Rudolf Nureyev's Romeo act II costume in "Romeo and Juliet" (1977 ballet), designed by Ezio Frigerio and Mauro Pagano

from the centre national du costume de scène collection

Juliet’s burgundy dress. Designed by Ezio Frigerio and Mauro Pagano.

Row 1: Léonore Baulac.

Row 2: Dorothée Gilbert and Sae Eun Park.

Row 1: Sae Eun Park.

Sembra un tappeto ma è un mosaico.

Poco fuori Parigi il cimitero ortodosso di Sainte-Geneviève-des-Bois conserva un’opera splendida e commovente. È la tomba del più grande ballerino del XX secolo Rudol’f Chametovič Nureev, Nureyev per il mondo intero.

Progettata dello scenografo Ezio Frigerio e realizzata dallo Studio Akomena di Ravenna, la tomba di Nureyev è un mosaico che raffigura un kilim, tappeto pregiatissimo tessuto come arazzo tra i Balcani e il Pakistan, amatissimo dal ballerino.

Il tappeto è in realtà un incredibile mosaico: è la tomba di Nureyev

Poco fuori Parigi il cimitero ortodosso di Sainte-Geneviève-des-Bois conserva un’opera splendida e commovente. È la tomba del più grande ballerino del XX secolo.

La vita di Rudol’f Chametovič Nureev, Nureyev per il mondo intero, sembra scritta da un grande romanziere: nato nel 1938 in un vagone passeggeri della Trasiberiana, vive gli anni della guerra in condizioni di grande precarietà. Poi i sacrifici, l’affermazione, gli anni di gloria, la malattia. Oggi Nureyev è considerato il più grande danzatore del XX secolo, precursore della danza moderna. Morto nel gennaio del 1993 a causa del decorso della malattia (era malato da anni di AIDS), il grande ballerino fu sepolto nel cimitero ortodosso di Sainte-Geneviève-des-Bois, poco fuori Parigi. La sua tomba, molto meno nota rispetto a quelle di altri grandi personaggi dei suoi anni sepolti nella capitale francese, è un vero capolavoro. Progettata dello scenografo Ezio Frigerio e realizzata dallo Studio Akomena di Ravenna, la tomba di Nureyev è un mosaico che raffigura un kilim, tappeto pregiatissimo tessuto come arazzo tra i Balcani e il Pakistan, amatissimo dal ballerino. È impressionante ammirare come la grande maestria dei mosaicisti di Ravenna sia riuscita a rendere, in quest’opera meravigliosa e commovente, il senso di pesantezza tipico del kilim, che pare adagiato sulla tomba a conservare le spoglie di questo straordinario artista e atleta del secolo scorso.

ByGiovanni Mavaracchio

Collection Noureev

Centre National du costume de scène

Martine Kahane

Préfacier Claude Blume, Photographe Pascal François

Fage éditions, Lyon 2013, 128 pages, 150 illustrations, 17 x 25 cm, français/anglais, ISBN  978-2849753132

euro 90,00

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Publ. à l'occasion de l'inauguration le 19 octobre 2013 de l'exposition permanente consacrée à Rudolf Noureev.

Décédé à Paris en janvier 1993, Rudolf Noureev, grand danseur étoile et chorégraphe russe, laisse une collection très importante de tableaux, mobiliers, gravures, objets et effets personnels à la Fondation Noureev qu'il a lui-même créée en 1975. Celle-ci fut chargée de vendre la grande majorité de ce patrimoine à l'exception de quelques centaines de pièces conservées afin de constituer un lieu d'exposition. La Fondation fait don de cet ensemble au Centre national du Costume de Scène (Moulins, Auvergne) en 2008 afin qu'il soit présenté de façon permanente au public pour célébrer la mémoire de Rudolf Noureev (1938-1993). Le scénographe Ezio Frigerio, qui collabora pendant de longues années avec Rudolf Noureev, noua avec lui une précieuse amitié, et dessina son tombeau, a été choisi pour la scénographie de cet espace permanent. Ce livre illustré présente la reconstitution de l'appartement de Noureev à Paris, son travail chorégraphique depuis l'école de ballet du Kirov jusqu'à l'Opéra national de Paris ainsi que ses plus beaux costumes de scène. La reliure de ce livre reprend le motif d'un kimono personnel du danseur imprimé sur tissus. Cet ouvrage, réalisé avec soin, se présente comme un objet délicat, raffiné et précieux à l'image de Rudolf Noureev.

19/11/22

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This is the tomb of Rudolph Nureyev, the great Russian dancer. The grave was designed to look like a carpet, but it's made entirely of bronze and glass.

According to his last wishes, Rudolf Nureyev was buried in the Russian cemetery at Sainte-Geneviève-des-bois, near Paris. The ceremony took place on January 12, 1993. Rudolf Nureyev’s memorial was unveiled on Monday 6th May 1996 in the Russian cemetery in Sainte-Geneviève-des-Bois close to Paris. It was designed and built by set designer, Ezio Frigerio who often designed Nureyev’s choreographies sets. This mosaic memorial resembles one of the oriental kilim rugs that Nureyev loved so much.

"Prima delle Prime - Balletto": Il lago dei cigni alla Scala di Milano

"Prima delle Prime - Balletto": Il lago dei cigni alla Scala di Milano. Con il Lago dei cigni di Čajkovskij nella versione coreografica di Rudolf Nureyev l’attività della Compagnia riprende dopo la pausa estiva: a nove anni dalle precedenti rappresentazioni, il balletto torna in scena dal 15 al 27 settembre, nel prezioso e storico allestimento firmato da Ezio Frigerio e Franca Squarciapino, secondo momento di omaggio a Rudolf Nureyev, dopo Lo schiaccianoci, nell’anno che segna il trentesimo anniversario della sua scomparsa. Questo stesso balletto sarà anche protagonista, il 27 settembre, della prima diretta streaming dopo l’estate sulla piattaforma LaScalaTV. L’incontro intende ripercorrere la storia artistica e personale che legò Rudolf Nureyev al balletto Il Lago dei cigni. “Specchio privilegiato - come sottolinea Valentinam Bonelli, che curerà l’incontro - della sua personalità, di interprete e coreografo. Un incontro premonitore, ancora bambino, nella sua Ufa, con un balletto che nelle figure delle fanciulle gru protagoniste di una leggenda tartara rievocava i cigni bianchi del più celebre titolo. A Leningrado Il Lago dei cigni del Teatro Kirov è spettacolo ammirato infinite volte dall'allievo degli ultimi corsi dell’Accademia Vaganova. La versione di Konstantin Sergeev, evoluzione sovietica del balletto imperiale di Petipa-Ivanov, servirà da base al Nureyev coreografo quando in Occidente riallestirà il balletto, innumerevoli volte invitato dalle compagnie europee a danzare nel balletto che meglio rivela le sue doti tecniche e di temperamento. Anche al Teatro alla Scala, la prima volta del 1973, dove trionfa nel Lago dei cigni accanto a Carla Fracci e poi a Liliana Cosi. Nel 1964 Nureyev aveva già allestito per il Teatro dell’Opera di Vienna il suo primo Lago dei cigni, con la figura ora centrale del principe Siegfried modellata sulla sua personalità. Insieme a memorie autobiografiche, echi freudiani e citazioni leonardesche attraversano la definitiva produzione di un ventennio dopo, creata per l’Opéra di Parigi che all’epoca Nureyev dirigeva, che entra nel repertorio del Teatro alla Scala nel 1990. Sul palcoscenico scaligero il coreografo vi appare anche in veste di interprete, nel doppio ruolo del precettore Wolfgang e del mago Rothbart, in una drammaturgia in cui la duplicità dei protagonisti ha valenza simbolica. Da allora alla Scala la produzione è sempre rimasta in repertorio, amata anche dai danzatori per la sensibilità contemporanea dei personaggi e per la tecnica complessa che ad ogni ripresa li sfida”. Nel corso dell’incontro, corredato da immagini d'epoca e brani video, un’analisi coreografica dei due atti e dei quattro quadri che scandiscono la produzione aiuterà a comprendere le peculiarità della tecnica e dello stile di Nureyev coreografo, nonché le differenze con la versione sovietica con la quale si era formato come ballerino. Critico di danza e storico di balletto, Valentina Bonelli scrive per Vogue Italia ed è corrispondente per le riviste Dance Europe (UK), Dance Magazine (Giappone), Dans (Svezia). Ha tradotto e curato le Memorie di Marius Petipa (Gremese 2010) e i suoi Diari (DNZ Media 2018) e firmato numerose pubblicazioni sui legami tra balletto italiano e russo nella seconda metà dell’Ottocento. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article

Si complica la corsa salvezza del Messina sconfitto in casa dal Foggia - VIDEO

https://www.messinacalcio.org/video22-23/35-Messina-Foggia0-1.mp4 Brutta caduta casalinga del Messina nella trentacinquesima giornata del campionato di serie C. Gli uomini di Raciti sono stati battuti in casa dal Foggia guidato dall’esperto Ezio Rossi, all’esordio in questo torneo sulla panchina dei “satanelli”. Raciti schiera Fumagalli tra i pali, in difesa Berto e Celesia sulle fasce e Baldè e Ferrara centrali; in cabina di regia Fofana e Mallamo coadiuvati da Grillo, Ragusa e Balde, con Perez punta. Il Foggia al 20’ sfiora il vantaggio con una tripla azione iniziata da Schenetti, ma ottimamente neutralizzata da Fumagalli. Un minuto dopo Balde serve in area Fofana, il centrocampista solo davanti alla porta all’altezza del rigore incredibilmente spara alto il pallone. Al 26’ passa in vantaggio il Foggia con Frigerio, un’azione tutta in verticale del Foggia che buca facilmente la difesa del Messina. Il Messina non riesce a reagire. Al 65’ Grillo su punizione tenta di superare il portiere Thiam che mette in angolo. Al 92’ il Foggia sfiora il raddoppio con Peralta. Messina abulico senza idee di gioco, solo buona volontà, ma poca costruzione. Il Messina inesistente in fase offensiva. Alcune scelte di Raciti in questa partita sono sembrate incomprensibili. Seconda sconfitta consecutiva che complica la corsa salvezza del Messina. A tre giornate dal termine occorre trovare la giusta spinta e volontà che ha portato i biancoscudati a realizzare 25 punti nel girone di ritorno. Tabellino: Messina-Foggia 0-1 Messina: Fumagalli, Baldè, Berto (77' Zuppel), Fofana (46' Fiorani), Grillo, Balde (68' Curiale), Celesia (46' Versienti), Ferrara, Perez (77' Ortisi), Mallamo, Ragusa. A disposizione: Lewandowski, Zuppel, Curiale, Konate, Ferrini, Salvo, Napoletano, Marino, Ortisi. Allenatore: Raciti. Foggia: Thiam, Garattoni, Rizzo, Kontek, Schenetti, Ogunseye (67' Beretta), Leo, Frigerio, Costa (73' Bjarkason), Iacoponi (87' Peralta), Odjer. A disposizione: Raccichini, Nobile, Markic, Battimelli, Capogna, Rutjens. Allenatore: Rossi. Arbitro: Di Marco di Ciampino. Marcatori: 26' Frigerio (F). Read the full article

Uma obra-prima da arte tumular! Este é o local de repouso final do famoso bailarino Rudolf Nureyev, nascido na antiga União Soviética em 1938 e sepultado perto de Paris, no cemitério russo de Sainte-Geneviève-des-Bois, em 12 de janeiro de 1993. O túmulo foi projetado pelo cenógrafo e amigo do bailarino, Ezio Frigerio (que costumava desenhar muitos dos cenários para as coreografias de Nureyev), sendo revelado em 6 de maio de 1996.

A arte, por sua vez, imita os belíssimos tapetes orientais de kilim, que Rudolf tanto amava em vida e que usava para se aquecer antes de cada uma de suas performances. Mas não é tecido que vemos na imagem e sim mosaicos sobre a pedra, esculpida em formato de tapeçaria. A obra foi finalizada por uma equipe composta por Frigerio, pelo arquiteto Stefano Pace e pela mosaicista Francesca Fabbri, em parceria com o estúdio Akomena. Cada um deles trabalhou em uma parte específica do túmulo, usando materiais tais como bronze dourado e vidro.

A simbologia das cores escolhidas é outro detalhe importante: o ouro cromado representa o poder e a grandeza, enquanto o vermelho o sangue e a vida. Já o branco nos remete à luz e pureza, enquanto o azul do Oriente significa morte e luto, mas também é um sinônimo de paz. O resultado da obra nos passa uma sensação de textura fluída e luminosa, assim como eram os movimentos e o talento do inigualável bailarino.

#rudolfnureyev #rudolfnureyevtomb #tombstone #grave #saintegenevièvedesbois #france #frança #ballet #arte #art #arthistory #historiadaarte #eziofrigerio #rainhastragicas #cultura #culture

Paul Smith + DePadova - DIR CUT from Marco Mucig on Vimeo.

“What I adore is mixing the unexpected, things you don’t imagine should go together” – Paul Smith.

I had the opportunity to work together with Paul Smith and DePadova for the launch of Everyday Life Collection. His curiosity, unconventional approach and colour sensibility have allowed him to explore new ways of conceiving the classics of interior living.

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Director: Marco Mucig
 DOP: Edoardo Bolli

Creative Director: Davies Costacurta

Female Model: Eliza Cummings
 Male Model: Will Chalker

Head of Production: Leah Cosgriff Producer: Olga Dolbilova 
Location Manager: Mara Mazzaron Production Coordinator: Simone Nazzaro

Gaffer: Roberto Muratori
 Spark: Ivano Francavilla
 Spark: Frigerio Andrea
 1st AC: Giuseppe Torsello
 Data Manager: Francesco Marotto Key Grip: Filippo Negrello Grip: Tommaso Mogno

Set design: Gianfranco Paremgiani

Stylist: Chiara Spennato Stylist Assistant: Greta Fumagalli

Makeup Artist: Mary Cesardi 
Hair Stylist: Ezio Diaferia

Sound: Smider Color: Orash Rahnema

costumes for rudolf nureyev’s romeo & juliet ✧ costume designed by ezio frigerio and mauro pagano ✧ photographed by christophe pelé

Ezio Frigerio, the great theatre designer, dies at 91

Ezio Frigerio has died at the age of 91. He made theatre history designing sets for Strehler, Nureyev, De Filippo, and De Sica.

Ezio Frigerio with his set for Otello, 7 December 2001, photo by Andrea Tamoni Ezio Frigerio has died at the age of 91. He made theatre history alongside Giorgio Strehler, Rudolf Nureyev, Eduardo De Filippo, and Vittorio De Sica. He leaves his wife and frequent collaborator, the costume designer Franca Squarciapino. Frigerio had been ill for some time and recently was taken into the hospital at…

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Juliet’s orange dress. Designed by Ezio Frigerio and Mauro Pagano.

Row 1: Myriam Ould-Braham.

Row 2: Léonore Baulac and Sae Eun Park.

Row 3: Dorothée Gilbert.

A Parigi e, precisamente, a Sainte Genevieve, nel cimitero ortodosso, si trova la splendida tomba del grande Rudolf Nureyev, una vera e propria opera d’arte. Il sepolcro sembra essere ricoperto da un bellissimo tappeto kilim kazako, ma in realtà si tratta di un meraviglioso mosaico. L’opera venne progettata dallo scenografo italiano Ezio Frigerio e realizzata dai mosaicisti ravennati dello studio Akomena. Vennero messe in opera migliaia di tessere di colori diversi: rosso in venti tonalità, oro in dieci tonalità, bianco, azzurro… L’effetto ottenuto è straordinario: il kilim, in cui spesso Nureyev amava avvolgersi, sembra reale e le sue pieghe conferiscono morbidezza al monumento.

Il Barbiere di Siviglia

Opera by Rossini

Michael Hampe | Stage director

Ezio Frigerio | Stage sets and costumes

Mauro Pagano | Stage sets and costumes

David Kuebler | Count Almaviva

Carlos Feller | Bartolo

Cecilia Bartoli | Rosina

Gino Quilico | Figaro

Robert Lloyd | Basilio

Klaus Bruch | Fiorello

Edith Kertész-Gabry | Berta

Paul Keppeler | Ambrogio

Eberhard Katz | An Officer

Gustav Lütgenthey | A Notary

Cologne Opera Chorus

Hans Wolfgang Schmitz | Chorus director

Stuttgart Radio Symphony Orchestra

Gabriele Ferro | Music director

Synopsis

I.

Count Almaviva is in love with Rosina, the rich niece and ward of Dr. Bartolo. Disguised as the poor student Lindoro, he serenades her, which arouses the suspicion of Bartolo, who wants to marry her herself for her money. Almaviva's former servant Figaro devises a plan to give Almaviva access to Rosina and thwart the intended marriage between her and Bartolo. With Figaro’s help, Almaviva has himself quarried as a drunken soldier in Bartolo's house, but the latter has him arrested.

II

In order to still be able to visit Rosina, Almaviva plays the replacement for Rosina's 'suddenly ill' music teacher Basilio. Thus both lovers devise an escape plan. Although Bartolo is distracted as best he can by Figaro, he nevertheless overhears something about this and expels the two men from his home. Bartolo now wants to marry Rosina quickly and makes her believe that "Lindoro" is a liar, so that she not only reveals the night flight plan, but also agrees to marry Bartolo. When this evening thinks to lure Figaro and Almaviva into a trap, both manage to convince Rosina of Almaviva's sincere love. Bartolo tries to prevent their marriage, but stops trying when he is offered Rosina’s dowry.

Synopsis source

L’atelier dell’illusione

Teatro alla Scala Quarant’anni di costumi

redazione a cura di Luigi Ferrari e Pasquale Guadagnolo

Produzioni Valentino Garavani

Grafiche Mazzuchelli, Milano 1985, 193 pagine

euro 30,00

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mostra a cura di Giorgio Strehler e Ezio Frigerio, con la collaborazione di Luisa Spinatelli

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13/11/19