Cabin House, Bengaluru, India 

Courtesy: Taliesyn (Shalini Chandrashekar & Ar. G.S. Mahaboob Basha)

Cabin House by Taliesyn in Bengaluru

Cabin House, Bengaluru, India - Taliesyn Design & Architecture

December 11:

On this date in 1968, Deep Purple released their second album, The Book of Taliesyn. It's a rather schizophrenic record, with undeniable progressive leanings courtesy Lord, but also with covers of Ike & Tina Turner, The Beatles, and Neil Diamond

On the 11th of December, 1970, King Crimson issued Lizard, their album.

And,

on this date in 1971, a greatest hits album chronicling The Rolling Stones and entitled More Hot Rocks, was initially made available for sale.

Subtitled 'Big Hits and Fazed Cookies' for some reason. Though it contains great material, no doubt, it has the feel of something rushed to market, and is, despite the quality, perhaps the first cash-grab of a band who would become known for them. More Hot Rocks may have made more sense if it it had been released after, say, Goats Head Soup, following the departure of Mick Taylor.

46 years ago today

Arrival of the Sex Pistols at the Taliesyn Ballroom, Memphis, Tennessee, January 6, 1978.

Photo by Jim Shearin

#punk #punks #punkrock #sexpistols #history #punkrockhistory #otd

Sid Vicious and Johnny Rotten, at Taliesyn Ballroom, January, 1978

Photograph: Ira Berger

Storia Di Musica #310 - Captain Beyond, Captain Beyond, 1972

Il mio impegno di scoprire più gruppi e artisti sconosciuti ma autori di dischi eccezionali inizia oggi. E inizia con quello che una volta si chiamava un supergruppo: musicisti provenienti da altre band che, a volte non lasciando definitivamente i loro gruppi di appartenenza, si riunivano per suonare in divertimento ciò che gli interessava di più. La storia di oggi ci porta a Los Angeles ad inizio degli anni '70. La grande stagione della musica californiana è al termine della sua spinta propulsiva, ma ha lasciato sul campo semi che germoglieranno per tanni. I musicisti del gruppo di oggi hanno storie particolari. Rod Evans è britannico, è stato il primo cantante dei Deep Purple, per i primi 3 dischi (quelli dell'avvio psichedelico, Shades Of Deep Purple e lo splendido The Book Of Taliesyn del 1968, e poi Deep Purple del 1969), ruolo che perde per Ian Gillian. Evans abbandona l'Inghilterra e va prima in Florida, dove prova la carriera solista, e poi vira in California, dove prima pubblica un singolo, Hard To Be Without You/You Can´t Love A Child Like A Woman e poi si aggrega al gruppo di oggi. Bobby Caldwell, batterista braccio destro di Johnny Winter, Larry "Rhino" Reinhardt, chitarrista e Lee Dorman bassista, provengono invece dai mitici Iron Butterfly, autori di uno dei brani culto della stagione del rock californiano, In A Gadda Da Vita (titolo che è una storpiatura psicotica di In The Garden Of Eden). In un primo momento della band fa parte anche il tastierista Lewie Gold che però abbandona poco tempo prima le prime registrazioni: Non resta che scegliere un nome, che in stile europeo viene individuato in Captain Beyond, e iniziare a scrivere musica. Il disco d'esordio, omonimo come le storie scelte per gennaio, Captain Beyond, esce nel luglio 1972, prodotto e arrangiato dalla stessa band. In copertina, meravigliosa, un disegno di Joe Garnett su progetto e idea della Pacific Eye And Ear, leggendaria agenzia di stampa creativa che realizzerà centinaia di copertine iconiche negli anni (ve ne ricordo un paio, Toys In the Attic degli Aerosmith, il loghino della moneta di Alice Cooper, molte copertine per i Bee Gees e la copertina di Berlin di Lou Reed).

Captain Beyond (chiamato dagli appassionati "first") è un disco di culto, per via di alcune caratteristiche peculiari per un disco statunitense del periodo e per la qualità eccezionale musicale, dell'amalgama tra i musicisti e i brani eseguiti, tutti a firma Caldwell \ Evans. Innanzitutto, è uno dei pochi dischi americani del periodo che, come i coevi del progressive europeo, in pratica non ha divisione dei brani, registrati come se fossero un'unica e strepitosa suite di 37 minuti. Il disco è un continuo e meraviglioso scorrere da riff a riff, drumbeat a drumbeat, in questo ambito fenomenale il lavoro di Caldwell, maestro dello strumento, che cambia la ritmica più volte nello stesso brano, per un groove irresistibile. È un mix perfetto di rock blues, cavalcate strumentali prog ma anche spesso vicino a quelle della Allman Brothers Band (a tal proposito, è giusto raccontare che il disco fu dedicato alla memoria del da poco scomparso Duane Allman), poiché linee di chitarra veloci e cariche di riff predominano per alcune canzoni prima di rallentare temporaneamente in una pausa fino al successivo decollo. Dal punto di vista dei testi, l'album si differenzia esplorando temi del mondo esterno e significati dell'esistenza, spesso con riferimenti alla luna, al mare, al sole e così via. Rod Evans ha una forte voce rock e si dimostra un grande canante, Rhino suona un'enorme quantità di linee di chitarra cariche di hook e Lee Dorman suona linee di basso complesse (ad esempio, alla fine di As The Moon Speaks-Return) che portano a suoni tipicamente ritmici e agili. Come non ricordare il groove monumentale di Dancing Madly Backwards (On A Sea Of Air), in apertura del disco, oppure la cavalcata strumentale di I Can't Feel Nothin', Pt. 1., il suono psichedelico di Myopic Void che in certi passaggi è meravigliosamente jazz fusion, che sfuma nella hard rock piena di potenza di Mesmerization Eclipse. Come curiosità, segnalo che Thousand Days Of Yesterdays (Intro) come suggerisce il titolo fa davvero da introduzione per Frozen Over, altro grandissimo brano di un disco di qualità decisamente superiore.

Si rimane davvero affascinati da questo disco, che lascia all'ascoltatore la sensazione che il viaggio debba continuare per un futuro indefinito. L'esordio però lascia strascichi: Caldwell ne se va, sostituito da Marty Rodriguez e Guille Garcia, con il timone musicale preso da Lee Dorman che scriverà tutti i brani dell'eccellente Sufficiently Breathless, che esce nel 1973. Per contratto con la Warner Bros. dovevano realizzare un terzo album, questo avverrà solo nel 1977, con il ritorno di Caldwell ma non di Evans, sostituito dal semisconosciuto Willy Daffern: per capire che confusione regnava all'epoca, il brano Dawn Explosion che dava il titolo al disco, Dawn Explosion, non venne nemmeno inserito in scaletta. La band con discontinuità formidabile e continui cambi di componenti è arrivata a suonare concerti fino ad oggi, in ricordo di un disco eccezionale di un periodo musicalmente florido come pochi della storia.

Dezeen

House in Bangalore "was designed to invoke feelings of relaxation and rejuvenation,” - www.dezeen.com/.../taliesyn-cabin-house.../...

John Vernon Lord, cover art for The book of Taliesyn by Deep Purple, 1969

Via: https://tupigrafo.wordpress.com/2015/03/20/john-vernon-lord/

In The Rock 1/6/1978: The Sex Pistols’ Anarchy in The USA Tour, Day 2: Taliesyn Ballroom, Memphis, TN. They just missed Elvis, but Sidney’s got a lot of love to give. #SexPistols #RockHonorRoll

North Sea Scotland (4): Perth

The previous entry ended with our departure from Dundee, which was ugly and wet.

Perth, a short drive away, was just wet.  The rain eased, revealing the beauty of this old royal burgh.

It occupies a choice spot on the River Tay where it is both easy to cross and tidal, allowing ships to moor.

This, an information panel revealed, made the city a trade hub in the Middle Ages. It was also designated as a "craftis toun" because of its top-quality products.

Glovers, we learned, were the most influential guild in medieval Perth.  The industry naturally attracted tanners.  The panel included a depiction of their quarter circa 1440:

Leather-making apparently involved soaking hides into a mix of urine and dogs' faeces. 

This, I thought, provided interesting historical background to the Spinal Tap album Smell the Glove.

The oldest house in Perth is said to be "Fair Maid's House".  But the inscription "1393"was suspiciously legible.

The plaque said the habitation drew its name from Sir Walter Scott's novel The Fair Maid of Perth - which was published in 1828!

In short the house looked to me as medieval as Deep Purple's Book of Taliesyn album (I don't know why walking in Perth put vintage rock into my head.)

But if you're into faux medieval, nothing beats the real thing: Victorian arts-and-crafts architecture.

Perth has plenty of wonderful specimens.  Many, I noted, have been taken over by the food-and-drink industry.

The above buildings – all from the 1890s – now house Perth's Pizza Express (left), an Indian restaurant (centre) and a pub (right).

The river front is lined with glorious Gothic-revival erections.

The County Buildings (1881, above) initially a natural history museum is now, predictably, a fancy eatery.

My favourite building is the 1840s police HQ (below).

Carved into these stern stones is the inscription: "This house hates knaves, crimes punisheth, preserves the laws and good men honoureth."

Contrast that with the "transformative vision" for Scottish justice set out in 2022 "with a focus on creating safer communities and shifting societal attitudes and circumstances which perpetuate crime and harm".

The Tay, the longest river in Scotland, can be fierce in Perth. In days of old, a panel explained, people dealt with flooding by demolishing damaged structures and building new ones on top until the ground was raised to a safe level.

The above picture was taken from a spot where Perth Castle once stood. It was washed away in 1209.

It was not the last traumatic event to occur at this site.  Dominicans built a monastery on the ruins of the castle. Two centuries later, James I of Scotland died there in unusual circumstances.

James had a habit of dealing ruthlessly with rivals.  But what did for him was not so much his love of power as his love of tennis.   In 1436, he decided to spend Christmas at the monastery.  It had great traveller reviews, as well as an indoor court where he could practice his favourite sport.

Knowing plotters were after him, James familiarised himself with escape routes before settling down for a nice extended holiday.  But there was a problem with the tennis: his balls kept falling down a drain pipe.

The king got so frustrated that he ordered the drain to be blocked.  Three days later his enemies reached the monastery.  He disappeared down a hatch.  The tunnel, however, led to the drain that had been filled with stone.  He was swiftly slaughtered by his pursuers.

Fast forward 122 years.  As a previous post explained, mid-16th century Scotland was ruled by Catholics but ripe for Protestantism.  Knowing which way the wind was blowing, the Calvinist preacher John Knox returned home after 11 years in exile.

In May 1559 he headed to Perth and commandeered St John's Kirk (top image).

From a pulpit surrounded by the paraphernalia of Popish superstition (relics, stained glass windows, painted walls, etc.), Knox inveighed against idolatry.  Whipped into an iconoclastic frenzy, the crowd trashed the church.

The crowds then headed for the Dominican priory and ransacked it.  Perth's three other monasteries – as well all 40 altars in the city - were destroyed in two days of rioting.  Knox went on to repeat the feat at St Andrews cathedral 50 miles away. The Scottish Church fell like a house of cards.

Perth these days is endearingly unthreatening.  During our wanderings we came across a parade.  A crowd cheered as bagpipe players in kilts, aldermen in suits, Scots Guards in Jeeps and Star Warriors in costumes filed past.

Towards the end a brass band played the vintage hit Gimme Some Lovin'.