Tumgik
schizografia · 2 hours
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Nell’anima razionale le immagini sono presenti al posto delle sensazioni, e quando essa afferma o nega il bene o il male, lo evita o lo persegue. Perciò l’anima non pensa mai senza un’immagine.
Aristotele
Il sostegno costituito per voi dai vostri sensi, il sostegno costituito per i vostri sensi dal mondo, il sostegno costituito per voi dalla vostra impressione generale di essere. Vengono meno. Si opera un’ampia ridistribuzione della sensibilità, che rende tutto bizzaro: una complessa, continua ridistribuzione della sensibilità. Sentite di meno qui, e di più là. Dove “qui”? Dove “là”? In decine di “qui”, in decine di “là” che prima ignoravate, che non sapreste riconoscere. Zone oscure ch’erano chiare. Zone leggere che erano pesanti. Non fate più capo a voi stessi; e la realtà, gli oggetti anche, perdendo consistenza e durezza, cessano d’opporre una seria resistenza all’onnipresente mobilità trasformatrice.
Henri Michaux
Solo gli occhi sono ancora capaci di gettare un grido.
René Char
Georges Didi-Huberman, Quando le immagini prendono posizione
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schizografia · 4 days
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schizografia · 7 days
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(chainô, da cui viene il caos o il chasma,136 è ciò che faccio quando apro la bocca – hio in latino, da cui iato – quando domando o chiamo, quando grido o nomino, a volte in silenzio, la mia fame, la mia sete o il mio desiderio).
Jaques Derrida
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schizografia · 7 days
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schizografia · 11 days
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Gherasim Luca, Heros-Limite, 1953
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schizografia · 11 days
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Abbraccia la morte per salvarla.
Walter Benjamin
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schizografia · 13 days
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Guy Debord
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schizografia · 13 days
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schizografia · 14 days
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Kerouac era uno scrittore. Questo significa, ha scritto. Molti che si fanno chiamare scrittori e si fanno mettere il nome sui libri non sono scrittori e non sono capaci di scrivere - la differenza essendo, un torero che combatte contro un toro è diverso da uno smerdatori che fa mosse senza nessun toro. Lo scrittore è stato là o non potrebbe scriverne. E andando là rischia di rimanere incornato. Con questo intendo ciò che i tedeschi appropriatamente chiamano il Fantasma del Tempo - per esempio, un fragile mondo fantasma come l’Età del Jazz di Fitzgerald - tutti i giovani tristi, sere di lucciole, sogni invernali, fragile, fragile come la sua foto presa nel suo ventitreesimo anno - Fitzgerald, poeta dell’Età del Jazz. È andato là e l’ha scritto e l’ha riportato indietro per una generazione - ha scritto l’Età del Jazz. Un’intera generazione migrante è sorta da On the Road verso il Messico, Tangeri, Afghanistan, India.
William Burroughs
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schizografia · 14 days
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Cospiratori e poeti di Diego Gabutti
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schizografia · 15 days
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schizografia · 16 days
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Scarabocchi di Alberto Giacometti
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schizografia · 17 days
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Autoritratto come giovane arrabbiato
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schizografia · 20 days
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Autoritratto fuori orario
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schizografia · 22 days
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[…] PETER EISENMAN: Io scrivo fiction, non filosofia, e la mia architettura è fiction, non filosofia, e la fiction è mille volte più entusiasmante della filosofia. Qualsiasi cosa sia stata detta di me, la maggioranza dei miei scritti sono fiction; non penso che la Maison Dom-ino fosse un oggetto auto-referenziale prima che io avessi inventato la finzione che ne fosse uno. Quando ho scritto sulla Maison Dom-ino, sulle opere di Le Corbusier, si trattava per me di dissimulare il mio proprio lavoro. Di fatto ciò che scrivo serve da travestimento per il mio pensiero. Dunque non prendete troppo sul serio quel che scrivo o che ho potuto scrivere; io stesso non lo prendo molto sul serio – preciso: in quanto filosofia non in quanto fiction. In quanto fiction, lo prendo assolutamente sul serio (…). Ho senza dubbio letto male l’opera di Derrida, ma leggere male è un modo di creare ed è leggendo male che riesco a vivere nella realtà e che potrei lavorare con lui.
Jaques Derrida, Le arti dello spazio. Scritti e interventi sull’architettura
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schizografia · 22 days
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Non potevo nem meno pensare di studiare una sola delle dotte discipline che portano ad avere questo o quell’impiego, poiché mi apparivano tutte estranee ai miei gusti o contrarie alle mie opinioni. Coloro che stimavo più di chiunque altro al mondo erano Arthur Cravan e Lautréamont, e sapevo perfettamente che tutti i loro amici, se avessi accettato di fare studi universitari, mi avrebbero disprezzato non meno che se mi fossi rassegnato a svolgere un’attività artistica. E se non avessi potuto avere quegli amici, non avrei certamente ammesso di potermene consolare con altri. Mi sono fermamente tenuto, dottore in niente, lontano da ogni parvenza di partecipazione agli ambienti che passavano allora per intellettuali o artistici. Confesso che il mio merito a questo riguardo era assai temperato da una grande pigrizia, come pure dalle mie scarsissime attitudini ad affrontare le fatiche di simili carriere.
Guy Debord, Panegirico
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schizografia · 22 days
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Autoritratto da paura
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