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#oceano di sensi
smokingago · 1 year
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Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
Paulo Coelho
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canesenzafissadimora · 10 months
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Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
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Paulo Coelho
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Da: LE STREGHE DI SHAKESPEARE - di Gianpiero Menniti 
LA SEQUENZA AMOROSA COME ARTE
A Kinnin, la poliziotta dura e pura, capitava raramente di incontrare persone gradevoli. L’ambiente di lavoro nel quale era immersa non concedeva suggestioni di quel tipo.  Certo, le sue lenzuola non erano mai rimaste immacolate a lungo, ma niente che durasse lo spazio di qualche settimana appena.  Ed era già troppo.  Una scelta?  Solo in parte.  Un paio di volte c’era andata vicina alla relazione stabile.  Poi il suo lavoro e qualche elemento di disagio, qualche stonatura, qualche eccesso, avevano fatto pendere il piatto della bilancia sul verso sbagliato senza darle alcuna voglia di rimettere le cose in equilibrio.  Il piccolo scrigno della sua intimità più profonda era sempre rimasto chiuso, nel ricordo di un’adolescenza costellata di relazioni difficili che avevano sfigurato visioni idilliache.  L’attesa vaga dell’abbandono non aveva generato gli incontri giusti, lasciandola orientare tra percezioni estetiche e bramosia dei sensi.  Nella sua mente, il sesso era espressione di pulsioni egoistiche, pura e semplice esigenza fisica, al netto di sdolcinatezze para-amorose.  Ci aveva provato, con sincerità, a sentirsi innamorata.  La cosa non era riuscita proprio.  Un uomo lo si può amare con la testa, con il cuore e con la figa, non c’è altro modo di ottenere lo stesso risultato al di fuori di questa combinazione.  Due su tre basta per un po’ di tempo, ma non puoi scoparti a lungo un poderoso cazzone se questo appartiene ad un minchione: anche se è un uomo buono, amabile, dolce, gentile, non basta.  E così nelle diverse possibilità di incastro, A+B, B+C o A+C, la mancanza del terzo fattore è indice di un fallimento certo.  Anche qui s’intravede un orizzonte “scientista”: il linguaggio della matematica applicato alle relazioni d’amore.  A questo Valentina e la sua T non hanno mai dato peso.  La T, ovvero il disegno di una linea verticale che si congiunge con una orizzontale, è il grafema con il quale Kinnin, la poliziotta, fa i conti con i propri pensieri, creando labirintiche fantasie che rimangono a fregio su fogli di carta riempiti fino ai limiti, labirinti lasciati immaginare come illimitati ben oltre quel fragile supporto che rimane sulla scrivania, a testimonianza di una solitaria, misteriosa ed irripetibile riflessione.  In fondo, è come se fossero opere d’arte, lirica eredità dell’astrattismo del XX secolo: espressionismo astratto nella migliore tradizione della New York creativa anni ‘40 e ’50 che soppiantò la Parigi bohémien che si era imposta fino ad allora e ininterrottamente, dal tardo secondo impero, come patria dell’arte non solo figurativa.  Strana donna: razionale fino al cinismo.  Eppure capace di passioni irruente e di abbandoni estatici.  Strana donna.  Difficile, faticosa, incandescente.  Lo sapeva.  Prendetemi così come sono o non se ne fa nulla.  Il mio scrigno in dono a chi indovinerà la combinazione giusta.  D’altronde, il problema non è scopare o avere compagnia.  La questione è: amare.  E lì non ci si può accontentare.  La strada è una sola, la possibilità è una sola, tutto chiaro, netto, come una T.  
Piet Mondrian (1872-1944): "Composizione n. 10: molo e oceano", 1915, Museo Kröller-Müller, Otterlo
In copertina: Maria Casalanguida, Interpretazione de 'Il bagno turco' di Ingres, 1976
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ninna--nanna · 2 years
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Post lungo e noioso scusate:
la mia vita negli ultimi anni è stata un qualcosa di strano, non saprei nemmeno descriverlo. Un susseguirsi di cose più grandi di me (non che ci voglia molto data la mia stazza ahah) e che mi hanno cambiata. Una di queste è stata a maggio 2021 quando ho perso una delle persone a cui tenevo più al mondo. Alla mia età non avrei mai voluto aiutare i miei amici a portare una bara. Ma la vita è piena di sorprese, no? E chi meglio di me lo sa. So solo che mi manca e cazzo...mi sento tremendamente in colpa. Non ne parlo mai, però credo di avere ancora dei sensi di colpa devastanti. Il mio è un piccolo cuoricino pieno di cerotti che attacco sopra le mie ferite e quando si staccano, come stasera, cerco di riattaccarne di nuovi il più velocemente possibile, per far sì che la ferita non si laceri completamente.
E da qui mi rendo conto che ho un oceano di cose dentro, di mille esperienze meravigliose, di tragedie, di pianti, di sorrisi, di persone andate e venute in un modo o nell'altro.
E si, stavo guardando le stelle in cielo e mi sono venuti mille pensieri.
-Lullaby
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florincrivei1974 · 1 year
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Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita.
In te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti.
Ma, ho visto tutto quello che di me mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza.
I miei sensi di colpa e i miei complessi,le mie paure e la mia insofferenza,ho visto le mie tenebre e i miei demoni.
Allora, ho guardato ancora oltre e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente.
Adesso so che amo le cose belle
So che amo tutto quello che la vita mi offre.
È una di quelle sei tu.
Paulo Coelho
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lidialiceuniverse · 2 years
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Sempre in me ritorni
come un’alba o un tramonto,
come le stagioni belle
dai pomeriggi adolescenti.
Se torni da me
io sento
che mi riconsegni
il senso
troppo spesso perduto,
gettando luce in ogni punto
dal misero quotidiano oscurato,
chiarendo ogni dubbio
del mio spirito ribelle
che tu conosci e ricordi
perché mi hai scrutato l’anima prima di molti e lo so che non hai disprezzato il disordine e il tormento che dentro vi hai trovato.
Ma hai amato
Così come ho sempre
Ingenuamente amato
i tuoi sguardi
che sono stelle
punti luminosi e fermi
nel firmamento del mio tempo.
Questo ritorno
che ci avvolge e travolge,
che è nostro,
tuo e mio soltanto
immutabile ritorno.
È nostro eppure
più grande di noi,
più infinito di noi,
più eterno di noi.
Io voglio essere
sempre lì
ad ogni ora
che mi svelerà ancora
i lineamenti del tuo volto
che è un frutto
bello e intatto,
gustarne ogni tratto
e restarne sopraffatto;
io voglio seguire
ogni lacrima
che lo carezza
così disseterò la sete
dei miei tormenti
Se cala la sera
e tu non mi pensi.
Ora il tuo corpo
è per me come seta tesa
dai miei sensi
sempre attesa,
ne seguo
con sereno stupore
le sinuose onde,
distesa di un oceano
insondabile e profondo.
E ti voglio abitare come suolo
della mia madre terra
che sei tu,
lo vestirò
col calore dei giorni
che vivrò
perché tu sei la dimora
dei miei più antichi sentimenti,
delle mie più folli passioni,
della mia stessa vita.
Ti apro questa porticina
del mio cuore bambino,
che gioca con le parole
e scherzando ti porta per un pochetto
nella sua testolina e nel suo petto
cercando di raccontarti semplicemente
quello che dentro di sè per te sente.
[ una delle cose più belle che mi abbiano mai dedicato ]
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jamessixx · 5 months
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Inaudible whisper ASMR per il formicolio. Pertanto, ecco il rilassante mondo dell'ASMR con il video di "Inaudible Whisper". Sperimenta sensazioni uniche attraverso sussurri delicati e incomprensibili che ti culleranno in un'oasi di calma. Inoltre, lasciati suggestionare dal piacere dell'ASMR in modo inedito, immergendoti in un'esperienza sonora avvolgente e rilassante. Il video in cui i sussurri incomprensibili ti avvolgono in un abbraccio sonoro, creando un ambiente di tranquillità e benessere. Difatti, ti dedico suoni inaudibili e attenzione ai dettagli per offrirti sessioni inaudibili avvincenti e coinvolgenti. Sperimenta il potere calmante dell'ASMR in ogni sussurro con i nostri video di qualità, progettati per rilassare mente e corpo. Scopri il tuo rifugio di serenità con i nostri contenuti di "Inaudible Whisper ASMR" oggi stesso.
Dunque, i sussurri incomprensibili catturano la tua attenzione e inducono una sensazione di calma. I nostri contenuti offrono un'atmosfera rilassante, perfetta per staccare dalla routine quotidiana. Scopri il potere terapeutico dell'ASMR in modo inaudibile e lasciati trasportare in un mondo di tranquillità e sollievo. Sintonizzati ora per un'esperienza sensoriale senza pari. Questi sono i suoni che stimolano i tuoi sensi in modo delicato. Connettiti al massimo rilassamento con i nostri contenuti ASMR in cui il suono diventa un'arte e il silenzio parla. Entra nel nostro universo di ASMR inaudibile e lasciati trasportare in un viaggio sensoriale avvolgente.
Non a caso, il piacere sensoriale dei sussurri inintelligibili che catturano l'attenzione senza rivelare le parole. Il video offre un'esperienza unica di rilassamento, perfetta per liberare lo stress e migliorare il sonno. Rilassa la mente col mondo dell'Inaudible Whisper ASMR per un viaggio sensoriale avvincente e tranquillo. Rilassati e immergiti nel vasto assortimento di video, progettati per portare la calma attraverso suoni incomprensibili e rassicuranti. Scopri il potere del silenzio e della serenità con i nostri video Inaudible Whisper ASMR, il tuo rifugio di relax online.
In conclusione, scivola dolcemente in un vortice di sussurri incomprensibili che accarezzano delicatamente i tuoi sensi, offrendoti un'esperienza di rilassamento unica. Scopri il potere terapeutico del nostro ASMR inaudibile e immergiti in un'oasi di calma e tranquillità. Sintonizzati ora per abbracciare la serenità attraverso il nostro inconfondibile ascolto sussurrato. Il piacere di sussurri impercettibili che stimolano i tuoi sensi e regalano un'esperienza unica di relax. Nella creazione del video dedico cura e attenzione a ogni dettaglio, offrendoti un viaggio sensoriale inaspettato. Insomma, sintonizzati per immergerti in un oceano di suoni sussurrati in modo inaudibile, progettati per calmare la mente e liberare lo stress. Scopri il nostro vasto repertorio di video ASMR in cui l'inaudibile diventa un'arte, portando tranquillità e benessere direttamente nelle tue orecchie. Entra nel mondo incantevole dell'Inaudible Whisper ASMR
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mygosth · 1 year
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Sei tu
Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
dal libro "Undici minuti" di Paulo Coelho
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gcorvetti · 1 year
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Fanculo Facebook.
Lo posto anche qua, anche se non penso che qua faccia effetto a qualcuno. Vi racconto perché che così non si capisce, l'altro giorno condivido il post della storiaccia che è capitata al nostro Davidone, ne parlo con un'amica e finisce li, un'ora fa circa passo per il mio profilo e vedo che la foto è stata cancellata senza preavviso e senza neanche dirmelo. L'hanno fatto anche con la mia pagina della stampa 3D, mi hanno cancellato la pagina, questo perché avevo preso in prestito il nome di un mio scrittore preferito della gioventù, non che un Catanese doc come me Giovanni Verga; adesso qualcuno può dire "eh ma anche tu, alludi...", intanto non c'è nessuna allusione, in primis perché si tratta di omaggio ad uno scrittore, poi la verga è un tipo di frustino, ma prima di arriva al cazzo ne passano termini, ma si va subito al punto, giustamente, perché chi sta dall'altra parte, in tutti i sensi (anche oltre oceano) è così bigotto e puntacazzo che non si fa passare niente, ma personalmente mi sono anche rotto il cazzo di leggere e vedere persone che si inalberano come se fosse una cosa tremenda, per cosa? Una statua. Si è la statua di un uomo nudo, e allora, tutti gli uomini sono fatti allo stesso modo, cambiano le dimensioni, ma siamo tutti uguali. Come dici? Il pisellino? Dii pure cazzo, beh Michelangelo ha preso in prestito quello che per i Greci era una cosa sacrosanta, la dimensione aurea, qua non sto a spiegare tanto almeno noi Europei sappiamo cos'è. Che poi se ci pensiamo bene il David è dell'inizio del 1500, Colombo è andato nelle americhe era il 1492, quindi gli stati uniti per come li conosciamo noi, e per quello che sono ora, non erano ancora neanche nati, quindi DOVETE STARVENE ZITTI, tornarvene a casa vostra e imparare, e forse fra qualche millennio potrete parlare, ma per ora ZITTIIIIIIIIIIIIIIIIII. P.S. Si legge che sono incazzato :D?
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Spazio Colore. 901 + Sunset Boulevard St., California. Viola. 20/03/22. 11:59.
901
Guardo il soffitto. Vuoto. Sgombro da ogni possibilità. Lo guardo perché alla ricerca di un punto luminoso, un qualcosa che possa distrarmi ed guidarmi in questo mare di assenza e silenzio.
Riattivo i miei muscoli lentamente: li sento strusciare, sotto queste ruvide coperte. Mi sembra di sentire il sibilo del vento, solo che ho il potere di deciderne l'intensità, il rumore, la frequenza e la forza, addirittura la direzione. Ma il vento rallenta, fino quasi a fermarsi, quando capisco che sono in un letto, anche se non mio.
Il mio corpo è a galla mentre le onde mi cullano ma allo stesso tempo mi agitano, da una parte all'altra, di questo infinito ma delimitato oceano chiamato letto. Galleggio e quasi mi lascio annegare, quasi ad abbandonare un corpo che non sento mio. Che non ho mai sentito mio. Che abbandonerei, se potessi, su un'isola deserta a deperire per, poi, lasciarlo mangiare agli uccelli e ai pesci. Ma non affogo completamente. No. Non ne ho il coraggio. Anche se non sto cercando di nuotare perché, mi rendo conto, di non avere la forza per farlo. Non al momento almeno.
Mi lascio quindi cullare da tutto questo, anche se sono stato sbattuto con violenza nei meandri di questo piccolo spazio, ritagliato all'interno delle infinite possibilità di un universo pieno di spazi, mal riempiti e mal concepiti, anche dalla mia piccola ed infinitesimale immaginazione.
Una violenza che, però, ho scelto: ho cercato, addirittura desiderato, ad un certo punto. Che ho bramato fino a qualche ora fa ed immaginato, nei più piccoli e nefasti dettagli.
I miei sensi, mi accorgo, sono spenti: gli occhi, aperti, non hanno nessuno stimolo. L'olfatto riesce solamente a captare il mio fiato, pesante e disgustoso. La mia bocca permea di un sapore orribile. Le mie orecchie che rifiutano quel silenzio assordante. Il tatto che, al contrario degli altri sensi, capta un piccolo segno di vita: con i polpastrelli riesco a sfiorare qualcosa, ma capisco solo dopo cos'è. È carne. Pelle, nuda, che giace accanto a me inerme, immobile.
C'è qualcuno accanto a me.
Un segno di fiducia. Dormire accanto a qualcuno è un segno di fiducia. Dormire accanto a qualcuno è un segno di arrendevolezza, nei confronti di qualcuno di inerme tanto quanto me. Vanessa.
C'è Vanessa, accanto a me. Il suo respiro è leggero, labile, e solo ora che sposto l'attenzione dei miei sensi su di lei mi accorgo della sua esistenza, nella vacuità di questa camera d'albergo. Faccio un po' di fatica ad ascoltarla: lei è dall'altro lato di quest'oceano limitato da questi bordi così stringenti ma accoglienti, ma è viva e sopravvive, anche nel pieno della sua tenera arrendevolezza e, questo, mi rincuora.
Cerco di muovere i miei polpastrelli il meno possibile. Non vorrei tirarla fuori dal suo subconscio, forse non ne sono degno.
Vanessa.
Mi rendo conto che l'assenza di guide, in questo cielo fatto di cemento armato, è proprio il risultato di una luce che mi ha portato proprio qui, accanto a lei, in questa stanza completamente buia.
Sunset Boulevard St., California
Le mie scarpe sono umide, i piedi sguazzano all'interno di esse. È notte. In mano una birra, l'orizzonte pieno di palazzi. Case ancora vive, radianti di luce propria, con all'interno persone.   Al 1° piano una donna, la vedo. Sta cucinando, nel frattempo sorride. È al telefono. Al 2° piano un vecchio, decrepito, sporco tanto quanto me. Che guarda, mi guarda. Col suo fare assente, come per compatirmi. Mi regala il suo perdono. Non lo accetto. Nessuno può perdonarmi, o tantomeno giudicarmi. Solo Dio potrebbe, ma non credo a tutte quelle favole per bambini. Al 3° piano una coppia. Che scopa. Lei sbattuta da dietro. Che urla. Geme. Ma chiede di più. Sempre di più. Credo sia così. Non riesco a vedere lui. Vorrei essere io. Io. Io seduto, su un gradino di un palazzo fatiscente. Al coperto. La guardo. Ancora piove. Ogni tanto alzo lo sguardo. La vergogna. Il cielo pieno di nuvole. Lacrime di disgrazia. Ogni tanto abbasso lo sguardo. La miseria. Strade piene di pozzanghere. Rimasugli di lacrime non ancora asciugate. Il rumore della città ancora in moto mi distrae da quella scena. Le auto passano a pochi metri da me. Pochi centimetri e le scarpe non sarebbero più un problema. Ma anche adesso non lo sono. Non lo sono affatto. La donna non è più alla finestra. Non vedo più le sue tette sbattere contro il vetro. Non vale la pena continuare a guardare quel palazzo. Brindo. L'ultimo sorso di birra sparisce nella mia gola. Cerco un altro briciolo di umanità all'interno di quelle auto. Così vicine dal rendermi ancor più miserabile, così lontane da essere ancora affascinanti. Da quanto tempo sono qui? Una macchina di lusso si ferma a pochi metri da me. In quel sottile lembo delimitato dalla mia psiche. Vedo un uomo vestito elegante. Non mi guarda, ma io guardo lui. È agitato. Così tanto da non riuscire a contenersi. Sbraita, urla, si fa del male. Piange. Non lo vedo ma lo capisco. Prende il telefono. Chiama qualcuno. Ma quel qualcuno non risponde. E lui sbraita, urla, si fa del male. Piange. Non lo vedo ma lo capisco. La pioggia comincia a battere forte. I suoni azzerati completamente. La vista ridotta ai minimi termini. Riesco solo a vedere l'auto, e nulla più.
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agathaandrea · 2 years
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https://mariacristinabuoso.blogspot.com/2022/06/recensione-oceano-di-sensi-di-maria.html https://www.instagram.com/p/CeiRfZTMabj/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
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Paulo Coelho
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Da: LE STREGHE DI SHAKESPEARE - di Gianpiero Menniti 
LA SEQUENZA AMOROSA COME ARTE
A Kinnin, la poliziotta dura e pura, capitava raramente di incontrare persone gradevoli.  L’ambiente di lavoro nel quale era immersa non concedeva suggestioni di quel tipo.  Certo, le sue lenzuola non erano mai rimaste immacolate a lungo, ma niente che durasse lo spazio di qualche settimana appena.  Ed era già troppo.  Una scelta? Solo in parte.  Un paio di volte c’era andata vicina alla relazione stabile.  Poi il suo lavoro e qualche elemento di disagio, qualche stonatura, qualche eccesso, avevano fatto pendere il piatto della bilancia sul verso sbagliato senza darle alcuna voglia di rimettere le cose in equilibrio.  Il piccolo scrigno della sua intimità più profonda era sempre rimasto chiuso, nel ricordo di un’adolescenza costellata di relazioni difficili che avevano sfigurato visioni idilliache.  L’attesa vaga dell’abbandono non aveva generato gli incontri giusti, lasciandola orientare tra percezioni estetiche e bramosia dei sensi.  Nella sua mente, il sesso era espressione di pulsioni egoistiche, pura e semplice esigenza fisica, al netto di sdolcinatezze para-amorose.  Ci aveva provato, con sincerità, a sentirsi innamorata.  La cosa non era riuscita proprio.  Un uomo lo si può amare con la testa, con il cuore e con la figa, non c’è altro modo di ottenere lo stesso risultato al di fuori di questa combinazione.  Due su tre basta per un po’ di tempo, ma non puoi scoparti a lungo un poderoso cazzone se questo appartiene ad un minchione: anche se è un uomo buono, amabile, dolce, gentile, non basta.  E così nelle diverse possibilità di incastro, A+B, B+C o A+C, la mancanza del terzo fattore è indice di un fallimento certo.  Anche qui s’intravede un orizzonte “scientista”: il linguaggio della matematica applicato alle relazioni d’amore.  A questo Valentina e la sua T non hanno mai dato peso.  La T, ovvero il disegno di una linea verticale che si congiunge con una orizzontale, è il grafema con il quale Kinnin, la poliziotta, fa i conti con i propri pensieri, creando labirintiche fantasie che rimangono a fregio su fogli di carta riempiti fino ai limiti, labirinti lasciati immaginare come illimitati ben oltre quel fragile supporto che rimane sulla scrivania, a testimonianza di una solitaria, misteriosa ed irripetibile riflessione.  In fondo, è come se fossero opere d’arte, lirica eredità dell’astrattismo del XX secolo: espressionismo astratto nella migliore tradizione della New York creativa anni ‘40 e ’50 che soppiantò la Parigi bohémien che si era imposta fino ad allora e ininterrottamente, dal tardo secondo impero, come patria dell’arte non solo figurativa.  Strana donna: razionale fino al cinismo.  Eppure capace di passioni irruente e di abbandoni estatici.  Strana donna. Difficile, faticosa, incandescente.  Lo sapeva.  Prendetemi così come sono o non se ne fa nulla.  Il mio scrigno in dono a chi indovinerà la combinazione giusta.  D’altronde, il problema non è scopare o avere compagnia.  La questione è: amare.  E lì non ci si può accontentare.  La strada è una sola, la possibilità è una sola, tutto chiaro, netto, come una T.  
- Piet Mondrian (1872-1944): "Composizione n. 10: molo e oceano", 1915, Museo Kröller-Müller, Otterlo
- In copertina: Maria Casalanguida, Interpretazione de ‘Il bagno turco di Ingres’, 1976, collezione privata
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smokingago · 2 years
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Dove finisce l'onda
e dove inizia il mare?
Dove finisce il corpo
e dove iniza l'ombra?
Dove finiscono le tenebre
e dove iniza la luce?
Le parole respirano fuori dalla loro cornice
i sensi si increspano e si distendono
simili a un oceano di un cerchio
il cui centro è inesistente.
Non siamo altro che una
delle probabilità dell'esistenza.
La nostra vita
è un buffo insieme di dubbi
un equivoco di possibilità concesse.
Mi rivolgo a ciò che è informe
procedo verso il nascondiglio.
Quando cercherò di raccogliere l'esperienza?
Come potrò trovare l'imbarcazione?
nell'annullamento del tempo e dello sviluppo che retrocede?
La luce non ha forma
l'onda non ha confini
l'io non ha facciate
la passione non ha orizzonti.
Sii luce
onda
passione.
Sii te stesso.
A'isha Arna'ut
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05. 03. 22.
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animavintage · 2 years
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Mi spingi oltre i miei limiti e sento di vivere appieno la mia stessa vita, in te ho incontrato me stesso e ho guardato oltre, oltre ogni inimmaginabile limite. Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi cercando di comprenderti ma, ho visto tutto quello che di me mai avrei voluto vedere. Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza i miei sensi di colpa e i miei complessi le mie paure e la mia insofferenza ho visto le mie tenebre e i miei demoni allora, ho guardato ancora oltre e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta, un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi e lì nel profondo della mia anima ho compreso! Ho provato piacere e orgoglio nel capire quello che oggi provo nel sapere chi oggi sono veramente adesso so che amo le cose belle so che amo tutto quello che la vita mi offre e una di quelle sei tu.
💙💜
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ninfaribelle · 3 years
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Mi spingi oltre i miei limiti
e sento di vivere appieno la mia stessa vita,
in te ho incontrato me stesso
e ho guardato oltre,
oltre ogni inimmaginabile limite.
Ho guardato nel profondo dei tuoi occhi
cercando di comprenderti
ma, ho visto tutto quello che di me
mai avrei voluto vedere.
Ho visto la mia fragilità e la mia insicurezza
i miei sensi di colpa e i miei complessi
le mie paure e la mia insofferenza
ho visto le mie tenebre e i miei demoni
allora, ho guardato ancora oltre
e nel profondo del mio cuore, un mare in tempesta,
un oceano immenso dove tuffarsi e perdersi
e lì nel profondo della mia anima ho compreso!
Ho provato piacere e orgoglio
nel capire quello che oggi provo
nel sapere chi oggi sono veramente
adesso so che amo le cose belle
so che amo tutto quello che la vita mi offre
e una di quelle sei tu.
(Paulo Coelho)
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