonda Officina 11. Nel corso degli anni realizzano molti mobili in esemplari unici. Questa produzione consente loro di venire apprezzati dal gruppo dei surrealisti parigini, in particolare da A. Breton che li invitera' a partecipare all'esposizione' l'ecart absolue', l'ultima mostra ufficile del gruppo. Negli anni '70, De Sanctis, si avvicinera' al mondo situazionista, e, centrale di questo periodo sara' proprio La traversata delle Alpi, e la valigia. Questo libro rappresenta in modo eloquente questa fase del suo lavoro.
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06/06/23
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gisatako · 2 years
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forse in giapponese ha un tono migliore e/o più coinvolgente...?!
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iannozzigiuseppe · 11 months
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Cinquina Strega 2023
Cinquina Strega 2023 Rosella Postorino – Mi limitavo ad amare te (Feltrinelli) – 217 voti Ada d’Adamo – Come d’aria (Elliot edizioni) – 199 voti Maria Grazia Calandrone – Dove mi hai portata (Einaudi) – 183 voti Andrea Canobbio – La traversata notturna (La nave di Teseo) – 175 voti Romana Petri – Rubare la notte (Mondadori) – 167 voti
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lennart-laberenz · 1 year
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grande traversata delle alpi, 2022
©lennart laberenz
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mandorloinfiore · 7 days
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Foto per dire che sto bene, sono sana e salva a casa! Pechino express a domani
Ps alla fine la "traversata" non l'ho fatta per tornare indietro perché mi hanno accompagnata in macchina alla stazione.
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random-brushstrokes · 7 months
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Giuseppe De Nittis - La traversata degli Appennini - Ricordo (1867)
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der-papero · 5 months
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Con le autostrade svizzere nel pieno caos, ho fatto una traversata delle Alpi che Annibale sei una mezza sega.
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Comunque stasera porto il mio numero di follower conosciuti dal vivo sotto quota 20. Per me incontrarvi dal vivo funziona come la (ex-) spunta blu di Twitter, vale come certificazione che siete veri, perché per quanto ne so potreste pure essere dei sofisticatissimi bot.
E poi volete mettere questo sole, vafammocc 'a Germanie.
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perpassareiltempo · 4 days
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C'era tra noi una distanza impossibile. Io ero su Sirio e tu eri su Allioth. Hai fatto una traversata immane, ed eccoti qui. Bene. Taci. Prendimi.
Victor Hugo
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deathshallbenomore · 5 months
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train manager save me
train manager
save me train manager
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morganadiavalon · 1 year
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***Interrompiamo le trasmissioni per un consiglio di lettura***
Raga, se avete voglia di leggere un libro originale, intelligente e SCRITTO BENE (ma bene bene) con un finale che tocca veramente vette che nei contemporanei è difficilissimo trovare, leggete Teorie.
Non ve ne pentirete, ve lo prometto.
A patto che vi affidiate completamente, come l'autore chiede, scardinando ogni pregiudizio e preconcetto, e vi lasciate guidare nel mare della sua immaginazione.
Lui vi tiene la mano durante la traversata e, per citare una canzone che mi piace molto, potrà capitarvi di bere, ma non annegherete.
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Da dove c'è la guerra, non si scappa in aereo. Si fugge a piedi e senza visto per il semplice motivo che non vengono rilasciati. Quando la terra finisce, si sale su una barca. In mezzo, ci sono i trafficanti di uomini, i soldi che pretendono, il deserto, gli stupri, il carcere in Libia, le botte, gli abusi, le mutilazioni. Ci sono donne trasformate in giocattoli, fino a che non si rompono. Ci sono bambine di nove anni incinte. Per una donna, è sempre peggio. Se si corrompono i carcerieri, si può salire sul barcone, spinti dai mitra, ammassati fino allo stremo, altrimenti si muore lì, di fame, di botte, di percosse. Gli italiani, considerati bestie fino a pochi anni fa, migrarono per disperazione, la stessa che porta persone che mai hanno visto il mare ad affrontarlo in queste condizioni allucinanti. È necessario ribadire codeste ovvietà per fare chiarezza, in un momento in cui i cadaveri vengono accumulati uno sull'altro per fare campagna elettorale. Parto quindi dalle origini, ché è una la fonte da cui sgorga l'acqua che ci abbevera. In fondo, è sempre la stessa storia che si ripete. Una ragazza fenicia scappa dalla città di Tiro, attraversando il deserto fino al suo termine, fino a quando i piedi non riescono più andare avanti perché c'è il mare Mediterraneo di fronte. Allora incontra un toro bianco, che si piega e la accoglie sul dorso, facendosi barca e solcando il mare, fino a farla approdare a Creta. La ragazza si chiamava Europa. Questa è la nostra origine. Siamo figli di una traversata in barca.
- Davide Enia, post del 2015
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ortodelmondo · 2 months
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Traversata della Siberia, Antonio Ligabue (1899-1965)
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ilpianistasultetto · 1 year
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Siamo stati tutti ragazzi e tutti siamo andati a scuola. La storia e' sempre stata una materia ripetitiva. Partiva sempre da lontano, dagli uomini primitivi. Poi si perdeva nei rivoli del prima e dopo Cristo. Arrivava giugno e ti ritrovavi quasi sempre alle prese con mille camice rosse e con Garibaldi che "obbedisco" al re piemontese, incontrato a Teano. Qualche anno riuscivi a sentire il mormorio del Piave o vedevi un omaccione tozzo e pelato su un trattore intento a spigolar grano per rendere opulenta l'italica patria. Mai si andava oltre. La storia contemporanea si studiava dopo, finiti gli studi, da "autodidatta", tra politica, letture e filmografie neorealiste degli anni '60-70. Chi sapeva pero' spiegare bene la storia moderna erano i milioni di persone che quel periodo lo hanno vissuto sulla propria pelle. Ecco che oggi, invece, si alza la seconda carica dello Stato, il fascista Ignazio Benito La Russa e in 5 min spiega come e' andata negli anni prima del 25-aprile-1945. Niente occupazione nazista, niente fascismo, niente tirannia, niente sanguinari nazionalisti. L'italia era un Paese triste, povero, analfabeta e senza cultura, cosi Mussolini invito' l'amico Hitler a mandare in Italia le sue migliori bande musicali per allietare il popolo. Roma fu la piu' fortunata. Tutti i giorni era traversata da un battaglione di musici tirolesi che allietava bimbi, donne e anziani con la loro migliore canzone, Hupf mein Maden..
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C'era divertimento, allegria, euforia al passaggio di chi era venuto nel nostro Paese per regalare divertimento e cultura. Fin quando non arrivo' un gruppo di facinorosi assassini partigiani comunisti e.. buuummm..fecero un attentato contro quei poveri suonatori innocenti prossimi alla pensione. @ilpianistasultetto
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