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#indovinelli
indovinaindovinelli · 5 months
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Qual è la risposta? Subscribe to my Youtube channel for more challenging math quiz!
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lucioganciblog · 2 months
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Ogni Mille
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etnamam · 8 months
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Chi indovina perché il campo è così verde?
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Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?
Per molti anni mi sono occupato di errori di ortografia: prima da scolaro, poi da maestro, poi da fabbricante di giocattoli, se mi è permesso di chiamare con questo bel nome le mie precedenti raccolte di filastrocche e di favolette. Talune di quelle filastrocche, per l'appunto dedicate agli accenti sbagliati, ai «quori» malati, alle «zeta» abbandonate, sono state accolte - troppo onore! - perfino nelle grammatiche. Questo vuol dire, dopotutto, che l'idea di giocare con gli errori non era
del tutto eretica. Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo? Se si mettessero insieme le lagrime versate nei cinque continenti per colpa dell'ortografia, si otterrebbe una cascata da sfruttare per la produzione dell'energia elettrica. Ma io trovo che sarebbe un'energia troppo costosa. Gli errori sono necessari, utili come il pane e spesso anche belli: per esempio, la torre di Pisa.
Questo libro è pieno di errori, e non solo di ortografia. Alcuni sono visibili a occhio nudo, altri sono nascosti come indovinelli. Alcuni sono in versi, altri in prosa. Non tutti sono errori infantili, e questo risponde assolutamente al vero: il mondo sarebbe bellissimo, se ci fossero solo i bambini a sbagliare. Tra noi padri possiamo dircelo. Ma non è male che anche i ragazzi lo sappiano. E per una volta permettete che un libro per ragazzi sia dedicato ai padri di famiglia, e anche alle madri, s'intende, e anche ai maestri di scuola: a quelli insomma che hanno la terribile responsabilità di correggere - senza sbagliare - i più piccoli e innocui errori del nostro pianeta.
Gianni Rodari, Il libro degli errori
Omegna, 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980
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turuin · 1 year
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Oroscopo assolutamente affidabile, tant'è che parte di martedì - Settimana 20 / 2023
Certo che, però, pure voi che non mi ricordate di fare l'oroscopo... Vabbé: siccome tanto è un oroscopo ad inaffidabilità garantita, inventato sul momento e senza alcun collegamento con le posizioni degli astri, dei pianeti e dei buchi neri (esattamente come qualsiasi oroscopo!), va bene lo stesso. Indi per cui: eccovi il
COSA DICONO LE STELLE, MA SOPRATTUTTO CHE CAZZO DI LINGUA PARLANO della Settimana 20 dell'anno 2023 Era Comune.
Ariete: oddio, che cos'è quella cosa lì, proprio dietro di voi? Ah no, nulla. Era un brutto rimorso. Liberatevene! Il prossimo è giusto dietro l'angolo, vorrete mica che non abbia spazio?
Toro: recentemente si è scoperto che le piante parlano su frequenze non udibili dall'umanità. Sospettiamo fortemente dicano tutte "vaffanculo"; voi, Toro, non fate come loro, ed esprimetevi su frequenze udibili.
Gemelli: troppe cose non vanno come dovrebbero, ma sono piccolezze; il resto sbagliato al supermercato, una sigaretta che si spezza, un cucchiaino che vola giù dal balcone, un linciaggio che non vi aspettavate... roba che supererete brillantemente con un sorriso, ma prima dovete imparare a sorridere.
Cancro: state calmi! Siete delle trottole impazzite come un bambino di cinque anni che abbia ficcato la faccia nel Nesquik cibandosene direttamente dalla scatola. Ricordate: se quelle forme strane ai lati del vostro campo visivo le vedete solo voi, vuol dire che non esistono. Forse.
Leone: siete pesanti come un pranzo di Natale di quindici portate in Calabria, ma altrettanto gustosi e caldi. Fate pure molto male alla circolazione delle persone che vi stanno intorno, esattamente come il pranzo di cui sopra. Provate, ogni tanto, a fare le insalate: ne trarrete giovamento anche voi.
Vergine: la vostra vita è un susseguirsi di lotte ad armi impari che avete vinto brillantemente, ottenendo grandiosi risultati; splendete di luce propria, ma non avete ancora capito che al resto del mondo non interessa ascoltare le vostre cronache. Provate ad ascoltare le altre persone, una volta o l'altra. Chissà.
Bilancia: attenzione alle fiamme libere, alle notti senza luna, agli indovinelli stupidi e alle persone che vi propongono di entrare a far parte di un sistema sicuro per guadagnare, che è ovviamente uno schema Ponzi e, ben che vada, vi farà fare figure di merda con quei pochi contatti intelligenti che avete ancora su Facebook.
Scorpione: abbiate un po' di pietà delle persone che vi fanno da partner, sia nella vita lavorativa che in quella sentimentale. Che, trattandosi di voi, significherà: non fateli a pezzi troppo piccoli, lasciategli almeno una bocca con cui piangere. O degli occhi. Qualche pezzetto a vostro gusto. No, meglio non ci diciate quale.
Sagittario: la verità è che persino le stelle fanno fatica a capirci qualcosa di voi, di quello che vi motiva e del vostro destino. Facciamo così: fatelo voi l'oroscopo la prossima volta, che sicuro viene meglio. Consiglio della settimana corta: mangiare fuori se non si ha voglia di cucinare va bene una volta o due, ma se lo fate tutte le volte disimparerete a cucinare. E' una metafora, chiaramente.
Capricorno: avreste dovuto darlo quell'abbraccio in più, quel bacio in più, quel... insomma, avreste dovuto darvi di più. Però non fa niente, dato che voi preferite analizzare le vostre esperienze invece che farle fino in fondo. Vi suggeriremmo di provare a fare il contrario, una volta tanto, ma quando mai ascoltereste un suggerimento?
Acquario: potete dipingere di blu profondo una parete della vostra casa in modo da avere l'idea di essere personalità estrose, artistiche ed estroverse. Il passo successivo è "Paint your life" ma, tocca dirvelo, fate attenzione - i mobili vecchi da restaurare, se di legno, possono avere delle schegge piuttosto pericolose. Si, è una metafora pure questa.
Pesci: vi accontentate di poco, mentre potreste avere molto, ma molto di più. Ma chi dice che fate male? Certamente non noi: chi s'accontenta gode, e chi se ne frega se le vostre possibilità sono sprecate oppure no? Dopotutto, meglio l'uovo oggi, meglio sempre l'uovo oggi. Finito quel poco, passate ad altro con nonchalance.
Come sempre, non s'accettano richieste di chiarimenti o di spiegazioni o di interpretazioni o quant'altro, ma sentitevi liberi di fare di quest'oroscopo quello che vi pare.
Ci vediamo alla prossima volta che me lo ricordo.
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kneedeepincynade · 1 year
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China is sending a fleet of dangerous air balloons to the United States?! Nah, just some cool lanterns to celebrate the lantern festival
The post is machine translated
Translation is at the bottom
The collective is on telegram
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⚠️ BUON FESTIVAL DELLE LANTERNE, ACCOGLIERE IL NUOVO ANNO CON SPERANZA ⚠️
😂 Nel mentre gli aquilotti americani sono ancora terrorizzati dal pericolosissimo (❗️) palloncino cinese, il Popolo Cinese festeggia il Festival delle Lanterne, che "chiude" il Capodanno Cinese🐰
🥰 Le Lanterne Cinesi simboleggiano il lasciar andare l'anno passato, per accogliere il nuovo anno ❤️
🇨🇳 Con una Storia di oltre 2.000 anni, il Festival delle Lanterne è molto popolare in Cina, ecco come viene celebrato:
🏮LANTERNE OVUNQUE: in ogni città, in ogni villaggio, vengono accese lanterne di colore principalmente rosso. Si possono ammirare nelle vie delle città, nei parchi e nelle case delle persone - la Lanterna Rossa invoca la Fortuna e una Lanterna Accesa simboleggia un futuro luminoso 🍀
🎨 Oltre alle tradizionali Lanterne Rosse, vi sono delle vere e proprie opere d'arte, lanterne con all'interno illustrazioni di simboli della Tradizione Cinese, principalmente fiori e animali 🐼
🏮RISOLVERE GLI INDOVINELLI: come da tradizione fin dai tempi della Dinastia Song, indovinare e risolvere gli enigmi inscritti nelle Lanterne è una delle attività più importanti e popolari della festa. Proprietari delle lanterne scrivono indovinelli ed enigmi logici sulla carta, e li attaccano alle lanterne colorate. Chi riesce a risolvere l'indovinello ottiene un piccolo premio 🎁
🏮MANGIARE TANGYUAN: si tratta di un piatto tradizionale della Cina, palline di riso bollite in una brodo caldo e dolce. Tangyuan (汤圆) ha una pronuncia simile a 团圆 (tuanyuan), che significa "riunione - il Popolo Cinese crede che la forma rotonda delle palline di riso e delle ciotole simboleggi i valori di Integrità ed Unione 😘
🏮OSSERVARE LA DANZE DEL DRAGO E DEI LEONI: si tratta di due delle più popolari danze tradizionali in Cina - è molto comune la Danza del Drago, così come quella del Leone, durante il Festival. Il Drago è un simbolo di buona fortuna, e mentre il Leone un simbolo di coraggio, capace di scacciare il male 🦁
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⚠️ HAPPY LANTERN FESTIVAL, WELCOMING THE NEW YEAR WITH HOPE ⚠️
😂 While the American eaglets are still terrified by the very dangerous (❗️) Chinese balloon, the Chinese people celebrate the Lantern Festival, which "closes" the Chinese New Year🐰
🥰 Chinese Lanterns symbolize letting go of the past year, to welcome the new year ❤️
🇨🇳 With a history of over 2,000 years, the Lantern Festival is very popular in China, here's how it's celebrated:
🏮 LANTERNS EVERYWHERE: in every city, in every village, mainly red lanterns are lit. They can be seen in city streets, parks and people's homes - the Red Lantern invokes Luck and a Lit Lantern symbolizes a bright future 🍀
🎨 In addition to the traditional Red Lanterns, there are real works of art, lanterns with illustrations of symbols of the Chinese tradition inside, mainly flowers and animals 🐼
🏮 SOLVING THE RIDDLES: As has been the tradition since the days of the Song Dynasty, guessing and solving the riddles inscribed in the Lanterns is one of the most important and popular activities of the festival. Lantern owners write riddles and logic puzzles on paper, and attach them to the colored lanterns. Whoever solves the riddle gets a small prize 🎁
🏮 EATING TANGYUAN: it's a traditional Chinese dish, rice balls boiled in a hot and sweet broth. Tangyuan (汤圆) has a similar pronunciation to 团圆 (tuanyuan), meaning "gathering - Chinese People believe that the round shape of rice balls and bowls symbolize the values ​​of Integrity and Union 😘
🏮 WATCH DRAGON AND LION DANCES: These are two of the most popular traditional dances in China - Dragon Dance is very common, as well as Lion Dance, during the Festival. The Dragon is a symbol of good luck, and while the Lion is a symbol of courage, capable of driving away evil 🦁
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gregor-samsung · 1 year
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“ Mia madre è la forza e la tempesta, ma anche la bellezza, la curiosità per il mondo, l’apripista sulla strada verso il futuro, che mi dice di non aver mai paura di niente e di nessuno. Combatte contro tutti, i fornitori e i cattivi clienti del suo negozio, i canali di scolo ostruiti della nostra via e lorsignori che tenteranno sempre di schiacciarci. Si porta in scia un uomo dolce e trasognato, dalla parlata pacata, con la tendenza a rabbuiarsi per giorni alla minima contrarietà, ma che conosce un’infinità di barzellette e di indovinelli,­ qual è il contrario di melodia, cosa fa un chicco­ di caffè sul treno, e canzoni che mi insegna mentre lui si occupa del giardino e io raccolgo vermi da gettare nel recinto delle galline: mio padre. Dentro di me non faccio distinzioni tra i due, semplicemente sono la bambolina di pezza di lei, il tacchino di lui, per entrambi sono il frutto del ripensamento, ed è a lei che devo assomigliare perché sono una bambina, e come lei anch’io un giorno avrò il seno, farò la permanente, indosserò calze di nylon. La mattina, in classe, papà-va-al-lavoro, mamma-resta-a-casa, sbriga-le-faccende, prepara-un-pranzetto-coi-fiocchi, io farfuglio, ripeto insieme alle altre senza stare lì a questionare. Ancora non mi vergogno di non avere dei genitori normali. Il mio, di padre, la mattina non esce, e se è per questo nemmeno il pomeriggio. Resta a casa. Sta al bancone del caffè-drogheria, lava i piatti, cucina, sbuccia le verdure. Lui e mia madre gestiscono la stessa attività, con il viavai di uomini dalla parte del bar, di donne e bambini dalla parte dell’alimentari, le persone che costituiscono tutto il mio mondo. I miei genitori condividono le competenze, le preoccupazioni, il registratore di cassa che lui svuota ogni sera, mentre lei lo osserva contare. Dicono, lui o lei, «giornata magra», altre volte, «oggi bene, dai». L’indomani uno dei due andrà a depositare il denaro sul conto in posta. Non svolgevano esattamente le stesse mansioni, esisteva pur sempre una divisione di ruoli, ma non aveva nulla di tradizionale, eccezion fatta per i panni, da lavare e da stirare, di cui si incaricava mia madre, e la manutenzione dell’orto, compito di mio padre. Tutto il resto sembrava essere dettato dai gusti e dalle inclinazioni di ciascuno. Lei si occupava soprattutto della drogheria, lui del caffè. Da una parte la ressa di mezzogiorno, i minuti contati, alle clienti non piace aspettare, vieni che c’è gente, e con richieste d’ogni tipo, una bottiglia di birra, un pacchetto di forcine, una folla di donne diffidenti, da rassicurare in continuazione, vedrà che questa marca è la migliore, parola mia. Arte della persuasione, lingua sciolta. Mia madre era esausta e appagata, usciva raggiante da una giornata in negozio. Dall’altra parte i bicchieri di vino tirati in lungo per ore, uomini placidamente seduti al tavolino, un tempo sospeso, senza orologio. Nessun motivo di correre, di tessere le lodi dei prodotti né di fare conversazione, bastavano già gli avventori a chiacchierare per due. Fa al caso suo, lunatico com’è, così dice mia madre. E poi i clienti del bar gli lasciano il tempo per un mucchio di altre attività. “
Annie Ernaux, La donna gelata, traduzione di Lorenzo Flabbi, Roma, L'Orma editore (collana Kreuzville Aleph), 2021¹; pp. 15-17.
[1ª Edizione originale: La Femme gelée, Paris, Éditions Gallimard, 1981]
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😶 Quante morti … per una casa! 👉🏻 #acenaconlassassino 24 dicembre. Lily si prepara a passare le feste natalizie nella casa in campagna della famiglia materna: Endgame House. Lo fa per la zia Liliana, morta da poco prima dell’inizio del gioco ma soprattutto per se stessa, vuole scoprire la verità sulla morte della madre. Il gioco è semplice, lo fanno fin da quando erano i bambini. Lily e i cugini devono riunirsi in casa e risolvere ogni giorno un indovinello diverso che li porterà a una chiave. Una di queste aprirà una stanza segreta in cui ci saranno i documenti di proprietà della casa e la verità. Nelle edizioni precedenti, il vincitore vinceva i regali per tutti e uno extra per sé. Questa volta solo uno vincerà e ci saranno regole severe come: non si può lasciare la casa. A Lily non interessa la casa, lei vuole il nome dell’assassino. 👍🏻 Il gioco è impostato sui #dodicigiornidinatale Ci sono anche indovinelli extra esclusivamente per il lettore. In ognuno dei dodici giorni ci sono le parole della canzone anagrammate. Riuscirete a trovarle? 👍🏻👎🏻 Sono vari i personaggi, il più odioso è senza dubbio Sara, non manca occasione di lanciare frecciatine. È insopportabile, avida, prepotente, acida. Anche Lily però non risulta molto simpatica. È passiva, subisce sempre senza lottare, non si oppone. Ha però un segreto. 👎🏻 Le emozioni dei personaggi non sempre vengono descritte bene, a volte sembrano apatici. 👍🏻 Già dal secondo giorno la casa si macchia di sangue. Qualcuno vuole liberarsi della concorrenza. Non possono nemmeno chiamare la polizia, le linee sono interrotte e loro sono bloccati dalla tempesta. 👎🏻 La soluzione non è stata poi una gran sorpresa, l’avevo intuita. 👍🏻 La trama però è avvincente, soprattutto è intrigante cercare di risolvere gli indovinelli. Ma non solo, c’è da scoprire anche l’assassino e gli anagrammi dell’autrice. Una super caccia al tesoro di Natale. ❓Voi siete bravi con anagrammi e indovinelli? #giallonatale #librinatalizi #antrodilibri #bibliophilelegentibus #amicandito #ilclubdeilettorifelici #storiebookite1 #thebookclubpost https://www.instagram.com/p/ClA9i-isS58/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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schizografia · 1 year
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Un buono scrittore di prosa, quasi contemporaneo, diceva che i manoscritti non bruciano.
Si tratta di un errore ottimistico. Quando Tynjanov, malato, fu fatto evacuare da Leningrado, nel suo appartamento vivevano degli estranei. Faceva freddo. Molto freddo. Accendevano la stufa, una piccola stufa di ferro, con i manoscritti, e non sapevano di aver bruciato, fra l'altro, la corrispondenza della madre di Puskin con la madre di Kjuchel'beker.
I due da ragazzini discutevano fra loro, si proponevano indovinelli e soluzioni, ma i manoscritti non bruciano.
A quanto racconta Dmitrij Petrovskij, Chlebnikov nella steppa bruciò i fogli di un suo manoscritto, perchè «la luce durasse più a lungo», ma lui li sapeva a memoria.
Quando brucerete dei manoscritti, eccovi il consiglio di un vecchio ricco di esperienza. Leggete ciò che bruciate. Era quello che facevamo noi nella Casa delle arti. Molti manoscritti dei «fratelli di Serapione» sono stati letti dal fuoco per primo e non è un cattivo lettore, tanto per cominciare.
Lungo le scale, buie scale, saliva il poeta Osip Mandel'stam. Componeva versi recitandoli, cercando la soluzione nell'incontro con la parola detta. Diceva che la parola non scritta, come una rondine cieca, vola nelle «stanze delle tenebre», e riprendeva: «Ma ho dimenticato quanto volevo dire, e il pensiero incorporeo ritornerà nelle stanze delle tenebre».
Viktor Šklovskij, L'energia dell'errore
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indovinaindovinelli · 4 months
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castelnow · 17 hours
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sì non è colpa mia la mia strategia di flirt è sfottere/sfidare/canzonare pesantemente/proporre indovinelli ai diretti interessati, finora non c'è stato nessuno a queste prese in giro perché sai com'è non si può mettere in ridicolo un corteggiatore
l'unico che sta al gioco è l'amico pittore del mio ex, ma lui non è nei miei interessi e spero non lo sarà mai, e mi spaventa abbastanza perché l'ho visto abbracciare il mio ex in modo molto omosessuale al punto da farmi ingelosire, ancor di più è spaventoso il fatto che io abbia capito non so come che il mio ex si era inventato tutte quelle storie sul pittore che aveva atteggiamenti giudicanti e che mi chiamava con nomignoli sprezzanti perché in realtà non voleva farmelo conoscere sapendo che saremmo andati d'accordo (oscilliamo entrambi tra i due stessi tipi MBTI, non è una coincidenza)COMUNQUE VISTO CHE E' L'AMICO PITTORE DEL MIO EX E DUNQUE NON CI INTERESSERA' MAI, non posso contarlo come tipo che ci sta perché non è uno con cui flirto
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notizieoggi2023 · 1 month
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Solo le persone con una vista d'aquila vedono un gatto tra i cani! Ci sono pochi enigmi più impegnativi delle illusioni ottiche. Con molte cose e figure dall'aspetto simile, il nostro senso della vista viene ingannato in ogni modo. Per riconoscere subito ciò che esattamente non quadra, devi essere molto intelligente. È lo stesso con la nostra ultima sfida. In questa foto ci sono tanti cani in fila in maniera esemplare. Ma sono davvero solo cani? No, un gattino si è intrufolato qui da qualche parte! Riesci a trovarlo? Dov'è il gatto tra i cani? Per rendere le cose un po' più emozionanti, c'è un limite di tempo: hai solo 15 secondi per rintracciare il gatto dispettoso. Non perderti questi video: Se riesci a risolvere il rompicapo, sei davvero un genio! Sei pronto? Allora andiamo avanti, il tempo stringe! Cerca attentamente ogni angolo. Perché il micio è un vero maestro del mimetismo e cerca di non renderti facile vederlo tra i cani. Leggi anche: La rivalità fra cani e gatti esiste davvero? Hai trovato il gatto nascosto? Se sì: congratulazioni ! Sei una persona intelligente con una mente acuta e eccellenti capacità visive e di pensiero. Dovresti darti una pacca sulla spalla. Se non hai scoperto il gatto nascosto nella foto sopra, non scoraggiarti. Basta riprovare. Probabilmente ti manca solo un po' di pratica con immagini rompicapo come questa. La soluzione Non riesci ancora a trovare il gatto sfacciato? Non preoccuparti, ecco la soluzione all'enigma: il gatto si trova all'interno del cerchio rosso. Siamo sicuri che la prossima sfida di indovinelli funzionerà meglio! Leggi anche : Trova le coppie diverse dalle altre: allena il tuo cervello! Un gatto si nasconde tra le diverse razze di cani: lo vedi subito?
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spaziodisplay · 3 months
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Marjolein Knottenbelt
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(a cura di Ilaria Monti)
26.01.2024 - 10.03.2024
Tele dipinte ridotte in macerie accuratamente conservate e accatastate, una pila di lettera mai aperte, una camicia ormai vintage che nessuno ha mai indossato e uno specchio interamente avvolto da una carta da parati retrò. Dietro le immagini e dietro gli oggetti, dove una vita scompare un’altra comincia, apparentemente, nel vuoto. L’avvicendarsi dei fenomeni di scomparsa e riemersione dei significati dettano ritmi e passaggi nelle varie fasi del ciclo di vita delle immagini e degli oggetti manipolati e raccolti da Marjolein Knottenbelt. Attraverso le sue opere, l’artista evidenzia una natura transitoria ed erratica, che disfa nel tempo le sue origini per rinnovarsi attraverso un’immaginazione relativa, individuale, futuribile. 
L’occhio attento rende il mondo misterioso, scriveva Charles Simić ne La vita delle immagini.  L’occhio attento intuisce il mistero come dimensione del tutto possibile: come quando, cancellato il volto, i soggetti ritratti diventano fantasmi di tutti e nessuno, quando uno specchio non riflette nulla, quando un messaggio non verrà mai letto. Dove si fa un passo indietro rispetto al visibile, dove spazio e tempo si annullano reciprocamente, nelle lacune dell’immagine e nel congelamento di oggetti e parole, là originano enigmi e indovinelli.  Marjolein Knottenbelt osserva e interroga la vita delle cose per scombinarne e moltiplicarne il senso. 
Nella serie Painting reverse, l’artista raccoglie dipinti realizzati da artisti sconosciuti, quelli che si trovano spesso nei mercatini o nelle case vecchie, ne gratta via la superficie pittorica fino a distruggere completamente o parzialmente l’immagine originale. Invertendo le regole della pittura, e operando quindi per sottrazione, l’artista rode l’opera altrui appropriandosene e diventando allo stesso tempo unica testimone del passato dell’opera, che viene raccolto e campionato nelle briciole di pittura accuratamente messe da parte. Se attraverso l’erosione e la raccolta di frammenti Knottenbelt interviene sul naturale, lento processo di deperimento dell’opera causandole vuoti e mancanze precoci, attraverso la foderatura degli specchi l’artista nega all’immagine ogni possibilità – solo il presente esiste nell’immagine riflessa. Come in certe usanze funebri che prevedono appunto la copertura degli specchi in presenza di un defunto per amplificarne l’assenza di vita, così l’artista ne riveste la superficie di carta da parati, mura la sua trasparenza insieme alle effigi dei corpi che, in passato, lo specchio ha ospitato al suo interno. Alterare, cancellare, rifiutare la vita delle cose, ma anche conservarla intatta per sempre. Sospesi tra le logiche del desiderio e dell’accumulo tipiche del collezionare, gli oggetti di Marjolein Knottenbelt sono dei reduci, sopravvissuti illesi e non toccati, destinati a viaggiare nel tempo con il proprio mistero di non appartenenza e inutilità, catapultati sempre altrove, discretamente fuori luogo e senz’altra storia che un ipotetico futuro. Contro l’isteria del consumo di ogni forma di produzione visiva e della sua permanenza nel regno digitale, l’artista rivendica per le sue opere un tempo asincrono e non lineare, un tempo di perdita, mutamento e indicibilità. 
BIO
Marjolein Knottenbelt (Rotterdam, 1972), vive e lavora a L’Aia, Paesi Bassi. Il suo lavoro è basato sulla raccolta e manipolazione di oggetti e immagini. Attraverso il recupero e la ricontestualizzazione delle immagini, l'artista ricuce una rete di relazioni, funzioni, storie passate e ancora a venire. Il suo lavoro è stato esposto presso diverse gallerie e spazi indipendenti, tra cui De Galerie Intermezzo, Dordrecht; Galerie Walls, Amsterdam; Galerie Atelier de Fietsenstalling, Eindhoven.
www.marjoleinknottenbelt.com
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ENGLISH
(curated by Ilaria Monti)
Paintings torn to pieces with their fragments stashed away, a pile of unopened letters, vintage shirts never once worn and a mirror entirely wrapped in old-fashioned wallpaper. Behind images and objects, one life disappears where another begins, apparently out of nowhere. The succession of disappearance, and the re-emergence of meaning, mark rhythms and passages throughout the life cycle of the works of Marjolein Knottenbelt, who manipulates and collects images and objects. In her works, she unveils a transient and erratic nature, which unravels its origins over time to renew itself through relative and individual imagination.
The attentive eye makes the world mysterious, wrote Charles Simić in The Life of Images. The attentive eye perceives mystery as the dimension of the all-possible: something similar happens when, once the face is erased from a portrait, the character becomes the ghost of all and no one, when a mirror does not reflect anything, when a message will never be read. By the time one takes a step back from the visible, where space and time nullify each other, within the voids of the image and in frozen words and objects, is where enigmas and riddles arise. Marjolein Knottenbelt observes and investigates the life of things to disrupt and multiply their meaning.
In the ongoing series Painting reverse, the artist collects paintings by unknown artists, those which often can be found in street markets or in old houses, and scratches away the paint surface until the image is completely or partially dismissed. By inverting the rules of painting itself, and therefore operating by subtraction of matter, the artist gnaws away at other artists' works, she appropriates them and becomes at the same the sole witness of the original image, whose remnants she painstakingly gathers and stores. While throughout the erosion and the collection of pictorial fragments Knottenbelt interferes in the natural, slow decay of the work, causing voids and premature damages. By coating mirrors she denies the image any possibility, since only present time can really exist in the reflected image. 
In certain burial customs, in the presence of the deceased, mirrors are covered to amplify the absence of life. Likewise, the artist covers the mirror with wallpaper, walling in its transparency together with the effigies of those that once it hosted inside. Transforming, erasing, rejecting the life of things, but also preserving it forever. Suspended between the logic of desire and of accumulation typical of collecting, Marjolein Knottenbelt's objects act as survivors, unharmed and untouched, destined to travel in time, dragging the mystery of their origins and uselessness, always catapulted elsewhere, discreetly out of place and with no other history than a hypothetical future. Against the hysterical consumption of the visual production and its permanence in the digital realm, the artist reclaims for her works non-linear time imbued with loss, change and ineffability.
BIO
Marjolein Knottenbelt (b. 1972, Rotterdam), lives and works in The Hague, Netherlands. Her work involves collection and manipulation of objects and images. Through the recycling and recontextualization of images, the artist sews a network of relationships, functions, stories from the past and those yet to come. Her work has been presented at various independent spaces and galleries, such as De Galerie Intermezzo, Dordrecht; Galerie Walls, Amsterdam; Galerie Atelier de Fietsenstalling, Eindhoven.
www.marjoleinknottenbelt.com  
PRESS KIT
ph credit: DISPLAY
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sounds-right · 4 months
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10 e 11 gennaio ’24 - Skattegraveren  Il Cercatore di tesori al Premio Internazionale "Il Teatro Nudo" 
Il secondo appuntamento con il Premio Internazionale "Il Teatro Nudo" di Teresa Pomodoro per la stagione 2023/2024  va in scena il 10 e 11 gennaio e presenta al pubblico uno spettacolo proveniente dalla Danimarca.
Si intitola Skattegraveren che significa "cercatore di tesori" ed è un'opera-documentario firmata da Mauro Patricelli, compositore e pianista di Ortona (Chieti) che ha scelto Copenaghen come città d'adozione e di ispirazione.
Skattegraveren è un racconto musicale biografico sul pionere dell'etnografia danese Evald Tang Kristensen ( 1843-1929). Scrittore, insegnante, studioso del folklore, a oggi uno dei più grandi collezionisti al mondo di tradizioni orali e memorie popolari.
"Il cercatore di tesori" è il soprannome che si guadagnò dopo la morte, a consacrazione di una vita dedicata alla ricerca di ricordi e tradizioni raccolti ascoltando i racconti dei contadini della brughiera dello Jutland .
Canti e danze, giochi e indovinelli per bambini, fiabe, proverbi, credenze, superstizioni, leggende e aneddoti  locali. Un grande patrimonio risalente alla seconda metà del XIX secolo,  messo insieme in cinquant'anni di lavoro attraverso numerose interviste, realizzate spostandosi a piedi di villaggio in villaggio e di casa in casa. 
L'opera-documentario è interpretata da cinque musicisti-performer presenti sul palcoscenico con strumenti musicali ma anche con oggetti del quotidiano, macchine da scrivere, vanghe e sassi.
Lo spettacolo è diviso in tre momenti che corrispondono alle tre fasi  del lavoro dello studioso danese: Raccolta di parole (1867); Raccolte di immagini (1895); Raccolta di suoni (1907).
"Ascoltate attentamente cosa racconta questo vecchio. Queste sono le cose che ha raccontato a me e adesso le racconta a voi". Evald Tang Kristensen, 1871
Le due date di mercoledì  10 e giovedì 11 gennaio saranno trasmesse in streaming sui canali del teatro.
L'ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria. Per informazioni consultare il sito www.nohma.org o scrivere a [email protected].
XV EDIZIONE PREMIO INTERNAZIONALE IL TEATRO NUDO DI TERESA POMODORO
SKATTEGRAVEREN
Il cercatore di tesori
un'opera documentario di Mauro Patricelli
con: 
Signe Asmussen (canto e violino)
Matias Seibaek (voce e percussioni)
Thommy Andersson (violoncello, basso elettrico e contrabbasso)
Chano Olskaer (voce e percussioni)
Mauro Patricelli (clavicembalo)
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bergamorisvegliata · 4 months
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L'ANGOLO DI RITA
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"Voglio dirti una cosa, Mamma, se avrò dei figli gli racconterò tutte le cose che mi raccontate tu e il papà.
E poi, gli racconterò anche di me".
S., 8 anni
Vi è un Potere che dobbiamo Riscoprire: il Potere della Narrazione.
Vi era un Tempo in cui ci si Riuniva intorno al Fuoco e si Narrava.
Leggo di tutto e di più, in ogni ambito, su "rimedi-ricette-consigli per"... "avere una buona relazione con i propri figli.
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Ma non viene mai scritto che ciò che garantisce la Relazione è la Reciprocità Narrativa.
Raccontare, RaccontarSI, significa NUTRIRE con parole, presenza, vibrazioni l'Altro e la relazione che abbiamo con lui, lei.
Come possiamo reclamare Dialogo con i figli, se non parliamo veramente con loro? Oltre il: "come è andata a scuola; cosa hai fatto oggi?"
Come possiamo permettere loro di Fidarsi di noi se non gli permettiamo di conoscerci?
I Figli NON sono né degli amici né dei confidenti. Dunque, non dobbiamo narrare loro racconti che non sono adatti, voglio che questo sia chiaro.
La Narrazione, Tramandata Oralmente, è fatta di Immagini, Aneddoti, Storie, Indovinelli, Eventi che Insegnano e toccano corde interiori profonde. Risuonano.
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Mia nonna mi ha insegnato questo. Probabilmente senza ben sapere cosa stava facendo. Ma ha preparato il terreno affinché io potessi ricordarmelo.
E Tramandarlo.
Parlo ai miei Figli di me.
Di ciò che Sento.
Di me Bambina.
Di me da giovane.
E mi adopero a preparare il Terreno.
Affinché loro possano Nutrirsi e Nutrire, quando saranno pronti a portare la propria voce.
È questo ciò che scopre chi lavora con me: andando oltre il già conosciuto, riscoprendo gli Antichi Saperi capaci di Guidare l'Essere Umano, Oggi.
I Genitori che Accompagno riscoprono il Potere della Voce e della Voce Interiore.
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E questo, Sostiene il Legame con i propri figli.
Ci avviciniamo il Natale.
Rendiamolo Ricco di Saggezza.
E Storie Buone.
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