Tumgik
#questa era su richiesta
morganadiavalon · 2 months
Text
Tumblr media
Ho i capelli in tinta con la maglia.
148 notes · View notes
lostaff · 2 months
Text
Un messaggio da parte di alcune persone trans dello staff di Tumblr e Automattic
Vogliamo che le persone trans e le persone LGBTQ+ in generale si sentano benvenute su Tumblr, anche perché noi persone trans di Tumblr e Automattic vogliamo che questo sia uno spazio in cui noi stessi ci sentiamo inclusi. Vogliamo che questa piattaforma ci sostenga e si batta per la nostra sicurezza. Tumblr è reso più luminoso e vivace dalla vostra presenza e le persone LGBTQ+ che aiutano a gestirlo lottano continuamente per questo, per voi, internamente.
Qualche giorno fa, Matt Mullenweg (CEO di Automattic, la società madre di Tumblr) ha risposto alla domanda di un utente circa la sospensione di un account, e la sua risposta ha colpito negativamente la comunità LGBTQ+ di Tumblr. Riteniamo che la risposta di Matt a questa richiesta, così come i suoi commenti, siano ingiustificati e dannosi. Lo staff di Tumblr non commenta le decisioni di moderazione per una serie di motivi, tra cui la privacy delle persone coinvolte e l’impossibilità di moderare migliaia di segnalazioni al giorno. Questa politica ha un aspetto negativo: rende molto facile il diffondersi di voci e informazioni errate sulle azioni intraprese dal nostro team di Trust & Safety. Per questo motivo, vogliamo chiarire alcuni aspetti della situazione:
La verità riguardo la sospensione di predstrogen non è stata comunicata in modo accurato e ha dato l’impressione che stessimo cercando modi per vietare la presenza di persone trans femminili sulla nostra piattaforma. Non è così: il commento di esempio condiviso nel post linkato sopra non soddisfa la nostra definizione di minaccia realistica di violenza e non è stato il fattore decisivo per la sospensione dell'account.
 Matt non ha riconosciuto il danno alla community generato da questa sospensione. Matt non parla a nome delle persone LGBTQ+ che contribuiscono alla gestione di Tumblr o di Automattic e noi non siamo stati consultati quando è stata redatta una risposta a questi eventi.
 L'anno scorso, le etichette “contenuti per adulti” e “temi sessuali” sono state erroneamente applicate ai post di alcuni utenti. La responsabilità è stata attribuita a un team esterno incaricato di applicare le etichette della community ai post, che ha mostrato una tendenza generale di etichettare in modo erroneo contenuti trans. Quando il nostro team di Trust & Safety ha rilevato il problema, grazie soprattutto alle segnalazioni della community, abbiamo impedito al team esterno di applicare le etichette della community. Allo stesso tempo, abbiamo potenziato la supervisione per garantire che questa situazione non si verificasse di nuovo. Nel post dello staff dedicato a questo argomento, il nostro staff LGBTQ+ ha fatto pressione per chiedere maggiore trasparenza, ma è stato scavalcato dalla dirigenza. Il licenziamento di un collaboratore menzionato nella risposta alla richiesta originale era dovuto a un fatto non correlato, che è stato erroneamente attribuito a questo caso. Siamo spiacenti per l’errore di etichettatura e per l’impatto negativo che ha avuto sulla comunità trans di Tumblr.
Le tempistiche della transizione non sono un tema contrario alle linee guida della community e non sono state prese in considerazione dal team di moderazione al momento di discutere le sospensioni e i successivi appelli. Non prendiamo provvedimenti contro i contenuti che riguardano la transizione o i corpi trans, a meno che non siano in violazione delle Linee guida della community.
Comprendiamo e condividiamo il sentimento di frustrazione che le persone trans provano su Tumblr quando si imbattono in contenuti transfobici e interagiscono con utenti bigotti. Le politiche di Tumblr e di Automattic sono pensate per garantire la libertà di parola e di espressione. Proibiamo le molestie come definito nelle nostre Linee guida della community, ma sappiamo che questa politica non è in grado di proteggere gli utenti dai tanti discorsi dannosi spesso utilizzati contro le persone LGBTQ+ e altre persone che subiscono emarginazione.
In futuro, Tumblr adotterà queste misure:
Daremo priorità alle funzioni anti-molestie che consentiranno agli utenti di proteggersi più efficacemente dalle molestie.
Creeremo più strumenti interni per noi dello Staff per identificare e mitigare in modo proattivo i casi di molestie.
Esamineremo i tag utilizzati spesso dalla comunità trans e che sono bloccati, e ci impegneremo per renderli disponibili la prossima settimana.
Siamo dispiaciuti per come si sono svolte le cose e ci stiamo impegnando attivamente per far sentire la nostra voce ed evitare che una situazione simile possa ripetersi in futuro. Sappiamo bene che affrontare situazioni del genere come utente di Tumblr è difficile, soprattutto per coloro che fanno parte di una comunità già spesso presa di mira e soggetta a molestie. Sappiamo che ci vorrà del tempo per riconquistare la vostra fiducia e faremo del nostro meglio affinché accada.
Apprezziamo lo spazio che ci è stato concesso per esprimere le nostre preoccupazioni e il nostro dissenso e siamo grati che il solido impegno di Matt (e di Automattic) per la libertà di espressione lo abbia reso possibile.
Continueremo a lottare per rendere Tumblr un posto sicuro per tutti noi.
- Questa dichiarazione è stata redatta da diverse persone trans che lavorano per Tumblr e Automattic.
60 notes · View notes
shashashina · 11 months
Text
Me and Danny
Avvertenze: 18+, sesso non protetto, nsfw, masturbazione, i miei personaggi sono all'ultimo anno delle superiori e hanno entrambi 18 anni.
Trama: Tu e Danny passate dall'essere sconosciuti ad amici fino a diventare fidanzati, e un pomeriggio, durante una sessione di studio, le cose prendono una piega diversa.
Conteggio parole: 2.745
So che ci ho messo un po' a postare e mi dispiace, ma sono stata impegnata e non sapevo come scrivere un pezzo della storia, ma oggi ho trovato un po' di tempo per completarla. Spero davvero che vi piaccia, mettete mi piace o commentate, mi scuso anche se ci sono degli errori, in tal caso fatemelo sapere e cercherò di correggerli.
Prima che qualcuno possa prendermi in giro, Danny è completamente un ragazzo in questa storia, non perché sminuisca il suo essere un ragazzo trans o qualcosa del genere, solo perché semplicemente non sono ancora in grado di scrivere storie che trattino adeguatamente l'essere transessuale e io non voglio essere offensivo in nessun modo, spero che possiate comprendere la mia scelta e mi scuso se qualcuno si sentirà offeso, non è mia intenzione. 
Tumblr media
Prima di fidanzarci io e Danny eravamo semplici conoscenti, nella stessa scuola fin dalle elementari, ma mai così vicini da essere amici o da salutarsi nei corridoi della scuola, ma qualcosa è cambiato all'inizio dell'ultimo anno delle superiori scuola. C'era la pausa pranzo e io stavo mangiando seduto sul palco del teatro scolastico, lontano da tutti gli altri studenti che erano a mensa, non mi piaceva molto stare con gli altri, preferivo a volte la solitudine, e infatti Ero solo, almeno finché Danny e i suoi 3 amici irruppero in teatro ridendo e chiacchierando, quando si accorsero della mia presenza abbassarono di qualche tono la voce, sembrava che stessero confabulando qualcosa, era insolito che all'ora di pranzo ci fosse qualcuno nel teatro lontano da me, così hanno attirato la mia attenzione, ho provato ad ascoltare di cosa stavano parlando ma ho avuto davvero difficoltà a capire, finché uno di loro non ha urlato "Certo, questo sarà lo scherzo più epico mai, ne parleranno per anni nelle navate laterali” risero tutti. In quel momento ho incrociato gli occhi con Danny, ho sempre pensato che fosse carino, ma in quel momento, con la luce fioca del teatro e il suo sorriso sfacciato, il mio cuore ha saltato qualche battito e le mie guance sono arrossate. "Ehi tu, vuoi unirti a noi per preparare lo scherzo del secolo?" quella domanda univa le nostre strade e i nostri cuori, nessuno di noi due poteva sapere che quelle due lettere che pronunciai dopo ci avrebbero uniti in quel modo… “Sì” dissi saltando giù dal palco e avvicinandomi “Che cosa avevi in ​​mente ?” Passarono i successivi 15 minuti a spiegarmi il piano e gli occhi di Danny finivano su di me troppo spesso, me ne accorgevo visto che anch'io ogni tanto lo guardavo con la coda dell'occhio... Alla fine il piano non è riuscito e anzi tutti e 5 abbiamo ricevuto una bella punizione per un mese intero per pulire le aule della scuola, in quel mese io e Danny abbiamo legato molto, parlavamo spesso durante i compiti, era inevitabile che prima o poi uno dei due si sentisse il bisogno di chiedere un appuntamento, ero io “Ehi, um, Danny? Mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con me qualche volta..." Ripetevo questa semplice frase nella mia testa per almeno 10 minuti, provando tutto il tono di voce che avevo, cercando di prepararmi per ogni possibile scenario, da lui ridendo di me a lui che accetta… mi sono ritrovata davanti al suo armadietto senza nemmeno rendermene conto, lui era lì a ridacchiare con i suoi amici, appena mi ha visto ha sorriso e mi ha fatto segno: “Ehi, come va? Stai bene? Hai la faccia tutta rossa…” Ha provato a portarmi la mano in faccia ma involontariamente mi sono scansato con un po' troppo fervore, “Sì, sto bene, alla grande” ho detto guardando la sua espressione perplessa, “Mi chiedevo se Potrei parlarti un attimo in privato…” Alla mia richiesta sembrò ancora più confuso, ma non esitò ad allontanarsi dall'armadietto e dai suoi amici, afferrandomi per il polso e quasi trascinandomi in un'aula vuota, "COSÌ? Di cosa si tratta? Sei sicuro di stare bene?" Lui e il suo dannato modo di essere così gentile e premuroso, mi mandano la mente in tilt e il mio cuore in subbuglio. "Sì, sto bene, volevo chiederti, beh, se vuoi... ti piacerebbe uscire con me?" La mia voce è uscita molto più forte di quanto avrei voluto, quasi urlavo, ero imbarazzato, mi sentivo completamente nervoso, finché non ha risposto... “Sì ok, ma non urlare, sento perfettamente” mi mette una mano sulla testa, che fino ad allora era piegato, per poi spostarlo sulla guancia spingendomi ad alzare lo sguardo per guardare i suoi occhi, occhi azzurri nei quali i miei sono totalmente immersi: “Quindi è un appuntamento?” Chiese con un sorriso tra l’imbarazzato e l’arrogante… “Sì, immagino che si possa chiamarlo così”. Uscimmo quello stesso fine settimana, andammo al cinema e poi alla sala giochi, prendemmo degli hot dog e una coca cola e lui mi accompagnò a casa: "È stato divertente, mi è piaciuto uscire con te, è bello incontrarci in un posto così diverso da a scuola qualche volta” dico “Sì, mi sono divertito molto anche io, mi piace stare con te, sei molto simpatico e carino, dovremmo uscire più spesso insieme, magari la prossima volta scelgo il film” dice affrontando il fatto che sono stato io a scegliere il film da vedere al cinema, “Ok va bene, la prossima volta scegli il film” “Buonanotte” mi ha dato un bacio sulla guancia e nemmeno il tempo di realizzare l'azione che stava facendo stava già andando via, penso che anche lui non si fosse reso conto di quello che aveva fatto e abbia agito d'impulso, il che spiega perché sembrava stesse scappando "Buonanotte Danny!" Ho urlato in giro per il vicinato, lui ha alzato la mano in risposta... Le settimane passano e il nostro rapporto cresce sempre di più, finché una sera durante una passeggiata nel parco, mano nella mano, avviene il nostro primo bacio. Mentirei se dicessi di non aver immaginato le sue morbide labbra sulle mie almeno un centinaio di volte da quando mi ha chiesto di unirmi a lui e ai suoi amici nello scherzo del secolo. Le sue labbra erano migliori di quanto immaginassi, il nostro bacio è durato solo pochi secondi, ma è stato fantastico, ho avuto altri baci in passato, ma nessuno batteva questo. Da quel momento ci siamo fidanzati e adesso lui è nella mia stanza, sul mio letto, a fare il ripasso per gli esami che ci saranno a breve, sembra molto tranquillo, per lui è facile, è molto più bravo di me all'esame, mentre io sono in ansia, studio da giorni ma faccio fatica a memorizzare quello che leggo… Mancano due giorni e non ho più speranze: “Ehi, non credi che te la prendi un po' troppo sul serio? Ti ammalerai se continui a studiare così tanto e a stressarti in questo modo” dice prendendo il mio libro di testo dalle sue mani e appoggiandolo sul comodino accanto al letto. “Lo so, e hai ragione, ma mi sembra che più leggo e meno capisco, non voglio che gli esami vadano male, ho bisogno di voti alti per entrare in una buona università e se potrei anche ottenere la borsa di studio, sarei meno peso per i miei genitori” dico cercando di prendere il libro dal comodino “Sì, ma devi anche capire che stai studiando da giorni e che il tuo cervello ha bisogno di una pausa per poter memorizzare meglio, che ne dici se andiamo a prenderci un frappè?” Mi prende la mano e mi costringe ad alzarmi dal letto, mi spinge leggermente verso la porta e a quel punto non ho proprio né l'energia né la voglia di reagire, sa essere davvero testardo e sinceramente non lo farei mente un frappè, usciamo dalla porta e la consapevolezza di non essere uscita di casa da un giorno e mezzo mi colpisce subito, sono felice di avere Danny che si prende cura di me e mi incoraggia a stare meglio. Andiamo a prendere il frappè e nel frattempo mi godo la passeggiata, quando torno a casa mi sento molto meno stanco di quando sono uscito, mi ha fatto bene prendere una boccata d'aria e andare a fare una passeggiata. Torno sul letto e quando sto per riprendere in mano il libro Danny si mette in mezzo “Eh no, è l'ora delle coccole, quasi non mi calcoli da quando sono qui, ho bisogno i miei 20 o 30 minuti di attenzione” “Uffa, ok, ma poi niente più interruzioni” dico fingendomi scocciato, in realtà ha ragione, ero troppo occupato a studiare che non gli ho nemmeno parlato, merita tutta la mia attenzione , almeno per 30 minuti. Mi fa sdraiare sul letto e si mette tra le mie braccia, il suo viso nell'incavo del mio collo, percepisco il suo respiro caldo e poi anche le sue labbra, mi dà piccoli baci sul collo, si muove lentamente, ora mordicchiando e succhiandomi la pelle, un piccolo gemito esce dalle mie labbra, sento il calore farsi strada attraverso il mio corpo. Si sposta dal collo alla clavicola sinistra, sposta la mano sul mio fianco, non l'abbiamo mai fatto prima, i miei genitori non sono nemmeno a casa adesso, quindi penso che stia prendendo l'iniziativa, mi guarda con uno sguardo profondo e mi bacia, i suoi baci restano sempre i migliori, ma questa volta c'è di più, non so cosa abbia creato questa situazione, ma non mi dispiace. La sua lingua e la mia si uniscono e ancora una volta gemo, lui si allontana da me e mi fissa “Se continui a gemere non credo che riuscirò a fermarmi” “Non credo di volere che tu smetta” Dico prendendogli il viso tra le mani e avvicinando nuovamente le sue labbra alle mie, la sua mano si sposta sull'orlo della mia camicia. Ci infila le dita sotto e le sento fredde sulla mia pelle, lui è sempre stato un tipo da freddo, in contrasto con la mia sempre calda, mi vengono i brividi e l'eccitazione cresce, continuiamo a baciarci e le mie dita, invece, si fanno aggrovigliata tra i suoi capelli, tirandoli appena un po', è il suo momento di gemere. Ci allontaniamo lentamente dal bacio e lui si siede in ginocchio, sembra che stia cercando di capire la sua prossima mossa, mi guarda negli occhi e a quel punto capisco che entrambi vogliamo oltrepassare quel limite e fare il passo successivo . Imito la sua posizione e mi siedo anch'io in ginocchio, ricomincio a baciarlo e le mie mani si appoggiano con fermezza sull'orlo della sua maglietta e la sollevo, gli tolgo la maglietta e inizio a baciarlo sul mento, poi sul collo e poi sulla clavicola lascio dei succhiotti, le mie mani si spostano sulla sua cintura, la slaccio e gli sbottono i jeans, sento il suo respiro farsi più pesante… torno a baciarlo e le sue mani scivolano ancora una volta sotto la mia maglietta e mi afferra dolcemente i fianchi, intanto lui mi solleva la maglietta, io mi ritrovo davanti a lui in reggiseno. Lui mi osserva come se guardasse un quadro “Sei bellissima” dice e mi bacia, le sue mani tornano sul mio corpo, con una mano mi afferra il sedere e con l'altra me lo porta dietro al collo per approfondire la Bacio ancora di più… Le mie mani corrono tra la sua schiena e il suo petto, “Danny” sussurro il suo nome in un gemito. Ci separiamo dal bacio “Sei sicura di voler continuare? Se vuoi cambiare idea puoi dirmi...” “Sono sicuro, sei sicuro?” "Stai scherzando? Sogno questo momento ormai da mesi” sorridiamo alla sua risposta. Mi slaccio il reggiseno e lui ancora una volta mi guarda come se fossi un quadro, ma lui mi slaccia i jeans e mi aiuta a toglierli, io mi sdraio sul letto mentre lui si toglie i jeans e rimaniamo entrambi in mutande. Si posiziona su di me e così facendo sento la sua erezione, le sue mani finiscono sul mio seno mentre inizia a mordermi il collo e passa lentamente al mio seno, succhia e lecca, inarco un po' la schiena per l'eccitazione, uno dei le sue mani scende ad esplorare e si ferma sul pizzo delle mie mutandine, poi scivola più in basso, la mia umidità trasuda da esse e lui che prima era intento a succhiarmi il capezzolo lo sento sorridere sulla mia pelle. Le sue dita premono sul clitoride massaggiandolo dolcemente, mi esce un gemito dalle labbra e d'istinto afferro i cappelli di Danny, lui mi guarda e sorride in modo impertinente, con lo sguardo di chi sa di fare la cosa giusta, mi bacia, ma Onestamente non voglio essere l'unico a continuare a provare piacere, la mia mano si sposta verso la sua erezione massaggiandola un po' "YN" anche lui geme adesso, e il suo respiro pesante manda scosse attraverso il mio corpo, lasciami continuare a toccarlo mentre lui continua a toccarmi, ci guardiamo negli occhi mentre continuiamo a darci piacere a vicenda. Sento che sto per raggiungere l'orgasmo e credo che se ne sia accorto anche lui, continua a strofinarsi le dita ma aumenta la velocità, raggiungo l'orgasmo e lo trattengo, ho avuto un orgasmo intenso che dura almeno 15 secondi, secondi in cui non ha smesso di stimolarmi. Lo bacio, un bacio sciatto, ne voglio di più adesso. “Danny, sono pronto, ti voglio” “Ti voglio anch'io” si libera delle mutande e mi aiuta a liberarmi delle mie, si posiziona ancora una volta su di me e preme la sua erezione sulla mia entrata, si posiziona meglio e spinge finché non mi entra dentro “Fa male? Che domanda stupida, certo che fa male” dice “Ehi, no, non è una domanda stupida, fa male, ma non quanto pensavo, vai avanti” fa, spinge ancora più a fondo e io afferro i fogli, lui inizia a muoversi, lo sento dentro di me, pensavo sul serio che facesse più male, ma no, in poco tempo sento il piacere aumentare. Mi tengo alle spalle di Danny e questo lo incoraggia ad aumentare l'intensità, le mie gambe si avvolgono intorno alla sua vita e questo finisce per spingerlo più profondamente dentro di me "YN, cazzo, mi sento benissimo" geme nel mio orecchio, questo mi fa stringere ancora di più, sento che mi sto avvicinando di nuovo all'orgasmo e penso che anche lui si stia avvicinando. Mi gira e mi spinge a sedermi su di lui, ora siamo tutti e due seduti, lui sul letto ed io su di lui, la posizione lo fa andare ancora più in profondità, ora sono io che mi muovo e lui regola l'intensità spingendo i miei fianchi, noi bacio, tra gemiti e respiri pesanti mi avvicino molto più velocemente alla fine, lui si stacca dal bacio e inizia a baciarmi il collo e ad afferrarmi il seno tra le sue mani, io invece tengo le dita tra i suoi capelli. “YN, cazzo, sto arrivando” “Anch'io Danny” Non ho nemmeno il tempo di dirlo sento l'orgasmo investire i miei sensi e subito dopo sento Danny liberarsi dentro di me. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, con i nostri respiri irregolari quasi sincronizzati, poi lui decide di sdraiarsi portandomi giù con sé, esce e mi bacia, un bacio dolcissimo, mi sorride e poi “Io ti amo YN, sono felice di averti chiesto di unirti a me e ai miei amici quel giorno a teatro” era la prima volta che diceva ti amo, ed ero così felice di ciò “Ti amo anch'io Danny” I guardalo negli occhi, i suoi occhi sono i più belli che abbia mai visto, e ho la sensazione che possa vedermi nella mia anima, mi sento bene con lui, ho imparato ad apprezzare la compagnia delle persone e a socializzare di più, mi sostiene per me molto più di quanto possa ammettere a me stesso. Mi tiene tra le sue braccia e ci addormentiamo così, in totale beatitudine. Passano due giorni e arriva il fatidico giorno delle prove, lo superiamo entrambi, lui con ottimi voti, io con voti decisamente più alti di quanto mi aspettassi, c'è da dire che Danny mi ha aiutato molto ad imparare e memorizzare e che le coccole sessione è stata uno stimolo incredibile per spingermi a studiare di più. Sono felice di averti chiesto di unirti a me e ai miei amici quel giorno a teatro” era la prima volta che diceva ti amo, e ne ero così felice “Ti amo anch'io Danny” Lo guardo negli occhi , i suoi occhi sono i più belli che abbia mai visto, e ho la sensazione che possa vedermi nella mia anima, mi sento bene con lui, ho imparato ad apprezzare la compagnia delle persone e a socializzare di più, mi sostiene molto di più di quanto sono in grado di ammettere a me stesso. Mi tiene tra le sue braccia e ci addormentiamo così, in totale beatitudine. Passano due giorni e arriva il fatidico giorno delle prove, lo superiamo entrambi, lui con ottimi voti, io con voti decisamente più alti di quanto mi aspettassi, c'è da dire che Danny mi ha aiutato molto ad imparare e memorizzare e che le coccole sessione è stata uno stimolo incredibile per spingermi a studiare di più. Sono felice di averti chiesto di unirti a me e ai miei amici quel giorno a teatro” era la prima volta che diceva ti amo, e ne ero così felice “Ti amo anch'io Danny” Lo guardo negli occhi , i suoi occhi sono i più belli che abbia mai visto, e ho la sensazione che possa vedermi nella mia anima, mi sento bene con lui, ho imparato ad apprezzare la compagnia delle persone e a socializzare di più, mi sostiene molto di più di quanto sono in grado di ammettere a me stesso. Mi tiene tra le sue braccia e ci addormentiamo così, in totale beatitudine. Passano due giorni e arriva il fatidico giorno delle prove, lo superiamo entrambi, lui con ottimi voti, io con voti decisamente più alti di quanto mi aspettassi, c'è da dire che Danny mi ha aiutato molto ad imparare e memorizzare e che le coccole sessione è stata uno stimolo incredibile per spingermi a studiare di più.
137 notes · View notes
mucillo · 14 days
Text
Tumblr media
“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata".
Questo è lo scopo della lettura”....
23 notes · View notes
fridagentileschi · 2 months
Text
Tumblr media
“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.
Buona lettura a tutti... 📖🙏
16 notes · View notes
soggetto-smarrito · 8 months
Text
.......................
D'un tratto la vibrazione del telefono mi ridestò dai miei sconci pensieri.
La tendina dei messaggi di Tumblr si abbassò per qualche secondo, facendomi scorgere un nome che non avevo mai visto.
Incuriosito aprii la chat di messaggistica:
- Ciao sono molto curiosa di quello che pubblichi, ti va di chattare un po'?
Questa richiesta mi spiazzo' un pochino, guardai la foto profilo ma non diceva assolutamente nulla. Una piramide con un lato di colore verde con due puntini come occhi su sfondo arancione, comunque l'intuito mi suggeriva fosse una donna.
Provai a rispondere, sperando fosse ancora lì, nel web, in attesa di un mio messaggio.
- Cosa ti colpisce dei miei blog ? le scrissi
Passò qualche secondo e la tendina si mosse ancora...
- I pensieri, sono molto simili ai miei, soprattutto quando descrivi momenti erotici.
Le fantasie di prima, accantonate in un angolo del cervello..sommate a questa risposta mi fecero mettere una mano nei jeans. L'arrivo inatteso di questa nuova chat con una probabile donna eccitò ancora di più la mia mente e mi domandai se fosse stato il caso di dirglielo.
( magari più tardi ) pensai...( Vediamo dove si và a parare )
- Se abbiamo pensieri simili, sapresti dirmi cosa sto facendo adesso mentre ti scrivo?
- Mentalmente?
- Si mentalmente...e se vuoi..anche fisicamente 😎😎
- Secondo me ti stai toccando.
Caspita..non mi aspettavo che centrasse al primo colpo la verità. È sicuramente una donna molto sveglia.
Tolsi la mano dal cazzo, che nel frattempo si era fatto duro...e scrissi,
- cosa te lo fa pensare ?
Attesi qualche secondo ma la risposta non arrivò.
- comunque si..hai indovinato.
Niente, nessuna risposta.
- Stamattina sono particolarmente eccitato e quando mi hai scritto, ho immaginato subito scene di sesso.
Sei molto mentale anche tu ?
- moltissimo.
Eccola....la mano torno immediatamente dentro i jeans, afferrandolo.
- La mente e tutto. mi scrisse..
E ha bisogno sempre di nuove emozioni, e quelle più belle, sono quelle che capitano all'improvviso..probabilmente spinte da qualche mancanza, anzi...tolgo il probabilmente. Da qualche mancanza che va riempita con nuove emozioni, perché purtroppo quelle vecchie sono diventate monotone.
Sbaglio?
- assolutamente no. Scrissi
E subito dopo la incalzai senza darle il tempo di sparire di nuovo
- Cos'è che ti stimola di più la mente ?
Un racconto..una foto, un film ?
- parole...ogni parola
- che tipo di parole ?
- Che formulano una frase e che di conseguenza eccitano la mente, so che mi hai capito....40. 😎.
- 40 ?
Cazzo aveva visto il mio post dell'altro giorno, quello in cui dicevo che era per pochissimi, chissà se si era avvicinata alla soluzione.
-Il numero 40 indica il mistero, quindi la prova iniziata, il trapasso che permette una seconda nascita, quella spirituale. Secondo R. Allendy, medico, psicanalista e astrologo, il numero 40 “è la realizzazione di un ciclo nel mondo, o meglio il ritmo delle ripetizioni cicliche dell'Universo”.
- Sei una ragazza molto sveglia...lo ammetto, e quindi ti senti nella condizione di rinascere?
- si.
-
- E come desideri... rinascere ?
l'attesa della risposta mi incendiò la mente.
- Con conoscenze nuove che mi eccitano di nuovo la mente...sai quella scintilla che non ce più...
- Nuove conoscenze capaci di aprire nuovi orizzonti.
- Esattamente.
-
- Facendoti fremere, bagnare...per non dire di più. Posso fare un piccolo test ?
- Si.
- La parola cazzo..cosa ti evoca nella mente ?
- Desiderio di scopare.
- Dolcemente o con ferocia ?
- Prima dolcemente con i baci e poi forte forte, senza limiti.
- E la parola....corde ?
- Di essere legata e usata 😎
.................................
19 notes · View notes
diceriadelluntore · 9 months
Text
Tumblr media
Storia Di Musica #286 - Guns N' Roses, Appetite For Destruction, 1987
Anticipo che, siccome la ricerca di album con le copertine censurate è stata davvero divertente, tra poco ci sarà una sorta di appendice fotografica con piccole storie, alcune davvero incredibili, su copertine che definire controverse a volte è davvero poco. Per finire questa mini carrellata oggi sono andato nella Los Angeles di metà anni ’80, dove un gruppo che segnerà un’epoca musicale muove i primi passi. Nascono infatti dalle fusioni di musicisti degli L.A. Guns e degli Hollywood Roses. Dagli Hollywood Rose provenivano Axl Rose (Voce) ed Izzy Stradlin (Chitarra ritmica), mentre dagli L.A. Guns provenivano Tracii Guns (Chitarra solista), Ole Beich (Basso) e Rob Gardner (Batteria). Il gruppo esordì ufficialmente il 26 marzo 1985. Ole Beich dopo pochi concerti capisce che non è cosa e lasciò il gruppo, venne sostituito da Duff McKagan, che esordì insieme agli altri membri della band l'11 aprile 1985, al locale Radio City ad Anaheim. Poco dopo anche il chitarrista Tracii Guns abbandonò il gruppo, a causa di divergenze con Axl Rose, e riformò gli L.A. Guns. Al suo posto entrò Saul Hudson, in arte Slash, che aveva avuto precedenti esperienze in alcune band tra cui i London e Black Sheep, oltre ad aver già suonato negli stessi Hollywood Rose. Rimane solo da trovare un batterista dopo che anche Gardner se ne va: si associa al gruppo Steven Adler, che aveva in precedenza suonato qualche volta con McKagan e Slash. Inizia così la storia di un gruppo che si muove sullo sfondo di una Los Angeles sognata fatta di feste (e fatta in molti altri sensi), cinema, eccessi. All’inizio, i concerti avvengono nei weekend, perché durante la settimana tutti fanno qualche lavoretto. Ma sin da subito esprimono una potenza ed un’energia incredibili. Tanto che Tom Zutaut della Geffen Records, stupito da un'esibizione del gruppo, diffuse in giro la falsa notizia che "facessero schifo" per avere più tempo e mezzi per scritturarli. Avuto un anticipo su contratto all’epoca faraonico, firmano con la Geffen che crea, fittiziamente, una nuova etichetta, la Uzi Suicide, per dare al loro primo EP un’aura di autoproduzione. Tra l’altro, l’Ep è un finto live registrato in studio dal titolo Live ?!*@ Like a Suicide: tra i quattro brani, una cover azzeccatissima di Mama Kin degli Aerosmith e una musica che spira fiamme dalle corde della chitarra di Slash e dalla voce di Axl Rose. Ci vuole infatti solo qualche mese per l’attesissimo debutto del 1987: fu contattato persino Paul Stanley dei Kiss per la produzione, ma alla sua richiesta di poter modificare i brani fu subito cacciato. Le redini della potenza sonora furono date ad un giovane Mike Clink, che con il successo di Appetite For Destruction diventerà un nome importante dell’heavy metal moderno. Partiamo subito dal casus belli della copertina: la prima idea di Axl Rose fu quella di usare la celeberrima e drammatica foto dello scoppio dello Space Shuttle Challenger che nel Giugno del 1986 scoppiò dopo pochi secondi dal lancio, uccidendo i 7 elementi dell’equipaggio, idea subito accantonata perché ritenuta offensiva. La seconda scelta, usata provocatoriamente alla fine come copertina, era questa:
Tumblr media
un disegno di Robert Williams, da cui la band prese il titolo Appetite For Destruction, in cui un robot che si sta vestendo dopo aver abusato sessualmente di una donna, che è a seno nudo sul marciapiede, è fermato da uno spaventoso robot guardiano. Allegoria dell’intrusione violenta e scellerata sul mondo e sull’ambiente (almeno secondo la band in numerose interviste successive) fu rifiutata da diverse catene di vendita. La Geffen decise quindi di ritirare le prime tirature (che adesso valgono centinaia di euro) e di sostituire l’originale con una copertina più convenzionale, che è quella di apertura al post, dove il disegno di un tatuaggio a croce celtica contiene agli estremi e al centro dei teschi disegnati a rappresentanza dei singoli componenti: secondo Billy White Jr., il disegnatore, i nastri che fanno da sfondo alla croce sono un omaggio ai mitici Thin Lizzy, band preferita sia dal disegnatore sia da Axl Rose. Per quanto riguarda la musica, siamo di fronte ad uno dei dischi di debutto più portentosi di sempre, con canzoni diventate miti: dalla potenza selvaggia di Welcome To the Jungle, per mesi rifiutata dalle radio, scritta da Rose mentre si trovava a Seattle con un amico. I due incontrarono un barbone che, nel tentativo di spaventarli, gridò loro: «You know where you are? You're in the jungle, baby! You gonna die!», a Anything Goes, conturbante, da Nightrain, omaggio all’economico vino californiano, molto alcolico, di cui erano “ghiotti” i nostri, a Mr. Brownstone, stravolto e travolgente inno alla droga (problema che diventerà una pensante dipendenza per il gruppo, tanto da essere in seguito provocatoriamente descritto come Lines n’Noses), dal punk rock di Paradise City a It's So Easy, che leggenda vuole fu scritta dopo che Slash vide un incidente a New York, e andando vicino all’uomo rimasto in auto questi gli abbia detto “Non ti preoccupare, da queste parti cose del genere capitano sempre. Le auto si scontrano tutte le notti.”, tanto che nel secondo verso il testo dice: Cars are crashing every night\I drink and drive\everything's in sight\I make the fire\But I miss the fire fight\I hit the bullseye every night. Rimangono ancora due brani: il primo, Rocket Queen si ricorda perché ad un certo punto ci sono, nel bridge finale, i rumori di un rapporto sessuale, che leggenda vuole fosse una registrazione, non si sa quanto voluta, tra Axl Rose e tale Adriana Smith, che si dice fosse una ex di Adler. Ma la canzone più famosa è Sweet Child O’ Mine: scritta per la sua allora fidanzata, Erin Everly, divenne una hit mondiale anche per via del video musicale, che mostra i componenti della band suonare la canzone in un deposito. Un disco che mostra senza nessun pudore ambiguità e sessismo, tanto che si da subito la band sembrava fatta apposta per suscitare polemiche, aumentate anche da sibilline interviste e apparizioni in TV. Verranno accusati di tutto, la più grave delle accuse sulla loro presunta xenofobia (scatenata da One In A Million, canzone contenuta nel loro successivo G’N’R Live del 1988), ma nel mondo del rock pesante si imporranno la voce, lo stile strabordante di Axl Rose e soprattutto la chitarra di Slash, che diventerà iconica. Rimangono uno degli ultimi esempi di leggenda di rock della strada, ma sin da subito inizieranno faide interne, problemi di droga e altro che segneranno tutto il futuro cammino musicale, segnato da megalomania, canzoni mito (una su tutte, November Rain, ma anche Ain't It Fun) e una sorta di predisposizione al litigio, tanto che è impossibile capire quante volte la band si sia sciolta e ricomposta. Tra l'altro, tra tutti Slash è quello che avrà discreto successo anche da solo o come ospite sessionista, suonando in centinaia di dischi. Una band selvaggia, furiosa e imperfetta, in pieno stile rock.
14 notes · View notes
curiositasmundi · 9 months
Text
Un personaggio sempre sullo sfondo di vicende misteriose, che appare e scompare, di quelli che non finiscono sulle prime pagine dei giornali, ma il cui nome affiora più volte negli atti giudiziari degli ultimi trent’anni. A volte perché accostato alla mafia siciliana, più di recente alla ‘ndrangheta. L’uomo di cui parliamo ha quasi ottant’anni, è nato in Libia ma vive a Catania.
Si chiama Francesco Rapisarda e nel corso della vita ha stretto relazioni pericolose che – seppure non abbiano mai portato a imputazioni per associazione mafiosa – hanno contribuito ad alimentare sul suo conto ombre e misteri. Alcuni dei quali intrecciati con la massoneria. Ora che è al centro di inchieste dell’antimafia, il modo migliore per conoscerlo è risalire la linea del tempo.
Per ultimo il suo nome è comparso nell’inchiesta della procura di Catanzaro che, a inizio luglio, ha riacceso i riflettori sul villaggio Sayonara di Nicotera (Vibo Valentia), passato alla storia per avere ospitato, nell’estate ’92, uno dei summit in cui le ‘ndrine decisero di aderire alla strategia stragista inaugurata da Cosa nostra con le uccisioni di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e che, l’anno dopo, avrebbe portato le bombe a Firenze, Roma e Milano.
Per i magistrati, tre decenni dopo quella riunione, il Sayonara era ancora in mano alla ‘ndrangheta. E a dimostrarlo sarebbe proprio la presenza al suo interno di Rapisarda. Sayonara simbolo di un’alleanza duratura tra le organizzazioni mafiose divise dallo Stretto di Messina.
[...]
Per gli inquirenti, Rapisarda sarebbe arrivato al Sayonara forte di alcune referenze mafiose. In particolar modo da parte della famiglia Santapaola-Ercolano, che a Catania rappresenta Cosa nostra.
A sostegno di questa ipotesi, citano i fatti che nel 2016, l’anno prima di prendere la conduzione del lido, avevano portato Rapisarda e il fratello ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta Brotherood. Al centro dell’indagine erano finiti i punti di contatto tra esponenti della famiglia Ercolano e alcuni appartenenti a una loggia massonica di cui proprio Francesco Rapisarda era il sovrano.
Grazie a tali convergenze l’uomo, che è anche rappresentante di un’associazione che rimanda all’organo di governo del Rito Scozzese Antico ed Accettato, sarebbe riuscito a turbare un’asta giudiziaria e rientrare in possesso di un complesso industriale. Vicende per le quali Rapisarda è stato condannato a due anni e otto mesi in appello, dopo essere stato assolto in primo grado.
Per spiegare perché la vicinanza agli Ercolano avrebbe rappresentato un buon biglietto da visita agli occhi di Mancuso, i magistrati ricordano invece l’amicizia che lega il boss di Limbadi ad Aldo Ercolano, nipote del capomafia Nitto Santapaola e condannato all’ergastolo per diversi omicidi, tra cui quello del giornalista Giuseppe Fava.
[...]
l capitolo più misterioso della biografia di Francesco Rapisarda risale, però, a tempi più remoti. Si tratta di una vicenda in cui, in prima battuta, venne tirato in ballo insieme al fratello Carmelo, per poi uscire di scena: il duplice delitto della Megara.
È il 30 ottobre 1990 quando, nella zona industriale di Catania, l’auto su cui viaggiavano Alessandro Rovetta e Francesco Vecchio – amministratore e dirigente della più grande acciaieria di Sicilia – viene crivellata di colpi da un commando che, per gli investigatori dell’epoca, agì con «tecniche quasi militari».
Ad oggi non esistono colpevoli e l’indagine per tre volte è finita sul binario morto della richiesta di archiviazione. L’ultima attende il responso del gip, chiamato a valutare l’opposizione dei parenti delle vittime, convinti che non tutto il possibile sia stato fatto.
Sullo sfondo di questa storia c’è posto non solo la criminalità organizzata. Il 5 novembre 1990 una telefonata all’Ansa di Torino annunciò l’esecuzione di Rovetta e Vecchio per conto della Falange Armata, la sigla che ha accompagnato parte dei misteri italiani dagli anni Novanta in poi – dai delitti della Uno Bianca alle stragi – e che sarebbe sorta all’interno della settima divisione del Sismi, il servizio segreto militare. Di fatto, il duplice omicidio della Megara fu la seconda rivendicazione nella storia della Falange.
A mancare finora è stato anche il movente. L’acciaieria da tempo era nella morsa del racket e, con all’orizzonte una ristrutturazione miliardaria, Cosa nostra avrebbe avuto tutto l’interesse a evitare il clamore di un delitto eccellente.
È tra questi punti interrogativi che, a metà anni Novanta, compaiono sulla scena i fratelli Rapisarda: entrambi attivi nell’indotto della Megara, a citarli è il collaboratore di giustizia Giuseppe Ferone. Secondo il quale, Vecchio sarebbe stato ritenuto colpevole della riduzione di commesse a favore di una delle loro ditte e per questo destinatario di un’estorsione da parte degli emissari di un clan locale, a loro volta vicini ai Rapisarda.
[...]
13 notes · View notes
Text
Credo di aver bisogno di un consiglio femminile...o maschile...o di qualcuno che ci capisca qualcosa!
Il fatto è il seguente:
Mi sto sentendo da qualche settimana con questa ragazza conosciuta su Tinder (che già come inizio non è il massimo), molto carina, interessi in comune, solo che è strana (o comunque io ho delle perplessità): - se le scrivo io risponde a monosillabi e con pause anche di giorni - se non le scrivo allora mi scrive lei, e io rispondo a bisillabi, e dopo un po' lei smette - non risponde in modo diretto alle mie domande su cose che, però, mi manda lei, tipo foto di cose che fa, di sue attività e uscite - a volte ha un modo di fare un po' strano, un po' aggressivo, del tipo che quando le ho detto che non facevo più la vendemmia da anni non mi ha chiesto "come mai?", mi ha chiesto "non ti piace far fatica?" o ancora, l'altra sera, le ho detto che durante l'intervallo alle scuole serali proiettavo i video delle canzoni Disney sulla LIM e se n'è uscita con "hanno 3 anni i tuoi alunni?" (cioè, oltre che aggressiva non le piacciono i Disney!!!) - Dice di non riuscire a trovare un lavoro, però poi è sempre in giro a fare vacanze, cene, giri...che per carità, ognuno può fare quello che vuole eh, però mi pare strano - Da ultimo, dopo che non ci sentivamo per 4 giorni, mi ha mandato una richiesta di amicizia su Facebook...senza che io le abbia mai detto il mio cognome. Le ho chiesto spiegazioni (buttandola sul ridere) e mi ha detto che si vede il nome completo sulle info di Whatsapp ed era curiosa. Però boh...chiedimelo no? Ti rispondo.
E poi non sembra minimamente interessata a un'uscita, ho provato a buttare lì la cosa un paio di volte, ma glissa. Anche se una volta, dal nulla, mi ha chiesto quale fosse la stazione ferroviaria più vicina a casa mia e il nome del mio paesino. Insomma, mi sembra strana e sottilmente inquietante. Mi fa un po' paura.
Che faccio? La blocco ovunque e cambio serratura?
7 notes · View notes
riseofamoonycake · 10 months
Text
Tumblr media
NOTE: The language of the story is ITALIAN!
Bene, che soddisfazione poter scrivere nella mia lingua madre di Shiva *^* Grazie per la richiesta, spero che questa one shot sia di tuo gradimento!
Su Ali di Farfalla
Tumblr media Tumblr media
🦋 Coppia: Shiva x Dea delle Farfalle
🦋Avvertimenti: menzione di nudità
🦋
Sei brava a nasconderti, anche se non lo fai apposta: è nella tua natura. Scivolare via veloce, cercare di passare inosservata e osservare il mondo da dietro le tue ali, al sicuro, è qualcosa che hai sempre adorato fare; forse perché non hai mai ritenuto di essere una creatura degna di attenzione, né speciale né abile in qualcosa di straordinario, e quindi non vedi in te una fondamentale importanza… forse perché raramente ti sei veramente approcciata alla realtà che ti circonda, e un po’ la temi anche, quindi preferisci guardarla senza farne parte, certa di non cadere nelle sue trappole.
Eppure, lui ti ha presa al laccio senza che tu neppure te ne accorgessi.
Sei bella, sebbene le tue paure ti frenino sempre su questo punto: forse non come Afrodite ― ma chi lo è, in fondo? Chi può gareggiare con lei? ―, ma possiedi la tua particolare luce e attrattiva che ogni superficie d’acqua ama riflettere, anche se spesso non lo vedi. Credi che questa si manifesti specialmente nella tua completa forma di farfalla; per questo ami assumerla tanto spesso e sentire il vento scorrere sul tuo piccolo corpo mentre vi corri in mezzo, completamente libera da ogni pensiero.
Eppure, nei suoi occhi rifulgi come un’intera costellazione.
Non hai mai desiderato essere toccata, men che meno da una divinità più importante di te: lo sai bene che cosa spesso succede quando un’entità dagli immensi poteri mette gli occhi su qualcuno di più debole, e il solo pensiero ti fa fremere le ali di paura e disgusto.
Eppure, con lui non sei proprio riuscita a trattenerti; e sei stata tu a iniziare.
Una piccola carezza sul collo: ciò è bastato ad attirare la sua attenzione in una giornata come tante, mentre vagavi per gli infiniti prati nella tua forma animale e la figura del Grande Shiva è comparsa davanti a te all’improvviso, nonostante fosse perfettamente ferma a riposare sotto un albero. Delicata e discreta, ti sei posata sui tatuaggi del Signore della Distruzione come rapita da un incantesimo, sfiorandoli leggermente con le ali mentre zampettavi lentamente sulla pelle e non riuscivi a staccarti da quel colore vivido e tanto attraente, dal profumo di gelsomino emanato da quella carne calda come il respiro di un vulcano; e quando sei volata via, finalmente libera dalla strana malia che ti ha intrappolata per un lungo istante, tutti gli occhi di Shiva erano spalancati e ti stavano fissando, studiandoti con attenzione. Quello che è successo dopo, per tanto tempo hai cercato di dimenticarlo: d’altronde, perdere il controllo su te stessa e apparire completamente nuda davanti a una divinità del suo calibro non è propriamente qualcosa di cui vantarsi… anche se lui è stato così gentile da voltare subito il viso e lasciarti correre via in pace, avvolta nella vergogna e nell’imbarazzo.
E ora?
Se la prima volta è stato un incidente, la seconda ha assunto la forma di una condanna: perché non c’è altro modo per spiegare l’attrazione per i suoi colori, per il suo profumo, che ti ha spinta nuovamente da lui.
Shiva ti ha guardata arrivare con calma, riconoscendoti immediatamente e tendendo una mano per permetterti di posarti; e quando lo hai fatto, l’ha chiusa appena perché tutte le dita accarezzassero le tue morbide ali, ma senza stringere abbastanza da impedirti la fuga. Non ricordi più le parole che ti ha mormorato, tanto era il tuo imbarazzo; ma come lui ha ridacchiato gentilmente non appena sei scappata, quello è rimasto impresso a fuoco nella tua mente… anche se non è una memoria così brutta.
E ora?
“Tu mi ricordi tempi lontani.”
Le mani di Shiva sono calde, delicate e rispettose mentre ti accarezzano i capelli e il viso, e si soffermano sulle tue ali. Non riesci ancora a realizzare ciò che sta succedendo, e per questo fissi stupita e confusa quel dio così grande, così importante, tutto intento a ricoprirti di attenzioni. La terza volta è questa, ed è iniziata al tramonto, quando è stato lui a trovarti e venirti incontro.
Come sempre, hai cercato di scappare; ma Shiva è stato più veloce e ti ha trattenuta per un polso, tuttavia senza farti male, tirandoti lentamente verso di sé. E da quando ti ha stretto tra le proprie braccia, tutte e quattro, non sei stata più capace di andartene.
“Sì, hai davvero lo stesso profumo del nostro villaggio. Se solo lui potesse conoscerti…”
Quante volte hai sentito dire che il Signore della Distruzione non ha pietà, che pensa solo a sé stesso e al proprio orgoglio? Eppure, se potessero vederlo ora, così come lo stai guardando tu… se solo tutti venissero toccati come lui sta facendo ora, forse si proverebbe meno dolore, anche fosse solo per un istante. Anche se questo, di attimo, è solamente per te.
“Il Sommo Shiva non dovrebbe perdere tempo con me…”, tenti di replicare; ma lui ti mette una mano sulla bocca, e tu comprendi che, in verità, è sempre stato lui a chiamarti. “Credo che invece sia tutto perfetto”, mormora mentre ti sfiora nuovamente le ali, per poi baciarle piano.
Tu arrossisci violentemente, tutto il corpo scosso da brividi; e a quel punto Shiva ti abbraccia con forza mentre ride, questa volta affondando il viso tra i tuoi capelli. Qualunque memoria tu abbia risvegliato in lui, è così bella da renderlo felice; e l’adorazione che prova nei tuoi confronti ti scalda il cuore, e ti fa credere che, dopotutto, anche tu sei qui per valere, fosse solo per lui.
Forse… forse non scapperai mai più, se questo è quanto riceverai.
13 notes · View notes
lostaff · 4 months
Text
Ch-ch-changes
🌟 Novità
Le menzioni nelle risposte e nei post ora sono incluse nel numero di attività non lette.
🛠 Correzioni
Abbiamo corretto un particolare errore sul sito web che si verificava quando si apriva la dashboard su Safari con lo zoom al 125%.
Abbiamo corretto un bug che impediva all'impostazione "Condividi i Tumblr che segui" di comparire correttamente sul web: appariva come "disattivata" mentre in realtà era "attivata". Questo problema riguarda solo gli utenti che non hanno mai modificato questa impostazione. Se hai dato un'occhiata a questa impostazione del blog sul web nell'ultimo anno, è possibile che non fosse corretta. Il valore che appare ora nella pagina delle impostazioni del blog è corretto. Controlla le impostazioni e verifica che corrispondano a quelle che ti aspetti.
Abbiamo inoltre corretto un bug che impediva l'invio di notifiche push in caso di risposta a un post da parte di un blog secondario.
I nomi dei temi sul Theme Garden di Tumblr non si sovrappongono più con gli altri titoli.
Nell'editor dei post sul web, i pulsanti per inserire i blocchi ora funzionano di nuovo quando si trovano in una nuova riga di un blocco di citazione o chat.
Sul web, quando si passa sui pulsanti di interazione con il post, come Mi piace, Reblogga, Rispondi, in alcune lingue il testo del suggerimento non sempre va a capo.
🚧 In corso
Niente da segnalare, oggi.
🌱 In arrivo
Niente da segnalare, oggi.
Hai riscontrato un problema? Invia una richiesta di supporto e ti risponderemo il prima possibile!
Vuoi condividere il tuo feedback su qualcosa? Dai un’occhiata al nostro blog Work in Progress e avvia una discussione con la community.
Vuoi supportare Tumblr con una donazione diretta? Scopri il nuovo badge Sostenitore in TumblrMart!
31 notes · View notes
un-intruso-nel-mondo · 8 months
Text
Stavo cercando di fare un resoconto di questo mese passato in Calabria e nel cercare di scegliere un momento o più passati in serenità, la mia mente, nonostante io la sforzi di dire "i tardi pomeriggio passati seduto sulla riva del mare a pensare e ammirare l'orizzonte da solo durante il relax post corsetta", non ce la fa. Si fissa solo sul pensiero dei nonni sopratutto ho quel ricordo nel vedere loro mangiare pesce con gusto, gioia e bontà. Son quei momenti che vorrei rivivere nel vederli sereni e allegri, nello stare assieme. Ho sempre questa paura di perderli, perchè già è dura vederli una volta l'anno, in più quando ci sono gli anni, i malanni e gli affanni (come dice sempre nonno) è tutto più difficile. Ieri come ultima cosa al nonno ho detto non farmi brutti scherzi, miraccomando! perchè il suo peggioramento di salute dopo l'essere stato ricoverato in terapia intensiva l'anno scorso, si nota e preoccupa.
Ah e un'altro ricordo felice è quello di avergli cucinato la carbonara tanto richiesta perchè a me piace di più come la fai tu rispetto a come la fa nonna (tra l'altro per intenderci io e lui ci facciamo sempre il segno del pollice in su per dire che va tutto bene e si sta gradendo). E' stato forte riuscire a cucinare parzialmente nella cucina da nonna perchè quello è il suo regno e nessuno ci deve entrare ahaha e ridere nel vederla uscire ed entrare venti secondi dopo (perchè di più non sapeva trattenersi) era buffissimo.
I miei adorati nonni...che a volte mi domando se percepisco l'amore grande che nutro per loro❤️
13 notes · View notes
dottssapatrizia · 7 months
Text
Tumblr media
Sono sempre stata affascinata dai laghi di alta montagna: specchi d'acqua limpidissima che cambiano colore a seconda della natura che vi si riflette.
Oggi voglio raccontarvi la storia di un Lago Incantato: IL LAGO DELLE STREGHE (Alpe Devero -Verbania,Val d'Ossola).
È tutto contornato da boschi di larici,ontani che salutano ai loro piedi distese di rododendri e mirtilli...Un giorno una bellissima fanciulla, che piangeva disperata perchè il suo amato preferiva passare il suo tempo con un'altra invece che con lei, incontrò una strana vecchietta che filava su un masso a lato di un sentiero. La vecchietta la guardò negli occhi e la fanciulla, a quello sguardo, si sentì spogliata ed osservata fin nel profondo... così iniziò a raccontare a questa strana vecchina tutti i suoi problemi e i suoi dispiaceri. Mentre parlava scoprì che questa "signora" era una strega. La implorò, così, di operare una magia e far sparire la sua rivale in amore, così che ella potesse essere l'unica amata di quel giovane. La vecchietta non si stupì di quella richiesta e, visto che la fanciulla non voleva sentir ragioni accecata dalla disperazione, acconsentì soltanto però se la fanciulla avesse acconsentito, prima, a guardare un Uomo bellissimo che , secondo la strega, avrebbe potuto renderla davvero felice. La fanciulla acconsentì , nonostante continuasse a ripetere che ella non avrebbe mai amato nessun altro che il suo giovane.. Così la Strega le diede appuntamento nello stesso posto per un giorno ben preciso.
Quel giorno la fanciulla si diresse nel magico luogo e senza alcun motivo particolare cominciò a sentirsi felice e spensierata. Percepiva la bellezza dei colori, la purezza dell'aria, la luminosità del cielo ed era felice, dimenticandosi di tutti i suoi problemi. Giunta nel luogo stabilito, si trovò davanti una grotta sulla soglia della quale la vecchia strega la stava aspettando. Insieme si incamminarono nel sentiero sotterraneo, che si rimpiccioliva sempre di più fino a diventare un piccolo e basso cunicolo che proseguiva per molti metri. Giunsero infine in fondo al cunicolo, che si apriva in una grande stanza sotterranea molto calorosa . Al centro della grotta, altre due streghe stavano mescolando degli strani ingredienti in un grande calderone che si scaldava su un bel fuoco e la fanciulla si sedette lì accanto aspettando che tutto fosse pronto. La vecchia Strega allora le chiese di guardare dentro a due piccole pozze formate da una purissima sorgente che sgorgava dalla roccia e la fanciulla posò gli occhi nella prima. Nell'acqua le apparve il volto del suo innamorato, bello e giovane, ma piano piano ella vide che il suo aspetto cambiava e diveniva più vecchio, banale, spento e triste, coi capelli bianchi e i denti gialli. Si scostò sconvolta cercando di fuggire, ma la vecchia Strega le chiese di guardare nell'altra piccola pozza. Lì ella potè vedere un giovane meraviglioso, pieno della bellezza e del vigore caldo degli Dei, con gli occhi pieni d'Amore e la forza di un vero Re.
Allora la fanciulla capì il significato di quelle due visioni. Nella prima ella aveva veduto l'amore solamente umano, caduco e momentaneo, che può rendere felici ma non per sempre e continuamente, nella seconda ella aveva potuto vedere l'Amore divino, quello che non si spegne mai e che rimane sempre forte, sempre bello, sempre tiepido e incantato. Ora doveva scegliere quale desiderava, e dopo un primo momento di indecisione, data dall'amore che provava per il suo ragazzo, ella capì che ciò che desiderava era l'Amore Eterno. Allora si alzò e iniziò a danzare con le altre Streghe.
Come d'incanto la grottà sparì e la fonte crebbe tantissimo fino a diventare un allegro torrente che riempì il pianoro e creò quello che fu poi chiamato il Lago delle Streghe.
15 notes · View notes
ho la pelle dura, l'ho detto tante volte e non è mai stato vero, ad ogni colpo mi si sfracellava l'anima come un'auto a duecento chilometri orari contro un muro d'amianto. Ho detto tante volte anche che avrei smesso di legarmi alle parole, di legarmi a chi le dice e invece, non era vero nemmeno questo. Ho detto tante cose, quante volte ho pronunciato con tono sicuro "questa è l'ultima volta" e invece non lo era mai, mai. Ancora uno, ancora uno, dai questa è l'ultima, la prossima è l'ultima e non finiva mai, colpo dopo colpo, parola dopo parola fino a che non è rimasto più nulla da sfracellare contro quel muro. E quanti pianti, quante lacrime sono cadute sul mio viso, lo stesso viso sul quale ho tirato schiaffi molto più forti di quanto avrebbero mai potuto fare gli altri, ma non ho mai imparato niente. Vorrei riuscire a volermi bene, vorrei poter trovare qualcuno che mi voglia puramente bene anche nelle cose che il resto del mondo cataloga stupide e insignificanti. Forse ho smesso di credere in qualcosa, forse ho smesso di credere nella sincerità del prossimo perché non sarà mai del tutto sincero, forse ho smesso di credere nell'amore reciproco, uno dei due ama sempre di più, forse io ho smesso di sperare. La speranza mi ha aiutata la maggior parte delle volte, la buona fede, la gentilezza, o forse sono state solo il capro espiatorio dei miei assassini. Io questo non lo so o forse lo so, ma non voglio ammetterlo che l'unico problema è sempre stato il mio cuore, la mia buona volontà di metterci l'impegno serio. Avrei dovuto dare meno peso, meno importanza, avrei dovuto legarmi di meno come fanno loro, come fanno tutti e invece no. Mi sono sempre sgretolata, ogni volta che qualcuno me lo chiedesse, ho eseguito ogni richiesta come un bravo soldato, non importava quanto male mi facessero i muscoli e le ossa, ma evidentemente questo non è mai bastato. Non è bastato nemmeno portarmi via dalle mani armate in cui ho riposto il mio cuore, non basta andarci coi piedi di piombo, non basta avere cautela, non basta restare leggeri, non basta non pensarci, la testa viaggia va in posti che nemmeno so. Arrivata a questo punto, l'unica cosa che so è che niente è bastato davvero, che forse semplicemente non sono una persona amabile, che forse io sono la cosa più pesante per un mondo che vuole vivere leggero. E va bene, va bene se finisco in frantumi ogni volta che viene detta una parola o ogni volta che non viene detta, va bene. So cosa voglio ma so che non lo troverò e allora fingo di cercare, qualcuno che non abbia bisogno di spiegazioni su come afferrare la mia mano e stringerla forte, qualcuno che sappia come tenermi all'interno della propria vita, perché sa che le soglie delle porte non mi piacciono perché fa corrente, fa corrente. Vorrei poter essere piuma come voi, ma sono solo una parola sbagliata detta ad alta voce che trascina a fondo il mondo. Non ho la pelle dura, ho mentito, ma so cosa significa addormentarsi ogni sera contando le ferite.
33 notes · View notes
gcorvetti · 6 months
Text
Lo dicevo...
...già ieri, se non erro, parlando del messaggio che youtube pone quando apri un video, il messaggio intima di chiudere adblock o di passare alla versione premium (12€ al mese), leggo oggi un paio di articoli che parlano di questa spinosa questione. Su uno c'è scritto chiaramente che Google (il proprietario di youtube) vuole eliminare le estensioni di blocco degli annunci dal proprio browser (Chrome) il che vuol dire che nella prossima versione, che ricordo verrà scaricata e installata senza chiedere all'utente ma anche se chiedesse e non si vuole passare ad una versione nuova un giorno sarà obbligatoria perché la tecnologia va avanti. Dicevo, nella versione nuova i blocchi saranno inutili, c'è tutta una spiegazione tecnica su un sito ma evito perché si parla di API e di un sistema complesso di richiesta da parte del browser e del protocollo HTTPS, quindi come dicevo ieri riguardo il paradigma degli investitori che spendono e non vedono rientri è anche legato a questo. Personalmente uso il blocco perché odio la pubblicità perché è troppo invasiva, sia nei video che nei siti, e qua ci vorrebbe una regolamentazione del tipo non più di 2 banner a sito o non più di una pubblicità ogni 3 video, perché è una rottura di coglioni doversi sorbire anche online la pubblicità di prodotti di cui non ci frega niente. Posto articolo sommario.
A quanto pare per ora si può saltare il messaggio, ma più avanti si dovrà chiudere adblock. Caro Google, levando il fatto che avete così tanti soldi da non sapere cosa farne, pagare magari le tasse in alcuni paesi sarebbe già una cosa giusta, prendete soldi anche parecchi da tutti quei siti e aziende che vogliono stare al top della ricerca sul vostro motore, che è il più usato al mondo, in più avete altri servizi per cui le aziende vi pagano profumatamente, esempio il partner principale di twitter è Google, lo so perché c'ho lavorato e mi avevano mandato un netbook google un portatile senza niente perché era tutto online sul cloud, naturalmente di google, ma non è l'unica azienda. Alcuni pensano che eliminando Chrome il problema non si pone più, invece no perché anche Mozilla (quelli di Firefox) si metteranno in linea con questa nuova versione di API che elimina di fatto i blocchi, andiamo verso una rivoluzione silenziosa perché molti utenti medi non hanno idea, ne so qualcosa perché quando guardo i pc degli amici, sotto loro richiesta perché non gli vanno bene, li trovo così incasinati che spesso gli consiglio di formattare e spesso mi dicono "cos'è formattare?".
La rete esiste perché ci sono gli utenti, senza utenti non c'è rete, solo le aziende sarebbe una rete aziendale e basta, andiamo verso la fine? Il colosso dice che è per la monetizzazione, ma sappiamo che pagano veramente pochissimo per lo streaming e se non si fanno grossissimi numeri non si guadagna una cippa. Ho guardato anche un video di un tizio, si sul tubo :D, con 2 milioni di utenti che dice che per lui va bene se si usano i blocchi tanto non monetizza molto, ha altri introiti, ma pone la domanda che senza utenti la piattaforma muore, secondo me faranno un passo indietro una volta che si rendono conto che le persone non vogliono vedere pubblicità. Tutto questo mi ricorda un vecchio video di Balasso, e chiudo così
youtube
3 notes · View notes
ideeperscrittori · 2 years
Text
175 ANNI DI CARCERE PER JULIAN ASSANGE ECCO I MOTIVI 175 anni di carcere. È questa la richiesta degli Stati Uniti per Assange. Manco per il boss di un cartello colombiano chiedono punizioni così severe, ma a quanto parte Assange l'ha fatta davvero grossa. Ma perché proprio 175 anni? Prendiamo un pallottoliere e facciamo i calcoli. I capi d'accusa sono sette. 1. La nascita, avvenuta il 3 luglio 1971. Invece di starsene buono tra i non-viventi, Assange è venuto al mondo, con la solita vecchia scusa dei meccanismi riproduttivi ancestrali messi in atto dagli esseri umani quando non hanno niente di meglio da fare. E quando si comincia così, ficcare il naso è solo una questione di tempo. 3 anni di carcere. 2. Negli anni Novanta comincia a farsi notare come hacker. Vuole facilitare l'accesso del pubblico alle informazioni riservate. La sua nascita era un brutto segno e gli anni della sua giovinezza hanno confermato i cattivi presagi. 6 anni di carcere. 3. Dal 2003 al 2006 studia fisica e matematica ma non ottiene la laurea, forse perché non vuole farsi una posizione in società e sogna di campare col reddito di cittadinanza. Briatore non è contento. Il giovane Alessandro Borghese non è contento. Guido Barilla non è contento. Assange l'ha fatta fuori dal vaso. Un anno di carcere. 4. 2006. Fonda Wikileaks per consentire la pubblicazione di documenti da fonti anonime. Il reato, di per sé gravissimo, è stato compiuto con l'aggravante dei futili motivi: consentire il giornalismo d'inchiesta. 20 anni di carcere. 5. Wikileaks consente di far luce su diversi crimini di guerra degli Stati Uniti. Ma per fortuna gli Stati Uniti sono la patria delle inchieste e del giornalismo indipendente. Quindi Assange se la cava con 125 anni di carcere. In uno stato totalitario gli sarebbe andata peggio. 6. Nel 2012 si trova a Londra e ottiene asilo politico dall'ambasciata dell'Ecuador, che a livello internazionale conta meno di San Marino. Come molti sospettavano, Assange non ha capito come gira il mondo e vuole solo far perdere tempo a tutti. Va sistemato. 10 anni di carcere. 7. Con qualcuno bisogna pur accanirsi. E chi meglio di lui? Altri 10 anni di carcere perché sì. Bene, ora sapete perché proprio 175 anni di carcere. A tutto c'è una spiegazione.
[L’Ideota]
68 notes · View notes