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#politiche abitative
ifattinews · 2 years
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170 persone lasciano Valle Fiorita senza intervento Forza pubblica, trasferiti in alloggi Ater
L’occupazione dell’ex cinica Valle Fiorita termina nel migliore dei modi, le 69 famiglie che erano nell’immobile hanno lasciato il sito per essere destinati verso alloggi del Patrimonio Capitolino e appartamenti dell’Ater. Un’occupazione iniziata 10 anni fa L’immobile è occupato dal 2012 e poi nel tempo si è “arricchito” di presenze perché anche alcuni occupanti dell’ex scuola di via Cardinal…
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miciagalattica · 4 months
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Il castello(il blog) è mio e le regole le faccio io.
Chiarimento doveroso per non farmi strapazzare le ovaie,.
Cose che non dico e che continuerò a non dire: il mio nome, se sono single o bisex, in che città vivo, quanti anni ho, che mestiere faccio. Allo stesso modo non mi interessa nulla di voi: Religione, sesso, vostre devianze, vostri problemi psicologici e psichiatrici, vostre inclinazioni sessuali, dove abitate, che mestiere fate, ideologie politiche. Cancellerò tutti i blog vuoti e quelli che non mi piacciono come ad esempio quelli che inneggiano alla violenza  o marcatamente BSDM.  
Tumblr mi piace perché è anonimo. Ci butto dentro lo uso come diario personale dove posto per lo più miei lavori di arte digitale. Le immagini le prendo dalla rete e le rielaboro, dando spesso un valore aggiunto, e ho un riscontro positivo da parte di chi mette i likes e da chi mi contatta privatamente, chiedendomi gli stessi post ma con dimensioni maggiori per farsi dei quadri, facendoli sviluppare da un fotografo, ovviamente tutto questo in forma gratuita..Ho una realtà scissa da quella dei social. Sono schizofrenica ho due io, forse anche di più di due, ma ritengo che quella che vivo in rete sia la più autentica perché è senza maschere, Sentirmi con qualcuno/a di voi  mi dà piacere  e mi dà emozioni . Io non esisto nella realtà, il mio mondo vero è qui in questo mondo oltre.
Non voglio chat erotiche e non voglio ricevere immagini hard o commenti spinti. Disponibile a parlare e scherzare, volentieri, come già faccio con qualcuno/a di voi , non voglio e non  cerco quel tipo di interazione.
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lamilanomagazine · 11 days
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Milano, rigenerazione urbana: nuovo passo avanti per accordo programma quartiere Lorenteggio
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Milano, rigenerazione urbana: nuovo passo avanti per accordo programma quartiere Lorenteggio La giunta regionale, su proposta dell'assessore con delega alla Casa e Housing sociale, ha approvato la delibera che definisce le modalità di attuazione dell'articolo 4 dell'Accordo di Programma (Adp) e in particolare stabilisce il trasferimento della proprietà delle aree a favore del Comune di Milano, sulle quali viene realizzata la nuova piazza pubblica in corrispondenza della nuova fermata M4 sull'area oggetto di demolizione del fabbricato di via Segneri. "Un nuovo passo avanti - spiega l'assessore regionale alla Casa e Housing sociale - per l'accordo di programma tra Regione Lombardia, Aler e Comune di Milano per la riqualificazione del quartiere Lorenteggio. Andiamo così nella direzione da tempo tracciata attraverso la 'missione Lombardia' che prevede un deciso cambio di passo in tutte quelle che sono le politiche abitative. Traguardi che si possono raggiungere anche e soprattutto attraverso la sinergia tra Enti". L'intesa approvata dall'esecutivo regionale indica le compensazioni tra il Comune di Milano e Aler Milano definite in un precedente incontro tra le parti nell'ambito del quale è stata presa in considerazione anche la richiesta del Comune di Milano di verificare la possibilità da parte di Aler Milano di estendere il periodo di comodato d'uso gratuito per l''Hub di comunità', attualmente previsto nel Protocollo di Intesa del 2 marzo 2018 per una durata di 20 anni e che sarà realizzato a seguito di demolizione e ricostruzione dell'edificio di via Giambellino 150 e costerà 2.556.561 euro. Tra i contenuti che caratterizzano il provvedimento, l'incremento del contributo originariamente previsto dall'A.d.P Lorenteggio per la realizzazione dell''Hub di comunità'. Da parte del Comune di Milano è stato incrementato a 2.184.781 euro il contributo su quest'opera rispetto a quanto inizialmente previsto, 1.500.000 euro. Il provvedimento include inoltre la retrocessione del diritto di superficie concesso all'Aler di Milano in forza delle Convenzioni stipulate con il comune nel 2009 e 2010 relative all'area 'via Montepenice-via Pizzolpasso' per poter realizzare il progetto 'Bosco della musica' a Rogoredo. Questo intervento è previsto dal Protocollo d'Intesa e l'Accordo tra Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Ministero dell'Università e della Ricerca, Regione Lombardia, Comune di Milano, Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sottoscritti l'11 aprile 2022 e il 17 giugno 2022. A Rogoredo sarà realizzata una nuova struttura polifunzionale dedicata alla musica, dotata di aule, laboratori, auditorium, alloggi, aree di ristoro e quanto necessita a rendere gli spazi utili per la fruibilità da parte degli studenti, nella prospettiva della riqualificazione funzionale e urbana dell'intera area messa a disposizione dall'Amministrazione Comunale di Milano. La delibera della Giunta regionale include anche la trasformazione del diritto di superficie, concesso dal Comune di Milano ad Aler Milano per l'area 'Via Bolla - Via Consolini', in diritto di piena proprietà, attraverso la definizione dei rapporti giuridici tra la Regione Lombardia, il Comune di Milano e Aler Milano, riconoscendo le spese sostenute da parte di ALER Milano, pari a euro 434.568.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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telodogratis · 4 months
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#AvvisoPA - Ufficio Politiche Abitative - Comunicazione all'utenza
Si informano i cittadini sugli orari del ricevimento pubblico dell’Ufficio Politiche Abitative.  ​Read More Si informano i cittadini sugli orari del ricevimento pubblico dell’Ufficio Politiche Abitative.   Feed RSS – Comune di Palermo  Avviso 
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sardies · 4 months
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Soru a Olbia: «Riattiviamo le politiche abitative»
Cagliari. «Ci vuole un occhio più attento per la prima casa e per chi la casa non ce l’ha: la Regione deve riattivarsi, finanziare nuove agevolazioni e rilanciare anche l’edilizia sociale». L’ha detto venerdì a Olbia il candidato della Coalizione sarda Renato Soru durante l’intevento che ha chiuso l’incontro sul tema “La Sardegna di oggi e del futuro”, ospitato al Grand hotel President e moderato…
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paoloferrario · 10 months
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Igor Costarelli,  Politiche abitative e giovani generazioni. Il caso di Milano, FrancoAngeli, 2023
Igor Costarelli,  Politiche abitative e giovani generazioni. Il caso di Milano COLLANA: Sociologia del territorio – diretta da M. Castrignanò Nelle grandi città il costo delle abitazioni in vendita o in affitto ha raggiunto livelli straordinariamente alti, impedendo a molti giovani di Leggi di più
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Consap, 'prorogata la garanzia all'80% del fondo prima casa'
(ANSA) – ROMA, 07 LUG – È operativa da ieri, 6 luglio 2023, la proroga a fine settembre della garanzia all’80% del fondo prima casa Consap prevista dalla normativa varata a maggio. E’ quanto si legge in una nota che sottolinea come “si conferma l’attenzione alle politiche abitative nei confronti dei giovani e delle famiglie.    “Durante l’anno 2022” spiega l’ad Vincenzo Sanasi d’Arpe “Consap,…
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isacopraxolu · 1 year
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#sergiomattarella: “Un futuro alle nuove #generazioni” #tfnews #cronaca #11maggio #presidentemattarella #nuovegenerazioni #news #italia 
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kritere · 1 year
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Valditara dice che il problema del caro affitti tocca solo le città governate dal centrosinistra
DIRETTA TV 10 Maggio 2023 “Io credo che il problema del caro affitti sia grave, ma tocchi le città governate dal centrosinistre. Dove ci sono gli accampamenti degli studenti, le giunte comunali non hanno attivato politiche abitative a favore dei giovani e degli studenti”: lo ha detto il ministro Valditara parlando del caro affitti e delle proteste dei fuori sede. 0 CONDIVISIONI Affittare una…
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dettaglihomedecor · 1 year
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Majamaja, la casa sull’acqua
Si chiama Majamaja ed è una piccola casa sull’acqua nata dal progetto del finlandese Pekka Littow Anzi, in verità da una piccola casa è sorto un complesso di mini abitazioni ecologiche dal design minimalista che si trova a Laajasalo, una delle isole che fanno parte dell’arcipelago di Helsinki. Le costruzioni sono a misura d’uomo e ispirate all’armonia di vita tra uomo e natura in completa simbiosi. Qui si applicano i principi dell’uso di energia verde, l’autonomia dell’acqua pulita e un uso dello spazio interno ottimizzato. Helsinki è considerata una delle città più verdi e sostenibili del pianeta e questo è solo uno dei tanti progetti realizzati. Ha anche attuato politiche e adottato progetti ambientali innovativi, come l’utilizzo di energie rinnovabili, la promozione di trasporti sostenibili, la riduzione delle emissioni di gas serra e la tutela della biodiversità. La città è stata anche pioniera nella promozione dell’economia circolare.
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Majamaja da vicino
Majamaja è un eco-cottage che misura 20 metri quadrati e usa materiali da costruzione sostenibili uniti ad un'estetica senza tempo e a finiture di alta qualità. Il progetto è volto alla sostenibilità: "L'autonomia energetica e idrica per le funzioni e le attrezzature abitative moderne è una grande sfida per le nostre società.", spiega l'architetto finlandese. "Oggi è possibile essere off-the-grid in modo confortevole attraverso un approccio responsabile che aiuta ad ottimizzare sia la produzione che il consumo di energia e acqua. Il vero apprendimento eco-educativo è evitare i consumi incuranti o eccessivi consentiti dalla rete". Per un’ estrienza cosiddetta Off-grid significa che i cottage non sono affatto collegati alla rete elettrica, all’ acqua, alla fognatura o al teleriscaldamento.
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La vita nella natura e isolati dall’ urbanizzazione rappresenta un fenomeno in aumento. Infatti, 30la richiesta di abitazioni di questo tipo si sta diffondendo a livello mondiale. Si va alla ricerca di un rifugio ed è quindi Maja che significa proprio rifugio in lingua finlandese, la chiave per la nuova vita. Gli esterni si fondono con il paesaggio. Le case sono arroccate su uno sperone roccioso che si protende sul mare. La facciata con ampie vetrate comunica con l’ambiente circostante. All’esterno un ponte in legno offre uno spazio aggiuntivo di connessione per chi vuole respirare aria pura. Si ricicla, si risparmia, si utilizza ciò che la natura dona per vivere al meglio e in serenità lontani dallo stress e dalla frenesia ammirando un tramonto o la neve che cade leggera.
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crediti fotografici: Marc Goodwin Read the full article
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livornopress · 1 year
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Politiche abitative del governo, comunicato congiunto Unione Inquilini, Sunia, Sicet, Uniat e Asia
Politiche abitative del governo, comunicato congiunto Unione Inquilini, Sunia, Sicet, Uniat e Asia
Livorno 12 marzo 2023 Il giorno 27 febbraio il Consiglio Comunale di Livorno ha approvato l’odg proposto dai Sindacati Casa e inviato ai capigruppo per protestare contro i tagli del governo ai finanziamenti per il passaggio da casa a casa degli sfrattati incolpevoli e il contributo all’affitto per le persone che, dopo aver perso lavoro e reddito, rischiano anche di diventare dei senza…
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piusolbiate · 1 year
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Più Risorse per i Servizi Sociali
Solbiate Olona: L'impegno economico per sostenere i SERVIZI SOCIALI ha avuto un incremento di più del 40% dal 2019 (spese Covid escluse). Ecco alcuni degli ultimi interventi:
637 IMPEGNO DI SPESA PER SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE MEDIANTE ACQUISTO DI BUONI SPESA Preso atto che nel periodo di crisi economica e lavorativa verificatasi nell’ultimo biennio, ci sono ancora famiglie e soggetti che necessitano di aiuti e sostegni; Ritenuto di poter soddisfare i fabbisogni primari quali il vitto a famiglie indigenti e in difficoltà mediante l’acquisto di “BUONI SPESA” presso i due ipermercati presenti sul territorio solbiatese 636    IMPEGNO DI SPESA PER SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE PER IL PAGAMENTO DELLE UTENZE DOMESTICHE Richiamata la Deliberazione di G.C. n. 84 del 23/09/2022 con la quale veniva approvato il Bando di sostegno economico volto al pagamento delle utenze domestiche a favore di famiglie residenti sul territorio di Solbiate Olona; Di procedere ad attuare gli interventi di sostegno economico in favore dei cittadini solbiatesi richiedenti 635   IMPEGNO DI SPESA PER INTERVENTI EDUCATIVI E PERCORSI DI PREVENZIONE A FAVORE DI MINORI E GENITORI Preso atto che il numero di casi di famiglie con minori in carico all’Ente continua ad aumentare e che si rendono necessari molteplici interventi di natura preventiva al disagio, educativa e di supporto, non solo al minore, ma anche ai genitori; Ritenuto di procedere ad assumere impegno di spesa che riconosca tali interventi attuati tramite diverse cooperative e/o strutture con le quali si collabora e si lavora a tutela dei minori in carico 598    IMPEGNO DI SPESA A FAVORE DEL COMUNE DI CASTELLANZA -SETTORE POLITICHE SOCIALI- PER PRESTAZIONI SVOLTE DALL'AGENZIA PER L'ABITARE L'Agenzia dell’Abitare istituita dai Comuni della Valle Olona si occupa delle politiche abitative e di tutti i procedimenti relativi 560    IMPEGNO DI SPESA FINALIZZATO AD EROGAZIONE DI CONTRIBUTO STRAORDINARIO... PER BISOGNI PRIMARI Intervento per mancanza di una rete familiare e di un integrazione lavorativa 553   IMPEGNO DI SPESA FINALIZZATO AL PAGAMENTO DI SPESE INSOLUTE... Intervento per assicurare il mantenimento dell’alloggio ed evitare sfratto per morosità
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untitled42566 · 2 years
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“L’immobilismo della Regione sulle politiche abitative”
“L’immobilismo della Regione sulle politiche abitative”
“L’immobilismo della Regione sulle politiche abitative” Le proposte delle organizzazioni sindacali degli inquilini Sunia, Sicet ed Uniat Marche ANCONA – Le Organizzazioni Sindacali degli inquilini Sunia, Sicet ed Uniat Marche attendono da tempo e sollecitano un incontro con l’assessore regionale per l’attivazione di un tavolo di lavoro e confronto sulle politiche abitative a sostegno soprattutto…
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lamilanomagazine · 19 days
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Emilia Romagna, dalla Regione 10 milioni di euro per la riqualificazione di alloggi pubblici
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Bologna, la Regione rinnova l'impegno sul diritto alla casa: stanziati 10 milioni di euro per la riqualificazione di alloggi pubblici.  La Regione rilancia il proprio impegno sul diritto alla casa. La Giunta regionale ha stanziato ulteriori 10 milioni di euro per interventi di manutenzione straordinaria di Edilizia residenziale pubblica (Erp). Il provvedimento, indirizzato a Comuni e Unioni di Comuni, punta a recuperare gli alloggi pubblici, attualmente vuoti e non assegnabili, che dovranno essere riqualificati e attribuiti, entro il 2025, a nuclei familiari iscritti alle graduatorie. Si tratta di 3.818 alloggi Erp che risultano sfitti, alla fine dello scorso anno sui 54.257 disponibili, mentre le domande complessive in graduatoria in attesa di assegnazione sono 26.681 (sempre in riferimento 31/12/2023). Il tema dell'emergenza abitativa riveste una grande rilevanza sociale e richiede soluzioni rapide e coordinate, con l'obiettivo di ampliare il numero di alloggi a disposizione per le famiglie in difficoltà. Gli interventi previsti vanno nella direzione di riqualificare gli alloggi Erp al momento non assegnabili perché usurati dal tempo e non a norma di legge. Con questo ulteriore intervento sale così a 40 milioni di euro il plafond di risorse stanziate dalla Regione dal 2020 a oggi per la manutenzione dell'edilizia Erp. Con il provvedimento vengono finanziati lavori, con particolare attenzione alla riqualificazione energetica, per importi compresi tra i 5mila e i 25mila euro per singolo appartamento, con contributi in conto capitale a copertura fino al 100% dei lavori. Le assegnazioni per provincia Queste le assegnazioni per Provincia: 663.699 euro nel piacentino; 934.280 nel parmense; 1.019.804 euro nel reggiano, 1.032.667 nel modenese; 2.244.732 euro nel bolognese; 1.639.626 euro nel ferrarese; 893.111 euro nel ravennate, 931.852 nel forlivese-cesenate; 640.228 nel riminese. La ripartizione per province è avvenuta in base a criteri quali la popolazione residente, il numero di alloggi sfitti non assegnati e il numero di domande in graduatoria. I Comuni o le Unioni di Comuni individueranno poi, nell'ambito del Tavolo di concertazione delle politiche abitative, gli interventi ammissibili che verranno trasmessi alla Regione tramite l'Acer competente territorialmente.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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enzopizzolo · 2 years
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ARCA CAPITANATA A VALLADOLID COME PARTNER DI REHOUSE, IL PLAUSO DI PASQUALINO FESTA (UNIAT-UIL FOGGIA)
“Una bella iniziativa che da  lustro all’ARCA Capitanata e, in definitiva a tutto il territorio”. Questo l’elogio che Pasqualino Festa, Responsabile Territoriale UNIAT-UIL FOGGIA, rivolge al Presidente Denny Pascarella, e a tutto il personale Arca Capitanata. L’Ente di Via Caggese è, infatti, risultato destinatario  di un finanziamento europeo quale partner del progetto “REHOUSE” (Renovation packages for holistic improvement of EU's buildings efficiency, maximizing RES generation and cost-effective) nell'ambito del Programma Quadro dell'Unione Europea Horizon Europe 2021-2027. Il progetto coinvolge 25 partner di differenti nazionalità (Italia, Spagna, Grecia, Francia, Svizzera, Germania, Polonia, Ungheria).
“REHOUSE”  ha l’obiettivo di realizzare e sviluppare dei prototipi sperimentali di riqualificazione energetica e sismica di edifici utilizzando tecnologie innovative.
I modelli sperimentali saranno distribuiti in 4 località di Grecia, Italia, Francia e Ungheria e fungeranno da dimostratori.
Per l'Italia la sperimentazione riguarderà un edificio di case popolari di proprietà di Arca Capitanata sito in Margherita di Savoia.
In questi giorni il gruppo tecnico di Arca Capitanata, composto da Vincenzo De Devitiis, Gennaro Di Tella, Armando De Santis, Raffaella Vaira e Veronica Carlino, sta partecipando a Valladolid ai tavoli tecnico-operativi con gli altri partner del programma.
Tra i partner italiani c'è l'ENEA che ha sottoscritto con il Dipartimento Regionale delle Politiche Abitative un accordo di collaborazione.
“Una bella esperienza sinergica che, grazie alla cooperazione interistituzionale Regione-Comune di Margherita-ARCA è destinata a implementare innovazione tecnologica e sociale coinvolgendo proficuamente cittadini, inquilini e istituzioni. Il nostro auspicio è che questo modello di “buone prassi” si possa presto estendere anche ad altre realtà di Capitanata”, conclude Festa.
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maddalenafragnito · 2 years
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FORME DI VITA E PRATICHE POLITICHE 
Recensione su Il Manifesto di Cristina Morini del libro Ecologie della cura. Prospettive transfemministe 
ITINERARI CRITICI. A proposito di «Ecologie della cura», di Maddalena Fragnito e Miriam Tola, pubblicato da Orthotes. È condivisa da tutte le autrici la necessità di problematizzare il campo di azione del «care» nel quale si giocano stratificazioni di genere, razza e classe
Forme di vita e pratiche politiche
Cristina Morini Una poesia di Sylvia Plath, scritta nel 1962, rende in modo folgorante le contraddizioni cui può esporre la cura, tra il sibilo del bollitore e «lampi d’emicrania». Bellezza e creatività sono sembianze in dissolvenza nello spazio privo di finestre dove «impacchi le dure patate» e insieme «impacchi bambini» e «impacchi gattini malati», benché tu sia «colma d’amore». Da cui il verso iniziale, un vero e proprio grido: «Perversità in cucina!». Ecco perché, soprattutto in un momento tanto cruciale della storia umana, qualora si nomini la cura lo sguardo delle donne è un tramite da cui non si può prescindere. Ed ecco perché un libro come quello curato da Maddalena Fragnito e Miriam Tola, Ecologie della cura. Prospettive transfemministe, da poco uscito per Orthotes editore (pp. 214, euro 18), si rivela uno strumento prezioso da un punto di vista teorico e politico. Nei dodici testi raccolti nel volume, come scrivono le curatrici nell’introduzione, vengono infatti assunte «come lente privilegiata quelle prospettive femministe che, non da oggi, hanno reso la cura un dispositivo critico, sensibile ai paradossi e alle ambivalenze».
NON PUÒ INFATTI ESSERE omesso il contesto nel quale «naturalmente» si dispiega la cura, vale a dire la famiglia eterosessuale, la divisione sessuale del lavoro, l’essenzialismo destinico del lavoro di cura addossato alle donne. Né, d’altro lato, può essere negato il ruolo delle relazioni e dei legami, l’importanza costitutiva della dimensione affettiva per l’individuo all’interno di una collettività, che si traduce anche in cura. Dunque, una «materia umile», da sempre relegata nelle stanze più interne della casa storicamente abitate dai «subalterni», per usare le parole di Joan Tronto, fossero donne, schiavi o domestici, può rappresentare un bagaglio suggestivo per improntare in senso innovativo le politiche solo se «riorientata in senso socio-ecologico» e «ridefinita come pratica di relazione tra esseri umani e sistemi viventi e non-viventi», chiariscono le curatrici. La riconfigurazione dal basso della cura, scrivono Fragnito e Tola, indica infatti che «su questo terreno si gioca la possibilità di generare modi di vita che vale la pena vivere». Un passaggio obbligato nel presente, poiché è urgente costruire un risveglio dopo il trauma, mai davvero elaborato collettivamente, della pandemia, tra guerre dove ci muoviamo con profondo dolore e senso di vuoto. Ineludibile che i femminismi prendano parola sulle antinomie della cura che rischiano di presentarsi, oggi più di ieri, come conferma della logica del sistema in cui sono inglobate. Risuonano, perciò, empaticamente, alle orecchie, alcune domande cruciali dell’introduzione: «Quali relazioni sociali vale la pena di rigenerare e quali invece devono essere disfatte per trasformare le condizioni di vita in comune? Quali cure generano altri mondi?».
L’UNIVERSO DI PENSIERI e pratiche cui attingere, parlando di cura, è davvero immenso e il volume cerca di restituirlo, consapevole di non poterne tratteggiare tutte le sfaccettature. Si osservano dunque quelle genealogie «complesse, non-lineari e animate da prospettive e progettualità distinte» che meglio vengono richiamate dagli interventi racchiusi nel volume: il rapporto tra etica della cura e teorie della riproduzione sociale; le forme di decostruzione e reinvenzione delle comunità curanti a partire dagli apporti del femminismo nero, decoloniale e trans; il ruolo dell’approccio ecologico e delle tecnologie nella cura. Cosicché, insomma, è condiviso da tutte le autrici e da tutti i contributi, pur tra analisi e proposte differenti, la necessità di problematizzare il campo di azione del care nel quale si giocano stratificazioni di genere di razza e di classe. Non è un campo innocente, come dice Maria Puig de la Bellacasa, non va idealizzato come il luogo del sollievo o del conforto o della sollecitudine. L’assunto centrale del testo è l’utilizzo del concetto di cura come categoria politica, osservandone le potenzialità ma anche i limiti, continuando a considerare con attenzione le costruzioni ideologiche che pretendono di trasformarne la «realtà» per identificarla con ciò che è funzionale all’organizzazione della normalizzazione del corpo sociale. I vari contributi dialogano tra loro, nel tentativo di fornire risposte a un tema ambivalente: è ancora l’introduzione a sottolineare come da un lato la cura sia «un codice» utilizzato dal potere, dall’altro che «forme di cura alternative hanno creato rifugi tra le pieghe di un universo che si sfalda». Quindi, si tratta di reinventare e sperimentare un welfare pubblico basato sul lavoro di cura universale con soluzioni finanziate dallo Stato ma organizzate a livello locale (Brunella Casalini), ma ciò significa anche che, «al di là della cura, la questione del comune, del comunitario, della comunità, delle trame comunitarie, sono elementi cruciali» (Amalia Pérez Orozco).
DA QUESTO PUNTO DI VISTA, la privatizzazione dei servizi pubblici, «la privatizzazione del futuro», accelerata con la pandemia non stupisce il collettivo Pirate Care (Valeria Graziano con Tomislav Medak e Marcell Mars) che invita a mettere tali problematiche al centro dell’azione politica, senza limitarsi a mobilitazioni emergenziali e di solidarietà. Si aggiungono le questioni dell’aumento del lavoro domestico per le donne durante la pandemia nonché quelle poste «dalla lunga storia di organizzazione politica delle lavoratrici domestiche», messe in luce da Valeria Ribeiro Corossacz, mentre, su un altro fronte, Laura Centemeri affronta la cura da un doppio punto di vista: come logica arricchente della molteplicità delle relazioni oppure come lavoro invisibile, che sfrutta e depaupera. In tutto questo non manca, con Mackda Ghebremariam Tesfaù, un approccio differente alla cura che viene dal femminismo nero: esso già presuppone una politicizzazione dello spazio domestico, visto il rapporto di conflitto e resistenza da sempre esistente tra nucleo domestico nero e nucleo domestico bianco. E, analogamente, è la «cura trans e queer» descritta da Hil Malatino a schiuderci universi immaginativi diversi per la cura: non più famiglia e donna eterosessuale, bensì spazi interconnessi, la strada, il bar, la clinica, il centro comunitario, l’aula scolastica sono la scena in cui si muovono le reti di mutuo soccorso e di supporto emotivo messe in piedi dalle comunità transfemministe. La cornice cambia radicalmente attraverso questo decentramento e insieme a essa cambiano anche l’approccio alla salute, ai servizi sanitari, alle forme egemoniche della cura, come spiegano Olivia (Oli) Fiorilli e Márcia Leite.
IN QUESTI PANORAMI trasformati, la cura si configura così come ce la restituisce Ilenia Caleo: un ecosistema, «un’intra-azione della materia attiva in tutte le sue forme estese e pensanti, noi comprese». Oppure, ancora, come un processo, orientato dalle domande di Françoise Vergès in dialogo con Maddalena Fragnito, Miriam Tola e Marianna Fernandes: «Che cosa ci tiene insieme? Perdersi nella foresta può diventare un momento di condivisione?». Si tratta di mantenere «uno stato di curiosità permanente», di «aprirsi a momenti imprevisti e imprevedibili» e di «chiarire di continuo per quale politica della cura stiamo lottando». Evidentemente, la dimensione globale delle relazioni di cura non sfugge alla trama di questo libro e riguarda senza dubbio l’ambiente naturale («il territorio terra-corpo» di Giulia Marchese – Red Sanadoras Ancestrales) così come, sul fronte solo apparentemente opposto, le estensioni virtuali dei social network e le dinamiche riproduttive che, letteralmente, essi incorporano (Bue Rübner Hasen e Manuela Zechner). L’insegnamento che possiamo trarre, alla fine del viaggio tra queste pagine, è che la cura, se guardata sempre con una lente politica, non è solo una pratica, non è solo una disposizione affettiva ma può essere interpretata come una «forma di vita», capace di sovvertire le disposizioni individualiste ed egoistiche della contemporaneità.
Pubblicato circa 16 ore fa Edizione del 2 luglio 2022
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