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#graziani
superfuji · 1 year
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Come è noto, il ministro Francesco Lollobrigida ha detto: «Credo che sia evidente a tutti che non esiste una razza italiana, è un falso problema quello di immaginare un concetto di questa natura. Esiste però una cultura, un’etnia italiana, che la Treccani definisce raggruppamento linguistico-culturale, che in questo convegno si tende a tutelare». Una torma di lacché mediatici si è lanciata a giurare che questa volta non si tratterebbe di razzismo, o xenofobia. Basta, però, un briciolo di buona fede per dimostrare l’esatto contrario: quelle parole sono un goffo tentativo di travestire da legittima opinione il cardine stesso di una ideologia criminale, perché profondamente razzista e xenofoba, tipica delle estreme destre neofasciste occidentali di oggi. Per questo è invece importante e urgente che siano viste per quello che sono, senza infingimenti o edulcorazioni.
Razzismo: il ministro Lollobrigida ci ricasca
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A Torino la mostra coloniale “Africa. Le collezioni dimenticate”. Approssimativa, incompleta e piena di errori
A Palazzo Reale di Torino ha inaugurato “Africa. Le collezioni dimenticate” una “mostra che affronta il tema della colonizzazione italiana dell’Africa”. Almeno così dice il pannello introduttivo nella prima delle Sale Chiablese. “Non una mostra d’arte – afferma la direttrice Pagella – ma una mostra di storia”. Esposizione caratterizzata da errori grossolani, dimenticanze volute e omissioni…
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robertocustodioart · 25 days
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Bettina Graziani by Lionel Kazan 1967
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chicinsilk · 4 days
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US Vogue March 1, 1951
(top) Jacques Fath Haute Couture Collection Spring/Summer 1951. On the left, Eva Gerney in a pleated ice brown Shantung taffeta dress, on the right, Anne Gunning in a lilac taffeta dress.
(below) Jacques Fath Spring/Summer 1951 Haute Couture Collection. On the left, Bettina Graziani wears "Galet" pleated dress in tortoiseshell Shantung taffeta, on the right, Sophie Malgat in a grapefruit taffeta dress.
(au dessus) Jacques Fath Collection Haute Couture Printemps/Été 1951. À gauche, Eva Gerney dans une robe plissée en taffetas Shantung marron glacé, à droite, Anne Gunning dans une robe en taffetas lilas. (en bas) Jacques Fath Collection Haute Couture Printemps/Été 1951. À gauche, Bettina Graziani porte "Galet" robe plissée en taffetas Shantung couleur écaille, à droite, Sophie Malgat dans une robe en taffetas pamplemousse.
Photo John Rawlings vogue archive
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diioonysus · 2 years
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the amount of beautiful women i have for this series
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donaruz · 4 months
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Oggi avrebbe compiuto 79 anni l'indimenticabile cantautore e chitarrista Ivan Graziani (Teramo, 6 ottobre 1945 – Novafeltria, 1º gennaio 1997).
Buon compleanno poeta con la chitarra , ovunque tu sia!🎸❤
Ivan Graziani è stato e rimane un caso anomalo nel mondo musicale italiano, in grado di collaborare con una serie impressionante di artisti (da Venditti alla P.F.M. l’elenco sarebbe davvero troppo lungo) rimanendo sempre perfettamente riconoscibile e musicalmente incorruttibile. Qualche anno addietro uno tra i più geniali dei suoi colleghi, Edoardo Bennato, durante un concerto a Teramo, città di Ivan, raccontò un suo personale ricordo risalente agli anni ’60 quando, giovane musicista esordiente, andò a Milano a tentare la fortuna in quella che, almeno allora, era la vera capitale della nostra industria discografica, nonché il regno delle edizioni musicali. Una sera, insieme ad alcuni amici, passeggiando per i Navigli sentì, proveniente da uno di quei locali sotterranei dove si suonava dal vivo, una musica che lo catturò magnetica… tanto che scese le scale urlando: “Questo è il suono che vado cercando da sempre!“.
Inutile dire che “quel” suono proveniva dalla chitarra di Ivan Graziani, e che i due, da quel momento diventarono amici, scritturati entrambi dalla Numero 1 di Battisti e Mogol
Atlantide
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goetiae · 8 months
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Diana and Actaeon
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This painting depicts a famous mythological narrative about the hunter Actaeon bursting in when Diana and her nymphs are bathing. It was created by the renown Italian painter Ercole Graziani (1688—1765) who is remembered as a great master of Baroque art that inspired many pupils during his work in Bologna and Piacenza.
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albumdellefigurine · 2 months
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miss--signorina · 4 months
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La mia casa è il mare
e con un fiume no,
non la posso cambiare
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youtube
Carlo Graziani (1710-1787) - Sonata for Cello and Basso Continuo in A Minor
Allegro, Larghetto, Aria
Performers: I Musici di Santa Pelaga · Marco Testori · Ana Raquel Pinheiro · Maurizio Fornero.
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theyroaredvintage · 1 year
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Photo by Slim Aarons, 1964.
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regarde-la · 2 years
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Bettina Graziani for Arachnée, 1953
By Georges Dambier
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robertocustodioart · 1 year
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Bettina Graziani by Robert Cohen 1951
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chicinsilk · 8 months
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US Vogue September 1, 1950
Schiaparelli Haute Couture Collection Fall/Winter 1950-51. Bettina Graziani wears a gray flannel suit. The jacket's oblique closure marks a clean fan edge on a peplum with a curved dead center. poached. Important: the square collar. Shoes with oblique kid straps by André Perugia.
Schiaparelli Collection Haute Couture Automne/Hiver 1950-51.Bettina Graziani porte une tailleur en flanelle grise. La fermeture oblique de la veste marque un bord en éventail net sur une basque avec un point mort incurvé. poche. Important : le col carré. Chaussures à brides obliques en chevreau par, André Perugia.
Photo Irving Penn vogue archive
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E piove ormai già da quattro giorni
La sabbia del deserto viene su dal mare
La pasticcera ha rimesso su le calze
Le pieghe del lenzuolo le ha stampate sulla pelle
È passato ormai il tempo dei ramarri
Nascosti dentro ai fossi con le facce da idioti
E l'inquietudine cresce dentro come un cancro
E ce n'è di che se io mi lascio andare
Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia
Dietro la porta della mia stanza a pagamento
Io sento muoversi la padrona della pensione
Nell'occhio destro ha la forma della serratura
Sono schiavo del suo gioco, perché non le parlo chiaro
Amore mio, ho aspettato quattro ore
Seduto su un muretto bagnato fino all'osso
E la cartella coi disegni a carboncino
L'ho buttata giù di sotto, tanto non sarò mai un artista
Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia
Domani vengono a prendermi i parenti
Per le feste comandate torno sempre a casa
Mi sentirò dire che non ho mangiato, che sono dimagrito
Che sono bianco come un cero
Amore mio, i tuoi giochini sul divano
Me li conto ad uno ad uno nel sedile posteriore
Però più in là io non posso andare
Perché ho già bisogno dei tuoi occhi sulla mia pelle
E la provincia come un'isola di matti
Perduta nella pioggia si allontana alle mie spalle
E l'inquietudine mi cresce dentro come un cancro
Sì, ce n'è di che se io mi lascio andare
Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia
Eh, eh, eh, eh, ehi, piove sabbia del deserto
Eh, eh, eh, eh, ehi, proprio qui in provincia
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