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#ispra
science70 · 1 year
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Joint Research Centre (JRC) solar energy research, European Solar Test Installation, Ispra, Italy, 1978.
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View of Ispra, Lombardy region of Italy
Italian vintage postcard
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ebau-book · 2 months
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pietroalviti · 4 months
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Ceccano, il mistero della plastica che scompare
Stamane, come ogni giovedì, i veicoli addetti alla raccolta differenziata a Ceccano hanno caricato migliaia di buste piene di plastica riciclabile, che le famiglie della cittadina vetuscolana hanno differenziato dal resto dei rifiuti per un’intera settimana. Soltanto che, almeno dai dati del catasto dell’Ispra, l’ente governativo che si occupa della protezione dell’ambiente e che tiene un vero e…
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fabriziosbardella · 1 year
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Ieri il maltempo, dopo aver colpito Fano ed Ancona, ha raggiunto il Maceratese dove nel pomeriggio ha scatenato una bomba d’acqua. #bombaacqua #maltempo #maceratese #ISPRA #macerata #dissestoidrologico, #emergenza #fabriziosbardella
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scienza-magia · 1 year
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Rivalutare le vecchie miniere per ricerca scientifica ed escursioni
La nuova vita delle miniere dal turismo ai data center. C'è un nuovo corso che spazia dal turismo alla ricerca scientifica per arrivare ai data center.  Sono le diverse vite che interesseranno le miniere sparse in Italia e caratterizzate da infrastrutture costate negli anni centinaia di milioni di euro e che ora potranno avere un nuovo utilizzo. Le macchine perforatrici sono spente da tempo e la produzione terminata. Ma per le infrastrutture composte da pozzi con "ascensori"'che arrivano a più di seicento metri di profondità o gallerie lunghe per decine di chilometri  c'è un nuovo corso che spazia dal turismo alla ricerca scientifica per arrivare ai data center.  Sono le diverse vite che interesseranno le miniere sparse in Italia e caratterizzate da infrastrutture costate negli anni centinaia di milioni di euro e che ora potranno avere un nuovo utilizzo. Il nuovo oro
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Non a caso, nel mondo della ricerca è iniziata una sorta di corsa alle infrastrutture minerarie utilizzabili. «Gli scavi minerari in sotterraneo sono il risultato di enormi investimenti realizzati per raggiungere giacimenti minerari e poterli estrarre - premette Fabio Granitizio, geologo minerario con esperienza in ambito internazionale -.  Una volta abbandonate, se in buone condizioni, queste preziose infrastrutture hanno numerosi potenziali utilizzi, in alcuni casi davvero unici e insostituibili». Uno su tutti, come sottolinea il geologo, «i grandi esperimenti di fisica delle particelle». «Le rocce che sovrastano scavi profondi hanno la capacità infatti di schermare la costante “pioggia” di particelle cosmiche che investe la superficie della terra - aggiunge -. Ecco che per identificare particelle sfuggenti, come quelle che costituiscono la materia oscura, è necessario usare strumenti sofisticati, e sensibili, collocati in contesti privi del disturbo rappresentato dalle altre particelle». La caccia ai nuovi siti Proprio per questo motivo, a partire dagli ultimi 15 anni, è partita una vera e propria caccia alle strutture dismesse ma ancora utilizzabili, «da destinare a laboratori di fisica per esperimenti a grande scala». Un sorta di corsa all’oro, dove l’oro è rappresentato dalle infrastruttura e dagli spazi generati con le estrazioni minerarie. «Si valuta che negli Usa siano disponibili al momento circa 272.000 metri cubi di spazi idonei, destinati a utilizzi scientifici - argomenta ancora -, mentre  in Europa tale volume ammonta a 220.000 metri cubi, e in Asia sia pari a 267000 metri cubi. Dati importanti, sopratutto quelli che ci riguardano, che non possono essere trascurati». La ricerca scientifica In questo ambito, qualcosa comincia a muoversi anche in Italia. A seguire la strada dell’utilizzo in ambito scientifico sono soprattutto i siti minerari presenti in Sardegna. Uno di questi riguarda il progetto Aria, ossia il programma per lo studio della materia oscura e la produzione di gas rari. Il tutto utilizzando la verticale dei pozzi della miniera di Carbone del Sulcis (quella di Monte Sinni a Nuraxi Figus). Il tutto attraverso una sorta di alambicco che dovrebbe servire a distillare l’aria e ricavare quindi gli isotopi. Il progetto che mette assieme l’Istituto nazionale di fisica nucleare, l’università di Cagliari, quella di Princeton, come sottolineano i responsabili, «va avanti spedito». Energia dall’aria compressa Nello stesso sito minerario, inoltre, la società titolare della concessione ha attivato le procedure per un altro progetto. Quello di trasformare le gallerie chiuse in serbatoi per l’aria compressa da utilizzare successivamente per produrre energia. «Su questo fronte siamo ancora in fase di studio - dice Francesco Lippi, amministratore unico della Carbosulcis Spa -. I nostri tecnici, assieme ai ricercatori del politecnico di Torino sono al lavoro per costruire le condizioni e quindi predisporre uno studio e un progetto più definito. ...e onde gravitazionali A Lula, in provincia di Nuoro la miniera di  di Sos Enattos, aperta nel 1868 dalla società Paganelli per estrarre galena, blenda (da cui si ricava piombo e zinco) e argento è in corsa  per ospitare l’Einstein Telescope. Il Il progetto prevede la costruzione di un “gigantesco interferometro sotterraneo triangolare per la ricerca delle onde gravitazionali”. L’osservatorio utilizzando l’infrastruttura dei pozzi e gallerie, sarà collocato a circa 200 metri di  profondità, avrà un perimetro di circa 30 chilometri composto da bracci lunghi 10 chilometri. Se un’onda gravitazionale attraversa l’interferometro, la lunghezza dei bracci oscilla e questa infinitesima variazione viene rivelata dall’esperimento. Intervento che dovrebbe avere una ricaduta economica di 6 miliardi di euro in 9 anni. Batterie e data center in galleria Tra le tante ipotesi di sfruttamento delle gallerie e pozzi anche quelle di sistemare gli accumulatori di prossima generazione. Per il momento il progetto è in fase di studio in alcuni centri minerari europei e  si pensa a un suo impiego anche in Italia. Viaggiano a una velocità più spedita poi le ipotesi, e i progetti collegati, per ospitare i server in sottosuolo. Le gallerie delle miniere metallifere del Sulcis hanno suscitato l’interesse di diversi gruppi intenzionati a trasformare gallerie e vuoti minerari in data center. Per gli esperti sarebbero luoghi ideali per la sistemazione dei dispositivi elettronici. Turisti in miniera C’è poi l’altra strada che, in alcuni centri è già iniziata. Ossia quella delle escursioni turistiche. Molte amministrazioni pubbliche titolari dei compendi minerari hanno già trasformato  i siti e, in particolare le gallerie, in obiettivi turistici con tanto di visite guidate. Non è certo un caso che proprio i percorsi minerari e le visite in galleria siano al centro della giornata Nazionale delle miniere che ogni anno l’Ispra promuove assieme ad Assorisorse e altri organismi. Lo scorso anno, giusto per fare un esempio, le visite hanno spaziato dalle miniere di zolfo di Marche e dell’Emilia Romagna a quelle metallifere della Sardegna. Read the full article
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enryka82 · 2 years
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Un angolo di Louisiana a Brebbia, alla scoperta del Laghetasc
Un angolo di Louisiana a Brebbia, alla scoperta del Laghetasc
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noneun · 1 year
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Ha un nome l'orso che ha aggredito il fratello del sindaco di Rabbi, in Trentino, domenica 5 marzo scorso. Si tratta di un esemplare già classificato nei data base della Provincia autonoma di Trento, ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti, denominato MJ5, un maschio di 18 anni nato nel 2005 da Maja e Joze, orsi sloveni che hanno dato avvio al progetto Life Ursus sulle Alpi negli anni Novanta. L'orso è presente da tanti anni in Trentino e ha viaggiato molto, ha detto Fugatti: "Dal 2006 al 2022 ha frequentato tutto il Trentino occidentale e si muove molto è stato anche in Provincia di Bolzano. la zona più frequentata è quella del Brenta meridionale".
La Provincia di Trento procederà alla cattura e poi all'abbattimento dell'animale, che viene ritenuto "problematico", anche se "va detto che si tratta di un orso che non ha mai dato queste problematiche prima d'ora. Ma ora rispetto al percorso dal Pacobace, che disciplina le azioni messe in campo dalle autorità della Pat. Qui si tratta di una fattispecie prevista, con un orso che ha avuto contatto fisico e non un falso attacco. In questo caso si prevede la cattura per mettere il radiocollare oppure la cattura per abbattimento.
Abbiamo informato il ministro Pichetto Fratin. Ci aspettiamo una espressione di Ispra conforme alla gravità del fatto accaduto, dopodiché noi procederemo comunque", ha detto Fugatti. Prima ci sarà "un'azione di cattura del soggetto e contestualmente la comunicazione ad Ispra dove diciamo che sarà nostra intenzione procedere all'abbattimento".
"L'identificazione dell'orso coinvolto nell'incidente con l'uomo e il suo cane in Val di Rabbi, l'orso Mj5, è coincisa immediatamente con una dichiarazione di condanna a morte del plantigrado. Come Protezione animali ci opporremo con ogni mezzo a questa decisione ingiusta che sa tanto di campagna elettorale", commenta in una nota l'Ente nazionale di protezione animali (Enpa).
"Ricordiamo che l'orso Mj5 ha vissuto per 18 anni in Trentino senza mai mostrare comportamenti negativi verso l'uomo: non ha mai fatto del male alle persone, ed anche i danni a suo carico sono limitati. Ma in seguito ad un unico incidente, la cui dinamica fa ascrivere l'evento ai casi di orsi che reagiscono in modalità difensiva, parte la condanna a morte, benché il Pacobace preveda anche il radiocollaraggio, senza arrivare alla soppressione", aggiunge l'associazione, definendo "la decisione è errata e immotivata" e parlando di un esemplare "vittima di manovre elettorali".
Come ampiamente prevedibile, un orso verrà ucciso a causa di una serie di errori umani.
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arcobalengo · 11 months
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Il riciclo in Italia è un’eccellenza (non il riciclaggio, malpensanti!), il nostro Paese è leader europeo nel settore. Nel 2020 la raccolta differenziata dei rifiuti urbani era al 63% e lo smaltimento in discarica era sceso al 20%. Il riciclo dei rifiuti industriali ha superato il 70% e lo smaltimento in discarica è sceso al 6%.
L’industria italiana del riciclo è un comparto rilevante e strategico del sistema produttivo nazionale: 4.800 imprese e 236.000 occupati.
Tra i materiali riciclati nel 2020 ci sono:
- 12 milioni e 287 mila tonnellate di metalli, in gran parte acciaio.
- 5 milioni e 213 mila tonnellate di carta e cartone.
- 2 milioni di tonnellate di pannelli di legno truciolare.
- 2 milioni e 229 mila tonnellate di vetro riciclato.
- 1 milione e 734 mila tonnellate di compost.
- 972 mila tonnellata di plastica riciclata.
L’Italia, nel 2020 ha riciclato il 72% di tutti i rifiuti, urbani e speciali-industriali. Si tratta di un primato in Ue, dove la media si attesta al 53% e la mitica Germania arriva al 55%.
L’Italia è prima anche nella circolarità complessiva del suo sistema produttivo. Il nostro tasso di utilizzo di materiali riciclati sul totale dei materiali consumati arriva al 21,6%. La Germania si ferma al 13,4%, poco sopra la media UE del 12,8%.
Anche nella gestione dei rifiuti da imballaggio siamo i leader in Europa: con il 73,3% di imballaggi avviati a riciclo (pari a 10,5 milioni di tonnellate) il nostro Paese ha già raggiunto e superato con 9 anni di anticipo il target comunitario del 70%.
(Fonte: Rapporto 2022 Il Riciclo in Italia - Fondazione per lo sviluppo sostenibile - MASE - ISPRA)
La Durezza del Vivere
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salijk · 11 months
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I had a lovely day trip to Ispra with my friend Roberta on this hot and sunny Saturday. We went to check out the local market which was a total bust, but we had a nice time in any case. Swipe to see the beautiful lake, some waves, all the nature, a secret keyhole, and a church.
#livinginitaly #livingineurope #italianafternoon #aceandjig #dopaminedressing #ageismisneverinstyle #newfriends #visitvarese #varese_ig #ispra #summerafternoon #visititaly #styleover50 #summerstyle #discoverunder5k #instagood #weartherainbow #wearcolor #playdressupeveryday
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leparoledelmondo · 1 year
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Consumare
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Il tema della tutela ambientale, è entrato di prepotenza nel dibattito pubblico, inoltre è stato inserito nella nostra Costituzione, ma rimangono invariate le radici del problema: il modello di sviluppo prevalente. Un modello basato su misuratori  che seguono il mantra della crescita infinita e di fatto non fanno altro che stimolare la distruzione degli eco-sistemi necessari alla nostra sopravvivenza. Il rapporto tra homo sapiens con il resto delle specie viventi è sempre stato predatorio. Le tecnologie ci consentono di depredare risorse più rapidamente, di deforestare con sempre maggior velocità, di rafforzare il nostro dominio sulle altre specie, in una parola: consumare.
Il consumo di suolo è l’esempio più ampio di un modello di sviluppo che dissipa risorse e non si preoccupa di rigenerare. In Italia secondo i dati Ispra vengono perduti due metri quadri al secondo! Dove si costruisce un palazzo o una autostrada avremo perso per sempre prati, campi agricoli o boschi. Queso modello di consumo è irreversibile, guarda al passato, alla presunzione che le risorse fossero infinite. Curiamo il nostro futuro e il futuro della nostra specie.
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soldan56 · 2 years
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Giusto una dozzina di giorni fa Ispra ha presentato il rapporto nazionale sul consumo di suolo e allora sono andato a vedere se quelle nove città sono state rispettose del suolo. Questi gli incrementi di cementificazione tra il 2020 e il 2021: Milano +18,68 ettari; Bergamo +4,76; Parma +11,2; Roma +95,05; Bologna +3; Firenze +3,25; Padova +2,56; Torino +3,08; Prato +5,02. Non una di loro si è fermata.
Poi fanno le liste con gli ecologisti!
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Lago Maggiore Ispra.
#landscape
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lamilanomagazine · 10 days
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Regione Liguria e Aree Protette delle Alpi Marittime: continua il progetto Life WolfAlps con l'app Gaia Observer
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Regione Liguria e Aree Protette delle Alpi Marittime: continua il progetto Life WolfAlps con l'app Gaia Observer Via libera alla convenzione tra la Regione Liguria e l'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime per la realizzazione di ulteriori attività del progetto Life WolfAlps Eu tramite nuove forme di accesso, utilizzo e gestione della piattaforma telematica Gaia Observer. La convenzione non comporta oneri a carico del bilancio regionale, essendo gratuita e prevedendo l'utilizzo dell'applicazione Gaia Observer, già rivelatasi efficace per il monitoraggio del lupo. "La Regione Liguria già dal 2007 ha attenzionato la presenza del lupo sul territorio – spiega il presidente ad interim della Regione Liguria – con la messa in opera di varie iniziative di monitoraggio della popolazione del predatore, nonché la costituzione di procedure volte alla prevenzione e al risarcimento dei danni da esso causati agli allevatori. Tutto ciò è continuato ed ha ricevuto ulteriore impulso con la partecipazione della Regione al progetto europeo Life Wolfalps EU (2019-2024), che ha l'obiettivo di sviluppare azioni coordinate per migliorare la coesistenza fra il lupo e le attività umane. Tra le varie iniziative attuate, si segnala innanzitutto il monitoraggio della presenza del lupo che ha rafforzato quello nazionale di ISPRA, la raccolta dei dati e l'inserimento degli stessi nella piattaforma telematica "Gaia Observer". Il monitoraggio è stato realizzato su un totale di 113 transetti ufficialmente monitorati pari a 489,945 km percorsi all'anno, compreso il 2023, con la partecipazione dei Carabinieri Forestali, del personale di vigilanza Regionale, dei Parchi e delle Province ed in parte anche da volontari appositamente formati. Ora con questa sottoscrizione i dati di monitoraggio raccolti per il periodo 2023-2024 verranno trasmessi direttamente alla Regione Liguria, mediante creazione di apposito account dando informazioni dirette e tempestive, accorciando sensibilmente il lavoro di raccolta che non transiterà più come passaggio intermedio all'Ente di gestione delle Aree protette delle Alpi Marittime".    ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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pietroalviti · 6 months
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Ceccano, arretra la raccolta differenziata, 4% in meno, rimane il mistero della plastica che non c'è
Per il secondo anno consecutivo scende la raccolta differenziata a Ceccano e stavolta di ben 4 punti percentuali. Dopo il risultato più alto ottenuto nel 2020, con il 72, nel 2022 la RD a Ceccano è al 66%, con il dato della plastica che non figura nel catasto gestito dall’Ispra, come se i ceccanesi non raccogliessero la plastica. E’ quello che risulta dai dati resi noti qualche giorno fa…
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fabriziosbardella · 2 years
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Poste Italiane ha attivato un nuovo sportello automatico ATM Postamat nel comune di Ispra, in via Piave 78. #prelievo #atmpostamat #azzate #bollettini #contante #ispra #postepay
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